Bruna
In solitudine
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PAGINE DOLOROSE

MELANCONIA

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MELANCONIA

 

 

= Usque dum vivam.... =

 

 

Pei sentieri ove giaccion le cadute

foglie a strati lïevi,

sotto le rame quasi brulle e mute.

aspettanti le nevi,

 

fra un dïafano vel di nebbie, vado.

Una mestizia intensa

l'anima penetrare a grado a grado

sente, e dubbiosa pensa:

 

= De la vita l'autunno già m'incombe?

queti non dormon forse

e sorrisi e speranze ne le tombe?

Altra gioia non sorse

 

di poi nel gran silenzio de lo stanco

core. = Profondo cielo,

quanti fiori vedesti sotto il bianco

gel piegare lo stelo!

 

quante pupille farsi lagrimose!

Ma in breve, nel verziere

a cento a cento rifiorîr le rose,

e di nuovo piacere

 

brillâr quegli occhi già tanto dolenti.

Ma non così il mio core.

Pregai, pregai con fiduciosi accenti,

(e concesse il Signore)

 

pregai che il mio dolore con la vita

dileguasse soltanto.

La calma venne, ma la gran ferita

sanguina ancora, oh quanto!

 

E sarà così sempre. Il nebuloso

autunno ora m'accoglie.

Cadon lente sul mio capo pensoso,

chino, l'ultime foglie.


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