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Gabriele D’Annunzio Il trionfo della morte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
4015 3| mai una goccia della sua linfa vitale."~ ~Diceva il vecchio 4016 5| comprendeva in sé tutti i linguaggi della Vita e del Sogno.~ ~ 4017 5| risacca, simile al romor linguale d'un gregge che si disseti, - 4018 5| degli spiriti dalle aeree lingue; il bisbiglio delle larve 4019 5| di tori, di cavalli, di liocorni e di arieti: emblemi della 4020 2| pianoforte e violino, edizioni di Lipsia: Beethoven, Bach, Schubert, 4021 2| che raccoglieva la cera liquefatta nel concavo d'ambe le mani.~ ~ 4022 2| i suoi modi con una voce liquida e forte; mentre le cortine 4023 4| spogliavano delle loro gemme liquide con un crepitìo vivace, 4024 5| ne occupava con la sua liquidità tutti i meati più segreti. 4025 1| versò un bicchierino di liquore; si riempì di sigari un 4026 1| simbolo usuale, come una lira, una face, un turcasso; 4027 3| rivisse i più alti momenti lirici della sua passione, e li 4028 4| fluttuarono. E una lunga lista cerulea secò l'orizzonte.~ ~- 4029 4| settimana innanzi eran venuti a litigio su la misura delle biade. 4030 3| In un seno del colle litoraneo l'acqua d'un ruscello, derivata 4031 5| che sembravano riti d'una liturgia georgica. Si soffermò, un 4032 3| la lentezza delle cadenze liturgiche.~ ~Favetta diceva: «Tutte 4033 4| frammenti d'inni appartenuti a liturgie immemorabili, sopravvissuti 4034 4| ai quali apparivano volti lividi, bocche sanguinanti, fronti 4035 1| però la vista delle tue lividure. Io non so pensarci senza 4036 Ded| moto veemente, - così Tito Livio nelle Decadi gareggiava 4037 3| Tromma larì, lirà, vvivà ll'amóre!~ ~ ~ ~Amóre mi té' 4038 3| Tromma larì lirà llarì llallerà~ ~Tromma larì, lirà, vvivà 4039 3| séte.~ ~Tromma larì lirà llarì llallerà~ ~Tromma larì, 4040 1| Baedeker - a Segni c'è la Locanda di Gaetanino!~ ~Questa denominazione 4041 4| smilza e verdognola come una locusta, offriva lunghe filze di 4042 6| ad alta voce Candia per lodarla.~ ~- Candia! Candia!~ ~La 4043 1| questa sera certe belle lòdole!~ ~Giorgio assicurò, con 4044 Ded| pagina con l'aiuto di una logica più o meno severa; ma presentano 4045 2| consumava a poco a poco, si logorava di giorno in giorno, andava 4046 3| le reni s'insertavano ai lombi, divenendo più chiara sul 4047 4| quella mattina gli pareva lontanissima, perduta in un vapore di 4048 2| pensierosa e quel bimbo esangue lontanissimi, in una lontananza chimerica, 4049 4| in quel primo giorno già lontanissimo. Vedeva sul volto di lei 4050 4| archivolti, dai rombi, dalle losanghe, dalle palme, dalle rosette 4051 1| loro laboratorii dove hanno lottato a lungo per strappare un 4052 3| angustie, le inquietudini, le lotte affannose contro la inesorabile 4053 5| alcuni minuti, in cui egli lottò contro l'estenuazione che 4054 5| occhi di demonio. Vedi come luccicano?~ ~Ippolita indicava una 4055 4| gozzute; e le collane d'oro luccicavano sotto i gozzi adusti.~ ~ ~ ~ 4056 4| nell'oscurità, dinanzi a una lucerna accesa coperta da una pentola, 4057 5| gamba perfette nelle loro lucide guaine, chiuse le giarrettiere 4058 2| avevano ripetuta una sonata di Ludwig Beethoven, che pareva afferrare 4059 5| mostruose rifioriture della lue cristiana nelle razze decrepite. 4060 5| dominando a torno i luoghi luminosi.~ ~Una luce straordinariamente 4061 5| ospiti. Nella piccola baia lunante e musicale quella forma 4062 4| E, rivolto alle spiagge lunate che dileguavano verso Ortona, 4063 3| di promontorii e di golfi lunati dava imagine d'un proseguimento 4064 Ded| segreta caverna e nel golfo lunato ove mescevano ingenue lascivie 4065 5| sporgente, con le ciglia lunghissime, con la bocca semiaperta 4066 1| socchiusi, di tra i cigli lunghissimi.~ ~«Come sùbito mi piacquero 4067 4| rendendola inesauribile. Su i lupini secchi e spinosi che avevano 4068 4| Avvolto in un lenzuolo lurido, d'onde uscivano due stinchi 4069 Ded| meglio esprimere la lenta lusinga feminile e la dolcezza degli 4070 6| con me sul divano - ella lusingava, tentando di trarlo, invasa 4071 6| Ella non udiva se non i lusinghevoli suoni che suscitava nella 4072 5| piaceva di avvolgere il corpo lussurioso dell'amante in un sudario 4073 Ded| nobile ritmo. Durante un lustro io ho portata in me questa 4074 1| leggeva una rivista, il Lyceum. L'altro viaggiatore, con 4075 4| il sangue non aveva ancor macchiato il talamo.~ ~Come furono 4076 Ded| Siface e l'ultimo dei re macedoni Perseo crudele, il tragico 4077 5| tempo. Era tutto spolpato, macerato; ma aveva ancóra le scarpe 4078 4| a torno era ingombro di macerie e di sterpi; frammenti di 4079 4| verdeggianti d'erbe e sparse di macigni e qua e là segnate d'orme 4080 4| profonda su quel misero volto maculato i due grandi occhi puri 4081 4| traboccante. Nascosto nella madia, faceva lievitare la massa 4082 2| apparivano le pareti coperte di madonne e di crocifissi, un paravento 4083 5| al sommo d'un catafalco maestoso circondato di fiaccole, 4084 4| torcia.~ ~- Quando verrà il maestrale? Guarda quella vela. È sempre 4085 2| la musica dei prediletti maestri. - Come si obliavano! In 4086 3| per l'erta, in cerca delle maggiaiuole. La viottola tortuosa girava 4087 2| le rose, e il timo, la maggiorana, il basilico, il mirto, 4088 6| Ciascuno di quei musici maghi ch'essi prediligevano tesseva 4089 4| floscio, mal coperte di maglie sporche e di stracci luccicanti, 4090 2| sotto il secondo colpo d'un maglio invisibile, carne inerte. « 4091 3| illusione: - parva domvs, magna qvies. E vide un buon presagio 4092 Ded| l'orecchio alla voce del magnanimo Zarathustra, o Cenobiarca; 4093 2| come sotto un'influenza magnetica. Profondissimo gli divenne 4094 4| l'attraevano d'improvviso magneticamente. Egli le seguiva tra la 4095 1| splendido che pareva quasi magnetizzarla, darle come un principio 4096 4| Tutto in lui era pronto a magnificar l'evento. Egli possedeva 4097 5| dalle braccia degli uomini, magnificata dal canto delle donne. Nel 4098 1| sogno può uguagliare in magnificenza questo che si leva dal mare 4099 6| stavano d'innanzi. Erano magnifiche, tutte vermiglie da una 4100 5| semplice tocco di quelle mani magre; ancóra una volta la Nemica 4101 2| gonfio dava risalto alla magrezza acuta delle anche, segnato 4102 5| pieghe nivee il suo corpo magro e flessibile si moveva con 4103 4| trista. Troppo alligna qui la mala razza. Non c'è mai sicurezza. 4104 5| Rimini, dell'entrata in Malamocco, dell'ancoraggio dinanzi 4105 1| ricordi la visita al Tempio malatestiano? E il pellegrinaggio alla 4106 2| pingue ma d'una pinguedine malaticcia, floscia, esangue. Tutta 4107 1| intorno a un trattato su le malattie nervose, per conoscere il 4108 2| apparire come un corvo di malaugurio, avido d'ingoiare gli avanzi 4109 2| alberi; e mosse qualche passo malcerto, sorretta dal fratello, 4110 4| conducesse alle porte d'una città maledetta.~ ~- Andiamo via! Torniamo 4111 4| anima attiva, benefica o malefica, bene o male augurosa, che 4112 4| sangue, avevano uno sguardo malefico.~ ~Quando Ippolita le porse 4113 2| insorgere finalmente contro il malfattore con tutte le sue forze per 4114 4| uscio, per consiglio d'una maliarda. La strega non avrebbe potuto 4115 6| quel denaro. Veramente, i maligni susurravano che con quel 4116 4| contorti degli olivi le forme malinconiche dei giumenti stavano immobili. 4117 Ded| intorno alla sua agonia le più maliose Apparenze; ho disteso un 4118 5| ridendo con una punta di malizia ma senza rancore - così 4119 5| Tu stesso ce ne sei il mallevadore e l'augure!»~ ~Il verbo 4120 5| lo speculatore inerte, il malsicuro seguace di Gautama, aveva 4121 2| attratto dall'espressione malvagia che per la prima volta gli 4122 4| originale, in forma d'una mammella, ricoperta di nevi perpetue; 4123 1| calda, il profumo delle mammole, il contatto d'Ippolita 4124 2| e nella corsa i sùbiti mancamenti di forza che lo facevano 4125 4| interiore. E, per quella mancanza della forza espressiva, 4126 4| prima volta) come a lei mancasse quasi interamente il senso 4127 6| che la voce gli sarebbe mancata nel rivolger la parola all' 4128 3| perché ogni comodo della vita mancherà in questa solitudine selvaggia 4129 6| ella ha bisogno di me. Se manco io nella casa, tutto va 4130 4| sentito?~ ~- La signora ti manda alla Madonna!~ ~- La Madonna 4131 1| illusione della tua presenza. Mandami un fiore lungamente baciato, 4132 6| piedi, scosse il capo per mandare indietro i capelli che ancóra 4133 2| saputo trovare il modo di mandargli notizie meno vaghe e meno 4134 1| il tuo bacio basterebbe a mandarla via. Le tue lettere piene 4135 2| laggiù! Come ho fatto male a mandarti!~ ~- No, mamma. Perché? 4136 4| Di' alla signora che ti mandi alla Madonna dei Miracoli.