Cap.

 1    1|        tutti quei tuoi fiori, nella stanza...~ ~- Ero uscito di casa
 2    1|            stazione, in una piccola stanza dov'èra anche un caminetto,
 3    1|             albergo silenzioso, una stanza con suppellettili antiquate,
 4    1|           Il fuoco nel camino della stanza imaginata si spense; il
 5    1|        aspirazioni indefinite. E la stanza tranquilla e il camino acceso
 6    1|        sorridendo, ella fuggì nella stanza attigua.~ ~- No, no; tu
 7    1|          avevano profumata tutta la stanza.~ ~- Ecco Pancrazio - disse
 8    1|       inerzia, pensando. Questa mia stanza è diventata funebre come
 9    1|            viene dagli angoli della stanza verso di me, quasi con un
10    1|            fronte all'altro, in una stanza un po' remota, mentre il
11    2|       religione, ella viveva in una stanza remota, all'ultimo piano
12    2|    allontanò zoppicando, uscì dalla stanza; e rientrò poco dopo, reggendo
13    2|          volle ricondurla fino alla stanza del piano superiore. In
14    2|         mani, ritraendola dentro la stanza.~ ~- Giorgio, che hai? Figlio
15    2| affettuosamente; e passò così nella stanza attigua, quasi sospingendole.
16    2|        dovuto trovarsi solo, in una stanza chiusa, di fronte a quell'
17    2|          diede qualche passo per la stanza, smarrito, sconvolto, non
18    2|              Tutto era silenzio. La stanza della zia era aperta, illuminata.
19    2|           chimerica, in fondo a una stanza remota dove non si poteva
20    2|           va a letto.~ ~Passò nella stanza attigua, così cullando tra
21    2|       innanzi dirigendosi verso una stanza: verso quella dalla finestra
22    2|           stava nascosta in qualche stanza e che origliava e spiava.
23    2|         donna che portava via dalla stanza il catino pieno di sangue,
24    2|            libero, uscire da quella stanza, correre all'aria aperta,
25    2|             era nascosta in qualche stanza e origliava e spiava e aspettava
26    2|             batteva all'uscio della stanza.~ ~- Oh, mamma, sei tu?
27    2|         attitudine sul letto, nella stanza dei suoi amori; il profondo
28    2|            porta, entrò.~ ~La prima stanza era buia, piena d'un'aria
29    2|           irosa e dura. Passò nella stanza contigua, aprì la finestra.
30    2|      palpitarono. Passò nella terza stanza, aprì la finestra. La luce
31    2|   palpitarono.~ ~Non andò oltre. La stanza seguente, nell'angolo, era
32    2|            in piedi nel mezzo della stanza, tossì. Il suo corpo ad
33    2|           porta chiusa della quarta stanza. La divota si fece il segno
34    2|         aveva rigato il letto nella stanza contigua, votando un cervello
35    2|           continuavano. Nella terza stanza, severa e semplice, le memorie
36    2|             e Demetrio, soli, nella stanza tiepida ove non giungeva
37    2|          alla porta che chiudeva la stanza tragica. Egli sentiva omai
38    2|           l'entrata impetuosa nella stanza, la vista del cadavere,
39    3|             uniche stanze. Ciascuna stanza aveva quella porta e una
40    3|            dalla biblioteca, da una stanza dove sono ammonticchiati
41    3|              addio. Dov'è... la mia stanza? Oh, Giorgio, come staremo
42    3|            Ora, addio. Dov'è la mia stanza? Vediamo...~ ~Giorgio, cingendole
43    3|          braccio, la condusse nella stanza del letto, contigua. Ella
44    3|          furia:~ ~- Vieni nella tua stanza. Troverai tutto pronto per
45    3|                E la condusse in una stanza ch'egli aveva intieramente
46    4|            Su, coraggio! Avremo una stanza, potremo riposarci. Non
47    4|   ammucchiati lungo le pareti della stanza votiva; né le femmine convulse
48    6|        Ippolita. Fu collocato nella stanza che Giorgio chiamava la
49    6|       chiamava la biblioteca, nella stanza più vasta e più adorna,
50    6|           fatta nell'oscurità della stanza tra le braccia d'Ippolita -
51    6|           m'indugiavo in mezzo alla stanza, con lo scaldino. Il vestito
52    6|             le braccia di lei nella stanza invasa dall'ombra dell'ultimo
53    6|         dell'orologio che era nella stanza del letto; udiva i colpi
54    6|             lasciò trarre dentro la stanza. Caddero entrambi allacciati
55    6|          avvicinò alla soglia della stanza illuminata. Gittò nell'interno
56    6|            dinanzi alla porta della stanza tragica. Tutto il suo essere
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