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Gabriele D’Annunzio Il trionfo della morte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
3014 4| Elisabetta. E Vincenzo di Giambattista rappresentava San Michele 3015 Ded| Frate da Scarperìa, con Bono Giamboni, con Caterina da Siena, 3016 1| aveva, come certe divinità giapponesi, gli occhi ridarelli, lunghi, 3017 3| portata? - Ti ho portata una giara di creta, incatenata con 3018 Ded| pensosamente errare nei Giardini di Consolazione e alternare 3019 5| lucide guaine, chiuse le giarrettiere su l'uno e su l'altro ginocchio. 3020 4| imagine di strani animali gibbosi. Talune erano gozzute; e 3021 Inc| TRIONFO DELLA MORTE~ ~ ~ ~Es giebt Bücher, welche für Seele 3022 1| intorno è piena di questi gigli appassionati che sbocciano 3023 4| puro. E benedetto era il ginepro che aveva tenuto chiuso 3024 2| quasi trasparente. Pareva un giocattolo. È cresciuta a poco a poco, 3025 1| letto, con la tosse. Noi giocavamo su una terrazza, devastando 3026 4| chiesa già occupata e colma. Giocolari, bari, barattieri, biscazzieri, 3027 4| incalzasse. La tromba d'un giocoliere mandava squilli acutissimi 3028 4| tessuti, delle armi, dei gioielli, dei rosarii; le danze oscene 3029 2| Andrea Gallucci; era come un gioiello ereditario. «Egli amava 3030 1| Chi ti guarda, chi ti ode, gioisce di te... - Scrivimi e dimmi 3031 5| sino a quel giorno aveva gioito.~ ~«Datemi una maniera nobile 3032 4| meraviglioso, ella ardeva e gioiva del suo ardore e del suo 3033 6| disperato e mortale.~ ~Entrambi gioivano e soffrivano in questa vicenda. 3034 Ded| con Caterina da Siena, con Giordano da Ripalta, col Cavalca, 3035 1| Tieniti bene stretto a me, Giorgino. Bada di non ti perdere!~ ~ 3036 5| tempo pugnai da fierissimo giostratore per avere un giorno le mani 3037 1| morto: una forma indecisa di giovane, con un capo biondo, sanguinoso. « 3038 1| conservava ancóra un'aria giovanile; era straordinariamente 3039 2| commiserazione che forse poteva giovargli. - Chi può dire da quando? 3040 2| fittizii non duravano, né giovavano a spingerlo verso la risoluzione 3041 2| profondo turbamento delle anime giovenili, delle anime fraterne, al 3042 Ded| votiva composta di fresca gioventù guerriera che un toro prodigioso, 3043 6| levarti, per uscire? L'aria ti gioverà. È una magnifica notte. 3044 5| trasfigurati nella sfera gioviale. Come nel canto di Ariele, 3045 1| stupefazione bestiale.~ ~Un giovinastro sopraggiunse, avido di vedere.~ ~- 3046 4| statua i doni cereali. Le giovinette, con in capo canestre di 3047 5| seducevano con i suoni i giovini passeggeri e nell'iniziarli 3048 4| smorta, - non è nulla... Mi gira un po' il capo. Il sole 3049 4| distendersi in lunghe file, girare intorno alla chiesa, entrarvi, 3050 5| promontorii arenarii, con i loro gironi deserti, su da le scogliere 3051 4| da presso le baracche dei girovaghi, coniche, parate di larghi 3052 3| resistente per le nostre gite mattutine. Non dimenticare 3053 5| sinistro, il treno passò gittandogli in faccia il vento della 3054 5| giocavano con i sassolini, gittandoli all'aria e raccogliendoli 3055 4| Raccoglievano tutte le forze per gittare un urlo più acuto che giungesse 3056 2| l'avevano trafugata per gittarla chi sa in quali mani!~ ~- 3057 4| sue tasche le monete per gittarle alla marmaglia, Ippolita 3058 3| il battito dei polsi, per gittarlo in un turbamento quasi folle. 3059 4| Pregarono e si segnarono. Poi gittarono verso il tempio un alto 3060 4| disamore; le catene del camino gittate su la via scongiuravano 3061 3| della suprema voluttà. Aveva gittato un grido; poi era rimasta 3062 4| terra e sul mare gli uomini gittavano un'ombra tragica. La povertà, 3063 5| ancóra le scarpe ai piedi. Il giudice disse: «Guarda: son meglio 3064 4| al piano sottoposto; e i giudici decretavano il premio al 3065 2| di sfuggire a una vendita giudiziaria disastrosa, che senza dubbio 3066 3| prendere da lui i pensieri, i giudizii, i gusti, i dispregi, le 3067 5| al fianco su la stuoia di giunchi. Ancóra una volta la realtà 3068 3| penetrandola di me così ch'ella giunga a credermi un elemento essenziale 3069 2| sicura: sono finali. Quando giungemmo alla stazione di Roma, la 3070 2| un presagio sinistro.~ ~Giungendo a Guardiagrele, alla città 3071 4| terrestri. Egli cercava di giunger primo all'albero che appariva 3072 5| zona sicura. Bastava, per giungervi a nuoto, un assai lieve 3073 1| L'ultima volta! - E se tu giungessi d'improvviso a Venezia, 3074 6| su i vènti della sera tu giungevi inquieta sino a me quando 3075 1| per le finestre spalancate giungono le risa delle donne e i 3076 4| le femmine rèttili che, giunte alla mèta, si alzavano. 3077 2| poi scrivere una lettera giustificando la sua condotta con un qualche 3078 2| di nervi, di tendini, di glandule, d'ossa, piena di istinti 3079 Ded| mistero di grandi acque glauche sparse di vele rosse, morde 3080 4| siero, gli occhi tristamente glauchi come quelli dei grossi rospi 3081 5| disegnava metà sul campo glauco del mare e metà su la chiarissima 3082 | gliela 3083 2| dall'una all'altra spalla; gliele congiunse nell'Amen.~ ~Una 3084 4| distruggere con un soffio certi globi di peluria leggerissimi 3085 3| paese magico, circondata e glorificata da tutta quella poesia? - 3086 5| loro dignità e tendeva alla glorificazione superba della vita.~ ~ ~ ~ 3087 6| La notte era chiara, gloriosa di tutte le sue corone. 3088 4| quello, veramente, il più glorioso tempio nella terra d'Abruzzi, 3089 1| rompere ogni rapporto con quel glutinoso scroccatore, adoperava contro 3090 4| un rilievo simile a una gobba. E, come camminavano stracche, 3091 4| un monco, uno storpio, un gobbo, un cieco, un epilettico, 3092 5| una serpe sul musco. Il gocciar tardo eguale degli stillicidii 3093 2| mentre l'acqua dai vasi gocciolava su la strada con un leggero 3094 4| e stille di sangue gli gocciolavano su la camicia dalle escoriazioni 3095 1| e l'aspetto dell'amata, godendone. Dal pallore di quel volto 3096 5| conosciuto sul mio corpo tutti i godimenti di cui ha sete il tuo desiderio 3097 3| continuo, io la vedrò, io la godrò. Di continuo, io saprò occuparla 3098 5| che insegnava il Superuomo goethiano, gli pareva il più virile 3099 1| fronte a una piccola signora goffa. Egli non conosceva nessuna 3100 Ded| accusare di povertà e quasi di goffaggine. Il vocabolario adoperato 3101 4| urlava tra i singhiozzi, goffo e miserabile, trascinandosi 3102 4| passare con sforzo nelle loro gole giallognole e rugose come 3103 3| catena di promontorii e di golfi lunati dava imagine d'un 3104 6| senza toglierle la buccia, golosamente la morse. Il succo le colò 3105 4| scortecciati, di assi e di gomene, che biancheggiava singolarmente, 3106 6| profondamente con tutta la bocca gommosa e zuccherina, non avendo 3107 2| da un poeta, da Stefano Gondi («Ha voluto morire per non 3108 1| ritrovai sola, con te, nella gondola, sul Canalazzo, in quell' 3109 6| Irlanda, ove t'induci tu? Gonfiano la mia vela i tuoi sospiri? 3110 6| delizia notturna sul vento a gonfiare la grande vela.~ ~Sentì 3111 2| ad ogni sussulto pareva gonfiarsi e sgonfiarsi come l'otro 3112 2| tende ondeggiavano come gonfiate in misura da un respiro, 3113 2| rughe profonde, quegli occhi gonfii e intorbidati, quei peli 3114 2| sotto ciascun occhio un gonfiore, una specie di borsa violacea. 3115 4| il colpo. Allettavano il gonzo in mille modi, dandogli 3116 2| e si udiva distinto il gorgheggio del prigioniero.~ ~Egli 3117 5| rimbombando, vi si dilatava gorgogliando, ne occupava con la sua 3118 4| dibattessero nel sangue gorgogliante.~ ~Cola disse:~ ~- Chiedono 3119 5| imagine terrifica e quasi gorgònea della donna quale più volte 3120 4| Un altro aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo che 3121 4| animali gibbosi. Talune erano gozzute; e le collane d'oro luccicavano 3122 2| sentire sotto le dita la gracilità di quel petto infantile 3123 1| perché l'offerente le sarà gradito.»~ ~Gli venne alla memoria 3124 Ded| una pagina con precisione grafica le più tenui fuggevoli onde 3125 5| voglio morire.~ ~Mise la grama reliquia su la ghiaia, presso 3126 5| gridando. Era vestita della gramaglia vedovile. Traballava su 3127 4| veste di panno tinto in grana, a mille pieghe, fermata 3128 3| conosci, trovai la nota del Grand Hôtel d'Europe à la Poste, 3129 1| la sua gioia gli parevano grandeggiare al contrasto della vita 3130 1| Beethoven piena di una frase grandiosa e appassionata che tornava 3131 3| Viene la signora. Uojje lu grane se pàrte da la tèrre; n' 3132 3| foglie d'un intero campo di granturco. Possono avere tutte queste 3133 2| regina a cui una pianta grassa e pendula componeva una 3134 4| seduzione crepuscolare per gravarla d'un'angoscia verace che 3135 4| che un peso terribile le gravasse su la nuca e le impedisse 3136 5| Il peso del maleficio gravava su quelle vite miserabili. 3137 5| fatica il peso della placida gravidanza; e negli occhi grigi e larghi 3138 2| l'altra; ho avuto perdite gravissime: tre cattive annate, di 3139 1| lasciando dietro di sé un gravissimo intrico di affari in cui 3140 1| incominciò a sfogliare, con gesti graziati, d'una grazia infantile. 