Piccolo bianco libro,
come mi vinse il duolo
in quei giorni tristissimi.
Tu sai con che tremore
ti strinser le mie mani,
e i tentativi vani
che feci per discernere
su i tuoi foglietti brevi
le parole di santo
conforto, chè di pianto
gli occhi mi si velavano.
Questo ed altro tu sai,
piccolo libro bianco.
In te l'alma rinfranco
scorrendo ognor le pagine
che parlano di vita,
e promettono luce
a chi grami conduce
i giorni ne le tenebre,
e per ogni sospiro
prometton mille rose,
e a le fronti dogliose,
chine, dicon – Levatevi! –
Se qualche volta penso:
– Come mai questo core
ha potuto resistere? –
Tu dolce mi rispondi
la parola di Dio:
mistico amico, mio
conforto soavissimo:
mentre fra le tue carte
ricerco (oh ben sovente)
dei fiori secchi, e lente,
lente scendon le lagrime.