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Gabriele D’Annunzio Il trionfo della morte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
6016 5| rivelazione; quando aveva riudito finalmente la voce cara, 6017 Ded| di ritmi come un poema, riunendo nel suo stile le più diverse 6018 6| nella carne e nell'anima, li riuniva in un essere solo. Una virtù 6019 2| secondo caso, mio padre riuscirà facilmente a dimostrarmi 6020 5| Giorgio incitandola. - Non riuscirai.~ ~- Sì; riuscirò - rispose 6021 2| lui la nuova felicità del rivale sconosciuto.~ ~ ~ ~ 6022 1| che talvolta dànno alle rive gli stagni solinghi.~ ~- 6023 1| sia meglio che tu non mi riveda. Non tornare ora, se vuoi 6024 1| 2 settembre. - » ~- Ci rivedemmo; ma che giorni di supplizio! 6025 1| di adulazione. - Dunque a rivederci e grazie.~ ~Tese la mano; 6026 5| alzarmi più! Morire! Non rivederla più!» Troppo gli era grave 6027 1| che non disperi, che vuoi rivedermi. Tu devi guarire. Intendi, 6028 4| petto la creatura amata e di rivederne il sorriso tenero.~ ~ ~ ~ 6029 2| qui. Da molto tempo non rivedevo questi luoghi. Non trovo 6030 2| addio, egli domandò:~ ~- Ci rivedremo?~ ~Quando egli su la soglia 6031 5| entrambi. - L'avrebbe egli riveduta con i suoi occhi mortali? 6032 5| occhi mortali? Avrebbe egli riveduto quel fievole sorriso che 6033 2| fin che un bel giorno si rivelano all'improvviso. E non c' 6034 Ded| altero non sta forse nel rivelar l'opera ancor vergine e 6035 5| particolarità della forma dovessero rivelargli un segreto. E pensava: « 6036 5| a un officio spirituale, rivelarla creatrice di una vita superiore. 6037 3| della sostanza e gli si rivelasse in una maniera assai vaga, 6038 4| pomeriggio estivo erasi rivelata a lui e a Demetrio per mezzo 6039 2| grato alla madre di avergli rivelate tante miserie, egli sentì 6040 4| le mani, su i polsi, sul riverso delle braccia, sul petto 6041 4| occhi onde sgorgavano due rivi di lacrime silenziose.~ ~ 6042 4| declivio; giunti sul ciglio, rividero il piano gremito di popolo, 6043 1| strazio; e pur troppo non la rividi più. Quanto piansi! Il rimorso 6044 1| e de' più straordinarii. Rivissero di minuto in minuto i due 6045 1| mistress Martlet leggeva una rivista, il Lyceum. L'altro viaggiatore, 6046 6| gli sarebbe mancata nel rivolger la parola all'inconsapevole.~ ~ 6047 2| che io debbo vincere per rivolgergli anche una parola insignificante, 6048 5| su la soglia funebre, si rivolgeva a salutare la luce in cui 6049 4| loro fronti grondavano; rivoli di sudore correvano per 6050 4| confine, si arrestarono e si rivolsero verso il tempio, disponendosi 6051 1| gridò, di pessimo umore, rivoltandosi nel letto:~ ~- Non sono 6052 2| reggere, con lo stomaco rivoltato, con il cuore disfatto. 6053 2| la sua debolezza, egli si rivoltava contro sé medesimo; e ricercava 6054 4| ginocchio, con le palme rivolte al cielo, nell'attitudine 6055 6| incantesimo. Una Pagina di Roberto Schumann evocava il fantasma 6056 4| appoggiate al tronco d'una robinia, taceva immobile, non osando 6057 2| mani: quelle mani larghe, robuste, coperte d'una lanugine 6058 2| senza peritarsi. Erano sani, robusti, floridi, con le guance 6059 3| della scala filavano; e le rócche splendevano al sole come 6060 Nota| dell'Abruzzo (Lanciano, Rocco Carabba, ed., 1890).~ ~ ~ 6061 1| candide e modeste; gli specchi rococò, riflettendo le antichette 6062 2| Beethoven, Bach, Schubert, Rode, Tartini, Viotti. Giorgio 6063 3| poscritto: "Ti mando un fiore di rododendro, còlto nel parco dell'Isola 6064 5| orizzonte fiammeggiavano i roghi vesperali o si diffondeva 6065 3| poteva rinunziare ai sogni romantici di felicità. Quest'uomo 6066 3| convalescente. Il sogno romantico d'Ippolita gli pendeva su 6067 2| volte avevano ripetuta una romanza senza parole di Felix Mendelssohn, 6068 Ded| poiché sembra che i nuovi romanzieri d'Italia inclinino a questa 6069 4| variissimi degli archivolti, dai rombi, dalle losanghe, dalle palme, 6070 5| della risacca, simile al romor linguale d'un gregge che 6071 2| l'uno dopo l'altro gli si rompessero. Ed egli pensava, con uno 6072 3| inondazione di pensieri rompeva il cerchio e fecondava l' 6073 5| Aleieo poeta d'insigne stirpe romulea. E rivide la nobile città 6074 3| fioriti, mentre d'intorno ronzavano le api diligenti.~ ~Favetta 6075 2| fiammella della candela con un ronzìo forte, si posò su la coperta. 6076 4| sotto le labbra sue fresca e rorida come un frutto allora allora 6077 4| recitava in cammino il Rosario; quando, sul limite della 6078 4| coronati di rose e di bacche rosee, salivano in pellegrinaggio 6079 1| di mandorli e di peschi, rosei ed argentei, infinitamente 6080 4| losanghe, dalle palme, dalle rosette ricorrenti, dai fogliami 6081 4| dove ancóra rimanessero tra rosicchiature qualche ciocca grigia e 6082 2| votando un cervello già roso dalle più alte cure dell' 6083 2| confetture e una scatola di rosolii.~ ~- Dunque - ella diceva, 6084 3| Vorrei più tosto essere un rospo e nutrirmi dei vapori d' 6085 4| ruminante, o ispide di peli rossastri come la saggina; le bocche 6086 4| di lentiggini; cernecchi rossicci gli escivano di sotto al 6087 4| sole. Una collana di barba rossiccia, dalle orecchie girando 6088 Ded| prima si dilatò aerea dai rostri, poi si fermò per segni 6089 6| Il cane riconoscente si rotolò nella polvere.~ ~Giorgio 6090 5| pece frammenti di specchio rotondi come occhi; e un fascio 6091 3| braccio, in quella piccola rotondità di squisita forma e di squisito 6092 3| Si chinò su un gran pane rotondo ch'era ancor tiepido sotto 6093 6| Infrangete la nave, inghiottite i rottami! A voi, o vènti, tutto che 6094 4| sentiremo più nulla. Anch'io son rotto di fatica e ho la testa 6095 1| tratto, si mise a ridere, rovesciando il capo, offrendo la bella 6096 4| immondi delle città remote e rovesciata su una moltitudine ignara 6097 2| una pazzia furiosa. Aveva rovinate le terre, tagliato gli alberi, 6098 1| di mediocre intelligenza, rovinatosi al giuoco e alla crapula, 6099 1| ardevano le candele sui leggii rozzi dei violinisti, gialle nella 6100 1| gli brillavano in un viso rubicondo. Egli anche avvertì:~ ~- 6101 3| membra erano deformate dalle rudi fatiche: dall'opera dell' 6102 4| dibatteva sotto le loro tenaglie ruggendo, lacero nelle vesti, con 6103 4| pareva come offuscato da una ruggine ferrigna. Gli steli più 6104 5| lieta, e il mugghio e il ruggito, ella fingeva. I richiami 6105 4| Una di loro, - una vecchia rugosa che aveva il colore della 6106 5| sole era caldo brunastro e rugoso come il dorso d'una bestia 6107 2| felice, ora che tutto era ruinato, ora che tutto era finito, 6108 4| come il centopelle di un ruminante, o ispide di peli rossastri 6109 2| le rondini, stridere la ruota di un arrotino, gente vociare 6110 4| costo d'abbrancarsi alle ruote e d'afferrare le zampe dei 6111 4| Leonardo, ove sopra un fondo di rupi desolate ride una donna 6112 1| sue disperazioni quando le ruppi una di quelle campane di 6113 5| celebrazione di Dionisie rurali.~ ~«È questa la stessa gente 6114 Ded| talvolta la melodia dei ruscelli dechinanti per i colli sereni 6115 2| difendere questa povera casa dal saccheggio, tutti i giorni, senza riposo. 6116 5| cerimonia della fondazione, il sacerdote aveva pregata la fortuna 6117 3| piacermi? S'ella molte volte si sacrificasse al mio desiderio, senza 6118 1| orecchini di zaffiro. «Li ha sacrificati forse a un'angustia familiare? 6119 4| feroce che li spingeva ai sacrifici sanguinosi, agli strazii 6120 2| silenzio e accettare il sacrifizio sorridendo!» Ed egli così 6121 2| ripassando a stormi, come nere saette, nel rettangolo pallido 6122 1| publicato due volumi di saggi su la filosofia dello Schopenhauer, 6123 4| Perché non interroghi tu la saggia Madre terrestre?...» Vaghe 6124 4| di peli rossastri come la saggina; le bocche sottili come 6125 Nota| curiosi documenti in un saggio, poco noto, intitolato Il 6126 4| ferro di cavallo e da quelle sagome, da quei fregi variissimi 6127 4| forza, usi a reggere nelle sagre le statue massicce o gli 6128 1| contenere un prete e un sagrestano. S'entrava nella sede della 6129 1| tu stavi per uscire dalla sala. Mi guardasti. Un'altra 6130 2| le minute cicatrici dei salassi. Un'imagine gli sorse dalla 6131 5| e l'inutilità d'ogni più salda resistenza contro l'ingiuria 6132 1| Portava a Giorgio il conto saldato. Intenerito dalla generosità 6133 2| E non sali?~ ~- Sì, sì, salgo.~ ~Egli avrebbe voluto mostrare 6134 2| dalla finestra:~ ~- E non sali?~ ~- Sì, sì, salgo.~ ~Egli 6135 4| domani.~ ~- Bada: se tu salirai, non potrai più scendere.~ ~- 6136 6| schiette della pregnante salirono nell'aria dolce.~ ~Giorgio 6137 4| bocca loquace, in continua salivazione, infaticabile. Parlavano 6138 Ded| già lontane sere quando tu salivi alla mia cella remota e 6139 6| scogli!