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Teofilo Folengo Orlandino Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Libro
3008 | poich' 3009 1| gentil Poliziano.~ ~ ~ 20. Polizian fu quello ch'altamente Angelo 3010 2| giorno.~ ~ ~ 19. Un baston di pollaio è la sua lanza,~ ~di perle 3011 7| alquanto~ ~(ch'e' putti e polli imbrattano la casa),~ ~scote 3012 5| cotanto dolce fu l'acerbo pomo~ ~ch'Adam gustò, porgendol 3013 1| de quelli ch'immortal pon far altrui,~ ~perch'«est» 3014 6| forze il Ciel sentir fa il pondo.~ ~Rugiero il sangue d'Esto 3015 2| ornata e di merdaglie;~ ~ponela in resta al dritto de la 3016 8| mondo pace e guerra; Veni ponere gladium~ ~credo che d'un 3017 3| sorella.~ ~Tant'alto chi ponesse sua speranza~ ~porria sperar 3018 7| al sole e cera al foco!~ ~Ponetilo giú in terra. Dimmi, frasca,~ ~ 3019 3| tempo questi armati stoli~ ~pongon e' colpi dov'è lor disegno;~ ~ 3020 5| s'affretta d'arrivar un ponte,~ ~e d'un serrato trotto 3021 7| castella, porti, ville e ponti;~ ~sentillo pesci, armenti, 3022 5| Carlo, et ha seco Maganza,~ ~Pontieri e tutta l'altra nazione;~ ~ 3023 8| instanzia d'un malegno Cayphas~ ~pontifice de l'anno e Farisei,~ ~Pilato 3024 8| ben nefario, Potestà de' pontifici~ ~non esser Dio, ma sol 3025 1| Natura,~ ~che per servar tra popoli amicizia~ ~interpose de' 3026 8| ladroni in qualche scola!~ ~Porcazzo che tu sei, c'hai quattro 3027 1| anticamente, coi costumi~ ~de porci e col rumor che 'n ciel 3028 7| con sue voglie umane~ ~lo porge a Berta; et ella: - Io mi 3029 5| acerbo pomo~ ~ch'Adam gustò, porgendol Eva antica, Adam, Eva~ ~ 3030 7| Piú mi lece~ ~- dicea - porger a questi la diffesa~ ~contra 3031 6| Supplicazione di Berta~ ~porgimi la tua man, che non s'affonde~ ~ 3032 7| di monte o fin azzale~ ~porrà star saldo al suo ferir 3033 7| un infante~ ~minaccie che porrian spavento in Cielo,~ ~e che 3034 7| d'inopia sol erede,~ ~e portalo ad un fiume a lenti passi;~ ~ 3035 4| orizonte, Descrezzione~ ~portandone da l'altra parte il giorno; 3036 7| legato stretto in un volume~ ~portano lui di peso leggermente,~ ~ 3037 4| mi cale e giova,~ ~a che portarne invidia di tal prova?~ ~ ~ 3038 5| quella ninfa pelegrina.~ ~Portasi 'l dolce peso né lasciarlo~ ~ 3039 8| perfettamente bello Speciosus pro~ ~portassi barba e gran capillatura; 3040 5| 46. Ma non sí tosto giú posata l'ebbe~ ~che riede al seggio 3041 7| fanti assai cresciuti~ ~poscian trovarsi insieme in quelle 3042 2| Marte;~ ~ ~ 58. e di cotesto poscio farvi fede~ ~col testimon 3043 3| in un momento a piede~ ~posero quanti occorser a cavallo.~ ~ 3044 7| si comprende che le sue possanze~ ~son come neve al sole 3045 3| e come mai no 'l puòte possedere,~ ~fin che non descendesse 3046 7| destra;~ ~Febo, che vòl, possendo, d'ogni cosa Matino~ ~rendersi 3047 8| in terra, Sfinge, Edipo~ ~possia morir, se dramma lo disserra.~ ~ ~ 3048 4| né in ciel né in terra possio ritrovarlo;~ ~a la regal 3049 6| mercede~ ~di me, ch'omai non possío star in piede! -~ ~ 50. 3050 Apol| voglio né per niuna guisa possiomi delli evidenti errori alle 3051 1| ritrago e' piedi,~ ~che possione sperar altro che male?~ ~ 3052 | posso 3053 Apol| quantunque alcune cose vi siano poste le quali in gravezza de 3054 8| Instituta~ ~con altri libbri posti in loco fido~ ~d'un suo 3055 1| lascia la porta et entra nel postíco.~ ~ ~ 65. Questo ben sa 3056 | potean 3057 Apol| essendomi da non so cui potente tiranno minacciato; e io 3058 Apol| non dico tutti) esserne potentissima cagione, la quale non mi 3059 | potessi 3060 8| pò, se fusse ben nefario, Potestà de' pontifici~ ~non esser 3061 8| manto;~ ~credo ne la mirabil potestade~ ~da Dio concessa a l'uomo, 3062 8| Astraea Giustizia~ ~puniri non potestis d'alcun male;~ ~ché 'l mal 3063 1| tal parole~ ~che 'ntenerir potria d'azal un petto.~ ~- Amor, - 3064 Apol| Ma di molto piú momento potriami parere la sciocca saviezza 3065 | potrò 3066 2| senno,~ ~ch'esser ti pare un potta modenese,~ ~che qualche 3067 3| diamante come un giaccio~ ~pottrebesi spezzare con quel stecco,~ ~ 3068 5| arrecavi le sue vivande povere;~ ~egli non ha de campi 3069 8| parla?~ ~Dico quelli che povertà di fore~ ~mostran al volgo 3070 6| d'ogni tomba,~ ~non sarà pozzo, cacatoio e forno,~ ~che, 3071 8| perché sempre~ ~ieiunium praedicabat pleno ventre.~ ~ ~ 5. Rassimigliava 3072 8| Et una chiosa canta quod praelatum~ ~non est subiectus legi " 3073 4| biasmòr di concordanze cotal pratica;~ ~non so, lettor, se chiaramente 3074 5| la pelle, e tuttavia~ ~va praticando, e con modo diverso~ ~drieto 3075 8| darli assai piú essempi che precetti, religiosi~ ~acciò schivar 3076 Apol| la vita e' costumi a le predette immondizie corrisponderanno. 3077 3| arbitrio a qualche fraticello; Predicatori del libero arbitrio~ ~tu 3078 5| Onde di simil sue ricchezze predito,~ ~quel suo vin muffolente 3079 5| piú grati al mondo e dal predon sicuri;~ ~tu vederesti l' 3080 5| dissegli Milone -~ ~narraci, ti pregamo, padre caro.~ ~- Voglio - 3081 6| che mie parole di lascivia pregne~ ~gli danno, le qual sono 3082 6| ch'oggi è tempo, e' raggi pregni~ ~a l'aureo seclo, a l'aspettata 3083 1| contento~ ~per lei, ch'assai pregollo, di bandire: Natura di Amore~ ~ 3084 1| a casa, e non sa dove~ ~prenda 'l sentiero, tant'è di sé 3085 8| antiquo e puro.~ ~ ~ 51. Prendelo monsignore, e tienlo fermo~ ~ 3086 4| ciascuno s'assotiglia~ ~prender il meglio o quel che meglio 3087 7| di membra sí picino,~ ~ne prenderò da me senza riguardo; Proverbio 3088 2| tal novella si coruccia,~ ~presaga già del torto che l'è fatto;~ ~ 3089 3| per bel principio dei presenti onori,~ ~diedeli un urto 3090 7| Ciel ti credi trar i dei?~ ~Presentuoso et animal inqueto,~ ~che, 3091 8| Eretico non son, come in presenza Risposta de Rainero eretico~ ~ 3092 | presso 3093 7| Signore in su la piaccia;~ ~prest'Orlandino lascia lor in 3094 6| irati,~ ~ti faccio voto non prestar mai fede~ ~a ch'indulgenzie 3095 8| diffidi,~ ~Marcolfo mio, prestarmi qualche aiuto;~ ~trammi 3096 6| vecchio - senza~ ~tanti notari prestovi credenza.~ ~ ~ 5. Entrati 3097 2| 1. Dammi perdono, priegoti, Cupidine,~ ~s'or ti biasmai 3098 6| fin Berta d'un ladro esser prigione.~ ~Chiama piangendo su dal 3099 3| intendon rari, et io son il primaio~ ~che l'ho provate e forse 3100 7| ponderoso pugno; e fu 'l primero~ ~che mi percosse, et anco 3101 1| sei~ ~entran, s'alcun de' primi son mancati;~ ~ebber ne 3102 5| fastidio e si tormenta~ ~per lo primier incontro assai sinestro,~ ~ 3103 1| Milon d'Angrante era di lor primiero, Milone~ ~poscia duo soi 3104 8| matafisica del quale~ ~quel primum verbum Dei starebbe male.~ ~ ~ ~ 3105 8| agro» a Clementina.~ ~Et princeps, qui de Ecclesia se impazzabit,~ ~ 3106 3| sempre soffrirebbe starne privo,~ ~pur che sol Berta onori, 3107 8| già giú d'alto,~ ~quando privollo Dio de l'alma vista,~ ~senza 3108 Inc| turpe sonat pagina, vita proba est.~ ~ ~ ~ 3109 8| rendermi ragion che sia probabile,~ ~vi trattarò da un asin 3110 4| mentre che 'l gioco libero procede.~ ~- Venite mecum - disse - 3111 2| cotal giostra non de' proceder tanto;~ ~sarà chi 'l scotto 3112 4| rimova.~ ~ ~ 62. Itene, prochi, omai; mi sète a noia:~ ~ 3113 7| usanza;~ ~ché, se le gran prodezze sue comprendo,~ ~quale fu 3114 8| ciascun si stoppa il naso a la profana~ ~puzza di vino, di sudor 3115 4| bergamasco;~ ~grosso nel proferir, nel scriver tardo,~ ~però 3116 4| sí largamente al dolce proferire!~ ~Mai non provai, ma ben 3117 Apol| medici lo numero che d'altri professori di qualunque arte si sia, 3118 8| uomo di Dio, santissimo profeta.~ ~Del spirito devin ogni 3119 Apol| forse udiranno le colonne profetizare insieme con li pareti de 3120 4| ambi noi ch'unque non moia Profezia d'Orlando~ ~sua fama da 3121 8| unde Spirtus Sanctum si profonda,~ ~possibile non est che 3122 Apol| canzone del Benevienni lo profondissimo ingegno di Gianni Pico aver 3123 6| poco tempo starvi,~ ~fu la prolissa guerra, i fier lamenti,~ ~ 3124 5| brando in lor mal giorno proma,~ ~troncando spalle, busti, 3125 5| contradote a carte schiette Promessa d'un traditore~ ~maria et 3126 7| farmi bandir dal Ciel par si prometta;~ ~e perché di cervello 3127 6| troppo tardi segni,~ ~che prometteti al mondo un sí bel sole,~ ~ 3128 4| gittalo al sentiero,~ ~e prono in terra l'alta gloria ottiene.~ ~ 3129 8| dal vento che 'n suo danno pronto mira;~ ~volse partirsi, 3130 1| prole~ ~uscir non sa di suo propio linguaccio;~ ~ché quando 3131 8| Musa che, accortamente dal proposto~ ~cadendo, mentre dir Orlando 3132 8| ventre.