~ ~- - 4137 4| scodella, i moti delle loro mandibole stritolanti, i gesti delle 4138 4| mistura di miele, di noci e di mandorle, ch'egli chiamava manna 4139 1| esterno tutto coperto di mandorli e di peschi, rosei ed argentei, 4140 1| Gandolfo, e anche un ramo di mandorlo, còlto in vicinanza dei 4141 4| con il sentore acre di una mandra, addossati gli uni agli 4142 2| un calcio perfettamente maneggevole. Riposavano nel panno verdechiaro, 4143 3| l'Ascènze? Nen vuò lassà manghe nu fiore Jèse Criste? E 4144 4| asparagi selvaggi, anche mangiando una mistura di miele, di 4145 2| vuoi? Stattene a Roma e mangiati la tua eredità come ti piace 4146 6| rapidamente.~ ~- Non ho mai mangiato nulla di più buono. Ella 4147 2| assolutamente opposto. Il fratello mangiava con voracità, senza levar 4148 5| Giorgio, quasi con durezza, manifestando un proposito fermo e tenace. - 4149 Ded| una esistenza individua manifestantesi nel suo triplice modo per 4150 4| progressivo; ma poteva soltanto manifestarsi alla sommità delle onde, 4151 6| potenza di distruzione sì manifestava nella donna maga contro 4152 6| lascivia felina della Nemica si manifestò sul corpo di colui ch'ella 4153 4| guidando e incitando il suo manipolo. Un'altra portava su la 4154 4| il figliuolo di Liberata Mannella... Sabato sia, Gesù!~ ~Dopo, 4155 5| bestia nivea camminava con mansuetudine, e ad ogni passo le ondeggiava 4156 5| su la ghiaia scottante, mantenendoveli sin che fosse per lei sostenibile 4157 5| di costringere la vita a mantenergli le sue promesse?»~ ~I canti 4158 4| le altre, ma talvolta si manteneva altissima e riconoscibile 4159 3| ardore da tutto l'organismo e mantenuto quindi con una esagerata 4160 4| Gvardia qvod factvm est per manvs abbatis Joannis Castorii 4161 2| impennacchiati di bianco intonò la marcia funebre. I mortuarii misurarono 4162 4| gli scogli, nella bassa marea, il profumo delle alghe 4163 1| seduta accanto a te era Margherita Traube Boll, una medichessa 4164 4| si presentò al parroco Mariano d'Iddone, gli narrò il prodigio. 4165 4| seguìto dagli Apostoli e dalle Marie. Le moltitudini traevano 4166 5| fanciullo estraneo, figlio d'un marinaio, ripeté con dispregio:~ ~- 4167 1| spada, rasentava il Monte Mario, dietro i cipressi aguzzi.~ ~ 4168 3| femmine. Nove femmine ho maritate. Un maschio s'è imbarcato 4169 6| lontananza glauca la città maritima che si coronava di luminarie.~ ~- 4170 4| patriarcali cercanti l'orizzonte marittimo. In fondo, nel piano, appariva 4171 4| monete per gittarle alla marmaglia, Ippolita si stringeva contro 4172 5| testimonio che fa scintillare i marmi dei culmini montani. Una 4173 5| sorgevano in ordine simetrico marmoree teste colossali di tori, 4174 2| cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi.~ ~Giorgio 4175 1| androne dalle pareti di stucco marmorizzate e con que' suoi pianerottoli 4176 Ded| mura ciclopiche di Alba de' Marsi il re numida Siface e l' 4177 1| fastidioso come il rimbombo d'un martello ch'io sia condannato ad 4178 4| a cui si abbandonavano i martiri della Chiesa primitiva, 4179 1| vicenda, di pungersi, di martoriarsi il cuore.~ ~Ippolita si 4180 4| scopriva le fosse nasali e la mascella di sopra. Altri mostravano 4181 2| portato da quegli uomini mascherati, accompagnato da quelle 4182 5| volti di deità sereni o maschere dalla bocca rotonda e vacua, 4183 1| voce del coro. Il coro, maschile e feminile, occupava la 4184 4| con le parentele, con le masserizie. Vi si vedevano femmine 4185 4| reggere nelle sagre le statue massicce o gli altissimi stendardi, 4186 4| basso rilievo su un disco massiccio di oro.~ ~Si udivano gorgheggi 4187 6| trovare - pur su i mercati massimi - un più prezioso strumento 4188 4| Giuseppe Scurti, quello di Massimino; in Maria Clara, quello 4189 5| Scoglio di Fuori - che era un masso isolato a poca distanza 4190 4| gambe allargate sul terreno, masticavano carrube e pane faticosamente, 4191 3| sospendeva a una canna una matassa tinta di turchino.~ ~Andando, 4192 3| il Talamo dei Talami. Le materasse contengono la lana d'un 4193 1| bellezza? Non saprei dire. Materialmente, non è bella. Qualche volta, 4194 2| sotto la carezza delle dita materne; si calmò. Un singhiozzo 4195 3| innumerevole pendeva dai rami materni, cullata dall'alito del 4196 2| trovare un conforto nella sua maternità; ella non può se non struggersi 4197 4| creature miserevoli, le cui matrici dovevano senza voluttà perpetuare 4198 6| loro dal legittimo stato matrimoniale della figliuola. «Non potrei 4199 6| disonoranti contatti. - Se il matrimonio della sorella aveva avuto 4200 4| riviveva lo spirito di San Matteo; in Antonio Secamiglio riviveva 4201 2| cosa che si trascinava su i mattoni pesantemente. Era una testuggine. 4202 3| resistente per le nostre gite mattutine. Non dimenticare l'abito 4203 1| di primavera! Certi sonni mattutini, nel mio letto, leggerissimi, 4204 6| E il brivido del gelo mattutino attraversava il parco, risvegliava 4205 4| persona, tra l'oro della mèsse matura, come la più violenta espression 4206 4| sensazione reale, il fresco matutino, il mistero del bosco, l' 4207 4| Ansava, curvo su la sua mazza crociata, coperto di polvere, 4208 4| emergevano se non le alte mazze in forma di croci. Gli uomini 4209 4| de Gvardia me fecit A. D. mccccxiii.~ ~ ~ ~Entrambi, infatti, 4210 | mea 4211 2| inducesse a risalire fin nei meandri più remoti il corso della 4212 5| la sua liquidità tutti i meati più segreti. E quasi pareva 4213 4| come quella di un'azione meccanica scevra di qualunque nobiltà.~ ~« 4214 | meco 4215 4| diceva della piaga cancrenosa medicata dal dito della Vergine. 4216 4| egli liberava gli ossessi, medicava gli infermi, risuscitava 4217 1| Margherita Traube Boll, una medichessa celebre, continuatrice degli 4218 2| Si sentiva l'odore delle medicine accumulate su un tavolo 4219 4| pollice, dell'indice e del medio levati in alto, egli liberava 4220 1| collegio, un giovine di mediocre intelligenza, rovinatosi 4221 1| tegola un viso emaciato, meditabondo; e nel suo abbigliamento 4222 1| tra le undici e il tocco, meditai gravemente su la mia fine. 4223 5| femmina sopraggiunse, una megera dal naso adunco, dagli occhi 4224 2| Ella prese la buccia di una mela e l'offerse alla testuggine. 4225 3| Giorgio, con un'aria un po' melensa ma benigna, sbirciandolo 4226 1| mano, ascoltava i discorsi melensi, rispondeva una frase sciocca, 4227 4| e delle voci equòree più melodiose, pareva il natural campo 4228 5| consanguinei. Era l'eloquio melodioso del sacro dolore che rinveniva 4229 6| Marco si esalava in una melopea lenta e profonda, egli taceva 4230 4| alle bare ondeggiavano le melopèe lente e iterate, antichissime, 4231 6| moribondo, ferito dal traditore Melot.~ ~Levavasi intanto dal 4232 4| giallognole e rugose come le membrane delle testuggini.~ ~Talune 4233 4| pallida, ributtante come un membro amputato, che doveva perpetuare 4234 5| fornita l'opera. Erano uomini membruti, adusti, vestiti di lino. 4235 4| duce. Il duce era un uomo membruto e violento che eccitava 4236 3| grigio: l'abito di Albano, memorabile. Ella emanava un odore fievole 4237 1| gli accenni degli episodii memorabili.~ ~In una lettera trovò: « 4238 5| cippi funerarii; anfore memori d'un vino di cent'anni; 4239 5| sarcofaghi una danza di menadi, un satiro in atto d'offrire 4240 4| regger lei e sé medesimo. Una mendicante li seguiva da presso, li 4241 4| carità!~ ~Scorgendo altri mendicanti che accorrevano, Ippolita 4242 5| era laudata nell'elegia di Menenio Aleieo poeta d'insigne stirpe 4243 3| umanità già difformata e menomata da tante miserie.~ ~Egli 4244 3| spiazzo, proteggevano certe mense di pietra adatte alle cene 4245 5| pustola, la seguiva come un mentecatto asciugandosi le lacrime 4246 1| Le sue lettere dolorose mentivano. Un brano d'una lettera 4247 5| ed io mi vestirò delle menzogne che senza fine produrrà 4248 4| volta lo aveva esaltato e meravigliato ai primissimi giorni della 4249 3| fresca grazia che sedusse e meravigliò l'amante, come una novità 4250 1| avuto propizio il vento. Meravigliosa navigazione, che ti racconterò. 4251 3| facoltà imaginativa lunghe e meravigliose ebrezze.~ ~Così materiato, 4252 4| apparenze creato dai tuoi sensi meravigliosi. Adora l'illusione.»~ ~Ed 4253 4| collocato i loro banchi; e mercanteggiavano. Sorgevano da presso le 4254 6| dove mai trovare - pur su i mercati massimi - un più prezioso 4255 5| dolorose; e la gran luce meridiana gli dava un senso nuovo 4256 4| compagnia di pellegrini meriggiava nell'atrio bestialmente, 4257 4| bisogna soffrire un poco per meritare la grazia...