Libro

 1    2|       volume~ versar può notte e  la vostra mano~ di quel
 2    2|           La ben fiorita etá, li  sereni,~ de gli occhi il
 3    2|        in oro.~ ~47~ ~Stavasi un  Susanna con due ancelle~
 4    2|       tempo invola),~ verranno i , che senza nebbia e velo~
 5    4|     licenzioso~ aperti in questo  stan usci e porte;~ non
 6    4|     petto tace,~ consuma notte e  gli afflitti padri~ perché
 7    4|         viver suggetto a lei dal  che nacque.~ ~113~ ~Cresciuto
 8    5|        imbianca il viso:~ era di  quaranta il fine allora~
 9    6|         a la sua pace~ vanno col  le cure de’ mortali,~ commette
10    6|   vegghiar dovete,~ perché né ’l  né l’ora voi sapete.~ ~75~ ~
11    6|          talora~ e dir: – Questi  nostri son  corti,~ van
12    6|         nosco regni,~ ed in quel  ch’estremo m’è promesso~
13    7|        la febre, che piú notti e  l’afflisse,~ partí col suo
14    7| splendetter l’ombre infin che ’l  rinacque~ ch’apparve lor
15    7|       bruna,~ ch’andati sian tre , tal, sendo morto,~ vedrete
16    8|      cime di lontano;~ apresi al  l’oriental fenestra,~ e
17    9|   vedranno il Figlio d’uomo, tre  privo~ di vita, uscire dal
18   10|          nel deserto,~ dover tre  lasciar quel corpo langue,~
19   10|        estreme~ ripe val finto , va per lo piano.~ Iesú
20   10|           rubelli,~ s’ombrano il , la notte intorno vanno,~
21   10|         valore~ in spazio di tre  rifarlo nuovo! –~ Ma del
22   10|         per lor sciolto, poi tre  ravvisse.~ ~77~ ~Oh malvagio
23   10|          sei:~ giá molti e molti  mi vien referto~ starsi
24   10|        può, sol per cagione~ del  pascale, a lor  singolare.~
25   11|            ch’amene però fosti a  piú grati,~ non odo, aimè,
26   11|        eterni pianti,~ altri del  son privi, benché santi.~ ~
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