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Gabriele D’Annunzio Il trionfo della morte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
1 | 1 2 1| ch'egli voleva scoprire. 11 suo cervello, ingombrato 3 4| nell'anno di Nostro Signore 1527, essendo la domenica di 4 2| Guarneri, con la data del 1680.~ ~La figura di Demetrio, 5 Nota| de Philippis il 27 aprile 1824 in Cappelle, morì nel suo 6 2| risaliva all'autunno del 188*, a quell'indimenticabile 7 Nota| Lanciano, Rocco Carabba, ed., 1890).~ ~ ~ 8 | 27 9 | 4 10 3| del Grand Hôtel d'Europe à la Poste, la nota d'Albano, 11 3| scoloriva? - Ai suoi occhi, come abbacinati da quel folgorio rapido, 12 6| profana, era lo splendore abbagliante del giorno. Chiedeva l'Eletto, 13 6| Un gran sole interiore lo abbagliava; da tutti gli atomi della 14 1| gran soffitta con due o tre abbaini, abitata dai colombi. Ci 15 1| la testa levata verso l'abbaino, a bocca aperta, come per 16 4| esistenza completa e definitiva, abbandonando per sempre la sua carne 17 3| carezze, poco disposta ad abbandonarglisi intera. Inoltre, la donna 18 2| se le forze stessero per abbandonarlo.~ ~- Ora, addio. Esco di 19 5| concubina sfiorire, invecchiare, abbandonarsi senza resistenza all'opera 20 4| degli amplessi a cui si abbandonavano i martiri della Chiesa primitiva, 21 6| più meschine volgarità, abbassandola ai più disonoranti contatti. - 22 4| ininterrotte, elevandosi, abbassandosi, in coro, a contrasto, con 23 5| sembrava d'attimo in attimo abbassarsi aggravato da uno di quei 24 4| onda che si elevasse e si abbassasse di continuo avvicinandosi.~ ~ 25 2| sul ventre, le palpebre abbassate, recitava una requie.~ ~« 26 2| Si trattava d'una somma abbastanza forte. Come fare?~ ~Giorgio 27 4| per l'alta volontà dell'abbate Leonate, in un'isola fertile 28 4| qvod factvm est per manvs abbatis Joannis Castorii de Gvardia 29 6| impulso una ferocia animale; abbatté la creatura terribile; e, 30 5| facendo perire la Nemica, abbattendo l'Ostacolo.» Egli s'indugiava 31 5| Zarathustra, li spaventerà e li abbatterà come un soffio. Il lor mancare 32 3| di felicità su quel volto abbattuto dalla stanchezza, il pensiero 33 5| Giorgio Aurispa, aveva abbeverata d'ogni saggezza e d'ogni 34 5| quello che producono nell'abbeveratoio gli animali dissetandosi.~ ~ 35 1| meditabondo; e nel suo abbigliamento e nella sua espressione 36 2| lasciato qua agonizzante, ti abbraccerebbe e direbbe: - Dio sia benedetto! - 37 6| quando s'era levata per abbracciarlo.~ ~- Che pensavi? Che hai? 38 1| il treno si movesse; si abbracciarono, si baciarono, si ripeterono 39 6| duplice vita. Tutte le cose abbracciava l'ebrezza della fiamma canora; 40 3| crescente. Come fu su la loggia, abbracciò lo spettacolo con uno sguardo 41 4| esigere l'obolo, a costo d'abbrancarsi alle ruote e d'afferrare 42 4| gittò contro il cancello, abbrancò i ferri convulsa; e si mise 43 4| croste gialle, qua e là abbronzita o nera, così smisurata che 44 Inc| niedrigere Lebenskraft oder aber die höhere und gewaltigere 45 2| anche cadere in una simile abiezione? - E tutte le ire, tutti 46 1| ospiti. Feci un miracolo d'abilità. Non so più come feci... 47 4| tutte le illusioni e di abitarle per qualche attimo. - Non 48 1| esalai la mia poesia. Non abitasti un tempo tu in quella casa 49 5| rientrai nelle stanze ancóra abitate dal tuo spirito? Perché 50 6| baccello conteneva semi ed era abitato da un verme verdognolo.~ ~- 51 5| benedetto e temuto dagli abitatori dell'argine - ivi è la fonte 52 6| intima. Nel piano di sotto abitava Luigi Sergi, il fratello 53 6| che ti ascolto?~ ~- Noi abitavamo allora a Ripetta, in una 54 4| che popolavano i campi, abitavano le case, ingombravano i 55 4| così valido e così agile da abituarsi a rimanere in equilibrio 56 5| tregua e senza ritegno. Abituata alle singolarità dell'amante - 57 2| delle suppellettili inerti, abituate all'oscurità della clausura. 58 5| meditazione. I pescatori si erano abituati alle sue visite; e gli facevano 59 3| soverchio provoca in un petto abituato a respirare un'aria impoverita.~ ~- 60 3| Questa continua smania di abnegazione, questa soppressione quasi 61 2| vertigine che per un attimo abolì in lui ogni altro sentimento 62 2| sradicano né le abitudini si aboliscono. Egli ha quella femmina 63 2| sua volontà era di nuovo abolita totalmente e ch'egli non 64 6| scomparse; il passato era abolito; il futuro non era se non 65 5| debolezza incurabile, in quell'abolizione assoluta della volontà attiva, 66 2| tutti i germi di quei mali abominevoli? Egli medesimo, se avesse 67 4| glie le agitava; un sudore abondante gli stillava dalla fronte 68 Ded| cadenze delle sue frasi abondevoli, per meglio esprimere la 69 4| rinnovellare il sacrificio di Abramo appiccando il fuoco a un 70 Nota| intitolato Il Messia dell'Abruzzo (Lanciano, Rocco Carabba, 71 4| morimur... A carnibus tuis abscinde illam... - Vide, nell'alba 72 1| imperfetto, non bisogna abusarne. Tu ne abusi, quasi sempre 73 1| bisogna abusarne. Tu ne abusi, quasi sempre con crudeltà.~ ~ 74 6| e là, nel pianerottolo, accadde una scena di violenze che 75 2| farsi sentire.~ ~«Ma che mi accade stasera? Non posso più rimaner 76 2| fingere la scena che doveva accadere, studiò il proprio contegno, 77 1| amico? - Non è bella! - Che accadeva lontano? Tu che facevi? 78 4| giravano, aumentando di numero, accalcandosi, incalzandosi, con tal furia 79 4| violenza dalle vetture; si accalcavano alla porta, contro i cancelli; 80 6| il contatto della carne accaldata e soccomberebbe di nuovo 81 6| ch'ella soleva fare nell'accalorarsi e che pareva non appartenerle 82 5| ostinava in lui con tanto accanimento a richiedere, a strappare 83 1| uno de' miei carnefici più accaniti sarà il pensiero confittomi 84 6| la mamma alzò le mani. Si accapigliarono. E mia sorella giunse a 85 4| Ippolita; e si chinò per accarezzare la povera bestia scarna 86 6| saltellando. Si chinò ad accarezzarlo.~ ~- Tu non lasci mai l' 87 1| Voglio vederti, parlarti, accarezzarti. Ti amo come non mai... 88 3| l'America; un altro s'è accasato a Tocco e lavora nelle miniere 89 4| e sudante su la gleba o accasciata in fondo ai tugurii, sotto 90 5| la inebriava; e l'ebrietà accecandola le impediva di scorgere 91 4| quella grande erta polverosa, accecante di bianchezza, su cui tutti 92 5| farmachi i quali eccitano accelerano aumentano le azioni organiche 93 5| memoria, anche la rivedeva accelerare il passo verso il gruppo 94 3| al viso una fiamma, per accelerargli il battito dei polsi, per 95 1| Involontariamente Ippolita accelerava il suo passo verso il gruppo 96 5| piede sul tratto più largo, accelerò il passo, preoccupandosi 97 4| fanatismo di parte, che accende il sangue di tutti gli idolatri 98 5| grado a grado la voce ed accendendosi:~ ~- Benedetto sia chi ci 99 1| è vero? Appena giunti, accenderemo un gran fuoco e prenderemo 100 1| fiammella in cima alla pertica e accendersi d'un tratto il fanale illuminandoti.~ ~ 101 1| vedremo insieme. Vuoi che accendiamo il caminetto?~ ~- No; oggi 102 1| ti soffermasti perché un accenditore di fanali ingombrava il 103 4| a contrasto, con mille accenti. L'ampiezza della campagna 104 4| volgari e più irregolari si accentuavano, il basso della faccia sembrava 105 2| angosciosa e repulsiva. Accertando ch'egli poteva non uccidersi, 106 1| spense. Altri bagliori si accesero, languirono.~ ~- Ippolita 107 3| isteralgia. Talvolta erano accessi brevissimi, passaggi rapidi 108 6| mostrerebbe troppa riluttanza ad accettarmi come sostitutore del genero 109 6| delle offerte sarebbe stata accettata. Ella avrebbe anche potuto 110 2| chiesto nulla, ho sempre accettato tutto, mi sono sempre rassegnata 111 6| per l'ultima volta!» Egli accettava per l'ultima volta, nell' 112 2| senza sollevare gli occhi, accigliato, mangiandosi le parole - 113 5| dispetto e di vergogna: si accigliò, come se avesse sorpreso 114 5| l'ostilità segreta e si accingesse a trionfarne.~ ~- Che guardi? - 115 2| atto definitivo ch'egli si accingeva a compiere.~ ~Ma, come avanzava 116 5| Chi sa!~ ~I figliuoli si accinsero a muovere l'argano.~ ~Per 117 3| lasciandolo vacuo. Come udì un acciottolio di piatti, domandò:~ ~- 118 6| ammirava lo spettacolo, accogliendo con esclamazioni d'allegrezza 119 5| visite; e gli facevano un'accoglienza rispettosa, gli tenevano 120 5| esametro sonante, i quali accoglievano sempre «con lo stesso allegro 121 6| avvenire. Non potremmo dunque accomodarci? Son sicuro che, considerata 122 2| natali; e quell'orrore che accompagna l'atto o il pensier criminoso 123 4| agitavano di continuo la frusta accompagnando di gridi rauchi gli schiocchi 124 5| di quei cupi silenzii che accompagnano l'aspettazione d'una catastrofe 125 3| tornarono nella memoria accompagnate da onde di musica che le 126 2| quegli uomini mascherati, accompagnato da quelle torce, da quell' 127 2| Escivano dalla porta gli accompagnatori funebri, con le insegne. 