~ ~Ed egli sorridendo:~ ~- 4258 3| così forte. Ippolita aveva meritato dall'amante il motto: gravis 4259 3| passere cinguettavano, dove i merli chioccolavano. Giorgio non 4260 5| esistenza si riduceva a un mero flusso di sensazioni, di 4261 2| sentimentale, nella vita meschina della provincia...» Egli 4262 6| anteriore attribuendole le più meschine volgarità, abbassandola 4263 3| nelle volgarità e nelle meschinità della vita borghese in mezzo 4264 1| diverse onde del sentimento si mescolano e s'intorbidano levando 4265 2| parlare, di parlare molto, di mescolare al racconto dei fatti reali 4266 1| le memorie della morta si mescolarono delicatamente al mio sogno 4267 1| improvviso di stringersi, di mescolarsi, perdutamente.~ ~- Si chiude! 4268 4| aveva così furiosamente mescolata la sua vita fino a quel 4269 2| Il disgusto consueto si mescolò alla sua commozione. Ed 4270 4| persona, tra l'oro della mèsse matura, come la più violenta 4271 3| quale pareva esperto in ogni mestiere. Su una striscia d'intonaco 4272 4| dunque dal loro bisogno metafisico a cui il dubbio implacabile 4273 4| antichi inni, con fragore di metalli percossi, con grida e con 4274 6| delle bottiglie la capsula metallica.~ ~Su la mensa ricca di 4275 3| lunghezza di cinque o sei cento metri, in linea retta. Dall'estrema 4276 2| chiese, chinandosi su di lui, mettendogli una mano su la fronte:~ ~- 4277 1| battendomi le ali sul capo, mettendomi nei capelli qualche piuma. 4278 1| Exili sorrise, prendendolo, mettendoselo in tasca. Poi, con un tono 4279 2| tratto come togliendosi e mettendosi una maschera. E anche ebbe 4280 3| sarà nel salire.~ ~- Tu metterai prima il piede sul mio ginocchio, 4281 6| avevamo l'abitudine di metterci là con un secchietto a tirar 4282 5| Là riprenderai fiato. Ci metteremo a sedere; raccoglieremo 4283 2| bimbo verso di lui, prima di metterlo sotto le coperte.~ ~Poi 4284 6| tu? Tu sai: io non posso mettermi a letto troppo presto. Non 4285 2| parecchi mesi. - Bisognava mettersi in regola sùbito per evitare 4286 1| quantità di rose sfogliate, mi mettesti tante foglie nel collo, 4287 2| torniamo su?~ ~- No; restiamo. Mettiamoci a sedere. Sedettero su un 4288 4| et vnicvs Georgivs filivs mevs donamvs istvd Tabernacvlvm 4289 1| spalliera, dov'era cucita una mezzaluna bianca, di cotone, umile 4290 2| guardavano su l'orto, a mezzodì.~ ~Prese la chiave, e salì 4291 5| colonne eretto dal divino Michelangelo nelle Terme di Diocleziano; 4292 5| spazio mistico i cipressi michelangioleschi torti e dilaniati da un 4293 4| Giambattista rappresentava San Michele Arcangelo, era il Messaggero 4294 Ded| A~ ~FRANCESCO PAOLO MICHETTI~ ~ ~ ~Pongo il tuo nome 4295 1| botanico, un batteriologo, un microscopista insigne, il Cuboni, gli 4296 5| Passando egli lungo i campi mietuti, intravedeva certe belle 4297 3| costa. Distava circa due miglia dal borgo, all'estremo confine 4298 1| abbiamo già assaporata la miglior parte del piacere, provando 4299 6| E non conosceva rimedio migliore delle carezze, delle risa, 4300 4| sole, sotto la luna. Tutte migravano a una stessa mèta e celebravano 4301 4| state premute da una lunga migrazione di greggi patriarcali cercanti 4302 4| alture conducendo ai piani le migrazioni delle greggi. Riti di religioni 4303 1| ora. Tu sai la cordialità milanese... - Una chiara visione 4304 5| pietra con le sue torri millenarie, la fiera Guardia posta 4305 4| venato di vermiglio come la milza dei buoi. Ed egli portava 4306 4| volti imbellettati delle mime, i volti bendati delle sibille. 4307 4| linguaggio; tutte quelle facoltà mimetiche appunto concorrevano a rendere 4308 3| compiace spesso di esagerare la mimica della voluttà, poiché sa 4309 2| pericolo continuo da cui era minacciato, di quelle agitazioni e 4310 5| accarezzava, singhiozzava, minacciava: ilare, flebile, umile, 4311 6| della vedetta, allegro e minaccioso, carezzevole e beffardo, 4312 3| linee parallele, senza i minareti. Quella catena di promontorii 4313 4| perfettamente immobili come le cose minerali, in un'apparenza vitrea, 4314 6| su la mensa il vaso della minestra fumante. - Questa è opera 4315 2| intravista. «Uno di loro, mingherlino, giallastro, si appoggiava 4316 3| accasato a Tocco e lavora nelle miniere di petrolio; l'ultimo, il 4317 2| vago e interrotto; ma le minime sensazioni modificavano 4318 3| a spiare su quel volto i minimi accenni, credendo di sorprendere 4319 1| occhi. Il caso le parve mirabile. Ella guardò di nuovo i 4320 4| ed azzurri come due fiori miracolosi.~ ~- Non vedi quanti ne 4321 Ded| Passavanti; debbono studiosamente mirarsi negli Specchi di Croce e 4322 5| vibrazioni perpetue d'una miriade di frondi aride.~ ~Era questa 4323 4| e la polvere coperse la mischia dei mostri, soffocò le bestemmie. 4324 3| aggravava le sue sofferenze. Il miscuglio dei sentimenti ideali e 4325 5| Per indicare fin dove il miserello era giunto, l'uomo raccolse 4326 4| terra, compunte, - creature miserevoli, le cui matrici dovevano 4327 4| inferme nelle mani del medico misericorde: - non avevano queste cose 4328 4| egli ora implorava dal Misericordioso la grazia alla insostenibile 4329 4| piccole città e dai borghi, miste alle compagnie dei contadi 4330 4| dominava tutti i clamori misti. A poco a poco l'orecchio 4331 4| confusamente tutte le sue tendenze mistiche, Giorgio pensava: «Se io 4332 4| prossimo e degno, ove il suo misticismo potesse fiorire esteticamente 4333 4| selvaggi, anche mangiando una mistura di miele, di noci e di mandorle, 4334 5| esercizio già prediletto, misurando il suo respiro sul soffio 4335 6| uomo poteva meglio di lui misurare la profondità del dramma 4336 2| marcia funebre. I mortuarii misurarono il passo sul ritmo della 4337 5| scogli un'armonia sommessa, misurata da pause eguali. Su l'estremità 4338 5| intermedie e le diverse misure degli intervalli e i più 4339 6| penetrare il simbolico e mitico senso del Filtro; e nessun 4340 5| con un cenno brusco, non mitigato da parola o da sorriso, 4341 3| sète.~ ~Dovèlle l'acque che mme si purtàte?~ ~Tromma larì 4342 3| di rigoglio:~ ~- Fa cchiù mmeràcule 'na stàlle de letáme, che ' 4343 3| Amóre mi té' sét'e mmi té' sète.~ ~Dovèlle l'acque 4344 5| Booz aveva detto a Rut Moabita: - Accostati qua, e mangia 4345 Ded| divino parente Leonardo, «modello dello mondo»: è qui rappresentato 4346 6| aspra, ch'egli non seppe moderare.~ ~- Ah, tu non vuoi? - - 4347 6| le chiuse piccole orgie moderne - egli nella sua fantasia 4348 1| balcone entrava una luce modesta. Di tratto in tratto i vetri 4349 1| loro materiale verità, non modificati, non illuminati dalla forza 4350 2| ma le minime sensazioni modificavano e agitavano la sua tristezza: 4351 6| e atti delle labbra nel modular le sillabe espressivi d' 4352 6| grazia; ella aveva appreso a modulare, con una voce morbida e 4353 5| le antiche madri avevano modulato il lor pianto.~ ~Ella cantava, 4354 1| di fronte. E c'era Jacopo Moleschott, il sommo fisiologo, quel 4355 2| zoppicare della vecchia molesta che lo raggiungeva; si mise 4356 3| incessantemente contro gli insetti molesti. Le galline intorno razzolavano.~ ~ 4357 2| risorgeva più vivo e più molesto. Mille piccole cose, nella 4358 6| flutti d'inebrianti fiori mollemente cullata, verso la terra. 4359 5| fenditura obliqua ove i molluschi prolificavano; piombava 4360 6| città e il porto e il lungo molo proteso apparivano ad ogni 4361 5| quella larghezza quella molteplicità e quell'acuzie. Ciò è dire: 4362 4| già rauca per le grida, moltiplicando i segni del loro fervore, 4363 3| intenso il mondo interiore moltiplicandone all'infinito i fenomeni 4364 5| soffrire essendo io riuscito a moltiplicar senza fine i fenomeni del 4365 2| poco a poco, le imagini si moltiplicarono e divennero più particolari, 4366 6| aeròstati e parevano di continuo moltiplicarsi, popolavano tutta quella 4367 2| fatto bastò a disperdere momentaneamente l'estrema violenza della 4368 4| dalle mani mozze agitava i moncherini sanguigni come se la troncatura 4369 2| vecchia serpe. Poi si mise a mondare un'arancia per Giorgio, 4370 4| callosa nel prendere la moneta riposta e nell'esporla al 4371 4| Guardate la vita mia!~ ~Un monòmero, fosco e camuso come un 4372 1| coro una cantilena lunga e monotona...»~ ~Le lettere si facevano 4373 4| inni religiosi risonavano monotoni e interminabili. Il Messia 4374 5| scintillare i marmi dei culmini montani. Una rondine marina cinge 4375 3| È un letto rustico, un monumentale altare d'Imeneo, largo quanto 4376 4| facoltà intellettuali e morali, avendo troppe ineguaglianze, 4377 3| ove l'epidermide aveva la morbidezza di un raso che fosse così 4378 6| prediligeva, ella aveva singolari morbidezze di voce e atti delle labbra 4379 4| grandi bruchi neri e ranci, morbidi alla vista come il velluto. 4380 5| irritabilità, la sensibilità morbosa, il culto della pietà, il 4381 5| manifestato appunto il gusto morboso di una simile irritazione 4382 6| coprendosi il volto con le mani, mordendosi le dita, premendosi i fianchi; 4383 6| E mia sorella giunse a morderle un braccio, e si diede a 4384 6| del primo giorno quando mordesti il pane allora allora escito 4385 6| con tanto impeto. Egli la mordeva senza pietà, con una acredine 4386 6| come un miele liquido.