3141 6| avevamo certi vestiti assai graziosi che, tornate a casa, dovevamo 3142 3| i piatti, trovando tutto grazioso, rallegrandosi come una 3143 3| che la perseveranza del grecale aveva piegate verso il colle, 3144 1| Erano in fondo alla via Gregoriana. Si separarono. Ella discese 3145 4| ciglio, rividero il piano gremito di popolo, le baracche bianche, 3146 3| Portava agli orecchi due grevi cerchi d'oro e sul petto 3147 4| una piccola culla d'abete grezzo, simile a una piccola cassa 3148 4| nozze. Tesero le braccia e gridarono:~ ~- Madonna! Madonna! Madonna!~ ~ 3149 5| gettarsi in mare.~ ~- Addio. Io griderò. Verrà qualcuno a liberarmi.~ ~ 3150 2| in un cielo verdastro. Il gridìo assordante delle rondini 3151 6| evocava l'Erotica di Edoardo Grieg: e una promessa di morte 3152 4| suscitando di tra le pietre grige stormi di passeri selvaggi.~ ~- 3153 2| I suoi occhi piccoli e grigiastri, sotto la fronte bassa, 3154 4| sottoposto. Sul loro capo un grillo rigò l'aria a volo, con 3155 3| parti, con una piccola testa grinzosa come un pomo appassito, 3156 4| altro aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo che gli ondeggiava 3157 2| fresco agitava le erbe su le grondaie. Santa Maria Maggiore aveva 3158 5| Sorridendo, ella dalle dita grondanti si lasciò cadere su le labbra 3159 3| scroscio dell'acqua che grondava dalla spugna enorme ricadendo 3160 4| stanchezza. Le loro fronti grondavano; rivoli di sudore correvano 3161 4| un'asina che portava su la groppa una maggiore canestra; ed 3162 5| leoni di marmo, che su le groppe avevan sorretto le colonne 3163 5| base da piuoli di tutte le grossezze, che s'intersecavano, s' 3164 2| nel tuo laccio! Tu volevi guadagnare qualche cosa oggi, per la 3165 5| Datti per vinta.~ ~- No. Guai se la prendo.~ ~Ed ella 3166 5| perfette nelle loro lucide guaine, chiuse le giarrettiere 3167 6| Ella indicava le sue vesti gualcite e discinte.~ ~- Che importa? 3168 2| impalliditi e il foglio era gualcito, giallognolo, senza più 3169 4| di pastura, coperto d'una gualdrappa vermiglia, cavalcato da 3170 2| si sollevò un poco dai guanciali; le prese una mano, tentò 3171 1| cielo sul lastrico. Non guardai l'uomo che ti accompagnava; 3172 4| alla tua casa la signora. Guardala!~ ~La madre levò la fronte 3173 5| incoraggiò ad affidarglisi guardandoli con i suoi occhi acuti d' 3174 3| parte opposta, a riscontro, guardante su l'oliveto. Alla loggia 3175 3| appunto la ripugnanza a guardar bene in faccia la realtà 3176 4| medesima che dalla loggia aveva guardato la rara vela bianca su le 3177 4| Che importa? Io ti guarderò.~ ~- Tu arderai e ti consumerai 3178 5| accingesse a trionfarne.~ ~- Che guardi? - domandò quasi di scatto, 3179 1| Si chiude!~ ~Il grido dei guardiani risonò nel silenzio, sotto 3180 3| donna esciva dalla casa del guardiano e gettava con un atto rapido 3181 1| da che tu sei tornata, ti guardo continuamente ed ogni giorno 3182 1| senza interruzioni fino alla guarigione perfetta. Sollevati! - Hai 3183 2| comprenderlo, né consolarlo, né guarirlo. Troppo erano diversi i 3184 2| sorriso. - Con un soffio io ti guarirò.~ ~Il bimbo, attonito, si 3185 3| su l'anima.~ ~"S'ella mi guarisse! Un amore sano e forte mi 3186 2| Era un violino di Andrea Guarneri, con la data del 1680.~ ~ 3187 2| dell'idillio. Camilla è guasta, soffre di mali fantastici; 3188 1| Io qui non trovo nulla. Gubbio, Narni, Viterbo, Orvieto... 3189 4| Abruzzi muove le popolazioni a guerre feroci per la supremazia 3190 2| di continuo nelle stupide guerricciuole della politica paesana! 3191 Ded| composta di fresca gioventù guerriera che un toro prodigioso, 3192 4| e degli usi, facesse da guida. Quando la porta rimase 3193 4| brandiva un crocifisso nero guidando e incitando il suo manipolo. 3194 3| ciglio. Altri rigagnoli erano guidati da tegole concave nel terreno 3195 4| gli davano quegli ultimi guizzi della vita; ma pure non 3196 1| dell'antico flauto albanese, gustandone il sapore dolcigno con una 3197 5| duplice sensazione ella pareva gustare una voluttà infinita, obliosamente. - 3198 3| invece di rassegnarsi a gustarlo nelle forme del patimento. 3199 6| odorante. Ella l'aveva già gustata qualche volta, attratta 3200 3| esprimevano vivamente il piacere gustato. Ed ella in quell'atto emanava 3201 Inc| Nietzsche~ ~Jenseits von Gut uud Böse. Aph. xxx.~ ~ ~ ~ 3202 Inc| einen umgekehrten Werth haben, je nachdem die niedere 3203 3| sostanze che, come l'oppio e l'haschich, portano l'intensità dei 3204 1| Blaserna, il collaboratore dell'Helmholtz nella teoria dei suoni; 3205 Inc| Tapfersten zu ihrer Tapferkeit herausforden.~ ~ ~ ~Friedrich Nietzsche~ ~ 3206 Inc| auflösende Bücher, im anderen Heroldsrufe, welche die Tapfersten zu 3207 Inc| Lebenskraft oder aber die höhere und gewaltigere sich ihrer 3208 1| coro. Non è una pagina dell'Hoffmann? In un pomeriggio di primavera 3209 3| trovai la nota del Grand Hôtel d'Europe à la Poste, la 3210 4| in un'apparenza vitrea, ialina, indescrivibilmente fragile 3211 5| con la moltitudine degli iconolatri sperando di poter riprofondare 3212 4| a Santa Teresa di vedere Iddio realmente nell'ostia!» E 3213 4| presentò al parroco Mariano d'Iddone, gli narrò il prodigio. 3214 4| apparire agli occhi dell'amante idealizzata come nella prima sera su 3215 4| visibile d'un mondo allegorico ideato da un teurgo, presso a scomparire.~ ~ 3216 5| anco il passeggero è senza identità. Noi c'imbarchiamo e non 3217 3| formare il metodo di alcuni ideologi contemporanei ch'egli prediligeva. « 3218 1| potevano raccontare tutti gli idillii: - Oh la corsa folle giù 3219 2| Quella vecchia beghina, quasi idiota, che aveva l'alito fetido 3220 4| accende il sangue di tutti gli idolatri e che talvolta in terra 3221 4| per la supremazia di un idolo. Il vecchio, come tutti 3222 4| così gonfio che parevano idropici, si trascinavano sul suolo 3223 2| ad una ad una, le accuse ignominiose contro l'uomo di cui egli 3224 2| pensò anche a questo scampo ignominioso; s'indugiò ad esaminare 3225 4| peggiori eccessi la crudeltà, l'ignoranza, la frode, dove le grida 3226 2| sentì che avrebbe preferito ignorare, non occuparsi d'altro se 3227 2| per lungo tempo avrebbero ignorata quella fine. Invece, se 3228 4| fremiti nuovi, a voluttà ignorate? - Infrangere il divieto 3229 Ded| nuova, il Boccaccio non ignorò e non trascurò questo mistero. 3230 Ded| pieni di meraviglie ancóra ignote che daranno l'ebrezza all' 3231 4| altra donna veniva innanzi ignuda dentro un sacco da cui escivan 3232 5| nelle gambe, nei piedi ignudi avevano le deformità che 3233 5| come da un'onda molle, si illanguidiva, si disfaceva; provava un 3234 2| quelli erano i suoi fratelli illegittimi, i figli della concubina. 3235 2| rapidità a traverso spazii illimitati inchinandola al passaggio 3236 5| sul soffio dello spazio illimitato, egli aveva sentito per 3237 4| remotissima nell'aria che s'illimpidiva.~ ~- Non senti?~ ~- Forse 3238 1| spettrale, come più l'aria s'illividiva nel tramonto umidiccio. 3239 Ded| forme avventizie fugaci illogiche. Una sensazione, un sentimento 3240 1| neanche a sé medesimo; s'illude. Ma forse non può più prendere 3241 1| contro ogni pericolo. Forse m'illudo. Io soffrivo molto, anche 3242 6| allargava, dominava, ora illuminando le sommità delle onde armoniche, 3243 1| oro, emergeva dalla parete illuminandosi. La canizie e la calvizie 3244 1| accendersi d'un tratto il fanale illuminandoti.~ ~Ippolita sorrise, ma 3245 6| morbo che pareva talvolta illuminare misteriosamente la sua sensibilità; 3246 2| le lunghe ciglia chiare s'illuminarono di sopra e gli misero la 3247 3| agitazione repentina, vide illuminarsi nel passato tutte le sommità 3248 3| straordinariamente grande, e pure illuminato da una luce intima, come 3249 2| casa dove le finestre s'illuminavano e si rabbuiavano successivamente 3250 4| consumerai come un cero.~ ~- T'illuminerò.~ ~- Tu illuminerai anche 3251 1| della tua vita anteriore illumini il momento presente... Oh, 3252 5| carcassa. Si vedeva nelle notti illuni il rossore delle faci rispecchiate 3253 6| malìa. Come nei sensi dell'illusa, così nell'orchestra le 3254 2| ultimi palpiti. Ed io mi sono illuso! Certi fatti, se uno sa 3255 1| che mi dava il sentimento illusorio di non so qual comunione 3256 5| e magnifico destinato a illustrare una mensa, a rallegrare 3257 4| meraviglia.~ ~E parve ch'ella illustrasse con uno spettacolo il pensiero 3258 1| dalle porte verdigne tutti illustrati di lapidi commemorative, 3259 1| mai vedute; il vassoio era illustrato d'una amorosa istorietta 3260 2| che il candore delle nevi illustrava d'una irradiazione sublime.~ ~ ~ ~ 3261 Nota| che Giacomo Barzellotti illustrò in Davide Lazzaretti) Antonio 3262 4| Tutte le brutture dell'ilota eterno, tutti i vizii turpi, 3263 5| sentimento di libertà e di pace imaginandola estinta, chiusa per sempre 3264 2| più minute particolarità imaginandone gli effetti. Ma in quelle 3265 1| quel momentaneo scambio imaginario della sua e della tua carezza 3266 3| egli non avrebbe potuto imaginarli corretti senza togliere 3267 1| speciale pallore. Tu non puoi imaginarti, Ippolita, com'eri pallida. 