Pietro Gori
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AL POPOLO E A QUANTI COMBATTONO PER L'UMANESIMO

LA MESSA

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LA MESSA

Nei festivi, mentre la nasale
voce del prete brontola il latino,
da le bocchette aperte esce, cordiale,
l'augurio tra i percossi dal destino.

E mentre ancor si compie la mortale
commedia, a onore de l'agnel divino,
parlano i gesti una convenzionale
favella sotto il naso al secondino.

Il carcer sembra un sepolcreto immenso,
vivente per le bare scoperchiate,
donde sbucano i morti a conversare.

Salgono in aria i globi de l'incenso,
parlano le bocchette spalancate,
e Cristo muor, di novo, su l'altare.

22 Maggio.


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