~ ~- Mordi tu, ora!~ ~Ed ella offerse 4387 3| sseccàte.~ ~Pover'Amore mi'! More de séte.~ ~Tromma larì lirà 4388 4| d'un folle - mostrando la moribonda, narrava ad alta voce com' 4389 6| diceva Tristano «così noi morimmo, non volendo vivere se non 4390 4| peccati, et per illam omnes morimur... A carnibus tuis abscinde 4391 3| cessassi d'amarla, ella morirebbe; spirando, ella non rimpiangerà 4392 1| Se tu non venissi, io morirei.~ ~- Verrò.~ ~Si guardarono 4393 3| bellezza. Morta! - E s'ella morisse? Ella diventerebbe materia 4394 6| sospiro saliva, un gemito moriva, una voce estenuata diceva 4395 1| Nell'aria grigia e sorda morivano i romori rari.~ ~- È così - 4396 6| Questi più chiari suoni che mormorano al mio orecchio son forse 4397 3| i rigagnoli luccicanti e mormoranti, certe piante di bei fiori 4398 1| un sollievo ineffabile; e mormoravo in cuor mio il tuo nome. 4399 6| in sogno?~ ~- Credo che morrei, ma disperata.~ ~- E se 4400 6| la buccia, golosamente la morse. Il succo le colò dagli 4401 4| l'uragano imminente; un mortaio posto sul davanzale richiamava 4402 5| riveduta con i suoi occhi mortali? Avrebbe egli riveduto quel 4403 1| solito luogo, nel giardino Morteo, dove ti avevo veduta per 4404 4| sacco, chiusa nella sua mortificazione, rigata il volto di silenziose 4405 2| intonò la marcia funebre. I mortuarii misurarono il passo sul 4406 4| pareti avevano un aspetto mortuario, facevano ribrezzo e paura, 4407 2| tavolo accanto al letto. Una mosca si staccò dalla parete, 4408 6| uno strepito sordo come di moschetteria lontana, interrotto da tuoni 4409 2| sono canuti. E non posso mostrarti il cuore! - A che era valso 4410 6| una gita di cui ella s'è mostrata più volte curiosa: proporle 4411 6| la cupidigia implacabile, mostrategli la preda che io gli offro! 4412 4| frutti e dei dolciumi, le mostre degli utensili, dei tessuti, 4413 6| posizione, la vecchia feroce non mostrerebbe troppa riluttanza ad accettarmi 4414 5| anima europea, tutte le mostruose rifioriture della lue cristiana 4415 2| avvicinò. Era una pagina d'un mottetto di Felix Mendelssohn: - 4416 3| in ogni accento, in ogni movenza, in ogni segno esterno. 4417 1| aspettarono che il treno si movesse; si abbracciarono, si baciarono, 4418 4| Beveremo là. Posso resistere. Moviamoci.~ ~Ella si appoggiò al braccio 4419 4| un lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro. Si rivolse; 4420 4| bocca: - per impedirgli di mozzarsi la lingua coi denti? - Ella 4421 4| amputate in un ospedale. Mucchi di corpi umani inerti ingombravano 4422 4| delle trombe, i ragli, i muggiti, i nitriti; i fuochi crepitanti 4423 3| tuono di un'onda, non un muggito, non un latrato, non una 4424 4| dalla bocca sdentata un mugolìo incomprensibile. I suoi 4425 4| fosco e camuso come un mulatto, con una gran capellatura 4426 4| potestatem animae tuae... A muliere initium factum est peccati, 4427 4| Ecclesiastico. - Non des mulieri potestatem animae tuae... 4428 4| ai fianchi da una cintura multicolore che rialzandola e serrandola 4429 6| seguivano scoppii di bombe multicolori nel più alto azzurro. E 4430 5| ideale d'una sensazione multipla e diffusiva, più rara e 4431 4| in fasce di tela come una mummia, coi piedi nudi. E il banditore - 4432 2| Celaia, parlava d'intrichi municipali, con una voce irritante. 4433 4| le chiese:~ ~- Quanti ne muoiono... così?~ ~- Eh - rispose 4434 5| tuoi gesti. Mentre tu ti muovi, mentre tu parli, io assisto 4435 6| sfidò ella. - Io non mi muovo.~ ~Nell'atto, egli guardava 4436 1| precipizio chiuso fra le due alte muraglie, avevano un rimbombo singolare.~ ~- 4437 6| questo suono così dolce. È il murmure della fonte che pullula, 4438 5| leggera come una serpe sul musco. Il gocciar tardo eguale 4439 4| provengono se non da stanchezze muscolari, come quella d'ora.»~ ~- 4440 2| d'uno sforzo, come se la musculatura di quel gran corpo fosse 4441 5| defunto parve trasfigurarsi musicalmente, perdere i suoi contorni 4442 5| tutte le cose, dell'infinita mutabilità cosmica - l'idea stessa 4443 3| tutto ciò che è creato; mutarmi infine, per una laboriosa 4444 2| braccia perché la madre gli mutasse la camicia, Giorgio provò 4445 6| nascoste essenze, vi si mutassero in immateriali simboli. 4446 6| vicino balenando. Nelle mutazioni di tono, di ritmo, di misura, 4447 5| contemplazioni intense e mute, alle sue inquietudini subitanee, 4448 4| disse a Ippolita:~ ~- Forse muteremo luogo. Ti ricordi tu del 4449 5| di pepli intorno a seni mutilati; chiome pendule come grappoli 4450 Inc| umgekehrten Werth haben, je nachdem die niedere Seele, die niedrigere 4451 3| pensiero di gelosia gli nacque spontaneo dal desiderio, 4452 6| ancóra. Per qual destino io nacqui? Per qual destino? La vecchia 4453 4| essere generato da un uomo nano e da una scrofa, imboccava 4454 1| non trovo nulla. Gubbio, Narni, Viterbo, Orvieto... Ecco 4455 4| Pregavano da prima sommesse, narrando tra le lacrime la loro pena, 4456 2| particolarità quasi incredibili narrate da lei. «E io che farò? 4457 Ded| constituire in Italia la prosa narrativa e descrittiva moderna: ecco 4458 4| vecchio agricoltore aveva narrato la vita e i miracoli. Chi 4459 Ded| massima parte dei nostri narratori e descrittori non adopera 4460 4| deformità e delle piaghe, narravano la malattia o la disgrazia. 4461 4| Ippolita riferì, secondo la narrazione di Candia, qualcuna delle 4462 4| parroco Mariano d'Iddone, gli narrò il prodigio. In un attimo 4463 4| che gli scopriva le fosse nasali e la mascella di sopra. 4464 1| tremito incessante, sentendo nascere dentro di me un sentimento 4465 2| quello che ho dentro mi nascesse, non dico bello, ma sano! 4466 6| ostacolo. E un odio segreto nasceva in entrambi: un bisogno 4467 6| elementare da cui le forme nascevano, in cui le forme sparivano 4468 5| consacrava su la terra paterna il nascimento del pane.~ ~Li udiva Giorgio 4469 5| intelletto, passavano dalla nascita all'essere visibile e quindi 4470 6| vi balenavano, germi di nascituri mondi vi si schiudevano. 4471 2| irresistibile, egli pensò di nascondersi, di tornare indietro, di 4472 2| Cristina - quando una sera ti nascondesti e non ti facesti più vedere 4473 2| vedendo passare accosto al suo nascondiglio le persone che lo cercavano. 4474 1| infilò sùbito le scale; io mi nascosi dietro a una tenda. La tortora 4475 6| decomponessero, vi esalassero le nascoste essenze, vi si mutassero 4476 4| grossi rospi solitarii; i nasi camusi, come schiacciati 4477 2| nella pace delle loro case natali; e quell'orrore che accompagna 4478 4| anima, proclive al mistero e nativamente superstiziosa, dava ai fantasmi 4479 5| esercitare con efficacia il suo nativo istinto di dominazione. 4480 2| senti?~ ~- Nulla, mamma... Naturalmente, ancóra scosso, un poco...~ ~ 4481 6| respirare, bevere, immergermi, naufragare dolcemente nei vapori, nei 4482 6| Provava l'invido rancore del naufrago che nell'affondare scorga 4483 4| da cui emanava un lezzo nauseabondo, da cui qua e là emergevano 4484 5| evocava i suoi ricordi nautici, riviveva la sua vita errante 4485 4| nome di quella Maria, le navi si salvavano dalla tempesta, 4486 5| picco su gli scogli. Qualche navicella di canne su i vasti massi 4487 4| spalle e con la barba alla nazarena. Lo seguivano gli apostoli: 4488 5| fugaci, brume d'afflizione, nebbie al vento.»~ ~Diceva: «Per 4489 1| paesaggio monotono in una nebbietta appena appena colorita di 4490 1| venerdì santo umidiccia e nebbiosa, parve loro, quando si separarono, 4491 4| levante. Il cielo era velato, nebuloso, quasi latteo. Una calura 4492 1| da spendere in un amore. Necessariamente quella quantità si consuma 4493 2| Contro di me che non t'ho mai negato quel che m'hai chiesto, 4494 4| Tutto era ignobile, e tutto negava la presenza di quel Signore 4495 1| funzione della vista. Quel negromante che entrò in punta di piedi, 4496 2| luogo dove s'era ritirato il nemico, incontro al quale finalmente 4497 | nemmeno 4498 | neppur 4499 6| acute portavano baccelli nerastri coperti d'una peluria bianchiccia; 4500 4| gli intrichi delle loro nervature sottili, perfettamente immobili 4501 1| trattato su le malattie nervose, per conoscere il tuo male. 4502 3| Sciampagna, ch'era intento a nettare lo spiazzo, esclamò:~ ~- 4503 1| passata, lasciandomi una nevralgia su l'occhio sinistro, acutissima. 4504 3| Nghe ddu' catène d'óre 'ngatenate.~ ~Tromma larì lirà...~ ~ ~ 4505 3| na ggiàrre de créte,~ ~Nghe ddu' catène d'óre 'ngatenate.~ ~ 4506 4| ad vsvm Evcharistiæ.