Cap.

 1   1|        scintillante in una pianeta violetta a ricami d'oro. Egli teneva
 2   6|            aveva una general tinta violetta. Verso l'Urbe il cielo cresceva
 3   7|            la soglia della casa di Violetta Kutufà, Rosa Catana apparve
 4   7|              No, no, no.... Voglio Violetta! Voglio Violetta!»~ ~A quello
 5   7|            Voglio Violetta! Voglio Violetta!»~ ~A quello stupido pargoleggiare,
 6   7|  consolazione:~ ~«Ve la ritrovo io Violetta; ve la ritrovo io.... Zitto!
 7   7|    storiella grassa a proposito di Violetta Kutufà. Nelle pupille delli
 8   7|            fu infinito. Il nome di Violetta Kutufà correva su tutte
 9   7|            veduto.~ ~ ~ ~II.~ ~ ~ ~Violetta Kutufà era venuta a Pescara
10   7|           l'attenzione converse fu Violetta Kutufà.~ ~Ella portava una
11   7|      Contessa d'Amalfi. Il nome di Violetta Kutufà risplendeva in lettere
12   7|     applausi deboli. Il trionfo di Violetta Kutufà così incominciava.
13   7|          amar.~ ~ ~ ~In quel punto Violetta Kutufà conquistò intero
14   7|     Colossale!»~ ~ ~ ~III.~ ~ ~ ~E Violetta Kutufà così conquistò Pescara.~ ~
15   7|           ripeteva; e l'imagine di Violetta Kutufà collegavasi alle
16   7|         con dispetto. Egli cercava Violetta Kutufà; voleva prendersi
17   7|           Kutufà; voleva prendersi Violetta Kutufà. I sarcasmi delle
18   7|          una specie di agitazione. Violetta Kutufà entrava.~ ~Ella era
19   7|            si avanzò Don Giovanni. Violetta Kutufà ebbe un rapido sguardo
20   7|         Poss'io dunque sperarrrr?» Violetta Kutufà rispose, come Leonora: «
21   7|          Ussorio venne ad invitare Violetta a cena. L'Areopagita, per
22   7|             porgendo il braccio.~ ~Violetta accettò. Ambedue salirono
23   7|            drammatica di Chieti.~ ~Violetta Kutufà non rispose. Ella
24   7|        essere eccellente e rara.~ ~Violetta Kutufà sedette e con un
25   7|            disse i nomi di tutti a Violetta Kutufà. I parassiti si misero
26   7|           la sua corte, trionfava. Violetta Kutufà gli era benigna,
27   7|           poco a poco la tavola di Violetta Kutufà diveniva amplissima.
28   7|            i calvi, per far ridere Violetta. I parassiti levavano le
29   7|           pareva un abbaiamento.~ ~Violetta disse:~ ~«Restate.»~ ~Don
30   7|            un brindisi a gloria di Violetta e di Don Giovanni, in cui
31   7|            dal calore; e tacque.~ ~Violetta Kutufà si diffondeva in
32   7|     spettacolo.~ ~«Andiamo,» disse Violetta, a un certo punto, rimettendosi
33   7|                 Pochi giorni dopo, Violetta Kutufà abitava un appartamento
34   7|           una favola.~ ~La casa di Violetta Kutufà stava proprio dalla
35   7|          sotto, si assembravano.~ ~Violetta riceveva i visitatori in
36   7|            comparsa nel salotto di Violetta Kutufà, anche li uomini
37   7|     piacere.~ ~Ma i ricevimenti di Violetta avevano un'aria di grande
38   7|           erano quasi cerimoniosi. Violetta accoglieva con gentilezza
39   7|         ogni tanto si avvicinava a Violetta e le mormorava qualche cosa
40   7|            apparenza di gelosia.~ ~Violetta finalmente s'interrompeva,
41   7|   conversazione languiva.~ ~Allora Violetta si metteva al pianoforte
42   7|           avevano presa la mano di Violetta, un po' di profumo, d'un
43   7|            a spiare le finestre di Violetta ancora illuminate. Su i
44   7|         Rosa Catana la partenza di Violetta Kutufà, rientrò nella casa
45   7|          unzione, senza parlare di Violetta Kutufà.~ ~Sopraggiunse Don
46   7| Cominciarono a imperversare contro Violetta, senza misericordia. «Ella
47   7|    collegati, diventavano feroci. «Violetta Kutufà s'era data a Tizio,
48   7|      alimentavano in lui la brama. Violetta gli parve più desiderabile
49   7|         qualche cosa della voce di Violetta. Le prese le mani.~ ~«Tu
50   7|            lavavano, che vestivano Violetta. Tartagliava, baciandole;
51   7|    accarezzare; si lasciò chiamare Violetta; si servì di tutta l'esperienza
52  11|      unghia del pollice depressa e violetta, somigliano le mani d'una