128 4| vi rimeriti! La Madonna v'accompagni! Ma non posso salire.~ ~ 129 5| L'imagine di bellezza lo accompagnò pel sentiere quando egli 130 1| inebriarsi d'una passione che accomuna i loro cuori, per sollevarsi 131 4| una razza disfatta, corpi accomunati alla bestia immonda e alla 132 2| impressa; ed a quella s'accomunava la visione del volto paterno 133 2| voce tremava, di pianto, accorata.~ ~- Tu vedi, Giorgio, tu 134 1| uomo che si disperava e si accorava in quelle frasi scritte; 135 2| pomeriggi lontani; romori che l'accoravano. Una specie di fluttuazione 136 4| orecchio nell'atto di chi accorda uno strumento.~ ~- Ecco 137 4| quanto più potrò intensi. Accordando così la mia anima con l' 138 2| i suoni d'una chitarra accordata in diapente e il ritornello 139 2| averla nascosta. Diego s'era accordato col padre. Tutt'e due, eludendo 140 2| atto che gli era familiare. Accordò l'istrumento, diede la pece 141 6| senza soffrirne, senza accorgersene, quasi che la loro vita 142 3| indefinibile, che le viene dall'accorgersi di aver suscitato per sola 143 3| la bocca perch'ella se n'accorgesse e rispondesse. Allora sentì 144 1| così l'agonia. Tu non te ne accorgi ancóra; ma io, da che tu 145 2| doveva senza altri indugi accorrere là dove era il vero dolore, 146 4| Scorgendo altri mendicanti che accorrevano, Ippolita affrettò il passo, 147 4| che occupava lo spiazzo, accorsero allo spettacolo.~ ~- Che 148 5| della casa di sopra era accorso e l'aveva tratto dall'acqua 149 4| non aveva aspetto umano, accosciata sotto un palo, sollevava 150 4| in semicerchio; le donne accosciate, gli uomini in piedi, il 151 4| i sopraggiunti potessero accostarsi. Una di loro, - una vecchia 152 5| aveva detto a Rut Moabita: - Accostati qua, e mangia del pane, 153 4| vetturale. - Nessuno più s'accosterà. Te lo prometto.~ ~Voci 154 2| affettuoso di Giorgio le accrebbe la commozione. Altre lacrime 155 6| bruttissima; e la sua bruttezza accreditava quella voce infame. Mia 156 2| come per alimentare e per accrescere quella commiserazione che 157 2| aveva egli così puerilmente accresciuta nella sua imaginazione la 158 1| inesorabile; e la mia miseria si accumula, ad ogni minuto, più squallida 159 2| sentiva l'odore delle medicine accumulate su un tavolo accanto al 160 4| metallo, su cui le offerte s'accumulavano sonando. Da un lato, presso 161 2| complicatissimi riguardanti un'accumulazione d'imposte fondiarie non 162 Ded| idioma che qualcuno anche osa accusare di povertà e quasi di goffaggine. 163 4| ingigantire i vizii mediocri nell'accusarsi; rimettere di continuo la 164 1| proposito i miei pensieri. Sono acerbi e oscurissimi. Sento che, 165 1| persistendo in quel sorriso acerbo, in quello sguardo acuto. - 166 5| intigni il tuo boccone nell'aceto - ; e Rut s'era posta a 167 Ded| terribilis ut castrorum acies ordinata, alta su un mistero 168 3| gemelli, i due nèi, i due vivi acini d'oro. Ella portava un collaretto 169 4| virile. Una torque di grossi àcini d'oro le cingeva per tre 170 2| garrivano, il tintinno dell'acquasantiera su la parete... -~ ~Il fatto 171 4| vegetali ancor vibranti dell'acquazzone pomeridiano. Tutte le fronde 172 4| un'onda marina nella massa acquea sottostante. Lo scopo dell' 173 3| in una specie di esiguo acquedotto composto di tronchi scavati 174 2| riflettere, per il bisogno di acquetarlo e di liberarsene, l'interruppe 175 5| grembiule nero; sembrava acquetarsi. D'improvviso, un nuovo 176 4| le voci della campagna si acquetavano sotto il chiarore pacifico. 177 2| inesplicabile quella quasi completa acquiescenza del suo animo nella necessaria 178 3| gli stimoli esterni avendo acquisita una eccitabilità che avanzava 179 1| furbesco e d'ignobile che acquistano gli uomini costretti a vivere 180 4| chierico il metallo prezioso, acquistato con le fatiche assidue di 181 5| grigiastro come la selce, acquistava un carattere e una significazione 182 5| di quel corpo miserevole acquistavano agli occhi di Giorgio una 183 5| torture durate per mille anni acquistò una tal sicurtà nel suo 184 3| sopravvivevano egualmente acri e fermentavano, cagionando 185 6| intorno alla lor sensibilità acuita un diverso incantesimo. 186 6| La passione aveva in lei acuite e complicate queste virtù. 187 1| sempre. Ho i sensi così acuiti che odo cadere a una a una 188 1| e più inflessibile di un aculeo. Il respiro m'è una fatica 189 5| quelli, con uno straordinario acume di percezione e di esame, 190 4| intemperie, dai morbi: - i cranii acuminati o depressi, calvi o lanuti, 191 4| giocoliere mandava squilli acutissimi dietro di loro. La sempre 192 2| un periodo di sensibilità acutissimo. Tutti i suoi nervi tesi 193 1| rasserenato.~ ~Una serenità quasi adamantina s'incurvava su la campagna 194 4| quelle miriadi di lacrime adamantine riscintillavano al chiarore 195 6| quel fondo la facoltà di adattarsi facilmente ai contatti di 196 3| proteggevano certe mense di pietra adatte alle cene estive. Limitava 197 1| vincerà il nuovo disgusto. Si adatterà. Forse anche non dovrà vincere 198 5| rammarico che a poco a poco addensandosi assumeva la gravità di un 199 Ded| prosa per arricchirla e per addensarla. Come negli antichi Trionfi 200 6| che sentiva sul suo capo addensarsi la minaccia e sapeva l'inutilità 201 6| chiedi.» Il motivo del filtro addensava su la risposta l'oscurità 202 4| lontananza notturna si velò, s'addolcì, si fece così tenue che 203 6| prendere quando voleva lenirlo, addolcirlo, soggiunse:~ ~- Vieni qui, 204 5| sua angoscia selvaggia s'addolciva in una infinita tenerezza. 205 3| piacerle, di turbarla, di addolorarla, di esaltarla, penetrandola 206 2| la sorella avrebbe potuto addolorarsi e intenerirsi su la memoria 207 4| il contatto della gente addolorata e brutale.~ ~- Vuoi? - ripeté 208 3| intorpidite dal morbo, ancóra addolorate dagli spasimi dell'isteralgia, 209 2| scricchiolò, nel silenzio.~ ~- S'addormenta - disse Giorgio a voce bassa.~ ~ 210 5| traesse profondi respiri addormentandosi sul mare.~ ~«Ah quel sorriso 211 6| lente che evocano i sogni e addormentano le pene; ella portava occulto 212 3| Io non so che darei per addormentarmi in questa mollezza snervante 213 1| della prossima notte: - l'addormentarsi a poco a poco nel languore; 214 2| non portava anche forse addormentati nella sua propria sostanza 215 5| rispose.~ ~- Che fai? T'addormenti?~ ~Ella non rispose.~ ~Giorgio 216 4| finalmente al portico; s'addossarono a uno dei pilastri, presso 217 4| sentore acre di una mandra, addossati gli uni agli altri per modo 218 5| insonni. Ed egli soleva addurre a pretesto quel bisogno 219 1| inesprimibilmente; e il mio orgoglio si adira contro la sofferenza. Ho 220 4| me!~ ~Ma il vetturale s'adirò; e, drizzatosi a un tratto, 221 5| fondamento sostanziale. Egli adombrava l'uomo di Gautama. La sua 222 1| approssimativa esagerando la frase, adoperando i comuni effetti retorici. 223 2| rovina? O non vedeva che, adoperandosi in quella circostanza, faceva 224 3| esistenza materiale, bisogna adoperarsi con tutte le forze a rendere, 225 Ded| goffaggine. Il vocabolario adoperato dai più si compone di vocaboli 226 1| deserta città guelfa che tace adorando il suo bel Duomo.~ ~- Orvieto! 227 4| Alessandro prostrato in atto d'adorarla. -~ ~La leggenda era semplice, 228 5| perdendo di vista l'agile adoratrice della fiamma. - È fuggita.~ ~ 229 1| scambiarono, piano, parole di adorazione.~ ~Ella disse, sorridendo:~ ~- 230 2| voglia tanto bene, che mi adori! Non si stacca mai da me, 231 3| così l'ebrezza dell'uomo, adulandone l'orgoglio virile. Infatti, 232 4| soltanto ma i vecchi, gli adulti, i giovinetti, per giungere 233 4| che non più parevano un adunamento di singoli uomini ma la 234 2| sgorgano in cuore e s'adunano negli occhi - alla vista 235 5| e splendide di ricchezza adunata dalle braccia degli uomini, 236 5| nome, da tutte le femmine adunate sorsero esclamazioni di 237 5| nessuna opera egli avrebbe adunato l'essenza del suo intelletto, 238 Ded| Trionfi della Morte il pittore adunava le fuggitive grazie della 239 6| era, infine, sterile. - Si adunavano dunque in lei le virtù sovrane 240 4| schiacciati da un pugno, o adunchi come il becco dell'avvoltoio, 241 4| agitarono le mani rugose e aduste che avevano sparso in vano 242 Ded| scritta; prima si dilatò aerea dai rostri, poi si fermò 243 5| notturni degli spiriti dalle aeree lingue; il bisbiglio delle 244 6| bestiale tristezza e poi s'affaccerebbe di nuovo al giorno, si estenuerebbe 245 5| inquietudine angosciosa, affacciandosi di continuo alla loggia 246 2| Defendente Scioli.~ ~Si affacciarono, l'uno accanto all'altra. 