3268 2| giuochi, di corse, di favole imaginate intorno a quei re immobili 3269 2| morte; - dolci come quelli imaginati da una fantasia senza speranza - 3270 3| associazioni davano alla facoltà imaginativa lunghe e meravigliose ebrezze.~ ~ 3271 2| imposte, all'atto prima imaginato in corrispondenza della 3272 1| Io chiudevo gli occhi e m'imaginavo che quella mano fosse la 3273 2| dopo una pausa, vincendo l'imbarazzo, disse:~ ~- Bartolomeo mi 3274 3| maritate. Un maschio s'è imbarcato per l'America; un altro 3275 4| e là emergevano i volti imbellettati delle mime, i volti bendati 3276 4| di minore statura, quasi imberbe, pallidissimo, con una espressione 3277 2| l'aspettasse. La Maiella, imbevuta di quel liquido oro, s'arrotondava 3278 4| uomo nano e da una scrofa, imboccava con la sua bocca viscida 3279 3| un monumentale altare d'Imeneo, largo quanto un'aia, profondo 3280 3| fermenti sotterranei ed imita con l'agitazione delle sue 3281 5| frondi aride.~ ~Era questa imitativa armonia silvana la trama 3282 4| quella specie di virtù imitatoria per cui spesso riesciva 3283 3| particolare. Scrivendo, imitava perfino la scrittura di 3284 1| attitudine ispirata, altri imitavano inconsciamente col gesto 3285 3| donna amata trasformarsi a imitazione di lui, prendere da lui 3286 2| hanno un effetto decisivo immancabile.~ ~Giorgio ne prese una, 3287 4| il superstite con occhi immarcescibili. - Ego Demetrius Aurispa 3288 3| espressione, questa cosa immateriale che s'irraggia nella materia, 3289 6| essenze, vi si mutassero in immateriali simboli. Colori non mai 3290 4| legame della specie e poteva immediatamente comunicargli la sua sofferenza 3291 4| avverse e dagli ostacoli immediati, per quel suo bisogno infrenabile 3292 4| inni appartenuti a liturgie immemorabili, sopravvissuti alla distruzione 3293 4| versavano a brevi intervalli immense onde di popolo. Erano genti 3294 5| torma gli rispondeva con immensi clamori che echeggiavano 3295 5| sempre dall'abitudine, l'immensurabile tristezza dell'amore divenuto 3296 5| dopo una prova sfavorevole. Immergendo il suo corpo nel mare, dando 3297 6| Debbo io respirare, bevere, immergermi, naufragare dolcemente nei 3298 4| alla spalla dell'amato; e s'immerse nella dolcezza di quel ricordo, 3299 2| pur sempre con la stessa imminenza; ma gli era grave il pensare 3300 2| eredità come ti piace e non t'immischiare in quel che non ti riguarda...~ ~ 3301 5| plaga abitata da un dio immite ed occulto. In fondo a quel 3302 4| di cose da lui ritenute immonde.~ ~- Gettalo via: ti prego!~ ~ 3303 4| portata fuori dai vicoli immondi delle città remote e rovesciata 3304 2| un lezzo di malattia e d'immondizia, emanava dall'interno. Al 3305 1| dal contatto di un animale immondo. - Mi fai stupire.~ ~L'Exili 3306 4| paese e della gente. Erano immortali come la gleba e come il 3307 2| del testimonio rimanessero immote.~ ~Questi udì, nel silenzio 3308 5| solitudine. Ai meriggi torridi e immoti, ai tramonti foschi, prendeva 3309 6| e profonda, egli taceva immoto nel suo pensiero segreto. 3310 4| al patrono che li rendeva immuni dai morsi velenosi. Giù 3311 4| acuto che giungesse all'imo cuore della Vergine.~ ~- 3312 2| entrambi dissimulavano il loro impaccio quando si trovavano in contatto 3313 2| sospetto e dell'accusa, si impadronì di lui a un tratto e lo 3314 3| dalle semplici apparenze o impadronirsi d'un qualche inafferrabile 3315 3| odioso con l'uomo che s'era impadronito di lei come d'una preda 3316 3| estraneo, penetrava in lui e s'impadroniva di tutta la sostanza, come 3317 4| accaduto? - domandò Ippolita impallidendo, straordinariamente alterata 3318 6| giaceva sul divano ricomposta, impallidita, con gli occhi socchiusi. 3319 3| sotto quel cielo deserto che impallidiva dal sommo all'orizzonte 3320 1| intervalli il cielo, le candele impallidivano. Una croce smisurata, ch' 3321 4| a Sulmona e da lui aveva imparato a leggere il futuro nella 3322 5| diceva per persuaderla. - Non imparerai se non rischierai. Ti starò 3323 1| ti stringo, ti soffoco, impaziente di possederti. La voluttà 3324 5| Anche a lei il custode impazientito ripeté il racconto, anche 3325 2| cavata con un gesto largo e impeccabile. Talvolta, egli appoggiava 3326 2| divenire completamente isolante impedendo le percezioni del mondo 3327 4| non la toccò, ma non le impedì il cammino.~ ~Poi tutti 3328 4| me il suo impero, ella m'impedirà di porre il piede su la 3329 1| nessuno sforzo vale ad impedire che l'amore finisca. E tu 3330 3| deformità che l'avevano impedito. Ebbe la visione allucinante 3331 3| generazioni da cui discendeva, gli impedivano di avvicinarsi all'Ideale 3332 5| Penna del Vasto. Le quasi impercettibili ondulazioni della bonaccia 3333 2| sino a dolersi di quella imperfezione nel soffrire: sconvolto 3334 6| cui i desiderii numerosi e imperiosi non soffrono più alcun freno 3335 5| invocava qualcuno, forte e imperioso, che lo scotesse con violenza, 3336 1| morte, con una lucidezza imperturbabile. Esco dalla contemplazione 3337 4| Infrangere il divieto e impetrare il perdono; commettere la 3338 4| mentre a fianco un pagliaccio impiastricciato di farina e di carminio 3339 1| mezzo a una folla borghese d'impiegati, d'avvocati, di mercanti. 3340 2| passò quella soglia e stette impietrito innanzi al cadavere.~ ~Evocato 3341 4| Sansone. Un bue candido, impinguato per un anno con abondanza 3342 4| sconvolto, singhiozzando, implorando, chiamandola per nome, curvo 3343 4| gli olivi: una voce umana implorante e singhiozzante. Poi apparve 3344 4| mostravano alla Vergine per implorare la grazia del latte; mentre 3345 4| udiva: grida di dementi che imploravano la grazia ch'egli non aveva 3346 4| infestata, senza intervallo. Le implorazioni si propagavano ininterrotte, 3347 5| ultimo passo! Questo soltanto imploro dal mio Destino.»~ ~Un calore 3348 2| quelle forze, che ora gli imponeva l'atto estremo. «E, infine, 3349 2| Quando? L'atto che costoro m'impongono diviene dunque inevitabile? 3350 3| effeminato. Ella si compiace di impormi la sua opera voluttuosa. 3351 5| intento se non d'espandere e d'imporre il loro istinto profondo 3352 3| medesima può più tardi esserle importuna. I suoi nervi dunque possono 3353 6| a poco a poco dei sogni importuni; ridursi alla primitiva 3354 5| voglio che tu ti bagni - ella impose a Giorgio, quasi con durezza, 3355 5| palese, lo scopo generativo imposto dalla Natura? Perché dunque 3356 5| per indizii indubitabili l'impoverimento del suo vigore, la declinazione 3357 3| abituato a respirare un'aria impoverita.~ ~- Come sono fiera di 3358 2| con quello che scorreva impoverito nelle vene della pinzòchera! « 3359 4| Colpiti, gli accattoni imprecavano ma non si ritraevano. Ciascuno 3360 3| quel cattivo odore di cui s'impregna chi rimane a lungo in una 3361 2| spirituale onde fossero impregnate. «Mi esalto?» egli si domandò, 3362 4| scarsi capelli sciolti e impregnati d'olio d'oliva, quasi calve 3363 5| fidanza in sé medesimo, che imprese a construire un nuovo cielo. « 3364 3| morte. E allora tutte le impressioni passavano sul suo spirito 3365 4| spiazzo, discese nel sentiero impresso dalle orme recenti dei pellegrini, 3366 1| impreveduto. Poi disse, con impreveduta dolcezza:~ ~- Perché tutte 3367 1| affrontando gaiamente l'avventura imprevista. Mister Martlet pareva ricevere 3368 2| apriva così dolce al sorriso imprevisto, aveva assunto dal suggello 3369 6| anima che Albrecht Dürer imprigionò in intrichi di segni al 3370 2| il violinista nell'atto d'improvvisare, mentre egli lo accompagnava 3371 2| non sono più.~ ~Demetrio improvvisava in piedi accanto al cembalo, 3372 2| mancare una nota.~ ~Gli Improvvisi di Demetrio Aurispa erano 3373 4| e forti gli parve quasi impudente. E, come l'imagine della 3374 2| quell'uomo con una specie di impudenza, dando al delicato vicino 3375 5| seta nera; poi si volse, impudica, con su le labbra un sorriso 3376 6| sua fantasia atteggiava a impudichi eccessi «la romana pallida 3377 4| tutte le ciurmerie e le impudicizie professate in pieno meriggio; 3378 6| singolar riso ironico e impudico che le balenava e le squillava 3379 4| equilibrio pur tra quelle diverse impulsioni e a danzare pur su l'orlo 3380 2| disfatta dai dolciumi, mezzo imputridita fra i suoi santi, quella 3381 5| amore per le donne morte o inaccessibili!» La presenza d'Ippolita 3382 2| balcone i vasi. Io, io, li ho inaffiati sempre. Ho sempre pensato, 3383 5| affettate che sembravano inalzarla a un officio spirituale, 3384 4| di oggetti sacri avevano inalzato le loro tende, collocato 3385 2| questo atto di generosità lo inalzò nella sua conscienza. Egli 3386 2| insuperabile; e gli pareva inammissibile tutto ciò che non fosse 3387 1| parole scritte su la carta inanimata... Ho un terribile desiderio 3388 4| una immobilità di forme inanimate; e rendevano triste l'ombra 3389 4| carattere di un essere animato o inanimato e a parlare con gli animali 3390 3| corpo in avanti su le gambe inarcate. Le sue membra erano deformate 3391 4| si scoprivano le mammelle inaridite e le mostravano alla Vergine 3392 6| sforzo di raggiungere l'inarrivabile. Nell'impeto delle progressioni 3393 2| orgasmo: «La mia visita è inaspettata. Se quella femmina fosse 3394 4| Il turbamento del gaudio inaspettato li rendeva gravi. Provavano 3395 5| e all'improvviso, egli s'inasprì ma contenne l'acredine; 3396 2| uomo arido, quasi vecchio, inasprito di continuo nelle stupide 3397 6| irrompeva con una veemenza inaudita, il desiderio insaziabile 3398 4| Madonna!