Cap.

  1    1| involontariamente la mano sul braccio di Giorgio come per trattenerlo.~ ~
  2    1|                  come per trattenerlo.~ ~Giorgio disse, osservando i gesti
  3    1|                 rari.~ ~- È così - disse Giorgio. - Qualcuno s'è ucciso.~ ~
  4    1|                  rimbombo singolare.~ ~- Giorgio, andiamo! - supplicò Ippolita,
  5    1|                 Quale amore? - le chiese Giorgio, assorto.~ ~- Il nostro.~ ~-
  6    1|                serrando la bocca, mentre Giorgio la guardava con un sorriso
  7    1|            anniversario - riprese a dire Giorgio, implacabile contro la taciturna. -
  8    1|               cattive parole?~ ~E guardò Giorgio negli occhi, a lungo e a
  9    1|            domandò:~ ~- Tu credi dunque, Giorgio, che io non ti ami?~ ~-
 10    1|                indulgenza, da cui dianzi Giorgio era rimasto confuso. Ancóra
 11    1|              dietro i cipressi aguzzi.~ ~Giorgio pensava: «Mi ama ella ancóra?
 12    1|                 passò su lo spirito.~ ~- Giorgio! - esclamò Ippolita stringendogli
 13    1|                  notte; è vero? - chiese Giorgio.~ ~- Sì, sì; verrò.~ ~-
 14    1|                                 II~ ~ ~ ~Giorgio dormiva, verso le dieci
 15    1|            attigua pregava:~ ~- Perdona, Giorgio, se ho insistito. Ho bisogno
 16    1|              mezzo le parole:~ ~- Scusa, Giorgio, se ricorro a te anche questa
 17    1|             somma: trecento lire. Scusa, Giorgio.~ ~- Ah, tu dunque paghi
 18    1|                  di giuoco? - gli chiese Giorgio infliggendogli con perfetta
 19    1|             onore, domani te le rendo.~ ~Giorgio scoppiò a ridere. Sonò il
 20    1|              Sieno le ultime. Vattene.~ ~Giorgio non gli porse il denaro,
 21    1|             volta, senza far rumore.~ ~- Giorgio, dormi?~ ~Giorgio non rispose,
 22    1|            rumore.~ ~- Giorgio, dormi?~ ~Giorgio non rispose, fingendo di
 23    1|                  traverso la coltre.~ ~- Giorgio!~ ~Egli finse di scuotersi
 24    1|               grazie.~ ~Tese la mano; ma Giorgio non mosse la sua di sotto
 25    1|               Ribevve ed uscì, lasciando Giorgio nel letto ad assaporare
 26    1|             dovunque, ma fuori di qui.~ ~Giorgio disse:~ ~- Ti ricordi, l'
 27    1|                   no.~ ~- Io, neppure.~ ~Giorgio pensò: «Ecco l'amore, che
 28    1|             andiamo a Orvieto?~ ~Parve a Giorgio di ricevere sul cuore un'
 29    1|               Non andremo ad Orvieto.» E Giorgio scelse un altro luogo: Albano
 30    1|                 tre compagni di viaggio. Giorgio salutò un signore e una
 31    1|              aveva risposto al saluto di Giorgio Aurispa con un sorriso dolcissimo.~ ~
 32    1|                  svanito e di violetteGiorgio s'abbandonava intieramente
 33    1|         piacquero i suoi ciglipensava Giorgio. «Ella stava nel mezzo della
 34    1|                   lungo gli sportelli.~ ~Giorgio s'affacciò, un po' trasognato.~ ~-
 35    1|               tutto, bisogna scendere.~ ~Giorgio porse all'uomo le valige;
 36    1|              rivedrò!~ ~Poi volgendosi a Giorgio:~ ~- E ora?~ ~Un uomo della
 37    1|           fumiamo una sigaretta? - disse Giorgio. - Sono le tre. A quest'
 38    1|               più antico del tuo - disse Giorgio. - Era già nato, prima di
 39    1|                  E tu, che hai? - chiese Giorgio, fissandola.~ ~Nessuno dei
 40    1|                  Ippolita Sanzio - disse Giorgio, pronunziando quel nome
 41    1|              della vita comune - seguitò Giorgio - non mi avrebbe però mai
 42    1|                si levò; e andò a baciare Giorgio su una gota.~ ~- Vuoi che
 43    1|              saremo ad Albano? - domandò Giorgio.~ ~- Verso le sette.~ ~-
 44    1|                  prendendo il braccio di Giorgio, un po' infreddolita. E
 45    1|            acceso.~ ~Sentendola tremare, Giorgio domandò:~ ~- Vuoi che rientriamo?~ ~-
 46    1|               ginocchia, e distenditi.~ ~Giorgio mise la testa su le ginocchia
 47    1|         desiderio, che già aveva tentato Giorgio, balenò più forte in lui.
