Libro

 1    1|    leggesi di san Gerolamo aver fatto. Ma nel vero, se la diversitá
 2    2|        signato è sopra noi) giá fatto estrano.~ Qual dotto piú,
 3    2|    colui che ’n rime belle~ bel fatto avria parer qualunque mostro.~
 4    2|        al suo fedele sposo~ don fatto avea de le stimate poco~
 5    2|         l’onesta donna il nuovo fatto;~ poi, quasi come oracol
 6    2|         viso~ degna di noi v’ha fatto a l’improvviso;~ ~50~ ~di
 7    2| acchinate,~ mentre son l’ore al fatto accomodate.~ ~51~ ~Ma se
 8    2|         un giovene trovata~ sul fatto avervi, e quel, di noi piú
 9    2|       ché altre prove~ s’avrian fatto per noi veder in carte:~
10    3| cittadin nostro perché t’abbia~ fatto de’ suoi la parte de’ rubelli;~
11    4|        il gran convito,~ il re, fatto avisar ciascun dottore,~
12    4|      scenda in core umano~ (cor fatto a Dio, che gli sia puro
13    4|     essendo de la vigna~ eletta fatto erede a gran ventura,~ fe’
14    4|       l’aguato tese.~ Ecco vien fatto un segno, e per le gonne~
15    4|       penne~ sopr’esso, ch’uscí fatto il suo desio.~ Però che
16    4|     adulto.~ Rispondo ch’un tal fatto in mente sola~ di quei,
17    4|  ricoprire, a chi ne chiede, il fatto.~ Pur mal si può celar quel
18    5|      vederete.~ Innanzi a me fu fatto; e chi l’onora~ fa, in parte,
19    5|         strano assalto gli vien fatto~ da l’altro Erode, di Giudea
20    5|  meraviglia:~ vedesi a pieno il fatto, e quell’ascoso~ non stette
21    5| manifesto.~ ~106~ ~D’un  gran fatto il grido non pervenne~ ad
22    6|        senato tanto umíle;~ cui fatto cenno di tacer con mano,~
23    6|   dicendo: – Il tuo ministro ha fatto errore,~ c’han sempre i
24    6|       esporvi che fra tanto~ il fatto ben non cerchi fama e suono:~
25    6|     sorelle!~ ~71~ ~Vituperevol fatto assai men v’era~ lasciare
26    6| quantunque~ del mondo Ess’abbia fatto il bianco e ’l nero!~ Ma,
27    7|  ungione,~ ma, di piú macerarlo fatto sazio,~ stringe il fier
28    7|        né a Tantal giá per sete fatto un stecco,~ che i frutti
29    8|     padre tuo che impaccio,~ se fatto erede sei? qual peggior
30    8|    seguitarlo e stabilito,~ giá fatto marmo, ch’ora fu di vetro.~
31    8|     tante, i segni tanti,~ c’ho fatto e faccio e son per farvi
32    8|         lor ugne:~ a borghi han fatto e a ville piú d’un danno;~
33    8|        ch’era~ di gabellier giá fatto evangelista,~ orna un convivio
34    8|     laido e misero tragitto~ ha fatto del ben stabil al peccato?~
35    8|      seguendo il piede,~ colui, fatto giocondo, avanti corre~
36    8|       albergo, e gli uomini giá fatto~ gli han cerchio intorno
37    8|  vorrian saper come sia gito il fatto;~ non è chi dica il ver,
38    8|    ripara.~ Ma non vien lor ciò fatto, ch’ognun stretta~ la bocca
39    8|         il lume,~ che contra il fatto a lor commandamento~ da
40    9|       che l’han di divin tempio fatto un vaso~ d’eterni guai,
41    9|        altri fior celesti;~ voi fatto avete al tempio peggior
42    9|  accolte,~ ~70~ ~or ch’averebbe fatto, se veduto~ un Lanzano vi
43    9|     prese,~ giá tutto di villan fatto cortese.~ ~73~ ~Perché de
44   10|        al ciel la voce,~ d’amor fatto stolticcia in su la Croce:~ ~
45   10|     bianco velo accolse.~ ~13~ ~Fatto poi questo, debilmente s’
46   10|    mercante,~ il qual d’apostol fatto è barigello,~ vien di gran
47   10|    fosse il traditore, avea giá fatto~ certo pensier con Giacomo
48   10|       sorte in mano~ compíto il fatto d’arme, a lui suggetto~
49   10|       mondo in vista ho detto e fatto~ parlan costor ch’al seggio
50   10|    pensato e ripensato, detto e fatto,~ come di frodi tessano
51   10|          in questo mezzo, erede fatto~ di quante chiome squarcian
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