Parte

  1   1|           Signor tenente, qui non c’è Garibaldi; metta il capo
  2   1|      campagna, e per un’ora buona c’inerpicammo su pei poggi.~ ~
  3   1|           da studio del generale. C’erano parecchie persone,
  4   1|          reggimento, e per di più c’è in Toscana il Ricasoli,
  5   1|       queste non son punto buone. C’è pur troppo il generale
  6   1|        Senti, Bixio – gli dissic’è anche Medici tra quelli
  7   1|         nello studio del generale c’era una bella cassa di revolvers,
  8   1|      revolvers, e sulla scrivania c’era un grosso sacchetto di
  9   1|    perdete d’animo... Per ora non c’è da far nulla, ma il tempo
 10   1|           Povero Bandi! Eh... non c’è che fare... Ma... dite,
 11   1|        entrare in gabbia, pensai, c’è sempre tempo. E così mi
 12   1|        orario delle ferrovie. Non c’era un minuto da perdere.
 13   1|    stazione. Fra quegli ufficiali c’era, per buona sorte, Achille
 14   1|           mezzo del La Farina, né c’eran segni che le loro pratiche
 15   1|           loro mi chiese:~ ~– Chi c’è in questa carrozza?~ ~–
 16   1|           in questa carrozza?~ ~– C’è un generale, – risposi.~ ~
 17   1|       desta, e dice:~ ~– Che cosa c’è?~ ~– Veda, – risposi –
 18   1|     Vecchi stappò una bottiglia e c’invitò a bere al felice e
 19   1|      indemoniati. E per vero, non c’era tempo da perdere.~ ~–
 20   1|           a iosa le munizioni, ma c’è un comandante piemontese,
 21   1|      rispose. – Sono avvezzo, non c’è pericolo.~ ~Non ebbi cuore
 22   1|          andassimo a Talamone?  c’è un bel golfo, e ci dev’
 23   1|                Sicurodissi – e c’è vicino Orbetello, dove
 24   1|         ci conosco tanta gente... C’è Arus, il gonfaloniere,
 25   1|      anche ai tempi del granduca, c’è Agostino Cappelli, detto
 26   1|       genio, ci sono i Raveggi, e c’è il prete Bellucci, che
 27   1|        non è fatto male...~ ~– Ma c’è una guarnigione in Orbetello,
 28   1|          miglia da Talamone...  c’era un deposito di carbon
 29   1|     fermarsi a piè della scala.~ ~C’erano dentro un ufficiale
 30   1|        Vittorio Emanuele. A bordo c’è un luogotenente generale
 31   1|           rossa grazia di Dio che c’era, mi guardarono in faccia
 32   1|           non invita ad abitarlo. C’erano di stazione dieci o
 33   1|          in giro. In Talamone non c’era che un’osteria; un’osteria
 34   1|          d’ingresso. Nell’osteria c’erano due donne; mi volsi
 35   1|           al fuoco?~ ~– Niente. C’è un po’ di carne nella pignatta,
 36   1|          nel numero de’ Mille, se c’era fior di gioventù e fior
 37   1|         fior di gente coguanti, c’era ancora un buon pizzico
 38   1|           razzi.~ ~Verso sera non c’era in Talamone l’ombra d’
 39   1|          nostra; ma con Garibaldi c’era poco da mordere, e i
 40   1|     Garibaldi solea dire: «Quando c’è Bovi, non mi manca mai
 41   1|     Schiaffino fino al luogo dove c’è quel deposito di carbon
 42   1|          venir via con noi, e non c’era verso di farli scendere.~ ~
 43   1|    termine) la sua casa militare, c’impose di fare scendere i
 44   1|          che sui nostri legni non c’erano soltanto i bersaglieri,
 45   1|        soltanto i bersaglieri, ma c’eran venuti parecchi artiglieri
 46   1|     urlavano come spiritati e non c’era modo di richiamarli al
 47   1|         rispetto per chicchessia. C’è in Marsala una vera e propria
 48   1|            In fondo a quel viale, c’era una delle porte della
 49   1|        quasi deserta. Mentre però c’incamminammo verso il castello,
 50   1|         Nel rientrare in Marsala, c’imbattemmo nel colonnello
 51   1|           gridò:~ ~– Per Dio, non c’è tempo da perdere, salvate
 52   1|      colubrina, ed io li aiutavo. C’era il caso di veder la barca
 53   1|        alla nostra ira; e, se non c’era a tavola chi c’era, avremmo
 54   1|         se non c’era a tavola chi c’era, avremmo detto al signor
 55   2|        questo polverone?... Vedi, c’è posto finché vuoi; monta
