Cap.

 1  Ded|               Dal Convento di S. M. Maggiore,~ ~nel calen d'aprile del
 2    1|             spirito. La mia tortura maggiore è questa implacabile lucidezza
 3    1|           il giorno. La mia sorella maggiore, Cristina, mi stava accanto
 4    2|   biancastro, intorno a Santa Maria Maggiore. Una sola finestra, in una
 5    2|            la sorella del padre, la maggiore, sessantenne. Zoppicava,
 6    2|           il portico di Santa Maria Maggiore. Che tenera creatura ella
 7    2|            le grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure,
 8    2|           Le campane di Santa Maria Maggiore sonarono a vespro. Egli
 9    2|             di Camilla e la sorella maggiore Cristina col marito e con
10    4|            portava su la groppa una maggiore canestra; ed andavano all'
11    4|           luce radente, dalla porta maggiore penetrando per gli interstizii
12    4|      precludeva l'accesso all'altar maggiore, i preti ricevevano nelle
13    4|        Veniva innanzi, per la porta maggiore, una coppia di sposi seguìta
14    4|           esse, uscendo dalla porta maggiore, si dirigeva verso lo spazio
15    5|     Ippolita indicava una farfalla, maggiore delle altre, d'aspetto singolare,
16    5|          nel portico di Santa Maria Maggiore, nel portico degli aristocrati,
17    5| indifferente. Un altro fratello, il maggiore, stava seduto poco lontano
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