~ ~† Nicolavs Andræ de Gvardia me fecit 4507 Inc| Werth haben, je nachdem die niedere Seele, die niedrigere Lebenskraft 4508 Inc| nachdem die niedere Seele, die niedrigere Lebenskraft oder aber die 4509 6| aveva avuto per auspice una ninfomane, in quali condizioni, per 4510 Nota| Davide Lazzaretti) Antonio de Nino ha raccolto con la consueta 4511 4| trombe, i ragli, i muggiti, i nitriti; i fuochi crepitanti sotto 4512 5| Dietro di lei la bella bestia nivea camminava con mansuetudine, 4513 5| l'abondanza delle pieghe nivee il suo corpo magro e flessibile 4514 4| atrio bestialmente, sotto il nobilissimo portico eretto dal magnifico 4515 | nobis 4516 4| deformata da grossi nodi alle nocca, tra giallognola e turchiniccia, 4517 5| asprezze e tutti i suoi nocchi, rivelava tutte le particolarità 4518 4| mani penzoloni contorte e nocchiolute per la mostruosità della 4519 2| una coltre verde, tutto di noce ma semplice, senza intagli, 4520 4| una mistura di miele, di noci e di mandorle, ch'egli chiamava 4521 6| Scelto da un amico e preso a nolo in Ancona, spedito a San 4522 3| Cinque ne ho chiamate!~ ~E, nominandole, indicava i luoghi ove le 4523 2| contro Diego. - Taci! Non la nominare. Tu non sei degno di baciarle 4524 | nondimeno 4525 3| avanzava di gran lunga quella normale rappresentata dalle mediocri 4526 | nos 4527 1| per lasciarti passare. Notai che avevamo tutt'e due la 4528 3| Nessuno spettacolo più notevole, nessun piacere più durevole 4529 2| moto sincero, colpito dalla notizia improvvisa. - E come? da 4530 5| sorprendere la farfalla nottivaga.~ ~Ella ora usava una cauta 4531 1| poi tante! Sono duecento novanta quattro. E due anni, mio 4532 Ded| comune. Fra gli antichi novellatori di nostra lingua nessuno, 4533 Ded| distinguono la tradizione novellistica paesana troppo remota e 4534 2| di autunno, rossastro e nubiloso. Una luce mutevole, per 4535 2| fosse oscuro soltanto il nucleo ma ben anche, in un grado 4536 4| coperchio. La misera creatura nuda, smunta, scarnita, verdastra, 4537 5| giù una camicia nuova di Nufrillo!~ ~Fu portata la camicia 4538 4| mosche che lo assalivano a nugoli.~ ~- La carità! La carità! 4539 2| aveva condannato quasi a numerarle nel volto a una a una le 4540 Ded| nelle Decadi gareggiava di numeri con i poeti per amplificar 4541 Ded| di Alba de' Marsi il re numida Siface e l'ultimo dei re 4542 6| quell'uomo per impedirgli di nuocere.~ ~Sentì Giorgio che tutto 4543 3| tosto essere un rospo e nutrirmi dei vapori d'un antro buio, 4544 2| conservare un segreto per nutrirne lo spirito in solitudine; 4545 3| Non altro faceva se non nutrirsi voluttuosamente di musica 4546 4| isola fertile abbracciata e nutrita da un fiume possente. Ambedue 4547 1| Vivevo fuori della realtà; nutrivo il mio spirito di musica 4548 1| apparve come una immensa nuvola grigia, informe, che radesse 4549 4| le carogne nei fossi, un nuvolo di mosche.~ ~Ma nelle béttole, 4550 6| festa del suo amore, al nuzial convito della sua allegrezza. 4551 5| diceva a Demetrio «perché non obbedii al tuo suggerimento l'ultima 4552 6| della porta, ella aveva obedito a una strana inquietudine 4553 5| un'altra creatura umana. Obediva a una simile malìa quell' 4554 4| Riti di religioni morte e obliate vi sopravvivevano; simboli 4555 2| prediletti maestri. - Come si obliavano! In che rapimenti singolari 4556 3| sentivano che un minuto di oblio supremo, il minuto unico, 4557 4| la viottola nella corsa obliosa. Il turbamento del gaudio 4558 5| gustare una voluttà infinita, obliosamente. - Ella si temprava, si 4559 1| blandizia, languivano; felici, obliosi. Il romore monotono li cullava. 4560 4| parevano risoluti ad esigere l'obolo, a costo d'abbrancarsi alle 4561 4| scriveva con una penna d'oca in un gran registro. Per 4562 5| voluttuosi dandole frequentissime occasioni di ripeterli. E veramente 4563 4| invetriti in fondo alle occhiaie cave, - disse rivolta a 4564 1| corta barba nera, dagli occhiali d'oro, diritto innanzi alla 4565 3| tremolìo di tutti quei fiori occhiuti e boccuti aveva una strana 4566 5| impalpabile saliva dal cielo occidentale al sommo e declinava verso 4567 6| irlandese. Cantava: «Verso occidente erra lo sguardo, verso oriente 4568 4| bestiali; illuminava gli occipiti capelluti o calvi, bianchi 4569 5| irritazione in alcuni dei casi occorsi. Non un sentimento puro 4570 2| la cura di Demetrio nell'occultare le cause del suo proposito 4571 6| inflessibili. «Da che il sole s'è occultato nel nostro petto, le stelle 4572 4| il terrore e la morte si occultavano o si manifestavano per tutti 4573 2| sostanza una quantità di forze occulte inconoscibili e indistruttibili, 4574 1| della vita la prendono, la occupano, la umiliano...» Dalla bottega 4575 1| come tremo!~ ~Speravano di occupare nel treno uno scompartimento 4576 2| preferito ignorare, non occuparsi d'altro se non del suo amore, 4577 3| un pensiero e un'imagine occupassero la conscienza per un tempo 4578 2| fulva, che già a tavola, occupate al servizio della bocca 4579 2| dava imagine della morte: occupati da una specie di stupore 4580 4| moltitudine come a una tribù di oceanidi; egli era anche estraneo 4581 | od 4582 Inc| die niedrigere Lebenskraft oder aber die höhere und gewaltigere 4583 2| morto? Ah tu non sai come mi odia tua madre... Se tu ora tornassi 4584 2| Ma perché, ma perché mi odiano così laggiù, in quella casa? 4585 2| tutte le ire, tutti gli odii, tutte le violenze, tutti 4586 2| il padre o quella femmina odiosa di cui egli aveva udito 4587 2| Giorgio, in quel punto, più odiosi. Egli cinse con un braccio 4588 6| Non odo io la luce? Non odono i miei orecchi la luce?» 4589 3| portando nei capelli un odor tenace di tabacco, quel 4590 6| Guarda che bella sera! Come odorano gli scogli!~ ~Aspirò la 4591 6| ricca di zenzero, colorita e odorante. Ella l'aveva già gustata 4592 6| nostalgia delle lontane isole odorate di mastica, che forse in 4593 2| da presso. I bergamotti odoravano.~ ~«Ippolita! Ippolita!» 4594 6| un arbusto dalle foglie odorifere per rendere tutto il suo 4595 3| robinie cariche di grappoli odorosi, delicate ed eleganti su 4596 4| nivei, di cinque petali, odorosissimi. Di là dalle siepi ondeggiavano 4597 4| Attraversarono un aranceto odoroso calpestando le zàgare sparse 4598 1| fisso, al mio timore che la offende. Io l'amo e la offendo; 4599 1| la offende. Io l'amo e la offendo; l'amo e la credo capace 4600 2| del suo proprio egoismo offeso, dell'urto che infliggevano 4601 4| tutte le pompe, in tutti gli offici, in tutti i giochi, nelle 4602 4| tralasciavano la bisogna e officiavano. Di tratto in tratto squillava 4603 3| piacere più durevole ci offre la terra.»~ ~Ma l'anima 4604 5| fece l'atto di trarla a sé, offrendole un bacio.~ ~- No. Aspetta. 4605 1| Un uomo del servizio si offrì per andare a prendere i 4606 1| mani di qualcuno che le offrirà una esistenza facile, che 4607 2| non poteva dunque se non offrirgli lo spettacolo della propria 4608 1| biglietti di visita e ad offrirli «per memoria del suo povero 4609 5| gesti; poneva talora nell'offrirsi una frenesia così violenta 4610 4| come se ella semplicemente offrisse alla forestiera di passaggio 4611 6| escito dal forno e me l'offristi tiepido e umido? Ti rammenti? 4612 6| mostrategli la preda che io gli offro! Infrangete la nave, inghiottite 4613 6| sentire a poco a poco la mente offuscarsi. Già in lei i fumi del vino 4614 2| rapidità, evidentissime, non offuscate da ombra di morte ma viventi 4615 4| qua e là l'oro pareva come offuscato da una ruggine ferrigna. 4616 | Ognuna 4617 | ognuno 4618 1| adorna di ramoscelli e d'olive d'oro, emergeva dalla parete 4619 4| le vigne, le biade e gli oliveti. La mattina seguente, un 4620 5| virtù vitale oltrapossente e oltrapiacente le cui vestigia gli si scoprivano 4621 5| principii d'una virtù vitale oltrapossente e oltrapiacente le cui vestigia 4622 3| comunicasse a un elemento oltrasensibile dell'essere interno.~ ~- 4623 5| pareva che un'anima naturale oltrasovrana empisse della sua agitazione 4624 5| al cospetto della vigna oltremirabile, ora la sostanza della sua 4625 3| dal flutto precedente ma l'oltrepassa e invade la sabbia vergine; 4626 1| dall'atrocità della scena.~ ~Oltrepassarono il luogo tragico, in silenzio. 4627 3| come per un gaudio che oltrepassasse la sensibilità carnale e 4628 5| desiderio. E i suoi occhi ombrati dai cigli risplendevano 4629 4| sollevavano il labbro superiore ombrato d'un'ombra virile. Una torque 4630 2| le mascelle forti, gli ombrava la bocca tumida e sensuale; 4631 3| piegate verso il colle, ombreggiavano lo spiazzo, proteggevano 4632 Ded| volgarizzatori di sermoni, di omelìe e di soliloquii; debbono 4633 5| umidità le cadevano su gli òmeri così cupe che sembravano 4634 5| Ellèno l'originario senso omerico della vita. L'energico Ellèno - 4635 6| nudo appoggiandoglisi all'òmero.~ ~- Entra nella galleria - 4636 | omnes 4637 4| indefinite linee di simboli ondeggiando lo avvolgevano.