~ ~ ~ 5. Rassimigliava propriamente un bove Comparazione~ ~che, 3133 4| lor instiga et urta Amore Proprietà di Amore~ ~ch'ivi non s' 3134 2| presta in tal sermone~ ~proruppe, in volto neghitosa e schiva:~ ~- 3135 6| ove Patroclo, Ettor, Protesilao,~ ~Achille, Troilo et altri 3136 8| pietade vi aggia loco.~ ~Protesto a tutti che non si derroga~ ~ 3137 4| dolce proferire!~ ~Mai non provai, ma ben provar intendo,~ ~ 3138 8| che gli è sol un salto,~ ~provandol senza il «probo» del scotista:~ ~ 3139 1| pantani;~ ~e pur sovente provano lor sorte,~ ~tornando in 3140 4| Mai non provai, ma ben provar intendo,~ ~farsi dal nostro 3141 8| sol d'Aristotil vogliono provare Aristotile~ ~quel che con 3142 8| l'error de' Stoici, e provasi Epicuro Stoici, Epicuri~ ~ 3143 3| son il primaio~ ~che l'ho provate e forse ancora scritte~ ~ 3144 8| pietà rubelli;~ ~ma vogliovi proveder ora ora.~ ~Tosto che quel 3145 3| Spagnoli ancider vòle~ ~e Carlo provedervi si dispone,~ ~Rampallo già 3146 5| non fu mai,~ ~e, se tu 'l provi, forse piangerai.~ ~ ~ 2. 3147 3| amorosa febre,~ ~fin che proviamo, poi, che queste scroie~ ~ 3148 5| che 'l vien giorno.~ ~La provida Frosina c'ha l'impaccio~ ~ 3149 4| che non voglia ad altro provocarla;~ ~onde tal atto molto par 3150 2| in un fascio a terra si provolve.~ ~ ~ 37. Re Salomone, quando 3151 3| vincitore solo.~ ~ ~ 71. Milon prudente al volgo non risponde, Prudenzia 3152 7| tolto al frate dianzi fece~ ~prudentemente una pietosa impresa,~ ~dandol 3153 5| ciò porta un legnaio~ ~de pruni e de vergulti còlti a l' 3154 8| impazzabit,~ ~scomunicatus cito publicabit.~ ~ ~ 35. Et anco Thomas 3155 Apol| penna men che onestamente publicate, perché non molto disconvenevole 3156 1| fra cento dame vergini pudice,~ ~parea fra cento stelle 3157 9| Miraris quod amem, puer o placidissime, te! Cur~ ~ 3158 4| spoglie? -~ ~Cosí dicendo, col pugnal il fere,~ ~togliendogli 3159 6| volse anch'ello~ ~d'un suo pugnale, ma 'l dolor repente~ ~di 3160 8| qualche legno,~ ~che faccia la pugnata smenticarvi;~ ~oltra di 3161 1| veritate;~ ~Boiardo, l'Ariosto, Pulci e 'l Cieco~ ~autenticati 3162 3| A le sue forze, a la sua pulcritudine~ ~ben mostra nato sia d' 3163 2| con la facilità ch'ad un pullastro~ ~smembrar vidi talor dal 3164 8| il qual dardeggia~ ~da' pulpiti chimere, sogni e folle,~ ~ 3165 5| Maganza e Chiaramonte~ ~non pululasse costion novella,~ ~al duca 3166 3| che 'n le medolle i' sento pungere;~ ~ogni altra peste creggio 3167 1| leggiadra tua vendetta~ ~e punir in un dí ben mille offese,~ ~ 3168 5| studia giorno e notte altrui punire! -~ ~Milon cotal parole 3169 8| diva Astraea Giustizia~ ~puniri non potestis d'alcun male;~ ~ 3170 5| dovria chi del tuo mal non ti punisce;~ ~or pesca ben, c'hai modo 3171 5| canna~ ~gli caccia d'una punta benedetta,~ ~onde 'l meschin 3172 5| teste e braccia~ ~mentre punte, fendenti e scarsi mena.~ ~ 3173 2| tanto con le calcagna il bue puntecchia!~ ~Ciascuno di Ivvon viste 3174 3| non fa la bestia, ch'ad un puoco feno~ ~al fin si resta, 3175 7| pioggie, caldo e gelo~ ~non puon far sí ch'egli di lor si 3176 3| battere,~ ~ma la gran calca puotelo conquidere;~ ~Bovo, ch'ognun 3177 3| lanze un colpo duro,~ ~ma puoteno inclinar piú tosto un muro.~ ~ ~ 3178 4| contempla quelle già non crede~ ~puoter di tal beltade farsi erede.~ ~ ~ 3179 3| mani sbattere,~ ~sol per puotersi dal rumor dividere;~ ~qua 3180 8| sguerzo e di veduta zoppo:~ ~puotesi mal per loghi negri e bui~ ~ 3181 | purché 3182 8| Credo che sia l'inferno e purgatorio~ ~in l'altro mondo, e in 3183 9| non te, sis quamvis membra pusillus, amem?~ ~Nonne sub exiguis 3184 3| faccia,~ ~quantunque in luogo putrido e deforme.~ ~O misero chi 3185 7| qual tu sei per dare a le puttane. -~ ~ 53. E detto ciò, come 3186 8| son recettacoli~ ~di lorde putte, cani e sparaveri.~ ~O stolti, 3187 7| sboccato alquanto~ ~(ch'e' putti e polli imbrattano la casa),~ ~ 3188 2| d'animoso core,~ ~di ben quadrato petto, gamba e mano.~ ~Taccio 3189 2| era di lui condur quella quadriga!~ ~Or giunti al fine drento 3190 | quae 3191 | qualcuno 3192 | quam 3193 | quamvis 3194 | quantum 3195 | quaranta 3196 4| QUARTO CAPITOLO~ ~ ~ ~ 1. Quel 3197 2| tarda~ ~fusse per spazio di quatr'ore bone;~ ~fra 'l qual 3198 | quegli 3199 | quem 3200 9| et arma geris.~ ~ ~ ~In quendam tirannum Pauli~ ~nomine 3201 6| ché, mentre l'aure sono quete,~ ~vorrebbe oltra passar 3202 8| occulti ne' lor chiostra e queti,~ ~for de le piazze e dal 3203 | quia 3204 | quid 3205 | quidam 3206 | quidem 3207 3| Romagnoli~ ~sfideno insieme quindeci del Regno; Del Regno~ ~tutti 3208 5| QUINTO CAPITOLO~ ~ ~ ~ 1. O donna 3209 | Quis 3210 | quo 3211 | quondam 3212 | quoniam 3213 4| umane~ ~in mille millia R mandar un canto;~ ~tu vedi 3214 3| giostrar poco utile;~ ~fuvi raccolto, e chiamasi chi 'l medica;~ ~ 3215 3| Bastone~ ~e molti l'ossa racconciare fannosi.~ ~Correno in rota, 3216 5| fatta tal ruina~ ~che di mai racconciarla si sconforta.~ ~Sopra un 3217 7| l fanciullo mentre a lui racconta,~ ~per debolezza quasi vi 3218 2| il parlar intrica;~ ~ma, racquetato poi tal vento e pioggia, 3219 3| ma sotto velamine~ ~di racquistare contra Amon vittoria,~ ~ 3220 1| sono santi,~ ~non l'han già racquistato con denari,~ ~ma chi col 3221 7| avrai barbier ch'al fin ti rada.~ ~ ~ 63. S'ho rotto ad 3222 6| le viscere il coltello,~ ~raddoppiando e' colpi virilmente.~ ~Quel 3223 8| 29. Ma quelle sue radici e succo d'erbe~ ~son oggidí 3224 6| Milone,~ ~no 'l sa però, ché rado apre le carte~ ~de' spirti 3225 5| batte col troncon; ma non raffrena~ ~l'ira però, né rabbia 3226 6| apríti, ch'oggi è tempo, e' raggi pregni~ ~a l'aureo seclo, 3227 3| nostro aiuto;~ ~e se 'l raggio del sol non m'è rubello,~ ~ 3228 4| piú induggiare;~ ~si mise raggionando a compagnarla.~ ~Fu sempre 3229 4| Pur tutto questo ch'ora si ragiona~ ~porria col tempo farci 3230 2| pria ch'al ver contrasto e ragionevole~ ~si vegna, odi, lettor, 3231 1| basta assai che 'l vero qui ragiono.~ ~E cominciando de la storia 3232 2| bestie pegre.~ ~Ecco Bovo e Raineri non s'aresta~ ~per tema 3233 3| 70. Cosí, mentr'ella si rallegra e duole~ ~e mescie il dolce 3234 5| né mai l'orribil tèma si rallenta;~ ~cosí Berta, seguendo 3235 5| ira, di rabbia, quando mi rammento~ ~una Taís aver Lucrezia 3236 3| L'altri confusamente rammeschiati,~ ~chi l'elmo, chi 'l braccial, 3237 3| Comparazione~ ~di mille millia rane in que' pantani,~ ~chi su, 3238 3| nulla di manco, in guisa de' ranocchi,~ ~siamo in tal fango sin 3239 1| mangia rape»; Lombardo mangia rapa~ ~serbo l'onor de l'inclite 3240 8| mercé che 'l Griffo tutti li rapia~ ~sí ratto come il Ciel 3241 6| labra~ ~e agguccia, per rapirla, già gli artigli.~ ~Milon 3242 5| uscio leggiermente: Milon rapisce Berta~ ~Berta sentendo trema 3243 6| Casa di Maganza, e Berta~ ~rapita aver tenea per cosa certa;~ ~ ~ 3244 8| sí ratto come il Ciel rapitte Elia. Elia~ ~ ~ ~ 9. Cingevasi 3245 4| Milon comprende l'amistà sí rara~ ~del suo Rampallo e l'animo 3246 Apol| temerari, de li quali, se rarissimi sono (risguardato il numero 3247 6| ventre, o Padre Eterno, rassicura!~ ~ ~ 41. Da te ricorro, 3248 8| praedicabat pleno ventre.~ ~ ~ 5. Rassimigliava propriamente un bove Comparazione~ ~ 3249 7| Miloncin avante,~ ~che ben lo rassomiglia a l'occhio, al pelo,~ ~cangiossi 3250 8| quel suo gran tascone fea rastello:~ ~uova, butiro, lardo e 3251 5| collo si la reca, e su per ratti~ ~monti lei porta come fido 3252 4| scanni, urne e vaselli,~ ~razzi, tapeti, e ciò che fa mistero;~ ~ 3253 8| de' santi a chi è de gente rea.~ ~Oh dunque sotto 'l ciel 3254 5| riposa,~ ~ma in collo si la reca, e su per ratti~ ~monti 3255 2| sei villan e vòi star bene Recetta per lo villano~ ~recipe 3256 8| e molte oggi badie son recettacoli~ ~di lorde putte, cani e 3257 5| s'ha di guarrirlo altre recette.~ ~ ~ 57. Passava Giove 3258 2| Recetta per lo villano~ ~recipe un pezzo d'olmo su le schiene.~ ~ ~ 3259 Apol| la qual persona dovendosi recitar una comedia, ragionamenti 3260 5| del lupo da le sanne abbia reddenta,~ ~non anco cessa palpitarle 3261 9| gemmis,~ ~ ferculaque exiguum reddit odora piper?~ ~ 5. Cerne 3262 5| non ha de campi o feudi redito,~ ~se non la barca, il mar, 3263 4| parte il giorno; d'una cena regale~ ~lo siniscalco entrato 3264 4| scale,~ ~come convien d'un rege al carnevale.~ ~ ~ 16. Sedea 3265 3| acquistato onore.~ ~ ~ 55. Tu reggeresti l'universo mondo,~ ~et una 3266 2| giorno~ ~aver fra tanti regi vols'intorno.