Cap.

 1  II|   occhi con un gemito sordo di voluttà. Era morto.~ ~Allora Monaldo,
 2  II|      specie di breviario della voluttà, delle voluttà più torbide
 3  II| breviario della voluttà, delle voluttà più torbide e bestiali,
 4 III|     animava, pareva vibrare di voluttà profonde e nascoste.~ ~Le
 5 III|     senso acuto e imperioso di voluttà serrò la gola del giovane.~ ~
 6  VI|        rifiutato un brivido di voluttà, delle più perverse voluttà
 7  VI|    voluttà, delle più perverse voluttà del suo corpo vibrante.~ ~
 8  VI|           io sono una fonte di voluttà, tu berrai fino all’ultima
 9  VI|     miracolosa celebrazione di voluttà gli apparve in tutta la
10  VI|        sotto il tormento della voluttà. Ed io ho voluto essere
11  VI|       attratte dalla romantica voluttà del terrore, gli sembrava
12 VII|      inseguito, gli sembrò una voluttà e vi si abbandonò senza
13  IX|    Garbini rilesse, con cupida voluttà, il piccolo biglietto su
14  IX|   assoluto imperio la prossima voluttà della conquista. Ed ora
15  IX|    infiammati dal sole e dalla voluttà.~ ~Ogni porta chiusa, stillante
16  IX|      nella discreta e pacifica voluttà dell’adulterio tollerato,
17   X|      un tempo. Provava un’acre voluttà leggendo il giornale di
18   X|    innanzi a lui con una sorda voluttà di bestia domata. Egli era
19   X|       un momento della propria voluttà, aveva fatto di se stessa,
20   X|         quella confusa ed acre voluttà di una sensazione completa
21   X|        rimpianto ardente, alle voluttà imperiali di quel luogo,
22   X|  pretoriani ribelli al riso di voluttà, saldato sulle labbra da
23  XI|      caro mio, non c’è maggior voluttà che poter rispondere a sè
24  XI|      con le narici vibranti di voluttà.~ ~Ora egli sedeva, immobile,
25 XII|      ora un brivido segreto di voluttà.~ ~– Povero Monaldo!...Come