~ ~- Andiamo, 4638 2| luce, passare alcune ombre, ondeggianti, come di persone che nell' 4639 1| lampadari pensili invisibili che ondeggiassero.~ ~«Bisogna che siamo felici!» 4640 4| duravano dopo il passaggio ondulando.~ ~ ~ ~Evviva Maria!~ ~Maria 4641 4| congiunti, dai capelli neri ondulati e lucidi, dalla bocca tumida 4642 6| Per bere laggiù in onor tuo la coppa dell'amore 4643 2| Giorgio pensava: «Che onoranza triste e ridicola segue 4644 4| gli occhi bianchicci e opachi come bolle di siero, gli 4645 2| d'improvviso, che quella opacità superficiale scomparisse 4646 5| fuor che l'ignea energia operante secondo un ordine razionale 4647 5| effetti della malìa nell'operarla. La consapevolezza del suo 4648 6| tremenda virtù del filtro operava su l'anima e su la carne 4649 6| Già in lei i fumi del vino operavano. Il dèmone isterico incominciava 4650 2| formano in me per la medesima operazione per cui si formano i sogni? 4651 5| miei sensi? Che sono le operazioni stesse dei miei organi, 4652 3| certe sostanze che, come l'oppio e l'haschich, portano l' 4653 2| eguaglianza si levava la montagna opponendo allo spazio liquido la solidità 4654 3| Aspetto la prima occasione opportuna e prendo congedo. Hai tu 4655 Ded| esprimere cose diverse e opposte. E questi vocaboli vengono 4656 3| talvolta anche interamente opposti. Qualunque più sagace intuizione 4657 2| tempo, fratello e sorella, oppressi dall'esistenza.~ ~Dinanzi, 4658 4| una cosa densa e greve, opprimendola d'un peso insostenibile. 4659 4| per mezzo a una pianura opulenta di mèssi quasi mature. Cola 4660 3| della terra.~ ~L'orto era opulento. Pareva contenere nella 4661 2| elegante dell'antico maestro orafo smaltista di Guardiagrele, 4662 | Orbene 4663 5| di quei chiodi, di quegli ordigni. La macchina pareva vivere 4664 4| copriva e assorbiva la vita ordinaria creando fantasmi innumerevoli 4665 1| come un ghiaccio azzurro.~ ~Ordinarono il tè consueto. Ippolita, 4666 Ded| terribilis ut castrorum acies ordinata, alta su un mistero di grandi 4667 1| lettere apparvero tutte ordinate, divise in tanti fasci minori.~ ~- 4668 1| che la donna prova nell'ordire un qualunque inganno. Gli 4669 3| créte,~ ~Nghe ddu' catène d'óre 'ngatenate.~ ~Tromma larì 4670 4| dava imagine d'un lavoro d'orefice.~ ~- Guarda una filigrana! - 4671 5| accelerano aumentano le azioni organiche da cui risulta la potenza 4672 6| eccitare le chiuse piccole orgie moderne - egli nella sua 4673 3| una inesprimibile gioia orgogliosa mi gonfia il cuore quando 4674 6| occidente erra lo sguardo, verso oriente fila il naviglio. Fresco 4675 Ded| pazientemente la compagnia di Origene con quella di San Bernardo.~ ~ 4676 4| la tristezza della bestia originaria. Dentro una specie di bara 4677 5| sollevavano la testa in guisa d'un origliere i suoi abiti poveri, avvolti: 4678 2| si spinse nel corridoio; origliò. Tutto era silenzio. La 4679 5| mare. Due altre antenne, orizzontali, tagliavano in croce quelle 4680 2| grasse, di sego, con l'unghie orlate di nero. E in bocca, tra 4681 2| a disegno, che avevano orlato aiuole ora distrutte. In 4682 2| verdechiaro, un po' logoro su gli orli degli incavi; alcuni de' 4683 1| Pincio, intorno, era deserto ormai, silenzioso, pieno d'un' 4684 5| ispirato, senza sorriso senza ornamento e senza profumo, passa a 4685 4| cura nel coltivare e nell'ornare le sue e le mie sensazioni. 4686 4| travi infisse nel terreno e ornate di frasche, si esercitava 4687 4| una preoccupazione dell'orrenda minaccia che pareva pendere 4688 1| non riesco a scacciare l'orrida visione. E poi, mi sento 4689 6| le sue corone. La Grande Orsa imminente ardeva nel suo 4690 5| insegne dei nobili: degli Orsini, degli Ugni, degli Aurispa, 4691 2| gran premura:~ ~- Sai, alle Orsoline... si trovano.~ ~Poi, dopo 4692 3| pianta rara in mezzo alle ortaglie. Non gli aveva ella mai 4693 4| Egli ripensò anche il sogno orvietano; riebbe la visione della 4694 1| sedevo per terra e spargevo l'orzo intorno intorno. I colombi 4695 4| robinia, taceva immobile, non osando turbare il raccoglimento 4696 4| gioielli, dei rosarii; le danze oscene delle saltatrici, le convulsioni 4697 2| Il vento a tratti faceva oscillare le fiammelle appena visibili; 4698 1| della finestra, e il lume oscillava forte, e giungeva lo stormire 4699 1| afferrare il ricordo; ma sentiva oscuramente che le due strane figure 4700 5| in lei pause brevi, quasi oscuramenti della conscienza. Ella taceva; 4701 6| fatale, rischiarandosi, oscurandosi. L'onda del Golfo Mistico, 4702 1| di felicità presente che oscurasse il riflesso della felicità 4703 6| singolare. Il sole aveva oscurata la parte delle braccia esposta; 4704 2| avendo ancóra gli occhi oscurati. Mentre attraversava le 4705 2| egli restava perplesso e oscurato senza soggiungere altro, 4706 4| partecipando a un rito d'origine oscurissima. I volti degli uomini e 4707 1| pensieri. Sono acerbi e oscurissimi. Sento che, per qualche 4708 5| Trabocco, quella grande ossatura biancastra protesa su la 4709 4| in un gesto vago le mani òssee movendo le dita come per 4710 2| aspetto clericale.~ ~Udendolo, osservandolo, Giorgio pensava: «Cristina 4711 5| riflessivo e solitario, un osservatore vigile e forse ostile.~ ~- 4712 2| gesti. Ma Diego!» Egli l'osservava, provando contro di lui 4713 Nota| sono il risultato di una osservazione diretta, ripetuta nello 4714 6| sostegno inchinando il busto. Osservò la scogliera sottoposta; 4715 5| fiero segno della grande ossessione carnale operata da una creatura 4716 | Ossia 4717 4| agitando debolmente gli ossicini spolpati delle gambe e delle 4718 3| specie di soffocazione che l'ossigeno soverchio provoca in un 4719 4| avvolto intorno ai fianchi ossuti, con sul busto un ricamo 4720 4| esaminavano gli ori, mentre uno ossuto e fulvo scriveva con una 4721 5| lei e l'amante, di quell'ostacelo da lei non superabile: tanto 4722 4| circostanze avverse e dagli ostacoli immediati, per quel suo 4723 4| alla materia escrementale, ostentavano fuor de' cenci le loro brutture 4724 4| vedere Iddio realmente nell'ostia!» E non era un desiderio 4725 1| affrettarono il passo. Ma ostinate le voci, di qua, di là, 4726 5| volontà» della Specie si ostinava in lui con tanto accanimento 4727 4| fittizia, li spingeva una ostinazione cieca, simile in parte a 4728 3| Giorgio ripensò il detto di Othello: «Vorrei più tosto essere 4729 2| gonfiarsi e sgonfiarsi come l'otro d'una zampogna a un fiato 4730 5| di conscienza inteso ad ottener quella larghezza quella 4731 2| supplicare e fingere per ottenere.~ ~- Bada che io lo saprò - 4732 5| un nuovo cielo. «Oh, come otterrò io la fede in me medesimo? 4733 | otto 4734 2| aveva tessuto, un giorno di ottobre, su una lirica di Alfredo 4735 2| musica. Gli strumenti d'ottone scintillarono al sole.~ ~ 4736 3| i suoi sensi rimarranno ottusi ad ogni altra sensazione 4737 1| fisica? Non so. Io rimango ottuso ed immobile, sotto un peso 4738 2| atto, con quel suo volto ovale, con quel suo collo lungo 4739 4| atroce che circondava gli ozii del loro amore inutile.~ ~- 4740 3| potuto vivere se non una vita oziosa e voluttuosa?~ ~E tutte 4741 1| sottostante. Erano plebei oziosi. I loro volti diversi non 4742 3| egli rimaneva disutile e ozioso. Non altro faceva se non 4743 3| produceva una tristezza pacata, mista d'una pietà di sé, 4744 2| gli s'era formato dentro pacatamente nella pausa improvvisa in 4745 2| metteva ad esaminare con pacatezza lo stato delle cose, facendosi 4746 5| ove la speranza della sera pacificatrice incominciava a diffondere 4747 5| il padrone che disse alla padrona: «Dà senza misura, e metti 4748 1| Non si scorgevano intorno paesi. Le colline basse apparivano 4749 5| comprendeva la superstizione pagana: l'orrore sacro dei meriggi 4750 1| anche questa volta. Ho da pagare un debito di giuoco. Aiutami. 4751 6| che con quel denaro ella pagasse i suoi amanti... Era bruttissima; 4752 2| d'imposte fondiarie non pagate da parecchi mesi. - Bisognava 4753 1| Giorgio.~ ~- Ah, tu dunque paghi i tuoi debiti di giuoco? - 4754 4| lasciva, mentre a fianco un pagliaccio impiastricciato di farina 4755 5| la tenda, mescolava mille pagliuzze d'oro ai fili del tessuto. 4756 2| composti, e sul naso un paio di lenti cerchiate d'oro. « 4757 1| punta di piedi, con una gran palandrana verdognola, era il dottor 4758 1| le nuvole fumigavano, sul Palatino, sul Vaticano. Una striscia 4759 2| Giungeva alla porta del palazzo Celaia. Entrò, attraversò 4760 4| poste a sedere su piccoli palchi eminenti, le une di fronte 4761 4| poi scemava di vigore, palesando una stanchezza vinta con 4762 4| e confessarla piangendo; palesare i più piccoli mali esagerandoli 4763 Ded| ultimi scrittori non può palesarsi alcuno dei caratteri che 4764 4| quella dell'accattone - tutti palesava il tremito della mano callosa 4765 4| volto dell'amica i segni palesi della sofferenza e negli 4766 2| al suo cervello, gli si palesò nel guizzo d'un lampo. « 4767 3| asiatica su un colle della Palestina, intagliata nell'azzurro, 4768 5| lontani eran conficcati pali a sostegno dei cordami di 4769 1| Dov'è Segni? Dov'è Paliano?