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Gabriele D’Annunzio Il trionfo della morte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
2009 4| ancóra l'anima religiosa diffùsavi dall'inno.~ ~E gli amanti, 2010 5| primavera dissepolta» erano diffusi nel cielo silente che s' 2011 3| più larga.~ ~Da una tal diffusione risultavano stati intellettuali 2012 5| una sensazione multipla e diffusiva, più rara e più alta. La 2013 6| dichiarava dominatrice. «Digli che io comando al mio vassallo 2014 4| Sancta Dei Genitrix.~ ~- Ut digni efficiamur promissionibus 2015 5| sovrana concezione della loro dignità e tendeva alla glorificazione 2016 1| D'intorno, le collinette digradanti verdeggiavano solcate di 2017 4| i gesti delle loro mani dilanianti, tutte le loro attitudini 2018 5| michelangioleschi torti e dilaniati da un ciclone, aspri e neri 2019 3| che è l'agonia del pudore dilaniato dalla passione soverchiatrice. 2020 2| baciandolo su la fronte, dilatando subitamente con la sua tenerezza 2021 3| effluvii. I polmoni gli si dilatarono; i pensieri gli si sollevarono, 2022 2| del mattino di maggio si dilatasse e arrivasse fino a lui la 2023 1| sottostanti, già rosseggiava, dilatata dalla caligine. Gocce di 2024 Ded| parlata e scritta; prima si dilatò aerea dai rostri, poi si 2025 4| sghignazzandogli sotto il naso e dileguandosi. Ma l'esempio non salvava 2026 1| contro la donna, parvero dileguarsi. Egli riconosceva ingiusto 2027 1| entrambi, che un velo si dileguasse di su gli occhi loro, che 2028 3| pensieri gli sfuggissero, si dileguassero lasciandolo vacuo. Come 2029 6| che lo strepito sia già dileguato nella lontananza.» Isolda 2030 4| principio, aveva posto il dilemma: - o seguire l'esempio di 2031 1| forse per lui le memorie più dilette?~ ~- Tutto il mio disdegno 2032 5| anima veneziana emigrata nel dilettoso reame di Cipro. Ella portava 2033 3| intorno ronzavano le api diligenti.~ ~Favetta intonò, sul principio 2034 Nota| raccolto con la consueta diligenza molti curiosi documenti 2035 1| Uscendo dalla chiesa, ci dilungammo nella campagna, per la riva 2036 2| a mano a mano, sotto il diluvio ceruleo, le minori alture 2037 4| trascorse invano! Il figliuolo dimagriva e si consumava d'ora in 2038 5| E già molti appresero a dimandare: - Chi è dunque Zarathustra? - 2039 4| cause della forma, della dimensione, della direzione, della 2040 6| trascurarono ogni consuetudine; dimenticarono tutto; si profondarono interamente 2041 2| la zia Gioconda.~ ~- Mi dimentichi? - disse ella entrando, 2042 2| d'una luce gialla.~ ~Egli dimenticò la ferita recente. Innanzi 2043 4| contro la ghiaia e andò diminuendo col moto che si propagava 2044 6| per ricadere ancóra, per diminuir pianamente.~ ~«Odi tu? A 2045 2| suo turbamento, sentendo diminuire la sua ripugnanza verso 2046 2| decimato; le rendite sono diminuite di più della metà; le imposte 2047 5| puerilmente debole e trepido, come diminuito d'animo e di forze dopo 2048 5| rallentava il vincolo, non diminuiva il fascino. I lineamenti 2049 1| comunicargli la sua commozione, dimostrargli di non aver dimenticato 2050 2| padre riuscirà facilmente a dimostrarmi l'inesistenza o la necessità 2051 1| sicurezza e l'esattezza dimostrativa apprese nelle pagine degli 2052 5| Michelangelo nelle Terme di Diocleziano; ove, in un pomeriggio di 2053 4| levava laggiù verso le isole Diomedèe, senza muoversi, indefinitamente 2054 5| che è appunto di origine dionisiaca e collegata a quelle feste, 2055 4| corporea, una specie di dipendenza organica, per cui anche 2056 1| occupava la tribuna di legno dipinto, ove rimaneva appena qualche 2057 5| lontane, quella vita di diporto in una libertà senza confini, 2058 2| di peritanza, non sapendo dir altro; ma aveva negli occhi 2059 3| cambio. Il mare non gli dirà mai una parola intelligibile. 2060 4| aspettando che la folla si diradasse, Giorgio e Ippolita istintivamente 2061 3| querci. A un certo punto si diramava in una quantità d'altre 2062 2| agonizzante, ti abbraccerebbe e direbbe: - Dio sia benedetto! - 2063 1| plumbea, una giornata quasi direi omicida. Le ore passano 2064 4| Ma appòggiati a me.~ ~Si diressero verso la strada che biancheggiava 2065 1| Ah, tu sai bene che non diresti il vero.~ ~Poi, dopo un 2066 Ded| precisa di osservazioni dirette. I suoi sentimenti, le sue 2067 3| il 20, martedì, col treno diretto, nella prima ora del pomeriggio.~ ~ 2068 4| dalla porta maggiore, si dirigeva verso lo spazio sgombro, 2069 1| fare uno sforzo immane per dirmi una parola; e intendi male 2070 5| soffrivano e non potevano dirsi la loro pena. Il tempo fluiva.~ ~- 2071 3| tagliato la terra fulva. Da un dirupo pendeva un gruppo di radici 2072 1| silenziosa tanto che pare disabitata: - finestre chiuse; vicoli 2073 4| di architettura volgare, disadorna, fabbricata a mattone, senza 2074 5| tagliata nell'arenaria, disagevole, che con gradi irregolari 2075 4| nudo rivelava l'amore o il disamore; le catene del camino gittate 2076 6| ch'ella sapesse di dover disarmare, snervare, fiaccare quell' 2077 6| sangue. Io invece sapevo disarmarla, riconoscendo il mio fallo, 2078 2| una vendita giudiziaria disastrosa, che senza dubbio avrebbe 2079 4| fila venivano incontro, discendendo verso il Santuario. Sollevarono 2080 5| prendevano forma nelle parole del discepolo al Maestro distruttore e 2081 5| ora veloce in cui egli non discerneva principio, non iscopriva 2082 5| con sé la colazione, era disceso in compagnia d'un altro 2083 6| altre volte, ella sembrava dischiudersi nella bontà dell'aria marina, 2084 5| effeminazioni della sua anima si dischiudessero insieme e fluttuassero.~ ~ 2085 5| la testa alta, la bocca dischiusa verso il cielo, tutta la 2086 3| lentamente, le labbra si dischiusero: risorse dal fondo il candore, 2087 6| disciolse i suoi capelli, discinse le sue vesti, si agitò come 2088 6| le sue vesti gualcite e discinte.~ ~- Che importa? Chi ci 2089 6| credeva già vinto. Ella disciolse i suoi capelli, discinse 2090 5| e lucida, resisteva alla discolorante ombra e diffondeva sul limite 2091 2| egli così giungeva sino a disconoscerla, sino a dolersi di quella 2092 5| inganno dell'Apparenza e per discoprire nell'universo interiore 2093 5| Intercessore per la Vita! Tu ci discopristi nuove stelle e nuovi splendori 2094 Ded| paesana troppo remota e troppo discordante dallo stato presente della 2095 4| chiesa del borgo era troppo discosta, forse volgare, certo senz' 2096 3| che fa tenere le ginocchia discoste, dall'opera del potare che 2097 5| i denti l'un dall'altro discosti. Il suo collo era esile, 2098 5| circondarono, la trassero poco discosto, all'ombra d'un macigno; 2099 3| veri uomini intellettuali, disdegnosi della vita comune, curiosi 2100 4| inginocchiavano d'innanzi a un altare disertato da Dio.~ ~La loro miseria 2101 5| stanchezza mortale, tu non diserterai il nostro orizzonte, o Intercessore 2102 2| la povera creatura vi si disfacesse.~ ~- Andiamo, andiamo - 2103 4| affrancassi dall'amore, che io mi disfacessi della nemica... »~ ~Anche 2104 5| molle, si illanguidiva, si disfaceva; provava un bisogno vago 2105 4| se si spezzavano, se si disfacevano pel gran tempo, non cedevano 2106 2| debole, affranto, come per un disfacimento subitaneo di tutta la persona, 2107 4| rossa. Una di queste bagasce disfatte, che pareva un essere generato 2108 6| Ella gli inviava così la disfida a una suprema lotta; ella 2109 2| tutto quel passato s'era disgiunto da lui così che, in quei 2110 2| bocca irriconoscibile della disgraziata.~ ~- Sì, tu, tu, d'accordo 2111 1| rimasta libera in condizioni disgraziate, era discesa a poco a poco 2112 5| avrebbe l'apparenza di un caso disgraziato. Allora soltanto, d'innanzi 2113 2| va a rovescio, tutto; le disgrazie piombano una dopo l'altra; 2114 5| che il corpo incenerito si disgrega, appare nudo e intatto il 2115 6| sua vita interiore pareva disgregarsi, decomporsi, disciogliersi 2116 4| cuore stretto, la bocca disgustata, le ginocchia fiacche. Udivano 2117 1| miei sospetti, de' miei disgusti. Credo che neppure il tuo 2118 4| un'afa di forno e un lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro. 2119 1| la sorpresa penosa di una disillusione. I suoi lineamenti mi sono 2120 1| ma anche un certo gusto disinteressato delle investigazioni reso 2121 2| cercò di prendere un'aria disinvolta. Sentì che già tra lui e 2122 4| ombra talvolta ingrandisce a dismisura il corpo che la produce, 2123 6| volgarità, abbassandola ai più disonoranti contatti. - Se il matrimonio 2124 6| stanze terrene trasformata in dispensa.~ ~Candia accorse con un 2125 4| alla sua volontà inerte disperando di risvegliarla. Provava 2126 1| illividirsi, i tuoi occhi volgersi disperatamente sotto le palpebre rosse 2127 1| oggi, alle quattro, mentre disperavo. E l'ho letta molte volte, 2128 5| bare; un trionfal vento disperderà ogni mortale stanchezza. 