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Giovanni Battista Casti Relazione di un viaggio a Costantinopoli Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
1001 Rel| così dire indigena per l’incuria, e per la massima di fatalismo, 1002 Rel| gran prezzo fan venire dall’Indie, senza il minimo fregio 1003 Rel| montagnuola a pan di zuccaro. Poco indietro è il monte Imetto, che anche 1004 Rel| esser debbano al sovrano indifferenti e stranieri. Altro immenso 1005 Rel| una malattia per così dire indigena per l’incuria, e per la 1006 Rel| senso di compassione e d’indignazione; ma tali quali esse sono 1007 Rel| facilmente trasfondersi negli individui delle altre nazioni, ed 1008 Rel| non rimangono che pochi indizj [43] del vasto tempio di 1009 Rel| Per altro debole, leggero, indolente, e totalmente abbandonato 1010 Rel| raro e difficilmente vi s’induce, come se gli [27] interessi, 1011 Rel| Turchi trascuran gli studj, l’industria, l’agricoltura, il commercio, 1012 Rel| malissimamente lastricate, ineguali, incomode, sporche, e sovente 1013 Rel| pretendenti si è introdotto, e inesorabilmente si mantiene nella famiglia 1014 Rel| riparo. Era [47] imminente e inevitabile la rovina, e lo sfracassamento 1015 Rel| letteratura, non sono che inezie. I Turchi non istudiano, 1016 Rel| libertinaggio, benchè sconciamente infagottate e imbacuccate, avvien spesso 1017 Rel| delicatezza riguardo agli infedeli, vocabolo rispettivo, ch’ 1018 Rel| contrarne, e comunicare l’infezione. Bisogna però dire che anche 1019 Rel| con minor rischio d’esser ingannati nel prezzo, di quello che 1020 Rel| vile, ignorante, falsa, ingannatrice, cattiva. Le belle provincie 1021 Rel| costretti di servirsi di ingegneri stranieri, al comando ed 1022 Rel| tanta copia menti elevate, e ingegni sublimi in ogni genere, 1023 Rel| ed arti: che formano ed ingentiliscono gli animi colti e ben fatti, 1024 Rel| materiali giacenti a terra con ingiurioso dispregio, che farebbero 1025 Rel| passa a molti bastimenti inglesi, che colà si rendono per 1026 Rel| ornamento delle sue donne, e per ingombrarne i scrigni e li armadi senza 1027 Rel| le nazioni, onde sempre è ingombrata quell’ampia rada per trasportarle, 1028 Rel| poco un vasto orizzonte ingombrato tutto all’intorno da quell’ 1029 Rel| canali da sì gran tempo ingorga in quella voragine divoratrice, 1030 Rel| impediscono ai bastimenti l’ingresso nel canale, e conseguentemente 1031 Rel| rancori, inquietudini e inimicizie, che empiono sovente il 1032 Rel| ribalderie. Ora egli è amico, ora inimico dei Montenegrini: ma ed 1033 Rel| intorno a basso rilievo dagli inimitabili scalpelli di Fidia, che 1034 Rel| v’è chi sia leggermente iniziato in qualche scienza.~ ~Il 1035 Rel| ventaglioni di piuma che innalzano intorno a lui i zorbazi, 1036 Rel| con quelli stessi marmi innalzarono un trofeo a Temistocle sopra 1037 Rel| la famosa sconfitta dell’innumerevole flotta di Serse vinta e 1038 Rel| detto Propontide: indi, inoltrandosi verso il porto fra la detta 1039 Rel| loro reciprochi rancori, inquietudini e inimicizie, che empiono 1040 Rel| incolte, desolate, e quasi insalvatichite. [21] Il sistema della pubblica 1041 Rel| l’anima più apata, ed [6] insensibile. Pare colà tutto il mondo 1042 Rel| per la scaltra finezza e l’insidioso artifizio, onde nutrono 1043 Rel| Tutta questa popolazione insieme, compresi anche gli abitanti 1044 Rel| compagnia, ostacolo, difficoltà, insolenza, e durezza, ma officiose 1045 Rel| in oggi i tumulti, e le insolenze popolari, che altre volte 1046 Rel| distruzione. La nazion Greca che inspirata altre volte dall’entusiasmo 1047 Rel| suo intrepido coraggio, e instancabile attività viene riputato 1048 Rel| non troverebbero in quest’instruttissimo secolo esecutori, che anche 1049 Rel| sieno restati. Scampato dagl’insulti del tempo e dalla barbarie 1050 Rel| pulitissime barchette di vari intaglj fregiate, che traghettando 1051 Rel| professori dell’arte, e ove intatte ancora spirano le figure: 1052 Rel| alcuno alla custodia: s’intende allora che la bottega sia 1053 Rel| che la distruzione dell’intera monarchia, e l’esterminio 1054 Rel| ignora affatto, e ne lascia interamente la cura a suoi ministri. 1055 Rel| L’essere affatto tronca e interdetta la comunicazione de’ sessi 1056 Rel| prezzo, e tutto ciò che interessa, e sollecita la vanità delle 1057 Lett| trovano descritte molte interessanti particolarità del carattere, 1058 Rel| minimo vestigio, nè cosa che interessar possa [3] la curiosità del 1059 Rel| produzione di tutto ciò che può interessare la curiosità d’un viaggiatore, 1060 Rel| non possa fare a meno d’interessarsi, [42] e di essere sensibile 1061 Rel| danno, che in alcune parti interiori abbia cominciato a cedere, 1062 Rel| quelle d’una città, diviso interiormente in due lati, cioè in molte 1063 Rel| egli s’apre a guisa d’un interminabile fondo teatrale.~ ~Per quanto 1064 Rel| tutte di legno, e dipinte internamente ed esternamente a olio li 1065 Rel| circospezione, e senza l’interposto officio de’ suoi eunuchi, 1066 Rel| uso, se trovano ripiego d’interpretarla a lor profitto. Raramente 1067 Rel| assai spesso maliziosamente interpretata, o arbitrariamente amministrata 1068 Rel| abbellite sono da una non interrotta continuazione di casini, 1069 Rel| molta ciarlataneria non intervenga in queste portentose operazioni. 1070 Rel| stravaganti riti di una mal intesa religione possono spogliare 1071 Rel| eccettui qualche favorita, o intimo favorito, il riso, e la 1072 Rel| economia, non oserebbero intraprendere, e osando non troverebbero 1073 Rel| costante favore perchè pel suo intrepido coraggio, e instancabile 1074 Rel| rivalità di pretendenti si è introdotto, e inesorabilmente si mantiene 1075 Rel| interessante e varia, e vi introduce un tuono di maggior delicatezza 1076 Rel| finestroni al di sopra per introdurvi la luce, con porte che s’ 1077 Rel| Mussulmani, onde stimano inutile, e irreligioso ogni riguardo 1078 Rel| stupendo si [5] cercherebbe invano in tutto l’universo. La 1079 Rel| nave un momento prima d’investir l’altra obbedendo allo sforzo 1080 Rel| introdotta questa felice invidiabile sicurezza. L’orefice, il 1081 Rel| appartamenti, e si rende a tutti invisibile, come al presente il sultano 1082 Rel| delle loro donne, benchè invisibili agli sguardi maschili, e 1083 Rel| ed altri generi. Anche l’ippodromo che è la più spaziosa piazza 1084 Rel| rissa, o di un trasporto d’ira brutale, e non mai d’un 1085 Rel| animi loro, e li rendono irreconciliabili. E chi non sa che ciò che 1086 Rel| onde stimano inutile, e irreligioso ogni riguardo e precauzione. 1087 Rel| sono in fatto ne costa loro irremissibilmente la vita. Convien dire, che 1088 Rel| passeggera, ed inconcludente irrisione dei fanciulli, che il giannizzero, 1089 Rel| Ebrei ne’ suoi dominj non isdegna di crearli colà suoi consoli.~ ~ 1090 Rel| anche più elevata altra isolata montagnuola a pan di zuccaro. 1091 Rel| considerare la nazion turca isolatamente, o in rapporto alle altre 1092 Rel| considerarsi come un luogo isolato e separato dal resto della 1093 Rel| sentimento, e li ritorna sull’istante in calma. Altri si trincian 1094 Rel| disanguano il popolo. E queste istesse vessazioni servono poi di 1095 Rel| tutte le altre colla debita istruzione ed applicazione. Ciò che 1096 Rel| che inezie. I Turchi non istudiano, che la loro legge e si 1097 Rel| sebbene io sia un acerrimo ittiofago. Costretti dall’ostacolo, 1098 Rel| genere in confronto di quella iucomparabile prospettiva. Il riverbero 1099 Rel| ordinariamente senza quella jattanza, che accompagna la vana 1100 Rel| il vecchio bajlo ebbe dal Kaimakam.