 48    1|                piegò contro la spalla di Giorgio.~ ~- Fa freddo, oggi; è
 49    1|             violenta.~ ~- Vuoi? - chiese Giorgio, d'improvviso, lasciandosi
 50    1|            allontanarsi nell'ombra.~ ~Ma Giorgio, accanto a lei, era caduto
 51    1|               Bisogna che siamo feliciGiorgio riudiva entro di sé le parole
 52    1|             alari, sorridendo talvolta a Giorgio con occhi un poco abbattuti,
 53    1|                   si volse d'un tratto a Giorgio mostrandogli un plico legato
 54    1|                Le porto sempre con me.~ ~Giorgio esclamò con visibile compiacenza:~ ~-
 55    1|                  lasci vedere? - domandò Giorgio.~ ~Ella celò con un atto
 56    1|               geloso il plico. Poi, come Giorgio si avanzava verso di lei
 57    1|             stretti e un poco obliqui.~ ~Giorgio disse:~ ~- Pancrazio è più
 58    1|            minori.~ ~- Quante! - esclamò Giorgio.~ ~- Non poi tante! Sono
 59    1|      incominciarono la lettura. Invadeva Giorgio una commozione singolare,
 60    1|                  soli quindici giorni.~ ~Giorgio era assorto, appunto nel
 61    1|                  più vario d'un gergo.~ ~Giorgio pensava: «Qui tutto è violenza,
 62    1|              venendo a vela da Porto San Giorgio. Per le tue preghiere e
 63    1|                 pento di nessuna cosa.~ ~Giorgio la baciò su la tempia. Parlarono
 64    1|             lettere datate da Roma, dove Giorgio su i primi di novembre era
 65    1|                Forse una divinazione?»~ ~Giorgio soffriva, leggendo, come
 66    1|             possedere.~ ~- Basta, basta, Giorgio! - ella disse, attirando
 67    1|          Orribile! Orribile!»~ ~- Basta, Giorgio. Non leggiamo più - supplicò
 68    1|               baciandolo su gli occhi. - Giorgio, ti prego!~ ~Ella riuscì
 69    1|                  del tempo, distrutto.~ ~Giorgio disse:~ ~- Anche questo
 70    1|                  aumentò la loro pena.~ ~Giorgio disse, levandosi:~ ~- È
 71    1|             rispose:~ ~- Come non mai.~ ~Giorgio le strinse forte le mani,
 72    1|                  Ella abbassò gli occhi. Giorgio la prese fra le sue braccia,
 73    1|                cosa.~ ~- Vieni con me! - Giorgio interruppe.-Andiamo in un
 74    1|                  calza sottile; e allora Giorgio, precedendola, abbatteva
 75    1|                   ella disse mostrando a Giorgio una tessera - il biglietto
 76    1|               batté all'uscio. Portava a Giorgio il conto saldato. Intenerito
 77    1|               sera certe belle lòdole!~ ~Giorgio assicurò, con labbra convulse:~ ~-
 78    2|                  suocera in quei giorni. Giorgio doveva anche partire, alla
 79    2|                Ma in quei giorni appunto Giorgio aveva ricevuto una lettera
 80    2|                fu doloroso come non mai. Giorgio era in un periodo di sensibilità
 81    2|                 Salendo alle sue stanze, Giorgio conservava ancóra nell'orecchio
 82    2|                le mancavano. Prediligeva Giorgio perché egli ad ogni ritorno
 83    2|                aspettazione manifesta. E Giorgio, pur tra il disgusto che
 84    2|                perdonami! - disse alfine Giorgio, con uno sforzo penoso. -
 85    2|            procurerò, domani - soggiunse Giorgio, per consolarla, col cuore
 86    2|             saliva soverchia:~ ~- Povero Giorgio!... Eh, se non avessi Giorgio,
 87    2|            Giorgio!... Eh, se non avessi Giorgio, io! Vedi che succede in
 88    2|                 Ho sempre pensato, io, a Giorgio! Prima avevo Demetrio, ora
 89    2|           finestra illuminata? - domandò Giorgio, per rompere il silenzio.~ ~-
 90    2|          cartoccino che aperse innanzi a Giorgio, versandosi un po' di zucchero
 91    2|               primogenito. È necessario, Giorgio.~ ~Ed ella seguitava ad
 92    2|                 gli parli. È necessario, Giorgio. È necessario.~ ~Giorgio
 93    2|                 Giorgio. È necessario.~ ~Giorgio taceva, con gli occhi bassi,
 94    2|               esistenza!~ ~- Tu intendi, Giorgio? - ella incalzava.-È necessario
 95    2|              marmorei e di fiori vivi.~ ~Giorgio pensava: «Io non rivedrò
 96    2|                 scintillarono al sole.~ ~Giorgio pensava: «Che onoranza triste
 97    2|        ritraendola dentro la stanza.~ ~- Giorgio, che hai? Figlio mio, che
 98    2|            sussulti, diceva:~ ~- No, no, Giorgio; tu non ti devi affliggere,
 99    2|                  dirti nulla. Perdonami, Giorgio. Non credevo di farti tanta
100    2|                  piangere più! Ti prego, Giorgio... Io non posso vederti
101    2|                  un giglio semichiuso.~ ~Giorgio sedeva tra il padre e la
102    2|                  Udendolo, osservandolo, Giorgio pensava: «Cristina può essere
103    2|            disdegno delle minute cure.~ ~Giorgio pensò: «È un bruto. È singolare
104    2|                fa; non era così» pensava Giorgio. «Io ricordo bene che non
105    2|                 a mondare un'arancia per Giorgio, con un'aria trasognata.~ ~«
106    2|                      Ella ricorda» pensò Giorgio, vedendo la madre così assorta.