247 2| finestra temendo di vedere affacciarsi fra le cortine il padre 248 3| gli aranci e gli olivi, affacciata su una piccola baia che 249 5| strada ferrata; un altro s'affacciava dall'alto del promontorio, 250 4| dei gomiti il torrente, affannandosi per difendere dagli urti 251 5| cominciò ad affrettarsi, ad affannarsi. E, appena per un moto falso 252 2| rivolse, un poco sconvolto e affannato da quell'azione rapida ch' 253 6| dolce e devota donna si affannava a placare quel folle furore. « 254 2| vedrai...~ ~Ella seguitava, affannosamente, come ricacciando in gola 255 3| le inquietudini, le lotte affannose contro la inesorabile brutalità 256 2| da una specie di stupore affannoso, incapaci di distrarre il 257 4| gli occhi fissi alla vela, affascinati da quel bianco. Un po' curva, 258 5| che le idealità dell'amore affascinavano ed esaltavano. - Lasciami 259 5| mia presenza continua ti affatica? Ti ho deluso?~ ~Assalito 260 2| trascinandomi accosto accosto, affaticandomi per raccoglierne almeno 261 2| il giorno non fa se non affaticare di Notturni il suo cembalo 262 5| alla cerimonia.~ ~Alle cose affaticate dall'ardore diurno soprastava 263 4| due cuori contristati e affaticati ricevettero come un refrigerio.~ ~- 264 4| distaccato dai suoi ospiti; s'era affaticato di continuo ad aprir la 265 5| che benedice e colui che afferma; e lungo tempo pugnai da 266 6| agli sguardi e alla luce, affermando in quel gesto il suo dominio, 267 5| forte, quasi che volesse affermare il suo potere.~ ~- Vieni!~ ~ 268 6| voglio! - oppose Giorgio afferrandola per le braccia con una risolutezza 269 2| con la mano tesa come per afferrargli un braccio.~ ~- Io non mi 270 1| vide, le corse sopra per afferrarla. La povera bestiola tentava 271 5| quelle mani convulse che l'afferrarono. Pericolò sotto la stretta, 272 4| serpi escite dal letargo; le afferravano vive e se ne cingevano il 273 5| tu non hai paura e non mi afferri come dianzi, basto io a 274 2| alterava anche il passo per affettare la stanchezza; e provò una 275 5| s'appagò di quelle parole affettate che sembravano inalzarla 276 3| essendo un motivo perpetuo di affetti e di sogni pel passionato 277 2| altro il fianco di Cristina, affettuosamente; e passò così nella stanza 278 2| ostentazione di maniere affettuose.~ ~- Come mai ti sei risoluto 279 5| vivaci li incoraggiò ad affidarglisi guardandoli con i suoi occhi 280 6| la loro vita corporale si affinasse, quasi che la loro sostanza 281 3| cose appassionate e soavi affinavano le sue sensazioni, toglievano 282 2| deserte i fanali rari si affiochivano. Da un forno chiuso venivano 283 4| sulmonese che cadeva in estasi affisando il sole.~ ~- No, signore, 284 3| Giorgio Aurispa, invece, si affliggeva e si disperava del suo isolamento; 285 1| pallida. Mi piacerebbe sempre afflitta e sempre malata. Quando 286 5| sieno ombre fugaci, brume d'afflizione, nebbie al vento.»~ ~Diceva: « 287 2| un'aria tiepida e un poco affogante, sparsa di quel sentor singolare 288 5| aveva corso pericolo di affogarsi in una pozzanghera d'un 289 1| mi sentivano salire, si affollavano davanti alla porta. Com' 290 2| sul dorso pieno e molle affondandovisi un poco...~ ~- Mi stai a 291 6| rancore del naufrago che nell'affondare scorga da presso il compagno 292 1| Ripenso tante tante cose, affondato nel letto, con il capo dolente. 293 1| foglie secche dove i piedi affondavano sino alla caviglia! Ella 294 5| Zarathustra. «Ecco l'atto che affranca dal dolore e fa men grave 295 5| resi a tutte le cose, io affrancai tutte le cose dal giogo 296 4| bisognerebbe che io mi affrancassi dall'amore, che io mi disfacessi 297 3| esistenza futura in cui egli, affrancato da ogni abitudine funesta, 298 3| pensava Giorgio. «Così affranta, mi piace di più. Io riconosco 299 4| Giorgio e Ippolita, smarriti, affranti, guardarono la tremenda 300 2| padre a proseguire, come per affrettare il termine delle sue torture.~ ~- 301 1| disponevano ad uscire, essi affrettarono il passo. Ma ostinate le 302 5| inesperta, ella cominciò ad affrettarsi, ad affannarsi. E, appena 303 2| e di quei dolori che gli affrettavano la morte.~ ~Esausto, non 304 6| il profumo.~ ~- Perché ti affretti? - domandò Ippolita.~ ~Giorgio 305 1| suo fresco e vivace riso, affrontando gaiamente l'avventura imprevista. 306 2| sua propria energia nell'affrontarlo; e poi la raucedine repentina, 307 5| moderna - splende nel suo aforisma figurato: «Nessuno fu mai 308 1| Ed è una giornata grigia, afosa, plumbea, una giornata quasi 309 1| sensualità, nei lunghi pomeriggi afosi d'estate, sotto le gallerie 310 Nota| Messia. Oreste, nato da Agapito de Amicis e da Maria Raffaella 311 3| nell'iride variegati come agate. Portava agli orecchi due 312 5| le prime bracciate furono agevoli. Ma sùbito, inesperta, ella 313 1| un tratto, un pensiero mi agghiaccia. Se io, inconsapevolmente, 314 4| pensava, sentendosi dentro agghiacciare. E gli ritornavano alla 315 6| medesimo orrore che l'aveva agghiacciato dinanzi alla porta della 316 2| rilievo della realtà e l'agghiacciava di spavento vero. Rimase 317 4| giovani aratori con i bovi aggiogati, al conspetto dei loro vecchi, 318 1| stessi ricordi numerosi non aggiungono un fascino di più alla nostra 319 3| chiocciole nel suo grembo si agglomeravano, si avvoltolavano, si appiccicavano 320 4| parte di quella selvaggia agglomerazione umana, ch'egli esperimentasse 321 6| sul punto di salvarsi, d'aggrapparsi alla vita. Per lui quell' 322 5| Ippolita sbigottita si fosse aggrappata a lui con violenza. Ma una 323 5| lo scoglio, esausto.~ ~- Aggràppati! - suggerì a Ippolita, non 324 4| interrompere l'impeto si aggrappava al tronco d'un querciuolo 325 2| continuo accuse vecchie e nuove aggravate da mille particolarità ributtanti, 326 4| inopinato, dissimile ad ogni aggregazione già veduta di cose e di 327 1| doratura. Le fanciulle si aggruppavano sul davanti, tenendo le 328 2| ceruleo, le minori alture si agguagliavano e la valle profonda assumeva 329 4| la fronte nella pietra, agitandosi come in convulsioni demoniache. 330 4| gli parve più fiera, più agitante. Gli parve intensa come 331 4| riva d'un fiumicello poteva agitare col suo nome le moltitudini 332 2| persone che nell'interno si agitassero. Stette in ascolto. Gli 333 2| come basta la puntura d'un ago a vuotare una vescica gonfia.~ ~ 334 3| amore." Egli persisteva ad agognare l'amore nelle forme del 335 3| romore d'acqua su la nudità agognata. E quando gli scrosci cessarono, 336 3| di avvicinarsi all'Ideale agognato dal suo intelletto; gli 337 5| violenta e tenace dell'istinto agonistico, dell'istinto di lotta, 338 4| traevano gli auspicii per l'agricoltura. In festa le popolazioni 339 4| l'Infante; e benedetto l'agrifoglio per lo stesso atto cortese; 340 2| cera; portava una barbetta aguzza, i capelli spartiti da una 341 1| Mario, dietro i cipressi aguzzi.~ ~Giorgio pensava: «Mi 342 | ahi 343 4| dileguò. Verso il Vasto d'Aimone il cielo balenava frequente; 344 2| disegno, che avevano orlato aiuole ora distrutte. In un angolo, 345 6| sorella mi ha aiutata e mi aiuta a rendere verosimile la 346 2| dico bello, ma sano! Se m'aiutasse una volta il Signore!~ ~ 347 6| amica. Mia sorella mi ha aiutata e mi aiuta a rendere verosimile 348 3| pace la Vita Nuova; ed era aiutato nei preparativi da Cola 349 4| sporgenti e acuti. Le mani aiutavano di tratto in tratto lo sforzo 350 1| ardente passione non mi aiuterà a penetrarlo. Delle tue 351 3| difetti, amico mio. Ma tu mi aiuterai a superarli. Tu mi farai 352 3| le tolse il mantello; l'aiutò a togliersi i guanti; le 353 3| Tromma larì lirà...~ ~ ~T'àjje purtàte 'na ggiàrre de créte,~ ~ 354 6| gradi di splendore su l'ala di un inno. «Di che soave 355 1| primizia; ed uscì, con un passo alacre e saltellante. Egli era 356 1| guardando il fuoco ardere su gli alari, sorridendo talvolta a Giorgio 357 5| cavo della mano la preda alata che turbinava intorno al 358 5| turbinìo di lievi forme alate intorno alla sorgente della 359 3| si mise a chiamare:~ ~- Albadò! Albadora!~ ~E alla nipote:~ ~- 360 1| sonata dell'antico flauto albanese, gustandone il sapore dolcigno 361 4| la Vigilia.~ ~Ancóra le albe, i meriggi, i vespri e le 362 3| ad altro serviva che ad albergare forestieri nella stagione 363 4| porta della casa dove aveva albergato, vedeva una gran turba in 364 1| oscuri pericoli. Il vecchio albergatore li salutò su la porta, dicendo 365 1| di un amico, la contessa Albertini. Costei, divisa dal marito, 366 2| si mise a cercarlo in un albo che stava tra il fascio 367 6| diffusa la stessa anima che Albrecht Dürer imprigionò in intrichi 368 5| laudata nell'elegia di Menenio Aleieo poeta d'insigne stirpe romulea. 369 5| farfalla notturna batteva le alette con una rapidità incessante.~ ~- 370 2| ottobre, su una lirica di Alfredo Tennyson nella Principessa. 