~ ~Dopo la permanenza d’ 1101 Rel| la bella caduta del fiume Kerka a Scardona sopra Sebenico, 1102 Rel| si trincian le carni con lame taglienti, o si immergono 1103 Rel| oziosa, è il cavalcare e lanciare lo zarit specie di giavellotto 1104 Rel| particolarmente i cotoni e le lane, delle quali poi si caricano 1105 Rel| scolpito: la così detta lanterna di Diogene che è una torricella 1106 Rel| strade dritte bastantemente larghe, alcune delle quali fiancheggiate 1107 Rel| trenta a cinquanta miglia in larghezza. Una infinità di isole grandi 1108 Rel| trattarsi con splendidezza. Non lascerò di dirvi che la lingua comune 1109 Rel| li ignora affatto, e ne lascia interamente la cura a suoi 1110 Rel| utili occupazioni. Tutto lasciano andare in rovina senza prendersene 1111 Rel| gran Visir, si potessero lasciar aperte le case tutte senza 1112 Rel| potranno in confronto di questa lasciare i gran potentati che faccia 1113 Rel| loro pratiche religiose da lasciarsi perfino uscir di mano una 1114 Rel| senza prendersi pensiero di lasciarvi alcuno alla custodia: s’ 1115 Rel| occasione al furto coll’aver lasciata aperta la casa, la donna 1116 Rel| uscendo dalla sua casupola, ne lasciò aperta la porta: onde alcuno 1117 Rel| degli assegnamenti, e dei lasciti pel loro alimento. Ella 1118 Rel| loro motti e atteggiamenti lascivi al suono di timpanetti, 1119 Rel| strette, malissimamente lastricate, ineguali, incomode, sporche, 1120 Rel| felicemente il dì 11 nel veneto lazzaretto per coronare con una lunga 1121 Rel| fenomeno, se v’è chi sia leggermente iniziato in qualche scienza.~ ~ 1122 Rel| circostanze. Per altro debole, leggero, indolente, e totalmente 1123 Lett| carattere, dei costumi e delle leggi di quel popolo, che trovandosi 1124 Rel| vicario del loro profeta, e legislatore può impiegare nei casi ove 1125 Rel| quegl’insigni maestri, e legislatori dell’arte. Ella fu opera 1126 Rel| scoscese: le case sono di legname, ordinariamente sopra poca 1127 Rel| stabilita, ove furono [48] lette le letterarie produzioni 1128 Rel| amichevole e non istudiata lettera famigliare. [31] Giusto 1129 Rel| ove furono [48] lette le letterarie produzioni dei lodevoli 1130 Rel| miglior situazione; ma appena levata l’ancora un improvviso rinforzo 1131 Rel| levante, che improvvisamente levossi, ci spinse verso sera entro 1132 Rel| vento si fosse rivolto a Libeccio. Si restò nonostante colà 1133 Rel| sono specie di ballerine di liberi costumi, che ordinariamente 1134 Rel| non le delizie d’un animo libero e tranquillo, o di un cuor 1135 Rel| benchè del volgo, e date al libertinaggio, benchè sconciamente infagottate 1136 Rel| areopago all’accademia del liceo già cospicui ricettacoli 1137 Rel| lascerò di dirvi che la lingua comune degli Ebrei di quelle 1138 Rel| da Alessandro ampliata da Lisimaco, e grandiosamente abbellita 1139 Rel| letterarie produzioni dei lodevoli studj de’ suoi membri. Fummo 1140 Rel| esecutori, che anche da lontano star potessero a fronte 1141 Rel| coi mezzi che fornisce il lucroso loro impiego, sono in caso 1142 Rel| Chi crederebbe che questi lugubri cimiteri servan di pubblico 1143 Rel| comunione delle cognizioni e dei lumi fra le nazioni colte e sociabili, 1144 Rel| scritto ex professo, che hanno lungamente soggiornato sulla faccia 1145 Rel| circa duecento miglia in lunghezza dallo stato di Ragusi sino 1146 Rel| che essi suppliscono, o si lusingano di supplire col numero, 1147 Rel| immenso portico. L’erba e le macerie ricoprono il superbissimo 1148 Rel| vista del Mar Nero, ove maestosamente egli s’apre a guisa d’un 1149 Rel| si possono riguardare le maestose rovine di quell’impareggiabile 1150 Rel| vestimento dà loro un’aria di maestoso, e di grande, che unita 1151 Rel| nazioni, di accettarle per maestre e d’imitarne i metodi e 1152 Rel| i Turchj avean posto il magazzino della polvere, lo fece saltar 1153 Rel| di primogenitura, ma di maggiorasco, sicchè il più anziano nella 1154 Rel| incontrastabil testimonianza di magnanimità, di grandezza, di sublimità 1155 Rel| impertinente rimarco) un turco così magnificamente vestito presso uno dei nostri 1156 Rel| vestigia dell’antica sua magnificenza. Il tempio di Teseo è quasi 1157 Rel| Troja, si scorgono ancora magnifici resti di quella città, che 1158 Rel| principal ragione che rendesi malagevole e mal sicuro il veleggiare 1159 Rel| alligna, e si è resa una malattia per così dire indigena per 1160 Rel| idea adequata, e sovente male ne applicano l’uso, se trovano 1161 Rel| Le strade sono strette, malissimamente lastricate, ineguali, incomode, 1162 Rel| sacrosanta, è assai spesso maliziosamente interpretata, o arbitrariamente 1163 Rel| ulivi. Solo compenso alla mancanza dei gran filosofi, de’ grandi 1164 Rel| nelle quali disposizioni non mancherà d’essere secondato e confermato 1165 Rel| confronto.~ ~Quantunque non manchi in Turchia gran [25] copia 1166 Rel| turco quando non gliene manchino i mezzi è magnifico, sono 1167 Rel| profitto, o tributo da quelle mancipate provincie.~ ~Certo è che 1168 Rel| burrasca ci gettò nel porto Mandria fra il Capo delle colonne ( 1169 Rel| serraglio di cabale, di maneggi e di femminili pettegolezze.~ ~ 1170 Rel| e durezza, ma officiose maniere, e facile agevolezza. Poichè 1171 Rel| introdotto, e inesorabilmente si mantiene nella famiglia ottomana 1172 Rel| educazione e della religione maomettana, che possono vedersi nelle 1173 Rel| notissima pe’ suoi squisiti maraschini. Si assistette alla prima 1174 Rel| riscuotono venerazione e maraviglia. Colonne di smisurata grandezza, 1175 Rel| di goderne, si trova più maravigliosa, e sorprendente, superiore 1176 Rel| corrisponde punto a questo maraviglioso esteriore. Le strade sono 1177 Rel| nero: fisionomia insomma marcatissima, e tratti caricati d’indole 1178 Rel| che la chiamavano la loro margherona.~ ~Usciti dalla rada d’Atene, 1179 Rel| Giannizzeri, e dei soldati di marina. Io per altro ho veduto 1180 Rel| sifoni, ossiano tromboni marini, che frammischiati di baleni 1181 Rel| non hanno, che de’ loro mariti o padroni, delle more schiave, 1182 Rel| dalle sponde del mar di Marmara sulle colline, che intorno 1183 Rel| sulle sponde del mar di Marmora, già detto Propontide: indi, 1184 Rel| Cinosura. Tre gran massi marmorei che vi restavano ancora 1185 Rel| frantumi del gran ponte marmoreo che vi conduceva dall’areopago 1186 Rel| lo fece saltar in aria. Marte non ha mai rispettato Minerva, 1187 Rel| Si partì da Zara li 3 marzo, e il secondo giorno si 1188 Rel| coprirsi il volto con una maschera negra: singolarità non altrove 1189 Rel| invisibili agli sguardi maschili, e rinchiuse negli inaccessibili 1190 Rel| del gran Signore tutte di massicci ricami, e di preziose gemme 1191 Rel| per l’incuria, e per la massima di fatalismo, di cui sono 1192 Rel| quella gomma [37] detta mastice, di cui fanno grand’uso 1193 Rel| seguente l’angusto porto di Mastric alla punta occidentale dell’ 1194 Rel| All’occasione de’ loro matrimonj fanno venire nelle loro 1195 Rel| colpo di bora ci forzò sul mattino a voltar bordo, e poggiar 1196 | medesime 1197 Rel| orientale, e in qualità di medico va di tempo in tempo a confessarla. 1198 Rel| stessa riguardarsi come non mediocre città, forma il complesso 1199 Rel| alla divina sapienza, e da Meemet fu convertito in uso di 1200 Rel| carico. La città è più bella, meglio fabbricata, e fors’anche 1201 Rel| lodevoli studj de’ suoi membri. Fummo ad osservare in una 1202 Rel| un rappresentante, e un membro nel tempo stesso della pubblica 1203 Rel| dal provveditore generale Memo si ricevè sontuoso trattamento, 1204 Rel| Coluri già Salamina, luogo memorabile per la famosa sconfitta 1205 Rel| le piazze, e le strade mendicando e pitocando; perchè i ricchi 1206 Rel| produceva in tanta copia menti elevate, e ingegni sublimi 1207 Rel| dai marinari per le già mentovate bore, che qui come altrove 1208 | mentre 1209 Rel| e qualunque altro ricco mercante occorrendogli di dover sortire 1210 Rel| ambizione e d’intrigo. Ivi mercanteggia l’arrogante favore, vende 1211 Rel| qualche camera, e ove li mercanti custodiscono le loro mercanzie 1212 Rel| destinata a un tal genere di mercanzia, e ciò in grandissima copia. 1213 Rel| mercanti custodiscono le loro mercanzie dal fuoco, e qualche altro 1214 Rel| quello che si corre nei mercati della [8] Cristianità. Questo 1215 Rel| spanderle per tutta l’Europa. La mescolanza delle medesime nazioni che 1216 Rel| forzar quel passaggio. Due mesi fummo arrestati parte all’ 1217 Rel| presentemente fa colà il sagro mestiere di vescovo. Partiti dopo 1218 Rel| di chittare e piastre di metallo percosse una contro l’altra. 