2129 6| sentire indefinitamente disperdersi nell'aria la loro sostanza 2130 1| accolto entro di loro si disperdesse, che un incanto si rompesse. 2131 6| terrena si placavano, si disperdevano. Tristano aveva alfine varcato 2132 2| che il suo essere aveva disperse nel tempo e quella simpatia 2133 3| ed evitare così l'inutile dispersione d'una quantità di energia 2134 1| scompartimento vuoto; ma con molto dispiacere dovettero rassegnarsi ad 2135 3| quella testa emersero; ma non dispiacquero a Giorgio, poiché egli non 2136 5| questa serenità celesti io le dispiegai su tutte le cose, come una 2137 5| ch'io possa brandirla per dispiegare intiero sul mio capo il 2138 5| In verità, il riso pur lo dispiegasti tu su le nostre teste come 2139 2| umidità e carica di effluvii, disponeva alla mollezza. I grappoli 2140 2| di forma antiquata erano disposte simmetricamente. Mancava 2141 3| i giudizii, i gusti, i dispregi, le predilezioni, le malinconie, 2142 5| d'un marinaio, ripeté con dispregio:~ ~- Perché c'è andato? 2143 1| adoperava contro di lui il disprezzo come altri adopera un bastone 2144 1| sentivano che in quella disputa non avevano ferito se non 2145 4| il bestiame nelle fiere e disputato sul prezzo; avevano condotta 2146 4| con la lingua le labbra disseccate.~ ~ ~ ~Viva Maria!~ ~ ~ ~ 2147 2| urto rude. Quell'aria di dissenso, di ostilità, di guerra, 2148 5| pallore di qualche primavera dissepolta» erano diffusi nel cielo 2149 5| seppellito in un fosso; poi disseppellito, notte tempo. Era tutto 2150 2| materiale, dello sperpero, del dissesto. Come posso provvedere io 2151 5| abbeveratoio gli animali dissetandosi.~ ~Passarono alcuni minuti, 2152 5| linguale d'un gregge che si disseti, - il gran tuono subitaneo 2153 1| marina, io e un amico. Io dissi: - Che notte sconsolata! - 2154 2| stato anteriore la stessa dissimiglianza che è tra la veglia e il 2155 4| e terribile, inopinato, dissimile ad ogni aggregazione già 2156 6| Quei due rumori cadenzati e dissimili acuivano in lui il sentimento 2157 2| atti l'ignobile gioia mal dissimulata dell'uomo che è riuscito 2158 5| fuga, quelle ostilità mal dissimulate non la ritenevano ma la 2159 2| da alcuni anni entrambi dissimulavano il loro impaccio quando 2160 3| Ma la simulazione e la dissimulazione, in materia di sensi, sono 2161 2| per lei e per gli spurii dissipava tutte le sostanze, senza 2162 4| insoffribile odore, quasi di dissoluzione; esalava da tutti i pori 2163 3| rovente, o rimbalzando o dissolvendosi.~ ~Era il caro e terribile 2164 6| mutavano per incantesimo, si dissolvevano negli infiniti rumori della 2165 4| guscio, o simili a un teschio dissotterrato dove ancóra rimanessero 2166 4| espressione che pareva intesa a dissuadere la curiosa facendole sentire 2167 2| nelle sensazioni un sapore dissueto e lo inducesse a risalire 2168 4| grazia.~ ~Egli non s'era mai distaccato dai suoi ospiti; s'era affaticato 2169 1| che anche l'anima tua si distacchi da me e mi abbandoni... - 2170 2| Lungo un altro lato, a distanze eguali, sorgevano certi 2171 3| San Vito, lungo la costa. Distava circa due miglia dal borgo, 2172 5| trapassare! Che la Bellezza distenda uno de' suoi veli sotto 2173 5| vicino che si tocca quasi distendendo una mano. Non devi preoccuparti 2174 5| sopra vi posò la tempia, distendendosi come in un letto.~ ~Ambedue, 2175 6| qualche luogo aperto, a distenderci su l'erba e a godere il 2176 6| Restiamo qua. Vieni a distenderti con me sul divano - ella 2177 1| su le mie ginocchia, e distenditi.~ ~Giorgio mise la testa 2178 1| le ginocchia di lei; si distese.~ ~Ella disse:~ ~- Il vento 2179 5| esprimeva all'improvviso in distici. La torma gli rispondeva 2180 3| come una polla. Cantava un distico; e le compagne cantavano 2181 5| il parapetto del Pincio a distinguere le tracce lasciate sul lastrico 2182 3| che potevano appena appena distinguersi dalle percezioni reali. 2183 Ded| alcuno dei caratteri che distinguono la tradizione novellistica 2184 4| percepire soltanto quello e così distintamente. Ma attraeva i loro occhi 2185 4| specie, la richiamavano, la distoglievano, la seducevano. Tutti questi 2186 4| peso! - mormorò Ippolita, distraendo gli occhi dalla vela bianca 2187 3| affabile, dall'aria un po' distratta e quasi smarrita, il signore 2188 5| altura; e talvolta, se era distratto in altri pensieri, trasaliva 2189 5| mani. Egli poteva ancóra distruggerla. Gittò intorno uno sguardo 2190 6| fulminea che colpisse e distruggesse senza lasciar vestigio. 2191 3| forza di sarcasmi interiori distruggeva ogni proposito. Avendo incominciato 2192 4| terra di Casalbordino e distrusse le vigne, le biade e gli 2193 4| giovine la potenza genitale, distrutta in lui forse da una malìa. 2194 2| avevano orlato aiuole ora distrutte. In un angolo, era un buon 2195 4| una proboscide, o quasi distrutti da una corrosione; le gote 2196 5| fecondanti, generative e distruttive; l'affermazione violenta 2197 5| pensò. «Qualche cosa di distruttivo è in lei, più palese quanto 2198 1| d'altri tempi, cadute in disuso; i soffitti, dipinti a colori 2199 3| attitudini, egli rimaneva disutile e ozioso. Non altro faceva 2200 5| costellazioni non ancor disvelate. I soffii erranti alzavano 2201 3| occhi del desiderio la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta 2202 Ded| aspettata, dopo l'acerba lotta diurna. Il soprano gaudio cui possa 2203 5| l'ozio delle lunghe ore diurne e di evitare le tentazioni...~ ~ 2204 2| preparò le prime frasi, divagò in supposizioni inverosimili, 2205 3| suoi nervi dunque possono diventarmi ostili, contro ogni sua 2206 1| novembre; ma a poco a poco diventavano amare, torbide, piene di 2207 1| mi sfuggi, ti allontani, diventi inaccessibile. Io rimango 2208 4| bocca con un pannolino che diventò vermiglio; la scossero di 2209 6| cibo; quelle ripugnanze divenute nell'ultimo tempo così gravi 2210 4| conservare la vita, non diverrebbe egli, a forza di metodo, 2211 4| me - ripeteva il vecchio, dividendo con la forza dei gomiti 2212 1| benessere? Egli pensò: «Noi ci divideremo, fra due o tre ore. Io ricomincerò 2213 5| distinte; una linea più scura divideva la pelle per il mezzo del 2214 1| tu non sai soffocare. E divieni taciturna; e devi fare uno 2215 4| ignorate? - Infrangere il divieto e impetrare il perdono; 2216 1| presentimento? Forse una divinazione?»~ ~Giorgio soffriva, leggendo, 2217 6| supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, 2218 6| rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò 2219 4| considerati come persone divine da quelli stessi con cui 2220 1| apparvero tutte ordinate, divise in tanti fasci minori.~ ~- 2221 3| il nuovo pane e l'aveva diviso con lui? Non poteva dunque 2222 1| amante, che si sentiva dentro divorare da un sordo rancore ed incitare 2223 4| profonda tristezza, come se lo divorasse un male segreto. E ambedue 2224 2| egli un segreto che gli divorava il cuore? O la crudele sagacità 2225 4| lodava la giustizia di Dio. Divotissimo della Vergine, recitava 2226 1| delicatezza, io penso che noi dobbiamo rinunziare all'esperimento 2227 6| non ricevere e mantenere docilmente le attitudini che io le 2228 4| Monte di Ancona; era rimasto dodici giorni sul Monte San Bernardo; 2229 4| piallato e commesso tra le doghe di un tino, aveva manifestata 2230 6| Mi sento già qualche doglia...~ ~- Chiamami. Io voglio 2231 1| d'una volta, sospirare le dolcezze trascorse, credere di aver 2232 1| albanese, gustandone il sapore dolcigno con una malinconia simile 2233 1| Giorgio Aurispa con un sorriso dolcissimo.~ ~Ippolita cercava nella 2234 2| Occhio non vede, cuore non dole - ? E nelle parole della 2235 2| ogni gesto di lei rivelava dolentemente la miseria di quelle membra 2236 5| esclamò Candia, - non ti dolere! Il Messia uscirà dalla 2237 4| per andare a vederlo. Gli doleva il cuore, alla vista della 2238 5| scalfitture sanguinanti.~ ~- Ti dolgono?~ ~Ella s'inteneriva, toccandole 2239 4| interamente, senza pietà, con il dòlo più facile e più rapido; 2240 6| avrebbe profanato il suo dolor religioso ammettendo Ippolita 2241 6| vaghe sofferenze fisiche, di dolorazioni sorde ed erranti, di stirature 2242 1| vedranno? Di': ci vedranno? - domandava Ippolita, un po' ridente, 2243 1| inutilmente, miseramente. Io ti domando: «A che pensi?» Tu mi rispondi: « 2244 6| un'ansia che non poteva domare. - L'ora doveva esser vicina. 2245 4| duravano forse intatte.~ ~- Domattina partiremo - egli soggiunse, 2246 1| Ludovico; convento di San Domenico, convento di San Francesco, 2247 4| imagine della fonte mormorante domina il cervello di chi ha sete, 2248 5| la forza della sua voce, dominando a torno i luoghi luminosi.~ ~ 2249 5| un continuo contatto, di dominarlo, di possederlo.