Cap.

 1    1|           Io rimango solo, in una solitudine spaventevole. Dieci, venti
 2    1| considerarono mentalmente la gran solitudine che si stendeva di fuori
 3    2|        per nutrirne lo spirito in solitudine; si trattenne con un sentimento
 4    3|      detta delle Portelle, in una solitudine raccolta e benigna come
 5    3|        libertà senza confini; una solitudine fertile e nobile che mi
 6    3|         già conosciute. In quella solitudine benigna, in compagnia di
 7    3|           vita mancherà in questa solitudine selvaggia e impervia: oh
 8    3|           sforzo per escire dalla solitudine del proprio io, bisogna
 9    3|       uomo tenta per uscire dalla solitudine del suo essere interno:
10    3|      oppressa dalla gravità della solitudine, provando uno sgomento vago
11    4|           quel ricordo, di quella solitudine, di quella quiete, di quella
12    4|          il segno dell'Eterno? La solitudine è la suprema prova dell'
13    5|    contrastare la benignità della solitudine. Ai meriggi torridi e immoti,
14    5|         al dio canicolare. «Ah la solitudine, la libertà, l'amore senza
15    6|     estranei, li respingeva nella solitudine, apriva tra di loro un abisso,
16    6|         richiamo del desiderio in solitudine, la prima confusa angoscia
17    6|          la tristezza dell'eterna solitudine, l'aspirazione verso l'eterna
18    6|           ogni dolore, oltre ogni solitudine, nell'infinita serenità
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