Libro

 1    2|      almen d’amor eguale.~ ~4~ ~Ver è ch’un dolor grave ognor
 2    2|       caro,~ dal quale udire il ver fu sempre schivo.~ Evvi
 3    2|         s’innalza il falso e ’l ver si preme.~ ~87~ ~O voi,
 4    3|           eran voltati (come il ver discerno)~ cinque millanni
 5    3|      nome.~ ~51~ ~Va quanto può verGalilea nascosa~ soletta
 6    3|      scarsi~ alcuni troppo sian ver’ lor figliuoli)~  disse
 7    3|         colmo d’ira~ ed a pietá ver’ suo fratel ritroso.~ Pur
 8    4|         piú volte.~ Se questo è ver, son giá le carte sciolte.~ ~
 9    4|            Da quel proverbio il ver non mai si toglie:~ l’acqua
10    4|     tutto sa, parte apparasse:~ ver è che ne’ prim’anni ebbe
11    5|         rio~ de le vostre virtú ver’ l’uom ch’invecchia~ omai
12    6|       poetico?~ a che spiare il ver da quegli uomini~ che di
13    7|       sempre tacqui:~ se dir lo ver non mai tropp’è per tempo,~
14    7|      poco e nulla~ e ch’uom dal ver lontano è sogno e bulla.~ ~
15    7| importune ad una gran contesa!~ Ver è che ’l tuo rigor, Giusticcia,
16    8|      mordi,~ tu aggravi noi, di ver sotto coperta,~ ch’al bene
17    8|       fatto;~ non è chi dica il ver, non è chi ’l pensi;~ sónogli
18    9|         lor non men rimoti~ dal ver, che presti sempre a sdegni,
19    9|       chinarvi, anzi piú irati~ ver’ me piú ch’io vi palpo,
20   10|       19~ ~Cosí dicendo, andava ver’ le torme~ d’armati a piastre,
21   11|      ardendo canti piú d’amore~ ver’ la sua sposa e gli agni
22   11|       parla quello, ignaro~ del ver – né mi star muto in tuo
23   11|     Volge lo sguardo altier, da ver romano,~ e vede un uom gagliardo
24   11|        atto~ de la pietá ch’usò ver’ sé l’umano~ gentil centurion,
25   11|        dal suo fallace Tibro al ver Giordano;~  scossegli
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