~ ~Aspirò la fragranza salmastra, con un fremito, stringendosi 6140 5| infiniti, ricordando il bel salmo di Zarathustra.~ ~«O mia 6141 1| una donna incontrata in un salotto, dell'amante d'un mio amico: - 6142 5| nel desiderio chimerico di salpare. «Alla vela! Alla vela!»~ ~ 6143 3| incontrava una lacrima tiepida e salsa. Quel pianto, quel sorriso, 6144 4| collo. Egli gittò un grido saltando indietro. Ella rideva più 6145 4| rosarii; le danze oscene delle saltatrici, le convulsioni degli epilettici, 6146 6| Pancrazio quando il sughero non saltava e bisognava ricorrere al 6147 1| uscì, con un passo alacre e saltellante. Egli era calvo, ma conservava 6148 1| mi gettassi? Un semplice salto in avanti; e la caduta, 6149 3| della necessità, talvolta salutari. Quando con uno sforzo penoso 6150 4| sole della primavera era salutato con antichi inni, con fragore 6151 5| lucidezza.~ ~Turchino lo salutava con un cenno brusco, non 6152 4| Gesù nostro Signore, salvalo!~ ~- Libera noi, Signore!~ ~- 6153 1| negli amori remunerativi salvando con garbo le apparenze. 6154 4| padre e quella madre per salvarlo!~ ~Che cosa non avevano 6155 5| sepolcro? Io potrei forse salvarmi, riconquistare la vita, 6156 3| malattia per fortuna l'aveva salvata da qualunque altro contatto 6157 4| dileguandosi. Ma l'esempio non salvava gli altri dal cadere nell' 6158 4| quella Maria, le navi si salvavano dalla tempesta, i campi 6159 2| disse:~ ~- Bartolomeo mi salverebbe, dandomi la somma...~ ~Esitò, 6160 1| insanguinata, quando fu libera, si salvò dentro la casa. Noi la seguimmo 6161 4| condite con i fiori del sambuco o con le punte degli asparagi 6162 6| estinto. E il suono della sampogna pastorale risvegliava le 6163 4| umano.~ ~ ~- Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix.~ ~- Ut digni 6164 3| letáme, che 'na cchjìese de sánde: fa più miracoli una stalla 6165 | sane 6166 4| sangue. E su quelle tracce sanguigne i corpi striscianti passavano 6167 5| segnava di croci con la lingua sanguinante?» Egli paragonava i due 6168 4| né i vecchi tramortiti e sanguinolenti che giacevano ammucchiati 6169 2| la terra le creature che sanno soffrire in silenzio e accettare 6170 4| dov'era stampata l'orma di Sansone. Un bue candido, impinguato 6171 5| senza misura, e metti la sapa nel vino del mietitore!»~ ~- 6172 6| profumo. Quasi pareva ch'ella sapesse di dover disarmare, snervare, 6173 1| Alessandro Memmi? Tu forse non sapevi di rappresentare la Bellezza 6174 6| batteva a sangue. Io invece sapevo disarmarla, riconoscendo 6175 3| sorsi l'aria del mattino sapida di mille effluvii. I polmoni 6176 1| di sé lo spettacolo: - I sapienti ascoltavano la musica con 6177 1| entrava nella sede della Sapienza... Ah, tutti quei vecchi 6178 6| le seduzioni e tutte le sapienze; ella aveva appunto quella 6179 6| del paese: una mescolanza saporosa, ricca di zenzero, colorita 6180 5| c'è andato? Noi sì, che sappiamo nuotare...~ ~Altra gente 6181 | saremmo 6182 | saremo 6183 | saresti 6184 4| moglie di un Augustinone sartore di Cappelle, per dimostrare 6185 4| corsa un pendìo libero di sassi; e per interrompere l'impeto 6186 5| ginocchio, giocavano con i sassolini, gittandoli all'aria e raccogliendoli 6187 4| trascinando giù per il pendìo sassoso un mucchio di cenci turchinicci.~ ~- 6188 5| una danza di menadi, un satiro in atto d'offrire a una 6189 6| atmosfera infiammata, si saturarono di quell'oblìo letale. Essi 6190 1| no. Bisogna che noi siamo savi, fino a stasera; bisogna 6191 2| di rompere il tempo, di sbagliare il tono, di prendere un 6192 4| infatti, sbigottito si sbandava trascinando giù per il pendìo 6193 5| a poco gli spettatori si sbandavano, si dileguavano. Rimasero 6194 5| strange. E si ricordava dello sbarco a Rimini, dell'entrata in 6195 4| attendevano, in una pausa ansiosa, sbarrando gli occhi, sperando di cogliere 6196 4| aprile.~ ~- Ah, è la vela che sbatte, laggiù, - esclamò Ippolita, 6197 2| fruscìo di vesti e una porta sbattere come dietro una persona 6198 2| finestra anche, a tratti, sbattevano investite da un soffio più 6199 2| lo strepito d'una porta sbattuta. Egli si sentiva solo, separato 6200 2| d'uno strepito di porte sbattute dalla raffica, piena del 6201 2| ogni movimento del liquido sbattuto prenda una diversa deformità. 6202 6| sole. Dopo alcuni minuti, sbigottite la vedemmo tornar su piangente, 6203 3| po' melensa ma benigna, sbirciandolo con que' suoi occhi ritirati 6204 3| de lu Sguaste, Favette, Sblendore, la fijje de lu Jarbine: 6205 1| questi gigli appassionati che sbocciano in un attimo e durano poche 6206 4| d'una vecchia testuggine sbucato dal guscio, o simili a un 6207 5| delle polle sul declivio scabro; il cupo fragore del torrente 6208 1| io faccia, non riesco a scacciare l'orrida visione. E poi, 6209 2| strepito e una voce come di chi scacciasse qualcuno; e un cane grigio, 6210 2| Nulla, nulla, signore. Scacciavo un cane: un cane di piazza, 6211 2| libro era rimasto fuor degli scaffali. Sul tavolino, accanto al 6212 2| un atto del fratello per scagliarsi.~ ~- Vattene! - ripetè la 6213 5| riscintillavano come due scagliette di carbonchio.~ ~- Ti viene 6214 6| Ora vado.» Infuriata, mi scagliò la spazzola che colse lo 6215 2| lei è stanco. Ad Albano, scaldato dai ricordi, mi dava forse 6216 5| ch'ella a volta a volta scaldava su la ghiaia e rinfrescava 6217 5| trovarono una specie di scalèa tagliata nell'arenaria, 6218 5| Ed egli le mostrò le scalfitture sanguinanti.~ ~- Ti dolgono?~ ~ 6219 2| bambini. Si mise su per la scalinata scoperta che conduceva a 6220 4| convalescente. Vedi come si scalma, signora! Lascialo salire 6221 4| Passarono con uno scalpiccìo greve, con il sentore acre 6222 2| d'una campana lontana, lo scalpitare d'un cavallo, un fischio, 6223 2| da una stalla vicina, lo scalpitìo d'un cavallo; poi, un tintinno 6224 4| e su i pollici dei piedi scalzi il peso del corpo orizzontale, 6225 6| loro anime tremando avevano scambiata una stessa muta parola; 6226 1| riconoscenza. E quel momentaneo scambio imaginario della sua e della 6227 6| dell'ultimo crepuscolo. Ella scambiò quel tremito per l'orgasmo 6228 1| tratto. Poco dopo, udimmo scampanellare, e la zia che gridava e 6229 4| abbattuti come due naufraghi scampati al periglio, silenziosi 6230 5| parole con lentezza, quasi scandendo le sillabe, e con una voce 6231 2| lo sterno, le costole, le scapule sembravano trasparire a 6232 4| mostruosi, pitture di piaghe scarlatte e violacee sul pallore della 6233 5| giovani oltre i vent'anni, scarni, riarsi, tenuti da una continua 6234 4| misera creatura nuda, smunta, scarnita, verdastra, metteva un lamento 6235 1| Morto.~ ~Un altro, un uomo scarno e verdiccio che portava 6236 Ded| comunicare col Frate da Scarperìa, con Bono Giamboni, con 6237 5| scatto. Due o tre volte scattò, ma inutilmente. La farfalla 6238 5| faccia nella luce; e il canto scaturiva dalla sua gola fluido limpido 6239 4| genitrice Terra dal cui grembo scaturivano le fonti d'ogni bene e d' 6240 2| un abisso così terribile scavato tra i due esseri a cui egli 6241 1| andremo ad Orvieto.» E Giorgio scelse un altro luogo: Albano Laziale.~ ~ 6242 6| vincolo, quale via avrebbe scelta per continuare la vita? 6243 4| ad ogni espirazione; poi scemava di vigore, palesando una 6244 1| del Parco Chigi, e le rose scempie di Castel Gandolfo, e anche 6245 6| tornando. Addio, Cola.~ ~Scendendo nella viottola, ella mise 6246 6| aveva una gran fretta di scender giù. La mamma le proibì 6247 5| potere. E pur nell'ora in cui scenderanno su noi il lungo crepuscolo 6248 6| al lume d'una torcia. Io scenderei al Trabocco per prendere 6249 2| più rimaner solo, qui. Ora scendo.» Egli sentiva però che 6250 4| quella di un'azione meccanica scevra di qualunque nobiltà.~ ~« 6251 4| cimitero, in compagnia di scheletri, portando il cilicio, percotendosi 6252 4| cadaverico, una creatura scheletrita e gialligna, stretta in 6253 4| singolarmente, simile allo scheletro colossale di un anfibio 6254 3| non so cantare.~ ~Ella si schermiva, ridendo, tutt'accesa nel 6255 5| a quella voce nuova che scherniva con sì aspri sarcasmi la 6256 2| è vero, Luchino. Lo zio scherza.~ ~- Non è vero, non è vero - 6257 4| solitarii; i nasi camusi, come schiacciati da un pugno, o adunchi come 6258 4| diversi. L'inno vinceva lo schiamazzo. L'onda continua e gagliarda 6259 1| fruscìo di quaderni sfogliati. Schiarendosi fuori a intervalli il cielo, 6260 5| dinanzi alla Riva degli Schiavoni tutta d'oro nel sole di 6261 Ded| officio a creare una vita schiettamente sensuale, lasciando agli 6262 6| buon sangue!~ ~E le risa schiette della pregnante salirono 6263 2| stato capace di esporre con schiettezza il vero motivo di quella 6264 4| gli occhi miti, i denti schietti, il sorriso placido.