~ ~ ~ 10. Ma 3267 8| lo ciel da terra in ogni regione, enigma~ ~dico l'empireo 3268 1| dove ambizion e 'nvidia regna,~ ~difficil è che mai pace 3269 8| nobil vangelo Ipocrisia~ ~regnar Satàn d'un cherubin col 3270 1| e la diadema in fronte~ ~regnava Carlo Mano e san Dionigi: 3271 8| piú essempi che precetti, religiosi~ ~acciò schivar sappesser 3272 7| Cipro giunto Amone~ ~con le reliquie sue di Chiaramonte,~ ~di 3273 3| ha spento.~ ~Molti son e' remedi al novo male,~ ~ma lo 'nvecchito 3274 6| ritorte,~ ~arbore, vela, remi, arme, vaselli,~ ~lo stesso 3275 5| e ratto a terra volge lo remigio,~ ~ove arrivato for di barca 3276 6| sommerso;~ ~e, tolto il remo, navigando innarca Comparazione~ ~ 3277 5| ancilla~ ~che con avisi rendela tranquilla.~ ~ ~ 11. Fidel 3278 2| corno quanto pò la buccia,~ ~rendendo un sòno tutto contrafatto.~ ~ 3279 5| sovente con parlar salubre,~ ~rendendolo men tristo e men lugúbre.~ ~ ~ 3280 3| di qualche puzzo e non ti render nausa?~ ~ ~ 3. Vò' tu saper 3281 8| vorete la mia mente,~ ~né rendermi ragion che sia probabile,~ ~ 3282 7| possendo, d'ogni cosa Matino~ ~rendersi certo, venne a la finestra;~ ~ 3283 7| chi diece men dà vinti ne rendo.~ ~ ~ 43. Voi ne darete ( 3284 8| che perderemo se non li repari.~ ~ ~ 56. - Lasciate a me 3285 Apol| la quale non mi sdegno reppresentarvi, acciò che per mezzo di 3286 4| dubbia pende;~ ~al fin lunga reppulsa le par greve,~ ~temendo 3287 Apol| esservi alora odioso e reprobo, quando la vita e' costumi 3288 Apol| piú de le volte sogliono repullulare. Vero è che da me stesso 3289 7| pastore tanto ben riceve~ ~che reputa del mondo tutto l'oro~ ~ 3290 Apol| che sapere, perché non mi reputo lealmente aver nemico al 3291 5| bosco raso,~ ~ubi Platonis requiescunt ossa,~ ~forse piú con le 3292 5| ove cosí correndo anco ressume~ ~la cura d'insegnarli come 3293 3| steccato d'ogni canto,~ ~non vi restando un sol soletto alora.~ ~ 3294 3| quello capitan spagnolo,~ ~restar in lizza vincitore solo.~ ~ ~ 3295 4| stanza~ ~di Berta era Milon restato solo;~ ~pensate se star 3296 1| in mangiar le rape ho del restio;~ ~non però, se non nacqui 3297 3| osso;~ ~pensate s'el mastin restò confuso!~ ~Similemente Amone 3298 6| Troilo et altri capitani~ ~restòr tra un million d'uccisi 3299 Apol| interpretazioni, cosí come resultano in mio danno e vergogna, 3300 7| parlando, il suo baston resume~ ~e corre a la citade apertamente:~ ~ 3301 7| tenuto il vento~ ~in un rete che mai vietar Orlando~ ~ 3302 8| invidia de la gente~ ~al fin retornaranno fabe e giande;~ ~o magnum 3303 1| drieto, Satanaso! - Vade retro, Sathanas~ ~ ~ ~ 6. Anzi 3304 4| che se l'antiguardo~ ~e retroguardo mio, ch'è 'l sacco e fiasco, 3305 5| man Berta, da Milon ben rette;~ ~calla per quella corda, 3306 5| cosí Berta, seguendo il suo rettore,~ ~par sempre ch'alle spalle 3307 8| Rainer, ché 'l padre gli revela~ ~le cose sue, cribrando 3308 8| ma forse l'alta Vostra Reverenza~ ~mi crede esser un bravo 3309 3| ch'avelenato avea lo ribaldone;~ ~fra loro congiurati era 3310 7| convien che cada, surga e poi ricada,~ ~ché 'n piede fermo anco 3311 1| ciel; poi Sansonetto,~ ~Ricardo poi, d'ingegno assai prestante;~ ~ 3312 2| ntorno lui splendea sí riccamente;~ ~Minerva non giamai sí 3313 5| piovere.~ ~Onde di simil sue ricchezze predito,~ ~quel suo vin 3314 5| ciò dico a vituperio~ ~de' ricchi), men sarian coteste fercule.~ ~ 3315 8| Soluzion de la quarta~ ~ricchiesta, eh'era a dir lo pensier 3316 7| bruno, nervoso, e 'n capo ha riccio 'l pelo,~ ~co' piedi e mani, 3317 5| in un fardello tosto fa riccolta,~ ~poscia, gagliardo, toltasi 3318 6| in un vallon de Insubria ricconduce;~ ~e come una citade grossamente~ ~ 3319 5| Or al consiglio Carlo si riccorre~ ~per contraporsi al foco 3320 8| sapete ancora quanta tripa~ ~richiede il vostro armario di brotaglie,~ ~ 3321 8| bono,~ ~pensato ben su le richieste nostre?~ ~- Pensai; - rispose 3322 4| un stecato Metafora~ ~ha ricondotto quelli gladiatori;~ ~ma 3323 7| Ciel trasse l'origine~ ~mi riconduce al passo convenevole~ ~a 3324 1| qui di Turpin fur anco ricondutte Turpino~ ~quaranta deche 3325 8| quod tonsura molti~ ~ha ricondutto al lazzo de la gola,~ ~perché 3326 4| voi, signori mei, non mi ricopre.~ ~ ~ 72. E se pur noto 3327 6| rassicura!~ ~ ~ 41. Da te ricorro, non a Piero, Andrea,~ ~ 3328 3| notar contratto, Codicil~ ~ridea dicendo: - Quest'è ben douto~ ~ 3329 2| alor avesse, forse che rideano~ ~con altra bocca fra le 3330 3| ciò vedendo, le brigate,~ ~riden e quelli che si dan la pesta;~ ~ 3331 3| co' fusti su la testa;~ ~rideno, ciò vedendo, le brigate,~ ~ 3332 3| rumore;~ ~ma se 'l guardo ridente miri: - Accosta,~ ~accòstati! - 3333 1| 13. I' non mi 'l fei ridir, ma s'un montone~ ~ratto 3334 6| dal Ciel aiuto, s'erano ridotte~ ~per trarsi omai dissotto 3335 3| Carlo, l'onore, c'ho ridotto il ballo~ ~al voto nostro 3336 3| al mio dispetto~ ~m'avea ridutto alquanto sopra il letto. -~ ~ 3337 4| questo parlar non oggidí riesce,~ ~ma meglio assai quod 3338 5| giardino su nei monti~ ~Rifei, d'oro et argento fabricato;~ ~ 3339 7| e le budelle vannomi a riffuso.~ ~Gente devota, e voi, 3340 3| piazza con la lanza~ ~per rifrancar l'onor perso di Franza.~ ~ ~ 3341 4| prima le ciglia,~ ~poi si rileva et umile s'inchina~ ~a l' 3342 7| pastura.~ ~ ~ 4. Berta sola rimane a la capanna~ ~et anco dorme 3343 7| omai poco di quella vi è rimasa.~ ~Perse la pazienzia il 3344 1| estinti,~ ~parte stracchi rimaser per tropp'anni,~ ~Carlo 3345 8| domenticanza ne la penna~ ~rimasta mi era, or la mia Musa tosto~ ~ 3346 3| si trova al mondo un sol rimedio,~ ~for che morir d'affanno 3347 8| Lo vescovo temendo si è rimmosso~ ~dal vento che 'n suo danno 3348 Apol| studio di essa) da natura rimossa; ma del soggetto e materia 3349 4| le mense e le vivande son rimosse;~ ~una sonora musica e diversa 3350 4| l mio ben da me non si rimova.~ ~ ~ 62. Itene, prochi, 3351 1| donde in molti luoghi si rimove,~ ~o quatro o cinque stanze 3352 4| dolce animula;~ ~onde, per rimovérle un tanto assedio,~ ~convien 3353 4| carnevale.~ ~ ~ 16. Sedea Milon rimpetto a la sua Berta:~ ~pensa 3354 2| quando a Parigi il strepito rinnacque~ ~di tante genti per lo 3355 3| giostrar mendace,~ ~bandisce, rinnovando e' patti, il vero: Bando 3356 8| convien ch'ivi s'ingrasse e si rinove,~ ~per uscir poscia d'uno 3357 6| vero ch'un Milon malvagio e rio~ ~ha fatto contra Carlo 3358 7| lavalo stessa, e su la ripa sede,~ ~sciugalo prima e 3359 3| udendo ciò, per aiutarlo~ ~e riparar col suo l'altrui splendore,~ ~ 3360 2| corse al cul del bove a riparare.~ ~ ~ 63. Ivi suppose ambo 3361 3| tempo fin alora,~ ~tosto ripiglia, et in Milon dricciata,~ ~ 3362 1| ecco nel mar ispano si ripone~ ~tra le Colonne il già 3363 7| rotta la testa spesso ne riporta;~ ~ma n'anche per sí poco 3364 6| pei trofei e spoglie~ ~che riportar in lei Gonzaga deve~ ~dal 3365 7| e saettato,~ ~morto non riportasse il stral al prato.~ ~ ~ 3366 7| tutta pensorosa,~ ~la guanza riposando su la destra;~ ~Febo, che 3367 4| Meglio sarà ch'andiamo a riposare,~ ~ché l'alba già comincia 3368 8| il coco: - E questa anco riposta Soluzion de la seconda~ ~ 3369 1| de' tirranni ne la corte~ ~riposto avean lor speme et ogni 3370 3| sanno i vantator spagnoli!~ ~Ripportarete il vittoroso ramo~ ~mercé 3371 Apol| tutti loro qualche remedio ripportava: laonde lo proverbio da 3372 7| occhio è quello e muso che ripporti~ ~livido sí che parmi un 3373 5| ch'ei dismonte~ ~prega e riprega; ma 'l villan non falla~ ~ 3374 5| cavalcare. -~ ~ 63. E detto ciò, riprese la giumenta,~ ~non per la 3375 4| superstizia il guarnimento~ ~ho riprovato e tuttavia riprovo.~ ~E 3376 1| che 'l libbro mio non si riprove;~ ~e forse fia col tempo 3377 Apol| quanto l'anima mia da me risguardata: bastami solamente che ambi 3378 Apol| quali, se rarissimi sono (risguardato il numero loro copiosissimo) 3379 8| abbate.~ ~ ~ 68. Et ecco vi risoglio qui la quarta Soluzion de 3380 8| de la seconda~ ~tenemo, e risoluta, nel carnero: dimanda~ ~ 3381 Apol| pigliano quella piacevole e risoria giostra mia, ne la quale, 3382 6| causa di tal voce,~ ~ma risospinto fu da trenta in drieto;~ ~ 3383 4| bachetta,~ ~acciò ch'a' rispettosi fusse specchio;~ ~in bel 3384 2| ti pensar che 'l fante le risponda,~ ~anzi qual presto gatto 3385 8| intricatissime dimande.~ ~Rispondegli Marcolfo: - Veramente~ ~ 3386 3| risponde, Prudenzia non risponder~ ~ma, vòlto il freno ad 3387 8| al coco audace nulla ebbe risposto;~ ~ma solamente diede un 3388 5| l cardine fracassa~ ~che rissonò d'un strepito non poco;~ ~ 3389 6| col sonno le sue membra ristorava.