107    2|                 ideale di Camilla» pensò Giorgio. «Si amano da lungo tempo,
108    2|                fumare. Parvero ambedue a Giorgio, in quel punto, più odiosi.
109    2|              madre rimase coi fidanzati. Giorgio e Cristina, col bimbo taciturno,
110    2|                  all'altra, in silenzio. Giorgio aveva messo il suo braccio
111    2|               mai. Tutto gli fa paura.~ ~Giorgio non intendeva le parole,
112    2|              Udendo il nome di Demetrio, Giorgio si scosse. Era il nome amato,
113    2|                   E come ti piangemmo!~ ~Giorgio sorrise. Egli si ricordava
114    2|             anche si ricordò.~ ~- Senti, Giorgio, che profumo? - diceva Cristina. -
115    2|           essenza, delicata e forte.~ ~- Giorgio - chiese Cristina, d'improvviso -
116    2|            minuto, aspirando il profumo, Giorgio aveva sentito dentro di
117    2|                 Ah, già, tu sai! - disse Giorgio, con un rossore subitaneo
118    2|            ambedue diversamente turbati: Giorgio sentendo dalla consapevolezza
119    2|               hai? che ti senti? - gridò Giorgio, sorreggendola, sbigottito.~ ~
120    2|                       Non ti spaventare, Giorgio... Non è nulla. Sono incinta...
121    2|             incantata e grave del bimbo, Giorgio lo chiamò come per scuoterlo:~ ~-
122    2|                  L'accento affettuoso di Giorgio le accrebbe la commozione.
123    2|              rigarono le gote.~ ~- Vedi, Giorgio: io non ho mai chiesto nulla,
124    2|                  ribellata... Tu lo sai, Giorgio. Ma anche questo, ma anche
125    2|                   accorata.~ ~- Tu vedi, Giorgio, tu lo vedi com'è. Non parla,
126    2|               respiro. Oh se ti dicessi, Giorgio, certe giornate lunghe,
127    2|                  ch'ella portava dentro. Giorgio le prese una mano. E rimasero
128    2|             dunque affrontare il brutoGiorgio vedeva approssimarsi l'ora
129    2|           sarebbe rimasto vuoto.~ ~- Ah, Giorgio, tu vieni a tempo! - gli
130    2|                solo...~ ~Ella si volse a Giorgio che era rimasto come paralizzato,
131    2|           pallida come una morta, guardò Giorgio e quasi parve con quello
132    2|            esasperazione subitanea prese Giorgio: una di quelle esasperazioni
133    2|               tra i denti una parola che Giorgio non comprese. E si udì il
134    2|                   Disteso sul suo letto, Giorgio si sentiva così affranto
135    2|             Camminando, all'aria aperta, Giorgio perdeva a poco a poco la
136    2|               quell'erede.~ ~Nel salire, Giorgio vedeva con gli occhi dell'
137    2|       strepitando.~ ~- Che c'è? - chiese Giorgio in cui l'agitazione della
138    2|                  il suo bambino.~ ~- Oh, Giorgio, come hai fatto bene a venire! -
139    2|                    Vedi, Luchino, lo zio Giorgio? Non gli dici nulla? Su,
140    2|                su le gote smorte. Allora Giorgio lo sollevò tra le sue braccia,
141    2|                  vedere, Luchino? - fece Giorgio mosso da una curiosità penosa
142    2|                sfasciare il dito malato. Giorgio metteva nell'atto un'infinita
143    2|        togliendolo di su le ginocchia di Giorgio e stringendoselo fra le
144    2|                vero, non è vero - ripeté Giorgio alzandosi, sconvolto da
145    2|           lacrimoso.~ ~- Vieni anche tu, Giorgio.~ ~Egli la guardava mentre
146    2|                  gli mutasse la camicia, Giorgio provò una pietà dolorosa
147    2|                     S'addormenta - disse Giorgio a voce bassa.~ ~Entrambi
148    2|               più d'una volta?~ ~Pensava Giorgio, non senza amarezza: «Tutti,
149    2|                 la sua ironia. - No, no, Giorgio; tu non ti devi affliggere,
150    2|           azzurro luminoso, risvegliò in Giorgio subitamente nuove memorie
151    2|            finestra il padre diceva:~ ~- Giorgio, sei tu? Che sorpresa!~ ~
152    2|               malato di cuore! - esclamò Giorgio, volgendosi a lui, con un
153    2|               sfuggì alla perspicacia di Giorgio. Il quale spontaneamente
154    2|              raggiungere. Quale scopo? - Giorgio non si sdegnò, dentro di
155    2|                  gorgheggi del canarino. Giorgio lo seguiva senza guardarsi
156    2|             ingombravano un tavolo; dove Giorgio scorse in un disco di cristallo,
157    2|             affanno.~ ~- Soffri? - disse Giorgio, quasi timido, non sapendo
158    2|                 qualche accento destò in Giorgio il ricordo della zia Gioconda,
159    2|                  sofferenza reale, che a Giorgio parve di non poter eguagliare
160    2|           abbastanza forte. Come fare?~ ~Giorgio taceva, tenendo gli occhi
161    2|                  mia firma... - balbettò Giorgio, non turbato dalla richiesta
162    2|                  conto della sua azione, Giorgio balbettò:~ ~- Ma veramente
163    2|           conscienza di quel che faceva, Giorgio prese la penna e firmò rapidamente.