 56   2|          in mezzo a quegli alberi c’era una casetta bassa bassa,
 57   2|        strumenti da fare il vino. C’era dentro un fresco delizioso
 58   2|        sole ardente; insomma, non c’era verso di farli sbucar
 59   2|              Avanti, ragazzi, non c’è tempo da perdere.~ ~A queste
 60   2|  binoccolo?~ ~– No, generale.~ ~– C’è nessuno che abbia un binoccolo
 61   2|  Garibaldi, e se dietro Garibaldi c’era un re, e se dietro a
 62   2|         re, e se dietro a quel re c’era una buona cassa.~ ~A
 63   2|          e mi disse:~ ~– La cassa c’è a Palermo.~ ~– Bravo! –
 64   2|         innanzi era sparito e non c’era verso d’averne un altro,
 65   2|      pronti per assalirci, mentre c’incamminavamo a Salemi per
 66   2|           dei continotai – che c’è di male se quel povero
 67   2|         prossimo?~ ~– Nessun male c’è – rispose Vecchi – ma è
 68   2|        per il  seguente, ma non c’era caso di trapelar nulla,
 69   2|       dormirete qui da me, perché c’è il caso che da un momento
 70   2|      acchiappare il fumo.~ ~E non c’era verso di renderlo un
 71   2|          Il Pietri veduto che non c’era verso di smuovermi, si
 72   2|         colline dirimpetto? E non c’era anche da aspettarsi che
 73   2|        chiarissero nemiche?~ ~Non c’era da scegliere. Era necessario
 74   2|        Dio e all’ambulanza quando c’è.~ ~Ora, la nostra piccola
 75   2|           e senza il prete, e non c’era verso che si quietasse.~ ~–
 76   2|       fosse con noi Garibaldi, ma c’era invece un tristo bandito,
 77   2|        quindici o venti insorti e c’era anche taluno dei nostri
 78   2|         che dell’inverosimile non c’è neppur l’ombra, ma c’è
 79   2|        non c’è neppur l’ombra, ma c’è soltanto una certa singolar
 80   2|       sbaglio?...~ ~– Sissignore, c’è qui un sergente dello stesso
 81   2|         posso dire molte cose, ma c’è il mio compagno, che...
 82   2|           i soccorsi che vennero, c’era la compagnia del Certosini.~ ~
 83   2|          paese alcun chirurgo non c’era da apprestare allo sventurato
 84   2|          o quattro di distanza, e c’era chi ne aveva contate
 85   2|          alla meglio la gente che c’incontrava per le vie. Le
 86   2|         uno ad uno, e chiese:~ ~– C’è tra voi nessuno che sia
 87   2|  ammonticchiate per ogni parte.~ ~C’era poco da rispondere; tuttavia
 88   2|          rispettare la tregua, ma c’è da scommettere che innanzi
 89   2|      senza braccia; nelle cantine c’era alto l’olio più d’un
 90   2|          tranne il direttore, non c’era in quella banda chi sapesse
 91   2|     americani due agili corvette. C’erano poi i portoghesi, e
 92   2|         erano poi i portoghesi, e c’erano anche i turchi.~ ~Una
 93   2|         modo stesso che sui tetti c’erano le provviste dei ciottoli,
 94   2|          piede sulla terra ferma. C’era allora in Torino chi
 95   2|        vantaggi, e di quant’altro c’era di dolce e di brusco
 96   2|         Certi momenti solenni non c’è lingua, non c’è pennello
 97   2|       solenni non c’è lingua, non c’è pennello che valgano a
 98   3|       destro di Garibaldi; e come c’era parso amaro il non averlo
 99   3|          a fargli visita, ed egli c’invitò a seguirlo fin sul
100   3|         Visto e provato che nulla c’era da guadagnare colle buone,
101   3|           con Bosco? Quanta gente c’è in Milazzo? Quanti cannoni
102   3|           quando un orrendo rombo c’intronò le orecchie, e cinque
103   3|         case tutte le mobilie che c’erano, tavole, tavolini,
104   3|     proposito di questo sergente, c’è chi dice che avesse già
105   3|         momento che il nemico non c’era più, e che tornandovi
106   3|           il colonnello Cosenz, e c’era il maggiore Migliavacca,
107   3|          sor maggiore, guardi chi c’è sulla corvetta.~ ~Mi volsi,
108   3|         mi disse:~ ~– Ebbene, che c’è di nuovo?~ ~– Niente, –
109   3|         Ma in questo ultimo punto c’ingannavamo a partito. La
110   3|       orto le loro provvisioni, e c’invitarono al magnificat.