~ ~ ~ 13. Milon, che di 3390 7| di che ne prende molto di ristoro;~ ~cosí, di giorno in giorno, 3391 8| diavoli~ ~le frode tante e riti maladetti:~ ~dormivan su 3392 2| spesso accade~ ~ch'Italia vi ritien nel fil di spade. -~ ~ 53. 3393 3| Danese n'ha cinquanta che 'l ritiene,~ ~in fin che diede in terra 3394 2| poscia si volge e scampa ritornando;~ ~Rampallo il segue a piedi, 3395 8| Rinaldo armati insieme~ ~si ritornaro d'Asia in queste bande,~ ~ 3396 3| l'orrechia il prende, ma ritorno~ ~non fa la bestia, ch'ad 3397 6| ebbe fortuna tal che le ritorte,~ ~arbore, vela, remi, arme, 3398 1| Se di tal vischio non ritrago e' piedi,~ ~che possione 3399 3| cosí a poco a poco~ ~spera ritrarlo dal maligno foco.~ ~ ~ 51. 3400 2| dura,~ ~fatta be molle, si ritrasse drento,~ ~sí come la limaca 3401 3| miglior forma il scritto sia ritratto! - Parla de la coniurazione~ ~ 3402 7| n'anche per sí poco vien ritroso;~ ~cacciasi avanti a' soi 3403 3| crudel flagello~ ~di questo ritrovarmi, o cavalliero?~ ~Chi mi 3404 Apol| per doglia di spasmo non ritrovasse loco dove fermarsi potesse. 3405 Apol| simulandosi addolorato, ritrovava qualor questa qualor quell' 3406 4| viver mi deggia causa non ritrovo;~ ~anzi di superstizia il 3407 5| trovan ch'un asinello in sul rivaggio~ ~molte ballotte del suo 3408 3| smontar fece Ginamo suo rivale.~ ~ ~ 28. Ivvon, Bovo, Danese 3409 7| il monte, il bosco e la rivera,~ ~seguendo gli augelletti; 3410 2| andò pur giú da banda, e riversollo~ ~col suo destrier in guisa 3411 7| sentillo il mare, i fiumi, rivi e fonti;~ ~sentillo il ciel 3412 8| ch'in speto un mezzo porco rivoltava.~ ~Quando 'l coco venir 3413 1| Poi Vivian suo frate, e Rizzardetto~ ~che volse farsi, e non 3414 4| del pantano,~ ~come senza robbar n'anche 'l villano.~ ~ ~ ~ 3415 8| Et hoc deinceps fuit roboratum~ ~in capite «Ne agro» a 3416 9| brevi quantum est formicae roboris et quam~ ~ muneris in modica 3417 9| dignus,~ ~ Rolandi quoniam robur et arma geris.~ ~ ~ ~In 3418 6| ma la presenzia di Milon robusto~ ~tien in cervello ogni 3419 4| Rampallo, che lo vede in fida rocca,~ ~apre la porta; et è chi ' 3420 6| soi voti ad un Gotardo e Rocco, Gotardo, Roco~ ~e piú di 3421 7| Orlando - vo' ch'i tarli~ ~lo rodino che darne un bocconcello~ ~ 3422 2| e piede;~ ~sol Magancesi rodon la catena,~ ~ma Chiaramonte 3423 2| di Franza e cavallier di Rodos.~ ~ ~ 4. Ma questa corte 3424 5| ciambra Catarina moglie di Rodulfo~ ~di notte, ove l'ancise, 3425 6| un confessore~ ~esser piú roffiano che dottore.~ ~ ~ 45. Però, 3426 2| doi stalloni Stalloni~ ~rognosi e pronti a far di le sue 3427 3| diece Toscani e cinque Romagniuoli Toscani, Romagnoli~ ~sfideno 3428 3| cinque Romagniuoli Toscani, Romagnoli~ ~sfideno insieme quindeci 3429 2| di Franza a quelli de' Roman eguali!~ ~ ~ 51. Chi v'ha 3430 4| Milon ha cor di pietra, il rompa.~ ~ ~ 13. Già mille torzi 3431 2| un largo fiume~ ~non vi rompea, l'ardor de la saetta~ ~ 3432 5| decorse del baston al gioco,~ ~rompendo qua e là piú d'un cervello;~ ~ 3433 7| queste corde,~ ~se non, le romperò sol in un scosso;~ ~né aver 3434 6| caso in man venuta gl'è 'na ronca;~ ~ma quel rubaldo in un 3435 1| amore, fede, ragion, arme, ronzoni~ ~erano lor diletto e gioie 3436 1| in un manto d'incarnata rosa~ ~vide l'obbietto del suo 3437 4| ché l'alba già comincia roscigiare.~ ~ ~ 49. - Ove parli ch' 3438 4| pensate se star puote il rosignuolo!~ ~ ~ 65. Or ivi dunque 3439 1| qualche bon capon o d'oca rosta.~ ~ ~ 3. Ti accerto ben 3440 2| carro a gran stridor di rote viene;~ ~lo stimulo da boi 3441 5| a vinti, a trenta vanno rotolando;~ ~Milon sgombra di lor 3442 4| ché per balzar in alto e rotolarsi~ ~ogni altra stirpe a lor 3443 1| vene,~ ~ha largo petto e rotondetto 'l fianco;~ ~alza le piante 3444 1| non vedi ch'al ginocchio~ ~rott'ho la calza e la gonnella 3445 8| guarir piaghe e mille altre rotture.~ ~ ~ 3. Io dunque d'Orlandino 3446 5| vin muffolente e pan di rovere~ ~appone in sua presenzia, 3447 1| ciascun in preda al sonno si roversa.~ ~ ~ ~Conclusione~ ~ ~ ~ 3448 5| ne stramenti! -~ ~anzi un roverso con la man sinestra~ ~menò 3449 3| scorno~ ~prese un boccon la rozza di quel strame~ ~e 'nsieme 3450 6| mesi infante,~ ~a quelle rozze fercole confugge,~ ~che ' 3451 5| falla~ ~dal suo costume rozzo e discortese:~ ~niente l' 3452 5| conosco ben che ladro sei:~ ~rubasti l'arme, il brando, ancor 3453 1| piú si vòle~ ~e chi non sa rubbare vien deriso);~ ~quindi Agolante 3454 5| se, potendo, l'avaro non rubbasse.~ ~ ~ 77. Tu vederesti l' 3455 4| d'una mente a me stesso rubella,~ ~or sol per tuo vigor 3456 2| ch'era de li altri 'l piú rubesto,~ ~su l'altra vacca giunge 3457 7| ma l'abito maligno e la rubigine~ ~d'un incesso balordo e 3458 2| la giostra~ ~pende con un rubin di tal splendore~ ~ch'ove 3459 8| attempato;~ ~e già sí pel rubor sí perché astretto~ ~era 3460 8| hai tu, tripponazzo, alcun rubore~ ~scoprirti agli occhi mai 3461 2| ch'in mente avea già la rubrica~ ~del breviario tutto drento 3462 4| questo in ballo avien, che ruffiana Notando~ ~si fa la madre 3463 7| 6. Stride con alta voce, rugge e freme,~ ~torcendosi su 3464 2| pancera~ ~di ferro tutta, ruginoso e guasto,~ ~ma di tal tempra, 3465 3| tu, - disse - fratello, ruinarte?~ ~Vòi tu sí pazzo gir al 3466 8| manco~ ~d'ogni giudicio, ruinoso, incerto:~ ~or che farebbe, 3467 7| far debb'io;~ ~e chi mi rumpe o pur mi torze un pelo,~ ~ 3468 8| Bonaventura~ ~ ~ ~ 37. Rumpelo al mezzo del sermone e dice:~ ~- 3469 3| fai! - disse Ottone,~ ~poi ruppeli su 'l capo il suo bastone.~ ~ ~ 3470 3| far col capo in giuso.~ ~Ruppesi d'una spalla il nervo e 3471 7| verammi stanco; Grifalco~ ~ruppi mio legno in fortunato scoglio,~ ~ 3472 5| di zappe et altri libbri rusticani~ ~meglio che portar picca 3473 3| l'ascenzio e l'incendosa ruta~ ~e la morte di Socrate 3474 7| fanciullo, ma di Ettorre;~ ~le sacche getta in terra e via sen 3475 8| con padelle,~ ~carneri, sacchi, ceste, conche, sporte,~ ~ 3476 8| sacca~ ~da bono e vigilante saccomanno;~ ~ché per nudrir sua madre 3477 8| sol chierci fusser quelli Sacerdotes et pharisaei~ ~che sempre 3478 Apol| fede nostra o sia de la Sacra Scrittura o de li relligiosi 3479 6| tutti scongiura a sue sacrate carte;~ ~Demogorgone, arpie, 3480 6| dio Molocco Dio Molocco~ ~sacrificante spesso, con destrezza~ ~ 3481 7| quel ch'addocchiato fusse e saettato,~ ~morto non riportasse 3482 4| Non men Frosina pronta che sagace, Ogni barone avea la camera~ ~ 3483 3| Carlo Mano e tanti uomini saggi,~ ~contra Lombardi vanno, 3484 5| l pesce sparge omai di sal un grumo,~ ~lo qual già 3485 8| mai.~ ~ ~ 47. Lucaniche, salcizze e mortatelle, Biblioteca~ ~ 3486 5| ad una massa~ ~venuto, di salirvi cura tolse;~ ~montavi arditamente 3487 5| amor là suso il punge.~ ~Salito è molto spazio, e già non 3488 7| Proverbio de la fame~ ~ché salsa non vogl'io di san Bernardo!~ ~ ~ 3489 6| Adriatico,~ ~tal va per l'onde salse il trave piccolo~ ~sotto 3490 6| mondo intorno,~ ~e i morti saltaran for d'ogni tomba,~ ~non 3491 4| del giorno trovaralli anco saltare,~ ~come ben spesso in Corte 3492 7| Veggio fatto volgar fin al salterio,~ ~cantando su pei banchi 3493 5| leval sovente con parlar salubre,~ ~rendendolo men tristo 3494 3| stran saluto Saluto~ ~vòl salutarne mille, non che un matto.~ ~ 3495 6| pur finalmente giunse a salvamento~ ~(sí come dissi poco avanti) 3496 8| quel che con Paolo deveno salvare. Paolo~ ~ ~ ~Sincera, pura, 3497 8| scapularo~ ~(né senza questo pò salvarsi un frate)~ ~una gaioffa 3498 8| e dir quod in tonsura~ ~salvatur tandem omnis creatura? Vera 3499 | salvo 3500 3| altra peste creggio esser sanabile~ ~a mille vie di cibo, taglio 3501 8| sopra,~ ~quod unde Spirtus Sanctum si profonda,~ ~possibile 3502 8| fatta in capite «Divido~ ~sanguinem Christi», dove si confuta~ ~ 3503 6| il qual dopoi la morte~ ~sanguinolenta di que' tapinelli,~ ~ebbe 3504 6| volume.~ ~ ~ 2. Non tutti Sannazarri et Ariosti, Sannazzarro, 3505 6| tutti Sannazarri et Ariosti, Sannazzarro, Ariosto~ ~non tutti son 3506 5| Comparazione~ ~del lupo da le sanne abbia reddenta,~ ~non anco 3507 8| crede esser un bravo di Sansogna~ ~lo qual a Roma faccia 3508 3| la virtú dal vicio;~ ~o sante, o benedette, o degne scorte~ ~ 3509 4| profondo. Sapienza~ ~ ~ ~ 68. Santificato dunque, e non fatato,~ ~ 3510 4| quell'ipocrita velato~ ~di santimonia, come va per via?~ ~Non 3511 8| Rainero -~ ~uomo di Dio, santissimo profeta.~ ~Del spirito devin 3512 7| disse - quel c'ha tante sanze~ ~e teme il mio valore cosí 3513 3| Franza.