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AL LETTORE
Chi vedrà fra' poeti contemporanei Giambatista Casti, nato nel quinto lustro del secolo XVIII e morto nel febbraio del 1804, griderà all'anacronismo; e più e più quando in fronte al primo volume di questa biblioteca leggerà il nome di Parini. Ma noi preghiamo si sospenda la censura e ne venga dato lo spiegarci.
Questa raccolta è, come abbiam detto, una continuazione della Biblioteca poetica del Buttura, il quale, pubblicati in 29 volumetti molti capi lavori da Dante ed Alfieri, affastellò nel vol. XXX ed ultimo sotto il titolo di Scelta di Poesie, terza età, saggi troppo brevi di esimii vati dello scorso secolo e del presente. Volendo noi un tal po' riparare a questo torto abbiamo preso come anella per congiungere la nostra alla scorsa età Parini e Casti.
Quanto alle poesie di quest'ultimo già molto si parlò nelle biografie francesi e molto più si fece per di lui fama colle traduzioni dell'Andrieux e del Paganel; sì che non istà a noi il laudare ciò che fu laudatissimo. Ci duole solo che il Casti, non casto ne' suoi versi, non:abbia, purgato, come erasi proposto, dalle troppe licenze le sue novelle, che se ciò avesse fatto, noi non saremmo astretti per rispetto ai costumi di privare il lettore delle rime in cui, a creder nostro, egli fece le migliori prove dell'ingegno suo.
Contiene questo volume la Grotta di Trofonio e il Re Teodoro in Venezia, drammi giocosi; seguono poi l'Asino Apologo, e la Camicia dell'uomo felice, novella da noi gastigata con acconce sottrazioni; vengono in appresso i due primi canti del poema gli Animali Parlanti e stan bene da sé sotto il titolo di Discussione e di Elezione del re degli Animali quadrupedi; abbiamo anche aggiunto l'Origine dell'Opera (di detto poema) che può considerarsi come una graziosa novella. Le Sestine ad un Frate cattivo suonatore d'organo, ed una scelta di Anacreontiche sono alla fine del volume, il quale speriamo infonderà nel lettore un po' di quell'umor gaio di cui natura dotò il Casti, e ch'ei seppe con tanta grazia ed abbondanza versare ne' suoi scritti.
A. RONNA
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