~ ~Con un' 2250 4| apparenza presente, se bene dominasse ancóra su lo spirito in 2251 4| con un fremito d'orrore, dominata dall'idea superstiziosa 2252 3| isteralgia, ancóra forse dominate da un istinto ostile contro 2253 6| Giorgio rallentò il passo. Dominato da un solo pensiero, incalzato 2254 2| fece così acre che in breve dominò sola, durevole, mantenuta 2255 3| dall'illusione: - parva domvs, magna qvies. E vide un 2256 5| convien forse a colui che dona render grazie a colui che 2257 4| nuova fede. In Pantaleone Donadio riviveva lo spirito di San 2258 4| vnicvs Georgivs filivs mevs donamvs istvd Tabernacvlvm Ecclesiæ 2259 5| che riceve? Non è forse il donare un bisogno? Il ricevere 2260 1| di alcune rose - ultime - donatemi da mia sorella. Cadono - 2261 1| torto, presso al binario, si dondolava nell'umidità.~ ~Come piovigginava, 2262 4| una parte all'altra, si dondolavano come le bestie prigioniere 2263 4| ricevevano le offerte, e il dondolìo continuo delle nere figure 2264 2| il mento. Le fasce a più doppi nascondevano il resto, perché 2265 2| umidità degli occhi; gli dorava la fronte straordinariamente 2266 4| quasi fosse il sogno della dormente esternato e reso visibile. « 2267 3| giaciuto con un altro uomo; ha dormito con un altro uomo nel medesimo 2268 1| imaginare le mie torture. Non dormivo la notte, per studiare un 2269 2| avrebbe potuto procurarsi la dose efficace, imaginò gli effetti. 2270 1| palandrana verdognola, era il dottor Fleichl, un ebreo, un medico 2271 3| té' sét'e mmi té' sète.~ ~Dovèlle l'acque che mme si purtàte?~ ~ 2272 1| ma con molto dispiacere dovettero rassegnarsi ad aver tre 2273 1| di dolore così forte che dovetti alzarmi dopo poco ed uscire. 2274 6| graziosi che, tornate a casa, dovevamo toglierci. Un giorno, tornando, 2275 5| t'ho perduto! Così, così dovevi finire! T'hanno annegato, 2276 1| adatterà. Forse anche non dovrà vincere alcuna ripugnanza, 2277 6| ardimento. - Sei giovine. Perché dovresti morire?~ ~Ella aveva nella 2278 3| grossolana intorno a cui uomini dozzinali esalavano la loro bestialità.~ ~ 2279 Ded| Qui è una sola unica dramatis persona, ed è rappresentata 2280 4| il vetturale s'adirò; e, drizzatosi a un tratto, brandendo la 2281 1| apparivano tutte ignude, dubbiamente verdeggianti, sotto un ciel 2282 1| volontarii! Certi risvegli lenti, dubbiosi, che mi aprivano gli occhi 2283 4| stretto e la gola chiusa. Poi, dubitando che quel silenzio e quello 2284 1| Beati i morti perché non dubitano più.~ ~Ed ella:~ ~- È vero.~ ~ 2285 1| Non poi tante! Sono duecento novanta quattro. E due anni, 2286 2| Erano armi fini, rigate, da duello: non molto lunghe, di vecchia 2287 6| stessa anima che Albrecht Dürer imprigionò in intrichi di 2288 6| tregua come un inconsolabile duolo. Un vapore di leggenda e 2289 1| sbocciano in un attimo e durano poche ore, al sole torrido, 2290 4| come può l'esule della vita durar nella cella dove manca il 2291 5| nelle volontarie torture durate per mille anni acquistò 2292 5| sfogliassero, lasciando schiume durevoli come petali su lo specchio 2293 5| cielo di fiamma, da quei duri testimoni sul pallido cadavere.~ ~- 2294 1| più, per non dirti cose durissime. Addio. Mi ami tu? O scrivi 2295 2| zia Gioconda, della povera ebete nell'atto d'impietosirlo 2296 1| era il dottor Fleichl, un ebreo, un medico tedesco, pianista 2297 3| spettacolo con uno sguardo ebro. Ed egli sentì, tra mezzo 2298 4| sua pena incominciava ad eccedere la resistenza dei suoi organi, 2299 2| istintiva consapevolezza d'aver ecceduto, d'aver commesso una trasgressione 2300 1| medico tedesco, pianista eccellente, fanatico del Bach. Il prete 2301 3| stati nuovi del sentimento. Eccelleva nel metodo di far servire 2302 6| tuo male... La musica ti èccita troppo. Bisognerà non farne 2303 4| passo, elevando la voce, eccitandosi sempre più agli urli e ai 2304 5| di quei farmachi i quali eccitano accelerano aumentano le 2305 4| in fronte o all'occipite, eccitati dagli urli degli energùmeni 2306 4| donamvs istvd Tabernacvlvm Ecclesiæ S. M. de Gvardia qvod factvm 2307 4| memoria gli ammonimenti dell'Ecclesiastico. - Non des mulieri potestatem 2308 | Eccomi 2309 4| ebetudine, che rivelava l'eclisse momentaneo della vita interiore. 2310 5| ombra, su fulcri vestiti di edera sorgevano in ordine simetrico 2311 4| tempio nella terra d'Abruzzi, edificato in un'isola del fiume padre, 2312 2| per pianoforte e violino, edizioni di Lipsia: Beethoven, Bach, 2313 6| sepolcro evocava l'Erotica di Edoardo Grieg: e una promessa di 2314 5| degno di lui fu Eraclito d'Efeso; che, a simiglianza della 2315 3| poco, infatti, ella mi ha effeminato. Ella si compiace di impormi 2316 5| la ridevole e miserevole effeminazione della vecchia anima europea, 2317 5| poco. Pareva che tutte le effeminazioni della sua anima si dischiudessero 2318 Ded| musicali così varii e così efficaci da poter gareggiare con 2319 5| esuberanza e ad esercitare con efficacia il suo nativo istinto di 2320 4| Dei Genitrix.~ ~- Ut digni efficiamur promissionibus Christi.~ ~ ~ ~ 2321 2| esclamò ella con una effusione di gioia sincera, abbracciandolo, 2322 2| piangere tante volte in effusioni improvvise di tenerezza, 2323 5| Ella rideva d'un riso effuso, prendendosi gioco dell' 2324 5| di sovranità, di potenza egemonica: non erano questi i cardini 2325 2| del cielo. Sola da quella eguaglianza si levava la montagna opponendo 2326 4| speranza sola - nulla, nulla eguagliava in terribilità lo spettacolo 2327 Nota| più anni di seguito. Un'egual cura di verità è nell'episodio 2328 Inc| für Seele und Gesundheit einen umgekehrten Werth haben, 2329 4| una vescica di sevo. Un elefantiaco seduto a terra indicava 2330 3| grappoli odorosi, delicate ed eleganti su lo sfondo del mare.~ ~ 2331 3| soverchia ma piena di serpentine eleganze. L'esiguità dell'anca la 2332 5| simul» com'era laudata nell'elegia di Menenio Aleieo poeta 2333 6| all'innumerevole oceano elementare da cui le forme nascevano, 2334 Ded| ascoltò dentro di sé le elette parole risonare a lungo 2335 3| prodotto da una scarica di elettricità. Avveniva in lui quel terribile 2336 6| disegnava in una zona di limpido elettro. Ella pareva ricrearsi come 2337 4| propagavano ininterrotte, elevandosi, abbassandosi, in coro, 2338 6| Ella avrebbe anche potuto elevare il suo prezzo a un'altezza 2339 5| accessorii, determinato ad elevarsi sopra il Bene e sopra il 2340 4| era come un'onda che si elevasse e si abbassasse di continuo 2341 6| di un impetuoso grido si elevavano dicendo l'orgoglio d'un 2342 4| percorrere tutta l'Italia e eli scrivere col suo sangue 2343 4| Maria Clara, quello di Santa Elisabetta. E Vincenzo di Giambattista 2344 3| deliziava come un sorso di elisìre.~ ~ ~ ~ 2345 1| quadrato recante l'elogio di un elixir. Di fronte al caminetto, 2346 5| degli antichissimi eroi ellenici che d'improvviso una virtù 2347 5| si reggeva l'antico mondo ellenico nel suo periodo ascensionale? 2348 5| cristallo armonioso di un ellesponto.~ ~La superiorità di quella 2349 1| cartone quadrato recante l'elogio di un elixir. Di fronte 2350 6| orchestra parlavano tutte le eloquenze, cantavano tutte le gioie, 2351 2| accordato col padre. Tutt'e due, eludendo ogni vigilanza, l'avevano 2352 1| specie di tegola un viso emaciato, meditabondo; e nel suo 2353 5| moveva con una grazia felina, emanando un calore e un odore che 2354 6| borghesi della vecchia Roma emananti insieme un lezzo di cucina 2355 2| possente, quell'uomo pareva emanare dalle sue membra un perpetuo 2356 6| suoi grandi occhi oscuri emanavano il fascino delle supreme 2357 5| allo sforzo, la vasta rete emergendo a poco a poco su dalla profondità 2358 5| nella persona d'Ippolita emergere i difetti anche men notevoli; 2359 4| attimo la giovine donna emerse di tutto il capo sul tumulto, 2360 3| difetti di quella testa emersero; ma non dispiacquero a Giorgio, 2361 5| dell'antica anima veneziana emigrata nel dilettoso reame di Cipro. 2362 4| sedere su piccoli palchi eminenti, le une di fronte alle altre, 2363 1| di Diana, tornando dall'Emissario. Quei fiori potevano raccontare 2364 4| nell'atto di piangere. E l'emorroissa levava a pena in un gesto 2365 6| attimi della straordinaria emozione nell'ora in cui aveva scorto 2366 5| flusso di sensazioni, di emozioni, di idee, privo d'ogni fondamento 2367 5| anima naturale oltrasovrana empisse della sua agitazione frenetica 2368 1| I suoi ricordi mi hanno empita l'anima di malinconia. A 2369 6| profondità degli occhi s'empivano d'un mistero infinito e 2370 1| un mazzolino di violette, empivo di violette la mia casa. 2371 3| nervoso, i vasi sanguigni encefalici perdendo spesso la loro 2372 3| nipote:~ ~- Dà tu una voce, Ènele.~ ~Elena corse. Il vecchio 2373 5| aveva tentata con tutti gli enigmi; e l'aveva ornata di tutti 2374 2| imposte sono cresciute, enormemente... Vedi, vedi: queste sono 2375 1| le dieci, macchinalmente, entrai nel solito luogo, nel giardino 2376 2| dimentichi? - disse ella entrando, abbracciandolo.~ ~Non avendola 2377 2| la sposa l'aveva trovata entrandovi il giorno delle nozze, nell' 2378 5| tratto - per costringere ad entrar nella rete il pesce sbigottito - 2379 2| quella del letto. Egli voleva entrarci solo. Udì, scorato, lo zoppicare 2380 4| dagli urti i suoi ospiti.