~ ~ ~ 15. Elli già non sapean tal tramma ordita,~ ~di 3514 Apol| quella imaginare non che sapere, perché non mi reputo lealmente 3515 8| alquanto.~ ~ ~ 25. So che sapete ancora quanta tripa~ ~richiede 3516 Apol| bastami solamente che ambi noi sapiamo di cui si parla. Or dunque 3517 5| vederesti l'integri Catoni Sapienti~ ~piú grati al mondo e dal 3518 4| inteletto e imaginar profondo. Sapienza~ ~ ~ ~ 68. Santificato dunque, 3519 4| a li cani;~ ~qual macina sapori delicati,~ ~qual fa pastelli 3520 5| lo qual già cotto rende saporito,~ ~e poi lo mette in tavola 3521 8| Tomaso~ ~lo coco suo trovar sappesse forse~ ~quattro dimande 3522 8| religiosi~ ~acciò schivar sappesser de' diavoli~ ~le frode tante 3523 6| per Dio~ ~(s'alcun ch'il sappia dir tra voi si trova),~ ~ 3524 1| strighe di quel loco,~ ~se mi saprebbon di Turpin la cronica~ ~mostrar 3525 6| con effetto;~ ~e dirtelo saprò, se n'hai diletto. -~ ~ 3526 6| mai da nigromante alcun sapute.~ ~Taccio 'l magnete ferro 3527 7| livido sí che parmi un saraceno? -~ ~Rispose Orlando: - 3528 1| ardito: Turpin~ ~a molti Saracin diede la morte;~ ~ma piú 3529 5| fornir la impresa contra il Saracino.~ ~Pensate in qual travaglio 3530 | sarai 3531 | saran 3532 | sarebbe 3533 | sarei 3534 | sarete 3535 5| vituperio~ ~de' ricchi), men sarian coteste fercule.~ ~Questi 3536 1| 18. Come l'ebbe non so, sassel Morgana;~ ~ché con le strighe 3537 8| vangelo Ipocrisia~ ~regnar Satàn d'un cherubin col pelo.~ ~ ~ ~ 3538 1| Satanaso! - Vade retro, Sathanas~ ~ ~ ~ 6. Anzi col pugno 3539 Apol| la mera veritade via piú satisfacevole vi sia che la presente Apologia, 3540 Apol| spero, leggere cotal mia satisfazione in una notte impetuosamente 3541 8| piú martire di me né piú satollo~ ~di tante pene, affanni 3542 4| Frosina timedetta, che non save~ ~come la sorte di Milon 3543 3| Salomone:~ ~quel batte un Savoin, quest'un Vascone.~ ~ ~ 3544 5| ma sol amore non può saziarlo,~ ~c'ha posto a quella ninfa 3545 3| sabbia~ ~e for di lizza sbalorditi vannosi.~ ~Quivi si prova 3546 6| l'impero,~ ~di qua di là sbalzato per su l'acque.~ ~Al fin 3547 3| gli fa ch'uscisca de la sbarra;~ ~sei paladini già son 3548 2| piú scherno e vergogna,~ ~sbatter gli piedi e man drieto la 3549 3| vedi Bovo e piedi e mani sbattere,~ ~sol per puotersi dal 3550 5| et una palma~ ~di lingua sbocca fora e 'nsieme l'alma.~ ~ ~ 3551 6| non sa quella sua mente scabra,~ ~bench'egli co' compagni 3552 5| Cristian d'Italia fori~ ~scacciar voria per vindicar Barbante~ ~ 3553 4| che per prova mai non può scacciarlo.~ ~Ma non finitte il loro 3554 4| minimo soggiorno:~ ~tutti scacciati sono a la mal ora,~ ~ché ' 3555 7| s'indure,~ ~per l'andar scalzo e manegiar bastoni,~ ~la 3556 2| trette piú di cento;~ ~e, scampandone, fe' da bon ladrone:~ ~rubbò 3557 4| istante,~ ~quelle mirando a sé scampar davante.~ ~ ~ 4. Né piffaro 3558 7| poledro, nescit stare loco,~ ~scampasi da la madre omai slattato,~ ~ 3559 1| piena~ ~la via capace, e scampavi chi 'l mira.~ ~Berta ciò 3560 6| fondo si trovaro,~ ~né lor scampò la coppia del dinaro.~ ~ ~ 3561 8| meraviglio - disse alora -~ ~se scandalo patiscono gli agnelli~ ~ 3562 6| Accostasi Milone, e su vi scande~ ~con la compagna e lascia 3563 8| sempre o qualche lonza o scannatura~ ~o lombo o testa o petto 3564 4| liggero,~ ~portando banche, scanni, urne e vaselli,~ ~razzi, 3565 3| L'astuto Amon sí seppelo scansare~ ~che, mentre il colpo di 3566 5| Carlo sente~ ~né crede di scansarlo aver riparo;~ ~però vanno 3567 7| il senso pio~ ~ogni frate Scapocchia et ignorante,~ ~anch'io 3568 8| tonsura,~ ~al floco, al scapolare et al cordone?~ ~Falliron 3569 8| tua bocca?~ ~E pur d'un scapucin sotto 'l velame~ ~tu cerchi 3570 8| clericam preti et fratris scapulare.~ ~ ~ 34. Et una chiosa 3571 8| 9. Cingevasi dissotto al scapularo~ ~(né senza questo pò salvarsi 3572 4| Ma se talor cantando ella scapuzza,~ ~candido mio lettor, qual 3573 8| guadagnasi la pelle.~ ~Quando a scarcar il ventre si sedea,~ ~sentivasi 3574 8| sott'ombra del capuzzo~ ~la scardovella e guadagnar il luzzo. -~ ~ 3575 Son| un fondo di torre fatto a scarpa!~ ~ ~ ~ 3576 2| empie di croste e voda la scarsella! -~ ~ 70. Poi spicca un 3577 5| mentre punte, fendenti e scarsi mena.~ ~L'imperatore tuttavia 3578 6| fine~ ~a la novella di quel scarso prete,~ ~dimandagli se porto 3579 1| resto.~ ~ ~ 17. Di quanti scartafacci e scrittarie~ ~oggidí cantar 3580 2| e con un trave quasi lo scavalca,~ ~perché 'l poltrone, per 3581 3| concorde con Maganza~ ~di scavalcar i paladin di Franza.~ ~ ~ 3582 3| spagnarda e maganzesca scavalcaro~ ~d'accordo e' piú gagliardi, 3583 2| piedi, mani e braccia,~ ~e scavalcarsi insieme ognun procaccia.~ ~ ~ 3584 3| aprino le porte~ ~di saper sceglier la virtú dal vicio;~ ~o 3585 3| Maganza spiacque;~ ~ad ogni sceleragine e peccato~ ~questa canaglia 3586 2| uscisca tosto».~ ~ ~ 7. Scemano li giostranti con tal gioco,~ ~ 3587 1| Fame amorosa~ ~né dramma pò scemar di quelle brame.~ ~ ~ 51. 3588 5| fiero duce,~ ~che li ha scemati piú di mezza parte,~ ~ivi 3589 4| cortesia Virtú ch'ebbe in~ ~scendano in lui su da l'eterne idee, 3590 8| dimanda.~ ~Incontinente scendegli un regazzo,~ ~che l'introduce 3591 1| occhi a gli occhi d'ella:~ ~scendeli un colpo d'un modesto riso~ ~ 3592 7| Tomaso Fizione poetica~ ~scendesser con soi libbri dal Ciel 3593 5| ove arrivato for di barca scese,~ ~portando il pesce quanto 3594 2| la stirpe di Maganza,~ ~scesi da Roma, da que' Scipioni, 3595 1| Franza, dicovi Parigi,~ ~col scettro in mano e la diadema in 3596 5| alor potea stimar in quel schermire;~ ~onde, non l'ascoltando, 3597 6| lascive;~ ~la donna, che schermirsi piú non puote, Atto nobilissimo 3598 2| la sua tenda riede:~ ~gli scherni de la turba non vi parlo,~ ~ 3599 3| le trombette;~ ~ei ch'è schernito vennesi turbando~ ~e d'ucciderlo 3600 5| mai da 'n bravo il piú bel schiaffo.~ ~ ~ 26. Levasi Carlo tostamente 3601 7| darte a' cani te con la tua schiatta,~ ~fin che su la radice 3602 6| corcata in grembo d'una schiava,~ ~col sonno le sue membra 3603 4| usurari, preti, frati o schiavi~ ~non ponno far un minimo 3604 5| vecchie,~ ~no 'l boccalone, la schiavina, il sacco;~ ~ch'i' son tale 3605 5| anzi per contradote a carte schiette Promessa d'un traditore~ ~ 3606 6| fier Raimondo~ ~di quel schiffetto, alor che l'ebbe drento;~ ~ 3607 Apol| ambracano, cosí a noia e schifo pigliano quella piacevole 3608 8| In veritate~ ~che piú schiumi pignatte non mi piace;~ ~ 3609 2| proruppe, in volto neghitosa e schiva:~ ~- O belle prove che vostre 3610 8| precetti, religiosi~ ~acciò schivar sappesser de' diavoli~ ~ 3611 4| trepidante affetto, una sciagura~ ~lo batte sí ch'ei pare 3612 5| acque avalla.~ ~ ~ 62. Quel sciagurato in guisa di ranocchio~ ~ 3613 3| dottore.~ ~ ~ 21. Molta scienzia i' trovo d'ogni sorte,~ ~ 3614 3| al suo commando.~ ~ ~ 14. Scingesi ognun la spada con gran 3615 8| sparaveri.~ ~O stolti, pazzi, sciocchi e forsennati, Notando~ ~ 3616 6| insieme voglio errar col volgo sciocco,~ ~di soperstizia colmo 3617 6| magica perito; Arte magica~ ~scioglie d'amor il vinto e vinge ' 3618 3| dal corpo l'alma sua fia sciolta.~ ~ ~ 49. Né che sa imaginare 3619 1| bella sorte~ ~ivan d'invidia sciolte e senza pene,~ ~le quali 3620 4| schiera ch'a lui vene,~ ~sciolvesi l'elmo e gittalo al sentiero,~ ~ 3621 2| scesi da Roma, da que' Scipioni, Paladini di sangue taliano~ ~ 3622 7| stessa, e su la ripa sede,~ ~sciugalo prima e dopoi il fascia 3623 2| dritto il bon arcier il scocca~ ~ch'a Salomon stoppò gli 3624 4| dolcemente in loro Amor non scocchi;~ ~ma non si partan già 3625 8| presto giustamente,~ ~vinti scodelle di busecche e panze~ ~giuro 3626 8| ma gli commanda che 'l scolato lardo~ ~tenda buttar sovente 3627 7| fusser asciolti da l'oribil scole,~ ~quelli con questi e questi 3628 3| for che le forme,~ ~donde scolpita vien l'umana faccia,~ ~quantunque 3629 2| tutta in capo al bon Namo scompiglia;~ ~egli, sommerso, non sa 3630 8| Ecclesia se impazzabit,~ ~scomunicatus cito publicabit.~ ~ ~ 35. 3631 3| nel letto? - e mentre il sconcia e tira, Famigliar parlare~ ~ 3632 5| che di mai racconciarla si sconforta.~ ~Sopra un forciero il 3633 6| al nostro sodo,~ ~tutti scongiura a sue sacrate carte;~ ~Demogorgone, 3634 2| a Bovo tolto avea la scopa e 'l cesto~ ~e quasi al 3635 3| Milone i suo' pensieri~ ~scoperse al fido sozio a man a mano;~ ~ 3636 7| grande che non sia~ ~da lui scoperta e fa commandamento~ ~al 3637 3| messaggera, Frosina~ ~a cui scoperto avea la fiamma ardente,~ ~ 3638 8| parea quando di giande pieno scopia,~ ~pur sempre conservossi, 3639 3| avria spezzato un sasso, un scopolo,~ ~ma verso un traditor 3640 5| mangia di cotesta, mai non scoppia.