~ ~Non si scorgevano intorno 4770 2| lungo cembalo levigato, di palissandro, ove le cose si riflettevano 4771 2| dell'arma, dall'urto della palla di piombo contro le ossa 4772 2| due volte, brevemente: da Pallanza e da Bellagio. Ella non 4773 2| bocca alquanto larga, le palle erano grosse: di quelle 4774 4| giallognoli portavano in sommo una pallina d'oro, e qua e là l'oro 4775 6| assai più chiara, d'un pallor singolare. Il sole aveva 4776 3| variandolo d'una varietà di pallori, armoniosa come una musica, 4777 5| pozzanghera d'un cortile: in un palmo d'acqua.~ ~Tutte ripetevano:~ ~- 4778 5| toglieva ogni valore alla forma palpabile, per la stessa acutezza 4779 2| lui medesimo provato nel palpare un cadavere.~ ~- Che hai? - 4780 4| vecchio stese la mano per palparla.~ ~- È molle. Se tu séguiti 4781 5| Figlio! Figlio!~ ~Ella lo palpava dal capo ai piedi, lo accarezzava 4782 4| pensiero, quasi senza battere pàlpebra, tenendo una mano carica 4783 2| dava forse i suoi ultimi palpiti. Ed io mi sono illuso! Certi 4784 4| come ad agili tirsi; e i pampini stillanti, diafani contro 4785 3| Pùezza cambà' quande dure lu pán'e lu vine: possa tu vivere 4786 4| femmine portavano in spalla un pancone coperto d'un pagliericcio 4787 2| chiuso venivano le voci dei panettieri all'opera e l'odore dei 4788 2| all'opera e l'odore dei pani; da una cantina, i suoni 4789 4| trionfo della nuova fede. In Pantaleone Donadio riviveva lo spirito 4790 1| chiarissime; qua e là, i larghi pantani riflettevano pallidamente 4791 4| vetturali portavano penne di paone al cappello e agitavano 4792 4| Roma e aveva parlato col papa; in un altro paese aveva 4793 5| lingua sanguinante?» Egli paragonava i due spettacoli e i due 4794 3| esteriore era trascurabile al paragone del fascino emanato dagli 4795 3| cadeva in una specie di paralisia psichica il cui sintomo 4796 4| quattro uomini, giaceva un paralitico affogato dalla pinguedine, 4797 2| Giorgio che era rimasto come paralizzato, senza moto, senza voce. 4798 3| nell'azzurro, tutta in linee parallele, senza i minareti. Quella 4799 5| Il campo si disegnava in parallelogrammo su un pianoro cinto di olivi 4800 5| il rischio di spezzare il paralume.~ ~- Eh, che furia! - disse 4801 4| sul bestiame, nuvoli di parassiti implacabili su una massa 4802 4| dei girovaghi, coniche, parate di larghi quadri raffiguranti 4803 1| turcasso; i fiorami su i parati di carta e su i tappeti 4804 2| semplice, senza intagli, senza parato, senza cortinaggio. Non 4805 2| madonne e di crocifissi, un paravento lacero, una poltrona che 4806 | parecchi 4807 4| prossimi. Alfine tutta la parentela gridò concordemente. Solo 4808 4| con le figliolanze, con le parentele, con le masserizie. Vi si 4809 3| su l'anima e gli facevano parer greve come un macigno il 4810 Ded| tazze la bevanda favorita e parevami si spandesse nell'aria il 4811 1| quella malinconia.~ ~- Parlamene ancóra.~ ~Egli la baciò 4812 1| gravis dum suavis.~ ~- Parlami! - ella mormorò.~ ~Dal balcone 4813 1| volta che ci vedemmo e ci parlammo. L'ultima volta! - E se 4814 1| Soggiunse, perché egli parlasse, perché egli esalasse la 4815 Ded| Roma la musica verbale fu parlata e scritta; prima si dilatò 4816 5| che pensi? Prima, almeno, parlavi; e forse anche troppo. Ora 4817 2| atto di energia. Quando gli parlerai? Risòlviti.~ ~Egli intendeva, 4818 3| tutto una tua creatura; e ti parrà allora che io sia più intimamente 4819 3| da me. Le mie parole le parranno più dolci di qualunque suono." 4820 4| Pollutri, si presentò al parroco Mariano d'Iddone, gli narrò 4821 3| signora. Uojje lu grane se pàrte da la tèrre; n'aspette l' 4822 6| religioso ammettendo Ippolita a parteciparne. E più acuto diveniva in 4823 4| bene o male augurosa, che partecipava ad ogni vicenda, ad ogni 4824 2| dovuto essere testimonio e partecipe; tenuto già dall'orrore 4825 3| amato mostrandosi di non parteggiarne il gaudio, di essere poco 4826 3| fecondità, sfiancata dai parti, con una piccola testa grinzosa 4827 2| moltiplicarono e divennero più particolari, più distinte; si associarono 4828 2| apparsi sotto un aspetto particolarmente determinato.~ ~Così il figliuolo, 4829 1| per studiare un modo di partir sola, senza mettere in sospetto 4830 4| forse intatte.~ ~- Domattina partiremo - egli soggiunse, sollecitato 4831 2| rimpianto disperato deve partirle dalle viscere!» Il figliuolo 4832 2| giorni, che fra sei giorni partirò per andare a cercare l'eremo 4833 4| era possibile definire se partissero da un'origine prossima o 4834 1| Giuliano, la sera prima che tu partissi?~ ~- Ecco una lettera di 4835 4| peccatori. Poi, di nuovo, era partito in pellegrinaggio per tutti 4836 4| sfiancate come cagne dopo il parto, e fanciulli verdi come 4837 4| si mise a urlare come una partoriente.~ ~Urlava e si dibatteva, 4838 6| benedetta! - disse. - Tu partorirai un colosso. Quando?~ ~- 4839 6| dolore di colei che stava per partorire.~ ~«Tutto deve compiersi» 4840 5| sofferenza di colei che partorisce». La miseria di entrambi 4841 3| suggerito dall'illusione: - parva domvs, magna qvies. E vide 4842 3| cadavere. Atterrito dalla parvenza, egli l'aveva scossa per 4843 3| d'una follia temporanea parziale. Allora a qualunque moto 4844 6| e l'occhio del sole si pasce del mio perpetuo soffrire. 4845 5| casa di contadini perché pascesse le pecore e guadagnasse 4846 4| lanoso. La donna che le pasceva, macilenta, mal coperta 4847 2| Mendelssohn: - Domenica II post Pascha: Andante quasi Allegretto: 4848 4| a poco, dietro le pecore pascolanti; e pareva lasciare su i 4849 4| spirito di San Giovanni; in Pasquale Basilico, lo spirito di 4850 2| precipitò giù per la scala passandogli rasente. Un domestico apparve 4851 2| tristezza: le voci rare dei passanti nella strada, il ticchettìo 4852 Ded| Sente talvolta il morituro passar nell'aria il soffio della 4853 2| rassegnato dovesse fatalmente passarvi a traverso per giungere 4854 6| Pareva che un vapore le passasse su gli occhi e nel cervello, 4855 1| fotografia del reliquiario. E tu passasti! Due o tre altre volte, 4856 1| soggiunse ella - che siamo passati oltre?~ ~- Oh, no!~ ~- Bene: 4857 Ded| Ripalta, col Cavalca, col Passavanti; debbono studiosamente mirarsi 4858 3| un fenomeno, è la figura passeggera, è ciò che si trasforma 4859 6| dormo, soffro... Volentieri passeggerei un poco. Via, non esser 4860 5| seducevano con i suoni i giovini passeggeri e nell'iniziarli usavano 4861 5| corrente. Anzi, fin anco il passeggero è senza identità. Noi c' 4862 6| Scendiamo - disse Giorgio. - Passeggiamo un poco. Arriviamo fin là, 4863 1| Uscirono e si misero a passeggiare sul selciato umido che riluceva 4864 6| riprenderemo le nostre grandi passeggiate, e resteremo tutta la mattina 4865 1| Ippolita. - Bisogna che noi passiamo una gran settimana d'amore, 4866 3| straordinaria della sua vita passionale, egli cadeva in una specie 4867 3| di affetti e di sogni pel passionato pensatore.~ ~«Una tale donna» 4868 3| governano lo svolgersi delle passioni. Anch'egli, a similitudine 4869 2| cartoccio sudicio e prese una pasticca. Stando ancóra in piedi, 4870 2| quasi Allegretto: Surrexit pastor bonus... - Più in là, sopra 4871 Ded| ingenue lascivie i suoi due pastori.~ ~Tu ritroverai dunque, 4872 4| nomi, che questa spirituale paternità fosse consacrata nelle parole 4873 2| accomunava la visione del volto paterno in cui egli aveva creduto 4874 4| la lingua coperta d'una patina giallastra, stava tutta 4875 2| tracce della sofferenza patita; quasi gli aveva detto: - 4876 4| innumerabili stenti senza tregua patiti per giungere a convertire 4877 3| a gran pena salvo, egli pativa un ricorso di illusioni 4878 6| interamente in quel piacere.~ ~Non pativano più l'afa dei lunghi pomeriggi; 4879 4| lunga migrazione di greggi patriarcali cercanti l'orizzonte marittimo. 4880 4| lebbroso. Ciascuna aveva in patrimonio la sua ulcera da coltivare 4881 4| presentarsi così cinti al patrono che li rendeva immuni dai 4882 3| casa è tua.~ ~Ricusò di pattovire. Disse:~ ~- Ci darai quel 4883 3| quella folle insurrezione di paure, di sospetti, di dubbii.~ ~ 4884 4| in lei la preoccupazione paurosa e l'onta. Gli tornavano 4885 1| d'essere per l'amico una paziente e delicata medicatrice.~ ~- 4886 Ded| Consolazione e alternare pazientemente la compagnia di Origene 4887 2| ragione; pareva in preda a una pazzia furiosa. Aveva rovinate 4888 4| muliere initium factum est peccati, et per illam omnes morimur... 4889 4| suscitando pianti e grida dai peccatori. Poi, di nuovo, era partito 4890 4| entrare nella loro carne peccatrice gli spiriti puri, all'improvviso. 