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Alfabetica [« »] unxit 1 uom 48 uomini 32 uomo 64 urania 1 urbani 1 urlando 1 | Frequenza [« »] 65 alto 65 mille 64 donde 64 uomo 63 tutti 63 vede 62 c' | Teofilo Folengo La umanità del figliuolo di Dio Concordanze uomo |
Libro
1 1| che fino a qui non ebbi uomo accomodato al quale si rimettesseno 2 2| cagion sí forte~ d’unirsi a l’uomo Dio, d’ancider Morte.~ ~ 3 2| quai che si sian in petto d’uomo ignoti,~ tu vedi pur se 4 3| Figliolo,~ va’ slegar l’uomo nostro dal Cocito:~ piú 5 3| tu sai che ’l primier uomo allor smarrille~ che troppo 6 3| e devoti,~ Tu che fra l’uomo e l’angel non parteggi,~ 7 3| regno pareggiarsi~ quell’uomo può ch’abbia duo’ figli 8 3| spedito e franco.~ ~89~ ~– Uomo, chi sei? perché superbo 9 3| statue de’ demòn, ch’a l’uomo innante,~ quantunque accorto 10 4| Consecrava gli altari l’uomo cieco~ a l’Asino, al Montone, 11 4| tesoro.~ ~51~ ~Chi crede in uomo avaro splender questo,~ 12 4| 63~ ~Cadde la legge in l’uomo, acciò madrigna~ gli fosse 13 4| destra~ strigner quella d’un uomo armato presa,~ ma dietro 14 5| ché ad essi par ribaldo l’uomo, il quale~ del viver lor ( 15 5| Padre che spogliato~ sia l’uomo mio tre volte d’esta gonna:~ 16 5| tetti;~ e se da Dio vien ’st’uomo o da Natura,~ che non minaccia 17 5| quel precipizio, dove l’uomo~ dal nostro antico albergo 18 5| lupo, a che ritrarse~ dé’ l’uomo dal soggetto di Natura~ 19 5| e l’ociose piume~ fan l’uomo a l’opre giuste infermo 20 6| voce: – A ch’esser stoico,~ uomo, t’importa over peripatetico?~ 21 6| tesoro a lor che argento ad uomo avaro!~ ~16~ ~Ma perché 22 6| di far buono e giusto l’uomo~ e scuoter lui de la prigione 23 6| sommo Padre.~ Qual gloria un uomo avrá maggior ch’adegue~ 24 6| dissi quanto~ salir dé’ l’uomo ad esser giusto e buono.~ 25 6| profonda sterpe~ com’esso miser uomo in tal pensiero:~ spent’ 26 6| arroscir far tanti torti,~ uomo, a te stesso e non pensar 27 7| arrugini la spada~ quest’uomo, il qual tant’ami, piú feroce,~ 28 7| providenzia~ degni del perdut’uomo a le contrade~ scender non 29 7| bocca,~ ma di cor nascer d’uomo a l’arme usato,~ in cui 30 7| 41~ ~Che s’io, vil uomo a Cesare supposto,~ compitamente 31 7| rispetto~ han d’invitar tant’uomo a l’umil tetto.~ ~49~ ~Non 32 7| viva~ sua voce a lodar l’uomo ch’abbia fede,~ perché ’ 33 7| esser suo, per cui diviso~ l’uomo dagli anima’ porta alto 34 8| molestia~ vengono a voi, se ad uomo, che de’ nostri~ volti tien 35 8| dimora,~ vide sedersi un uomo al Teloneo,~ un di que’ 36 8| avesse;~ ché, s’utilmente l’uomo a l’uomo nasce,~ via piú 37 8| s’utilmente l’uomo a l’uomo nasce,~ via piú questo dé’ 38 8| serpente~ in far conoscer l’uomo ’l freddo e ’l caldo,~ vanno, 39 8| intelletto sceme,~ per cui l’uomo a se stesso troppo crede,~ 40 8| multa~ voler giudicar l’uomo ch’erri e falli,~ quando 41 8| salute~ gli cal che s’un tant’uomo a sé decline,~ in cui non 42 8| 103~ ~Donde quel nobil uomo, in maggior speme~ giá sorto, 43 8| atto~ far seppe il gentil uomo al Re de’ sensi:~ esce d’ 44 9| loro innante~ drizzarsi un uomo vivo in su le piante.~ ~ 45 9| un seguace~ di quel tant’uomo ch’è contrario loro,~ voria ( 46 9| tempio avea sgombrato.~ Non uomo fu sí altier, non sí gagliardo,~ 47 9| concordi~ d’invidiare a l’uomo il bene eterno;~ dond’io 48 9| inviti,~ vedranno il Figlio d’uomo, tre dí privo~ di vita, 49 10| pur a core~ hai di quest’uomo tanto la salute,~ che sommetter 50 10| torniamo a dietro,~ cosa d’uomo non giá costante e forte.~ 51 10| 51~ ~Era non so qual uomo, nel cui tetto~ il Salvator 52 10| 56~ ~Anna, che d’un tant’uomo il grave aspetto~ si vede 53 10| di quelli~ sei pur, mal uomo! – E Pietro fra li denti~ 54 10| ingannate! – disse – ch’io quest’uomo,~ per Dio! né so chi sia 55 10| ingrato,~ ch’ancor vedrai de l’uomo ’l Figlio eletto~ sedersi 56 10| nacque,~ quando cosí bell’uomo in sí vil scorno~ videsi 57 10| vostra rabbia~ in un tant’uomo a disfogarsi s’abbia? –~ ~ 58 10| avete offerto~ voi cotest’uomo pio per malfattore?~ Ecco, 59 10| Risposer quelli: – Se foss’uomo giusto,~ e non rubel, com’ 60 10| Qua venni per aprire a l’uomo cieco~ gli occhi de lo ’ 61 11| 57~ ~come se, dal prim’uomo infino al caro~ nostro vasallo 62 11| abondanza~ la grazia di quest’uomo sovrabonda,~ le genti tanto 63 11| Qual peggior colpa in uomo cader puote,~ se poi la 64 11| sua beltate~ nasconde a l’uomo e col fulmineo telo~ vorria