Libro

 1    3|      Dio ch’almen piú buono~ servo gli sia che mal scrittor
 2    3| ebber dato~ di tua viltá vil servo e del peccato.~ ~119~ ~Per
 3    6|      51~ ~Questa fraude d’un servo di famiglia~ che porge al
 4    7|    lontano~ una si dica: –Il servo mio fia sano! –~ ~41~ ~Che
 5    7|      fede~ ti rende salvo il servo, ma le buone~ anch’opre
 6    7|      man a mano,~ ecco ad un servo parve cosa strania~ che ’
 7    9|      nato!~ ~17~ ~Torna quel servo, e parla ch’un seguace~
 8    9| senso quadre,~ ch’ei gli sia servo, e voi gli ’l fate padre? –~ ~
 9    9|   selva non fassi,~ piú d’un servo mandò fra breve spazio~
10   10|    vuoi l’amore~ a quel d’un servo che  lordo pute,~ a che ’
11   10|   spata,~ tolse per man d’un servo una guanciata!~ ~61~ ~
12   11|    me, ch’io forma porto~ di servo e pendo in croce, conforto! –~ ~
13 Note|    st. 38, v. 8: «Erat nomen servo Malcus» (Ioh.) – st. 12,
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