~ ~ ~ 73. Quanto mi trovo, 3641 8| possibile non est che mal si scopra.~ ~Per me, Signor, non voglio 3642 5| capo a le piante.~ ~ ~ 54. Scoprendosi poi l'alba for d'un monte~ ~ 3643 5| fiummara in capo, dove~ ~scopreno l'alto mar che vi si move.~ ~ ~ 3644 1| sovente tra gli franchi eroi~ ~scopresi qualche ingrato e traditore,~ ~ 3645 8| tripponazzo, alcun rubore~ ~scoprirti agli occhi mai d'uomo vivente?~ ~ 3646 3| mortale.~ ~ ~ 54. Non ti scordar la fama tua, barone,~ ~non 3647 1| dati perdon al mio parlar scoretto,~ ~ch'in chiaro lume nebbia 3648 2| steccato a congietarlo.~ ~Egli, scornato, a la sua tenda riede:~ ~ 3649 2| appaghi~ ~di far l'amico scorocciarsi alquanto;~ ~ma non gridate 3650 4| costumi, pronti e snelli,~ ~scorren di qua di là col piè liggero,~ ~ 3651 3| dirai, lettor, ch'io sia scorretto~ ~e che 'n parlar, anzi 3652 7| cacciasi avanti a' soi compagni scorta,~ ~e quanto piú fi' tócco, 3653 3| sante, o benedette, o degne scorte~ ~a conoscer di Cristo il 3654 6| com'uomo villano, perfido e scortese.~ ~Berta che dorme destasi 3655 7| non, le romperò sol in un scosso;~ ~né aver al detto mio 3656 7| leggiadra~ ~da l'orizonte omai scotea le piume;~ ~surge 'l pastore 3657 4| si sta;~ ~torna Rugiero e scotela col pè:~ ~Milon temendo 3658 7| scripsi.~ ~ ~ 70. Scripsi scribenda, e scriver anco voglio~ ~ 3659 2| for d'ogni vena!~ ~ ~ 49. Scridalo forte et al tornar l'affretta,~ ~ 3660 6| ch'ella riposa, un suo scrignolo sciolse;~ ~trassevi pane, 3661 7| non li valendo né arte né scrimaglia.~ ~Ciascun mi chiama «Orlando 3662 4| ma meglio assai quod scriptum est de rana,~ ~la qual non 3663 1| Di quanti scartafacci e scrittarie~ ~oggidí cantar odo in le 3664 3| ho provate e forse ancora scritte~ ~fra genti negre, macilenti, 3665 3| ogni sorte,~ ~ma pochi bon scrittori e men giudicio;~ ~però col 3666 7| come vòl Dio;~ ~e se de le Scritture, anzi del Cielo, Interpretatori 3667 2| in giostre! voglio che si scriva~ ~cotesti vostri fatti nelli 3668 3| proviamo, poi, che queste scroie~ ~bastanti sono d'arder 3669 5| 28. Ma duo de' soi scuderi crudelmente~ ~già son in 3670 5| lasciando in sabbia lor vestigi sculti;~ ~né molto vanno ch'un 3671 4| suo corcato.~ ~ ~ 45. Tal scusa accetta Carlo e chi chi 3672 1| Però, s'io canto male, fia scusato,~ ~ché 'l lupo si pentí 3673 3| ambasciata,~ ~alquanto d'un sdegnetto avelenata.~ ~ ~ 9. Sorrise 3674 7| quanto piú fi' tócco, piú sdegnoso~ ~di pietre e sassi un turbine 3675 6| d'oro terso~ ~lo qual va sdrucciolando per un prato,~ ~s'avien 3676 2| padelle, zucche, barilloti e secchi~ ~fan gran rumore, mentre 3677 5| e come entri 'n palazzo secco stima.~ ~ ~ 40. Vede spuntar 3678 6| raggi pregni~ ~a l'aureo seclo, a l'aspettata prole!~ ~ 3679 4| Frosina innante il fa suo secretario,~ ~e senza troppo lungo 3680 4| certa ch'in niuno~ ~tal secretezza, for ch'in lei, s'annida.~ ~ 3681 3| conocchia, al fuso,~ ~de suo' secreti consapevol era~ ~tenendo 3682 | Secunda 3683 2| al figlio sòle;~ ~egli, securo, d'arme non sospetta,~ ~ 3684 8| pestava;~ ~et un gobetto ancor sedeva basso~ ~ch'in speto un mezzo 3685 5| cavalla trae la sella,~ ~sedevi suso e tiene la patella.~ ~ ~ 3686 3| Marte e Venere.~ ~Oh s'egli seglié ben l'amaritudine~ ~de l' 3687 2| gitta il groppo, e dove~ ~segnato avea, la corda, su' galoni~ ~ 3688 4| piume.~ ~Dunque la festa seguesi d'accordo,~ ~la qual non 3689 4| ladri,~ ~ch'ov'è la causa seguevi l'effetto;~ ~e questo in 3690 3| terra ebbe disteso;~ ~poi seguíl Namo ch'un Spagnol protervo~ ~ 3691 1| si trasse dentro et io seguilla apresso,~ ~per meraviglia 3692 8| studio e fido loco,~ ~dove seguillo prestamente il coco.~ ~ ~ 3693 1| amante~ ~e pur Amor di lei seguir me 'nvoglia! -~ ~ 63. Mentre 3694 3| soggetto,~ ~perché tu perdi, seguitando Amore,~ ~te stesso, Carlo 3695 5| accortamente d'un azzaio~ ~e d'una selce il foco su le fronde.~ ~ 3696 7| castagne, corne e more,~ ~pomi selvaggi e peri si mannuca;~ ~non 3697 4| e tanto in me la tua sembianza valse~ ~ch'in ghiaccio m' 3698 8| Georgio~ ~pingendo, vòl sembrarlo al fort'Ettorre;~ ~al fin 3699 1| gioveni arditi e vaghe semidee;~ ~onde gli ardori crescon 3700 Apol| malevolenzia, di mie calumnie sono seminatori. Ma di molto piú momento 3701 7| un'infinita robba. morbo seminatrice~ ~Meglio sarà che l'unica 3702 4| dianzi, e col doppiero~ ~la semplicetta fin ove si danza~ ~accompagnollo 3703 1| m'hai còlto pur qual sempliciotto cervo!~ ~ ~ 60. Per far 3704 3| ché del cuore~ ~l'occhio sempr'è messaggio o lieto o torbo;~ ~ 3705 5| Milon, ch'è di natura sempra vaga~ ~piú presto dar che 3706 1| la colera mi vince~ ~e la senapra montami sí al naso~ ~ch' 3707 5| foco già vicino;~ ~qui lo senato in un pensier concorre,~ ~ 3708 7| barone;~ ~qui nacque Orlando, senator romano;~ ~qui nacque Orlando, 3709 1| Orlando~ ~era confaloniero e senatore,~ ~e fu sopra di sé la nobil 3710 2| ti dico, o savio e spuda senno,~ ~ch'esser ti pare un potta 3711 5| perché dura è ragion al sensuale.~ ~ ~ 71. Cosí ti vien, 3712 2| tirato, e tal tormento~ ~sent'il mulazzo che, per star 3713 5| sempre ch'alle spalle Carlo senta~ ~chi la persegua, e spesso 3714 5| Milon rapisce Berta~ ~Berta sentendo trema di sospetto,~ ~chiama 3715 2| tantum hoc tibi do, Petri sententia~ ~ch'un vero mio pensier 3716 6| se 'l gran sòno~ ~di lor sentenzie in tanto pregio sono?~ ~ ~ ~ 3717 7| Orlando. Orlando~ ~ ~ ~ 11. Sentí la terra un tanto nascimento,~ ~ 3718 3| che nullo odore~ ~piú si sentia d'alcun primo dottore.~ ~ ~ 3719 5| e drieto a quel per un sentier si volse~ ~fin che, di pietre 3720 8| s'adira~ ~convien che 'l sentimento l'abandone;~ ~ma spesso 3721 6| sonarà la tromba,~ ~facendosi sentire al mondo intorno,~ ~e i 3722 2| vaneggio,~ ~che meraviglia? sentirete peggio.~ ~ ~ 25. Lascio 3723 8| correggia,~ ~ché l'eppa vòl sentirsi colma e piena.~ ~Un grande 3724 8| scarcar il ventre si sedea,~ ~sentivasi tonar le sue budelle~ ~con 3725 3| mal che 'n le medolle i' sento pungere;~ ~ogni altra peste 3726 7| porte giuso;~ ~per debelezza sentomi mancare~ ~e le budelle vannomi 3727 6| notturno~ ~lo asconde lor, né senton che 'l gran trave,~ ~mosso 3728 6| arpie, fate e strige,~ ~sepolcri, ombre, sibille, Cao e Stige. 3729 2| Salomone, quando Namo vide~ ~sepolto in un pagliaio andar a terra,~ ~- 3730 3| 79. L'astuto Amon sí seppelo scansare~ ~che, mentre il 3731 6| mura:~ ~Italia barbarorum sepultura.~ ~ ~ 56. Ché veramente 3732 7| non sempre, i' spero, mi serà matregna,~ ~ché se a clemenzia 3733 6| Comparazione~ ~le schiene, com'un serpe d'oro terso~ ~lo qual va 3734 8| santo Georgio armato col serpente Santo Georgio~ ~pingendo, 3735 4| schiera.~ ~ ~ 30. Or nel serrar de mani si comprende,~ ~ 3736 5| arrivar un ponte,~ ~e d'un serrato trotto al fiume calla.~ ~ 3737 5| adri;~ ~ch'oggi vertú sta serva del dinaro~ ~come 'l pover 3738 3| asta, ch'accortamente avea servata~ ~in piú oportuno tempo 3739 4| Vangelo; benché tal precetto~ ~servato vien da molti al suo dispetto.~ ~ ~ ~ 3740 3| feminella ti governa?~ ~In tuo servigio forte mi confondo~ ~vedendo 3741 1| troppo tardo~ ~ogni presto servir, tant'è 'nvilito;~ ~perde 3742 2| ducent'anni col carbone~ ~servito avesser di Vulcan al forno;~ ~ 3743 8| discreta lupa~ ~se non ch'al servitor niente avanze.~ ~«Omnia 3744 8| accosto.~ ~Ultimamente, bon servo di Dio, Quarta dimanda~ ~ 3745 8| dice 'l Vangelo:~ ~sempre servollo in questo sin un pelo.~ ~ ~ 3746 1| Cieco~ ~che gli rubbò la sesta, e nondimeno~ ~vi giugne 3747 2| tempo di menar le mani,~ ~séte peggior del sesso feminino,~ ~ 3748 7| qualche biacca.~ ~ ~ 22. Vive sett'anni e duodeci ne mostra,~ ~ 3749 7| SETTIMO CAPITOLO~ ~ ~ ~ 1. La donna 3750 1| neve al sol, convien si sfaccia.~ ~ ~ 55. Amor, ch'è spirto 3751 7| convenevole~ ~a qualunque si sferra di caligine~ ~per acquistarsi 3752 5| e stanne con sospetto,~ ~sferrasi amaramente dal bel sole~ ~ 3753 1| unqua ti cale,~ ~dal cor mi sferri questo ardente strale!~ ~ ~ 3754 3| disporre;~ ~coglie il cavallo e sfiaccagli la testa,~ ~et egli, nel 3755 3| Romagniuoli Toscani, Romagnoli~ ~sfideno insieme quindeci del Regno; 3756 3| modo e via,~ ~onde speri sfocarsi il miser core.~ ~Però lo 3757 1| letto;~ ~quivi si cruccia e sfoga tal parole~ ~che 'ntenerir 3758 4| dongelle, fra matrone;~ ~ma per sfogar in parte il suo tormento,~ ~ 3759 1| interpose de' regni la sgiuntura~ ~de mari, fiumi e monti; 3760 3| Milon, ch'in men d'un'ora~ ~sgombrò tutto 'l steccato d'ogni 3761 7| mentre di coloro~ ~parte sgomenta, rompe, cazza e dàlli,~ ~ 3762 2| vincitore.