111   3|           generava le febbri. Non c’erano tende, non c’erano
112   3|            Non c’erano tende, non c’erano baracche, e neanche
113   3|        lunghi, giacché ogni notte c’era gazzarra di cannonate,
114   3|           più che a Torre di Faro c’era lo stato maggiore di
115   3|           maggiore di Garibaldi e c’era Sirtori, che doveva far
116   3| sollevarsi sull’acqua, perché non c’era verso di muoverlo dalla
117   3|            che pigliasse quel che c’era da prendere, e spiegate
118   3|          le plebi della Calabria, c’impadroniremo di Cosenza,
119   3|        imbarcasse per la prima; e c’era il capitano Andrea Fossi,
120   3|         occhio e quella autorità, c’era da aspettarsi, da un
121   3|     Accanto al letto del generale c’era un tavolino da notte,
122   3|           notte, su quel tavolino c’era il suo orologio... I
123   3|         dieci, e tra questi dieci c’erano il Mordini, il Missori,
124   3|        col generale se non quando c’interroga, massime quando
125   3|      parere circa l’annessione, e c’è da scommettere che nol
126   3|           che intorno a Garibaldi c’è Crispi, c’è Medici, c’è
127   3|           a Garibaldi c’è Crispi, c’è Medici, c’è Sirtori, c’
128   3|           c’è Crispi, c’è Medici, c’è Sirtori, c’è Cosenz, e
129   3|          c’è Medici, c’è Sirtori, c’è Cosenz, e ci sono tanti
130   3|        guerra portava così, e non c’era nulla da dire né da ripetere;
131   3|      tratta di borbonici, che non c’entrano per nulla; si tratta
132   3|    stavano a zonzo per Napoli, né c’era verso di persuaderli,
133   3|            Allora vidi chiaro che c’erano certi mazziniani, più
134   3|           starsene in Capua, dove c’era penuria d’ogni ben di
135   3|    Raffaello era fuori.~ ~– O chi c’è in casa?~ ~– Ci sono io,
136   3|       recammo al podere, e subito c’imbattemmo in don Raffaello,
137   3|          parmigiani e modenesi, e c’era qualche raro veneto,
138   3|         mi accorsi che dietro noi c’erano i soldati del genio
139   3|          tirar giù come prima, né c’era verso di farli smettere.~ ~
140   3|          gridare al mondo che non c’erano più due Italie, ma
141   3|         gioia dei napoletani, non c’è lingua che basti.~ ~Io
142   3|         fame e sete e quant’altro c’è di più aspro nella guerra,
143   3|           pigliar fuoco; come non c’era caso di rammentare una
144   3|           diavolo di quella fatta c’era poco, anzi punto, da
145   3|      bordo delle tre piccole navi c’era il padron di casa.~ ~
146   3|         di colore oscuro.~ ~Ma se c’è chi voglia leggere narrati
147   3|           e si chiude in carcere. C’è in Italia una carcere speciale
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