1219 Rel| per maestre e d’imitarne i metodi e i sistemi. Questo orgoglio 1220 Rel| mezzogiorno, tre ore dopo mezzodì, al tramontar del sole, 1221 Rel| cioè la mattina all’alba, a mezzogiorno, tre ore dopo mezzodì, al 1222 Rel| che anche in oggi rende miele eccellente. Più in là il 1223 Rel| cominciò a sarpare per prendere miglior situazione; ma appena levata 1224 Rel| umano, pei vantaggi, e pei miglioramenti della società, per la reciproca 1225 | mila 1226 Rel| approssimazione a circa un milione e mezzo d’anime, delle quali 1227 Rel| molto la somma di dieci milioni di zecchini: ma il pubblico 1228 Rel| ascende a molti, e [24] molti millioni di zecchini di valore. Il 1229 Rel| Quella era il seminario e la miniera de’ grandi uomini, e la 1230 Rel| più preziose, e forse con minor rischio d’esser ingannati 1231 Rel| città. Oltre questo altri minori besestein vi sono per commestibili, 1232 Rel| potenti principi ridotti alla minuta economia, non oserebbero 1233 Rel| fibbie e di tutto il più minuto dettaglio della bizzaria 1234 Rel| fin nella gola, e tosto il miracolo è pronto per risanarli. 1235 Rel| più squisiti monumenti si miravano nell’Acropoli, ove gli avanzi 1236 Rel| Pera, e poco coi Turchi si mischiano, se non quanto il vantaggio 1237 Rel| cassa ne portò via alcuni miserabili abiti. Tornata la donna, 1238 Rel| discosta. Essa in oggi è un miserabilissimo villaggio, ove non rimangono 1239 Rel| e l’artificio più [33] misterioso per evitare le gelosie, 1240 Rel| di Cerere famoso pe’ suoi misterj eleusini. Si scorge ancora, 1241 Rel| condurlo con tal destrezza e mistero, che assai rara e difficile 1242 Rel| preziose pelli, e ogni altro mobile di gusto orientale, gemme, 1243 Rel| della stravaganza della moda volubile, capricciosa ed 1244 Rel| di Fidia, che servono di modelli e di scuola ai professori 1245 Rel| differenza fra l’antica e la moderna Atene. Quella era il seminario 1246 Rel| canale più si ristringe, di modo che le navi, che v’imboccano 1247 Rel| fra le sue sette sultane o mogli (chè tante un Gran Signore 1248 Rel| attaccati. Pure è cosa ben molesta e imbarazzante quel doversi 1249 Rel| agevolezza. Poichè non si dirà molestia da farne gran caso qualche 1250 Rel| per evitare le gelosie, le molestie e la zizzania delle sultane, 1251 Rel| nell’indolenza, e nella mollezza de’ loro serraglj. I Turchi 1252 Rel| totalmente abbandonato alle mollezze del serraglio. Poco, o forse 1253 | moltissimo 1254 Rel| spettacolo, se la nave un momento prima d’investir l’altra 1255 Rel| insensibile. Pare colà tutto il mondo adunato; pare quella la 1256 Rel| Turchi è seria, taciturna, monotona. Ordinariamente accade [ 1257 Rel| veneta è un tratto di paese montagnoso di circa duecento miglia 1258 Rel| quei selvaggi e indocili montanari. Poco lungi di là è Scutari, 1259 Rel| egli stesso a ritrovarlo. Montato che sarà poi il sultano 1260 Rel| è amico, ora inimico dei Montenegrini: ma ed essi ed egli sono 1261 Rel| montagne, che sono rami del Montenegro, e inaccessibili ricoveri 1262 Rel| posti a morte. Quando poi monterà sul trono potrà aver figli, 1263 Rel| impaziente di tanti ostacoli montò egli e tutto il seguito 1264 Rel| opera d’un armeno detto Moraggia, che presentemente si stampa 1265 Rel| mariti o padroni, delle more schiave, e degli schifosi 1266 Rel| ancora quasi intero. Il doge Morosini dopo la conquista della 1267 Rel| Conserva danneggiata nell’opera morta. Questo è il pericolo più 1268 Rel| Questi si chiamano campi de’ morti, altri appartenenti ai Turchi, 1269 Rel| città, altro ora non si mostra che il sito: ma benchè sfigurato 1270 Rel| spaziosissimo porto sono in continuo moto; un prodigioso numero di 1271 Rel| divertendo la brigata coi loro motti e atteggiamenti lascivi 1272 Rel| stessa col consenso del Muftì, che non manca mai d’accordarlo, 1273 Rel| di cui sono imbevuti i Mussulmani, onde stimano inutile, e 1274 Rel| ordinato coraggio, che fra i Musulmani degenera in ferocia nelle 1275 | n’ 1276 Lett| veduto dal Bosforo ha fatto nascere il pensiero di arricchire 1277 Rel| sarà egualmente chiuso, e nascosto agli sguardi di chicchessia, 1278 Rel| piuttosto grande che piccola, naso prominente, ciglia foltissime, 1279 Rel| Turchi, a quei che sono nati e cresciuti fra usi e costumi 1280 Rel| ove varie carovane della Natolia, d’Aleppo, di Damasco, [ 1281 Rel| grande, che unita alla loro natural gravità impone, e riscuote 1282 Rel| troppo vasta monarchia, e fra naturali inaccessibili barriere, 1283 Rel| causò moltissimi disastri, e naufragi nel golfo, e in tutto il 1284 Rel| se non colà. Dal Zante navigammo felicemente sino al Tenedo, 1285 Rel| prodigioso numero di stranieri e nazionali bastimenti, oltre quelli 1286 Rel| attività viene riputato l’uomo necessario alla monarchia: ma anche 1287 Rel| peso, senza casse e senza i necessarj stromenti, sicchè moltissimo 1288 Rel| Ella supplisce ancora alla negligenza del governo stabilendo locande 1289 Rel| il volto con una maschera negra: singolarità non altrove 1290 | nello 1291 Rel| ed inclinato all’armi, e nemico dei Cristiani, nelle quali 1292 Rel| bisogno e piacere. Sono netti nel loro corpo per le frequenti 1293 Rel| della città in preferenza di Nettuno.~ ~Giace questa città, altre 1294 | niente 1295 Rel| talvolta si fa condurre il nipote, o va egli stesso a ritrovarlo. 1296 Rel| donne turche per conservar nitidi i denti; di là partiti, 1297 | Niun 1298 | niuna 1299 | no 1300 Rel| quella ricca pompa, quella nobile semplicità di vestimento 1301 Rel| questo riguardo deve dirsi nociva, perniciosa, e pessima. 1302 Rel| e perchè finalmente la noja e l’impazienza cagionata 1303 Rel| confessarla. È questi un prete nominato De-Germano e addetto all’ 1304 Rel| rovine della vicina città di Nona, già non ignobil colonia 1305 | nostre 1306 Rel| galere della repubblica, e notissima pe’ suoi squisiti maraschini. 1307 Rel| negli altri stati non è noto in Turchia.~ ~Inauditi per 1308 Rel| in Costantinopoli il dì 7 novembre partii da quel porto col 1309 Rel| sorgono altissime, alpestri e nude montagne, che sono rami 1310 Rel| essi non solo han cura di nudrire, ma di fare pur anche degli 1311 Rel| insidioso artifizio, onde nutrono sempre una tal qual diffidenza 1312 Rel| prima d’investir l’altra obbedendo allo sforzo del timone non 1313 Rel| tramontana e di greco, che obbligano i naviganti a tenersi ben 1314 Rel| una fiera burrasca che ci obbligò d’andar a cercare il giorno 1315 Rel| ogni ragione, e renderlo l’obbrobrio dell’umanità. Un santone 1316 Rel| oggetti di curiosità, come obelischi, e colonne fattevi erigere 1317 Rel| porto di Mastric alla punta occidentale dell’isola di Scio, così 1318 Rel| qualunque altro ricco mercante occorrendogli di dover sortire della sua 1319 Rel| più) una ve ne sia, che occultamente professi la religione cattolica 1320 Rel| Poco, o forse nulla ei si occupa degli affari dell’impero, 1321 Rel| Armeni, Ebrei e Franchi, che occupati unicamente a’ loro interessi 1322 Rel| sensibile. Ciascuno è totalmente occupato o nel vigilante e servile 1323 Rel| commercio, e le altre utili occupazioni. Tutto lasciano andare in 1324 Rel| promulgata la nuova della presa d’Oczacoff, e che siasi in tal occorrenza 1325 Rel| arrogante favore, vende al più offerente i suoi potenti officj, e 1326 Rel| circospezione, e senza l’interposto officio de’ suoi eunuchi, che impiegano 1327 Rel| insolenza, e durezza, ma officiose maniere, e facile agevolezza. 1328 Rel| offerente i suoi potenti officj, e decide del destino del 1329 Rel| pericolosissima guerra potuto avrebbe offrir come quella un aspetto sì 1330 Rel| vastissimo tempio di Giove olimpico, di cui si posson vedere 1331 Rel| e ricca specialmente in olj squisiti. La città non è 1332 Rel| che non è però la Troja omerica distrutta dai Greci, ma 1333 Rel| diffatti accadono degli omicidi, ma questi son effetti d' 1334 Rel| altre nazioni, ed ella fa onore alla polizia ottomana. Il 1335 Rel| venale: cariche, impieghi, onori, e fin la stessa giustizia 1336 Rel| intervenga in queste portentose operazioni. Ma il più attento e il 1337 Rel| che possono vedersi nelle opere di coloro, che ne hanno 1338 Rel| minima pena d'apprestarvi opportun riparo.