~ ~- 6265 4| e isolato, dove potevano schiudersi i più gracili fiori e i 6266 4| traverso la calca; la suprema schiuma delle corruttele portata 6267 5| sfogliassero, lasciando schiume durevoli come petali su 6268 1| saggi su la filosofia dello Schopenhauer, si dà il lusso di far eseguire 6269 2| Lipsia: Beethoven, Bach, Schubert, Rode, Tartini, Viotti. 6270 6| incantesimo. Una Pagina di Roberto Schumann evocava il fantasma d'un 6271 3| non era? Che divenivano le sciagure, le angustie, le inquietudini, 6272 1| signora, avvolta in uno scialle persiano, mostrava all'ombra 6273 1| intorno al collo una larga sciarpa di lana, si sporse molto; 6274 1| a un uditorio di grandi scienziati musicomani che hanno le 6275 3| casa.~ ~- La fijje de la Scimmie, la fijje de lu Sguaste, 6276 2| Gli strumenti d'ottone scintillarono al sole.~ ~Giorgio pensava: « 6277 2| circondato da un muro su cui scintillavano frantumi di vetro infissi 6278 5| aveva negli occhi a tratti scintillazioni quasi dolorose; e la gran 6279 1| melensi, rispondeva una frase sciocca, si mescolava a quella volgarità.~ ~ 6280 1| un'aurora tra nevi che si sciolgano. -~ ~Egli così, curiosamente, 6281 1| come turiboli. Quindi ella sciolse il plico: le lettere apparvero 6282 1| Eccomi. Io sono tua.~ ~Si sciolsero, consolati. Prepararono 6283 2| conscienza. Egli si credette sciolto da ogni altro dovere, da 6284 1| Il vento ti ha un po' sciupate le labbra.~ ~E con le dita 6285 6| della tenda, quando era scoccata l'ora irrevocabile, quando 6286 2| diffuse nell'interno. Le tende scolorite diedero un palpito.~ ~Egli 6287 3| anche il minuto recente si scoloriva? - Ai suoi occhi, come abbacinati 6288 3| folgorio rapido, ora si scolorivano tutte le cose. Ed egli s' 6289 4| sterpi; frammenti di pietra scolpita erano ammucchiati contro 6290 5| primo saluto del Sole, erano scolpite le insegne dei nobili: degli 6291 5| nomi di donne e di liberti, scolpiti su cippi funerarii; anfore 6292 5| accesa veramente dalla scommessa; e girò lo sguardo acuto 6293 2| quella opacità superficiale scomparisse e che la conscienza si trovasse 6294 1| misero nel suo spirito uno scompiglio. Certi stati dell'animo 6295 1| io vedo i tuoi lineamenti scomporsi e illividirsi, i tuoi occhi 6296 3| potere dell'amore gli parve sconfinato. La sua vita interna ebbe 6297 3| Che divenivano tutti gli sconforti e tutte le disperazioni 6298 4| camino gittate su la via scongiuravano l'uragano imminente; un 6299 4| Sabato sia, Gesù!~ ~Ripetè lo scongiuro; poi soggiunse, indicando 6300 6| verso i culmini delle estasi sconosciute, verso le cime della suprema 6301 1| amico. Io dissi: - Che notte sconsolata! - L'amico rispose: - Sì, 6302 6| da Luigi. La mamma n'era scontenta, messa in sospetto dalle 6303 4| intorno a qualche tronco scontorto di ulivo, stavano gruppi 6304 3| ardente come una passione e sconvolgeva l'anima aperta a ogni turbine. 6305 3| Un'ansietà subitanea lo sconvolse, un'ansietà di ripossederla 6306 4| di arterie, con i capelli sconvolti, violaceo come uno strangolato. 6307 4| ginocchia, con le scarne tibie scoperte fuor della gonna. I capelli 6308 5| natura delle cose. Tra gli scopi della sua esistenza individua 6309 6| incessanti; le bombe vi scoppiavano con larghe rose di splendori.~ ~« 6310 3| piacere, ch'ella metteva scoprendo una pianta di forma a lei 6311 4| amore; ed era come s'egli scoprisse un brulichìo d'insetti nella 6312 5| balbettò:~ ~- Ho sognato... che scoprivo il lenzuolo, laggiù... e 6313 1| ella:~ ~- È vero.~ ~Uno scoramento infinito rendeva stanche 6314 4| premuti dalla calca, perduti, scorati, miserabili come tutti, 6315 5| la viottola, calò per una scorciatoia alla spiaggia, camminò lungo 6316 3| le narici larghe. Nello scorcio i difetti di quella testa 6317 6| naufrago che nell'affondare scorga da presso il compagno sul 6318 5| si volgevano credendo di scorgerla per la spiaggia infiammata, 6319 4| il piede su la soglia che scorgo. E come ricupererò io la 6320 2| Demetrio aveva trascorsi i suoi scorni estremi.~ ~Egli aveva ereditato 6321 6| della sua propria vita.~ ~Scorsero sul parapetto dello spiazzo 6322 1| romore medesimo, nei giorni scorsi, non lo aveva cullato in 6323 4| pescatoria composta di tronchi scortecciati, di assi e di gomene, che 6324 4| aveva compreso. Ella aveva scòrto due uomini aprire a forza 6325 3| muto che regna sotto le scorze; rendere successivamente 6326 5| come d'oro a piè dell'alto scoscendimento che dava imagine della ruina 6327 4| che diventò vermiglio; la scossero di nuovo e la chiamarono 6328 5| Non guardare!~ ~Ella si scostò da lui, strisciò verso un 6329 4| Giorgio - disse Ippolita, scotendolo lievemente, dopo un intervallo 6330 3| pensi? - domandò Giorgio, scotendosi come per ribellarsi all' 6331 5| forte e imperioso, che lo scotesse con violenza, che lo rapisse, 6332 6| ascoltate la mia volontà! Scotete dal letargo questo sognante 6333 5| piedi nudi su la ghiaia scottante, mantenendoveli sin che 6334 5| quiete stridere l'argano e scricchiolare tutta la carcassa. Si vedeva 6335 5| tutta la macchina tremava e scricchiolava allo sforzo, la vasta rete 6336 5| infallibile le assicelle scricchiolavano, le tavole si piegavano. 6337 2| su la coperta. Un mobile scricchiolò, nel silenzio.~ ~- S'addormenta - 6338 2| capelli spartiti da una scriminatura diritta, alcuni riccioli 6339 2| carta era rimasta sullo scrittoio; nessun libro era rimasto 6340 Ded| Certo, in questi ultimi scrittori non può palesarsi alcuno 6341 2| stupefazione quelle dense scritture degli uscieri, su cui passava 6342 2| Pensava: «Ella non mi scrive. Da che sono qui, mi ha 6343 2| Te ne procurerò; poi, scriverò...~ ~La vecchia si rianimava. 6344 1| giorni dopo: «Duro fatica a scriverti queste righe. Vorrei rimanere 6345 4| mentre uno ossuto e fulvo scriveva con una penna d'oca in un 6346 1| lettere di due anni fa. Che ti scrivevo?~ ~- Cose di fuoco.~ ~- 6347 1| ode, gioisce di te... - Scrivimi e dimmi che sei tutta mia 6348 1| rapporto con quel glutinoso scroccatore, adoperava contro di lui 6349 4| da un uomo nano e da una scrofa, imboccava con la sua bocca 6350 4| labbri leporini, i gozzi, le scrofole, le risipole, le pustole: - 6351 2| con uno scoppio brutale, scrollando il capo, acceso in viso 6352 5| signa leonis.~ ~Nel suo scudo era il Leone, in memoria 6353 6| la notte, quando passa e scuote la casa, - disse Ippolita 6354 2| Giorgio lo chiamò come per scuoterlo:~ ~- Luchino!~ ~Il bimbo 6355 1| Giorgio!~ ~Egli finse di scuotersi da un dormiveglia.~ ~- Come! 6356 5| distinte; una linea più scura divideva la pelle per il 6357 4| sprizzato sangue vivo sotto la scure e parlato parole di minaccia. 6358 4| San Pietro; in Giuseppe Scurti, quello di Massimino; in 6359 1| memoria del suo povero nome», scusandosi dell'ardire. Come uscì, 6360 2| dimenticata, infatti. Si scusò. La prese per mano, la fece 6361 2| incoerenti; gli impeti di sdegno o di tenerezza con cui l' 6362 2| scopo? - Giorgio non si sdegnò, dentro di sé, non s'irritò, 6363 1| finestre pendevano da bastoni sdorati, candide e modeste; gli 6364 4| correndo sicura sul pendìo sdrucciolevole. Giungevano per lo più insieme 6365 4| di San Matteo; in Antonio Secamiglio riviveva lo spirito di San 6366 6| fece di nuovo l'atto di secarli con un sol colpo. Sorgeva 6367 6| coltello fece l'atto di secarlo.~ ~- Taglia pure - sfidò 6368 4| inesauribile. Su i lupini secchi e spinosi che avevano ferito 6369 6| abitudine di metterci là con un secchietto a tirar l'acqua. Un giorno 6370 4| una lunga lista cerulea secò l'orizzonte.~ ~- Ecco il 6371 1| deliziosa camera da letto.~ ~Si sedé sopra un divano; si versò 6372 4| le disse. - Andiamo a sederci più in là.~ ~Scesero in 6373 6| agile e furtivo - venne a sederglisi su le ginocchia; gli fece 6374 6| Vieni qui, vieni a sederti qui accanto a me...~ ~Egli 6375 1| assaltavano. Allora io mi sedevo per terra e spargevo l'orzo 6376 3| figliuoli! Sei maschi e sedici femmine. Mi son morti tre 6377 1| fondo del tuo spirito quei sedimenti oscuri che vi ha accumulati 6378 4| Cielo.~ ~La via seconda lo seduceva. Considerandola, egli astraeva 6379 3| schietta e fresca grazia che sedusse e meravigliò l'amante, come 6380 4| nell'erba arsiccia. Altre, sedute in giro, con le gambe allargate 6381 2| lasciandosi cadere su una seggiola pesantemente, socchiudendo 6382 1| fiore lungamente baciato, segnami su la carta un cerchio dove 6383 4| alzando ed abbassando la voce, segnando la cadenza con una scossa 6384 4| improvviso percotendolo e segnandolo indelebilmente.~ ~- Sai? 6385 4| ulivi. La luna cominciava a segnare le ombre.~ ~- Sì, - balbettò 6386 4| nel centro. Pregarono e si segnarono. Poi gittarono verso il 6387 6| sùbito dell'ora precisa segnata in quel momento. - Ma gli 6388 5| ventri feminei nudi, molli, segnati dall'ombelico come da un 6389 3| di ombra. Una lunga ombra segnavano i cigli in sommo delle gote; 6390 2| petto: certe mani grasse, di sego, con l'unghie orlate di 6391 1| Tu pensi troppo. Tu segui troppo il tuo pensiero. 