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O rondinelle, che volate a torno,
stridendo liete sotto il sol morente,
fermate l'ale, quando cade il giorno,
presso questo mio carcere dolente.
Voglio cantarvi una canzone mesta,
che mi frulla da un pezzo ne la testa;
una canzon di pianto e di dolore
ch'io vo' cantarvi, quando il giorno muore.
È una mesta e soave cantilena,
che, fanciullo, cullava i sonni miei
quando splendea l'illusïon serena
de l'orco, de le fate e de gli dèi.
Ma l'illusione ormai s'è dileguata,
e la canzone avea dimenticata;
solo il silenzio de la mia prigione
in mente mi tornò quella canzone.
«Canto la ninna nanna al mio bambino,
che attende de la vita il rìo martoro;
la ninna nanna canto al mio piccino,
chè non si desti dal suo sogno d'oro».
Così diceva il mesto ritornello,
ed era tanto dolce e tanto bello.
Ma il sogno d'oro ormai se n'è sfumato,
e il bimbo s'è dal sonno risvegliato.
12 Settembre
O nuvolette, prossime a vanire
serenamente ne li aperti cieli,
deh, s'io potessi insiem con voi partire,
ravvolto nel biancor dei vostri veli!
Con voi, ribelle spirto vagabondo,
migrar vorrei dagli uomini e dal mondo,
vorrei, con voi, da la montagna al mare,
per gli spazii de l'aria vagolare.
Ma sono, o nuvolette, un prigioniero
ed in odio a' potenti de la terra,
qui m'han gettato il mio destin severo
ed i protervi, che mi fanno guerra.
A questa sorte non poss'io fuggire,
e mi tocca nel carcere languire.
Se avessi l'ale, oh come allor verrei,
e con voi, nuvolette, volerei!
14 Settembre.
O sorrisi di bimbe innamorate,
lampi di gioia, e fior di giovinezza,
quando tornate voi, quando tornate,
pöemi sempiterni di bellezza?
Ora non siete che ricordi muti,
e cadenze di cantici perduti;
ricordi addormentati in fondo al core,
e sospiri d'un'anima, che muore.
O amici de l'età mia venturosa
söavi amici, non vi ricordate
l'Arno solenne ne la glorïosa
tersità de le belle mattinate?
E le canzoni mormorate a sera
sotto i balconi, ne la primavera?
e gl'inni da le giovini baldanze,
i fantasmi di gloria e le speranze?
Ma voi fuggiste, o amici, e voi, memorie
d'amori, di tripudii, e di battaglie,
voi mi sembrate come vecchie storie
fra quest'orgia di ferri e di muraglie.
Or coi raggi lontani illuminate
il corso de le pallide giornate.
E sol per voi men dura è la mia sorte,
e sol per voi sono sereno e forte.
19 Settembre.