~ ~Oltre le moschee 1339 Rel| dire che si colga tempo più opportuno tanto per l’andare che pel 1340 Rel| fu possibile di vincere l’opposizione di quei bruschi villani, 1341 Rel| impetuosamente gettati sull’opposta pericolosa costa d’Italia, 1342 Rel| quindici mila Greci, poveri, oppressi, ignoranti, che non d’altro 1343 Rel| giogo del dispotismo, e nell’oppressione d’un avaro e ignorante governo [ 1344 Lett| rendere accetto questo piccolo Opuscolo. Il nome dell’Autore in 1345 Rel| dell’immortal Pericle, grand’oratore gran generale, grand’uomo 1346 Rel| gran filosofi, de’ grandi oratori, e dei grandi artisti, vi 1347 Rel| capitazione, e da qualunque altra ordinaria imposizione) dalle dogane, 1348 Rel| lunga non può reggere il mal ordinato coraggio, che fra i Musulmani 1349 Rel| invidiabile sicurezza. L’orefice, il gioielliere e qualunque 1350 Rel| loro usi e costumanze, e orgogliosi di loro stessi devono considerarsi 1351 Rel| e delle più remote parti orientali portano le austriache merci, 1352 Rel| la terra, e pormi sotto l’origliere i pezzi di marmo, come fanno 1353 Rel| la notte, che fu tetra ed orrida, non meno che il giorno 1354 Rel| oserebbero intraprendere, e osando non troverebbero in quest’ 1355 Rel| l’orizzonte, ricoperse d’oscurità il cielo, e proruppe in 1356 Rel| bagno, o forse altrove, non oserebbe avvicinarsi, e parlarle, 1357 Rel| vi è esempio, che alcuno osi entrarvi non che rapirne 1358 Rel| De-Germano e addetto all’ospedal francese per gli infetti 1359 Rel| infetti di peste condursi all’ospedale, e al sepolcro.~ ~L’essere 1360 Rel| trasgredire un tal precetto. Sono ospitalieri, e non hanno difficoltà 1361 Rel| Oltre queste antichità, osservabili sono ancora gli avanzi dell’ 1362 Rel| riparo.~ ~Oltre le moschee osservabilissima cosa è il gran besestein, 1363 Rel| edificj pubblici degni d’osservazione. I più rimarchevoli sono 1364 Rel| i varj e molti kioski, ossian casini di delizia del gran 1365 Rel| fummo circondati da sifoni, ossiano tromboni marini, che frammischiati 1366 Rel| bajlo impaziente di tanti ostacoli montò egli e tutto il seguito 1367 Rel| Cessata al fine la loro ostinazione si fece vela dai Dardanelli 1368 Rel| quattro giorni, sorpresi dall’ostro in cammino dovemmo poggiar 1369 Rel| otto ore avendo corso circa ottanta miglia, si giunse felicemente 1370 Rel| può considerarsi sicuro di ottener la sentenza favorevole.~ ~ 1371 Rel| chi più la paga. E chi l’ottiene, producendo testimonj a 1372 Rel| Dardanelli la mattina del 17 ottobre, e la mattina del 19 ci 1373 Rel| s’ascondano nei serraglj ottomani, poichè anche fra quelle, 1374 Rel| dalla vita sedentaria e oziosa, è il cavalcare e lanciare 1375 Rel| aspetto sì tranquillo e sì pacifico. Sento però presentemente 1376 Rel| suol darsi a chi più la paga. E chi l’ottiene, producendo 1377 Rel| ottomana. Il Gran Visir pagò sovrabbondantemente alla 1378 Rel| dabbenaggine. In genere non pajono essi abili per la scaltra 1379 Rel| in cene, al teatro e pei palchi, sottintendendovisi sempre 1380 Rel| altra isolata montagnuola a pan di zuccaro. Poco indietro 1381 Rel| comunemente il difetto d’essere panciute, e mal formate di piedi, 1382 Rel| eccellente. Più in là il monte Pantelico, d’onde gli Ateniesi tiravano 1383 Rel| ammirazione dello spettatore al pari di qualunque più celebre 1384 Rel| presentemente si stampa in Parigi, con lusso, e gran copia 1385 Lett| celebre Autore degli Animali parlanti ci ha lasciato nella presente 1386 Rel| oserebbe avvicinarsi, e parlarle, ma o fa sembiante di non 1387 Rel| ch’io prima di terminar di parlarvi di Costantinopoli vi dica 1388 Rel| religione. Il coraggio (parlo del semplice soldato) è 1389 Rel| le dice solamente qualche parola a bassa voce passando per 1390 Rel| ebbe di sollecitare la sua partenza non mi permise d’intervenire 1391 Rel| una volta al termine.~ ~Si partì da Zara li 3 marzo, e il 1392 Rel| fabbricate con un certo loro particolare, e bizzaro genere d’architettura, 1393 Lett| descritte molte interessanti particolarità del carattere, dei costumi 1394 Rel| Zante, e dopo quattro giorni partimmo per Cefalonia, nel cui spazioso 1395 Rel| I loro Bajrani specie di pasqua che essi celebrano dopo 1396 Rel| Eravi colà un’opera buffa passabilmente buona, e che noi trovammo 1397 Rel| 26] pubbliche rendite non passan di molto la somma di dieci 1398 Rel| qualche parola a bassa voce passando per timore di non dare scandalo 1399 Rel| del caffè senza zucchero, passar gran parte della giornata 1400 Rel| imboccano devono necessariamente passare sotto il tiro de’ loro cannoni. 1401 Rel| farne gran caso qualche passeggera, ed inconcludente irrisione 1402 Rel| spettacoli, teatri, ridotti, passeggi, divertimenti pubblici, 1403 Rel| cimiteri servan di pubblico passeggio, e tengan luogo d’Augarten, 1404 Rel| religione sono decisamente e passionatamente per li Russi: e i Franchi 1405 Rel| brillanti, pure la maggior loro passione è per le gemme colorate 1406 Rel| senza amore di libertà e di patria, senza gusto e senza idea 1407 Rel| il furto pubblico, e il peculato sì comune negli altri stati 1408 Rel| superbe porcellane, preziose pelli, e ogni altro mobile di 1409 Rel| grandezza, di sublimità di pensare? Io non sono entusiasta 1410 Rel| Inauditi per anche sono i casi pensati, e i delitti atroci, i quali 1411 Rel| circostanze, o in estrema penuria di danaro, il sovrano come 1412 Rel| chittare e piastre di metallo percosse una contro l’altra. Il favorito, 1413 Rel| andranno alla di lui morte a perdersi in quel baratro di ricchezze. 1414 Rel| venerazione talchè (mi si perdoni l’impertinente rimarco) 1415 Rel| potentati che faccia ai posteri perenne e incontrastabil testimonianza 1416 Rel| architettura già decaduta dalla perfezione, cui alcuni secoli prima 1417 Rel| rara fra noi. Si può andare perfin di notte coll’oro in mano 1418 Rel| ateniese, dell’immortal Pericle, grand’oratore gran generale, 1419 Rel| dire che anche nei più gran pericoli, l’uso e la frequenza ci 1420 Rel| opera morta. Questo è il pericolo più grande e più serio, 1421 Rel| impetuosamente gettati sull’opposta pericolosa costa d’Italia, ove sì pochi 1422 Rel| ed oppressa da attuale pericolosissima guerra potuto avrebbe offrir 1423 Lett| popolo, che trovandosi in un periodo del suo corso sociale altro 1424 Rel| opera, che testimoniando la perizia, l’eccellenza, e il gusto 1425 Rel| dal Kaimakam.~ ~Dopo la permanenza d’una ventina di giorni 1426 Rel| ciò che era possibile, e permesso di vedere, e non solamente 1427 Rel| sollecitare la sua partenza non mi permise d’intervenire come avrei 1428 Rel| riguardo deve dirsi nociva, perniciosa, e pessima. Avvezzi a gemere 1429 Rel| piede, che serve loro di perno, sicchè le gonne onde son 1430 Rel| bocconi a terra con tutta la persona in sul passaggio, e tutta 1431 Rel| timore d’inconveniente. La persuasione di questa donna non potrebbe 1432 Rel| sì mal custoditi, che son persuaso, che poca truppa con improvvisa 1433 Rel| che comprese tutte le sue pertinenze, come Galata, Pera, Scutari, 1434 Rel| partiti dopo quattro giorni, e pervenuti all’isola detta le Sapienze 1435 Rel| seco trasportare quella pesante reliquia del culto gentilesco 1436 Rel| cognita per l’abbondante pescaggione delle sardelle. Partiti 1437 Rel| eccellenti balboni che si pescano in quella spiaggia, e de’ 1438 Rel| dirsi nociva, perniciosa, e pessima. Avvezzi a gemere sotto 1439 Rel| di maneggi e di femminili pettegolezze.~ ~La successione al trono 1440 Rel| sepolto un gran frammento dal petto in su della statua colossale 1441 Rel| attore, o al reo, come a lui piace di produrre i testimonj, 1442 Rel| detto dalla quantità di piante che nascono in quei contorni, 1443 Rel| volte sì celebre, in una pianura formando un semicircolo 1444 Rel| una specie di chittare e piastre di metallo percosse una 1445 Rel| noi assediare i tempii, le piazze, e le strade mendicando 1446 Rel| un burattino, tanto n’è piccante e disparato il confronto.~ ~ 1447 Rel| della città.~ ~Zara è una picciola, una buona e ben costrutta 1448 Rel| infinità di isole grandi e picciole sparse lungo la sua costa 1449 Rel| sono coltivate e sparse di piccole città, di villaggi e d’abitazioni. 1450 Rel| rapidissima rotazione sopra un piede, che serve loro di perno, 1451 Rel| quello impareggiabile di san Pietro in Roma. È ben danno, che 1452 Rel| cielo, e proruppe in dirotta pioggia accompagnata da vento impetuoso. 