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O mia dolce sorella,
una gentil ghirlanda nuzïale
io componevo ne la mesta cella
per la tua fronte pura e verginale.
E sospiravo il dì,
che tu, fra i veli pallida e pensosa,
il bianco serto, che il fratel ti offrì,
avresti unito ai tuoi fiori di sposa.
Ed ora m'hanno detto,
che tu indossi una vesta e un velo nero,
che risuona di pianto il nostro tetto,
ed il tuo sposo dorme al cimitero.
Ahimè! la pia corona
di nozze giace putrida in un canto,
e il tuo triste fratel coglie, e ti dona
questi memori fior di camposanto.
Carcere dei Domenicani, 19 Luglio 90.