Libro

 1    1| Tengasi essi l’uno de li duoi Giovanni col suo Decamerone, ché
 2    2|      se sí mi folci~ ch’io di Giovanni poggi ne l’altezza,~ dubbio
 3    3|     se’ per aver, che nomerai Giovanni,~ come nomarlo è di divin
 4    3|    fanciullin saltella,~ dico Giovanni, che fatt’ha ’mistade~ col
 5    3|     le sacr’onde l’inventore~ Giovanni nacque a porger larghe vene,~
 6    4|         Cosí volse ch’Andrea, Giovanni e Piero~ ed altri eroi,
 7    5|       omai sen stia. –~ Parlò Giovanni allor con fronte lieta:~ –
 8    5|      e abominevol atto~ sente Giovanni e, sceso in picciol barca,~
 9    5|   riceva! –~ ~46~ ~Cosí parlò Giovanni, ed al vicino~ celeste aspetto
10    5|           49~ ~Risponde a lui Giovanni: – Me del vostro~ bel fonte,
11    5|     di Iesú con l’ale copre;~ Giovanni chino stassi e reverente,~
12    7|     Giacomo, Simone e ’l buon Giovanni,~ ch’eran degli altri forse
13    8|      mentre l’arma Pietro con Giovanni,~ ecco una volpe che, d’
14    8|    poppa Andrea, da prora sta Giovanni,~ e questo e quello il mar
15    8|      che empi,~ quantunque da Giovanni batteggiati,~ cui molto
16    8|       e dietro;~ altri pregan Giovanni, ed altri Pietro.~ ~112~ ~
17   10|   morir seco;~ e tu, figliuol Giovanni, mi chiedesti~ per bocca
18   10|       e rende intiera.~ ~39~ ~Giovanni solo, il casto giovenetto,~
19   10|       l gal non cante!~ ~45~ ~Giovanni, che non ha fra gli altri
20   10|        tornò subitamente e da Giovanni~ e da’ fraterni avisi castigato;~
21   10|     nodi avea fin al talone.~ Giovanni evvi presente, ch’introdutto~
22   10|       il core.~ ~64~ ~Parve a Giovanni (il quale a le mill’onte~
23   11|       dal nipote~ suo vergine Giovanni la presura~ d’un tanto figlio,
24   11| guancia a capo chino, quando~ Giovanni pien d’affanno v’aggiungea~
25   11|       si possede.~ ~13~ ~Caro Giovanni, acerbo è ’l duol ch’io