371 5| la farfalla diabolica che aliava intorno alla lampada senza 372 6| la lampada, intorno a cui aliavano le farfalle notturne. Stette 373 2| subitanea sollevazione e lo alienò d'un tratto dalle cose che 374 2| sua sofferenza come per alimentare e per accrescere quella 375 6| più alto, sempre più alto, alimentato dalla più pura essenza di 376 3| consentì. Le compagne, allacciandosi per le braccia, la strinsero 377 5| una più amante, una più allacciante, una più vasta anima. Ove 378 4| sedute in giro, con le gambe allargate sul terreno, masticavano 379 5| Rut s'era posta a sedere allato ai mietitori e s'era sazia.~ ~ 380 1| assidua; o almeno potrebbe alleggerire la mia vita.»~ ~Egli chiese, 381 4| frammento visibile d'un mondo allegorico ideato da un teurgo, presso 382 4| gusto dei simboli e delle allegorie, la virtù d'astrarre, l' 383 1| scendere.~ ~Ella si mostrava allegra, per rallegrarlo. Abbassò 384 1| andrò in mare. Le onde sono allegre e forti. Addio. Non ti scrivo 385 2| post Pascha: Andante quasi Allegretto: Surrexit pastor bonus... - 386 6| pianoforte giunse tra le allegrezze infantili d'Ippolita. Fu 387 1| gioco. Ambedue si sentivano allegri.~ ~- Dov'è Segni? Dov'è 388 3| aveva compreso che qualunque allettamento esteriore era trascurabile 389 1| intervallo di silenzio, allettata ella stessa da una frase, 390 6| tacito consenso dei suoi, allettati a poco a poco da un'esistenza 391 4| mancavano mai il colpo. Allettavano il gonzo in mille modi, 392 5| figlio mio! Per questo t'ho allevato!~ ~Ma la femmina irosa, 393 1| profonda, qualche cosa che mi alleviasse l'implacabile tormento dello 394 4| contrada trista. Troppo alligna qui la mala razza. Non c' 395 5| con sette figliuoli. Aveva allogato questo in casa di contadini 396 4| portavano quella visione allontanandosi. Era di settembre; e il 397 2| rispondere. Accennò di volersi allontanare dagli alberi; e mosse qualche 398 4| per un braccio, volendo allontanarla.~ ~Ma Ippolita aveva compreso. 399 1| prego!~ ~Ella riuscì ad allontanarlo dal tavolo. Egli sorrideva, 400 1| di accuse. «Come ti sei allontanata da me! Non è soltanto il 401 5| cantava:~ ~- Perché t'ho allontanato dalla mia casa? Perché t' 402 4| già stanche di guardare si allontanavano, altre dalle case circostanti 403 1| tratto. Tu mi sfuggi, ti allontani, diventi inaccessibile. 404 | allorché 405 4| atto cortese; e benedetto l'alloro perché prodotto dal suolo 406 5| una favola piena d'imagini allucinanti. Il riverbero del mare empiva 407 6| ancóra con i suoi occhi allucinati l'imagine sovrana in atto 408 4| turbinavano nello spirito e lo allucinavano. Un rombo continuo gli occupava 409 5| serpentina e insidiosa, allungandoglisi al fianco su la stuoia di 410 2| fili della barba un poco allungata, incolta ancóra!~ ~Il superstite 411 5| anni, biondiccio, gracile, allungato. Gli sollevavano la testa 412 5| quella seduzione, Giorgio si allungò supino. Per qualche attimo 413 2| raffiguranti re e regine a cui gli aloè con le loro punte aguzze 414 4| precludeva l'accesso all'altar maggiore, i preti ricevevano 415 2| dall'uso come quelli degli altari vetusti, e in ognuno di 416 4| diversi con una eleganza così altera e il sole di settembre dava 417 3| mentale formulata esagera ed àltera lo stato dell'animo a cui 418 3| mutazione dell'aria per alterargli tutto l'essere, per comunicargli 419 5| segni che rivelavano un'alterazione profonda. Un tempo l'amante 420 2| parola acre, di tutte le alterazioni che la furia del risentimento 421 2| Diego, alzando le spalle con alterigia ma senza guardare negli 422 Ded| Giardini di Consolazione e alternare pazientemente la compagnia 423 Ded| le varietà del mistero; alternasse le precisioni della scienza 424 4| ritmo lento e uniforme, alternato di voci maschili e di voci 425 5| assorta in un suo piacere alterno: - metteva i piedi nudi 426 Ded| oggi aspirare un artefice altero non sta forse nel rivelar 427 4| ascendere alle supreme altezze, attingere l'apice dell' 428 4| ma talvolta si manteneva altissima e riconoscibile pur in mezzo 429 4| le statue massicce o gli altissimi stendardi, trascinavano 430 6| persone del dramma nelle altitudini vertiginose del sogno d' 431 | altrimenti 432 | Altrove 433 4| queste api, ci dev'essere un alveare qui d'intorno - ella soggiunse. - 434 2| è vero - ripeté Giorgio alzandosi, sconvolto da quel pianto 435 2| i lumi della ribalta si alzano proiettando il massimo chiarore. 436 2| qualunque azione. Lo sforzo dell'alzarsi gli pareva enorme. Troppo 437 4| lunare, tacita. Le viti alzate si attorcigliavano alle 438 5| Figlio mio! Figlio mio!~ ~Alzava le palme al cielo e poi 439 2| accanto alla finestra; alzo gli occhi e incontro gli 440 4| chiedendo in cambio al Diletto. Amabat amare. Rinunziava per sempre 441 1| voleva sembrare a lui più amabile, più adorabile, più desiderabile 442 6| lunghe sedie di vimini, l'amaca, le stuoie, i tappeti, tutte 443 1| questo amore. Perché dunque, amandoci, siamo tristi?» Ella si 444 6| che impedisce a Tristano d'amar per sempre Isolda, di vivere 445 2| madre, proferita con labbra amarissime, gli era rimasta più impressa; 446 3| unica legge; s'io cessassi d'amarla, ella morirebbe; spirando, 447 4| pure astrazioni; entrambi amavano le cerimonie della chiesa 448 1| estranea come quando non mi amavi. Ed io non ti accarezzo 449 2| liquefatta nel concavo d'ambe le mani.~ ~Come fu tutto 450 1| comprenderle. Ma il benessere ambiente non era favorevole a quello 451 5| d'Ippolita un'espressione ambigua tra di compiacenza e di 452 5| redimersi, tutti insomma i più ambigui bisogni spirituali dell' 453 Ded| se bene io sembro forse ambire che lo sforzo da me tentato, 454 3| quali aveva comunicato, ambiva di comporsi un mondo interno 455 5| spirito? Fu una delle mie ambizioni dare alla mia anima triste 456 1| a Ippolita, prendendole ambo le mani:~ ~- Sei stata molto 457 3| più intimamente tua; e mi amerai di più, sempre di più. Sarà 458 3| una pura idealità. Io l'amerei oltre la vita, senza gelosia, 459 3| maschio s'è imbarcato per l'America; un altro s'è accasato a 460 1| insopportabile. Amici ed amiche ci assediano; non ci lasciano 461 Nota| Oreste, nato da Agapito de Amicis e da Maria Raffaella de 462 5| giacché siamo e non siamo.» L'ammaestrato da sé, considerando l'Universo, 463 2| carne che si difforma, che s'ammala, che si piaga, che si copre 464 6| a casa, quasi morta. Si ammalò, ebbe le convulsioni. La 465 4| la Madre di Misericordia, ammantata d'azzurro, e gli parlò con 466 3| il «Talamo dei Talami», ammantato d'una gran coperta nuziale 467 6| Tutta la collina era un ammanto giallo e il profumo dava 468 5| asciugassero; e le ciocche ammassate dall'umidità le cadevano 469 2| lungo tempo conosciuta ed ammessa un po' in confuso, la quale 470 6| profanato il suo dolor religioso ammettendo Ippolita a parteciparne. 471 4| riceveva le confessioni, amministrava la comunione con i frammenti 472 5| tu! - le disse Giorgio, ammirandola in quell'atto. - Sempre!~ ~- 473 1| Gli chiuse gli occhi, per ammirarle. Poi gli accarezzò la fronte, 474 1| gli amici del cognato, tra ammiratori, tra gente stupida. Le sue 475 4| violacea. Il calore l'aveva ammollita e resa lucida, quasi sudaticcia.~ ~- 476 6| fallo.~ ~- Sta attenta! - ammoni l'ombra del vecchio.~ ~Giorgio 477 4| vennero alla memoria gli ammonimenti dell'Ecclesiastico. - Non 478 2| sopra un tavolo, giacevano ammonticchiate le partiture per pianoforte 479 3| da una stanza dove sono ammonticchiati tutti i libri che non leggeremo. 480 3| superficie dell'anima; gli ammorzavano, gli sopivano il sentimento 481 5| promontorio si sporsero. Tutti ammutolirono, nell'aspettazione. Il custode 482 4| contrasto, con mille accenti. L'ampiezza della campagna solitaria, 483 4| l'ebrezza frenetica degli amplessi a cui si abbandonavano i 484 2| candida di nevi, pareva ampliare l'azzurro col suo semplice 485 Ded| di numeri con i poeti per amplificar la grandezza dell'anima 486 3| risultavano stati intellettuali amplissimi e complicatissimi: tanto 487 4| fossero raccolte le membra amputate in un ospedale. Mucchi di 488 4| ributtante come un membro amputato, che doveva perpetuare la 489 4| increspata e rossastra dell'amputazione.~ ~- Un morso! Il morso 490 3| assidua corrosione delle analisi? Non l'aveva forse in due 491 Ded| complicati e più rari in cui analista si sia mai compiaciuto da 492 5| svegliando fantasmi di sensazioni analoghe superiori e quindi producendo 493 4| come se non avessero alcuna analogia con le comuni espressioni 494 1| proferirla, soggiunse:~ ~- L'anatomia presuppone il cadavere.~ ~ 495 Inc| Falle sind es gefährliche, anbröckelnde, auflösende Bücher, im anderen 496 | anco 497 | ancora 498 5| entrata in Malamocco, dell'ancoraggio dinanzi alla Riva degli 499 5| strano: into something rich and strange. E si ricordava 500 1| delle preghiere...