IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Una sera Irving, il possente attore tragico inglese, diceva nel saloon rate del «Campania» navigante a tutto vapore da New-York a Liverpool, alcuni versi, nell'idioma di Shakespeare, sgorgati dall'immenso cor di poeta, che voi volete commemorare,
Attorno al colossale steamer, appena ondulato dal rollio e dal beccheggio su marosi enormi, urlava una di quelle tempeste nordiche, che par soffino con raffiche gelide fin giù negli abissi dell'anima e i versi del poeta cantavano i furori solenni e le bontà dell'oceano.
Da quella sera (sera di esilii lontani) nessuna voce di poeta risuonò ai miei orecchi più consapevole delle tempeste e delle bonaccie marine nei combattimenti e nelle idealità umane più lucenti, di cotesto sprazzo d'anima oceanica, che nell'anima del mare volle riconfondersi fin con le ceneri.
Dal lido austero e soave, donde Byron le sparse ai venti, voi udrete la canzone eterna di cotesto nume indigete di tutte le spiaggie, nell'alito sempiterno del gigante azzurro, che a Lui fu padre e carnefice.
Mito prodigioso e gentile della vita, che palpita di forme nuove e vittoriose nella morte, la quale non è per Lui che un ritorno al gran Tutto.
Simile altezza merita altra eloquenza della mia.
Pure grato all'invito cortese, unirò la mia modesta parola a quelle ben più degne del Vate e della civile solennità d'arte e di pensiero, di cui egli è araldo e simbolo.