~ ~Era un clamore inaudito, più atroce degli urli di 3399 2| sùbito per evitare danni incalcolabili. Era già avvenuto un sequestro 3400 4| piante dei piedi contratti, incallite su la gleba arida o sul 3401 4| di numero, accalcandosi, incalzandosi, con tal furia concorde 3402 4| Pareva che lo strepito li incalzasse. La tromba d'un giocoliere 3403 4| non avessero più forze. Incalzati dalla folla, talvolta quasi 3404 1| lontani. - Che impressione incancellabile! Era verso sera, quando 3405 2| pergola. Vedendo l'aria incantata e grave del bimbo, Giorgio 3406 5| dall'orecchio dei poeti, gli incanti dell'antica sirena, ella 3407 2| specie di stupore affannoso, incapaci di distrarre il loro pensiero 3408 4| definitivo, aveva definitivamente incarnato nella sua carne bruta la 3409 3| portata una giara di creta, incatenata con una catena d'oro.» Le 3410 6| abbandonava, come altre volte, incautamente ai suoi ricordi domestici. 3411 6| aridi e spessi; quegli occhi incavati sotto l'arco dei sopraccigli, 3412 2| logoro su gli orli degli incavi; alcuni de' quali contenevano 3413 4| le frenava il seno. Ella incedeva con gravità, tutta assorta 3414 6| il lineamento della città incendiata. I razzi v'irrompevano con 3415 4| batteva le mura del Santuario incendiate dal sole.~ ~ ~ ~Viva Maria!~ ~ 3416 5| consunto. E, poi che il corpo incenerito si disgrega, appare nudo 3417 1| canapè ricoperto di tela incerata; il quale versava da molte 3418 4| Vaghe parole, frammenti d'incerte epopee lontane, gli si risvegliavano 3419 2| ancóra deboli su le corde e l'incertezza dell'archetto, quando volle 3420 1| presente non valgono le incertezze e le esitazioni di quel 3421 3| la coda placidamente ma incessantemente contro gli insetti molesti. 3422 6| irrompevano con folgorazioni incessanti; le bombe vi scoppiavano 3423 3| donna appassionata è più inchina a simulare e a dissimulare, 3424 6| ginocchia e su quel sostegno inchinando il busto. Osservò la scogliera 3425 2| traverso spazii illimitati inchinandola al passaggio su tutti gli 3426 6| protese verso la casa lontana, inchinandosi a un tratto come l'albero 3427 1| quella casa regale e non t'inchinasti fuor del balcone prezioso 3428 4| siepi ondeggiavano le spighe inchinate su lo stelo, tra verdi e 3429 5| simulacri della Bellezza antica inchinati sul cristallo armonioso 3430 3| di bei fiori violetti s'inchinavano con una grazia leggera. 3431 1| un'ondata di sole. Egli s'inchinò ad Ippolita, che nel discendere 3432 5| innumerevoli assicelle erano inchiodate su per i tronchi a confortarne 3433 2| solo foglio, scritto con inchiostro violetto. I caratteri erano 3434 5| sé ogni volta che, negli incidenti del bagno, s'accertava dell' 3435 4| era tempestata di figure incise, colorite con l'indaco, 3436 4| sanguigna a cui i denti incisivi irregolari sollevavano il 3437 4| da Giorgio venivano gli incitamenti alle lunghe escursioni, 3438 4| crocifisso nero guidando e incitando il suo manipolo. Un'altra 3439 5| che furia! - disse Giorgio incitandola. - Non riuscirai.~ ~- Sì; 3440 3| ripeteva sul volto una parola incitante, ella aveva avuta alfine 3441 1| divorare da un sordo rancore ed incitare come da una smania d'esser 3442 4| coltivare perché rendesse. Incitato, il mostro si distaccava 3443 3| grembiule, mentre le compagne la incitavano. Era di piccola statura; 3444 1| E, in mezzo alle cieche incitazioni ostili, sentendo questa 3445 2| sorrise, di sopra le rose, inclinando un po' la testa a sinistra, 3446 Ded| nuovi romanzieri d'Italia inclinino a questa scienza, gli psicologi 3447 1| che ella poi calpestava incolume. Verdissime le ortiche, 3448 1| Era verso sera, quando incominciano ad apparire i lumi, quando 3449 3| con lui? Non poteva dunque incominciare da quel giorno, veramente, 3450 1| seduti, contro il tavolo; e incominciarono la lettura. Invadeva Giorgio 3451 3| alcune settimane le era incominciata la malattia della matrice, 3452 6| risoluzione s'affermava, incommutabile. Egli udiva dietro di sé 3453 2| del pari. I fatti sono incommutabili. Il vizio, quando è radicato 3454 6| sacri. Ma una vita nuova, incomparabilmente più intensa di quella che 3455 2| ogni gesto di lei un po' incomposto, d'ogni parola acre, di 3456 2| quantità di forze occulte inconoscibili e indistruttibili, del cui 3457 6| inquietudine nella sua profonda inconsapevolezza.~ ~E Tristano, alla cui 3458 1| pensiero mi agghiaccia. Se io, inconsapevolmente, suscitassi in te una memoria, 3459 1| ispirata, altri imitavano inconsciamente col gesto il gesto del maestro, 3460 3| addosso, con un moto quasi inconsciente.~ ~- Che sognavi? Di': che 3461 3| bocca il sorriso divenne inconscio; poi disparve. Le labbra 3462 2| le conseguenze dell'atto inconsiderato. - Bada: io non voglio essere 3463 4| bruti alle prese con un cibo inconsueto. Fumigavano i larghi tegami 3464 4| si stendevano le mèssi incontaminate, già mature per la falce, 3465 6| importa? Chi ci vedrà? Non s'incontra un'anima a quest'ora. Puoi 3466 1| Ma veste sempre bene. L'incontrai, circa due mesi fa, pel 3467 1| te ne ricordi): quando c'incontrammo sul principio del Babuino, 3468 2| caso i nostri sguardi s'incontrano, egli sùbito sfugge, con 3469 6| che moveva dalla riva ad incontrare la sposa bionda. «Salute 3470 2| sonnolento:~ ~- Sai? Ho incontrato un cane per la scala...~ ~ 3471 3| profondo brivido ogni volta che incontrava una lacrima tiepida e salsa. 3472 1| rapidità.~ ~Come si rivolse, incontrò gli occhi di Ippolita fissi 3473 5| forestieri, con gesti vivaci li incoraggiò ad affidarglisi guardandoli 3474 6| guardarono la città lontana incoronata di luminarie su la collina 3475 5| straordinariamente luminoso che incoronavano i capelli più cupi e più 3476 1| faceva sembrare una creatura incorporea in mezzo a tutto quell'azzurro 3477 6| integrata nel fondo della sua incoscienza dal giorno in cui dinanzi 3478 2| d'una zampogna a un fiato incostante. Ella si teneva le mani 3479 2| alcune particolarità quasi incredibili narrate da lei. «E io che 3480 2| incessante. Egli pareva incredulo della felicità promessa, 3481 2| dovere, da ogni altro atto increscioso, per questo sacrificio del 3482 4| Guarda là come l'acqua s'increspa.~ ~Un soffio subitaneo investì 3483 4| per mostrare la cicatrice increspata e rossastra dell'amputazione.~ ~- 3484 4| nuovo indicando col gesto l'increspatura mobile dell'acqua su cui 3485 2| nero, con le braccia non incrociate sul petto ma posate lungo 3486 2| da un nastro nero che s'incrociava sul dorso pieno e molle 3487 2| egli domandò, come per incuorare il padre a proseguire, come 3488 3| signore generoso, inesperto, incurante del denaro. Sapeva che da 3489 5| lungo soffio generate, s'incurvavano limpide e intere portando 3490 4| del bosco, l'ansietà dell'indagine, la gioia della scoperta, 3491 6| lo costringeva sempre a indebitarsi. E non si sapeva in che 3492 1| del corpo morto: una forma indecisa di giovane, con un capo 3493 2| un palpito.~ ~Egli restò indeciso, senza potersi abbandonare 3494 1| mia amante d'una macchia indelebile e crederei morire di dolore. 3495 4| percotendolo e segnandolo indelebilmente.~ ~- Sai? Quando io sono 3496 3| il soffio del caso dava indescrivibili forme.~ ~Tutte le sue capacità 3497 4| apparenza vitrea, ialina, indescrivibilmente fragile e labile, non avevano 3498 5| loggia per osservare il punto indicato. Si scorgeva su la ghiaia 3499 1| eloquenza e ricercava le indicazioni dei piccoli fatti, le particolarità 3500 4| su i bisogni vivi - gli indicibili stenti che rendono l'avarizia 3501 3| aumentano le mie torture, indicibilmente. Io so il tuo male; indovino 3502 4| occhi fissi all'Imagine, indietreggiò lentamente. Una nuova torma 3503 4| alle radici la grande razza indigena da cui egli medesimo proveniva.~ ~ 3504 2| sopruso, si sentiva come indignato da una violenza iniqua, 3505 2| punto di dare sfogo alla sua indignazione estrema, d'insorgere finalmente 3506 2| significazione precisa, indipendente dalle apparenze. Orbene, 3507 4| atto a vivere e a sentire indipendentemente. Come poteva dunque conciliarsi 3508 3| acquistata molto per tempo la indipendenza materiale con l'ereditar 3509 5| ebrezza solitaria i suoi indispensabili organi...» Ma, mentre il 3510 6| essi avvinti da un legame indissolubile e non provavano talvolta 3511 4| dominatrice tra la folla indistinta.