4891 5| colui che aveva ucciso la pecora, su colui che aveva lavato 4892 4| sul cocuzzolo, stupide e pecorine nel volto e nelle attitudini, 4893 4| compiere il pellegrinaggio pedestre. Si precipitavano con violenza 4894 4| gridò il monocolo verso un pedone che camminava a fatica sul 4895 2| qualche inquietudine, mi sento peggio. Avrei bisogno d'un po' 4896 | pei 4897 1| chi sa da quanto, certe pelli di lepre con tutto il pelo, 4898 1| pelli di lepre con tutto il pelo, secche, tese da due pezzi 4899 5| singolare, coperta d'una densa pelurie fulva, con occhi sporgenti 4900 2| nella pace; e noi restiamo a penare.~ ~Il figliuolo la guardò. 4901 5| cadavere:~ ~- Chi sa quanto ha penato la madre per crescerlo!~ ~ 4902 2| me, mai mai. Mi pare che penda sempre dal mio respiro. 4903 5| più chiaro e più dolce, pendendo in quel colore che hanno 4904 6| azzurro intenso, d'un azzurro pendente un poco nel violetto. Più 4905 5| alternavano. Apparivano su le pendici le lunghe teorie feminili 4906 2| cui una pianta grassa e pendula componeva una folta capellatura 4907 5| a seni mutilati; chiome pendule come grappoli su fronti 4908 4| le ombre leggere dei rami penduli. Udiva il fragore incessante 4909 6| sogni e addormentano le pene; ella portava occulto nella 4910 6| l'alta imagine fuor del penetrale. Sentiva ch'egli avrebbe 4911 3| addolorarla, di esaltarla, penetrandola di me così ch'ella giunga 4912 2| diminuirne la materialità penetrandole con infinita lentezza. Le 4913 5| declinava verso la plaga opposta penetrandone con estrema lentezza la 4914 3| forestiero con un occhio così penetrante che questi n'ebbe quasi 4915 4| superficie dell'anima ma non penetrarla ed agitarla a dentro. Si 4916 1| passione non mi aiuterà a penetrarlo. Delle tue sensazioni, dei 4917 1| qui! - diceva Ippolita, penetrata dal mite incanto delle cose, 4918 3| Egli cercava l'introvabile. Penetrato dal dubbio fin nelle più 4919 4| che la bontà dell'aria le penetri da tutti i pori. Ella era 4920 4| miracolo; e versò lacrime di penitenza e di tenerezza.~ ~Poco dopo, 4921 4| aura dell'antica severità penitenziale, suscitando nello spirito 4922 4| barberi. I vetturali portavano penne di paone al cappello e agitavano 4923 4| voracità di coloro che avevano penosamente ammassato i piccoli risparmi 4924 3| sarà una tortura di più. Pensaci.~ ~Egli la lasciò sola. 4925 1| Addio. Fino alle undici, pensami.~ ~- Addio.~ ~Erano in fondo 4926 4| era ardentissimo. Ambedue pensarono alla loro casa di San Vito, 4927 3| di sogni pel passionato pensatore.~ ~«Una tale donna» egli 4928 1| stando l'uno presso l'altra, pensavano con terrore a una nota e 4929 6| verrai a raggiungermi. E penseremo per l'avvenire. Io ho già 4930 2| che accompagna l'atto o il pensier criminoso e che è forse 4931 1| come su rami di lampadari pensili invisibili che ondeggiassero.~ ~« 4932 Ded| negli Specchi di Croce e pensosamente errare nei Giardini di Consolazione 4933 1| tempi. E rimasero così, pensosi, un poco estatici, un poco 4934 4| Allora le imagini sacre, i pentacoli, i brevi, di cui l'abete 4935 4| essendo la domenica di Pentecoste, un uragano infuriò su la 4936 5| muro. Vedi?~ ~E mostrò di pentirsi del grido.~ ~- Non ti muovere - 4937 6| le convulsioni. La mamma, pentita, la circondò di cure; fu 4938 5| carnale e superba: - pieghe di pepli intorno a seni mutilati; 4939 5| avvolto nelle pieghe di un peplo, si disegnava metà sul campo 4940 4| permettendo all'amante di percepirla intieramente con l'acuità 4941 | perch' 4942 5| la fronte al sole pieno, percorrendo a nuoto una breve distanza, 4943 3| lontane; ciò è a dire: l'onda percorreva non soltanto le vie già 4944 1| la via che avevano dianzi percorsa. Ippolita disse, piano, 4945 2| orto alfine, essendo stato percorso inutilmente, era rimasto 4946 4| convulsioni degli epilettici, le percosse dei rissanti, le fughe dei 4947 4| con gesti da forsennato, percotendo nella schiena i tardi, trascinando 4948 4| e feroce all'improvviso percotendolo e segnandolo indelebilmente.~ ~- 4949 4| pugno gagliardo, prese a percuotere con tutta la sua forza gli 4950 2| cani randagi passò in corsa perdendosi nei vicoli bui. L'ora scoccò 4951 5| facilmente soffocarla nell'acqua, perderla. Non cadrebbe sopra di me 4952 6| eroi per attossicarlo e perderlo, colei che aveva precluso 4953 5| tuoi occhi? Come ho potuto perdermi a cercare la sicurtà nel 4954 6| Soffersi molto, poi, per la perdita del sangue... Ma Adriana 4955 2| una dopo l'altra; ho avuto perdite gravissime: tre cattive 4956 1| mia passione, per farmi perdonare il danno. - La conosci tu? 4957 1| dalla tenerezza:~ ~- Mi perdonerai?~ ~Di nuovo si guardarono, 4958 3| pretesto della malattia perdurante? Sempre?~ ~Giorgio si ricordò 4959 4| montagna e del litorale peregrinavano verso il luogo santo a chieder 4960 5| E Giorgio in ispirito peregrinò verso la Montagna, raggiunse 4961 4| era una fonte di salute perenne.~ ~- Questa è la Madonna 4962 3| è ciò che si trasforma perennemente. Ma egli aspirava alla perpetuità 4963 5| tendendo l'una e l'altra gamba perfette nelle loro lucide guaine, 4964 3| accordi di terza e di quinta perfetti. Quando giungevano ad una 4965 3| espressiva nel silenzio perfetto.~ ~«Come la sua bellezza 4966 6| brillo? E tu non bevi. Ah, perfida!~ ~Ella rise e bevve per 4967 1| balìa de' suoi pensieri perfidi. Una orribile visione lo 4968 6| superasse ogni limite di perfidia. Provava l'invido rancore 4969 2| raccontar tante volte le perfidie e le cupidigie e tutte le 4970 2| di forza che lo facevano pericolare; e poi la casa tutta piena 4971 1| andassero incontro ad oscuri pericoli. Il vecchio albergatore 4972 5| convulse che l'afferrarono. Pericolò sotto la stretta, sotto 4973 2| minore, un leggero strato periferico. Ma avveniva talvolta, d' 4974 4| due naufraghi scampati al periglio, silenziosi e quasi privi 4975 5| inconsapevole presso l'onda molle e perigliosa, Giorgio pensava: «Io potrei 4976 5| potuto compiere il passaggio periglioso. - Vedi? Viene qualcuno 4977 4| Chiesa, soggetta a ricorsi periodici di alto fervore.~ ~- Perché 4978 2| E ogni giorno invece io perisco segretamente; ogni giorno 4979 5| chiamar per nome e sorrise peritandosi.~ ~- Riconduco la vacca 4980 2| guardava, con un po' di peritanza, non sapendo dir altro; 4981 2| guardarlo attoniti ma senza peritarsi. Erano sani, robusti, floridi, 4982 5| di giovine non era ancor perito.~ ~- Via, - pregò - ora 4983 1| sorgeva dal fondo il candore perlato.~ ~Ambedue, in quella blandizia, 4984 3| degli occhi ferme come due perle, transfigurata.~ ~Rievocando 4985 4| amore e che occulto o palese permane in tutti gli effetti - dal 4986 4| con quello strato denso e permanente in cui le impronte primitive 4987 3| propositi. I vani sogni erano permanenti e i propositi sempre mutevoli; 4988 4| la vera essenza ideale e permettendo all'amante di percepirla 4989 4| vera fede, quella fede che permetteva a Santa Teresa di vedere 4990 4| anima sia tale da formare il perno incrollabile di un mondo.~ ~ 4991 2| egli posi il piede. Io sono perpetuamente ansioso; e neanche la mia 4992 5| ineluttabile? Non era l'istinto di perpetuazione il motivo unico e vero d' 4993 4| allora?~ ~Guardavano intorno, perplessi. Il mare cangiava colore, 4994 1| sempre.»~ ~Il suo pensiero si perse nel pomeriggio. Notò fuggevolmente 4995 1| Io non ti cercai, non ti perseguitai, non volli essere mai importuno; 4996 3| Ed egli era di continuo perseguitato dal fatale pensiero di questa 4997 Ded| l'ultimo dei re macedoni Perseo crudele, il tragico erede 4998 3| Due querci enormi, che la perseveranza del grecale aveva piegate 4999 1| avvolta in uno scialle persiano, mostrava all'ombra d'una 5000 1| Incomincia così - egli riprese persistendo in quel sorriso acerbo, 5001 5| appunto da questa mostruosità persistente.~ ~- Perché tu non prendi 5002 4| per sempre scomparsi vi persistevano trasmessi di generazione 5003 2| perduto, ma aveva intanto persistito nel tenersi nascosto. E 5004 4| tutte le sue facoltà più perspicaci, intendeva a rintracciare 5005 Ded| stessa anima comprensiva e perspicua. Dalla vana acredine di 5006 2| rinunziarci? È possibile che io lo persuada a rompere ogni legame? Vidi 5007 6| respiro della notte d'estate persuadente a voluttà senza fine; tutte 5008 2| Andrò da Cristina.» Lo persuadeva a quella visita il ricordo 5009 1| alfine consentì, ridendo alle persuadevoli carezze dell'amante.~ ~- 5010 6| Certo egli l'avrebbe, dopo, persuasa alla gita notturna, all' 5011 2| o sarà violento o sarà persuasivo. Nel primo caso, io non 5012 5| punti deboli. La lunga e pertinace lotta contro la furia e 5013 4| sogno ha forse per causa la perturbazione che incomincia nei suoi 5014 5| Sì; riuscirò - rispose la pervicace, guardandolo negli occhi. - 5015 1| ciclamini, gli anemoni e le pervinche del Parco Chigi, e le rose