Libro

 1    1| giudicio essere stato povero di consiglio, avendosi egli posto a trattare
 2    2|         quel Set a par, pel cui consiglio~ ne la fucina di Tubal giá
 3    2|     appare e quello~ che ’l mal consiglio amò d’Architofello.~ ~31~ ~
 4    3|      come di sciôrla fu tra lor consiglio~ dal tempo che d’Adam l’
 5    3|         come nomarlo è di divin consiglio:~ di che non hai cagion
 6    3|       qual fosse sopra sé divin consiglio~ punto sapesse, avendo pur
 7    3|       ragione,~ sempr’ebbe ogni consiglio vilipeso,~ ed ora ornato
 8    5|      piú per uman che per divin consiglio,~ mentr’un leone tien le
 9    5|      cui si ripone ogn’alto mio consiglio!~ i’ mi compiaccio in esso,
10    5|           di questa altezza per consiglio mio~ col capo inanti scenderai.
11    5|        qualche aviso, e cercavi consiglio;~ ~99~ ~non ch’abbia a su
12    5|      del Padre non vi cape uman consiglio,~ partesi pur con speme
13    5|       ch’un solo il nieghi, fan consiglio;~ corron gli ungiati lupi
14    6|        si sanno,~ e, piú che di consiglio e buon volere,~ d’effetti
15    8|       in l’onda inferma.~ Nuovo consiglio dunque allor si move,~ se
16    9|           D’orgoglio magni e di consiglio parvi~ voi fosti, siete
17    9|      fan tanaci~ per vostro sol consiglio ingiusto ed empio;~ donde
18   10|       affronti; ciascun piglia~ consiglio di voler campare a un tratto:~