~ ~- Non andai alla messa, quella mattina!...~ ~- 501 5| credevamo che ci burlasse. Ma andammo e trovammo. Era senza testa. 502 5| Favetta! - egli esclamò andandole incontro con un'aria festosa, 503 2| Domenica II post Pascha: Andante quasi Allegretto: Surrexit 504 4| vita», egli ora credeva di andarle incontro, di trovarla e 505 1| uscendo da quell'asilo di pace andassero incontro ad oscuri pericoli. 506 4| particolarità dell'opera, andavasi rivelando per gli occhi 507 Inc| anbröckelnde, auflösende Bücher, im anderen Heroldsrufe, welche die 508 4| Forse dal Gargàno.~ ~- Dove andrà?~ ~- Forse a Ortona.~ ~- 509 4| Evcharistiæ.~ ~† Nicolavs Andræ de Gvardia me fecit A. D. 510 1| rare, cadevano.~ ~- Dove andrai stasera? - chiese ella. - 511 6| tenui lusinghe avvolgevano l'anelante, le suggerivano la prossima 512 1| Cesarini, i ciclamini, gli anemoni e le pervinche del Parco 513 4| scheletro colossale di un anfibio antidiluviano.~ ~Si udiva 514 6| ricomporre la solennità del vasto anfiteatro cinto di colonne e d'archi, 515 5| scolpiti su cippi funerarii; anfore memori d'un vino di cent' 516 5| a picco su la scogliera anfrattuosa. Il mare, immenso e verde, 517 1| noi quei lunghi silenzi angosciosi, in cui le forze del cuore 518 5| giaceva davanti all'apertura angusta. A destra e a sinistra sorgevano 519 3| fine. Tutti quei solchi angusti, scavati tra i massi, attraversati 520 1| Nella sua casa, ella è forse angustiata da dure necessità quotidiane.» 521 4| e le braccia colorite d'anilina come quelle dei tintori, 522 4| Non des mulieri potestatem animae tuae... A muliere initium 523 2| penso, chi ci pensa?~ ~Ella annaffiò i vasi. Ansava forte; e 524 3| la fava è la spia dell'annata.~ ~Il campo ondeggiava appena 525 2| gravissime: tre cattive annate, di séguito: la malattia 526 3| La fàf é la spìje de l'annàte: la fava è la spia dell' 527 3| seguì l'agricoltore.~ ~- St'anne la cambágna dice: quest' 528 5| Ella ricordava altri annegamenti; ricordava il fatto dell' 529 5| chi t'ha mandato qui ad annegarti?~ ~E la femmina irosa:~ ~- 530 5| tratta in salvo. La imaginava annegata, scomparsa nel mare; imaginava 531 6| Guarda come mi si sono annerite le braccia! - ella esclamò 532 Ded| sereni al Bisenzio. E certo Annibal Caro, prima di vergar sul 533 6| bisogno di dissolvimento, d'annientamento. Ella s'esasperava cercando 534 3| che dovesse in un attimo annientarlo.~ ~Ippolita si svegliò; 535 6| bisogno di distruggersi, di annientarsi; un bisogno di far morire 536 3| volto straordinariamente annobilito da quel riflesso di morte! - 537 6| qualche dubbio segno.~ ~- Ti annoio, è vero?, con tutte queste 538 5| di un corpo feminino, l'annuale offerta della spoglia epidermica 539 4| rientrato nella sua terra, annunziando di aver veduta una stella 540 3| figlia di Candia. Veniva ad annunziare la colazione pronta.~ ~- 541 6| quando nel tempo remoto fu annunziata al fanciullo la morte del 542 3| cagionati dall'eccitazione anòmala dei nervi, uno stato piacevole 543 4| convulsionarii. Egli disse, ansando, con la voce rauca:~ ~- 544 2| può se non struggersi in ansie e in timori per quel suo 545 5| fissando la cima di un'antenna immobile nell'azzurro, evocava 546 2| cose con cui egli aveva anteriormente comunicato tendevano a mutarsi 547 1| specchi rococò, riflettendo le antichette imagini in un'appannatura 548 5| solenne come quella degli antichissimi eroi ellenici che d'improvviso 549 4| colossale di un anfibio antidiluviano.~ ~Si udiva stridere l'argano, 550 5| anteriore non aveva forse amato Antigone?~ ~Sotto di lui, intorno 551 2| le suppellettili di forma antiquata erano disposte simmetricamente. 552 1| stanza con suppellettili antiquate, con un gran letto coperto 553 5| agguato al limitare degli antri; le lusinghe dei fiori vocali 554 2| soglia con un cartoccino che aperse innanzi a Giorgio, versandosi 555 Inc| Jenseits von Gut uud Böse. Aph. xxx.~ ~ ~ ~ 556 4| supreme altezze, attingere l'apice dell'estasi umana in Dio? 557 2| corto, gonfio, rossastro, apopletico. Si accorse che i baffi 558 6| freno e richiedono il rapido appagamento. Gli sembrava ora per lei 559 4| sciogliere il vóto sacro e per appagare un desiderio di crapula, 560 3| felice di coltivarle e di appagarle. Ma le mie predilezioni 561 4| impediva di dilatarsi, di appagarsi, di riposarsi nel grembo 562 5| promossa in lei da Giorgio - s'appagava di quei segni che rivelavano 563 5| della mia voce.~ ~Ella s'appagò di quelle parole affettate 564 1| rinforzava. A traverso i vetri appannati, vedevano il meschino alberello 565 1| antichette imagini in un'appannatura diffusa, davano ad esse 566 3| favorevoli, fra tutti i grandi apparati della natura e dell'arte 567 6| il solito, la tavola fu apparecchiata all'aperto, su la loggia. 568 5| liberatore improvviso che apparisse con la sua vela nelle acque 569 2| mano torchietti accesi. Non apparivan di costoro se non gli occhi, 570 6| pelle così chiara che pareva appartenere ad un altro corpo, a un 571 6| accalorarsi e che pareva non appartenerle tanto era sgraziato.~ ~- 572 3| Come sono fiera di appartenerti! Tu sei il mio orgoglio. 573 4| smisurata che pareva non gli appartenesse. Un cieco, in ginocchio, 574 6| irriconoscibili come se non appartenessero alla medesima vita ma vi 575 1| emanazioni del suo amore non gli appartenevano più e sentiva anche tutta 576 1| d'un suo pensiero. Io gli appartengo tutta quanta, ora e sempre.» 577 4| parevano frammenti d'inni appartenuti a liturgie immemorabili, 578 3| interna, tutte quelle cose appassionate e soavi affinavano le sue 579 1| è piena di questi gigli appassionati che sbocciano in un attimo 580 5| sopra un rogo, a piè dell'Appennino, al conspetto del Tirreno 581 4| basso della faccia sembrava appesantirsi. La bocca stessa, la bocca 582 4| a quel denso fumo che s'appesantiva come una nube di tempesta, 583 4| dei buoi. Ed egli portava appesi al collo molti brevi, spiegato 584 4| escivano di sotto al cappello appiastricciati su la fronte e su le tempie; 585 4| Ed inquieto esaminò l'appiccàgnolo sollevando la gamba di cera 586 4| il sacrificio di Abramo appiccando il fuoco a un pagliericcio 587 3| agglomeravano, si avvoltolavano, si appiccicavano l'una su l'altra, verdastre, 588 2| anche nel togliere qualunque appiglio ai supposti; e perfino nel 589 1| nella gran poltrona soffice, appoggiando il capo alla spalliera, 590 6| collo con un braccio nudo appoggiandoglisi all'òmero.~ ~- Entra nella 591 5| Spesso ella tenta di nuotare appoggiandosi a me. Io potrei facilmente 592 6| Giorgio le offerse:~ ~- Vuoi appoggiarti a me?~ ~Ella mise il suo 593 4| parapetto, con le spalle appoggiate al tronco d'una robinia, 594 5| in cammino. E già molti appresero a dimandare: - Chi è dunque 595 6| la sua grazia; ella aveva appreso a modulare, con una voce 596 6| la nube del sogno: «Chi s'appressa?» «Il Re.» «Qual Re?» Chiedeva 597 6| aveva voluto che Candia le apprestasse una zuppa rustica, all'uso 598 2| Questo colloquio a che approderà? Senza dubbio, a nulla. 599 2| Egli non aveva mai voluto approfondire quell'istinto di avversione 600 1| raggiungere una intensità approssimativa esagerando la frase, adoperando 601 5| strana inquietudine quando s'approssimava l'ora nota del passaggio. 602 2| pretesa di...~ ~Il barone approvava la dimostrazione del giovine 603 5| fermaglio - soggiunse; e se l'appuntò ne' capelli, con un gesto 604 6| a specchio del mare.~ ~- Apriamo anche una scatola di lukumi - 605 4| affaticato di continuo ad aprir la via tra la calca, a fare 606 4| due uomini che volevano aprirgli a forza le mascelle e mettergli 607 4| dietro di me.~ ~A fatica si aprirono un varco. Eppure li reggeva 608 1| vedeva la bocca di lei aprirsi con infinita lentezza e 609 4| consulto, egli non lasciava che aprisse bocca, ma sùbito gli diceva 610 1| domestico trovò le chiavi.~ ~- Aprite, là, il secondo tiretto. 611 1| sogno, da ben altre anime, aprivasi tra quelli simile a un'aurora 612 1| intervalli di sonno; ed io aprivo gli occhi per fuggire i 613 6| magnifici fiori crepuscolari che aprono le corone dei petali all' 614 3| sopracciglia folte, il naso aquilino; certe arie della testa 615 5| consumandosi la vittima su l'ara con profumo di lauro e di 616 4| Poco dopo, il Vicario di Arabona pose la prima pietra della 617 4| dolore.~ ~Attraversarono un aranceto odoroso calpestando le zàgare 618 2| Poi si mise a mondare un'arancia per Giorgio, con un'aria 619 4| rami violetti. La luna, aranciata, enorme, quasi piena, sorgeva 620 4| Non so che darei per un arancio... Hai molta sete? Soffri?~ ~- 621 3| fatiche: dall'opera dell'arare che fa sorgere la spalla 622 4| Tutti costoro avevano arato il campo, avevano falciato 623 4| colline solatìe i giovani aratori con i bovi aggiogati, al 624 2| libero di prolungare a suo arbitrio la durata del tragitto e 625 4| mezzo alle miti creature arboree sotto la cui scorza un giorno 626 4| rappresaglia.