~ ~Entrarono da una porta laterale in 2381 4| girare intorno alla chiesa, entrarvi, uscirne.~ ~- Vuoi dormire? - 2382 3| spiriti della primavera entrassero nel suo cuore. Un'onda fresca 2383 1| davanti alla porta. Com'entravo, mi assaltavano. Allora 2384 4| precaria e imperfetta ella entrerebbe in una esistenza completa 2385 5| periodo di tristezze e di entusiasmi poetici, sotto l'influenza 2386 1| interiore, come gli occhi di un entusiasta. Inoltre, egli aveva risposto 2387 2| Ed ella seguitava ad enumerare le colpe del marito, seguitava 2388 5| annuale offerta della spoglia epidermica al dio canicolare. «Ah la 2389 4| violette. Egli ripensò l'Epifanìa dell'Amore nell'Oratorio 2390 1| che aveva le forme dell'epilessia, era di nuovo apparso. Le 2391 4| saltatrici, le convulsioni degli epilettici, le percosse dei rissanti, 2392 5| egli, come il poeta dell'Epipsychidion, in una esistenza anteriore 2393 1| questo appunto tutti gli epistolarii d'amore si somigliano; per 2394 3| sarcasmo interiore che quei due epiteti movevano. "C'è su la terra 2395 4| parole, frammenti d'incerte epopee lontane, gli si risvegliavano 2396 5| bisogno? Il ricevere non equivale forse all'aver pietà?~ ~ 2397 5| quella profonda orchestra equòrea nel sonoro golfo egli conosceva, 2398 4| invisibili e delle voci equòree più melodiose, pareva il 2399 1| in una piccola stanza dov'èra anche un caminetto, ma spento. 2400 5| filosofo degno di lui fu Eraclito d'Efeso; che, a simiglianza 2401 5| colui che aveva lavato gli erbaggi e i legumi, su colui che 2402 5| memoria dell'impresa di Ercole adorato dal popolo prisco. 2403 5| lembo d'una clamide; braccia erculee dai bicipiti, tesi in uno 2404 3| indipendenza materiale con l'ereditar la fortuna di Demetrio, 2405 3| Ma le mille fatalità ereditarie, ch'egli portava nel più 2406 5| sangue! Tutti gli istinti ereditarii della sua razza sono in 2407 Ded| grandi artefici della parola ereditarono dall'eloquenza latina lo 2408 3| nel suo organismo i germi ereditati dal padre. Egli, essere 2409 2| scorni estremi.~ ~Egli aveva ereditato il possesso di quelle stanze, 2410 6| per interi giorni, i due eremiti vissero nella grande finzione, 2411 3| punte straordinariamente erèttili. Tutta la parte posteriore 2412 2| come una canna reclinata si erge al soffio del vento. Egli 2413 2| ma di tratto in tratto ergendosi al soffio dell'inspirazione, 2414 2| interiore. Talvolta, egli ergeva il busto, guardava innanzi 2415 1| ombra violetta in cui le erme biancheggiavano come sepolcri. 2416 5| laberinto delle ginestre, su l'ermo giardino d'oro, ove egli 2417 4| grembiule per mostrare la sua ernia enorme e giallognola come 2418 4| circondandosi di una nube. Una erniaria, d'età inconoscibile, che 2419 1| con una collera sorda; ch'erompeva talora in parole crude e 2420 6| scotevano; grida atroci n'erompevano; singhiozzi soffocati vi 2421 4| il volto devastato da una erosione profonda che gli scopriva 2422 6| incendio all'improvviso erotto da un abisso ignorato, il 2423 6| Cantava: «Verso occidente erra lo sguardo, verso oriente 2424 5| nautici, riviveva la sua vita errante nelle estati lontane, quella 2425 Ded| di Croce e pensosamente errare nei Giardini di Consolazione 2426 4| razza da cui era uscito, errava come chi volesse ricercar 2427 1| Ancóra nell'aria diafana erravano atomi di luce crepuscolare. 2428 Inc| sich ihrer bedienen; im ersten Falle sind es gefährliche, 2429 2| Tutti i suoi nervi tesi ed esacerbati lo tenevano in uno stato 2430 3| considerazione mentale formulata esagera ed àltera lo stato dell' 2431 4| palesare i più piccoli mali esagerandoli e ingigantire i vizii mediocri 2432 3| appassionata si compiace spesso di esagerare la mimica della voluttà, 2433 5| fissarli, a considerarli, ad esagerarli. Ed egli aveva provato nei 2434 5| dilatarsi a complicarsi ad esagerarsi svegliando fantasmi di sensazioni 2435 3| mantenuto quindi con una esagerata persistenza nell'esercizio 2436 4| percezioni reali isolate ed esagerate, egli componeva un fantasma 2437 6| volto filiale apparivano esagerati: lo sviluppo della mandibola 2438 1| considerazione mentale formulata esagerava ed alterava lo stato interno 2439 1| della regina di Cipro; ed esalai la mia poesia. Non abitasti 2440 1| memorie dell'età vergine esalano su lo spirito un profumo 2441 4| divenire una massa inerte, esalare la vita.~ ~- Dimmi, dimmi 2442 6| vi si decomponessero, vi esalassero le nascoste essenze, vi 2443 Ded| vana acredine di parole esalata sul sedile del Pincio alla 2444 5| in disparte; il sospiro esalato da un'angoscia mortale; 2445 3| l'ambizione segreta che esalta e forvia tutti i veri uomini 2446 1| tornava a intervalli, mi esaltai sino alla follia col ripetere 2447 1| uno strano brivido come di esaltante fierezza, in conspetto della 2448 1| spirito di musica e di letture esaltanti. Ti vidi, in fatti, un giorno 2449 3| turbarla, di addolorarla, di esaltarla, penetrandola di me così 2450 5| il taciturno l'avesse già esaltata come la fecondatrice di 2451 5| baciandola su la fronte. Quella esaltazione era per lui ora quasi inconcepibile. 2452 2| fossero impregnate. «Mi esalto?» egli si domandò, guardando 2453 5| acume di percezione e di esame, come se le particolarità 2454 5| guerrieri celebrati nell'esametro sonante, i quali accoglievano 2455 2| Senza avere il tempo di esaminarli, indovinò che quelli erano 2456 4| tavolo: numeravano le monete, esaminavano gli ori, mentre uno ossuto 2457 4| voci con la sua continuità esasperante.~ ~ ~ ~Viva Maria!~ ~Maria 2458 4| con infinite simulazioni; esasperavano in lui la cupidigia sino 2459 2| prese Giorgio: una di quelle esasperazioni estreme che, negli uomini 2460 3| era in lui così vivace ed esatta che i suoi nervi ricevevano 2461 5| lui. Ed era come s'ella esattamente seguisse una suggestione 2462 Nota| quinto sono rigorosamente esatte. I capitoli V, VI e VII 2463 1| parole la sicurezza e l'esattezza dimostrativa apprese nelle 2464 Ded| medesimo, insieme con questi esattissimi segni, hanno elementi musicali 2465 1| ogni altra cosa. Quando è esaurita, nessuno sforzo vale ad 2466 4| maledetto! - mormorò Ippolita, esausta, sentendosi venir meno. - 2467 5| il morticino, dalla bocca escì un poco d'acqua e colò giù 2468 2| innascondibile - esci di qui.~ ~- Escirò quando mi piacerà - rispose 2469 4| campagna le prime serpi escite dal letargo; le afferravano 2470 2| perché gli occhi forse erano esciti fuori dall'orbite. Ma la 2471 4| ignuda dentro un sacco da cui escivan fuori soltanto il capo e 2472 2| rapidi verso gli aranci, esclamando:~ ~- Dio, quanti fiori!~ ~ 2473 3| vero.~ ~- È vero, è vero - esclamarono le compagne. - Signore, 2474 4| Santissima dei Miracoli! - esclamavano le madri, con la voce già 2475 5| medesimo tutte le gioie, non escluse quelle terribili, non esclusa 2476 4| la pelle tra dito e dito escoriata; che somigliava alla mano 2477 4| polveroso, la fronte e il naso escoriati, la bocca piena di sangue. 2478 4| gocciolavano su la camicia dalle escoriazioni del naso, delle labbra, 2479 4| bestia immonda e alla materia escrementale, ostentavano fuor de' cenci 2480 4| navata, mandava fuori gli escrementi del cibo; e i divoti da 2481 5| copula operata con gli organi escrementizii, dell'atto spasmodico sterile 2482 4| coperti di cicatrici o di escrescenze; gli occhi bianchicci e 2483 4| incitamenti alle lunghe escursioni, alle lunghe esplorazioni. 2484 2| pensare che per mettere in esecuzione il suo proposito egli avrebbe 2485 6| ma nell'entusiasmo dell'esegeta comprendeva Ippolita tutta 2486 5| potere.~ ~E accennava a eseguir la minaccia, come nel giorno 2487 1| Schopenhauer, si dà il lusso di far eseguire una messa di Sebastiano 2488 2| pena. La sua mano destra eseguiva la cavata con un gesto largo 2489 Ded| Bernardo.~ ~Né per trovar esempii di bella prosa musicale 2490 2| accaduto il giorno delle esequie, guardò la madre per altri 2491 5| veemente volontà di vivere esercitata con la maggior possibile 2492 5| delle fatiche dà alle membra esercitate. Riluceva nel pugno di ciascun 2493 5| I lineamenti più volgari esercitavano su di lui un'attrazione 2494 4| primo gruppo facinoroso, un esercito di pezzenti si distendeva 2495 4| Tutti parevano risoluti ad esigere l'obolo, a costo d'abbrancarsi 2496 2| che mia madre e gli altri esigono da me, porterà veramente 2497 2| premere lieve quella vita esigua si dovesse spegnere: un 2498 3| di serpentine eleganze. L'esiguità dell'anca la faceva somigliare 2499 3| derivata in una specie di esiguo acquedotto composto di tronchi 2500 1| disse:~ ~- Pancrazio è più esilarante del suo tè.