164    2|                  io lo saprò - soggiunse Giorgio, divenuto pallidissimo,
165    2|                 sua...~ ~- Taci! - gridò Giorgio, fuori di sé, irriconoscibile,
166    2|                lui quasi estranea...~ ~- Giorgio!~ ~Era la voce della madre
167    2|                in cui stava per entrare, Giorgio volle rivedere le stanze
168    2|                 Gioconda.~ ~- Ah sei tu, Giorgio? Vieni, vieni...~ ~Ella
169    2|               nelle stanze di  - disse Giorgio, assalito dal disgusto di
170    2|           carnale di Demetrio Aurispa!~ ~Giorgio si sentì cadere il cuore,
171    2|               fioca tradiva la finestra. Giorgio esitò prima di aprire le
172    2|            vecchia passò la soglia. Vide Giorgio seduto, che non parlava;
173    2|              piedi, biasciava e guardava Giorgio con uno sguardo incantato,
174    2|            mentecatta. Quello sguardo da Giorgio andò alla porta chiusa della
175    2|                anima del dannato!» pensò Giorgio. E ch'ella fosse la germana
176    2|                ne vada di qui - le disse Giorgio, non potendo più contenere
177    2|              della croce, per esorcismo. Giorgio chiuse dietro di lei la
178    2|                 in ritmo con le tende.~ ~Giorgio si avvicinò. Era una pagina
179    2|                   Rode, Tartini, Viotti. Giorgio aprì la custodia, guardò
180    2|                pura.~ ~Riapparve così, a Giorgio, il violinista. Ed egli
181    2|                 inspirati da una poesia. Giorgio si ricordò del meraviglioso
182    2|              Principessa. Egli medesimo, Giorgio, aveva tradotto i versi,
183    2|                 nuova sensazione triste, Giorgio si mise a cercarlo in un
184    2|           scrittura di mia manodiceva Giorgio a sé medesimo, appena appena
185    2|              constituiva erede suo unico Giorgio Aurispa, era già pronto
186    2|             ucciso con la medesima arma, Giorgio Aurispa non aveva quel sentimento
187    2|                  decisivo immancabile.~ ~Giorgio ne prese una, la pesò nella
188    3|                               II~ ~ ~ ~E Giorgio Aurispa, assai poco credulo
189    3|                da qualunque richiesta.~ ~Giorgio domandò:~ ~- È un luogo
190    3|             benedetto!~ ~E si avvicinò a Giorgio, con un'aria un po' melensa
191    3|              figli.~ ~Il vecchio disse a Giorgio:~ ~- Io mi chiamo Cola di
192    3|                 Vieni a vedere l'orto.~ ~Giorgio seguì l'agricoltore.~ ~-
193    3|                  dall'alito del cielo.~ ~Giorgio pensò: "Forse, ecco la vita
194    3|             attirante, indescrivibile.~ ~Giorgio pensò: "Come sarà felice
195    3|                 oscuri.~ ~L'organismo di Giorgio Aurispa si distingueva per
196    3|                  singolarità organica di Giorgio Aurispa era la frequenza
197    3|             complessa, l'intelligenza di Giorgio Aurispa si distingueva per
198    3|               ebrezze.~ ~Così materiato, Giorgio Aurispa non poteva né seguire
199    3|                  terra.»~ ~Ma l'anima di Giorgio Aurispa, invece, si affliggeva
200    3|                 un dormiveglia inquieto, Giorgio Aurispa pensò, con un orgasmo
201    3|                  aspetta l'Ascensione.~ ~Giorgio domandò, sorridendo al gentile
202    3|                Garbino.~ ~Udendo i nomi, Giorgio provò una sùbita allegrezza.
