Pietro Gori
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AL POPOLO E A QUANTI COMBATTONO PER L'UMANESIMO

AFA

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AFA

Ne le cellette candide
entra la bionda estate,
e il sole scocca torridi
baci a le inferrïate.

Nel cortile una rondine
librasi, stanca, a volo,
sul pagliericcio ruvido
dorme un bigio lenzuolo,

non io: tra caldi rivoli
di stillante sudore,
tra le mosche, che ronzano
sotto il cocente ardore,

penso: – «Chi sa qual placido
sonno dentro la fossa,
e che söave fremito
di frescura ne le ossa,

Sotto l'arche marmoree,
tra vïali giulivi,
i morti, forse, dormono
assai meglio de' vivi».

Fra gl'indistinti fremiti
de l'atmosfera ardente,
lunge, s'odon le dodici
battere lente lente.

27 Giugno.


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