6392 3| questo lago; e noi due lo seguiamo come due anime in pena. 6393 1| salvò dentro la casa. Noi la seguimmo per un tratto. Poco dopo, 6394 4| fiaccate tentarono ancóra di seguir la vettura per un tratto; 6395 1| la conscienza senza più seguirle si ripiegò su sé stessa, 6396 4| spiazzo, sotto le robinie, seguita da lui. Ascoltarono.~ ~- 6397 6| queste ciance.~ ~- No, no. Séguita: ti prego! Non vedi che 6398 6| Io risposi: «Ora vado»; e seguitai a riscaldarmi. Ella ripeté: « 6399 4| Andavano su per il colle seguitando una viottola chiusa da siepi 6400 1| parlò, aspettando ch'egli seguitasse, provando un piacere squisito 6401 2| muta? Perché non aveva egli seguitato a considerare con la stessa 6402 4| palparla.~ ~- È molle. Se tu séguiti a piedi, ti cade per via.~ ~ 6403 1| raccapriccio. Rispose:~ ~- No; seguitiamo.~ ~Seguitarono pel viale 6404 Nota| stessa epoca per più anni di seguito. Un'egual cura di verità 6405 1| ristoratori che nella giovinezza seguono una notte di voluttà; quando 6406 5| argento o grigiastro come la selce, acquistava un carattere 6407 1| misero a passeggiare sul selciato umido che riluceva a un 6408 2| uno di quei promontorii selènici che il telescopio avvicina 6409 4| costa, sul limite della zona selvosa, presi nella malinconia 6410 2| risentimento portava nella sembianza di lei; e soffriva nel veder 6411 5| seppe più evocare dalle sembianze di lei l'esangue creatura 6412 4| la fragranza inebriante, sembrando già tutta occupata da quella 6413 3| raso che fosse così fine da sembrar quasi impalpabile. Egli 6414 Ded| alle seduzioni del sogno; sembrasse non imitare ma continuare 6415 3| la prima volta. Gli occhi sembravan loro più larghi, più profondi, 6416 1| non sono più nulla. Tu mi sembri estranea come quando non 6417 4| il sole.~ ~- No, signore, Sembrì è morto. Questo è Oreste 6418 Ded| sopra tutto - se bene io sembro forse ambire che lo sforzo 6419 2| del primo rimpianto. E gli sembrò che nello splendore del 6420 6| ciascun baccello conteneva semi ed era abitato da un verme 6421 5| lunghissime, con la bocca semiaperta dalle labbra grosse e violacee 6422 4| tempio, disponendosi in semicerchio; le donne accosciate, gli 6423 2| gracile come un giglio semichiuso.~ ~Giorgio sedeva tra il 6424 4| continuo e concorde che nei due semicori era quasi sempre iniziato 6425 4| eguali intervalli. Il primo semicoro cantava una strofe su un 6426 3| pianticelle di violacciocche, seminate dal vento negli interstizii 6427 4| Vi si vedevano femmine seminude, sfiancate come cagne dopo 6428 4| un'agonia tormentosa, già semispento; tramandava un insoffribile 6429 5| l'aveva tratto dall'acqua semivivo, bagnandosi le gambe fin 6430 4| tutti gli inganni alla semplicità e alla stupidezza, tutte 6431 4| ricevevano il segno. Una donna di Senegallia, moglie di un Augustinone 6432 4| cui la voce dava le forme sensibili. Al pari delle montagne, 6433 1| una data quantità di forza sensitiva da spendere in un amore. 6434 3| straordinario. Le fibre sensitive destinate a condurre verso 6435 5| vuole.»~ ~Non era in queste sentenze una grande e pura elevazione 6436 5| Non si può muovere - sentenziò il custode. - Non si può 6437 3| un ricorso di illusioni sentimentali. Avendo potuto sfuggire 6438 2| ella mi toccherà morto e sentirà quel gelo...» E rabbrividì 6439 6| respiro della dormiente e sentirebbe l'odore e il contatto della 6440 4| Non vedremo più nulla, non sentiremo più nulla. Anch'io son rotto 6441 2| dopo la sua morte io ho sentita la nostra consanguinità. 6442 6| Non lo vedete voi? Non lo sentite? Sola io dunque odo questa 6443 2| affogante, sparsa di quel sentor singolare che hanno le biblioteche 6444 4| scalpiccìo greve, con il sentore acre di una mandra, addossati 6445 6| morte se non quel che ci separa, se non quel che impedisce 6446 2| sera di venerdì santo, e ci separammo, ed ella si allontanò nella 6447 2| piano della casa, quasi separata dalla famiglia, trascurata, 6448 1| noi siamo due, sempre due, separati, estranei, interiormente 6449 2| Si levò, la baciò, si separò da lei, uscì, salì alle 6450 1| erme biancheggiavano come sepolcri. La città sottoposta si 6451 5| clamore d'una moltitudine sepolta in una catacomba profonda; 6452 4| da cui eran nate e quelle sepolte negli strati della memoria 6453 1| in un cimitero dove sieno sepolti a coppie gli amanti d'un 6454 5| testa. Venne la Corte. Fu seppellito in un fosso; poi disseppellito, 6455 1| Che palpito ebbi quando seppi finalmente che ti chiamavi 6456 5| propizia alla pesca delle seppie. Ne trascinò una nell'acqua, 6457 2| incalcolabili. Era già avvenuto un sequestro e il bando di vendita era 6458 2| povera donna a cui egli serbava quel colpo; e la scena tragica 6459 2| di pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco 6460 6| sicuro che, considerata la serietà dell'offerta, considerata 6461 2| accanto a una finestra, serio in viso, con la camicia 6462 Ded| casuisti, i volgarizzatori di sermoni, di omelìe e di soliloquii; 6463 1| medesimo. I vaghi rancori, che serpeggiavano in fondo al suo spirito 6464 1| la prima spoglia, come un serpente. Quanta voluttà quella spoglia 6465 4| tutta la campagna le prime serpi escite dal letargo; le afferravano 6466 4| prigioniere nelle gabbie dei serragli. Dietro di loro i chierici 6467 4| multicolore che rialzandola e serrandola formava un rilievo simile 6468 4| visibile, compresa d'orrore, serrandosi addosso al compagno perché 6469 2| sua tenerezza quel cuore serrato. - Vedi, Luchino, lo zio 6470 2| mettere la chiave nella serratura, udì lo zoppicare della 6471 4| cavalcavano su le some, con serti di spighe in capo, con tracolle 6472 2| veramente questo denaro ti serve per quel che dici?~ ~- Ah, 6473 1| Francesco, convento dei Servi di Maria...~ ~Ella leggeva 6474 1| sua libertà che pure è al servigio del mio piacere? Non so 6475 2| prometti che quel denaro non ti servirà... per altro?~ ~- Ma sì, 6476 3| La casa non ad altro serviva che ad albergare forestieri 6477 1| era straordinariamente servizievole; ed aveva, come certe divinità 6478 2| mie forze non ad altro mi servono che a trascinare con una 6479 2| del padre, la maggiore, sessantenne. Zoppicava, per una caduta; 6480 4| odio: il mortale odio dei sessi, che è il fondo dell'amore 6481 3| amóre!~ ~ ~ ~Amóre mi té' sét'e mmi té' sète.~ ~Dovèlle 6482 3| Pover'Amore mi'! More de séte.~ ~Tromma larì lirà llarì 6483 3| Amóre mi té' sét'e mmi té' sète.~ ~Dovèlle l'acque che mme 6484 1| mio caro, si compongono di settecento trenta giorni.~ ~Sorrisero 6485 6| imminente ardeva nel suo settemplice mistero. L'Adriatico, muto 6486 6| cuore con una insostenibile sevizia. Convulso, egli si versò 6487 4| giallognola come una vescica di sevo. Un elefantiaco seduto a 6488 2| più straordinaria dallo sfacelo sanguinoso che le fasce 6489 5| della sua struttura, si sfaldava, si consumava, si faceva 6490 2| bimbo, attonito, si lasciò sfasciare il dito malato. Giorgio 6491 4| aperte e flaccide come fichi sfatti, o rapprese nella loro vacuità 6492 5| di forze dopo una prova sfavorevole. Immergendo il suo corpo 6493 3| fatica e dalla fecondità, sfiancata dai parti, con una piccola 6494 4| vedevano femmine seminude, sfiancate come cagne dopo il parto, 6495 2| qualcuno; e un cane grigio, sfiancato, miserabile, un bastardo 6496 6| secarlo.~ ~- Taglia pure - sfidò ella. - Io non mi muovo.~ ~ 6497 5| spasimo o inerte in uno sfinimento estremo.~ ~- Guarda! - ella 6498 4| pieno sole, le vecchie, sfinite dalla fatica, dormivano 6499 4| tardi, trascinando i vecchi sfiniti, ingiuriando le donne che 6500 4| più triste di quell'uomo sfinito e di quella cosa pallida, 6501 5| quegli insetti stava per sfiorarlo.~ ~- Ah, bisogna che io 6502 6| abbandonava sul braccio, gli sfiorava con le ciocche la guancia.~ ~- 6503 5| le froge della bestia le sfioravano la schiena. Il suo busto 6504 5| vittima batteva le ali già sfiorite.~ ~- Come sei crudele! - 6505 5| bianchi rosai mobili che si sfogliassero, lasciando schiume durevoli 6506 1| addosso una quantità di rose sfogliate, mi mettesti tante foglie 6507 1| tra un fruscìo di quaderni sfogliati. Schiarendosi fuori a intervalli 6508 2| su le carte che il padre sfogliava con quella sua mano gonfia, 6509 2| egli fu sul punto di dare sfogo alla sua indignazione estrema, 6510 5| gli altri amici. Grande sfortuna ch'egli fosse ora così lontano! - 6511 4| Comprendeva infine che, invece di sforzarsi a riconquistar sé a sé medesimo, 6512 6| lo bevve d'un fiato. Si sforzò di vincere le sue ripugnanze 6513 6| caduta d'entrambi e i corpi sfracellati dall'orribile violenza. 6514 2| s'incontrano, egli sùbito sfugge, con una rapidità strana. 6515 1| cade d'un tratto. Tu mi sfuggi, ti allontani, diventi inaccessibile. 6516 2| quasi istrionico, che non sfuggì alla perspicacia di Giorgio. 