203    3|               canto feminile dal poggio. Giorgio si mise per l'erta, in cerca
204    3|              dove i merli chioccolavano. Giorgio non si smarriva, seguendo
205    3|                 corsero per quel giallo. Giorgio domandò:~ ~- Chi è di voi
206    3|                la vera tristezza, sonò a Giorgio come un augurio. Le donne,
207    3|           nascondere la nuca.~ ~Di nuovo Giorgio la coperse di baci; le cercò
208    3|               odore noto.~ ~Le labbra di Giorgio divenivano più ardenti e,
209    3|                  in un bacio molteplice. Giorgio riconosceva la divina, la
210    3|              Dov'è... la mia stanza? Oh, Giorgio, come staremo bene qui!~ ~
211    3|                 mia stanza? Vediamo...~ ~Giorgio, cingendole il busto con
212    3|                 al cancello della scala. Giorgio uscì su la loggia.~ ~Era
213    3|                 Che vuoi fare? - domandò Giorgio, volgendosi a Ippolita,
214    3|                 convulso.~ ~- Veramente, Giorgio, io non ho fame; non ho
215    3|                  cosa era impossibile.~ ~Giorgio disse con una specie di
216    3|                 il candore, inumidito.~ ~Giorgio, sollevato sul gomito, la
217    3|                 singolare pallidezza che Giorgio non aveva ritrovata in nessuna
218    3|                 e nel languorepensava Giorgio. «Così affranta, mi piace
219    3|                 di più alla dormiente.~ ~Giorgio sollevò il lembo delle coperte
220    3|                 di quel corpo sembrava a Giorgio il colorito. La pelle aveva
221    3|              quel tesoro tangibile a cui Giorgio Aurispa aveva consacrato
222    3|                  i cinque sensi umani.~ ~Giorgio ripensò il detto di Othello: «
223    3|          emersero; ma non dispiacquero a Giorgio, poiché egli non avrebbe
224    3|               tornarono nella memoria di Giorgio, a uno a uno, chiarissimi.
225    3|                 Rievocando quella vista, Giorgio si sentì attraversare da
226    3|                   in ogni segno esterno. Giorgio aveva assistito al più inebriante
227    3|              trascorso le ore lontane?~ ~Giorgio ripensò le angosce di quel
228    3|           malattia perdurante? Sempre?~ ~Giorgio si ricordò dell'orribile
229    3|               altri piccoli fatti simili Giorgio si ricordava, e d'infinite
230    3|                sognava. - Che sognava?~ ~Giorgio, invaso da una inquietudine
231    3|               rovesciò da un lato, verso Giorgio, gemendo, gridando: - No!
232    3|                   ebbe nuovi sussulti.~ ~Giorgio, in preda a un'ansietà folle,
233    3|                  Si riaddormentava.~ ~Ma Giorgio rimase immobile sotto la
234    3|                 un grido.~ ~Si rivolse a Giorgio, fissandolo nelle pupille
235    3|                rimprovero carezzevole.~ ~Giorgio, tutt'a un tratto, se la
236    3|                 l'aria era quasi estiva, Giorgio propose: - Vuoi che pranziamo
237    3|                   A che pensi? - domandò Giorgio, scotendosi come per ribellarsi
238    3|                  di quel che c'è - disse Giorgio. - Cucina molto rustica...~ ~-
239    4|                  Non l'amo più!» pensava Giorgio, considerando con l'occhio
240    4|                 pare di sognarla.~ ~Come Giorgio taceva, ella soggiunse:~ ~-
241    4|                 con tutta la sua vita.~ ~Giorgio seguiva ogni atto, ogni
242    4|                 in lei, per gli occhi di Giorgio, il predominio della vita
243    4|                 un fiore - ella disse.~ ~Giorgio notò (e non era la prima
244    4|               anche tu! - ella gridava a Giorgio, comunicandogli la sua schietta
245    4|                 qui seduti.~ ~Sedettero. Giorgio s'accorse che quel luogo
246    4|            felice? - mormorò Ippolita.~ ~Giorgio pensava: «Sono già quindici
247    4|                      Tu lo sai? - chiese Giorgio, a cui la voce e l'aspetto
