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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
I
Alfine i verdi amici ho riveduto!
Alti e frementi sotto il ciel di maggio,
gli alberi noti, al mio lento passaggio,
ebbero tutti un cenno di saluto.
Ed io premendo il morbido velluto
d'erbe novelle, e rialzando al raggio
del sol l'esangue fronte, il mio servaggio
ho ripensato ne l'ambiente muto.
Quando in preda al malor, sovra le piume
stesa, guardava fuor de la vetrata
ed ora preso il cor da irrequïete
brame, fin che lucea la prima usata
stella: posavo allora al dolce lume.
II.
or or mi cinse con gentil amplesso:
ad ogni pianticella sostai presso,
carezzai le corolle rugiadose.
Sussurravano forse in un sommesso
accento: = Eccole alfine le amorose
provvide mani che nell'ore afose
di limpidi acque ce' irrorâr si spesso! =
Mi parve (oh dolcezza!) un lieve oblio
le memorie avvolgesse e meste e liete,
e quasi in sogno visse il core mio.
O fiori fiori! Il mio sorriso siete.
Per voi credetti mi aspergesse Iddio
l'anima con la pura onda di lete.