6517 6| contro colei che sembrava sfuggirgli.~ ~Chini sul parapetto entrambi 6518 5| significasse: «Tu non puoi sfuggirmi. Io so che tu mi temi. Ma 6519 3| pareva che i pensieri gli sfuggissero, si dileguassero lasciandolo 6520 5| Mentre chiamava il morto, le sfuggivano dalla bocca suoni non umani, 6521 2| Io non mi posseggo, io sfuggo a me stesso. Il senso ch' 6522 1| un concerto di Giovanni Sgambati; ma non ti vidi se non quando 6523 4| lasciavano stupefatto e misero, sghignazzandogli sotto il naso e dileguandosi. 6524 4| dirigeva verso lo spazio sgombro, preceduta dal crocifero. 6525 4| intonavano l'inno.~ ~Già sgomentati dal disagio, aspettando 6526 2| sussulto pareva gonfiarsi e sgonfiarsi come l'otro d'una zampogna 6527 6| dolce e consolante, che sgorga dal profondo dell'esser 6528 2| qualche divina disperazione - sgorgano in cuore e s'adunano negli 6529 3| salutazione di maggio all'amore, sgorgante da quei petti che forse 6530 5| la testa, e sentì l'acqua sgorgare dall'orecchio tiepida come 6531 3| cespuglio perché la nota sgorgasse più libera dal petto aperto; 6532 5| strinse alquanto, dalla bocca sgorgò una spuma bianchiccia. Ella 6533 4| da uomini e donne che si sgozzassero a vicenda e si dibattessero 6534 6| non appartenerle tanto era sgraziato.~ ~- Tu la vedesti un giorno 6535 4| celebravano in un gergo sguaiato le meraviglie che celava 6536 3| Scimmie, la fijje de lu Sguaste, Favette, Sblendore, la 6537 3| Scimmia, la figlia dello Sguasto, Favetta, Splendore, la 6538 4| accompagnava di vituperii. Sibilava nell'aria la corda serpentina. 6539 5| che, a simiglianza della Sibilla, «parlando con labbro ispirato, 6540 4| mime, i volti bendati delle sibille. Il disgusto li prendeva 6541 Inc| die höhere und gewaltigere sich ihrer bedienen; im ersten 6542 5| Via, - pregò - ora siediti; e mangia i tuoi frutti 6543 6| ella sorrise.~ ~- Vieni! Siéditi! - mormorò, con un gesto 6544 Ded| Giamboni, con Caterina da Siena, con Giordano da Ripalta, 6545 5| straniero nascosto dalla siepe, Favetta si avanzava conducendo 6546 Ded| Alba de' Marsi il re numida Siface e l'ultimo dei re macedoni 6547 1| di liquore; si riempì di sigari un astuccio.~ ~- Chi è ora 6548 2| stava dicendo:~ ~- Questo significa non conoscere il codice. 6549 5| ne comprendeva tutte le significanze. Lo sciacquìo fievole della 6550 5| potere. Pareva ch'ella gli significasse: «Tu non puoi sfuggirmi. 6551 4| dileguavano verso Ortona, significava con un gesto vago il mistero 6552 Ded| ha loro tolta o mutata la significazion primitiva costringendoli 6553 4| frutto erano elevati ad alte significazioni e potenze. Un sentimento 6554 4| uomo.~ ~Colui con un gesto significò la demenza. E risonavano 6555 3| Siamo rimasti soli! Eh, signò, nu pàtre cámbe cènde fijje, 6556 4| visioni dantesche di Luca Signorelli.~ ~E si ricordò dell'abbazia 6557 2| tutte le vergogne.~ ~- Oh, signorino, come qua?~ ~Era la voce 6558 4| già coperte dai simulacri silenti e immobili di tante infermità 6559 1| cadono su noi quei lunghi silenzi angosciosi, in cui le forze 6560 5| questa imitativa armonia silvana la trama costante su cui 6561 2| Era alta e gracile, Donna Silveria, bianca e di capelli quasi 6562 4| fogliami sinuosi, dai mostri simbolici, da tutte le particolarità 6563 6| meglio di lui penetrare il simbolico e mitico senso del Filtro; 6564 5| edera sorgevano in ordine simetrico marmoree teste colossali 6565 5| Eraclito d'Efeso; che, a simiglianza della Sibilla, «parlando 6566 2| antiquata erano disposte simmetricamente. Mancava ogni indizio degli 6567 | simul 6568 6| È vero - egli disse, simulando nella convulsione la gaiezza. - 6569 4| figliuolo piagato, ma senza simular dolore, come se ella semplicemente 6570 2| sofferenza fosse vera o simulata, non sapendo come contenersi.~ ~- 6571 4| che adorava il sole? Un simulatore astuto e cupido che tentava 6572 5| all'ombra d'un macigno; e simulava il lutto celando il volto 6573 3| una insofferenza. Ma la simulazione e la dissimulazione, in 6574 4| al rischio con infinite simulazioni; esasperavano in lui la 6575 3| fiori premuti, volgendo simultaneamente il viso l'un verso l'altra, 6576 Inc| bedienen; im ersten Falle sind es gefährliche, anbröckelnde, 6577 2| sicuro...~ ~Demolivano il sindaco.~ ~Il giovine Alberto sedeva 6578 Ded| poesia, prosa plastica e sinfonica, ricca d'imagini e di musiche.~ ~ 6579 6| espresse. Su da le profondità sinfoniche le melodie emergevano, si 6580 4| voce umana implorante e singhiozzante. Poi apparve una forma oscura 6581 4| cavernose, umili, irate, singhiozzanti, tutte diverse e discordi.~ ~- 6582 2| seguirono; poi seguì un singhiozzare continuo che si elevava 6583 4| braccia da due uomini che singhiozzavano; e nel moto il capo gli 6584 4| culla coperta.~ ~L'uomo singhiozzò più forte, più forte. E 6585 Ded| reazioni tra la sua sensibilità singola e le cose esteriori è stabilito 6586 4| parevano un adunamento di singoli uomini ma la coerente massa 6587 5| una catacomba profonda; il singulto d'un petto titanico; lo 6588 3| convulsioni raccolte i cui soli sintomi esterni erano il pallore 6589 5| gli incanti dell'antica sirena, ella fingeva. Una ed innumerevole, 6590 5| congiunte in forma d'un sistro, che giacevano su la ghiaia 6591 6| Isolda, ecco Isolda! Ella si slancia alla riva!» gridava Kurwenal 6592 2| dell'antico maestro orafo smaltista di Guardiagrele, Andrea 6593 2| un'atmosfera isolante e smarrì la nozione precisa di ciò 6594 3| damasco giallo.~ ~- Ma qui ci smarriremo...~ ~Ella rideva, facendo 6595 4| entrambi per qualche attimo smarrirono i confini delle loro anime 6596 1| e la caduta, celere. Si smarrisce la conoscenza, a traverso 6597 6| cercare sul divano le forcine smarrite.~ ~- Dove saranno?~ ~- Che 6598 1| grigio. Un solo alberello, smilzo e torto, presso al binario, 6599 1| fissi su di lui, grandi, smisurati; e gli parve di leggere 6600 6| ricordi, ad Albano? Ricordi la smorfia di quel buon Pancrazio quando 6601 4| terrore di lui e s'era fatta smorta, - non è nulla... Mi gira 6602 2| ombra palpitante su le gote smorte. Allora Giorgio lo sollevò 6603 3| Sotto, la terra pareva smossa di fresco. Da un angolo 6604 Ded| accumulati di secolo in secolo, smossi taluni e rinnovati di continuo, 6605 4| La misera creatura nuda, smunta, scarnita, verdastra, metteva 6606 3| composta. La sua forma era snella e lunga, d'una lunghezza 6607 5| cautela; e il suo bel corpo snello e flessibile si disegnava 6608 3| addormentarmi in questa mollezza snervante e risvegliarmi all'alba 6609 6| sapesse di dover disarmare, snervare, fiaccare quell'uomo per 6610 3| Tutte le funtanelle se sò sseccàte.~ ~Pover'Amore 6611 2| divenne insostenibile. I sobbalzi del cuore gli chiudevano 6612 1| tempo con un gesto severo e sobrio. Alla fine d'ogni canto, 6613 4| faceva palpitare le narici e socchiudere i cigli. - Non senti, Giorgio?~ ~ 6614 2| mento, reclinava il capo, socchiudeva le palpebre, raccogliendosi 6615 4| segno di venir meno, le soccorrevano reggendole per le ascelle 6616 3| preoccupazione di piacermi, di soddisfarmi, di piegarsi volentieri 6617 6| le sue mani convulsamente soddisfece sino allo spasimo quella 6618 2| sorridere quel povero bimbo sofferente, di vedergli apparire su 6619 2| la sorella, che tutti i sofferenti aspettavano da lui, dal 6620 4| Giravano, giravano senza mai soffermarsi, accelerando il passo, elevando 6621 1| a poca distanza, tu ti soffermasti perché un accenditore di 6622 4| Quelle del soccorso le soffiarono sul viso perché riprendesse 6623 1| era, mi ricordo, una gran soffitta con due o tre abbaini, abitata 6624 1| tempi, cadute in disuso; i soffitti, dipinti a colori teneri, 6625 3| la serrò, perdutamente, soffocandola di carezze.~ ~ ~ ~ 6626 5| me. Io potrei facilmente soffocarla nell'acqua, perderla. Non 6627 5| Figlio!~ ~I singulti la soffocarono. In ginocchio, furiosa ella 6628 2| sentendo rivivere in confuso le soffocate aspirazioni, al pensiero 6629 2| Perché, dopo i tumulti e le soffocazioni dei primi giorni, a poco 6630 1| tuo corpo, ti stringo, ti soffoco, impaziente di possederti. 6631 6| digiuno oltre l'ora, senza soffrirne, senza accorgersene, quasi 6632 1| suscita in me la primavera. Soffrirò, senza tregua. E sento già 6633 1| pericolo. Forse m'illudo. Io soffrivo molto, anche allora. Ma 6634 6| numerosi e imperiosi non soffrono più alcun freno e richiedono 6635 1| Era una giornata bianca, soffusa come d'un riverbero argentino, 6636 3| alabastro delicatissimo, soffuso d'una tinta tra rosea e 6637 2| mezzo per dominare, per soggiogare, per abbattere quel bruto, 6638 6| infuso nei cùpidi maschi soggiogati. Egli era l'erede dell'eterno 6639 5| il lor cuore dicendo: - Soggiorna tuttavia tra i viventi Zarathustra? 