1453 Rel| illuminati taciturnamente pipando. All’occasione de’ loro 1454 Rel| a gambe incrociate colla pippa in bocca, sorbendo di tempo 1455 Rel| dovemmo poggiar al porto di Pirano, ove il bajlo impaziente 1456 Rel| scialuppa nel celebre porto Pireo, e di là si passò a piedi 1457 Rel| e le strade mendicando e pitocando; perchè i ricchi somministran 1458 Rel| squisito lavoro, quadri, pitture, camei non formano il loro 1459 Rel| i grandi ventaglioni di piuma che innalzano intorno a 1460 Rel| secondo giorno si traversò placidamente il Guarnero, passaggio dalla 1461 Rel| urti della succida incivil plebe, che è la più facile a contrarne, 1462 Rel| paese: perciò finsero i poeti, che l’ulivo prodotto da 1463 Rel| degli altri monumenti di Pola in Istria. Tutto ciò non 1464 Lett| attratta dagli avvenimenti politici sull’Impero Ottomano, debbono 1465 Rel| posto il magazzino della polvere, lo fece saltar in aria. 1466 Rel| vi hanno fatto giuste, e ponderate osservazioni, e soprattutto 1467 Rel| cominciato a formarsi a ponente, si dilatò per tutto l’orizzonte, 1468 Rel| restan che frantumi del gran ponte marmoreo che vi conduceva 1469 Rel| tumulti, e le insolenze popolari, che altre volte tanto incomodo 1470 Rel| sue isole altre volte sì popolose e sì celebri son divenute 1471 Rel| talvolta di quadrelli di porcellana, che fan venire di Cristianità 1472 Rel| ma ricchi tapeti, superbe porcellane, preziose pelli, e ogni 1473 Rel| prezioso verde antico e di porfido. Tra tutti il più magnifico 1474 Rel| segno di baciar la terra, e pormi sotto l’origliere i pezzi 1475 Rel| fu però tale che bisognò porre in riparazione la Conserva 1476 Rel| amenissima la navigazione; mi portai fino a vista del Mar Nero, 1477 Rel| seco portolli a Venezia. Ci portammo il giorno seguente in scialuppa 1478 Rel| più remote parti orientali portano le austriache merci, particolarmente 1479 Rel| suole, anzi deve un Sultano portarsi in [35] qualche moschea 1480 Rel| Costantinopoli giunti a portata di goderne, si trova più 1481 Rel| Temistocle. Aveva Serse seco portato de’ marmi di Paros per innalzare 1482 Rel| introdurvi la luce, con porte che s’aprono la mattina, 1483 Rel| non intervenga in queste portentose operazioni. Ma il più attento 1484 Rel| delle quali fiancheggiate da porticati, e botteghe uniformi. Ciascuna 1485 Rel| fiancheggiavano cotesta strada di portici, statue, tempj, ed altri 1486 Rel| parimenti aperta la cassa ne portò via alcuni miserabili abiti. 1487 Rel| bajlo imbarcare, e seco portolli a Venezia. Ci portammo il 1488 Rel| tutti i comodi e sicurezze possibili, ma anche con un’aria di 1489 | posso 1490 | posson 1491 Rel| potentati che faccia ai posteri perenne e incontrastabil 1492 Rel| greci, o fattevi trasportare posteriormente dai gran sultani. All’estremità 1493 Rel| maschj sono incessantemente posti a morte. Quando poi monterà 1494 Rel| Istria. Tutto ciò non si potè da noi osservare, come l’ 1495 | potemmo 1496 Rel| di questa lasciare i gran potentati che faccia ai posteri perenne 1497 Rel| da due formidabili [14] potenze, dalle quali pare che avrian 1498 | poter 1499 | potranno 1500 | potrebbero 1501 | potreste 1502 Rel| contengono quindici mila Greci, poveri, oppressi, ignoranti, che 1503 Rel| altrove in tutto il levante praticata, se non colà. Dal Zante 1504 Rel| superstiziosi osservatori delle loro pratiche religiose da lasciarsi perfino 1505 Rel| possessori. Tutto in Turchia è precario, tutto è venale: cariche, 1506 Rel| irreligioso ogni riguardo e precauzione. I Franchi per altro, e 1507 Rel| Morea, sulla mezzanotte precedente il dì dell’Epifania fummo 1508 Rel| oserebbero trasgredire un tal precetto. Sono ospitalieri, e non 1509 Rel| inimicizia, e di un disegno premeditato; la loro religione, di cui [ 1510 Rel| imponente spettacolo. La premura, che il bajlo Giuliani ebbe 1511 Rel| di mare del paese venne premurosamente ad avvisare essere mal sicuro, 1512 Rel| che l’indolenza turca si prenda la minima pena d'apprestarvi 1513 Rel| quali cose niuna briga si prende il governo Ottomano.~ ~Il 1514 Rel| inganno e alla violenza, a prender danaro e poi tradire, ed 1515 Rel| lasciano andare in rovina senza prendersene la minima pena. I tanto 1516 Rel| una fragile rete, senza prendersi pensiero di lasciarvi alcuno 1517 Rel| ottomana è una catena di prepotenze, e di vessazioni. Il sovrano, 1518 Rel| preghiera, che la legge prescrive in certe tali e diverse 1519 Lett| incoraggiano gli Editori a presentarglielo.~ ~ ~ ~ 1520 Rel| chicchessia, eccetto di quelli che presiedono alla di lui instruzione 1521 Rel| confessarla. È questi un prete nominato De-Germano e addetto 1522 Rel| amicizia e di bontà. Si pretende che fra le sue sette sultane 1523 Rel| competenza, e rivalità di pretendenti si è introdotto, e inesorabilmente 1524 Rel| è venuto in mente senza pretensione o tuono decisivo di critico 1525 Rel| applicazione. Ciò che taluno ha preteso di pubblicare sulla letteratura, 1526 Rel| servono poi di titolo, e di pretesto al governo per toglier la 1527 Rel| propri suoi figli. E per prevenire le funeste conseguenze d’ 1528 Rel| qualunque idea si avesse potuto preventivamente formarsene. Tutto è piccolo 1529 Rel| religione, ma l’ereditarie prevenzioni sussistono tuttavia negli 1530 Rel| spiacevole, e pericoloso. E primieramente la peste, che più o meno 1531 Rel| nazioni, se si considera nel primo riguardo il turco è naturalmente 1532 Rel| non è già un diritto di primogenitura, ma di maggiorasco, sicchè 1533 Rel| i ricoveri. Questa è la principal ragione che rendesi malagevole 1534 Rel| della colpa. La ragione principale però per cui i rei turchi 1535 Lett| Autore in ogni tempo, ed oggi principalmente l’attenzione di tutta l’ 1536 Rel| ai nostri tempi i potenti principi ridotti alla minuta economia, 1537 Rel| osservare in una casa propria e privata una considerabile produzione 1538 Rel| con certe condizioni e privilegj, e la Spagna che non soffre 1539 | pro 1540 Rel| la porta: onde alcuno che probabilmente non sarà stato turco, vi 1541 Rel| trattenni in Costantinopoli procurai di vedere, e osservare quanto 1542 Rel| costumanze europee, che procuran loro ammiratori e adoratori. 1543 Rel| sono in continuo moto; un prodigioso numero di stranieri e nazionali 1544 Rel| la paga. E chi l’ottiene, producendo testimonj a sua scelta e 1545 Rel| libertà, e della gloria produceva in tanta copia menti elevate, 1546 Rel| reo, come a lui piace di produrre i testimonj, questa preferenza 1547 Rel| privata una considerabile produzione di tutto ciò che può interessare 1548 Rel| 48] lette le letterarie produzioni dei lodevoli studj de’ suoi 1549 Rel| ne sia, che occultamente professi la religione cattolica per 1550 Rel| che ne hanno scritto ex professo, che hanno lungamente soggiornato 1551 Rel| di modelli e di scuola ai professori dell’arte, e ove intatte 1552 Rel| religione, e vicario del loro profeta, e legislatore può impiegare 1553 Rel| comune degli uomini, pei progressi dello spirito umano, pei 1554 Rel| della vittoria, ch’egli si prometteva. Dopo la sconfitta di Serse 1555 Rel| grande che piccola, naso prominente, ciglia foltissime, guardatura 1556 Rel| volte aridi: si scorgono i promontorj Sigeo, e Reto, ma della 1557 Rel| la calma, dacchè vi si è promulgata la nuova della presa d’Oczacoff, 1558 Rel| sbigottimento non diè luogo alla pronta riflessione e al riparo. 1559 Rel| sono tutti una canaglia pronti sempre all’inganno e alla 1560 Rel| un pubblico supplizio non propali lo scandalo della colpa. 1561 Rel| Acropoli, ove gli avanzi del propileo del teatro, del tempio d’ 1562 Rel| mar di Marmora, già detto Propontide: indi, inoltrandosi verso 1563 | propri 1564 | propria 1565 Rel| ricoperse d’oscurità il cielo, e proruppe in dirotta pioggia accompagnata 1566 Rel| di quella iucomparabile prospettiva. Il riverbero di luce che 1567 Rel| tanto decantata bellezza del prospetto esteriore di Costantinopoli 1568 Rel| colonnello, i giannizzeri prostesi bocconi a terra con tutta 1569 Rel| 39] quell’imperatore gran protettore e ristauratore d’Atene; 1570 Rel| Minerva desse a questa dea la protezione della città in preferenza 1571 Rel| turco riesce assai bene, prova, che egualmente [23] potrebbero 1572 Rel| dì d’oggi incontrastabili prove della loro eccellenza. Rotte 1573 Rel| pubbliche rendite sono assegnate provenienti dal caraggio, ossia capitazione 1574 Rel| provveditore generale della provincia e d’un arcivescovo, stazione 1575 Rel| esempio le biade, e le altre provvisioni che le provincie son tenute 1576 Rel| che taluno ha preteso di pubblicare sulla letteratura, non sono 1577 Rel| dignità anche quella di pulitezza e di dolcezza. Se qualche 1578 Rel| grande; un’infinità di snelle pulitissime barchette di vari intaglj 1579 Rel| vergognosi che vien segretamente punito, acciocchè un pubblico supplizio 1580 Rel| ignoranza riguardo ancora ai punti più essenziali per la conservazione 1581 | qua 1582 Rel| dorature, e