~ ~Il tè, infatti, 2501 6| augurio! - gridava Ippolita esilarata da quell'aspersione più 2502 5| discosti. Il suo collo era esile, floscio come uno stelo 2503 5| peso della vita. Ma, perché esista colui che crea, è necessario 2504 2| sento) per continuare ad esistere? O forse quella parte del 2505 6| verso il tempo in cui non esisteva l'amore, verso il passato 2506 4| sua anima rapporti che non esistevano. Si sforzava di scuotere 2507 5| apparenza franco e spedito senza esitare e senza vacillare su la 2508 3| che quella donna non aveva esitato un attimo a consentire, 2509 2| voglio più vedere...~ ~Diego esitava, scosso dal fremito della 2510 1| valgono le incertezze e le esitazioni di quel tempo? Gli stessi 2511 4| terra, come sotto una soma esorbitante, per non rialzarsi più; 2512 4| tutte le prove, tutti gli esorcismi. Era andato il prete, e 2513 2| indistruttibili, del cui successivo espandersi fatale s'era composta la 2514 4| che altro era se non un espediente per lottare contro la morte? 2515 1| uomini costretti a vivere di espedienti e di umiliazioni.~ ~Entrò, 2516 4| e possente che varrà ad espellere tutto ciò che è in me fittizio 2517 5| nuoto una breve distanza, esperimentandosi nell'esercizio già prediletto, 2518 5| estenuazione, egli aveva voluto esperimentare il contatto con la moltitudine 2519 4| agglomerazione umana, ch'egli esperimentasse l'aderenza materiale con 2520 4| alfine compiuto. Egli aveva esperimentata l'aderenza materiale con 2521 5| ancóra una volta la Nemica esperimentava su lui trionfalmente il 2522 5| Ella era divenuta così esperta, così certa de' suoi effetti; 2523 2| dunque, è mia. Ed ecco l'espiazione.» Egli sentiva su di sé 2524 4| veemenza d'un grido ad ogni espirazione; poi scemava di vigore, 2525 4| le campagne intorno, di esplorare i sentieri sconosciuti. 2526 Ded| daranno l'ebrezza all'estremo esploratore.~ ~Questa lingua, rampollata 2527 1| scienza moderna, freddi esploratori della vita, che hanno il 2528 3| Era il pomeriggio. Egli esplorava il sentiero tortuoso che 2529 3| la varietà dei casi nella esplorazione dei luoghi, la singolarità 2530 4| escursioni, alle lunghe esplorazioni. Condannato «ad attendere 2531 4| tutto il parentado, gli esponeva i casi della famiglia, gli 2532 4| la moneta riposta e nell'esporla al rischio.~ ~ ~ ~Viva Maria!~ ~ ~ ~ 2533 5| corpo animato. Il legno esposto per anni ed anni al sole, 2534 6| dolori che mai voce umana espresse. Su da le profondità sinfoniche 2535 Ded| nei fatti dal suo stile espressi. Entrambi sapevano che le 2536 4| matura, come la più violenta espression del desiderio i papaveri 2537 6| labbra nel modular le sillabe espressivi d'una sensualità profonda. 2538 1| casto e spirituale. Non so esprimerti con le parole la delicatezza, 2539 5| attitudine davanti al cadavere espulso dall'onda.~ ~Attonita, vedendosi 2540 3| il pane e il vino! Pùozz'èsse aute quand'é lu sole: possa 2541 3| giunga a credermi un elemento essenziale della sua vita.»~ ~Si chinò 2542 4| il ritmo, i due elementi essenziali d'ogni culto, erano per 2543 3| carezza medesima può più tardi esserle importuna. I suoi nervi 2544 5| la sua vita errante nelle estati lontane, quella vita di 2545 4| della veste e camminavano estatiche, inebetite, con gli occhi 2546 1| rimasero così, pensosi, un poco estatici, un poco intorpiditi nel 2547 4| conscienza e l'infinita estensione della sua sensibilità lo 2548 3| di lontano con un viaggio estenuante e che ora gli piangeva sotto 2549 2| primo sopore dei suoi nervi estenuati, - tutto gli tornava in 2550 6| affaccerebbe di nuovo al giorno, si estenuerebbe nel consueto ozio fra le 2551 Ded| sensibilità singola e le cose esteriori è stabilito su una trama 2552 4| moltiplicare le sue sensazioni e di esternarsi nelle cose che la circondavano. 2553 2| Luca la guardava con occhi esterrefatti. Si soffermò, trasse un 2554 2| la tenue vita stava per estinguersi.~ ~- Bacialo - gli disse 2555 6| d'improvviso, ricadeva, s'estingueva, non risorgeva più. Nell' 2556 5| libertà e di pace imaginandola estinta, chiusa per sempre nel sepolcro? 2557 4| tutti i suoi sensi erano estinti. Tuttavia ella aveva l'aspetto 2558 6| acceso in me. Non potrò mai estirparla dalla mia carne. E da ora 2559 3| pietra adatte alle cene estive. Limitava lo spiazzo un 2560 5| la tenuità degli abiti estivi, il bagno cotidiano, tutte 2561 2| di quelle esasperazioni estreme che, negli uomini deboli 2562 5| entusiasmo, agitato come da un estro poetico repentino, trovava 2563 5| non ad espandere la sua esuberanza e ad esercitare con efficacia 2564 4| con la voce sommessa ma esultante, come se quella musica le 2565 5| consunto; e una cenere eterea pioveva dal sommo del cielo. 2566 4| che è in me fittizio ed eterogeneo, tutto ciò che ho ricevuto 2567 Nota| Tutte le particolarità etniche del quarto libro e del quinto 2568 1| Est Est in una tazzetta etrusca; amare e dormire molto, 2569 3| la nota del Grand Hôtel d'Europe à la Poste, la nota d'Albano, 2570 4| quasi convertite in un oro evanescente. Solitarie sotto il limpido 2571 5| diffondeva nella sua pelle umida evaporante al calore emanato dalla 2572 4| archipresbyteri ad vsvm Evcharistiæ.~ ~† Nicolavs Andræ de Gvardia 2573 4| interveniva così in tutti gli eventi, circondava e serrava tutte 2574 2| conservava ancóra la medesima evidenza, mantenuta da un potere 2575 6| Fino a quell'ora aveva evitato di ricordare all'immemore 2576 1| non parlo più; mi chiudo; evito qualunque manifestazione 2577 4| palpebre chine, figura di un evo remoto, isolata nella folla, 2578 6| occhi, le sillabe lente che evocano i sogni e addormentano le 2579 5| della pena, aveva anch'egli evocata la memoria di quel re Viçvamitra; 2580 2| ombre delle imagini prima evocate: «Quando ella mi toccherà 2581 4| superstiziosa, dava ai fantasmi evocati dalla femmina ingenua nella 2582 3| un moto ostile contro l'evocatrice inconsapevole. Poi, in un 2583 5| potenza del dio». L'idea della evoluzione, dello scorrere perpetuo 2584 4| architettura volgare, disadorna, fabbricata a mattone, senza intonaco, 2585 4| fatiche. Si scorgevano le loro facce curve su la scodella, i 2586 | facciamo 2587 | Faccio 2588 2| che lo avevano cacciato là facendogli violenza e ora lo aspettavano 2589 | facendole 2590 1| davanti a me, ridendo, facendomi ridere, come ubriaca. La 2591 | facendosi 2592 | facessi 2593 | facesti 2594 5| dietro il capo del suo servo facevasi ogni giorno più oscura. 2595 5| illuni il rossore delle faci rispecchiate dalle acque.~ ~ 2596 4| agguato di quel primo gruppo facinoroso, un esercito di pezzenti 2597 4| tuae... A muliere initium factum est peccati, et per illam 2598 4| Ecclesiæ S. M. de Gvardia qvod factvm est per manvs abbatis Joannis 2599 3| di fave fiorite:~ ~- La fàf é la spìje de l'annàte: 2600 5| mentre nel ferro delle falci si accendevano i baleni 2601 3| il busto, dall'opera del falciare che fa tenere le ginocchia 2602 5| cantatrice dagli occhi di falco: la soprana voce che sempre 2603 3| le compagne. - Signore, falla cantare.~ ~- Non è vero, 2604 6| esasperato dal possesso fallace, tornava ad ogni tratto 2605 6| che suscitava tutte le fallaci apparenze, che favoriva 2606 5| volte esperimentato senza fallire, la inebriava; e l'ebrietà 2607 4| scopo dell'esperimento era fallito. Egli era estraneo a quella 2608 1| ardire. Come uscì, i due falsi sposi novelli si misero 2609 4| volgare, certo senz'alcuna fama di antiche tradizioni o 2610 4| ciglioni e le fosse, con le famiglie, con le figliolanze, con 2611 1| dolori e dei fastidii tuoi familiari sono io, mi punge un rammarico 2612 5| causava quasi sempre la familiarità prolungata con gli altri 2613 4| aspettazione.~ ~ ~- Concede nos famulos tuos...~ ~ ~Veniva innanzi, 2614 5| notte e la morte, di quanti fan risonare un fascio di lugubri 2615 1| accendersi d'un tratto il fanale illuminandoti.~ ~Ippolita 2616 3| come presa da una golosità fanciullesca, ne spezzò con le dita l' 2617 2| precisa, in un ricordo della fanciullezza: - il padre seduto accanto 2618 6| fingeva il suo desiderio. Le fanfare della caccia notturna echeggiavano 2619 4| stinchi vellosi e chiazzati di fango secco, egli agitava rabbiosamente 2620 5| un letto, a suscitare le fantasie ambigue d'una lussuria estetica. 2621 4| avveniva. Imagini reali e fantastiche gli turbinavano nello spirito 2622 2| è guasta, soffre di mali fantastici; tutto il giorno non fa 2623 1| marito e un capitano di fanteria, di fronte a una piccola 2624 5| li avvolse insieme in un fardelletto; e disse:~ ~- Questo sarà 2625 6| pel sentiere che conosco. Farei in modo che il treno ci 2626 | faremo 2627 4| pagliaccio impiastricciato di farina e di carminio agitava con 2628 | farle 2629 5| in lui l'effetto di quei farmachi i quali eccitano accelerano 2630 | farne 2631 | farti 2632 1| ordinate, divise in tanti fasci minori.~ ~- Quante! - esclamò 2633 3| i pori verso di lui una fascinazione occulta, d'una incredibile 2634 2| aspettava il miracolo. Poi fasciò di nuovo il dito, pianamente. 2635 6| stirature e di formicolii fastidiosi, di vertigini e d'incubi. 