Bruna
In solitudine
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MUSICA DI RIES

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MUSICA DI RIES

 

LA ROMANZA

 

I.

 

Con mestissimo accento

dicono i primi accordi

del cembalo: = Ricordi? =

Fremere il core sento!

 

Sonno. La man nervosa

il vïolino stringe;

Un fuoco interno pinge

le mie guancie di rosa.

 

Vola nell'aer muto

un doloroso canto,

uno scoppio di pianto,

un disperato acuto

 

grido. All'agitazione

crescente, una lontana

parola, porge vana,

blanda consolazione.

 

Il dolor è più forte,

il dolor non ragiona;

un singhiozzo risuona,

un appello a la morte.

 

A mano a man la quiete

succede; il pianto cessa,

ma la querela istessa

l'eco fedel ripete.

 

E una voce s'effonde

calma, che prega pace

a chi prostrato giace.

Sfuman de' suoni l'onde.

SCHERZO

 

II.

 

 

Ne l'antro tetro le streghe soffiano

sul focolare, soffiano, soffiano.

Qualche scintilla n'esce,

una fiammella cresce,

 

cresce e s'innalza: sinistra e tremula

luce rossastra la volta illumina.

Su le faccie un letale

appar ghigno infernale.

 

Indi le braccia vellose intrecciano,

e intorno al fuoco saltano, saltano.

Ne l'ombra un gatto nero

guarda grave e severo.

 

I serpentelli svegliati fischiano,

fischiano, strisciano molli e s'allacciano

in strano aggruppamento.

A un tratto il fuoco è spento.

 

Un cavaliere, nel volto pallido,

giunge, e con esso penetra un languido

raggio di luna. Mute,

stanche, cadon sedute

 

le vecchie, e intente gli orecchi tendono.

Lo sconosciuto parla; dolcissima

è la voce che dice

una storia infelice,

 

e chiede, trepida, quel filtro magico

che sopra il core fa ognor discendere

l'oblio. (Tosto sen fugge

il bianco lume, e rugge

 

di fuori il tuono.) Le maghe scambiano

tra loro un perfido guardo; riaccendono

fiamme. Lo scoppiettio

assorda. – Avrai l'oblio

 

strillano; e torno torno riprendono

la pazza ridda. Sul capo giovane

del cavalier che chiese

pace, coll'ali tese

 

sta un gufo, e guata la fronte cerea

che di sudore mortal imperlasi.

Le streghe urlano a scherno:

– Avrai l'oblio, ma eterno! –


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