talvolta di quadrelli di porcellana, che fan venire 1583 Rel| per coronare con una lunga quarantena un lunghissimo e disastrosissimo 1584 | quegl 1585 Rel| potreste immaginarvi la quiete, e la sicurezza con cui 1586 Rel| 6 si diè fondo in porto Quieto. Di là dopo [50] quattro 1587 Rel| casupole che contengono quindici mila Greci, poveri, oppressi, 1588 Rel| solo nome di peste ci fa raccapriccio, e spavento, e in Costantinopoli 1589 Lett| Impero Ottomano, debbono raccomandarlo al Lettore, ed incoraggiano 1590 Rel| lungo soggiorno. Diverse ragioni lo devono rendere incomodo, 1591 Rel| siasi in tal occorrenza rallentata l’animosità che da tanto 1592 Rel| filosofico sentimento ne rammenta l’estinto splendore. Ma 1593 Rel| esercitare fra loro reciprochi rancori, inquietudini e inimicizie, 1594 Rel| intorno come trottole con rapidissima rotazione sopra un piede, 1595 Rel| capace di sorprendere, di rapire, ed incantare l’anima più 1596 Rel| alcuno osi entrarvi non che rapirne una spilla. Non è gran tempo 1597 Rel| turca isolatamente, o in rapporto alle altre culte nazioni, 1598 Rel| signoria, che accompagna un rappresentante, e un membro nel tempo stesso 1599 Rel| etichetta, e in cerimonie di rappresentanza, come colà è antichissimo 1600 Rel| interpretarla a lor profitto. Raramente falsi fra loro, facilmente 1601 Rel| quella città ha resi più rari in oggi i tumulti, e le 1602 Rel| pensiero di tenersi in riserva rarissimamente ne sono attaccati. Pure 1603 Rel| separato dal pubblico, che raro e difficilmente vi s’induce, 1604 Rel| colonia romana, e poi sede dei re Slavi croati. La Dalmazia 1605 Rel| farebbero l’ornamento di reali gallerie e di gabinetti. 1606 Rel| accademia economica agraria colà recentemente stabilita, ove furono [48] 1607 Rel| miglioramenti della società, per la reciproca comunione delle cognizioni 1608 Rel| restano d’esercitare fra loro reciprochi rancori, inquietudini e 1609 Rel| direzione, per cui era spinta al reciproco conquasso. Urtarono nonostante; 1610 Rel| militare, alla lunga non può reggere il mal ordinato coraggio, 1611 Rel| ogni dove quelle felici regioni, tutti sono o affatto distrutti, 1612 Rel| altro fratello cadetto, egli regnar dovrebbe prima che giunger 1613 Rel| idee, nè all’ambizione di regnare. Oltre queste antichità, 1614 Rel| l’Egitto, il Caucaso, il regno di Babilonia, e ultimamente 1615 Rel| principale però per cui i rei turchi sono segretamente 1616 Rel| trasportare quella pesante reliquia del culto gentilesco ma 1617 Rel| Damasco, [36] e delle più remote parti orientali portano 1618 Rel| l’uomo d’ogni ragione, e renderlo l’obbrobrio dell’umanità. 1619 Rel| la principal ragione che rendesi malagevole e mal sicuro 1620 Rel| incomodo e pericoloso ne rendevano il soggiorno. Non potreste 1621 Rel| preferenza all’attore, o al reo, come a lui piace di produrre 1622 Rel| parte delle galere della repubblica, e notissima pe’ suoi squisiti 1623 Rel| sempre v’alligna, e si è resa una malattia per così dire 1624 Rel| introdotta in quella città ha resi più rari in oggi i tumulti, 1625 Rel| birbon di Bassà che si è reso celebre per la sua ribellione 1626 Rel| presuntivo della corona, resta chiuso ne’ suoi appartamenti, 1627 Rel| bianchissimo marmo costrutto, e non restan che frantumi del gran ponte 1628 Rel| all’uscir di quella rada, a restarvi una decina di giorni, si 1629 Rel| antichità, che [40] a noi sieno restati. Scampato dagl’insulti del 1630 Rel| gran massi marmorei che vi restavano ancora furono fatti dal 1631 Rel| della porta una fragile rete, senza prendersi pensiero 1632 Rel| scorgono i promontorj Sigeo, e Reto, ma della città non v’è 1633 Rel| ribellione e per le sue ribalderie. Ora egli è amico, ora inimico 1634 Rel| reso celebre per la sua ribellione e per le sue ribalderie. 1635 Rel| veder senza sbigottimento, e ribrezzo corpi infetti di peste condursi 1636 Rel| tempo si richiederebbe a ricaricarli: e in oltre la smisurata 1637 Rel| essere ben contento se può ricavare qualche profitto, o tributo 1638 Rel| conquistate provincie, per tante ricchissime confiscazioni, e per tanti 1639 Rel| gioielliere e qualunque altro ricco mercante occorrendogli di 1640 Rel| in abito attillato, e di ricercato lavoro, con istudiata frisatura, 1641 Rel| accademia del liceo già cospicui ricettacoli delle scienze, della dottrina, 1642 Rel| provveditore generale Memo si ricevè sontuoso trattamento, feste, 1643 Rel| uscir dalla fucina, e non ne ricevono alcun danno. Non v’è dubbio 1644 Lett| tutto il resto d’Europa, ha richiamato, e richiama tuttora sopra 1645 Rel| sicchè moltissimo tempo si richiederebbe a ricaricarli: e in oltre 1646 Rel| scrupolosissimi osservatori, impone di riconciliarsi ogni venerdì coi loro confratelli, 1647 Rel| indocili e disdegnosi di riconoscere la superiorità delle più 1648 Rel| gran Visir, che avendola riconvenuta d’aver dato occasione al 1649 Rel| dilatò per tutto l’orizzonte, ricoperse d’oscurità il cielo, e proruppe 1650 Rel| tracio di cui ambe le sponde ricoperte, e abbellite sono da una 1651 Rel| portico. L’erba e le macerie ricoprono il superbissimo studio tutto 1652 Rel| tutto il levante veneto. Ci ricoverammo, come Dio volle, il dì 7 1653 Rel| verità le cose son oggi ridotte a segno, che il Gran Signore 1654 Rel| giavellotto di legno, in che essi riescono molto abili e destri. Sono 1655 Rel| distrutta dai Greci, ma la Troja rifabbricata da Alessandro ampliata da 1656 Rel| affannosi e brutali, finchè o rifiniti, o sopraffatti da un eccesso 1657 Rel| non diè luogo alla pronta riflessione e al riparo. Era [47] imminente 1658 Rel| questi oggetti, e a queste riflessioni che naturalmente nascono 1659 Rel| facilmente combustibile. La rigorosa, e vigilante polizia, che 1660 Rel| altre arti per altro che riguardano i loro usi e costumi, l’ 1661 Rel| muraglie della città stavasi a riguardar quel tristo spettacolo, 1662 Rel| conservasse. Non si possono riguardare le maestose rovine di quell’ 1663 Rel| ma egli è così abituato a riguardarlo per suo esclusivamente, 1664 Rel| quali potrebbe da se stessa riguardarsi come non mediocre città, 1665 Rel| sottintendendovisi sempre i debiti riguardi di sanità. Eravi colà un’ 1666 Rel| struttura, e di bellissimi bassi rilievi adorna: i grandiosi resti 1667 Rel| miserabilissimo villaggio, ove non rimangono che pochi indizj [43] del 1668 Rel| si perdoni l’impertinente rimarco) un turco così magnificamente 1669 Rel| del viaggiatore, che la rimembranza della sua celebrità.~ ~I 1670 Rel| autorità sulle provincie più rimote, e situate all’estremità 1671 Rel| agli sguardi maschili, e rinchiuse negli inaccessibili loro 1672 Rel| levata l’ancora un improvviso rinforzo di vento trasportò impetuosamente 1673 Rel| di comunicarvi così alla rinfusa, e senza ordine qualche 1674 Rel| all’impero, non seppe mai rinunziare nè alla grandiosità delle 1675 Rel| tale che bisognò porre in riparazione la Conserva danneggiata 1676 Rel| applicano l’uso, se trovano ripiego d’interpretarla a lor profitto. 1677 Rel| di cento venti miglia per riprendere il porto di Zean. Dopo diciotto 1678 Rel| fin la stessa giustizia riputata fra loro sì sacrosanta, 1679 Rel| instancabile attività viene riputato l’uomo necessario alla monarchia: 1680 Rel| il miracolo è pronto per risanarli. Altri prendono, e tengono 1681 Rel| preziose, e forse con minor rischio d’esser ingannati nel prezzo, 1682 Rel| natural gravità impone, e riscuote una tal qual venerazione 1683 Rel| ma tali quali esse sono riscuotono venerazione e maraviglia. 1684 Rel| oro e d’argento che essi riserbano solo per l’abbigliamento 1685 Rel| pensiero di tenersi in riserva rarissimamente ne sono attaccati. 1686 Rel| favorita, o intimo favorito, il riso, e la gioja colà dentro 1687 Rel| erario ha moltissime altre risorse. Per esempio le biade, e 1688 Rel| Alessandri e i Cesari soli risparmiavano l’assalto alle parti più 1689 Rel| magnifico però e il più rispettabile edificio è quello di santa 1690 Rel| denaro poi del sovrano è rispettatissimo, onde il furto pubblico, 1691 Rel| in aria. Marte non ha mai rispettato Minerva, e gli Alessandri 1692 Rel| agli infedeli, vocabolo rispettivo, ch’essi usano per dinotare 1693 Rel| dal cuore di ciascuno. Un rispettoso contegno, un alto silenzio, 1694 Rel| aperta la casa, la donna rispose: io mi credeva, che essendo 1695 Rel| son effetti d'improvvisa rissa, o di un trasporto d’ira 1696 Rel| imperatore gran protettore e ristauratore d’Atene; consistono essi 1697 Rel| altri, ove il canale più si ristringe, di modo che le navi, che 1698 Rel| potrà forse presto, o tardi risultare la total distruzione del 1699 Rel| in porto.