6640 3| palpebre pallide su pupille che sogguardassero. Il tremolìo di tutti quei 6641 1| Ippolita disse, un po' sognando, quasi avesse dentro gli 6642 6| Scotete dal letargo questo sognante mare, risuscitate dal suo 6643 4| sono con te. Mi pare di sognarla.~ ~Come Giorgio taceva, 6644 5| città natale, il gran nome solare: Aelion, «Aelion urbs florens 6645 4| in una breve insenatura solatìa, un campicello di lino già 6646 4| velenosi. Giù per le colline solatìe i giovani aratori con i 6647 2| mezzogiorno, su un lembo solatìo, prosperavano alcuni filari 6648 1| vecchia carta geografica solcata di linee nere; su un'altra 6649 1| digradanti verdeggiavano solcate di strisce chiarissime; 6650 4| plumbeo nel sommo e qua e là solcato di nuvole, era roseo nella 6651 1| baciò le dita. Ella gli solcò i capelli. Disse:~ ~- Anche 6652 1| avventuriere alla caccia del soldo. Costui poteva sembrare 6653 1| striscia di luce gialla come solfo, diritta come una spada, 6654 3| venga con calzature molto solide e con ombrelli giganteschi. 6655 2| opponendo allo spazio liquido la solidità incrollabile del suo lineamento 6656 6| città grigia di Bayreuth solinga al conspetto delle montagne 6657 1| dànno alle rive gli stagni solinghi.~ ~- Come mi piace di star 6658 4| poco!~ ~Ella sorrideva, sollecitando con gli occhi la generosità 6659 4| partiremo - egli soggiunse, sollecitato da una specie di ansietà, 6660 2| più fastidioso dei miei sollecitatori. Forse non mi sarà difficile 6661 5| Lèvati, Riccangela! Lèvati! - sollecitavano le femmine intorno.~ ~Ella 6662 4| vita?~ ~Sentendo a quelle sollecitazioni insorgere confusamente tutte 6663 2| al letto con una tenera sollecitudine; gli chiese, chinandosi 6664 1| accomuna i loro cuori, per sollevarsi fuori della vita, per vivere 6665 4| Dimmi che posso fare per sollevarti! - balbettava Giorgio, tenendola 6666 5| poco a poco la sua anima si sollevasse in un'aspirazione sempre 6667 4| apparivano transfigurate, sollevate fuori del tempo, con un 6668 1| alla guarigione perfetta. Sollevati! - Hai sentito questa notte 6669 4| a terra, come sotto una soma esorbitante, per non rialzarsi 6670 4| devoti cavalcavano su le some, con serti di spighe in 6671 5| ricco e di strano: into something rich and strange. E si ricordava 6672 1| gli epistolarii d'amore si somigliano; per questo appunto il linguaggio 6673 3| esiguità dell'anca la faceva somigliare un giovinetto. Il ventre 6674 6| rimescolavano, le trascinavano, le sommergevano in un gorgo, le respingevano 6675 5| due un uomo. La rete si sommerse. Tutti tacquero. Nel silenzio 6676 4| le offerte s'accumulavano sonando. Da un lato, presso la porta 6677 5| celebrati nell'esametro sonante, i quali accoglievano sempre « 6678 2| destrezza, di non saper più sonare. Oh, il tremito delle sue 6679 2| prossima e come più alte sonavano dal profondo le voci dell' 6680 5| raggiungo - egli mormorò, come sonnacchioso.~ ~- Allora io vado su. 6681 4| stessa e muta, simile a una sonnambula sinistra, spinta ciecamente 6682 4| Emergevano dalla folla le sonnambule poste a sedere su piccoli 6683 1| pioveva. Mister Martlet sonnecchiava in un angolo; mistress Martlet 6684 4| qualche intervallo d'indolenza sonnolenta, un desiderio smanioso di 6685 2| attenzione del bimbo già sonnolento:~ ~- Sai? Ho incontrato 6686 6| non provavano più le gravi sonnolenze irresistibili; potevano 6687 6| più in alto le sue fiamme sonore. «Conforto unico a un lutto 6688 6| come da lunghi singulti sonori.~ ~A intervalli s'arrestava 6689 4| non era morta ma soltanto sopita: - la fede, l'antica fede 6690 3| anima; gli ammorzavano, gli sopivano il sentimento abituale ch' 6691 2| di soprassalto nel primo sopore dei suoi nervi estenuati, - 6692 5| dai ritmi lenti. I brevi sopori erano il compenso unico 6693 2| però che non avrebbe potuto sopportare ancóra l'aspetto doloroso 6694 3| smania di abnegazione, questa soppressione quasi continua dell'egoismo 6695 3| Aveva i capelli crespi, le sopracciglia folte, il naso aquilino; 6696 3| tristezza che stava per sopraffarlo.~ ~Egli era là, solo con 6697 2| filiale venne a poco a poco sopraffatta da una irritazione crescente 6698 2| orrore indomabile; che alfine sopraffece ogni altro sentimento e 6699 1| l'immensa tristezza che sopraggiunge?~ ~Ippolita disse:~ ~- Io 6700 5| nuotare...~ ~Altra gente sopraggiungeva, guardava con fredda curiosità; 6701 4| altre dalle case circostanti sopraggiungevano. E ripetevano quasi tutte 6702 4| aprivano il cerchio perché i sopraggiunti potessero accostarsi. Una 6703 5| dagli occhi di falco: la soprana voce che sempre risvegliava 6704 4| rischiarato dai cinque sensi soprani, andavano a poco a poco 6705 3| ma, come mio padre era soprannominato Sciampagna, tutti mi chiamano 6706 Ded| l'acerba lotta diurna. Il soprano gaudio cui possa oggi aspirare 6707 2| avevano fatto balzare di soprassalto nel primo sopore dei suoi 6708 5| affaticate dall'ardore diurno soprastava l'ora limpida e dolce che 6709 5| superiore all'uomo, l'Essere sopraumano, il Superuomo? La forma 6710 3| la chiara percezione del sopravvenire d'un'altra personalità nel 6711 3| superiore?" Egli si lasciava sopravvincere da una specie di ebrietà 6712 4| a liturgie immemorabili, sopravvissuti alla distruzione di un qualche 6713 2| sé pesare una specie di sopruso, si sentiva come indignato 6714 4| quelle dei tintori, offriva sorbetti che parevano veleni.~ ~ ~ ~ 6715 6| fisiche, di dolorazioni sorde ed erranti, di stirature 6716 4| avarizia dell'agricoltore sordida e cruda come quella dell' 6717 4| pentimento sarà rimunerato. Sorga qui un tempio e io vi spanderò 6718 6| in una posa di mollezza, sorgendo di tutto il busto su lo 6719 5| forme alate intorno alla sorgente della luce, e la pura calma 6720 3| conosceva il gelo di quell'acqua sorgiva; ed imaginava i sussulti 6721 4| che Giorgio avesse voluto sorprenderla con quell'aspersione improvvisa; 6722 3| moltitudine di intelligenze: sorprenderne il pensiero occulto e indovinare 6723 6| in modo che il treno ci sorprendesse nel chiuso... Una imprudenza, 6724 1| continuamente ed ogni giorno sorprendo in te un segno nuovo...~ ~- 6725 5| accigliò, come se avesse sorpreso nello sguardo di lui una 6726 2| senti? - gridò Giorgio, sorreggendola, sbigottito.~ ~Con la gola 6727 4| mare. Sferza!~ ~Giorgio sorreggeva Ippolita quasi svenuta, 6728 2| qualche passo malcerto, sorretta dal fratello, mentre Luca 6729 6| Di che soave sorriso egli sorride! Non lo vedete? Come di 6730 3| ombra quasi innaturale. Si sorridevano senza parlare, tenuti ambedue 6731 5| mie mani; e ora!... Ora tu sorridi e piena di languore tu mi 6732 1| Poi la crisi passò. Ora ne sorrido, un poco; ma ebbi un colloquio 6733 3| frangerla in miriadi di sorrisi inestinguibili. A traverso 6734 5| tutte le femmine adunate sorsero esclamazioni di compianto.~ ~- 6735 6| non difficile attuazione: sortagli nello spirito con una straordinaria 6736 4| sua razza; e non altro era sorto in lui se non un senso d' 6737 2| piedi, il flebotomo che sorvegliava il flusso tenendo pronto 6738 3| ridendo a gara. Una vecchia sospendeva a una canna una matassa 6739 3| d'uomo! Aspettava con una sospensione suprema, come sotto la minaccia 6740 4| dalle loro bocche rimanevano sospese nell'aria luminosa e duravano 6741 5| palese in lei una certa sospettosa inquietudine, come se ella 6742 4| le seguiva tra la calca, sospingendo Ippolita; le accompagnava 6743 2| nella stanza attigua, quasi sospingendole. Si sentiva il cuore gonfio 6744 4| una qualche cieca materia sospinta da una forza vorticosa.~ ~ ~ ~ 6745 6| dice l'antico lamento?» sospirava Tristano. «Dove son io?»~ ~ 6746 4| vita... -~ ~Ippolita disse, sostando, ascoltando:~ ~- Non odi? 6747 5| interruppe e fece l'atto di sostare.~ ~- Oh Favetta! - egli 6748 4| Dietro di loro i chierici sostenevano larghi vassoi di metallo, 6749 5| mantenendoveli sin che fosse per lei sostenibile l'ardore; e poi così caldi 6750 5| maggiori antenne verticali, sostenute alla base da piuoli di tutte 6751 4| canizie o fulvi o bruni, sostenuti da colli taurini che si 6752 5| prima di giungere?~ ~- Io ti sosterrò.~ ~- E se la tua forza non 6753 6| riluttanza ad accettarmi come sostitutore del genero fuggiasco. Forse 6754 5| dal naso rapace si alzò le sottane, in un impeto di collera; 6755 1| funebre come una cappella sotterranea. Talvolta io mi vedo disteso 6756 3| gli invisibili fermenti sotterranei ed imita con l'agitazione 6757 5| era nel suo gesto; e una sottil punta d'ironia era nel suo 6758 4| un color roseo disfatto, sottilissimamente venato di vermiglio come 6759 4| intermedii le cui percezioni sottilissime scoprivano un mondo fin 6760 3| aveva consacrato tutte le sottilità del più intellettuale fra 6761 2| riconduce gli amici dal mondo sottomarino; - tristi come l'ultimo, 6762 3| del pensiero di me; ella è sottomessa con gioia ad ogni mio desiderio, 6763 6| sul letto dei fiori: la sottraeva agli sguardi e alla luce, 6764 5| agguato perpetuo, pareva sovente contrastare la benignità 6765 2| dell'infanzia lontana trovò soverchiante ogni altro affetto un timore 6766 6| un amante non distinto da soverchie finezze fisiche e spirituali: 6767 3| soffocazione che l'ossigeno soverchio provoca in un petto abituato 6768 5| eternamente lieta della sovrabbondanza di sue forze; la venerazione 6769 3| esterna significativa che sovrappone alla precisa realtà delle 6770 6| svolgevano, s'interrompevano, si sovrapponevano, si mescevano, si stempravano, 6771 5| purificarla. Io non potrò se non sovrapporre alla realità della sua persona 6772 4| in un incendio di sole, sovrastante ai vertici delle tende profane, 6773 2| tristizia del destino che sovrastava a entrambi. E, quando la 6774 6| riflesso d'incendio.