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Oiseauæ fixés sur cette plage,
Nous portons envie à leur sort.
Déjà plus d'un sombre nuage
S'élève et gronde au fond du nord.
Heureux qui sur une aile agile
Peut s'éloigner quelques instants!
« – Donde venite sì vispi e
beati,
o dolci amici, sul far del mattino?
A la grondaia vi scorgo affacciati,
o pur da i tegoli a far capolino.
Di me, o piccini, più voi fortunati,
trillate al sole, ne l'agil cammino,
e mentr'io languo, voi, garruli alati,
il verde attende tripudio dei prati.»
Questa mattina li ho visti
calare
su la finestra dai tetti di faccia,
e, da padroni, là sù svolazzare
irrequïeti, di briciole in traccia.
Fieri impettiti li ho visti scappare,
quando, festante, distesi le braccia;
ma poi, con gioia, rividi le care
testine a un'altra finestra occhieggiare.
« – O refrattarii, voi soli
qui siete
dei cieli aperti la imagin serena,
di queste mura ne l'alta quïete
l'audace istinto su le ali vi mena,
e de le vostre canzoni più liete
in sul mattino la carcere è piena.
D'aria, di luce, di cantici ho sete,
su via, d'amore gl'idillj intessete.»
Ed io sospiro. Ma voi mi
guardate
con quelli occhietti sì vispi e sì belli;
forse un pochino voi pure mi amate?
io v'amo, ed amo gli arditi stornelli,
che, saltellando, tra voi bisbigliate;
v'amo, o dei tetti gentili ribelli.
Se voi non foste, che tristi giornate!...
o piccolini, tornate, tornate!
10 Giugno.