~ ~Nonostante i ritardi e gl’incomodi del nostro 1700 Rel| impazienza cagionata dal lungo ritardo del nostro viaggio, ci faceva 1701 Rel| tal segno gli stravaganti riti di una mal intesa religione 1702 Rel| egli s’era scelto il suo ritiro. Principe magnifico, che 1703 Rel| vita e il sentimento, e li ritorna sull’istante in calma. Altri 1704 Rel| tanto per l’andare che pel ritorno, evitando d’incontrare la 1705 Rel| proporzione del profitto, che ne ritraggono, e cose simili. Per verità 1706 Rel| nipote, o va egli stesso a ritrovarlo. Montato che sarà poi il 1707 Rel| viaggio di Costantinopoli deve riuscir facile e piacevole; con 1708 Rel| egualmente [23] potrebbero riuscire in tutte le altre colla 1709 Rel| conseguenze d’una competenza, e rivalità di pretendenti si è introdotto, 1710 Rel| iucomparabile prospettiva. Il riverbero di luce che rendono in faccia 1711 Rel| sorte il vento si fosse rivolto a Libeccio. Si restò nonostante 1712 Rel| tale, che se per qualche rivoluzione, o vicenda di cose venissero 1713 Rel| impareggiabile di san Pietro in Roma. È ben danno, che in alcune 1714 Rel| già non ignobil colonia romana, e poi sede dei re Slavi 1715 Rel| erigere dagli imperadori romani e greci, o fattevi trasportare 1716 Rel| trottole con rapidissima rotazione sopra un piede, che serve 1717 Rel| sottili campanili di figura rotonda. Varj inoltre sono i vizj, 1718 Rel| continuamente gonfie, e rotondeggianti a guisa di campane. Altri 1719 Rel| prove della loro eccellenza. Rotte e mezzo sepolte si scorgono 1720 Rel| e tengono in bocca ferri roventi, che si veggono scintillanti 1721 Rel| di Minerva che anche così rovinato e distrutto come è, è uno 1722 Rel| donna il prezzo degli abiti rubati. Il denaro poi del sovrano 1723 Rel| e passionatamente per li Russi: e i Franchi non essendo 1724 Rel| testimonianza dello stesso sacerdote, che vestito all’orientale, 1725 Rel| dovrebbe il vincolo più sacro è stato sempre seme funesto 1726 Rel| giustizia riputata fra loro sì sacrosanta, è assai spesso maliziosamente 1727 Rel| presentemente fa colà il sagro mestiere di vescovo. Partiti 1728 Rel| magazzino della polvere, lo fece saltar in aria. Marte non ha mai 1729 Rel| quello impareggiabile di san Pietro in Roma. È ben danno, 1730 Rel| sempre i debiti riguardi di sanità. Eravi colà un’opera buffa 1731 Rel| obbrobrio dell’umanità. Un santone allora rende loro la vita 1732 Rel| loro dervis, e dei loro santoni, d’alcuni de’ quali mi feci 1733 Rel| deboli d’una piazza, se sapevano che qualche capo d’opera 1734 Rel| imperatore, alla divina sapienza, e da Meemet fu convertito 1735 Rel| pervenuti all’isola detta le Sapienze alla punta meridionale della 1736 Rel| abbondante pescaggione delle sardelle. Partiti da Lissa l’ultimo 1737 | sarebbe 1738 | sarebbero 1739 Rel| alba di cui si cominciò a sarpare per prendere miglior situazione; 1740 Rel| della giustizia, e della saviezza: e di tant’altre celebratissime 1741 Rel| con improvvisa sorpresa sbarcando potrebbe facilmente impadronirsene, 1742 Rel| dunque, e tutta la compagnia sbarcò a terra, ove dal provveditore 1743 Rel| discendenti degli Ebrei scacciati, secoli sono, di Spagna, 1744 Rel| rilievo dagli inimitabili scalpelli di Fidia, che servono di 1745 Rel| pajono essi abili per la scaltra finezza e l’insidioso artifizio, 1746 Rel| contro i cristiani, che essi scaltri credono, e artifiziosi. 1747 Rel| Dardanelli. Il decantato Scamandro e il Simoenta non sono in 1748 Rel| 40] a noi sieno restati. Scampato dagl’insulti del tempo e 1749 Rel| caduta del fiume Kerka a Scardona sopra Sebenico, e i resti 1750 Rel| quali diverse colossali scavate dalle rovine della vicina 1751 Rel| producendo testimonj a sua scelta e a suo piacere, può considerarsi 1752 Rel| Spalatro, e ove egli s’era scelto il suo ritiro. Principe 1753 Rel| quei bruschi villani, e gli schiamazzi delle contadine colà accorse 1754 Rel| gran numero di servi, di schiavi e di schiave, eccellenti 1755 Rel| delle more schiave, e degli schifosi eunuchi, e solo il vederle 1756 Rel| portammo il giorno seguente in scialuppa nel celebre porto Pireo, 1757 Rel| roventi, che si veggono scintillanti uscir dalla fucina, e non 1758 Rel| occidentale dell’isola di Scio, così detto dalla quantità 1759 Rel| cui sono in gran rilievo scolpiti gli otto venti principali 1760 Rel| cotal vento, che in esso è scolpito: la così detta lanterna 1761 Rel| al libertinaggio, benchè sconciamente infagottate e imbacuccate, 1762 Rel| Scutari dalla parte d’Asia si scopre a poco a poco un vasto orizzonte 1763 Rel| della città. Quantunque si scorga in esso l’architettura già 1764 Rel| suoi misterj eleusini. Si scorge ancora, benchè sfigurato, 1765 Rel| poichè anche fra quelle, che scorrono le strade benchè del volgo, 1766 Rel| decina di giorni, si fece una scorsa ad Eleusi poco discosta. 1767 Rel| incomode, sporche, e sovente scoscese: le case sono di legname, 1768 Rel| donne, e per ingombrarne i scrigni e li armadi senza mai più 1769 Rel| di coloro, che ne hanno scritto ex professo, che hanno lungamente 1770 Rel| tuono decisivo di critico scrittore, ma colla libertà d’una 1771 Lett| osservazioni di molti e valenti scrittori. La bella ed evidente dipintura 1772 Rel| religione, di cui [18] essi sono scrupolosissimi osservatori, impone di riconciliarsi 1773 Rel| gli architravi, e i fregi sculti intorno a basso rilievo 1774 Rel| servono di modelli e di scuola ai professori dell’arte, 1775 | sebbene 1776 Rel| fiume Kerka a Scardona sopra Sebenico, e i resti dei grandiosi 1777 Rel| disposizioni non mancherà d’essere secondato e confermato da coloro che 1778 Rel| vita sedentaria, e l’uso di sedersi a gambe incrociate. Poco 1779 Rel| circonvicini ancoraggi fummo sedici o diciotto giorni, tre volte 1780 | sei 1781 Rel| inaccessibili ricoveri di quei selvaggi e indocili montanari. Poco 1782 Rel| avvicinarsi, e parlarle, ma o fa sembiante di non conoscerla, o le 1783 Rel| capricciosa ed effeminata sembrerebbe a chiunque dotato sia d’ 1784 Rel| più sacro è stato sempre seme funesto di divisione, e 1785 Rel| una pianura formando un semicircolo intorno a una montagnuola 1786 Rel| moderna Atene. Quella era il seminario e la miniera de’ grandi 1787 Rel| Il coraggio (parlo del semplice soldato) è certamente dal 1788 Rel| ricca pompa, quella nobile semplicità di vestimento dà loro un’ 1789 Rel| tempio dell’universo, se sen’eccettui quello impareggiabile 1790 Rel| sua costa formano diversi seni e canali, ed amenissima 1791 Rel| considerarsi sicuro di ottener la sentenza favorevole.~ ~Il naturale 1792 Rel| tranquillo e sì pacifico. Sento però presentemente svanita 1793 Rel| condursi all’ospedale, e al sepolcro.~ ~L’essere affatto tronca 1794 Rel| eccellenza. Rotte e mezzo sepolte si scorgono ancora qua e 1795 Rel| sfigurato, il tempio, e mezzo sepolto un gran frammento dal petto 1796 Rel| cipressi, e ricoperti di sepolture. Questi si chiamano campi 1797 Rel| abdicazione all’impero, non seppe mai rinunziare nè alla grandiosità 1798 Rel| da tanti secoli vanno a seppellirsi nel serraglio del Sultano 1799 Rel| la società de’ Turchi è seria, taciturna, monotona. Ordinariamente 1800 Rel| questi lugubri cimiteri servan di pubblico passeggio, e 1801 Rel| rotazione sopra un piede, che serve loro di perno, sicchè le 1802 Rel| serraglj; gran numero di servi, di schiavi e di schiave, 1803 Rel| occupato o nel vigilante e servile esercizio del suo impiego 1804 Rel| smisurata mole d’alcuni di essi servir deve piuttosto d’impaccio 1805 Rel| è che sono costretti di servirsi di ingegneri stranieri, 1806 Rel| abbigliamento della loro servitù: oltre alle gioje che brillano 1807 Rel| le schiave impiegate al servizio delle sultane, e del serraglio: 1808 Rel| interdetta la comunicazione de’ sessi non può inoltre rendere 1809 Rel| poichè l’ammissione del bel sesso nella società la rende più 1810 Rel| città istessa dalla parte settentrionale, fattavi aggiungere da [ 1811 Rel| timore che ne sia tolto. La severità del governo su questo punto, 1812 Rel| investir l’altra obbedendo allo sforzo del timone non avesse