~ ~La notò Giorgio e la 3512 5| memoria con onde di armonia indistinte; elementi di pensiero, a 3513 4| risvegliava il ricordo lontano e indistinto di quel Simplicio sulmonese 3514 2| sostanza dell'uomo, diventa indistruttibile. E mio padre è nell'età 3515 3| aperte dalle esperienze individuali e quelle fino allora chiuse. 3516 4| con qualche intervallo d'indolenza sonnolenta, un desiderio 3517 3| che a un lume interno s'indori, bastava a rendere soltanto 3518 2| cercando di seguirlo, d'indovinarlo, temendo sempre di rompere 3519 2| tremò nelle sue parole, fu indovinata dalla sorella.~ ~Lo fece 3520 1| pensiero orgoglioso...~ ~- Indovinavi.~ ~- Ti ricordi? Fu verso 3521 1| mezzo a caratteri neri un indovinello.~ ~Ippolita versò la bevanda: 3522 5| aveva sentito per indizii indubitabili l'impoverimento del suo 3523 2| che le mie rimostranze lo inducano a rinunziarci? È possibile 3524 2| un sapore dissueto e lo inducesse a risalire fin nei meandri 3525 6| figlia d'Irlanda, ove t'induci tu? Gonfiano la mia vela 3526 2| sentì che doveva senza altri indugi accorrere là dove era il 3527 2| fondarsi. Egli non s'era mai indugiato ad esaminare con sincerità 3528 6| sfondo del mare ove ancor s'indugiavano i chiarori del crepuscolo; 3529 6| spazzolava un abito. Io m'indugiavo in mezzo alla stanza, con 3530 5| una voce morbida come per indurlo a confessare.~ ~- Per che 3531 4| moltitudini prossime e lontane, indurre le madri ad abbandonare 3532 3| stagione dei bagni, secondo l'industria comune del contado di San 3533 4| e camminavano estatiche, inebetite, con gli occhi sbarrati 3534 4| polvere, grondante di sudore, inebetito dal sole. Una collana di 3535 5| del tuo terrore. E nulla m'inebria più che il leggere ne' tuoi 3536 6| ella viene su alti flutti d'inebrianti fiori mollemente cullata, 3537 1| segreto fascino feminino e inebriarne l'amato; voleva far brillare 3538 5| proclamava la giustizia della ineguaglianza, che esaltava le energie 3539 4| e morali, avendo troppe ineguaglianze, non avrebbero mai potuto 3540 4| come un'eredità interiore, inerente alla sostanza corporea; 3541 Ded| compone di vocaboli incerti, inesatti, d'origine impura, trascoloriti, 3542 3| pazienza e d'indulgenza inesauribili, o amica mia, perché ogni 3543 5| ingannevole stormire della foresta inesistente, giù giù per la riva lunata 3544 3| smarrita, il signore generoso, inesperto, incurante del denaro. Sapeva 3545 4| leggeva un orrore e un rancore inesprimibili. Egli non osava confortarla, 3546 1| come sei mutata! Ne soffro inesprimibilmente; e il mio orgoglio si adira 3547 3| frangerla in miriadi di sorrisi inestinguibili. A traverso il cristallo 3548 1| perdeva come in labirinti inestricabili?» Egli vedeva ora con rammarico 3549 4| aveva tenuto chiuso in sé l'Infante; e benedetto l'agrifoglio 3550 6| giunse tra le allegrezze infantili d'Ippolita. Fu collocato 3551 3| benessere e di calma. Tutto m'infastidisce e mi irrita....Oh quando 3552 4| in continua salivazione, infaticabile. Parlavano con una cantilena 3553 5| scontento d'essere qui? Sei infelice? La mia presenza continua 3554 4| innanzi al segreto della sua infelicità e della sua debolezza. Come 3555 4| anima e la propria carne inferme nelle mani del medico misericorde: - 3556 5| oppresso, il titubante, l'infermiccio, aveva teso l'orecchio con 3557 5| guarda, Giorgio! Questa è infernale... Ha due occhi di demonio. 3558 4| Tutta la grande erta n'era infestata, senza intervallo. Le implorazioni 3559 6| nuovo il Golfo Mistico s'infiammasse come una fornace e lanciasse 3560 2| canicola, su per le coste infiammate, e nella corsa i sùbiti 3561 5| con quegli occhi gonfi e infiammati, con quella difformazione 3562 1| dal suo letto... Clarice infilò sùbito le scale; io mi nascosi 3563 4| Là riempimmo le ceste per infiorarti la via quando tu venisti... 3564 3| capelli alcune rose. Ma così infiorata, inghirlandata, ella gli 3565 1| che pure è più forte e più inflessibile di un aculeo. Il respiro 3566 6| ideali corolle su steli inflessibili. «Da che il sole s'è occultato 3567 3| pronunziava certe parole con l'inflessione a lui particolare. Scrivendo, 3568 1| giuoco? - gli chiese Giorgio infliggendogli con perfetta incuranza l' 3569 2| crudeltà del supplizio ch'ella infliggeva al figliuolo inutilmente? « 3570 2| egoismo offeso, dell'urto che infliggevano ai suoi nervi malati le 3571 1| Io non saprò mai quali influenze quelle persone abbiano esercitato 3572 4| béttole, sotto le tende infocate dal sole meridiano, intorno 3573 5| orecchio tu per avventura infondesti il tuo canto e il tuo miele, 3574 1| oltre?~ ~- Oh, no!~ ~- Bene: infórmati.~ ~- Segni-Paliano, - gridava 3575 1| una immensa nuvola grigia, informe, che radesse il suolo. Qualche 3576 4| nuovi, a voluttà ignorate? - Infrangere il divieto e impetrare il 3577 2| infinite, come temendo d'infrangerlo; ed ogni gesto di lei rivelava 3578 6| preda che io gli offro! Infrangete la nave, inghiottite i rottami! 3579 6| nuovo alla superficie, le infrangevano: quelle che avevano espresso 3580 6| d'angoscia. Un ostacolo infrangibile s'interponeva tra l'uno 3581 1| braccio di Giorgio, un po' infreddolita. E si compiacque nel pensiero 3582 1| altro senso della vita all'infuori d'una insopportabile nausea 3583 6| svestirti!» E io: «Ora vado.» Infuriata, mi scagliò la spazzola 3584 4| di Pentecoste, un uragano infuriò su la terra di Casalbordino 3585 2| funebre di Demetrio gli aveva infusa apparendo in mezzo alla 3586 5| istinto brutale della vita gli infuse il vigore. Con uno sforzo 3587 1| tazze rustiche, piene di un'infusione innocente, fumigavano in 3588 6| sinuose di femmine avevano infuso nei cùpidi maschi soggiogati. 3589 5| una fornace ardente. Ella inganna e delude in me, di continuo, 3590 3| cento volte e non mi ha mai ingannata. Non mi curerò d'altro che 3591 3| quel tempo? Non l'aveva mai ingannato? Sempre aveva potuto ella 3592 2| Come il presentimento non m'ingannava!» egli pensò. Gli riapparve 3593 4| appetiti brutali, tutti gli inganni alla semplicità e alla stupidezza, 3594 5| funi, rinforzati con mille ingegni contro le ire del mare. 3595 Ded| golfo lunato ove mescevano ingenue lascivie i suoi due pastori.~ ~ 3596 4| Chi era costui? Un asceta ingenuo ed innocuo come Simplicio 3597 6| offro! Infrangete la nave, inghiottite i rottami! A voi, o vènti, 3598 6| zuccherina, non avendo ancóra inghiottito il dolce - mentre le farfalle 3599 3| rose. Ma così infiorata, inghirlandata, ella gli era parsa un corpo 3600 4| turchiniccia; un coro di fanciulle inghirlandava la tribuna ch'era simile 3601 2| lo turbò a dentro, gli s'ingigantì nell'imaginazione come un 3602 4| piccoli mali esagerandoli e ingigantire i vizii mediocri nell'accusarsi; 3603 5| deviando, si scorgevano ingigantiti nell'ombra i lineamenti 3604 4| un letto soffice, tra due inginocchiatoi, tutto velato di bianco, 3605 4| gli stendardi e i ceri; s'inginocchiava sul limitare del tempio 3606 4| avevano perduta la fede. Si inginocchiavano d'innanzi a un altare disertato 3607 5| possa bruta. E dovunque all'ingiro, su l'erba rasa, tra i cespugli 3608 4| trascinando i vecchi sfiniti, ingiuriando le donne che interrompevano 3609 2| E hai il coraggio d'ingiuriare mia madre!~ ~La voce gli 3610 2| opporre agli urli e alle ingiurie. Nel secondo caso, mio padre 3611 2| tutti i castighi gli parvero ingiusti e vani. La vita gli parve 3612 1| due si sentiva ferire dall'ingiustizia del sospetto e si ribellava, 3613 1| dileguarsi. Egli riconosceva ingiusto ogni risentimento contro 3614 2| un piccolo gorgoglio come ingoiando la saliva soverchia:~ ~- 3615 2| corvo di malaugurio, avido d'ingoiare gli avanzi di Casa Aurispa.~ ~ 3616 4| smarriti; un cuore di rondine ingoiato comunicava la saggezza. 3617 6| golosità infantile; e ne ingoiò le prime cucchiaiate rapidamente.~ ~- 3618 4| centro di una vasta prateria ingombra.~ ~E, dopo qualche minuto, 3619 2| continua lotta con l'adipe ingombrante. La carne, la carne, questa 3620 4| imagine. Come l'ombra talvolta ingrandisce a dismisura il corpo che 3621 2| spazii cavi; le ginocchia ingrossate avevano la forma di due 3622 2| vent'anni; ma era tarchiato, ingrossato già da un principio di pinguedine, 3623 3| rara, qualche voce umana inintelligibile.~ ~Di nuovo, dopo la percezione 3624 4| implorazioni si propagavano ininterrotte, elevandosi, abbassandosi, 3625 2| indignato da una violenza iniqua, avanzandosi per la strada 3626 4| animae tuae... A muliere initium factum est peccati, et per 3627 Ded| un sentimento e un'idea iniziali, apparsi nelle prime pagine, 3628 5| giovini passeggeri e nell'iniziarli usavano di tanta arte che 3629 2| X~ ~ ~ ~Come per iniziarsi al mistero profondo in cui 3630 5| dunque non avrei io la stessa iniziatrice allo stesso mistero?»~ ~ 3631 5| egli pensava «la Musica lo iniziò al mistero della Morte; 3632 1| cadere la creatura che aveva innalzato. Di simili degradazioni 3633 2| primogenito tremando d'un tremito innascondibile - esci di qui.~ ~- Escirò 3634 4| medesimo come un linguaggio innato a cui la voce dava le forme 3635 4| costui? Un asceta ingenuo ed innocuo come Simplicio che adorava 3636 5| simile malìa quell'amante innominato che amava sopra tutte le 3637 5| bianco.