~ ~Quivi non giostra sguataro né coco,~ ~ma re, duchi, 3763 1| grati~ ~son gli ubriachi, sguattari e buffoni,~ ~de quelli ch' 3764 4| cocquine, ove d'intorno~ ~sguatteri, cuoghi e feminelle pronte~ ~ 3765 7| mia Caritunga, zoppa, sguerza e gobba, Caritunga~ ~si 3766 6| ribomba,~ ~non gitti fora Sguizeri, Francesi,~ ~Tedeschi, Ispani 3767 4| incresce~ ~che tutti omai siam figli di puttana;~ ~e benché 3768 | siano 3769 4| leggiadri~ ~giochi di cortigian siavi a dispetto!~ ~Un bel rubbar 3770 7| sovente drieto a quella sibilando.~ ~Va ne la tana con uman 3771 6| strige,~ ~sepolcri, ombre, sibille, Cao e Stige. Inferno~ ~ ~ ~ 3772 5| nel collo co le man, s'una Sicambra~ ~o Mora fusse stata; ch' 3773 5| grati al mondo e dal predon sicuri;~ ~tu vederesti l'improbi 3774 7| Meglio sarà che l'unica signora~ ~mia Caritunga, zoppa, 3775 2| Tesin et Oy?~ ~Venite ad me, signores, faciam todos~ ~baron di 3776 8| dissegno.~ ~- La Vostra Signoria se meraviglia~ ~- parla 3777 8| chi 'l chiama porco, chi Sileno e Bacco,~ ~chi bottaglion, 3778 3| cubito,~ ~ma di Cariddi in Silla cadde subito. Proverbio~ ~ ~ ~ 3779 4| appresso e 'n suo germano Silvestre, Girolamo~ ~e quel trombon 3780 3| Danese va Ivvone;~ ~Morando similmente fa partita~ ~dal luogo suo 3781 5| diede a Gianni, Iacomo e Simone,~ ~quando alleluia trasser 3782 Apol| cagione; et egli, tuttavia simulandosi addolorato, ritrovava qualor 3783 8| deveno salvare. Paolo~ ~ ~ ~Sincera, pura, monda e senza macchia~ ~ 3784 Apol| favoletta mia de l'Orlandino, sincerissimamente da me composta, uscita mi 3785 Apol| in segno manifesto di mia sinceritade quelle pochette bestieme 3786 1| Ma se cortesamente alcun sincero~ ~mi 'l chiede, come sempre 3787 5| anzi un roverso con la man sinestra~ ~menò sí ratto ch'un poltrone 3788 5| lo primier incontro assai sinestro,~ ~salir su la cavalla non 3789 Apol| accascarebbono. Ben vorrovi, singularissimi amici miei, esservi alora 3790 Apol| corrisponderanno. Ma, s'io vi paro singularmente tassar alcuna persona, non 3791 4| farvi udir un'altra mia sirena Per gola del villan~ ~ch' 3792 | sis 3793 | sit 3794 3| n parlar, anzi cagar, mi slargo;~ ~rispondo che, se 'l buco 3795 7| scampasi da la madre omai slattato,~ ~a quel pastor piú del 3796 7| 66. Presto che sia slegato fa commando,~ ~et ubedito 3797 3| combattere,~ ~per cui si slegua il popolo di ridere;~ ~là 3798 8| vide ma' gienaro;~ ~per non sleguarsi andava passo passo~ ~a la 3799 2| averne stizza,~ ~e tanto or slunga il passo or la via tronca~ ~ 3800 7| volto, mentre in terra il smacca,~ ~chiara di uovo sempre 3801 2| pone ogni fatica,~ ~finché smaltisca quella voglia dira~ ~che 3802 4| amaramente con la coda~ ~smaltita in quatro giorni ferma e 3803 6| grotte~ ~sta 'l seggio suo di smalto e sasso fino.~ ~Atlante 3804 5| l'altra nazione;~ ~pensa smarir, bravando, il re di Franza,~ ~ 3805 3| sí legiadro viso~ ~puote smarire un animo sí fatto?~ ~Tu, 3806 4| 20. Era la fame già smarita e persa,~ ~le mense e le 3807 7| commesso un adulterio~ ~tal che smarite sono l'arti vetere.~ ~Veggio 3808 7| fracassa, rompe, quassa e smembra;~ ~orsi, leoni, tigri non 3809 5| Giulio a Roma, Papa Giulio~ ~smembrandovi mastini, bracchi, alani~ ~ 3810 2| facilità ch'ad un pullastro~ ~smembrar vidi talor dal busto il 3811 8| Compassione~ ~di non veder smembrarlo, e cosi integro d'un gentil 3812 8| che faccia la pugnata smenticarvi;~ ~oltra di ciò, se non 3813 8| piena.~ ~Un grande armento e smisurata greggia~ ~empisse a l'anno 3814 8| queste bande,~ ~ove con forze smisurate, estreme,~ ~oprorno sí che 3815 3| Similemente Amone senza scale~ ~smontar fece Ginamo suo rivale.~ ~ ~ 3816 4| ornati de costumi, pronti e snelli,~ ~scorren di qua di là 3817 1| Italia for, la qual par che soccomba~ ~a simile canaglia sempre 3818 8| che per bono zelo~ ~in soccorso di Griffarosto venne,~ ~ 3819 4| fur grati piú ne la scola socratica~ ~di tante note, ch'appeloron « 3820 5| prudenzia;~ ~dalli pur bastonate sode e strette,~ ~ché non s'ha 3821 7| 56. Verran sí duri e sodi che spetrarli~ ~mistier 3822 Apol| mi son posto a tentar di sodisfar a lui con gli altri di simile 3823 6| del centro mezzo al nostro sodo,~ ~tutti scongiura a sue 3824 2| pene, quanti danni~ ~ivi sofferse l'animal scontento!~ ~Al 3825 7| fatti mi sono, e nondimeno~ ~soffersi lor, se non testé c'ho franto~ ~ 3826 2| bertuccia apparve in atto)~ ~soffia nel corno quanto pò la buccia,~ ~ 3827 6| stupratori e ladri,~ ~che soffre la meschina in quelle bande,~ ~ 3828 3| gli cale poco~ ~che sempre soffrirebbe starne privo,~ ~pur che 3829 8| solegismi et altre zanze~ ~sofisticar vorete la mia mente,~ ~né 3830 8| culo si ti scola;~ ~or come sofri poi di carne il moto,~ ~ 3831 8| dieder cotali avisi ai soi soggetti?~ ~Mangiavan cardi, fabe, 3832 6| compagno, e Italia poi~ ~soggiugar tutta a' Longobardi soi.~ ~ ~ 3833 8| quatro dubitanze Patto~ ~mi soglierete presto giustamente,~ ~vinti 3834 Apol| errori il piú de le volte sogliono repullulare. Vero è che 3835 7| franti.~ ~Berta sen ride solacievolmente~ ~dicendo: - Figliol mio, 3836 7| fortunato scoglio,~ ~che piú di solcar onde omai son franco;~ ~ 3837 8| avendo a sdegno, ch'un soldato ignaro~ ~del stato ecclesiastico 3838 7| talor è chi mi dà qualche soldino,~ ~altri che a far la pugna 3839 3| oscuro non si ve',~ ~ch'un soldo a te caduto e qua e là~ ~ 3840 8| incontinente.~ ~Ma se con solegismi et altre zanze~ ~sofisticar 3841 2| pigliar volemo insieme del solenne~ ~contrasto ch'esser deve; 3842 4| mistier effondere~ ~a chi col solfo l'esca vòl incendere.~ ~ 3843 1| nvoglia! -~ ~ 63. Mentre solingo crucciasi Milone,~ ~e mille 3844 7| schiera~ ~iva pascendo in loco solitaro,~ ~cercava il monte, il 3845 6| marine,~ ~dando al nochier le solite monete.~ ~- Non dubitate, - 3846 5| queto queto e, mentre un piè solleva,~ ~l'altro tien sí che men 3847 1| loco ~ ~l'avea meritamente sollevato;~ ~donde per tutta Europa 3848 8| prego, ad ascoltare.~ ~Nimis sollicita es, o Marta, Marta,~ ~circa 3849 4| come ben spesso in Corte solsi fare.~ ~ ~ 46. Frosina timedetta, 3850 Apol| una comedia, ragionamenti soluti e strabocchevoli accascarebbono. 3851 8| faceste il primo assalto, Soluzione de la prima~ ~ch'io narri 3852 1| fu sopra di sé la nobil soma~ ~ch'anco portò Milon suo 3853 2| eran entrati insieme a sòn di corno;~ ~parean che ducent' 3854 5| Taccò a la coda subit'un sonaglio~ ~di Maganzesi a molta sua 3855 4| donne a petto de' baroni~ ~e sonan gli organetti co' pedali.~ ~ 3856 6| Giudicio~ ~ch'in Iosafatto sonarà la tromba,~ ~facendosi sentire 3857 Inc| volumen.~ ~Si quid turpe sonat pagina, vita proba est.~ ~ ~ ~ 3858 4| 24. Poscia ch'ebber sonato la Stanghetta,~ ~la Mora, 3859 Son| SONETTO DE L'AUTTORE~ ~ ~ ~ ~Molte 3860 7| Cogli altri pastorelli songli grate~ ~lotte, bagordi e 3861 6| elletti, Boiardo~ ~li cui sonori accenti fur composti~ ~de 3862 7| pietre fa cantar nel ciel sonoro;~ ~et è cagion sol esso 3863 3| appreziati~ ~baron insieme sonosi taccati.~ ~ ~ 23. Vinti 3864 5| sol né luna mai traluce,~ ~sonsi appiattati e temen altre 3865 8| paglie de' letti già in soperbe~ ~coltrine e piume; e quelle 3866 3| volgendo l'occhio alto e soperbo,~ ~chiede perché non vi 3867 3| vedendo quella gloria tua soperna~ ~vilmente sottoporsi a ' 3868 6| col volgo sciocco,~ ~di soperstizia colmo e di mattezza,~ ~che 3869 7| pietre e sassi un turbine sopporta,~ ~sí che a la grotta torna 3870 7| ognun mi chiama,~ ~et io sopportarò perder la fama?~ ~ ~ 31. 3871 8| abbate: - Alto signore,~ ~con sopportazion vi parlo schietto;~ ~Ecclesia 3872 6| de stagni~ ~convien che sorba, e poi ch'altr'acqua piagni.~ ~ ~ 3873 7| acerbo et arto.~ ~ ~ 18. Poi sorbe l'ova et acque dolce beve,~ ~ 3874 7| al detto mio l'orrecchie sorde,~ ~perché ti veggio la ruina 3875 3| aedificarunt fratres e sorelle,~ ~quanta facea Milone su 3876 2| terso~ ~né un picciol fumo sorge da le valli;~ ~chi qua, 3877 2| quel che non sa che dica,~ ~sorride alquanto e 'n parte si ritira~ ~ 3878 4| Risponde a lei Frosina sorridendo:~ ~- So ben che zelosia 3879 3| sdegnetto avelenata.~ ~ ~ 9. Sorrise Carlo senza altra risposta.~ ~ 3880 Apol| immeritamente per colpa d'alcuni sospettosi ipocriti son io d'infamia 3881 4| giuso.~ ~Rampallo astuto e sospettoso manda~ ~(poi ch'ebbe posto 3882 8| abbate. -~ ~ 42. Trette un sospiro tale monsignore~ ~ch'una 3883 7| taverne consumando~ ~va la sostanzia nostra e non lavora~ ~e, 3884 6| Nascan li quatto di vertú sostegni,~ ~per cui rumor eterno 3885 8| era de la vecchiezza lor sostegno.