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Alfabetica [« »] festucam 1 festum 1 fezza 2 fia 50 fiacca 1 fiaccâr 1 fiaccarle 1 | Frequenza [« »] 51 signor 50 degli 50 ebbe 50 fia 50 tempo 50 v' 49 acciò | Teofilo Folengo La umanità del figliuolo di Dio Concordanze fia |
Libro
1 2| uman sentier, né Lateran fia indegno~ d’un sí limato 2 2| martiri la Sposa del Tonante,~ fia da’ perversi eretici percossa~ 3 2| Giovan, che «d’oro~ Bocca» fia detto, e quel rigor di fede~ 4 3| Dio l’appoggia.~ Questi fia scelto ad esser precursore~ 5 3| vi manda sol e pioggia;~ fia, dico, scelto ad esser del 6 3| il vecchio: – Deh, come fia mai~ che noi cosí decrepiti 7 3| dopo ’l concetto,~ e degna fia nudrirlo del suo petto!~ ~ 8 3| aspra e baldanzosa legge~ fia men da noi temuta e men 9 3| quando che per opra~ di Dio fia ’l parto tuo, non di natura,~ 10 3| l’ancilla del Signore:~ fia in me del sommo Verbo il 11 3| quel castello,~ che poi fia degna stargli al destro 12 3| quando a te non spiaccia) mi fia caro~ esserti non figliuol, 13 3| gonna,~ non fu, non è, non fia spirto sí degno,~ che giunga 14 3| inferno aperto.~ ~98~ ~Non fia di lui memoria piú, ch’e’ 15 3| qui fra l’asinello e bue.~ Fia questa croce il gran suo 16 3| di tempra dura:~ sprone fia l’uno, i duoi fian stocco 17 4| plebeo.~ Qualor dunque ti fia lo scettro tolto,~ di’ ch’ 18 4| loro entrar consenta;~ che fia poi che le mense avran levate.~ 19 4| che, come fu, sí sempre fia leggero~ e comportabil giovo 20 4| Cristo vegna,~ cagion ne fia Colui che lá su regna. –~ ~ 21 4| guardi il disleal ch’a lui fia duro~ trar calzi a le divine 22 4| 76~ ~Ma parmi udir (che fia cotesto, Euterpe?)~ voci 23 4| tagliarallo, quando ch’esso~ Erode fia la parca di se stesso.~ ~ 24 5| fosti sempre ingrata!~ Non fia che ’n fede adunque dia 25 5| dice – di vipere, qual fia~ ch’inségnavi campar da 26 5| verrammi appresso, né fia gran dimora~ ch’aperto e 27 5| fui di scalzarlo mai né fia né sono!~ ~44~ ~Io di quest’ 28 5| 45~ ~Il suo battesmo fia di fuoco santo,~ ch’egual 29 5| perfidioso,~ salute al Siro fia piú ch’a l’Ebreo,~ al Siro 30 6| La legge non fu mai né fia signora~ bastante di far 31 6| studio ed arte~ ch’a tutti fia del ciel facil salita,~ 32 6| trascende~ da sassi morto fia senza mercede.~ Or dico, 33 6| ché la vostr’opra~ paga vi fia del patto e forse sopra! –~ ~ 34 6| porremo mano~ ad opra, s’alcun fia che ne conduca;~ ma per 35 6| poco onor consegue,~ perché fia meco figlio al sommo Padre.~ 36 6| sepolto l’hai. Deh! quanta fia tua pace~ se nel celeste 37 6| chiaro il corpo ancor ti fia:~ cosí l’animo tuo, se temeraro~ 38 7| intelletto,~ che sol fu sempre e fia del ben suggetto.~ ~32~ ~ 39 7| una si dica: –Il servo mio fia sano! –~ ~41~ ~Che s’io, 40 7| chi gli tonde il vello,~ fia mutol a lo strazio del rapace~ 41 7| flagellato.~ ~94~ ~Quel gioco fia di lui, quel scherno e strazio~ 42 8| calcato~ Iesú nel popol, quel fia piú levato.~ ~91~ ~Per dunque 43 8| tempio preghi,~ non spinto fia d’Abrám però del seno,~ 44 9| la colpa e vostro ancor fia ’l danno~ ch’avete a ripurgar 45 9| voi siate.~ ~87~ ~Quanto fia l’util vostro, e mio piacere,~ 46 9| giudaico seme,~ giudice fia di lor, che venne a Sina~ 47 10| vigilando dure!~ ~16~ ~Non fia giamai ch’un sonnacchioso 48 10| vecchio Piero~ la barca fia divisa per la molta~ discordia 49 11| far debb’io? Se dirlo vo’, fia segno~ d’uom temeraro e 50 11| ché tolto a sé lo scettro fia del mondo:~ ben per due