~ ~Nel pomeriggio inoltrato giunse su la spiaggia la 3638 6| a scorrere in fiotti, a inondare la terra, a invermigliare 3639 6| aperta, mostrandosi come inondata di giubilo.~ ~- Non vorresti 3640 4| offrivano ai baci il viso inondato da un pianto silente.~ ~ 3641 3| D'improvviso, una calda inondazione di pensieri rompeva il cerchio 3642 3| flutto grave d'inquietudini l'inondò, in conspetto della dormiente. « 3643 4| meraviglioso e terribile, inopinato, dissimile ad ogni aggregazione 3644 5| creatura umana.» Ella s'inorgogliva pensando che aveva potuto 3645 4| della sua sensibilità lo inorgoglivano. I fenomeni innumerevoli 3646 2| Gioconda. Sperando di passare inosservato, camminava piano, su la 3647 2| finestra: dove appariva inquadrato un paese di autunno, rossastro 3648 6| d'Ippolita lo toccavano inquietamene te, gli s'insinuavano nei 3649 5| l'aspettazione le rendeva inquiete, ansiose.~ ~- La madre! 3650 2| vergognosa e pensò alle inquisizioni di quell'altra gente che 3651 1| povera bestiola, spennata, insanguinata, quando fu libera, si salvò 3652 4| terrore di quegli esseri insaziabili che omai avevano in potere 3653 2| risentimento della legge inscritta dall'eredità secolare nella 3654 4| consacrata nelle parole inscritte intorno al meraviglioso 3655 1| odorava di vino: c'era l'insegna rossa d'un vinaio, e una 3656 5| cupola azzurra, allorché insegnai che né sopra di loro né 3657 5| Zarathustra, del Maestro che insegnava il Superuomo goethiano, 3658 2| calcagna o quella di chi insegue senza mai raggiungere. Forse 3659 6| cromatiche era il folle inseguimento d'un bene che sfuggiva ad 3660 4| dal gioco, si lanciò ad inseguirlo fra i tronchi dei querciuoli, 3661 4| della Madonna fuggiasca, inseguita dai Farisei, il Bambino 3662 4| rissanti, le fughe dei ladri inseguiti a traverso la calca; la 3663 2| l'ansietà del fuggiasco inseguito alle calcagna o quella di 3664 1| tutte quelle agitazioni insensate; cercava di risuscitarle 3665 2| oscurità completa, nella insensibilità del cadavere.~ ~La necessità 3666 6| vivere se non per l'amore, inseparati, sempre congiunti, senza 3667 3| reni e là dove le reni s'insertavano ai lombi, divenendo più 3668 3| terrene, tranne una, erano inservibili.~ ~La casa confinava da 3669 4| sua Chiesa. Ma, poco dopo, insidiato e scacciato dai nemici, 3670 5| una cauta astuzia nelle insidie, volendo con un sol gesto 3671 5| propileo stavano musici insigni; i quali seducevano con 3672 5| tempo in cui egli l'aveva insignita di quel titolo di nobiltà 3673 1| orgoglio e con timore, ella insino le mostrava mal volentieri 3674 5| come una coppa votiva; s'insinuava nella fenditura obliqua 3675 1| Perdona, Giorgio, se ho insistito. Ho bisogno urgente di parlarti.~ ~ 3676 2| padre mostrandosi ora quasi insofferente di quella insistenza, con 3677 3| affannosa, con le gote insolitamente colorite e calde, portando 3678 2| significato e un valore così insoliti che egli li seguì con un' 3679 6| convito della sua allegrezza. Insommergibile, fluttuava su l'inquieto 3680 5| compenso unico alle sue notti insonni. Ed egli soleva addurre 3681 6| guanciale e ascolterebbe nell'insonnio il respiro della dormiente 3682 3| vide in confuso, smarrita, insonnita; gli si strinse addosso, 3683 2| d'una brutalità latente, insospettata, si sia compiuta in lui 3684 3| come una buona ventura, insperata, straordinaria.~ ~Il capo 3685 5| rimangono come conquiste insperate. Che sono allora il pane, 3686 5| ascolto; e un benefizio insperato si spandeva a poco a poco 3687 2| Aurispa erano quasi sempre inspirati da una poesia. Giorgio si 3688 1| di lapidi commemorative, inspirava sùbito un senso di pace 3689 3| poteva reprimere quella folle insurrezione di paure, di sospetti, di 3690 2| noce ma semplice, senza intagli, senza parato, senza cortinaggio. 3691 3| un colle della Palestina, intagliata nell'azzurro, tutta in linee 3692 4| della sua figura primitiva integra...~ ~- Ohè, Aligi! - gridò 3693 6| chiarezza, come se si fosse integrata nel fondo della sua incoscienza 3694 1| Altri pochi c'erano: tutti intelletti singolari, spiriti rari, 3695 3| gli dirà mai una parola intelligibile. La terra non gli svelerà 3696 4| lasciate dalle fatiche, dalle intemperie, dai morbi: - i cranii acuminati 3697 3| come per ribellarsi all'intempestiva tristezza che stava per 3698 2| perché Demetrio li potesse intendere, e glie li aveva proposti 3699 2| avrebbe potuto addolorarsi e intenerirsi su la memoria del morto. 3700 1| nuovo i due vecchi, quasi intenerita.~ ~- Che buon augurio!~ ~ 3701 1| Giorgio il conto saldato. Intenerito dalla generosità del signore, 3702 3| assai molle ma pur triste, intensamente espressiva nel silenzio 3703 5| alle sue contemplazioni intense e mute, alle sue inquietudini 3704 4| renderli quanto più potrò intensi. Accordando così la mia 3705 5| stirpe. Egli li guardava intentamente; non guardava se non quelli, 3706 1| uomini guardavano con occhi intentissimi il lastrico sottostante. 3707 1| là, dall'Alinari, con l'intenzione di chiedere una fotografia 3708 Ded| considerarla tutta quanta nella sua interezza.~ ~Qui è una sola unica 3709 6| II~ ~ ~ ~Così, per interi giorni, i due eremiti vissero 3710 5| e le innumerevoli gamme intermedie e le diverse misure degli 3711 4| poco apparendo altri sensi intermedii le cui percezioni sottilissime 3712 3| bianco, ove si spande l'interminabile monotonia del mare. È un' 3713 4| religiosi risonavano monotoni e interminabili. Il Messia era aspettato; 3714 2| visione non era continua ma intermittente, come veduta tra uno spesso 3715 4| la porta che le tenebre interne rendevano misteriosa. Il 3716 4| energùmeni e dai clamori interni che udivano passando innanzi 3717 2| E la madre, fuori di sé, interponendosi lo colpì sul viso.~ ~- Vattene! 3718 6| ostacolo infrangibile s'interponeva tra l'uno e l'altra, li 3719 5| temporaneo che stava per interporsi fra lei e l'amante, di quell' 3720 5| della sua lussuria, erasi interposta. La terribile contaminatrice 3721 4| gli animali domestici e a interpretarne il linguaggio; tutte quelle 3722 6| essa un giorno ed ecco m'interroga ancóra. Per qual destino 3723 1| ella non ebbe il coraggio d'interrogarlo più oltre, poiché temeva 3724 5| solitarii in coppia, tutti interrogaron d'improvviso il lor cuore 3725 1| soffro. Ho il diritto d'interrogarti così. Dubito, dubito, dubito. 3726 2| cautela perché nessuno lo interrogasse. Ma, attraversando il corridoio, 3727 2| Perché si uccise?» L'interrogazione risorse per la millesima 3728 4| Scienza primiera. Perché non interroghi tu la saggia Madre terrestre?...» 3729 6| improvviso e brutale che interrompeva l'amplesso estatico. E mentre 3730 5| scogliera poneva i suoi ritmi interrotti. Arrivava l'onda con una 3731 3| videro il forestiero, s'interruppero, si chinarono fra i cespugli. 3732 1| convalescenza proseguirà senza interruzioni fino alla guarigione perfetta. 3733 5| tutte le grossezze, che s'intersecavano, s'intralciavano congiunti 3734 4| la saggezza. Il mistero interveniva così in tutti gli eventi, 3735 Ded| bastanti a piegarla e ad intesserla pur nelle ghirlande più 3736 2| quali talune campeggiavano intiere nell'azzurro luminoso, risvegliò 3737 5| brandirla per dispiegare intiero sul mio capo il più largo 3738 5| qua, e mangia del pane, ed intigni il tuo boccone nell'aceto - ; 3739 3| parrà allora che io sia più intimamente tua; e mi amerai di più, 3740 1| traeva in errore su i moti intimi altrui ch'egli voleva scoprire. 3741 4| s'arrestarono.~ ~- Non t'intimorire, signora, - disse il vetturale. - 3742 Nota| in un saggio, poco noto, intitolato Il Messia dell'Abruzzo ( 3743 5| cosa di ricco e di strano: into something rich and strange. 3744 2| profondo le voci dell'egoismo intollerante. E quella irritazione si 3745 4| E ripresero il cammino, intonando l'inno.~ ~ ~ ~Viva Maria!~ ~ 3746 4| quella voce non soltanto nell'intonare vinceva le altre, ma talvolta 3747 4| per la strada polverosa intonavano l'inno.~ ~Già sgomentati 3748 1| cavalli neri dalle code intonse. Gli alberi prendevano un' 3749 1| sentimento si mescolano e s'intorbidano levando un bollore confuso. 3750 2| profonde, quegli occhi gonfii e intorbidati, quei peli bianchi che gli 3751 5| sentimento della sua debolezza s'intorbidava di odio, mentre la sua perspicacia 3752 3| risvegliarsi nelle fibre di lei intorpidite dal morbo, ancóra addolorate 3753 1| un poco estatici, un poco intorpiditi nel tepore, cullati dal 3754 1| il contatto d'Ippolita lo intorpidivano. Egli pensò: «Sono io dunque 3755 5| vertigine.~ ~Una sensazione intraducibile gli diede lo spettacolo 3756 5| che s'intersecavano, s'intralciavano congiunti tra di loro per 3757 1| segno imperfetto. L'anima è intrasmissibile. Tu non puoi darmi l'anima. 