~ ~«Ella è sovreccitata, quasi ebra, disposta a 6775 2| qualche ombra mobile; la sovreccitazione quasi febrile da cui era 6776 5| grandiosità e una tristezza sovrumane. «La sua morte è misteriosa 6777 1| solfo, diritta come una spada, rasentava il Monte Mario, 6778 1| comprata l'intera piazza di Spagna...~ ~- Mi gettasti addosso 6779 1| capo. E per le finestre spalancate giungono le risa delle donne 6780 2| che irrompeva dai balconi spalancati, non bastava a disperdere 6781 1| uditorio rilucevano su le spalliere di quercia. D'improvviso, 6782 2| intorno per la terrazza spalmata di asfalto, considerava 6783 3| pomeriggio bianco, ove si spande l'interminabile monotonia 6784 4| Sorga qui un tempio e io vi spanderò le mie grazie. Va al tuo 6785 4| vacuo per ove incominciava a spandersi un rombo metallico.~ ~- 6786 Ded| bevanda favorita e parevami si spandesse nell'aria il calore delle 6787 4| divenire il flagello del mondo, spargere ovunque il dolore e la morte. 6788 2| esaminava la firma, la spargeva d'un pizzico d'arena per 6789 4| entravano ad una ad una, e spargevano un pugno di quel frumento 6790 1| io mi sedevo per terra e spargevo l'orzo intorno intorno. 6791 6| detestavano come buzzurri e ne sparlavano volentieri. «Lasciare che 6792 2| barbetta aguzza, i capelli spartiti da una scriminatura diritta, 6793 6| dal disgusto, vedendola spasimare, udendo lo strano rumore 6794 2| alle tempie, gli sforzi spasmodici del vomito amaro e infrenabile, 6795 5| escrementizii, dell'atto spasmodico sterile e triste ch'era 6796 2| poco a poco:~ ~- Non ti spaventare, Giorgio... Non è nulla. 6797 5| riso, o Zarathustra, li spaventerà e li abbatterà come un soffio. 6798 6| lui quel fragore cresceva spaventosamente. Egli vedeva, come in un' 6799 6| mani una grossa spazzola e spazzolava un abito. Io m'indugiavo 6800 2| maggio, l'azzurro che si specchiava nella vetrata, la zona di 6801 5| carattere e una significazione speciali, un'impronta distinta come 6802 3| assumeva uno splendore specioso, chimerico, quasi sovrumano. 6803 5| solitario, il contemplatore, lo speculatore inerte, il malsicuro seguace 6804 1| rari, dediti alle più alte speculazioni della scienza moderna, freddi 6805 2| quattro o cinque telegrammi spediti da luoghi sempre diversi?~ ~« 6806 Ded| erede di Demetrio Aurispa si spegne qui ne' suoi brandelli di 6807 6| vita, senza paura io la spegnerei! Senza paura io la spengo.» 6808 2| fiammelle appena visibili; ne spegneva qualcuna; e i torchietti 6809 1| quantità di forza sensitiva da spendere in un amore. Necessariamente 6810 6| sapeva in che modo ella spendesse tutto quel denaro. Veramente, 6811 6| spegnerei! Senza paura io la spengo.» Con un gesto di supremo 6812 1| ripenso, rabbrividisco) poi la spennò quasi tutta, davanti a me, 6813 4| di godimento fisico, di spensieratezza. Fino a oggi, dalla sua 6814 4| a un tratto. La fiamma è spenta. Non l'amo più!» pensava 6815 3| fondo alle orbite, quasi spenti, che mostravano il segno 6816 2| riflettevano come in una spera, riposava un violino nella 6817 4| quel Signore che egli aveva sperato di conoscere in una rivelazione 6818 1| Dio mio, come tremo!~ ~Speravano di occupare nel treno uno 6819 3| e questa intuizione l'ho sperimentata cento volte e non mi ha 6820 2| del danno materiale, dello sperpero, del dissesto. Come posso 6821 1| tratto, rientrava un colombo sperso, battendomi le ali sul capo, 6822 6| i capelli grigi aridi e spessi; quegli occhi incavati sotto 6823 6| con costei; e andava giù spessissimo, col pretesto di farsi ripetere 6824 2| quale anche talvolta si spessiva così da divenire completamente 6825 5| lei.~ ~A poco a poco gli spettatori si sbandavano, si dileguavano. 6826 1| prendevano un'apparenza spettrale, come più l'aria s'illividiva 6827 5| colui che aveva sparso di spezie le vivande. Il benedicente, 6828 5| lo trascinasse lontano, spezzando d'un tratto ogni legame, 6829 4| Se invecchiavano, se si spezzavano, se si disfacevano pel gran 6830 1| macchiata da quelle mani, mi si spezzerebbe il cuore... Orribile! Orribile!»~ ~- 6831 3| golosità fanciullesca, ne spezzò con le dita l'orlo crepitante.~ ~- 6832 3| de l'annàte: la fava è la spia dell'annata.~ ~Il campo 6833 1| un qualunque inganno. Gli spiacque la facilità con cui ella 6834 3| irragionevole, stette a spiare su quel volto i minimi accenni, 6835 4| un frutto allora allora spiccato dal ramo.~ ~- Tieni! Tieni! 6836 1| vicenda del cielo, l'ombra spiegavasi di nuovo su le cose, pari 6837 4| in forma d'un breve, lo spiegò e lo mostrò a Giorgio.~ ~- 6838 5| ghiaia; e qualche cosa di spietato cadeva da quel cielo di 6839 3| l'Ascènze: oggi il grano spiga; non aspetta l'Ascensione.~ ~ 6840 5| che bastasse a sfamare una spigolatrice. Così, nell'ora del mangiare, 6841 5| canti dei mietitori e delle spigolatrici si alternavano, dall'alba 6842 3| fiorite:~ ~- La fàf é la spìje de l'annàte: la fava è la 6843 2| duravano, né giovavano a spingerlo verso la risoluzione virile. 6844 4| inesauribile. Su i lupini secchi e spinosi che avevano ferito i dolci 6845 4| una sonnambula sinistra, spinta ciecamente verso una mèta 6846 4| puntando i pollici, con piccole spinte consecutive; e apparivano 6847 4| quasi fantastica. Sembravano spinti alla mèta da una forza innaturale, 6848 5| bassa, col tetto di paglia, spiovente, il cui vertice era difeso 6849 4| d'un mistero dionisiaco, spirante quasi un'aura di antichissima 6850 6| sospiro saliva, un gemito spirava, una voce sommessa diceva 6851 6| avvolgeva, li serrava nelle sue spire veementi, li trasportava 6852 4| inferiore, privo d'ogni spiritualità, semplice strumento di piacere 6853 3| Come la sua bellezza si spiritualizza nella malattia e nel languore!» 6854 5| della filosofia moderna - splende nel suo aforisma figurato: « 6855 2| chiuse. La luna di maggio splendeva su i vetri dei balconi. 6856 1| Voglio dormire.~ ~- Che splendida creatura, quella! I più 6857 5| in forma di coni, dense e splendide di ricchezza adunata dalle 6858 2| guardava innanzi a sé con occhi splendidi, sorrideva d'un sorriso 6859 3| giallo, d'un colore sulfureo, splendidissimo. Le cinque fanciulle coglievano 6860 1| Poi a casa, quando mi spogliai, le ritrovai tutte...~ ~ 6861 6| loro sostanza si sublimasse spogliandosi dei bisogni vili. Credevano 6862 2| offerente. Ora incominciava a spogliare la casa, dove i suoi figli 6863 2| voce alterata, egli pareva spogliarsi della sua durezza e della 6864 4| la Rosa dell'Inferno, si spogliava all'improvviso d'ogni peccato 6865 6| gote accese. - Quasi mi spoglierei...~ ~Ripeteva Giorgio in 6866 3| ritmico nel lanciare le spole. Nell'aia contigua stava 6867 4| debolmente gli ossicini spolpati delle gambe e delle braccia 6868 5| notte tempo. Era tutto spolpato, macerato; ma aveva ancóra 6869 4| ad ogni nuovo giorno di sponsali. Vedevano esse cadere la 6870 5| rideva, conquistato dalla spontaneità di quell'allegrezza che 6871 4| floscio, mal coperte di maglie sporche e di stracci luccicanti, 6872 2| la madre in quel punto, sporgendosi dal davanzale, guardando 6873 1| tale, prima che colui si sporgesse; ed aveva nella voce un 6874 5| quelli del promontorio si sporsero. Tutti ammutolirono, nell' 6875 1| una voce rauca, lungo gli sportelli.~ ~Giorgio s'affacciò, un 6876 4| un piagnucolìo fioco. Le spose pregavano pel loro ventre 6877 2| suo cembalo confidente. Si sposeranno. Quale sarà la loro sorte? - 6878 2| Mi pare come di sentirmi spremere a poco a poco il cuore.~ ~ 6879 4| sublimazione della forma sprigionando da lei la vera essenza ideale 6880 4| minuti, pareva come intesa a sprigionare dalla profondità della sua 6881 4| la legna da ardere, aveva sprizzato sangue vivo sotto la scure 6882 1| pittore, un prerafaelita sprofondato nel brahmanesimo... Altri 6883 6| La spuma del fervido vino spruzzò la tovaglia.~ ~- Alla nostra 6884 3| acqua che grondava dalla spugna enorme ricadendo nella tinozza. 6885 3| giallastre, biancastre, spumando, tingendosi d'iridi pallide. 