2636 2| fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, 2637 1| ordine superiore di necessità fatali. La sua miseria non proveniva 2638 2| egli rassegnato dovesse fatalmente passarvi a traverso per 2639 4| Geronimo di Geronimo e Giovanni Fatalone casalesi. Su l'altare fu 2640 1| tu sei arbitra de' tuoi fati...» E più oltre, ancóra: « 2641 4| masticavano carrube e pane faticosamente, in silenzio, senza sguardo, 2642 2| compiere una serie di atti faticosi, superare la ripulsione 2643 2| enorme. Troppo gli pareva faticoso abbandonare quella positura 2644 4| sapere? Turchino è sotto una fattura, con tutta la sua famiglia, 2645 3| la spìje de l'annàte: la fava è la spia dell'annata.~ ~ 2646 3| confini dell'orto un campo di fave fiorite:~ ~- La fàf é la 2647 3| la fijje de lu Sguaste, Favette, Sblendore, la fijje de 2648 4| ancóra... Ti porterò un favo.~ ~Ella si diffuse a parlare 2649 1| stillicidii erano musicali col favore degli echi. Ed ella dall' 2650 2| cosa.» Egli si proponeva di favorire la sorella contribuendo 2651 4| Pareva che la notte serena favorisse quella sublimazione della 2652 Ded| entro le tazze la bevanda favorita e parevami si spandesse 2653 5| Divenne quello il luogo favorito del suo sogno e della sua 2654 3| Egli aveva orrore di quelle febbri che lo assalivano d'improvviso 2655 2| la sovreccitazione quasi febrile da cui era stato preso, 2656 4| Nicolavs Andræ de Gvardia me fecit A. D. mccccxiii.~ ~ ~ ~Entrambi, 2657 5| avesse già esaltata come la fecondatrice di quella vita - ella, prima 2658 3| pensieri rompeva il cerchio e fecondava l'aridità. L'anima entrava 2659 5| Tu rendi il mio spirito fecondo. È così piena la mia vita 2660 4| che eccitava di continuo i fedeli con urli e con gesti da 2661 4| fra i denti un brano di fegato crudo. Un altro mostrava 2662 1| il colore ideale che più felicemente armonizza con l'aria veneziana. 2663 3| par felice; si confessa felicissima. Un giorno mi confessò che 2664 5| cintura rossa, il cappello di feltro molle. Il suo viso era appena 2665 5| su fronti brevi; ventri feminei nudi, molli, segnati dall' 2666 4| suggerito da un languore femineo in un aprile tiepido e cinerino. « 2667 4| nuvoli di polvere densi che fendeva a tratti qualche urlo rauco.~ ~- 2668 5| votiva; s'insinuava nella fenditura obliqua ove i molluschi 2669 2| funebre, al lume dei ceri; il feretro coperto di corone, seguìto 2670 3| cosa della vita comune ci ferirà, ci turberà, ci stupirà. 2671 1| Ciascuno dei due si sentiva ferire dall'ingiustizia del sospetto 2672 4| ad assalire la strega per ferirla. Sarebbe bastato anche un 2673 2| familiare, lo irritavano, lo ferivano. Certi silenzii, durante 2674 5| una gemma.~ ~- È un bel fermaglio - soggiunse; e se l'appuntò 2675 1| una mia nipote.~ ~- Io mi fermai sul marciapiede, per lasciarti 2676 6| le cinque dita aperte e fermandola in ultimo per l'indice e 2677 6| sensibile. - Fermiamoci.~ ~Si fermarono, ascoltarono.~ ~Giorgio 2678 2| narcotico. E, vagamente, senza fermarsi a considerare i mezzi pratici 2679 5| significazione, immobili com'erano e fermate per sempre nel rigore della 2680 4| Piomba, con una parola ha fermato il treno su la strada ferrata! 2681 3| lacrime nel cavo degli occhi ferme come due perle, transfigurata.~ ~ 2682 5| pensava: «Quante cose impure fermentano nel suo sangue! Tutti gli 2683 6| e un tanfo di sagrestia, fermentanti di corruttela familiare 2684 6| disciogliersi in una sorda fermentazione che invadeva pur gli strati 2685 3| le radici gli invisibili fermenti sotterranei ed imita con 2686 2| vita gli parve un cieco fermento di materie impure. Gli parve 2687 6| era divenuta sensibile. - Fermiamoci.~ ~Si fermarono, ascoltarono.~ ~ 2688 4| le popolazioni a guerre feroci per la supremazia di un 2689 6| ebbe per intimo impulso una ferocia animale; abbatté la creatura 2690 5| sentito ancóra una volta il ferreo cerchio restringersi intorno 2691 4| offuscato da una ruggine ferrigna. Gli steli più alti avevano 2692 3| marito di Candia, lavora alla ferrovia; torna ogni quindici giorni. 2693 5| bagliore, per un attimo fervevano, languide ricadevano. Talora 2694 4| momentaneo, ma era una profonda e fervida aspirazione di tutta l'anima 2695 4| Ippolita, china, pregava fervidamente.~ ~- Guarda là, nella porta - 2696 6| plenilunare, aprendosi su la città festante, illuminava tutta la marina 2697 Ded| ghirlande più agili e nei festoni più sinuosi.~ ~Uscendo dalle 2698 5| andandole incontro con un'aria festosa, come se rivedesse un'amica 2699 1| il piatto contenente le fette sottili di limone recava 2700 6| insuperabile nell'arte di fiaccar le reni ai maschi».~ ~- 2701 6| dover disarmare, snervare, fiaccare quell'uomo per impedirgli 2702 4| mozze e quello dalle gambe fiaccate tentarono ancóra di seguir 2703 4| disgustata, le ginocchia fiacche. Udivano il lamentìo fioco 2704 5| Nel suo presente stato di fiacchezza, egli medesimo avrebbe corso 2705 5| nell'età moderna. Egli, il fiacco, l'oppresso, il titubante, 2706 6| pareva svaporare come una fiala di profumo: lasciar disperdere 2707 4| consapevole della sua propria fiammea vita... -~ ~Ippolita disse, 2708 6| si dilatava, s'agitava, fiammeggiava sempre più alto, sempre 2709 4| a quella mescolanza dei fiati, alla vista del sangue e 2710 5| in cima a steli di marmo fibrati come vegetali; in rilievo 2711 5| trovò un pezzo di pane e un fico.~ ~- Vedi? Gli avevano dato 2712 5| suo potere, una sì gran fidanza in sé medesimo, che imprese 2713 2| orto?~ ~La madre rimase coi fidanzati. Giorgio e Cristina, col 2714 4| con la stessa persistenza fidente e invitta, a quel denso 2715 3| della folla gli moveva il fiele.~ ~Talvolta, dopo una qualche 2716 4| condotto il bestiame nelle fiere e disputato sul prezzo; 2717 1| brivido come di esaltante fierezza, in conspetto della grande 2718 4| statue nuove senza dar segni fierissimi della loro collera. Una 2719 5| e lungo tempo pugnai da fierissimo giostratore per avere un 2720 4| volta sul vento un'onda fievolissima. La chiesa del borgo era 2721 4| con le famiglie, con le figliolanze, con le parentele, con le 2722 4| lacrime apriva le braccia al figliuol degno. E così, in tutte 2723 6| stato matrimoniale della figliuola. «Non potrei io stesso fare 2724 1| musicomani che hanno le loro figliuole nel coro. Non è una pagina 2725 3| donne in cima della scala filavano; e le rócche splendevano 2726 4| circonstante per ricongiungersi filialmente a lei e restarle fedele 2727 4| cerchi d'oro fioriti di filigrane; un busto scintillante come 2728 4| Avrispa et vnicvs Georgivs filivs mevs donamvs istvd Tabernacvlvm 2729 6| formidabile signora dei filtri, l'arbitra ereditaria delle 2730 4| locusta, offriva lunghe filze di cacio in forma di piccoli 2731 2| intatta, che la barba rada e fina lasciava scoperta, quella 2732 5| le cose dal giogo della finalità. E questa libertà e questa 2733 1| si debba trovar male, in finanze. Ma veste sempre bene. L' 2734 6| non distinto da soverchie finezze fisiche e spirituali: di 2735 6| Angelini vecchie zitelle che fingevano di aver amicizia per i Sergi 2736 2| le pistole.~ ~Erano armi fini, rigate, da duello: non 2737 1| cominciammo a ridere per non finir più. Clarice la raggiunse: 2738 6| genero fuggiasco. Forse anche finiremmo col passare intorno a una 2739 2| pane? E così sarà, così finiremo. Tu vedrai, tu vedrai...~ ~ 2740 1| ad impedire che l'amore finisca. E tu mi ami già da molto 2741 6| parve probabile che Ippolita finisse così, in un amore remunerativo; 2742 2| cadenzato. L'agonia era finita. Si disperdeva uno spirito 2743 1| coltre.~ ~- Giorgio!~ ~Egli finse di scuotersi da un dormiveglia.~ ~- 2744 2| Vergine un mazzo di rose finte; i gradini della larga scala 2745 2| pensiero delle degradanti finzioni di cui fra poco sarebbe 2746 1| si dilatava tra i nuvoli fioccuti. L'alberello stillante aveva 2747 1| Dalla bottega di un fioraio gli venne sul viso un profumo 2748 2| constellava tutta d'innumerevoli fioretti d'oro. E la cercò con gli 2749 4| si avvolgeva ai tronchi, fioriva tra i rami. - Nel grembiule 2750 6| proprio sangue a scorrere in fiotti, a inondare la terra, a 2751 5| gran tuono subitaneo del fiotto gagliardo che sopraggiungendo 2752 Ded| voce limpida e volubile del Firenzuola fluiva talvolta la melodia 2753 6| a guisa d'un artifiziale firmamento il tessuto delle sue memorie 2754 2| che debbo fare, dove debbo firmare.~ ~E si levò, spinto dall' 2755 2| Giorgio prese la penna e firmò rapidamente. Avrebbe voluto 2756 1| Jacopo Moleschott, il sommo fisiologo, quel vecchio indimenticabile: 2757 3| corretti senza togliere alla fisonomia un vivace elemento di espressione. 2758 6| la donna riallacciandolo, fissandogli da presso gli occhi negli 2759 1| che hai? - chiese Giorgio, fissandola.~ ~Nessuno dei due rispose 2760 5| lungo tempo, quasi forzati a fissarli, a considerarli, ad esagerarli. 