248    4|                vederlo? Non è lontano.~ ~Giorgio rimaneva perplesso, temendo
249    4|                  Perché è così? - chiese Giorgio guardando con una pena profonda
250    4|                che le stava da presso.~ ~Giorgio, vigilante e inquieto, si
251    4|              olivi.~ ~- Che c'è? - disse Giorgio a voce alta, pur facendo
252    4|                 olivi, mentre Ippolita e Giorgio tornavano per la viottola
253    4|       straordinaria, quasi innaturale, a Giorgio che vigilava tenuto da uno
254    4|              bambino sia morto? - chiese Giorgio, senza dissimulare la sua
255    4|              morta...~ ~- Senti? - disse Giorgio a Ippolita.~ ~E ambedue
256    4|                 Chi è Turchino? - chiese Giorgio, che pendeva dalle labbra
257    4|        socchiudere i cigli. - Non senti, Giorgio?~ ~Egli era attentissimo
258    4|                Simplicio, forse? - disse Giorgio, nella cui memoria si risvegliava
259    4|                  com'è carica la vite?~ ~Giorgio chiese, gravemente, rispettoso
260    4|             interruppe Ippolita scotendo Giorgio ch'era assorto in uno spettacolo
261    4|              folla indistinta.~ ~La notò Giorgio e la seguì attentissimo
262    4|               nelle anime più rozze?~ ~E Giorgio evocò di nuovo la figura
263    4|                 dunque la Nemica», pensò Giorgio. «Finché vivrà, finché potrà
264    4|              risonavano nella memoria di Giorgio e d'Ippolita le voci delle
265    4|                insieme, nella memoria di Giorgio e d'Ippolita le voci delle
266    4|                non più da Ippolita ma da Giorgio venivano gli incitamenti
267    4|                le sue tendenze mistiche, Giorgio pensava: «Se io possedessi
268    4|                     Il desideriopensò Giorgio, richiamato così alla sua
269    4|          Porteremo con noi il vecchio.~ ~Giorgio assentì. Il desiderio d'
270    4|            transfigurando la selva. Come Giorgio urtò per caso un fusto,
271    4|              mormorò ella imaginando che Giorgio avesse voluto sorprenderla
272    4|             intervalli giù pel declivio. Giorgio anche rideva rispondendo,
273    4|                       Ah maga! - esclamò Giorgio lasciando il tronco e afferrando
274    4|                 malinconia indefinibile. Giorgio era come trasognato e attonito. -
275    4|         Spontaneo sorse nella memoria di Giorgio il versetto del Cantico: «
276    4|               che la folla si diradasse, Giorgio e Ippolita istintivamente
277    4|            fiamme su l'orizzonte puro.~ ~Giorgio disse alla compagna:~ ~-
278    4|                  lo spiegò e lo mostrò a Giorgio.~ ~- Leggi. Qui c'è la storia.~ ~
279    4|                Ancóra per qualche minuto Giorgio e Ippolita, smarriti, affranti,
280    4|               ancóra forza? - le domandò Giorgio prendendole le mani. - Vuoi
281    4|                con le dita il braccio di Giorgio. Ma non distoglieva lo sguardo
282    4|             trasportata su le braccia da Giorgio che raccoglieva tutte le
283    4|              suscitando nello spirito di Giorgio ancóra la visione della
284    4|                  colpo di sole - rispose Giorgio prendendola per un braccio,
285    4|                  andiamo via - insisteva Giorgio, cercando di trar seco la
286    4|              Vuoi che entriamo? - ripeté Giorgio, scotendola, cercando di
287    4|          strozzata, senza distaccarsi da Giorgio.~ ~Cola avvertì che non
288    4|            effetto del contagio. Sentiva Giorgio omai di non esser più padrone
289    4|                  La seguì con lo sguardo Giorgio, finché ella disparve. Il
290    4|              disparte, sotto gli alberi, Giorgio e Ippolita, stupefatti e
291    4|                   Vuoi dormire? - chiese Giorgio a Ippolita, accorgendosi
292    4|                non posso più vedere...~ ~Giorgio provava la medesima ripugnanza.