3758 1| eguale e continuo del treno, intravedendo talvolta per i vetri un 3759 5| egli lungo i campi mietuti, intravedeva certe belle usanze che sembravano 3760 2| imagini aveva confusamente intravista. «Uno di loro, mingherlino, 3761 5| misteriosa come il velario intravisto dietro le sacre palme d' 3762 3| alti plessi infinitamente intricati, l'onda nervosa potentissima 3763 2| piazza, che tutte le sere s'intromette nella casa, non si sa di 3764 3| ebrezza.» Egli cercava l'introvabile. Penetrato dal dubbio fin 3765 Ded| hanno per esporre le loro introversioni un vocabolario d'una ricchezza 3766 6| medesima vita ma vi fossero intrusi. Ed egli percepiva tutte 3767 5| consisteva appunto nell'intuire quel fantasma interno e 3768 5| affascinante. Pareva ch'ella intuisse nel giovine l'ostilità segreta 3769 4| della sostanza animale, intuiti vagamente. Sul fondo diffuso 3770 5| ricercarle con un meraviglioso intùito degli stati fisici ch'esse 3771 4| della carne, alle prove più inumane. Giravano, giravano, impazienti 3772 3| risorse dal fondo il candore, inumidito.~ ~Giorgio, sollevato sul 3773 3| onda nervosa potentissima invadendoli diffondevasi non soltanto 3774 6| sbigottimento cominciava a invaderla.~ ~- Ma vieni!~ ~Ed egli 3775 4| più pensare.~ ~Stava per invaderlo il sonno, quando un sussulto 3776 3| tutte le ripercussioni che invadevano i suoi nervi, di attimo 3777 2| tremando in tutta la persona, invasato da un furore simile a quello 3778 4| fantastico terrore che la invasava sotto quella gran luce bianca, 3779 5| e la concubina sfiorire, invecchiare, abbandonarsi senza resistenza 3780 3| consuetudine di agricoltore invecchiato tra le cose della terra.~ ~ 3781 4| materia preziosa o vile. Se invecchiavano, se si spezzavano, se si 3782 1| La sto preparando. Le inventerò qualche favola credibile. 3783 5| aveva tanta prontezza d'invenzioni improvvise e una così facile 3784 6| a inondare la terra, a invermigliare il mondo. All'approssimarsi 3785 6| qualche cosa in mente, per l'inverno, per l'avvenire. Non potremmo 3786 1| soffio lirico.~ ~- Non pare inverosimile, incredibile? - esclamò. - 3787 2| divagò in supposizioni inverosimili, rintracciò memorie lontanissime 3788 4| increspa.~ ~Un soffio subitaneo investì le capigliature delle robinie, 3789 1| gusto disinteressato delle investigazioni reso più acuto e più letterario 3790 4| che pareva fuori di sé, investita dalla fiamma di demenza 3791 4| della divinità di Oreste, investiti della sua Grazia.~ ~Stando 3792 3| tratti, un soffio fresco investiva le capigliature delle robinie 3793 2| pensiero, mosso dall'abitudine inveterata del sospetto e dell'accusa, 3794 6| evocava il fantasma d'un amore inveterato che aveva disteso sopra 3795 4| sguardo, bianchicci, come invetriti in fondo alle occhiaie cave, - 3796 2| esagerando la violenza della sua invettiva e la terribilità dell'alterco; 3797 2| sonarono nell'orecchio alcune invettive della madre, gli tornarono 3798 1| imaginazione una carezza tua inviatami di lontano... Di lontano! 3799 6| le confetture orientali inviate da Adolfo Astorgi, composte 3800 6| sovrana: me, Isolda.» Ella gli inviava così la disfida a una suprema 3801 Ded| italiana non ha nulla da invidiare e nulla da chiedere in prestito 3802 5| Percy Shelley, già più volte invidiata e sognata sotto l'ombra 3803 6| limite di perfidia. Provava l'invido rancore del naufrago che 3804 5| che annunziava il prossimo invio d'una quantità di confetture 3805 6| onde mia madre un tempo m'inviò quando, concepito da lei 3806 4| Fin là non giungeva l'invito delle campane; o vi giungeva 3807 6| verdognolo.~ ~- Bevi! - invitò Giorgio versando nelle nuove 3808 Ded| e, aspirando alla Forza, invocando un Intercessore per la Vita, 3809 6| trasportava nella remota plaga invocata dal loro desiderio, là dove 3810 4| sorgevano: gemevano, urlavano, invocavano la Vergine e Gesù, dichiaravano 3811 1| come ora la desidero e l'invoco. Ecco, sta per tramontare 3812 4| lui una mutazione sensuale involontaria ed egli omai non fosse più 3813 4| correvano per le loro gote, inzuppavano le loro vesti. Gli uomini 3814 1| un principio di torpore ipnotico; mentre dalla strada saliva 3815 4| più. Un'altra, grifagna, iraconda, simile a una Furia rustica, 3816 5| acredine, si mostrava quasi irata contro la vittima.~ ~- Era 3817 4| aspre, cavernose, umili, irate, singhiozzanti, tutte diverse 3818 6| Re Marco la bionda sposa irlandese. Cantava: «Verso occidente 3819 5| ilare, flebile, umile, ironica, lusinghevole, disperata, 3820 6| rise di quel singolar riso ironico e impudico che le balenava 3821 6| allora il Golfo Mistico s'irradiava come un cielo. Le sonorità 3822 3| questa cosa immateriale che s'irraggia nella materia, questa forza 3823 4| vertici delle tende profane, irraggiante un potere formidabile.~ ~ ~ ~ 3824 4| Che immensa forza doveva irraggiare una semplice Imagine per 3825 6| indicando la città in festa, che irraggiava il cielo. - Guarda quanti!~ ~ 3826 3| rapidamente sino a un'agitazione irragionevole, stette a spiare su quel 3827 6| sentiva, aveva per lui l'irrealità d'un sogno e nel tempo medesimo 3828 4| dei tronchi cieca tenace e irreduttibile, aveva con lui il legame 3829 3| respiro più celere, un po' irregolare; di tratto in tratto i sopraccigli 3830 2| tradimenti, dopo tante infamie, irreparabilmente. «Ella era amata da lui, 3831 6| più le gravi sonnolenze irresistibili; potevano prolungare le 3832 5| ripetè Giorgio sorridendo.~ ~Irresoluta, ella mise il piede su la 3833 3| volgendosi a Ippolita, irresoluto, quasi convulso.~ ~- Veramente, 3834 3| Pochi attimi, già trascorsi, irrevocabili! Ambedue ora sentivano la 3835 1| profondo fascino dei giorni irrevocabilmente lontani. - Che impressione 3836 6| informi, di natura diversa, irriconoscibili come se non appartenessero 3837 1| il rimpianto dei giorni irrimediabilmente perduti.~ ~Il loro amore 3838 6| Ah, tu non vuoi? - -ella irrise, piacendosi della lotta, 3839 3| Tutto m'infastidisce e mi irrita....Oh quando potrò starti 3840 1| ancóra? E perché è così irritabile? Sente ella forse che io 3841 5| sarcasmi la debilità, l'irritabilità, la sensibilità morbosa, 3842 2| nella vita familiare, lo irritavano, lo ferivano. Certi silenzii, 3843 2| sdegnò, dentro di sé, non s'irritò, né si preparò a difendersi 3844 5| in poi un giovenil riso irromperà da tutte le bare; un trionfal 3845 5| e musicale quella forma irta e insidiosa, in agguato 3846 5| discerneva principio, non iscopriva fine. - L'Ellèno dunque, 3847 6| voluttà silenziosa; e un ismisurato dominio, ricco di tutti 3848 4| figura di un evo remoto, isolata nella folla, come circondata 3849 4| le prime percezioni reali isolate ed esagerate, egli componeva 3850 4| sopraffatto. Di nuovo egli s'isolava, si restringeva in sé, respingeva 3851 4| centopelle di un ruminante, o ispide di peli rossastri come la 3852 5| quadrata, con i sopraccigli ispidi, con la bocca larga cruda 3853 6| Ora, a vedere un cespuglio ispido chi potrebbe imaginare quella 3854 2| Tutta quella carne, che mi ispira un senso di ripugnanza così 3855 1| prendevano un'attitudine ispirata, altri imitavano inconsciamente 3856 5| Sibilla, «parlando con labbro ispirato, senza sorriso senza ornamento 3857 6| vino operavano. Il dèmone isterico incominciava ad agitarla.~ ~- 3858 3| ella è isterica; e il suo isterismo ha raggiunto, in altri tempi, 3859 1| illustrato d'una amorosa istorietta pastorale; il piatto contenente 3860 2| di eccessivo, di quasi istrionico, che non sfuggì alla perspicacia 3861 2| musicali, venivano dai muti istrumenti. Sopra un lungo cembalo 3862 5| di volontà e di pensiero, istupidito e vacuo; e la concubina 3863 4| Georgivs filivs mevs donamvs istvd Tabernacvlvm Ecclesiæ S. 3864 3| baciarono con forza, come per isvellere dalle radici i baci che 3865 Ded| figure, dico che la lingua italiana non ha nulla da invidiare 3866 4| Ippolita inquieta.~ ~Il cane iterava i latrati verso gli olivi, 3867 1| stava di fronte. E c'era Jacopo Moleschott, il sommo fisiologo, 3868 1| Venezia dal 9, plus triste que jamais. Venezia mi soffoca. Nessun 3869 3| Sblendore, la fijje de lu Jarbine: la figlia della Scimmia, 3870 Inc| umgekehrten Werth haben, je nachdem die niedere Seele, 3871 Inc| Friedrich Nietzsche~ ~Jenseits von Gut uud Böse. Aph. xxx.~ ~ ~ ~ 3872 3| vuò lassà manghe nu fiore Jèse Criste? E per l'Ascensione? 3873 4| factvm est per manvs abbatis Joannis Castorii de Gvardia archipresbyteri 3874 4| le zanne dei cinghiali; i labbri leporini, i gozzi, le scrofole, 3875 6| ali variopinte tra i veli labili del fumo. Poi si volse verso 3876 1| anima si perdeva come in labirinti inestricabili?» Egli vedeva 3877 1| filosofi escono dai loro laboratorii dove hanno lottato a lungo 3878 3| mutarmi infine, per una laboriosa metamorfosi ideale, nell' 3879 Ded| e la forza dell'artefice laborioso che ne conosce e ne penetra 3880 5| molli tappeti di coralline lacerandoli o vi strisciava leggera 3881 4| strisciavano verso l'altare lacerandosi la lingua contro la pietra; 3882 4| quegli urli che parevano lacerare i petti da cui irrompevano, 3883 6| delirio della gioia Tristano lacerava le bende della sua ferita, 3884 3| volta che incontrava una lacrima tiepida e salsa. Quel pianto, 3885 2| torchietti si struggevano lacrimando. Ciascuno incappato aveva 3886 4| pomeridiano. Tutte le fronde lacrimavano, e quelle miriadi di lacrime 3887 1| pallido indaco delle acque lacustri. - Ogni fiore, un'imagine.