6886 5| assito si vedeva brillare e spumare l'onda. In un angolo della 6887 2| quei peli bianchi che gli spuntavano su le guance e sul mento 6888 2| avidissima; e per lei e per gli spurii dissipava tutte le sostanze, 6889 1| di vita consciente, nello squallore, nella nudità, nella supina 6890 1| quelle due parole, urlate a squarciagola da uomini invisibili, davano 6891 4| tra i suoi cincinni e poi squassava la testa circondandosi di 6892 1| Flaminia giunse fioco lo squillo d'una cornetta; il silenzio 6893 1| Dove sono le mie malinconie squisite e complicate, certe afflizioni 6894 1| parole la delicatezza, la squisitezza, la estrema idealità di 6895 2| nell'età in cui né vizii si sradicano né le abitudini si aboliscono. 6896 1| di una mano che volesse sradicarlo. Ambedue rimasero qualche 6897 3| Tutte le funtanelle se sò sseccàte.~ ~Pover'Amore mi'! More 6898 3| seguì l'agricoltore.~ ~- St'anne la cambágna dice: quest' 6899 1| sempre fresco e benefico.»~ ~Stabilirono di partire il due di aprile, 6900 6| dell'offerta, considerata la stabilità della posizione, la vecchia 6901 2| bene, che mi adori! Non si stacca mai da me, mai mai. Mi pare 6902 2| ed egli non ebbe cuore di staccarla, ma vide che una goccia 6903 1| talvolta dànno alle rive gli stagni solinghi.~ ~- Come mi piace 6904 3| Fa cchiù mmeràcule 'na stàlle de letáme, che 'na cchjìese 6905 1| e feminino!» Più oltre: «Stamani, al primo svegliarmi, guardavo 6906 6| ammirava, come davanti a una stampa.~ ~E accese una sigaretta. 6907 4| Tieni! Tieni! Tieni!~ ~Egli stampava forte ogni bacio su la bocca, 6908 6| segni al fondo delle sue stampe e delle sue tele.~ ~Giorgio 6909 4| sbigottito,~ ~- No. Sono stanchissima.~ ~- Vuoi dormire? Perché 6910 1| che tu non sai soffocare. Standomi vicina, tu senti che qualche 6911 2| regnava nella valle sotto stante; e la Maiella, tutta ancóra 6912 | star 6913 5| le pietre e io non posso starci? Così, su le pietre, il 6914 6| anche un poco la sedia per stargli da presso.~ ~- Sì; mi sento 6915 2| Sì, ora spesso vengo a starmene qui - rispose il padre, 6916 | starò 6917 | state 6918 2| l'altare. E ora che vuoi? Stattene a Roma e mangiati la tua 6919 4| deponevano ai piedi d'una statua i doni cereali. Le giovinette, 6920 2| esistenza prossimo al termine statuito. Quella curiosità per le 6921 | stavi 6922 2| pronunziate da un poeta, da Stefano Gondi («Ha voluto morire 6923 5| e il silenzio del cielo stellato sopra di lui diveniva più 6924 2| famiglia Aurispa, ha il suo stemma scolpito sotto il portico 6925 6| sovrapponevano, si mescevano, si stempravano, si dileguavano, sparivano 6926 4| vista.~ ~Di qua, di là, si stendevano le mèssi incontaminate, 6927 1| luce, mentre il mio spirito stentava a riacquistare il senso 6928 2| discordia incessante agita e sterilisce tutti i miei pensieri. Che 6929 5| il suo universo. La sua sterilità era incurabile. La sua esistenza 6930 2| uno stelo appassito; lo sterno, le costole, le scapule 6931 4| ingombro di macerie e di sterpi; frammenti di pietra scolpita 6932 4| strugge?~ ~E il vecchio stese la mano per palparla.~ ~- 6933 2| piegavano come se le forze stessero per abbandonarlo.~ ~- Ora, 6934 | stia 6935 | stiamo 6936 4| riamarlo. Il suo era l'amore stilite - sublime e solitario - 6937 4| agili tirsi; e i pampini stillanti, diafani contro la luce 6938 4| un sudore abondante gli stillava dalla fronte e dal cranio 6939 5| lacera su cui le lacrime stillavano; e disse:~ ~- Gli metterò 6940 4| nell'insidia. Ciascuno, stimandosi più avveduto e più esperto, 6941 5| degli stati fisici ch'esse stimolate determinavano e delle lor 6942 5| patimento per lui era uno stimolo, producendo in lui l'effetto 6943 4| lurido, d'onde uscivano due stinchi vellosi e chiazzati di fango 6944 5| Ella era appoggiata allo stipite della sua porta, sostenendo 6945 5| raggi obliqui brillava la stipula.~ ~Fece quel medesimo gesto 6946 6| dolorazioni sorde ed erranti, di stirature e di formicolii fastidiosi, 6947 4| bambino con un lembo della stola. La madre aveva sospesa 6948 5| mangiare e per bere su la stoppia, tra i covoni recenti, in 6949 4| po' il capo. Il sole m'ha stordita. Non è nulla...~ ~Ella aveva 6950 2| senti?~ ~- Così... un poco stordito... Ho la bocca amara; vorrei 6951 4| Giorgio.~ ~- Leggi. Qui c'è la storia.~ ~Era l'Imagine seguìta 6952 5| ansava, le acacie appena stormivano.~ ~E si udirono allora nel 6953 4| gobba. E, come camminavano stracche, curve, con le gambe aperte, 6954 4| coperte di maglie sporche e di stracci luccicanti, celebravano 6955 5| mille ponti e per mille strade verso il futuro, verso « 6956 4| sembravano venire da una strage: da uomini e donne che si 6957 6| afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l'orlo dell' 6958 2| imagine del padre agonizzante: stramazzava come fulminato, a terra, 6959 4| nella massa, d'improvviso stramazzò còlto da un accesso di mal 6960 5| into something rich and strange. E si ricordava dello sbarco 6961 4| sconvolti, violaceo come uno strangolato. Passò anche Aligi, l'uomo 6962 6| la bevo!» gridava Isolda strappandogli la coppa dalle mani. Vuota 6963 4| ginocchia, singhiozzando, strappandosi i capelli, percotendosi 6964 3| farle chieder tregua, a strapparle un grido di spasimo, a ridurla 6965 1| una smania furibonda di strapparmi dalle tempie dolenti questa 6966 3| rapidi d'uno spasimo, che le strappavano un gemito o un grido.~ ~ 6967 1| posavi la testa. Con le dita strappavo piano piano i brani della 6968 1| nostre mani. Clarice le strappò una penna; poi (ora che 6969 4| curve, con le gambe aperte, strascicando le scarpe plumbee, davano 6970 2| altra raccoglieva la cera, strascicandosi a fianco d'una specie di 6971 2| Udendo presso la tavola uno strascicare, si volse. Vide la testuggine 6972 2| pareva colorito da un sangue stravasato.~ ~- Da quando? - ripeté, 6973 4| con gli occhi leggermente stravolti. Trasalì ferita dal grido 6974 2| roco di quel petto senile straziava il giovine.~ ~Egli disse, 6975 4| Andiamo a vedere il bambino stregato.~ ~- Perché ci vai? Férmati 6976 2| d'inseguire il fuggiasco strepitando.~ ~- Che c'è? - chiese Giorgio 6977 3| sole come d'oro. S'udiva strepitare il telaio. Si scorgeva per 6978 4| gridi rauchi gli schiocchi strepitosi.~ ~- Quanto di strada, prima 6979 5| formato d'una sola tavola, strettissima, sostenuta da puntelli infissi 6980 4| forte, li tratteneva nelle strettoie della calca, li portava 6981 5| tratto; e l'argano girò stridendo più forte, battendo l'aria 6982 4| violacee sul pallore della cera stridenti, - tutti quei simulacri 6983 5| opera crudele.~ ~L'argano strideva girando per l'impulso delle 6984 6| collere d'una lotta fremevano, stridevano nell'impeto di quell'ascensione 6985 5| continuava, con una voce stridula, ritirando di tratto in 6986 2| misterioso, inconoscibile, che la stringe con un pugno di ferro; ed 6987 6| certi Angelini, con cui stringemmo amicizia intima. Nel piano 6988 2| La madre lo accarezzò, stringendo le labbra per trattenere 6989 2| le ginocchia di Giorgio e stringendoselo fra le braccia - non è vero, 6990 5| vero?~ ~Ella seguitava a stringergli le tempie fra le palme; 6991 1| un bisogno improvviso di stringersi, di mescolarsi, perdutamente.~ ~- 6992 1| getto sul tuo corpo, ti stringo, ti soffoco, impaziente 6993 1| verdeggiavano solcate di strisce chiarissime; qua e là, i 6994 4| chiesa per la bestia immonda strisciante nella polvere consacrata. 6995 4| tracce sanguigne i corpi striscianti passavano senza cancellarle, 6996 4| moti delle loro mandibole stritolanti, i gesti delle loro mani 6997 4| aspetto ignobile e ambiguo, strombettavano e vociavano su l'ingresso. 6998 2| torce, da quell'orribile strombettio. L'imagine lo empì di disgusto. 6999 4| ella disse, con la voce strozzata, senza distaccarsi da Giorgio.~ ~ 7000 4| Non vedi che ti si strugge?~ ~E il vecchio stese la 7001 2| qualcuna; e i torchietti si struggevano lacrimando. Ciascuno incappato 7002 1| androne dalle pareti di stucco marmorizzate e con que' 7003 1| celebre, continuatrice degli studi del marito (il defunto Boll) 7004 1| Non dormivo la notte, per studiare un modo di partir sola, 7005 2| scena che doveva accadere, studiò il proprio contegno, preparò 7006 Ded| col Passavanti; debbono studiosamente mirarsi negli Specchi di 7007 6| Luigi era un uomo dotto, studioso, modesto; Eugenia era una 7008 4| avanzava verso di loro uno stuolo d'uomini e di femmine in 7009 4| più rapido; lo lasciavano stupefatto e misero, sghignazzandogli 7010 3| luce, aroma, ritmo.~ ~La stupenda creatura, egli, ben egli 7011 1| esterna; e imaginava la stupidità dei loro discorsi a cui 7012 3| ci ferirà, ci turberà, ci stupirà. Noi vivremo in noi. Nessuno 7013 1| animale immondo. - Mi fai stupire.~ ~L'Exili sorrise.~ ~- 7014 2| arrestò; e guardò la madre stupito, tanto gli parve trasfigurata 7015 4| tra altri rumori; e si stupivano come mai di lontano essi