~ ~Alberi ed arbusti agli urti si spogliavano 627 6| vesti, si agitò come un arbusto dalle foglie odorifere per 628 4| rappresentava San Michele Arcangelo, era il Messaggero del Messia.~ ~ 629 4| le ampie aperture delle arcate di fianco; le porte cadevano. 630 4| Joannis Castorii de Gvardia archipresbyteri ad vsvm Evcharistiæ.~ ~† 631 4| quei fregi variissimi degli archivolti, dai rombi, dalle losanghe, 632 3| di Giorgio divenivano più ardenti e, com'ella soleva dire, 633 4| poco d'ombra. Il sole era ardentissimo. Ambedue pensarono alla 634 4| per dimostrare al Messia l'ardenza della sua fede, aveva voluto 635 4| Io ti guarderò.~ ~- Tu arderai e ti consumerai come un 636 6| ella affermò, con lo stesso ardimento. - Sei giovine. Perché dovresti 637 4| precipizio liberamente e arditamente? Certo, egli voleva conservare 638 5| inquietudini subitanee, ai suoi ardori cupi e quasi folli, alle 639 5| colmare su la cima del più arduo scoglio la piccola cavità 640 5| catastrofe ignota. I promontorii arenarii, con i loro gironi deserti, 641 3| rivolta. Soggiunse:~ ~- Arevá' Criste pe' lu munne: Cristo 642 4| cuori le malinconie.~ ~- Arevà Criste pe' lu munne: Cristo 643 5| bianche d'una bianchezza quasi argentea, consunte, secche, mal connesse, 644 1| conosceva Albano, non l'Ariccia, non il lago di Nemi. Ippolita 645 5| cavalli, di liocorni e di arieti: emblemi della possa bruta. 646 4| Vito, alle belle stanze ariose in conspetto del mare.~ ~- 647 5| Maggiore, nel portico degli aristocrati, il cui accesso era riserbato 648 5| intelletto, manifestato armonicamente la potenza delle sue facoltà 649 6| illuminando le sommità delle onde armoniche, ora oscurandole d'un'ombra 650 5| teorie votive che si svolgono armoniosamente in basso rilievo su i fregi 651 6| sole e per onde luminose e armoniose si diffondevano nell'universo. 652 4| fondo del mare, per gradi armoniosi, si levavano prima le due 653 1| ideale che più felicemente armonizza con l'aria veneziana. Io 654 6| dei colori e delle fogge armonizzanti con la sua grazia; ella 655 Ded| virtù della parola scritta - armonizzasse tutte le varietà del conoscimento 656 2| di lilla, ciuffi d'erbe aromatiche. Si vedevano ancóra qua 657 4| implorava per trattenerla, per arrestarla; e non la toccava. Tendeva 658 6| incontravano le labbra e s'arrestavano. «Che mai» diceva Tristano « 659 2| riuscirò a nulla, che mi arresterò a un ostacolo oscuro. Com' 660 6| paura! - ella diceva negli arresti, vedendo l'amante perplesso 661 Ded| portata in me questa prosa per arricchirla e per addensarla. Come negli 662 3| oro e d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d' 663 2| una terribile ansietà nell'arrischiarsi ai confini di quel mondo 664 2| grosse: di quelle che, se arrivano, hanno un effetto decisivo 665 4| Volta e sferza!~ ~- Siamo arrivati, signore. Di che hai paura?~ ~- 666 6| Passeggiamo un poco. Arriviamo fin là, agli olivi.~ ~Egli 667 2| asprezza di gesti, una quasi arroganza di modi facevano un singolare 668 2| d'acqua; e l'acqua che s'arrossava pel sangue fluente dalla 669 2| rapidità strana. Innanzi a me arrossisce quasi sempre, senza ragione. 670 2| palpebre un po' gonfie, arrossite dal lungo piangere; aveva 671 2| stridere la ruota di un arrotino, gente vociare nella strada: 672 2| imbevuta di quel liquido oro, s'arrotondava nel cielo come l'arco d' 673 4| fatica, con un gran sospiro, arrovesciando il capo, socchiudendo gli 674 5| un fascio di quadridenti arrugginiti giaceva davanti all'apertura 675 4| tra le due mani, nell'erba arsiccia. Altre, sedute in giro, 676 4| nella luce cruda sul terreno arsiccio, il fantasma dell'epilettico; - 677 1| svegliarmi, guardavo il mio corpo arso dal sole. Da tutto il busto 678 6| mai, a questa divorante arsura! Quale balsamo potrebbe 679 2| pur con qualche cosa di arteficiato, di eccessivo, di quasi 680 1| al suo spirito attitudini arteficiose e irreparabili.~ ~Seguitò:~ ~- 681 5| agguato, con i suoi cento arti il Trabocco aveva un aspetto 682 4| artificiale, simile ai suoni articolati dagli automi.~ ~- Signora, 683 1| sai, con dentro i fiori artificiali... Mi ricordo che pianse. 684 5| sua propria sensibilità artificialmente.~ ~Egli credeva ch'ella 685 5| e a moltiplicare i suoi artificii voluttuosi dandole frequentissime 686 1| realtà! Mi ricordo che alcuni artifizi puerili bastavano a darmi 687 6| sopra di sé a guisa d'un artifiziale firmamento il tessuto delle 688 4| sollevava con sempre nuovi artifizii a combattere l'estenuazione 689 5| mutamento operato dal suo artifizio nell'anima feminile che 690 2| ella abbia conficcato l'artiglio nella carne di quell'uomo. 691 5| dionisiaco», verso la vita «ascendente» prendevano forma nelle 692 4| miracoli. Chi era costui? Un asceta ingenuo ed innocuo come 693 Ded| padri, debbono ricercare gli asceti, i casuisti, i volgarizzatori 694 5| seguiva come un mentecatto asciugandosi le lacrime col dorso della 695 2| d'un pizzico d'arena per asciugarla, poi la riponeva nel cassetto 696 5| i suoi capelli perché si asciugassero; e le ciocche ammassate 697 3| disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata 698 6| domestici. Ed egli si mise ad ascoltarla, come altre volte, notando 699 1| provando un piacere squisito ad ascoltarlo, in mezzo al fumo leggero 700 2| che forse avrebbe dovuto ascoltarne il balbettìo nel silenzio 701 6| celata! O vènti incerti, ascoltate la mia volontà! Scotete 702 5| spirito dell'attentissimo ascoltatore, quasi la resurrezione d' 703 1| musica mi pareva deliziosa. Ascoltavo, con la testa levata verso 704 6| sul medesimo guanciale e ascolterebbe nell'insonnio il respiro 705 Ded| vergar sul foglio i segni, ascoltò dentro di sé le elette parole 706 2| la terrazza spalmata di asfalto, considerava i busti a uno 707 3| biancheggiava come un'ignea città asiatica su un colle della Palestina, 708 4| conducevano per le vie un'asina che portava su la groppa 709 4| sambuco o con le punte degli asparagi selvaggi, anche mangiando 710 2| inchinava su la montagna, aspergendola d'oro, dolcemente, come 711 5| libera si tergevano il sudore aspergendone il suolo ove ai raggi obliqui 712 1| chiusero tutti i vetri; aspettarono che il treno si movesse; 713 3| Vieni, vieni! Sono qui ad aspettarti; e mai aspettazione è stata 714 2| su un'amante supina che l'aspettasse. La Maiella, imbevuta di 715 4| immobili, rassegnate, quasi aspettassero la morte; e su le loro carcasse 716 1| una parola...~ ~- Ma io t'aspettavo. Io ero sicuro che tu saresti 717 3| se pàrte da la tèrre; n'aspette l'Ascènze: oggi il grano 718 4| vivacemente.~ ~- Andrò io. Tu mi aspetterai qui.~ ~Ella negò, ostinata.~ ~- 719 6| prendere la torcia. Ella m'aspetterebbe all'ingresso del ponte. 720 5| sedere là, nell'ombra, e ti aspetterò.~ ~Ella soggiunse, esitando, 721 4| d'una volta con sincerità aspirato a quel silenzio, a quella 722 2| che si scomponeva così aspramente pronunziando le parole crude, 723 5| metteva fuori tutte le sue asprezze e tutti i suoi nocchi, rivelava 724 1| specie di malinconia che assale una donna quando ella guarda 725 4| ad ogni rumore, pronto ad assalire la strega per ferirla. Sarebbe 726 1| d'una volta. Una paura l'assalse, atroce, ch'egli potesse 727 1| alla porta. Com'entravo, mi assaltavano. Allora io mi sedevo per 728 1| anzi che tu non avrai altri assalti e che la tua convalescenza 729 5| castamente blandito, di assaporar lentamente la sua chiusa 730 1| nome con lentezza, come per assaporarlo. - Che palpito ebbi quando 731 1| bruciatura, convulsa come se assaporasse una saliva amara di continuo 732 4| Finché dura l'amore, l'asse del mondo è stabilito in 733 1| insopportabile. Amici ed amiche ci assediano; non ci lasciano in pace 734 6| nervosa su cui doveva fare assegnamento per la prossima azione.~ ~- 735 4| mormorio corse tra le femmine assembrate intorno alla vittima.~ ~- 736 2| faceva rassomigliare all'assente. - -Hai capito?~ ~La madre, 737 6| spazio piano e si rivolse per assicurarsi ch'ella lo seguiva. Ancóra 738 1| marito era per me come un'assicurazione. Mi pareva ch'egli custodisse 739 1| belle lòdole!~ ~Giorgio assicurò, con labbra convulse:~ ~- 740 4| acquistato con le fatiche assidue di più generazioni, custodito 741 3| pensiero l'occupava, unico, assiduo: il pensiero della morte. 742 4| faceva sforzi continui per assisterli e per proteggerli. Una compagnia 743 6| Chiamami. Io voglio assisterti.~ ~- Perché vuoi prenderti 744 6| sotto le stelle, perché assistessero alla festa del suo amore, 745 5| composta l'ultima bica; e assistette alla cerimonia.~ ~Alle cose 746 2| diverso significato.~ ~E assisteva, lucido e attento, allo 747 5| muovi, mentre tu parli, io assisto a una successione di prodigi. 