Cap.

 1  Ded|         visione dell'universo; o meglio: perocché l'uomo sia, secondo
 2  Ded|        sue frasi abondevoli, per meglio esprimere la lenta lusinga
 3    1|               Che importa? Non è meglio così? Non è meglio ch'io
 4    1|         Non è meglio così? Non è meglio ch'io sia ora tutta tua?
 5    1|          è avvelenata. Credo sia meglio che tu non mi riveda. Non
 6    2| ricominciò a tossire.~ ~- Zia, è meglio che tu te ne vada di qui -
 7    2|         Quest'aria ti fa male. È meglio che tu te ne vada. Àlzati,
 8    3|   granelli fulvi, parevano ancor meglio affinare il pregio di quel
 9    4|          a me. Vuoi? Ti sentirai meglio, dopo.~ ~- No, no.~ ~- Appòggiati.
10    4|        piano:~ ~- È passato. Sto meglio. Ma ho sete. Dove si potrà
11    4|       Soffri?~ ~- No... Mi sento meglio. Non mi par vero che il
12    5|       ostile.~ ~- Parla, dunque! Meglio le cattive parole d'un tempo
13    5|        il passato si congiungono meglio che in te?~ ~O mia anima!
14    5|      giudice disse: «Guarda: son meglio delle mie!» Doveva dunque
15    6|         Nessun altro uomo poteva meglio di lui penetrare il simbolico
16    6|         nessun altro uomo poteva meglio di lui misurare la profondità
17    6|         E nessuno, anche, poteva meglio comprendere il disperato
18    6|        carne rossa.~ ~- Ti senti meglio; è vero? - gli domandò Ippolita,
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