293    4|                   Soffri molto? - chiese Giorgio, scorgendo sul volto dell'
294    4|                  il male sacropensava Giorgio, con un brivido intimo. «
295    4|                d'Ippolita lo scosse.~ ~- Giorgio!~ ~Ella si destava sbigottita,
296    4|                  dovevo condurti - disse Giorgio, inquieto. - Come mi pento!~ ~-
297    4|                  sono le tende - rispose Giorgio.~ ~Ella negò col capo, vivacemente.~ ~-
298    4|                si appoggiò al braccio di Giorgio. Risalirono il declivio;
299    4|               quella ruina umanapensò Giorgio mentre si levava nel suo
300    4|                avvolgevano.~ ~- Andiamo, Giorgio - disse Ippolita, scotendolo
301    4|                 sollevarti! - balbettava Giorgio, tenendola per le mani,
302    4|        Casalbordino... Dove sarà Cola?~ ~Giorgio acuiva la vista sperando
303    4|               per amore della Madonna!~ ~Giorgio gli fece l'elemosina; ed
304    4|              Ippolita affrettò il passo, Giorgio chiamò con i gesti il vetturale
305    4|                in Casalbordino? - chiese Giorgio al vetturale.~ ~- Sì, signore;
306    4|                   Ferma! Ferma!~ ~Mentre Giorgio cercava nelle sue tasche
307    4|                 parte.~ ~- A me! A me!~ ~Giorgio allora gittò un pugno di
308    4|             Torniamo indietro! Ti prego, Giorgio: torniamo indietro!~ ~Nulla, -
309    4|             Torniamo indietro! Ti prego, Giorgio; torniamo indietro! - ripeteva
310    4|                  Torna indietro! - gridò Giorgio al vetturale. - Volta e
311    4|                  giù, al mare. Sferza!~ ~Giorgio sorreggeva Ippolita quasi
312    4|                 Ecco il mare! - proruppe Giorgio, come se in quel punto avesse
313    5|              estiva.~ ~- Guarda, guarda, Giorgio! Questa è infernale... Ha
314    5|               inquietudine istintiva che Giorgio non sapeva nascondere quando
315    5|                   Eh, che furia! - disse Giorgio incitandola. - Non riuscirai.~ ~-
316    5|                 un po' disfatta», in cui Giorgio Aurispa a Venezia aveva
317    5|          pieghevole, morbida, crudele.~ ~Giorgio pensava, guardandola con
318    5|                  Datti per vinta - disse Giorgio. - Sarò discreto.~ ~- No.~ ~-
319    5|                  è volata via! - esclamò Giorgio, perdendo di vista l'agile
320    5|               corsa su per la collina.~ ~Giorgio rideva, conquistato dalla
321    5|                    Che crudeltà! - disse Giorgio. - Come sei crudele!~ ~Ella
322    5|               Come sei crudele! - ripeté Giorgio, con un accento più sommesso
323    5|                leggero.~ ~Poi, guardando Giorgio in fondo alle pupille:~ ~-
324    5|            quella resistenza era palese. Giorgio la considerava con un rammarico
325    5|          nascimento del pane.~ ~Li udiva Giorgio e li seguiva con l'anima
326    5|                Divenire...»~ ~Si arrestò Giorgio a una svolta del sentiero
327    5|              Sempre canti tu! - le disse Giorgio, ammirandola in quell'atto. -
328    5|                    È una Festapensava Giorgio, abbagliato dallo splendore
329    5|              ardua signa leonis.~ ~ ~ ~E Giorgio Aurispa si ricordò delle
330    5|                 di quali metamorfosi!» E Giorgio Aurispa aveva pensato più
331    5|          Superuomo!»~ ~Sterili conosceva Giorgio Aurispa i suoi amori, sterili
332    5|                  tende le manipensava Giorgio con un'invidia e un rammarico
333    5|             tende le mani!»~ ~Anch'egli, Giorgio Aurispa, aveva abbeverata
334    5|         pomeriggio di pesantissimo ozio, Giorgio propose a Ippolita:~ ~-
335    5|                vuoi provare? - le chiese Giorgio, pur sentendo in fondo a
336    5|               Non vuoi provare? - ripetè Giorgio sorridendo.~ ~Irresoluta,
337    5|                  contrasto quello già da Giorgio avvertito in fondo a sé
338    5|                      Addio. Vado - disse Giorgio, con una leggera provocazione
339    5|                   Buona pésca? - domandò Giorgio indicando la vasta rete
340    5|                miserabili. Era caduta in Giorgio ogni curiosità d'interrogare,
341    5|                 ch'era rimasto solo.~ ~- Giorgio! Giorgio! Dove sei?~ ~Era
342    5|               rimasto solo.~ ~- Giorgio! Giorgio! Dove sei?~ ~Era il richiamo
343    5|               ansietà e di sgomento.~ ~- Giorgio, dove sei?~ ~ ~ ~
344    5|                 grande allegrezza quando Giorgio le annunziò l'arrivo del
345    5|               frenesia così violenta che Giorgio non seppe più evocare dalle
346    5|             mistero - promossa in lei da Giorgio - s'appagava di quei segni
347    5|                 onda molle e perigliosa, Giorgio pensava: «Io potrei farla
348    5|                  sotto i piedi il fermo. Giorgio la incitava ad avventurarsi,
349    5|                 bevve ancóra.~ ~- Aiuto, Giorgio! Aiuto!~ ~Istintivamente
350    5|             piegarsi a quella seduzione, Giorgio si allungò supino. Per qualche
351    5|               Ella era così risoluta che Giorgio cedette. Levandosi in piedi
352    5|                  dopo (era una domenica) Giorgio stava seduto sotto la quercia