748 4| il consueto fenomeno: - associando le prime percezioni reali 749 3| una rapidità fulminea nell'associare gli uni e le altre, per 750 2| particolari, più distinte; si associarono componendo una scena visibile. 751 4| imagine della carezza era associata come quella di un'azione 752 1| sentimentale, per via d'imagini associate. Quell'innocente scoppio 753 2| legatura. - Un'imagine si associava all'altra; ed egli rivedeva 754 5| personalità non era se non un'associazione temporanea di fenomeni intorno 755 3| più rare complessità di associazioni davano alla facoltà imaginativa 756 4| occhi verso l'Imagine, si assoggettavano al supplizio. Ciascuno posava 757 2| qualcosa forse in me, che mi fa assomigliare a quel fanciullo. La mia 758 5| Talvolta l'ospite si assopiva, blandito dai ritmi lenti. 759 6| Qualche volta a quel rumore ci assopivamo...~ ~Ella s'interruppe, 760 1| se non a un sol patto: - assorbendo tutto tutto il tuo essere 761 4| nel suolo originario, non assorbirò io un succo schietto e possente 762 3| le sue capacità essendo assorbite dai suoi mali, qualunque 763 4| soprannaturale vinceva, copriva e assorbiva la vita ordinaria creando 764 4| avvolti nel fumo dell'incenso, assordati dalle grida, soffocati dalla 765 5| invisibile sollevava dalla terra assumendoli trasfigurati nella sfera 766 1| però che da questo momento assumo io l'alta direzione del 767 1| domestico fosse uscito, assunse un'aria un po' sconvolta; 768 2| e le parole della madre assunsero per lui un significato e 769 4| suprema ed unica voluttà. Assunta in sommo dello stelo meraviglioso, 770 2| sorriso imprevisto, aveva assunto dal suggello della morte 771 6| Cominciava così una specie di assunzione gaudiosa per gradi di splendore 772 5| panno candido in cima alle aste infisse nel terreno.~ ~Guardia 773 4| seduceva. Considerandola, egli astraeva dalle circostanze avverse 774 5| il male sacro, il morbo astrale; l'amante cupida e convulsa 775 4| delle allegorie, la virtù d'astrarre, l'estrema sensibilità alla 776 4| vedeva soltanto l'imagine astratta del sesso; vedeva soltanto 777 4| simboli o in un cielo di pure astrazioni; entrambi amavano le cerimonie 778 4| adorava il sole? Un simulatore astuto e cupido che tentava di 779 3| quale influsso di conscienze ataviche, non poteva rinunziare ai 780 | atque 781 4| pellegrini meriggiava nell'atrio bestialmente, sotto il nobilissimo 782 1| della tua partenza, furono atrocissimi. Tu partivi, tu partivi, 783 1| del gruppo, attratto dall'atrocità della scena.~ ~Oltrepassarono 784 4| religiosa, inclinata al mistero, atta a vivere in una selva di 785 2| estremità della fascia s'era attaccata su la piaghetta; ed egli 786 2| gioca, non ride. Sta sempre attaccato a me. Non mi lascia mai. 787 1| vede? Con chi parla? Quale atteggiamento ha verso quelle persone 788 5| suggello di grazia; mani atteggiate a sostenere il lembo d'una 789 2| chiaro, sul volto pur sempre atteggiato di tristezza. E quel lume 790 6| egli nella sua fantasia atteggiava a impudichi eccessi «la 791 4| valso. Bisognava ch'egli attendesse la scintilla repentina, 792 4| grazia! Fammi la grazia!~ ~E attendevano, in una pausa ansiosa, sbarrando 793 3| farai perfetta per te. Da te attendo il primo aiuto. Poi, quando 794 4| Gli ascoltanti intorno, attentissimi, non perdevano una parola; 795 2| guardarono e si sorrisero, attenuando la loro pena.~ ~Ella fece 796 6| come fili eterei le note attenuandosi tessevano intorno all'amante 797 4| ombre e con le loro voci gli atterrati che parevano non dover mai 798 6| trionfalmente come in una spira attingendo le sommità dello spasimo 799 5| tendevano alla riva, l'attingevano con uno scroscio trionfale 800 1| lacrimoso. Un bagliore fievole attinse una collina, la sparse d' 801 2| è. La morte, infatti, m'attira.»~ ~Le campane di Santa 802 3| strana espressione animale, attirante, indescrivibile.~ ~Giorgio 803 5| scogliera aveva più volte attirato lo sguardo e incitata la 804 4| da lunghe corde di vimini attorcigliati. Si afferrò al fascio delle 805 4| tacita. Le viti alzate si attorcigliavano alle canne come ad agili 806 2| spontaneamente ripensò quegli attori che sul palco scenico hanno 807 6| gli si avvolse, gli si attorse; con un movimento quasi 808 1| sommità della testa i capelli attorti come in una voluta, neri 809 6| più nobile degli eroi per attossicarlo e perderlo, colei che aveva 810 1| pensiero. Il tuo pensiero ti attrae forse più che io non ti 811 4| quel giorno. Certe figure l'attraevano d'improvviso magneticamente. 812 1| forse più che io non ti attragga, perché è sempre nuovo e 813 2| empì di disgusto. Poi lo attrassero quei fanciulli laceri che 814 6| già gustata qualche volta, attratta dall'odore nella casa dei 815 5| notevoli; e n'eran rimasti attratti per lungo tempo, quasi forzati 816 1| vellutato, a cui davano una attrattiva di più. Notò ch'ella non 817 1| l'erba; un cappuccino che attraversa una piazza; un vescovo che 818 2| nessuno lo interrogasse. Ma, attraversando il corridoio, egli doveva 819 4| pensiero, se bene ancor li attraversasse a quando a quando un brivido 820 2| delle finestre luminose attraversate da qualche ombra mobile; 821 3| angusti, scavati tra i massi, attraversati da radici innumerevoli a 822 | attraverso 823 6| ricostruiva la vita anteriore attribuendole le più meschine volgarità, 824 5| supera in valore tutti gli attributi accessorii, determinato 825 4| quel non mai veduto accordo audace d'archi a tutto sesto, d' 826 Inc| gefährliche, anbröckelnde, auflösende Bücher, im anderen Heroldsrufe, 827 5| ne sei il mallevadore e l'augure!»~ ~Il verbo di Zarathustra, 828 4| o malefica, bene o male augurosa, che partecipava ad ogni 829 4| confronto qualunque più vasta e augusta realtà. La sua terra e la 830 4| Senegallia, moglie di un Augustinone sartore di Cappelle, per 831 4| ginocchia. Giravano, giravano, aumentando di numero, accalcandosi, 832 2| in confuso alla memoria aumentandogli quella corporale stupefazione 833 2| consapevolezza della sorella aumentato il rammarico; Cristina sentendo 834 4| incomincia nei suoi organi e che aumenterà sino all'accesso. Non è 835 1| selci. Quel romore accorante aumentò la loro pena.~ ~Giorgio 836 3| tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una 837 5| profondità verde con un luccichìo aurino.~ ~- Nulla! - mormorò il 838 6| sorella aveva avuto per auspice una ninfomane, in quali 839 4| materia fumante traevano gli auspicii per l'agricoltura. In festa 840 3| pane e il vino! Pùozz'èsse aute quand'é lu sole: possa tu 841 4| ai suoni articolati dagli automi.~ ~- Signora, ségnati - 842 2| chiusa in quei muscoli, l'autorità di primogenito offesa gli 843 4| mobile dell'acqua su cui s'avanza il rìfolo; e stette ad aspettare, 844 4| lamentevole, tendendo la mano e avanzandola talvolta sino a toccarli. 845 2| da una violenza iniqua, avanzandosi per la strada che conduceva 846 4| La madre continuò ad avanzare, alta e diritta, quasi rigida, 847 6| la volta buia e il rapido avanzarsi dei fanali nelle tenebre 848 4| peso del corpo orizzontale, avanzavano a poco a poco verso l'altare; 849 4| nell'ombra.~ ~Allora egli si avanzò verso la porta.~ ~Come varcò 850 | avendola 851 | avergli 852 2| sorella, rammentandosi d'averle parlato d'Ippolita nell' 853 5| vecchiaia e la sofferenza avesser compiuta la loro opera crudele.~ ~ 854 2| concubina, della femmina avida e insaziabile che certo 855 6| angoscia, in cui le anime avide di confondersi incontravano 856 2| famiglia, una donna perduta, avidissima; e per lei e per gli spurii 857 | avremmo 858 4| Guardiagrele.~ ~ ~† Ego Demetrivs Avrispa et vnicvs Georgivs filivs 859 | avute 860 4| più in là.~ ~Scesero in un avvallamento coltivato; cercarono un 861 1| gli venne alla memoria, avvalorando la possibilità temuta. E, 862 5| piovevano intorno al volto avvampato i capelli ancóra umidi di 863 4| Ciascuno, stimandosi più avveduto e più esperto, si proponeva 864 6| dominatore del mondo», l'avvelenatrice, l'omicida, si trasfigurava 865 5| scoppii disperati del dolore, avvenivano in lei pause brevi, quasi 866 Ded| forme costanti e le forme avventizie fugaci illogiche. Una sensazione, 867 Ded| nell'arte con sicura fede l'avvento del Uebermensch, del Superuomo.~ ~ ~ ~ 868 4| augurale su i capelli dell'avventurata. A piè del letto d'un moribondo, 869 1| diventato una specie di avventuriere alla caccia del soldo. Costui 870 5| navigazione nell'Adriatico, avvenuta alcuni mesi dopo l'Epifania 871 5| esistenza, qual mutamento avverrebbe domani, dopo la sua scomparsa? 872 5| trama costante su cui l'onda avversa alla grande scogliera poneva 873 4| astraeva dalle circostanze avverse e dagli ostacoli immediati, 874 2| selènici che il telescopio avvicina alla terra. Guardiagrele 875 4| canora di passeri.