2761 4| profonda. Tristi e gravi e fisse in un ritmo non alterato 2762 2| nella testa e gli davano fitte crudeli come se l'uno dopo 2763 4| consueta intensità di vita fittiva la sua favola mistica. - 2764 5| apparivano i frammenti fittivi d'una vita bella carnale 2765 2| vigliacca. Questi tumulti fittizii non duravano, né giovavano 2766 4| espellere tutto ciò che è in me fittizio ed eterogeneo, tutto ciò 2767 4| rossa, incedente lungo il fiumicelio sinuoso ove sotto il tremolìo 2768 4| terre fertili rigate da fiumicelli sinuosi ove sotto il tremolìo 2769 3| vorrai.~ ~Egli aveva già fiutato in quel giovine affabile, 2770 4| questi fratelli di rapina fiutavano da lontano le prede, piombavano 2771 4| tagli di rasoio, o aperte e flaccide come fichi sfatti, o rapprese 2772 1| quel genere di bellezza che flagella gli uomini e li fa desiderosi. 2773 1| stridere la ghiaia; dalla via Flaminia giunse fioco lo squillo 2774 5| singhiozzava, minacciava: ilare, flebile, umile, ironica, lusinghevole, 2775 2| e accanto, in piedi, il flebotomo che sorvegliava il flusso 2776 1| verdognola, era il dottor Fleichl, un ebreo, un medico tedesco, 2777 Ded| d'innumerevoli virgulti flessibili, non resiste mai ad alcuna 2778 5| solare: Aelion, «Aelion urbs florens atque vetusta simul» com' 2779 2| peritarsi. Erano sani, robusti, floridi, con le guance invermigliate 2780 3| gagliarde, il petto largo e florido, esercitato dalle canzoni. 2781 2| che s'arrossava pel sangue fluente dalla vena aperta; e accanto, 2782 3| La sua voce era limpida, fluida, cristallina come una polla. 2783 5| le risa rattenute delle fluide creature malefiche in agguato 2784 6| distendeva, ritornava alla fluidità originale, all'innumerevole 2785 5| scaturiva dalla sua gola fluido limpido cristallino come 2786 4| un chiostro di fantasmi fluttuanti! - Ma era la Vita? O non 2787 6| loro sostanza sublimarsi e fluttuare diffusa in una gioia senza 2788 4| sopra le larghe mèssi che fluttuarono. E una lunga lista cerulea 2789 5| dischiudessero insieme e fluttuassero.~ ~Passò giù nella viottola 2790 2| accoravano. Una specie di fluttuazione indefinita seguiva la crisi; 2791 4| In festa le popolazioni fluviali si cingevano il capo di 2792 2| che premeva un mucchio di fogli, una vignetta oscena.~ ~- 2793 4| rosette ricorrenti, dai fogliami sinuosi, dai mostri simbolici, 2794 3| ondeggiava appena appena. Le foglioline d'un color verde grigiastro 2795 5| simili a due occhi di fiamma folgoranti.~ ~Fragoroso veloce e sinistro 2796 6| razzi v'irrompevano con folgorazioni incessanti; le bombe vi 2797 3| come abbacinati da quel folgorio rapido, ora si scolorivano 2798 6| gran lampo sinistro che le folgorò l'anima di terrore.~ ~- 2799 2| e pendula componeva una folta capellatura prolissa che 2800 6| che scoteva la casa dalle fondamenta e comunicava a loro medesimi 2801 5| cosmica - l'idea stessa fondamentale della filosofia moderna - 2802 4| le tendenze, i sentimenti fondamentali della propria razza in un 2803 5| emozioni, di idee, privo d'ogni fondamento sostanziale. Egli adombrava 2804 2| punto stabile e certo su cui fondarsi. Egli non s'era mai indugiato 2805 4| comune, simile a molte altre, fondata sul miracolo. Dopo quel 2806 5| lei, nella cerimonia della fondazione, il sacerdote aveva pregata 2807 3| sogni.» E vedeva salire dai fondi del suo essere più occulti 2808 2| un'accumulazione d'imposte fondiarie non pagate da parecchi mesi. - 2809 5| legumi, su colui che aveva forbito il vaso di rame, su colui 2810 2| riempiti dal tintinno delle forchette, gli davano un fastidio 2811 1| letto. - Guarda qua: una forcina di tartaruga!~ ~Si chinò 2812 6| per l'indice e il pollice forcuta.~ ~- Ventidue! - ripeté, 2813 5| pescosa. Alle estremità forcute delle quattro antenne pendevano 2814 5| umida trovò il mistero delle foreste di alghe più remote. E, 2815 4| fronte calva due piccoli fóri sanguinosi. Altri, altri 2816 4| dallo specchio dell'acqua, formando quasi il centro visibile 2817 2| quelle due lacrime che gli si formarono lentamente nel cavo degli 2818 4| nuova leggenda come s'era formata nella credenza delle popolazioni 2819 4| umanità diversa dalla sua, formati d'una materia diversa; e 2820 5| d'un continuo processo di formazione e di trasformazione; nel 2821 4| romorìo cupo della moltitudine formicolante; giungevano le cadenze del 2822 6| erranti, di stirature e di formicolii fastidiosi, di vertigini 2823 2| Subitamente, gli si formò nello spirito l'imagine 2824 4| circolari trasformate in fornelli, e il vapore si spandeva 2825 5| intorno al suo capo, avendo fornita l'opera. Erano uomini membruti, 2826 6| quei frammenti dall'incauta fornitigli, ne ricostruiva la vita 2827 4| con urli e con gesti da forsennato, percotendo nella schiena 2828 5| Ella si temprava, si fortificava, comunicando con le cose 2829 3| ambizione segreta che esalta e forvia tutti i veri uomini intellettuali, 2830 5| attratti per lungo tempo, quasi forzati a fissarli, a considerarli, 2831 4| custodito per anni ed anni nel forziere profondo, rimesso in luce 2832 6| che a grado a grado più fosca occupava il vano della porta, 2833 5| torridi e immoti, ai tramonti foschi, prendeva talora aspetti 2834 4| vita mia!~ ~Un monòmero, fosco e camuso come un mulatto, 2835 5| Corte. Fu seppellito in un fosso; poi disseppellito, notte 2836 1| intenzione di chiedere una fotografia del reliquiario. E tu passasti! 2837 2| un odore come di paglia fradicia; una cannella d'acqua chioccolava 2838 5| sale. Le fiamme si levano fragorose in un'aria senza mutamento, 2839 2| zàgare, come d'una neve fragrante. Ed ella era piacente, in 2840 4| si scioglievano tutte le fragranze terrestri. Egli cercava 2841 6| simile offerta, proporre francamente a Ippolita questa posizione? 2842 6| farsi ripetere la lezione di francese da Luigi. La mamma n'era 2843 3| diffusa del cielo pareva come frangerla in miriadi di sorrisi inestinguibili. 2844 6| quel gran getto vitale si frangeva d'improvviso, ricadeva, 2845 5| estrema grazia del giorno, si frangevano quasi con mollezza, simili 2846 2| muro su cui scintillavano frantumi di vetro infissi nella calce. 2847 6| aver bevuto. - Ricordi il frappé del Danieli, a Venezia? 2848 4| lentamente. Una nuova torma si frappose tra quella e il cancello 2849 1| d'un vinaio, e una gran frasca. S'entrava, di dietro, per 2850 1| poco strano? Tivoli, no; Frascati, no.~ ~- Prendi il Baedeker, 2851 4| nel terreno e ornate di frasche, si esercitava la voracità 2852 2| anime giovenili, delle anime fraterne, al conspetto del cadavere 2853 3| stata d'inerzia e quasi di freddezza e quasi di ripugnanza contenuta. 2854 1| speculazioni della scienza moderna, freddi esploratori della vita, 2855 5| caccia, con una pazienza fremente.~ ~- Oh, è volata via! - 2856 5| mare che incominciava a fremere sotto il vento del crepuscolo. 2857 5| pensiero micidiale; a lungo fremeva dentro di sé ogni volta 2858 6| ma le collere d'una lotta fremevano, stridevano nell'impeto 2859 2| proruppe il padre, mal frenando sotto un'apparenza di dolore 2860 3| fra i cespugli. Risa mal frenate corsero per quel giallo. 2861 4| scintillante come un giaco le frenava il seno. Ella incedeva con 2862 4| di lei le mani con gesti frenetici di dolore; e non la toccava, 2863 6| presa da un riso nervoso, frenetico, incoercibile, - lugubre 2864 6| volentieri. «Lasciare che Adriana frequentasse la casa di una donna perduta!» 2865 4| Aimone il cielo balenava frequente; e i baleni parevano vermigli 2866 2| silenzio che prevedeva lunghi e frequenti.~ ~- Sì, ora spesso vengo 2867 5| artificii voluttuosi dandole frequentissime occasioni di ripeterli. 2868 3| di Giorgio Aurispa era la frequenza delle congestioni, di varia 2869 Inc| Tapferkeit herausforden.~ ~ ~ ~Friedrich Nietzsche~ ~Jenseits von 2870 5| rivincita terribile su la sua frigidità dei primi giorni, su la 2871 5| il piede a un tratto, le froge della bestia le sfioravano 2872 4| acquazzone pomeridiano. Tutte le fronde lacrimavano, e quelle miriadi 2873 4| portando in pugno ramoscelli fronzuti. Le vergini all'alba nelle 2874 2| una canzone del paese. Una frotta di cani randagi passò in 2875 5| sotto al capo del morto; frugò nella tasca della giacchetta 2876 5| santità originale dell'opera frumentaria, la primitiva nobiltà di 2877 5| come di lontano, tra un fruscio di vesti, la voce d'Ippolita 2878 4| tra gli schiocchi delle fruste, tra il tintinnìo dei sonagli; - 2879 3| prelibato. Gli altri alberi fruttiferi non avevano più fiori. Ma 2880 3| metallico escito da una fucina.~ ~Cola di Sciampagna, ch' 2881 Inc| Es giebt Bücher, welche für Seele und Gesundheit einen 2882 5| sedere; scosse il capo per fugare la nebbia; si guardò intorno, 2883 5| il bisbiglio delle larve fugate dall'aurora; le risa rattenute 2884 2| silenzio immenso gli aveva come fugato dal cervello un vapore di 2885 6| a poco a poco oscurava e fugava tutte le altre, rioccupando 2886 2| ogni giorno la vita mi fugge da varchi invisibili e innumerabili; 2887 Ded| precisione grafica le più tenui fuggevoli onde del sentimento, del 2888 4| grembiule della Madonna fuggiasca, inseguita dai Farisei, 2889 5| rancore - così tu non te ne fuggirai più su quel maledetto Trabocco... 