~ ~ ~ 29. Ma quelle sue 3886 8| santa e dritta fede non sostenne;~ ~sgombra la sala presto 3887 Apol| volendo egli la openione sua sostentare al signor illustrissimo 3888 6| che non pur Roma, anzi sostien il mondo;~ ~ma de Rinaldo 3889 6| cortesia.~ ~ ~ 20. Ora per sotisfar al suo dimando,~ ~ch'è di 3890 3| Stangone~ ~che mezzo il sotterò nel sabione.~ ~ ~ 75. Poi 3891 8| tondar dinari son accolti~ ~sotterra de ladroni in qualche scola!~ ~ 3892 1| stellato in fronte, e con sottili vene,~ ~ha largo petto e 3893 3| gloria tua soperna~ ~vilmente sottoporsi a 'n capo biondo~ ~d'una ( 3894 6| e con mano~ ~propria la sottoscrivo e ti suggello.~ ~- Mille 3895 4| trabocchi?~ ~Non è sí grata e sí sovave frezza~ ~che dolcemente 3896 8| donde ne prego Dio che mi sovegna;~ ~et a chi mal mi vòl, 3897 1| Esclamazione~ ~ch'ogn'ordine soverte di Natura,~ ~che per servar 3898 6| gli varrà gridar: «Chi mi soviene?».~ ~Le membra stanno mal, 3899 3| pensieri~ ~scoperse al fido sozio a man a mano;~ ~ma ch'eran 3900 3| gran Milone che la prole~ ~spagnarda e maganzesca scavalcaro~ ~ 3901 3| et egli, nel vibrar, spallato resta.~ ~ ~ 80. Spiacque 3902 8| in polve il corpo mio si spanda~ ~se, quante gozze son, 3903 7| con la gonna che d'intorno spande~ ~ben mille strazze, mendicava 3904 6| queste parti viene~ ~per spander tutto il cristiano sangue.~ ~ 3905 3| die' di piglio~ ~a quatro spanne d'asta ch'era in terra.~ ~ 3906 5| fanno quel suo imperio~ ~col sparagnare in fin a le cesercule,~ ~ 3907 7| farsi un valentuomo non sparagne.~ ~Or qui Turpin si vien 3908 8| di lorde putte, cani e sparaveri.~ ~O stolti, pazzi, sciocchi 3909 5| voglie grame~ ~su 'l pesce sparge omai di sal un grumo,~ ~ 3910 1| libbri falsi e quai sian veri sparsi;~ ~ma non gli faccia mia 3911 8| filiis hominum~ ~credo che 'l sparso sangue de l'Agnello~ ~in 3912 5| il qual non erra~ ~over spartir la testa in fin al dente~ ~ 3913 3| Bovo, Danese con Morando,~ ~spartiti l'un da l'altro, quasi fiacchi,~ ~ 3914 6| Atlante,~ ~ch'alor alora sparve in un instante.~ ~ ~ 36. 3915 Apol| piazza come se per doglia di spasmo non ritrovasse loco dove 3916 6| nel ben altrui sempre si specchia.~ ~ ~ 12. Farrebbon già 3917 8| ben condita~ ~di sale e specie, d'intestine e lardo,~ ~ 3918 8| egli perfettamente bello Speciosus pro~ ~portassi barba e gran 3919 7| a poco a poco, e par si spegna~ ~la fame insieme col dolor 3920 6| dissi poco avanti) ad una~ ~spelunca, ove trovò che molto armento,~ ~ 3921 3| Berta dir, a cui mie rime i' spendo.~ ~ ~ 8. Ella sí per amor 3922 6| mani,~ ~sperando esser già spenti e' miei peccati;~ ~e se, 3923 1| Misero me, che 'ndarno esser sperai~ ~di sí onorevol giostra 3924 6| contrito alzo le mani,~ ~sperando esser già spenti e' miei 3925 3| imaginare modo e via,~ ~onde speri sfocarsi il miser core.~ ~ 3926 2| Rampallo vi vien anco,~ ~di speronar un asinel già stanco. Asino~ ~ ~ ~ 3927 8| sorte,~ ~bronzi, pignatte, speti con padelle,~ ~carneri, 3928 7| Verran sí duri e sodi che spetrarli~ ~mistier farà l'incude 3929 4| quel sasso for del buco i' spetro,~ ~mi levo amaramente con 3930 4| convenevole,~ ~gli occhi de' spettatori sí teneano~ ~ch'innanimate 3931 7| lo qual si scote per spezzar le corde,~ ~et a chi 'l 3932 3| un giaccio~ ~pottrebesi spezzare con quel stecco,~ ~contra ' 3933 3| inutile.~ ~Quel pugno avria spezzato un sasso, un scopolo,~ ~ 3934 5| Dio m'è testimon quanto mi spiace~ ~doverti condur meco in 3935 3| si confaccia unguento sí spiacevole. Unguento~ ~ ~ ~ 77. Bernardo 3936 5| move.~ ~ ~ 65. Lungo a la spiaggia volgon il sentero,~ ~lasciando 3937 8| barillotto! -~ ~E ciò parlando, spiccalo dal muro,~ ~ch'era d'un 3938 5| E pur non cura l'uomo~ ~spiccarsi da le spalle tal urtica;~ ~ 3939 5| et or per ubedirlo s'è spiccato.~ ~Costui fu dopo a Orlando 3940 2| e via la snoda.~ ~ ~ 34. Spiccolla via di netto in un sol crollo 3941 2| E detto ciò, le penne~ ~spiegando a' piedi, l'alte scale scende~ ~ 3942 1| arco e la saetta~ ~tua man spietata in mia ruina prese.~ ~Ah 3943 2| piedi, ma Rampallo alora,~ ~spietato e duro, tosto gli provede;~ ~ 3944 6| Ah, in quant'errore~ ~ci spinge questa fiamma tant'ingorda!~ ~ 3945 5| l'uscio del suo loco;~ ~spingelo presto, l'urta, batte e 3946 3| ch'un Spagnol protervo~ ~spinse for di l'arzone a capo peso;~ ~ 3947 6| impedisce; e Berta in mare~ ~spinselo fora, e s'ebbe a conservare.~ ~ ~ 3948 5| senza posa,~ ~dal timor spinti e da speranza tratti;~ ~ 3949 5| intiero~ ~è quello che gli spira gran prudenzia;~ ~dalli 3950 1| signor, se 'n te le stelle~ ~spiran cotante grazie largamente,~ ~ 3951 6| rado apre le carte~ ~de' spirti rei, se non per gran cagione.~ ~ 3952 8| quo di sopra,~ ~quod unde Spirtus Sanctum si profonda,~ ~possibile 3953 2| grembo a Vener qual Adoni splende, Adoni~ ~Rugier da Risa 3954 2| tesoro~ ~che 'ntorno lui splendea sí riccamente;~ ~Minerva 3955 4| in le tenèbre,~ ~ove 'l splender de li doppier l'aspira!~ ~ 3956 2| contrasto;~ ~e l'elmo poi sí di splendor adorno~ ~che 'l sol no'l 3957 5| non so chi sei? tu n'hai spogliato cento,~ ~io ti conosco ben 3958 Son| ond'è ch'i' mi disnervi e spolpe.~ ~Cotesta mercantia mi 3959 4| Milon ascolta il tutto sotto sponda~ ~e sue dolci parole ben 3960 1| pigior de' soi pensier si spone,~ ~ecco in un manto d'incarnata 3961 8| cosí Amon quel caso lor sponea,~ ~come di Troia fece il 3962 4| necessario~ ~esser a chi ama sponersi a pericolo.~ ~Frosina innante 3963 4| quel sembiante opposto.~ ~Sponga di sangue che lor vene sugge~ ~ 3964 3| detto Giuvenal, Persio~ ~le sporche mende altrui co gli occhi 3965 4| Gian Motone~ ~itene dunque, sporchi, al vostro ufficio,~ ~ch' 3966 8| sacchi, ceste, conche, sporte,~ ~piatti, cattini e mill' 3967 4| navigar ogni periglio~ ~sprezza de l'onde, quando Amor è 3968 1| ebbe cinti~ ~di brando, sproni e militari panni,~ ~ch'oprasser 3969 2| ornò del brando et aureo sprono.~ ~ ~ 48. Non cessa dunque 3970 2| coda, e pioggia e vento~ ~spruzzò dal buco e d'un impiastro 3971 2| Dunque ti dico, o savio e spuda senno,~ ~ch'esser ti pare 3972 8| col color stesso quando spunta il sole.~ ~ ~ 30. Lor verghe 3973 5| secco stima.~ ~ ~ 40. Vede spuntar di fora un certo trave;~ ~ 3974 Apol| opera non composi a simili sputasenni; ma veda chiunque di loro 3975 4| lettor, se chiaramente squadri~ ~esser stata la mente sua 3976 6| vesta Vesta di Cristo~ ~squarciata è sí che piú non vi ne resta.~ ~ ~ 3977 4| moro~ ~in queste voglie mie stabil e firme.~ ~Morir per te, 3978 2| 18. Senza toccar la staffa, che non v'era, Prova di 3979 5| Milon va innanzi e fa de lo staffero,~ ~tirandosila drieto pel 3980 1| sé fora;~ ~pur tanto de' stafier segue la traccia~ ~che trova 3981 2| si mette in punto: chi 'l stafil, chi 'l morso,~ ~chi concia ' 3982 7| giustizia, ti dovrei~ ~dar mille stafilate a piú non posso~ ~che 'l 3983 5| caldo né anco gelo,~ ~ma la staggion quando le viti belle Autunno~ ~ 3984 6| se non de fonti, almen de stagni~ ~convien che sorba, e poi 3985 7| e solamente in quelle stalle immonde~ ~un parete di sassi 3986 2| l cesto~ ~e quasi al suo stallon diede la morte;~ ~ma non 3987 6| ripe l'onda bagna.~ ~Qui stanca e smorta uscisce la dongella~ ~ 3988 7| trovarti ne la tana,~ ~la stanga, che sta drieto a l'uscio, 3989 4| Poscia ch'ebber sonato la Stanghetta,~ ~la Mora, il De tous biens 3990 | stare 3991 | starebbe 3992 | starei 3993 7| capanna per corcarsi,~ ~ché 'n starsen dritta non ha valimento,~ ~ 3994 5| Non siamo morti, no; ma starti queto~ ~farestú meglio e 3995 6| venir in Franza e poco tempo starvi,~ ~fu la prolissa guerra, 3996 7| prima e dopoi il fascia e stassi~ ~a contemplarlo sempre 3997 9| amem?~ ~Nonne sub exiguis stat virtus plurima gemmis,~ ~ 3998 8| parto for del monastero;~ ~statene alegro e non vi date pena,~ ~ 3999 8| core~ ~tornato, disse: - Or stati, monsignore.~ ~ ~ 73. Eretico 4000 8| Reverenzia Vostra non si parta;~ ~statime alquanto, prego, ad ascoltare.~ ~ 4001 4| teneano~ ~ch'innanimate statue vi pareano.~ ~ ~ ~Digressione~ ~ ~ ~ 4002 8| i santi carmi.~ ~ ~ 28. Stavan occulti ne' lor chiostra 4003 3| pottrebesi spezzare con quel stecco,~ ~contra 'l senso di Plinio, 4004 7| Proverbio~ ~e sempre piú san Stefano tempesta.~ ~ ~ 28. Quivi 4005 1| Bellezza d'un cavallo~ ~stellato in fronte, e con sottili 4006 5| carche d'uve, et ogni ramo e stelo Pomi~ ~di rosso e gialo 4007 2| alla stanza di Milon si stende.~ ~ ~ 62. Ma ritorniamo 4008 3| Falsiron impose a la memoria;~ ~stendesi al piano, ma sotto velamine~ ~