Pietro Gori
Prigioni
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AL POPOLO E A QUANTI COMBATTONO PER L'UMANESIMO

IRA

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IRA

Vorrei che questo mio tristo pensiero
mettesse corpo ed ale,

e s'involasse, fieramente altero,
armato di pugnale.

Sui potenti, brïachi nei conviti,
piombasse, qual säetta,

scotendo su quei volti illividiti
l'arma de la vendetta.

Su la plebe, che affronta la tenzone
de la miseria, e freme,

gittasse il grido de la ribellione,
ed un raggio di speme.

Ma quei, che striscia, inverecondo e vile,
per un tozzo di pane,

vorrei bollasse il mio vindice stile,
come si bolla un cane.

Livorno, Carcere dei Domenicani, Settembre 1891.


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