~ ~Come si avvicinarono, un mormorio corse tra le 876 6| disse, con la voce roca. - Avvicinati. Vieni! Vieni a vedere i 877 6| mentre il rombo e il sibilo s'avvicinavano.~ ~- Il treno! - disse Ippolita 878 2| mutazione istantanea che avviene su un palco scenico quando 879 3| miseramente e lo lasciavano avvilito, arido, debole di pensiero. 880 3| il più robusto, era tutto avviluppato da una gran vitalba amorosa 881 4| per trattener le pecore avvinte da lunghe corde di vimini 882 6| insinuante e, tenendolo ancóra avvinto con un braccio, gli accarezzava 883 6| galleria - ella soggiunse, avvisata dalla diversità del fragore.~ ~ 884 4| cane gittò un latrato d'avviso. Erano giunti. Candia li 885 6| con l'impeto d'una bufera, avvivando le fiamme. Sussulti subitanei 886 6| La strana rugiada pareva avvivarle.~ ~- Che meraviglia! - ella 887 1| borghese d'impiegati, d'avvocati, di mercanti. Ella sorrideva 888 6| rapisce e mi penetra e mi avvolge?» La Maga d'Irlanda, la 889 1| il romore cittadino, pure avvolgendolo, gli arrivava all'orecchio 890 4| Le sue risa medesime l'avvolsero come in un'onda viva di 891 4| adunchi come il becco dell'avvoltoio, o lunghi e carnosi come 892 3| grembo si agglomeravano, si avvoltolavano, si appiccicavano l'una 893 6| Eccoti a baciare le mie più azzurre vene!»~ ~Ippolita disse, 894 2| sottili come fili di seta azzurrina. I capelli erano così biondi 895 4| fumigando. Lunghe liste azzurrine si svolgevano su per le 896 5| chiare, con i suoi cristalli azzurrini, con i suoi garofani rossi, 897 1| gialle nella mezza ombra azzurrognola. Qualche fiammella si rifletteva 898 3| fiore nuovo, una foglia, una bacca, un insetto singolari, un' 899 6| vermène acute portavano baccelli nerastri coperti d'una peluria 900 6| peluria bianchiccia; e ciascun baccello conteneva semi ed era abitato 901 4| fanciulli, coronati di rose e di bacche rosee, salivano in pellegrinaggio 902 5| celebravano, con una veemenza bacchica, la gioia dei larghi pasti 903 6| uno e l'altro polso:~ ~- Bacia!~ ~Egli ne afferrò uno, 904 2| stava per estinguersi.~ ~- Bacialo - gli disse la sorella sollevando 905 4| disse Cola di Sciampagna, baciando il foglio sacro prima di 906 2| nominare. Tu non sei degno di baciarle i piedi. Ero venuto qui 907 1| Mandami un fiore lungamente baciato, segnami su la carta un 908 1| cantato. Altre volte non ci badavo. Questa volta ogni grido 909 4| cortina rossa. Una di queste bagasce disfatte, che pareva un 910 1| leggerissima, si spense. Altri bagliori si accesero, languirono.~ ~- 911 3| flutto più gagliardo non pure bagna quel lembo di sabbia già 912 4| andavano, senza riposo, bagnando dei loro sudori le loro 913 2| braccia, singhiozzando, bagnandola delle sue lacrime calde, 914 5| tratto dall'acqua semivivo, bagnandosi le gambe fin sotto il ginocchio. 915 1| gridi dei fanciulli che si bagnano nel mare.»~ ~Le lettere 916 5| mare.~ ~- Non voglio più bagnarmi nel mare; non voglio che 917 5| in compagnia d'un altro a bagnarsi. Appena messo il piede nell' 918 3| dell'amante la faccia tutta bagnata di lacrime, senza parlare, 919 6| si rovesciò su la mensa, bagnò il cumulo delle belle pèsche 920 6| quella successione di piccole baie falcate e di punte protese. 921 2| Dunque - ella diceva, balbettando tra le gengive quasi vuote - 922 2| avrebbe dovuto ascoltarne il balbettìo nel silenzio quasi sacro 923 2| qualche cosa oggi, per la tua baldracca; e ci sei riuscito... Ah, 924 1| un pensiero strano che mi balena di tratto in tratto e mi 925 6| ogni presa pur da vicino balenando. Nelle mutazioni di tono, 926 2| atto esteriore ma fanno balenare d'innanzi alla volontà oppressa 927 5| Alcuni pensieri folli gli balenarono nel cervello esausto. Macchinalmente, 928 5| agosto. Dopo la tentazione balenatagli nell'orrore meridiano dinanzi 929 4| dionisiaco» che gli era balenato sotto la grande quercia 930 6| la Maga, la maestra dei balsami, la medicatrice d'ogni ferita. « 931 2| truci che lo avevano fatto balzare di soprassalto nel primo 932 5| lusinghevole, disperata, crudele. Balzava a colmare su la cima del 933 6| strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso 934 4| tende, collocato i loro banchi; e mercanteggiavano. Sorgevano 935 4| dei pilastri, presso il banco d'un mercante di rosarii.~ ~ 936 1| il re dei cutters. La tua bandiera sventola sull'albero. Addio, 937 2| avvenuto un sequestro e il bando di vendita era imminente. 938 4| colma. Giocolari, bari, barattieri, biscazzieri, truffatori, 939 4| vita su quella moltitudine barbarica; e disparve, indimenticabile.~ ~ 940 4| ornati e impennacchiati come barberi. I vetturali portavano penne 941 2| figura di cera; portava una barbetta aguzza, i capelli spartiti 942 2| porterò lontano. Addio.~ ~Uscì barcollando, avendo ancóra gli occhi 943 3| disse il vecchio, - è 'na bardàsce che se pò vev'a nu bbecchjìere 944 4| occupata e colma. Giocolari, bari, barattieri, biscazzieri, 945 Nota| notevoli di quelli che Giacomo Barzellotti illustrò in Davide Lazzaretti) 946 Ded| abbia vigore e destrezza bastanti a piegarla e ad intesserla 947 2| sfiancato, miserabile, un bastardo della strada, che era forse 948 5| scodella tanto di cibo che bastasse a sfamare una spigolatrice. 949 4| strega per ferirla. Sarebbe bastato anche un sol colpo di spillo 950 1| che neppure il tuo bacio basterebbe a mandarla via. Le tue lettere 951 5| terribile; mammelle enormi, bastevoli a nutrire una prole titanica; 952 4| stavano gruppi di giumenti coi basti vuoti, in una immobilità 953 1| alle finestre pendevano da bastoni sdorati, candide e modeste; 954 4| larghi quadri raffiguranti battaglie sanguinose e pasti di cannibali. 955 1| rientrava un colombo sperso, battendomi le ali sul capo, mettendomi 956 6| verso di noi, incapace di batterci, di rimproverarci con durezza. 957 1| immortale. Un altro botanico, un batteriologo, un microscopista insigne, 958 3| d'onde le erano usciti al battesimo ventidue figli.~ ~Il vecchio 959 5| Perocché tutte le cose sieno battezzate su le fonti dell'eternità, 960 3| non soltanto le vie già battute dalle esperienze d'una serie 961 3| rustiche.~ ~- Vedi, i tuoi bauli e le tue valigie sono già 962 6| conspetto delle montagne bàvare in un paesaggio mistico 963 3| chiocciole terrestri, un mucchio bavoso e molle da cui emergevano 964 6| vecchia città grigia di Bayreuth solinga al conspetto delle 965 3| bardàsce che se pò vev'a nu bbecchjìere d'acque: quella poi è una 966 1| visibile.~ ~Egli disse:~ ~- Beati i morti perché non dubitano 967 1| bianchi; e io li guardavo beccare. Da una casa vicina giungeva 968 4| pugno, o adunchi come il becco dell'avvoltoio, o lunghi 969 Inc| und gewaltigere sich ihrer bedienen; im ersten Falle sind es 970 6| minaccioso, carezzevole e beffardo, indefinibile. E l'orchestra 971 4| di vendicare il compagno beffato; e si gittava con veemenza 972 3| mormoranti, certe piante di bei fiori violetti s'inchinavano 973 2| brevemente: da Pallanza e da Bellagio. Ella non m'è parsa mai 974 3| appassionato per tutte le bellezze umili della terra. Io ricordo 975 1| specie di giglio selvaggio, bellissimo quando è vivo, e così profumato 976 1| onda d'effluvio (incenso? belzuino?), appena percettibile, 977 | Benché 978 4| alle altre, in contrasto. Bendate, del viso non mostravano 979 4| imbellettati delle mime, i volti bendati delle sibille. Il disgusto 980 5| pareva una fiamma.~ ~- Sieno benedette le donne che cantano la 981 5| di spezie le vivande. Il benedicente, infiammato d'entusiasmo, 982 5| benedire. Ed ecco la mia benedizione: - Essere sopra ogni cosa 983 5| mietitore!»~ ~- Amen.~ ~Le benedizioni si spandevano su tutti i 984 1| profumo sempre fresco e benefico.»~ ~Stabilirono di partire 985 1| anzi con una specie di benevolenza compassionevole. «Ella ora 986 4| alito di aura, il fremito benigno dei rami che proteggevano 987 4| gli ululi degli ossessi, i berci dei funamboli, i rintocchi 988 2| prosperi; colse una foglia di bergamotto e gliela porse. Si chinò 989 5| maritimo una zona verde come il berillo, straordinariamente limpida 990 1| del Gesù, monastero di San Bernardino, monastero di San Ludovico; 991 1| altro viaggiatore, con un berretto sugli occhi, dormiva profondo.~ ~« 992 4| mischia dei mostri, soffocò le bestemmie. Quello dalle mani mozze 993 3| dozzinali esalavano la loro bestialità.~ ~Di tanti altri piccoli 994 4| pellegrini meriggiava nell'atrio bestialmente, sotto il nobilissimo portico 995 4| si dondolavano come le bestie prigioniere nelle gabbie 996 4| nuvolo di mosche.~ ~Ma nelle béttole, sotto le tende infocate 997 6| erasi udito il gorgoglio del beveraggio versato nella coppa d'oro 998 6| aria? Debbo io respirare, bevere, immergermi, naufragare 999 4| andiamo a Casalbordino. Beveremo là. Posso resistere. Moviamoci.~ ~ 1000 6| Avevano essi entrambi bevuta la morte? Dovevano essi