Pietro Gori
Prigioni
Lettura del testo

AL POPOLO E A QUANTI COMBATTONO PER L'UMANESIMO

I DOMENICANI

«»

I DOMENICANI

Triste, come la immagine del pianto,
solenne al pari del dolore umano,
su te la strofe alata io scaglio invano,
e disciolgo l'amara onda del canto.

Tu resti, e, dal passato, come un santo
inquisitor, su noi stendi la mano,
su noi ribelli, che al tuo dogma insano
d'una sfida mortal gittammo il guanto.

In te spira, opprimente, la fratesca
moccolaia del vecchio monastero,
che i pederasti e le beghine adesca.

O ravvolto di lutti e di mistero
io t'odio, e a l'aura ossigenata e fresca
del mio bel golfo slanciasi il pensiero.

Carcere dei Domenicani, 15 Maggio.


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on touch / multitouch device
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License