2890 2| senza prender commiato, fuggirsene, poi scrivere una lettera 2891 4| comune delirio; ed erano fuggiti, paventando la follia.~ ~ 2892 5| intorno per scoprire la fuggitiva.~ ~- Eccola! - gridò trionfante. - 2893 Ded| Morte il pittore adunava le fuggitive grazie della Vita, così 2894 1| ribellione d'Ippolita, era quasi fuggito lasciando dietro di sé un 2895 4| Sacrificio nel vostro nome!» Fuggiva seguìto dalla sua donna, 2896 4| percosse dei rissanti, le fughe dei ladri inseguiti a traverso 2897 | fui 2898 5| Ma, alla loro ombra, su fulcri vestiti di edera sorgevano 2899 2| Freschi come il primo raggio, fulgente su una vela - che ci riconduce 2900 2| morta? Ella potrebbe rimaner fulminata, sotto il colpo.» E il turbamento 2901 2| agonizzante: stramazzava come fulminato, a terra, di schianto; sussultava, 2902 4| prede, piombavano diritti e fulminei, non mancavano mai il colpo. 2903 4| ori, mentre uno ossuto e fulvo scriveva con una penna d' 2904 1| gran giornata li occupò. Fumarono per qualche minuto in silenzio, 2905 1| fece ridere.~ ~- Perché non fumiamo una sigaretta? - disse Giorgio. - 2906 5| per la costa, dalla bocca fumida d'una delle gallerie si 2907 4| turibolo si levava nell'aria fumigando. Lunghe liste azzurrine 2908 1| versò la bevanda: le tazze fumigarono come turiboli. Quindi ella 2909 Ded| quiete conventuale, mentre fumigava entro le tazze la bevanda 2910 5| della galleria opposta, che fumigò nera nel sole.~ ~III~ ~I 2911 4| degli ossessi, i berci dei funamboli, i rintocchi delle campane, 2912 5| avanzava conducendo per la fune una vacca. Ella nel cantare 2913 2| porta gli accompagnatori funebri, con le insegne. La bara 2914 5| liberti, scolpiti su cippi funerarii; anfore memori d'un vino 2915 6| consacrava il gran coniugio funerario. Poi, come fili eterei le 2916 2| Ippolita. Ho un presentimento funesto. So che fra cinque giorni, 2917 5| stretti da filo di ferro e da funi, rinforzati con mille ingegni 2918 3| l'amore!»~ ~ ~ ~Tutte le funtanelle se sò sseccàte.~ ~Pover' 2919 1| il defunto Boll) su la funzione della vista. Quel negromante 2920 1| modi quel non so che di furbesco e d'ignobile che acquistano 2921 3| e si dibatteva con mille furie cieche, come un prigioniero 2922 4| cui vita egli aveva così furiosamente mescolata la sua vita fino 2923 3| quasi esanime, dopo le furiose carezze, Ippolita si lasciava 2924 6| braccia e mi coprì di baci furiosi, come folle, singhiozzando. 2925 2| strada, che era forse salito furtivamente spinto dalla fame, si precipitò 2926 5| tenda; rapidamente, con atti furtivi, si mise le lunghe calze 2927 3| allori taceva recinto. I fusti sottili e diritti sorgevano 2928 3| egli non vedeva i giorni futuri se non come una successione 2929 Ded| Uebermensch, del Superuomo.~ ~ ~ ~G. d'A.~ ~Dal Convento di S. 2930 4| bestie prigioniere nelle gabbie dei serragli. Dietro di 2931 1| Segni c'è la Locanda di Gaetanino!~ ~Questa denominazione 2932 3| statura; ma aveva le forme gagliarde, il petto largo e florido, 2933 1| vivace riso, affrontando gaiamente l'avventura imprevista. 2934 3| vestiti. Basta qualche vestito gaio e resistente per le nostre 2935 4| di rose disciolte che vi galleggiassero. Sul fondo del mare, per 2936 3| gli insetti molesti. Le galline intorno razzolavano.~ ~Poco 2937 2| di Guardiagrele, Andrea Gallucci; era come un gioiello ereditario. « 2938 4| una carrozza che partì di galoppo con un gran tintinnìo di 2939 4| leggerissimi in cima a lunghi gambi sottili. Di tratto in tratto 2940 5| superba e le innumerevoli gamme intermedie e le diverse 2941 1| le rose scempie di Castel Gandolfo, e anche un ramo di mandorlo, 2942 3| Splendore, la figlia del Garbino.~ ~Udendo i nomi, Giorgio 2943 1| remunerativi salvando con garbo le apparenze. Un altro esempio 2944 Ded| e così efficaci da poter gareggiare con la grande orchestra 2945 Ded| Tito Livio nelle Decadi gareggiava di numeri con i poeti per 2946 4| conspetto dei loro vecchi, gareggiavano a compiere il più diritto 2947 3| Penna del Vasto, il monte Gargano, le isole Trèmiti, a destra; 2948 4| parte verrà?~ ~- Forse dal Gargàno.~ ~- Dove andrà?~ ~- Forse 2949 2| dell'adolescenza. Udiva garrire le rondini, stridere la 2950 3| io tragga il supremo dei gaudii, può levarsi nella carne 2951 5| risvegliava in lui la memoria del gaudioso mattino di maggio raggiante 2952 Inc| im ersten Falle sind es gefährliche, anbröckelnde, auflösende 2953 6| per riscaldarmi le mani gelate. Mia madre mi disse: «Va 2954 2| sentiva inerte, lo sentiva gelato e rigido; cadeva bocconi 2955 3| qualcuna di quelle sincopi gelide che la facevano sembrare 2956 1| il letto prese un aspetto gelido; il silenzio dell'albergo 2957 1| avendo sempre custodite gelosamente quelle lettere come un tesoro 2958 3| fondo sorse un candore di gelsomini. Di nuovo, le labbra un 2959 4| denti erano puri come il gelsomino. Il romorìo continuo degli 2960 3| che all'alba l'ha fatta gemere di delizia, quella carezza 2961 5| la costrinsero a sedersi, gemettero con lei.~ ~A poco a poco 2962 4| Voci nuove sorgevano: gemevano, urlavano, invocavano la 2963 1| Questi gridi e questi gemiti mandavano le lettere, sul 2964 5| suscitare le iridi in una gemma.~ ~- È un bel fermaglio - 2965 5| Messia fosse stato preso dai gendarmi e condotto nelle carceri 2966 5| speranza sia questa: - Possa io generare il Superuomo!»~ ~Sterili 2967 5| levavano da un più lungo soffio generate, s'incurvavano limpide e 2968 5| tutte le energie fecondanti, generative e distruttive; l'affermazione 2969 5| occulto o palese, lo scopo generativo imposto dalla Natura? Perché 2970 4| disfatte, che pareva un essere generato da un uomo nano e da una 2971 5| predominio, l'eccesso delle forze generatrici e fecondanti, tutte le virtù 2972 6| accettarmi come sostitutore del genero fuggiasco. Forse anche finiremmo 2973 6| madre. Quando mio padre mi generò e morì, quando mia madre 2974 3| quasi smarrita, il signore generoso, inesperto, incurante del 2975 4| rappresentata e venerata la grande genitrice Terra dal cui grembo scaturivano 2976 4| Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix.~ ~- Ut digni efficiamur 2977 3| avevano più fiori. Ma una genitura innumerevole pendeva dai 2978 1| brandelli una vecchia carta geografica solcata di linee nere; su 2979 5| sembravano riti d'una liturgia georgica. Si soffermò, un giorno, 2980 4| presente e visibile un simbolo georgico, sempre era rappresentata 2981 4| Demetrivs Avrispa et vnicvs Georgivs filivs mevs donamvs istvd 2982 2| Giorgio. E ch'ella fosse la germana di Demetrio Aurispa gli 2983 5| colpito di maledizione. Ogni germe vi perisce come in una fornace 2984 2| hanno con tanta potenza germogliato. Ella deve avere l'anima 2985 4| contro i cancelli; urlavano e gesticolavano, respingendosi a vicenda, 2986 Inc| Bücher, welche für Seele und Gesundheit einen umgekehrten Werth 2987 1| biglietto solo, quello che gettai nel fuoco perché non cadesse 2988 4| lui ritenute immonde.~ ~- Gettalo via: ti prego!~ ~Ella, ridendo, 2989 5| Ed egli fece l'atto di gettarsi in mare.~ ~- Addio. Io griderò. 2990 1| con un tintinno. «Se io mi gettassi? Un semplice salto in avanti; 2991 1| piazza di Spagna...~ ~- Mi gettasti addosso una quantità di 2992 2| si stendeva sul pavimento gettata dall'apertura della porta, 2993 3| dalla casa del guardiano e gettava con un atto rapido qualche 2994 6| indicibile. D'un tratto i due getti cessavano. Il corpo esangue 2995 Inc| oder aber die höhere und gewaltigere sich ihrer bedienen; im 2996 3| T'àjje purtàte 'na ggiàrre de créte,~ ~Nghe ddu' catène 2997 1| impenetrabile alla vista come un ghiaccio azzurro.~ ~Ordinarono il 2998 1| portavano nel centro una ghirlanda di rose o un qualche simbolo 2999 Ded| ad intesserla pur nelle ghirlande più agili e nei festoni 3000 1| Tu avevi la piccola giacca inglese che mi piaceva tanto; 3001 | giacché 3002 5| frugò nella tasca della giacchetta e trovò un pezzo di pane 3003 6| che anche per quella notte giacerebbe con la donna sul medesimo 3004 3| d'altri prima che mia! Ha giaciuto con un altro uomo; ha dormito 3005 4| busto scintillante come un giaco le frenava il seno. Ella 3006 Nota| più notevoli di quelli che Giacomo Barzellotti illustrò in 3007 4| lingua coperta d'una patina giallastra, stava tutta china verso 3008 1| dipinti a colori teneri, gialletti o celestini, portavano nel 3009 4| della vite in autunno, o giallicce e grinze come il centopelle 3010 4| una creatura scheletrita e gialligna, stretta in fasce di tela 3011 4| mentre i suoi piedi nudi, gialligni come le mani, come la faccia, 3012 4| con sforzo nelle loro gole giallognole e rugose come le membrane 3013 4| lino già secco. Gli steli giallognoli portavano in sommo una pallina