~ ~- 3888 4| dei rissanti, le fughe dei ladri inseguiti a traverso la 3889 4| grandine, i viandanti dai ladroni, gli infermi dalla morte. 3890 5| cigli risplendevano come i laghi tra i salici nei crepuscoli.~ ~ 3891 2| a tutto; non mi sono mai lagnata, non mi sono mai ribellata... 3892 2| nuovo con quel suono di lagno interrotto, accorante; che 3893 6| mia madre, con tutte le lagrime d'amore in altri tempi versate, 3894 5| tuffava nell'acqua blanda che lambiva la ghiaia. E in quella duplice 3895 6| prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, 3896 4| culla mutata in bara; e la lamentazione dell'uomo prendeva un ritmo 3897 6| diceva Tristano, «con i tuoi lamentevoli suoni su i vènti della sera 3898 3| improvviso, Ippolita trasalì, si lamentò, si torse, come sotto una 3899 1| successivamente, come su rami di lampadari pensili invisibili che ondeggiassero.~ ~« 3900 6| Lasciamo accese le lampade? - chiese senza pensarci, 3901 2| altra; ed egli rivedeva le lancette luccicanti nell'astuccio 3902 2| quasi cadaverica nell'ombra, lanciando al nipote un suo sguardo 3903 Nota| Il Messia dell'Abruzzo (Lanciano, Rocco Carabba, ed., 1890).~ ~ ~ 3904 3| il suo gesto ritmico nel lanciare le spole. Nell'aia contigua 3905 6| infiammasse come una fornace e lanciasse in alto, sempre più in alto 3906 5| per un attimo fervevano, languide ricadevano. Talora come 3907 3| cuore quando io vedo costei languire e delirare nell'accesso 3908 1| Altri bagliori si accesero, languirono.~ ~- Ippolita Sanzio - disse 3909 6| aveva a volta a volta i languori della malattia e le veemenze 3910 4| vimini intorno al collo lanoso. La donna che le pasceva, 3911 2| angolo oscuro; una piccola lanterna ardeva sotto il portico 3912 4| acuminati o depressi, calvi o lanuti, coperti di cicatrici o 3913 4| dell'olivo arido e quasi lapideo, il cui tronco bipartito 3914 1| verdigne tutti illustrati di lapidi commemorative, inspirava 3915 4| disparte, sul confine della largura, sotto gli alberi. Quel 3916 5| lingue; il bisbiglio delle larve fugate dall'aurora; le risa 3917 6| che debbo morire. Ma la lascerò io a un successore?» L'odio 3918 6| ravviarmi i capelli.~ ~- Lasciali così, sciolti. Mi piaci.~ ~ 3919 4| come si scalma, signora! Lascialo salire in serpe!~ ~- Sì, 3920 3| sfuggissero, si dileguassero lasciandolo vacuo. Come udì un acciottolio 3921 1| La febbre m'è passata, lasciandomi una nevralgia su l'occhio 3922 1| amiche ci assediano; non ci lasciano in pace un'ora. Tu sai la 3923 2| conscienza, ma aveva preferito di lasciarla nell'ombra. Egli non aveva 3924 5| dell'acqua.~ ~I figliuoli lasciarono le leve a un tratto; e l' 3925 1| fermai sul marciapiede, per lasciarti passare. Notai che avevamo 3926 4| un globo di cristallo che lasciasse trasparire un paese chimerico 3927 2| quella l'ultima impressione lasciatagli in cuore dalla creatura 3928 1| sono in casa per nessuno. Lasciatemi.~ ~Ma udì la voce dell'importuno, 3929 2| un braccio.~ ~- Io non mi lascio comandare da te - gridò 3930 4| bocca viscida una scimmia lasciva, mentre a fianco un pagliaccio 3931 Ded| lunato ove mescevano ingenue lascivie i suoi due pastori.~ ~Tu 3932 3| E pe' l'Ascènze? Nen vuò lassà manghe nu fiore Jèse Criste? 3933 4| Entrarono da una porta laterale in una specie di sagrestia 3934 2| con le due ampie terrazze laterali circondate di ringhiere 3935 Ded| rampollata dal denso tronco latino con un rigoglio d'innumerevoli 3936 4| medesimo, udendo il cane latrare con una furia subitanea.~ ~- 3937 4| inquieta.~ ~Il cane iterava i latrati verso gli olivi, sul principio 3938 5| atque vetusta simul» com'era laudata nell'elegia di Menenio Aleieo 3939 4| sua montagna e cantava le laudi lungo la riva del suo mare.~ ~ 3940 2| dimostrazione del giovine laureato, ripetendo ad ogni frase 3941 5| su l'ara con profumo di lauro e di mirto; e i guerrieri 3942 4| asperso dell'acqua già data in lavacro al figliuolo di Dio. -~ ~ 3943 4| lacrime le inondava la faccia, lavando la polvere e il sangue.~ ~- 3944 5| pecora, su colui che aveva lavato gli erbaggi e i legumi, 3945 4| Il vecchio li precedeva, lavorando di gomiti, verso il portico. 3946 5| mano adusta e callosa di lavoratrice si faceva infinitamente 3947 Nota| Barzellotti illustrò in Davide Lazzaretti) Antonio de Nino ha raccolto 3948 1| abitudine pietosa? Sei tu leale? Che pensi? Che fai? Io 3949 4| cieco, un epilettico, un lebbroso. Ciascuna aveva in patrimonio 3950 Inc| niedere Seele, die niedrigere Lebenskraft oder aber die höhere und 3951 3| quei vincoli che ancóra ci legano alla vita comune ed evitare 3952 4| Demetrio. Come tutti i ricordi legati all'imagine del consanguineo, 3953 2| pronto l'occorrente per la legatura. - Un'imagine si associava 3954 2| Mille fili invisibili lo legavano ancóra alla vita. «Ippolita!»~ ~ 3955 4| del tempo, con un aspetto leggendario e formidabile, grave di 3956 3| ammonticchiati tutti i libri che non leggeremo. È un pomeriggio bianco, 3957 1| la sparse d'una doratura leggerissima, si spense. Altri bagliori 3958 3| nel sole, movendo ombre leggerissime su le cortine bianche di 3959 1| qualche parola è ancóra leggibile.~ ~- Mi lasci vedere? - 3960 2| nella sua custodia. Sopra un leggìo una pagina di musica si 3961 6| tempo veniva a loro dal legittimo stato matrimoniale della 3962 2| calmo. I lievi romori dei legni, delle carte, delle pareti 3963 5| aveva lavato gli erbaggi e i legumi, su colui che aveva forbito 3964 6| Nulla poteva spegnere o lenire quell'ardore fatale: nulla 3965 6| soleva prendere quando voleva lenirlo, addolcirlo, soggiunse:~ ~- 3966 5| sorgevano colonne di fumo lentissime nell'aria senza vento. Tutto 3967 5| Nel suo scudo era il Leone, in memoria dell'impresa 3968 5| adorato dal popolo prisco. E i leoni di marmo, che su le groppe 3969 4| con una gran capellatura leonina, raccoglieva la polvere 3970 4| dei cinghiali; i labbri leporini, i gozzi, le scrofole, le 3971 1| da quanto, certe pelli di lepre con tutto il pelo, secche, 3972 2| anche in questo!» Ed egli lesse i pensieri del poeta, sciolti 3973 3| più miracoli una stalla di letame che una chiesa di santi.~ ~ 3974 3| mmeràcule 'na stàlle de letáme, che 'na cchjìese de sánde: 3975 4| né la improvvisa divina letizia comunicatagli nel mattino 3976 1| mentre disperavo. E l'ho letta molte volte, cercando tra 3977 1| investigazioni reso più acuto e più letterario dalla cultura. Egli, infatti, 3978 1| familiare vecchiezza. I letti, le sedie, le poltrone, 3979 5| col sale. Le fiamme si levano fragorose in un'aria senza 3980 4| I~ ~ ~ ~Era tempo di levante. Il cielo era velato, nebuloso, 3981 2| mangiava con voracità, senza levar mai la faccia di sul piatto, 3982 6| gli pareva di non potersi levare dalla sedia; gli pareva 3983 6| Perché non ti fai forza per levarti, per uscire? L'aria ti gioverà. 3984 4| dell'indice e del medio levati in alto, egli liberava gli 3985 5| Un desiderio ardente s'è levato e messo in cammino. E già 3986 6| ferito dal traditore Melot.~ ~Levavasi intanto dal terzo preludio 3987 2| ridurrebbe su la paglia, non ci leverebbe anche il pane? E così sarà, 3988 5| fece sorridendo - se ci levi il canto, che ci rimane?~ ~- 3989 1| si rifletteva nella cassa levigata d'uno strumento, metteva 3990 2| Sopra un lungo cembalo levigato, di palissandro, ove le 3991 6| pretesto di farsi ripetere la lezione di francese da Luigi. La 3992 5| mostrandosi molle e quasi leziosa negli atti, come presa da 3993 4| cero.~ ~- Un cero di dieci libbre.~ ~- Hai sentito? Liberata, 3994 5| donne portatrici dell'ultima liberalità sul campo falciato.~ ~Cantavano 3995 4| su l'orlo del precipizio liberamente e arditamente? Certo, egli 3996 5| Egli le prese i polsi, liberandosi dal vincolo. Volle guardarla 3997 5| Era un tranello per liberarti di me?~ ~E, con un sussulto 3998 6| dissolvimento, si sentivano già liberati dal peso della persona, 3999 5| dolci nomi di donne e di liberti, scolpiti su cippi funerarii; 4000 3| instabilità molecolare. La libidine ereditaria scoppiava ancóra 4001 1| Babuino, proprio davanti la libreria Piale.~ ~- Me ne ricordo.~ ~- 4002 3| allora chiuse. Così lungo i lidi un flutto più gagliardo 4003 1| Ippolita aveva vissuto lietamente, d'una vita volgare, tra 4004 3| ella rientrò, con un passo lieto, nella porta d'onde le erano 4005 4| disse Ippolita, scotendolo lievemente, dopo un intervallo di silenzio 4006 5| tra i capelli, vellicavano lievissimamente gli orecchi, scorrevano 4007 4| Nascosto nella madia, faceva lievitare la massa del pane rendendola 4008 Ded| liete avventure, essi tutti limitarono il loro officio a creare 4009 6| influenza sopra di lei erasi limitata alle cose dei sensi e ad 4010 Ded| suo triplice modo per un limitato periodo di tempo.~ ~V'è 4011 3| adatte alle cene estive. Limitava lo spiazzo un parapetto 4012 4| Poi, indicando i campi che limitavano la via, esclamò:~ ~- Guarda 4013 1| contenente le fette sottili di limone recava nel mezzo a caratteri 4014 2| alcuni filari d'aranci e di limoni, ora fioriti. Pel resto