353    5|               fece il segno della croce. Giorgio si levò, salì su la loggia
354    5|               acquistavano agli occhi di Giorgio una straordinaria significazione,
355    5|             cadavere.~ ~- Perché - disse Giorgio - perché non lo portate
356    5|           Sentendosi stringere il cuore, Giorgio esclamò:~ ~- Ma portatelo
357    5|                  mare e perditi!»~ ~Come Giorgio accertava sottovoce a uno
358    5|                 aveva voluto raggiungere Giorgio su la spiaggia. Ma, in vicinanza
359    5|              nella casa, aveva aspettato Giorgio piangendo.~ ~Ella non tanto
360    5|                 ti bagni - ella impose a Giorgio, quasi con durezza, manifestando
361    5|                  su la riva sottostante. Giorgio conservava negli occhi l'
362    5|                 s'era distesa sul letto. Giorgio era rimasto su la loggia
363    5|                M'hai chiamato? - domandò Giorgio, avendo creduto udire il
364    5|        addormenti?~ ~Ella non rispose.~ ~Giorgio si riadagiò su la sedia,
365    5|                la Nemica d'entrambi.~ ~E Giorgio in ispirito peregrinò verso
366    6|               collocato nella stanza che Giorgio chiamava la biblioteca,
367    6|               stampe e delle sue tele.~ ~Giorgio non aveva dimenticato alcun
368    6|                  il rombo della morte? - Giorgio, come Tristano nell'udire
369    6|              morte d'Isolda? - le chiese Giorgio sorridendo.~ ~- Vorrei -
370    6|             occaso del sole.~ ~Le chiese Giorgio, dopo una lunga pausa in
371    6|            parevano tendere le parole di Giorgio, ella rispose con un leggero
372    6|                 venefiche. Agli occhi di Giorgio ella pareva svaporare come
373    6|              animalità.~ ~«Come sempre,» Giorgio pensava «come sempre, ella
374    6|              salirono nell'aria dolce.~ ~Giorgio mostrava di prender parte
375    6|            improvvisa gonfiò il cuore di Giorgio; e dentro gli risorse la
376    6|        precipitata da quella finestra!~ ~Giorgio rivide nella memoria quel
377    6|          sorprendendo forse nel volto di Giorgio qualche dubbio segno.~ ~-
378    6|            qualche istante pensierosa.~ ~Giorgio fissava su l'incauta uno
379    6|                vuoto.~ ~- Bevi! - incitò Giorgio facendo l'atto di versarle
380    6|              cassa. Vado a cercarla.~ ~E Giorgio si levò vivacemente.~ ~-
381    6|              lukumi - essa disse, mentre Giorgio era intento a togliere da
382    6|           verdognolo.~ ~- Bevi! - invitò Giorgio versando nelle nuove coppe
383    6|              all'ultima stilla.~ ~Sùbito Giorgio riempì la coppa vuota.~ ~
384    6|                 ora il Don Juan! - disse Giorgio ricevendo il dolce dalle
385    6|                  ciascuno di quegli atti Giorgio trovava una cagione di sofferenza
386    6|                  per continuare la vita? Giorgio non aveva più alcun dubbio:
387    6|                violetto. Più d'una volta Giorgio aveva ripensato le parole
388    6|                 spoglierei...~ ~Ripeteva Giorgio in sé medesimo, tutto posseduto
389    6|                qualunque follia» pensava Giorgio guardandola. «Io potrei
390    6|                  questa nottechiedeva Giorgio a sé stesso. «Ricomincerà
391    6|                   suggerì d'improvviso a Giorgio Aurispa una voce segreta,
392    6|                 luminarie. Nel silenzio, Giorgio percepì di nuovo le vibrazioni
393    6|                 no, non voglio! - oppose Giorgio afferrandola per le braccia
394    6|           impedirgli di nuocere.~ ~Sentì Giorgio che tutto era perduto. Si
395    6|                 Chinandosi verso di lei, Giorgio le vide tra i cigli l'umidità
396    6|                  Vedi che notte? - disse Giorgio, con la voce roca ma dolce.~ ~-
397    6|        incessante.~ ~- Scendiamo - disse Giorgio. - Passeggiamo un poco.
398    6|                  consentì.~ ~Il cuore di Giorgio parve arrestarsi, a quella
399    6|               con lentezza. Lo sforzo di Giorgio per contenere la sua ambascia
400    6|                  non andare ora, - pregò Giorgio - non andare! La vedrai
401    6|            ammoni l'ombra del vecchio.~ ~Giorgio le offerse:~ ~- Vuoi appoggiarti
402    6|          affretti? - domandò Ippolita.~ ~Giorgio rallentò il passo. Dominato
403    6|                 un uomo scalzo - rispose Giorgio, piano; e s'accorse che
404    6|                fermarono, ascoltarono.~ ~Giorgio era sotto il dominio di
405    6|                  rotolò nella polvere.~ ~Giorgio fece qualche passo. Provava
406    6|               latrava tra gli olivi.~ ~- Giorgio! M'ascolti? Lèvati di !~ ~
407    6|               riflessi delle stelle.~ ~- Giorgio! Giorgio!~ ~- Non aver paura -
408    6|               delle stelle.~ ~- Giorgio! Giorgio!~ ~- Non aver paura - egli
409    6|             suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento
410    6|                  di terrore.~ ~- No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on touch / multitouch device
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License