alquanto 1813 Rel| inevitabile la rovina, e lo sfracassamento d’ambe le navi a vista del 1814 Rel| continuamente in attento riguardo di sfuggire ed evitare il minimo contatto 1815 Rel| tacere, e fuggire a un suo sguardo, e che meno importuni forse 1816 Rel| pure alle nostre belle, che sian contente delle costumanze 1817 Rel| presa d’Oczacoff, e che siasi in tal occorrenza rallentata 1818 | Siccome 1819 Rel| solo con tutti i comodi e sicurezze possibili, ma anche con 1820 | sieno 1821 Rel| mattina fummo circondati da sifoni, ossiano tromboni marini, 1822 Rel| si scorgono i promontorj Sigeo, e Reto, ma della città 1823 Rel| deplorabile stato in cui ella è, signoreggia nonostante quell’eccelsa 1824 Rel| con un’aria di lusso e di signoria, che accompagna un rappresentante, 1825 Rel| rispettoso contegno, un alto silenzio, una soggezione timorosa 1826 Rel| giornata in ozio spensierato e silenzioso. Le donne gelosamente chiuse 1827 Rel| venti principali coi loro simboli, e ciascuno de’ lati corrisponde 1828 Rel| poca base di pietra, senza simetria, e senza gusto. Vi sono 1829 Rel| che ne ritraggono, e cose simili. Per verità le cose son 1830 Rel| decantato Scamandro e il Simoenta non sono in oggi che due 1831 Rel| gl’imperiali: i Greci per simpatia, o pregiudizio di religione 1832 Rel| e si riguarda come una singolar grazia e benevolenza del 1833 Rel| con una maschera negra: singolarità non altrove in tutto il 1834 Rel| insalvatichite. [21] Il sistema della pubblica amministrazione 1835 Rel| d’imitarne i metodi e i sistemi. Questo orgoglio è l’effetto 1836 Rel| ora non si mostra che il sito: ma benchè sfigurato e spogliato 1837 Rel| provincie più rimote, e situate all’estremità della troppo 1838 Rel| romana, e poi sede dei re Slavi croati. La Dalmazia veneta 1839 Rel| consistono essi in una ventina di smisurate colonne, che restano ancora 1840 Rel| loro esercizio che suole smoverli talora dalla vita sedentaria 1841 Rel| in grande; un’infinità di snelle pulitissime barchette di 1842 Rel| lumi fra le nazioni colte e sociabili, essa non solamente non 1843 Lett| un periodo del suo corso sociale altro da quello di tutto 1844 Rel| edificio è quello di santa Soffia tempio fatto innalzare da 1845 Rel| bore, che qui come altrove soffiano con violenza, e il dì 6 1846 Rel| dalle tramontane solite [4] soffiare in quella stagione nell’ 1847 Rel| privilegj, e la Spagna che non soffre gli Ebrei ne’ suoi dominj 1848 Rel| Cattaro, anche là dovemmo soffrire una burrasca, e la mattina 1849 Rel| preghiera alla moschea di santa Sofia; poichè ogni venerdì suole, 1850 Rel| contegno, un alto silenzio, una soggezione timorosa regna continuamente 1851 Rel| vivea colà finchè io vi soggiornai, quantunque il loro impero 1852 Rel| professo, che hanno lungamente soggiornato sulla faccia de’ luoghi, 1853 Rel| a chi può deporlo a un sol cenno.~ ~Il serraglio forma 1854 Rel| superbamente bardati. La sola guardarobba delle gualdrappe 1855 Rel| corpo de’ Giannizzeri, e dei soldati di marina. Io per altro 1856 Rel| coraggio (parlo del semplice soldato) è certamente dal canto 1857 Rel| vogliono prendere le loro solennità religiose. I loro Bajrani 1858 Rel| dell’ottomana metropoli. Si soleva ella in forma di vastissimo 1859 Rel| gli Alessandri e i Cesari soli risparmiavano l’assalto 1860 Rel| spira una [7] maestà, una solidezza, una grandiosità, una tal 1861 Rel| grand’uomo di stato.~ ~Qual solido monumento, quale stabile 1862 Rel| Dardanelli, dalle tramontane solite [4] soffiare in quella stagione 1863 Rel| egli andava a cavallo col solito suo magnifico corteggio 1864 Rel| tutto ciò che interessa, e sollecita la vanità delle loro donne, 1865 Rel| il bajlo Giuliani ebbe di sollecitare la sua partenza non mi permise 1866 Rel| giustiziati, è per evitare le sollevazioni, e i tumulti, che lo spirito 1867 Rel| pitocando; perchè i ricchi somministran loro di che vivere, e [16] 1868 Rel| provincie son tenute di somministrare a tenuissimo prezzo, gli 1869 Rel| generale Memo si ricevè sontuoso trattamento, feste, conviti, 1870 Rel| brutali, finchè o rifiniti, o sopraffatti da un eccesso frenetico 1871 Rel| incrociate colla pippa in bocca, sorbendo di tempo in tempo del caffè 1872 Rel| del luogo.~ ~Presso Atene sorge anche più elevata altra 1873 Rel| abitazioni. Dietro a queste sorgono altissime, alpestri e nude 1874 Rel| trova più maravigliosa, e sorprendente, superiore a qualunque idea 1875 Rel| vario, grandioso è capace di sorprendere, di rapire, ed incantare 1876 Rel| sicuro, e pericoloso se per sorte il vento si fosse rivolto 1877 Rel| mercante occorrendogli di dover sortire della sua ben fornita bottega 1878 Rel| li armadi senza mai più sortirne, a segno tale, che se per 1879 Rel| Zean. Dopo diciotto giorni sortiti di colà una nuova burrasca 1880 Rel| lasciato empir d’acqua i sotteranei o se per altra ragione, 1881 Rel| tutti giacenti, e mezzo sotterrati nell’arena dal peso, senza 1882 Rel| loro moschee, che sono come sottili campanili di figura rotonda. 1883 Rel| vestiario dei ricchi Turchi di sottilissime musselline, di seta, e colori 1884 Rel| al teatro e pei palchi, sottintendendovisi sempre i debiti riguardi 1885 Rel| quali non degnano poi di sottoporsi. Vero è che essi suppliscono, 1886 Rel| e della cabala, o della soverchia loro avidità di ammassar 1887 Rel| ottomana. Il Gran Visir pagò sovrabbondantemente alla donna il prezzo degli 1888 Rel| presente gran Sultano, e sui sovrani turchi in genere, e particolarmente 1889 Rel| Ebrei di quelle parti è la spagnuola, perchè essi sono i discendenti 1890 Rel| Diocleziano, ove presentemente è Spalatro, e ove egli s’era scelto 1891 Rel| rada per trasportarle, e spanderle per tutta l’Europa. La mescolanza 1892 Rel| di cose venissero mai a spandersi per l’Europa è credibile 1893 Rel| cipressi, e l’altra verdura sparsa fra le case turche di varj 1894 Rel| tratto degli spazj aperti sparsi di cipressi, e ricoperti 1895 Rel| navi a vista del popolo spaventato, che dalle muraglie della 1896 Rel| peste ci fa raccapriccio, e spavento, e in Costantinopoli il 1897 Rel| l’ippodromo che è la più spaziosa piazza di Costantinopoli, 1898 Rel| traghettando da ogni parte quello spaziosissimo porto sono in continuo moto; 1899 Rel| partimmo per Cefalonia, nel cui spazioso porto trovammo ancorata 1900 Rel| di tratto in tratto degli spazj aperti sparsi di cipressi, 1901 Rel| parte della giornata in ozio spensierato e silenzioso. Le donne gelosamente 1902 Rel| nonostante colà sull’ancora della Speranza tutta la notte, che fu tetra 1903 Rel| in oggi che due torrenti spesse volte aridi: si scorgono 1904 Rel| profitto.~ ~I Turchi non hanno spettacoli, teatri, ridotti, passeggi, 1905 Rel| fissa l’ammirazione dello spettatore al pari di qualunque più 1906 Rel| devono rendere incomodo, spiacevole, e pericoloso. E primieramente 1907 Rel| lusso, ma il loro lusso si spiega in oggetti assai diversi 1908 Rel| entrarvi non che rapirne una spilla. Non è gran tempo che una 1909 Rel| improvvisamente levossi, ci spinse verso sera entro alle bocche. 1910 Rel| dalla direzione, per cui era spinta al reciproco conquasso. 1911 Rel| arte, e ove intatte ancora spirano le figure: preziosi materiali 1912 Rel| figura, e di trattarsi con splendidezza. Non lascerò di dirvi che 1913 Rel| sentimento ne rammenta l’estinto splendore. Ma i più squisiti monumenti 1914 Rel| governatori di provincie, questi spogliano i subalterni, e i subalterni 1915 Rel| intesa religione possono spogliare l’uomo d’ogni ragione, e 1916 Rel| sito: ma benchè sfigurato e spogliato affatto dell’antica maestà 1917 Rel| considerarsi il danaro che per lo spoglio di tante conquistate provincie, 1918 Rel| situazione. Le colline che fanno sponda al canale sono coltivate 1919 Rel| lastricate, ineguali, incomode, sporche, e sovente scoscese: le 1920 Rel| dotato sia d’imparziale e spregiudicato buon senso un uomo presso 1921 Rel| oggi d’ulivi, che producono squisitissimo olio, che è il solo articolo [ 1922 Rel| solido monumento, quale stabile memoria potranno in confronto 1923 Rel| alla negligenza del governo stabilendo locande e alberghi pubblici, 1924 Rel| agraria colà recentemente stabilita, ove furono [48] lette le 1925 Rel| secoli sono, di Spagna, e stabiliti sotto il dominio turco, 1926 Rel| Moraggia, che presentemente si stampa in Parigi, con lusso, e 1927 Rel| confermato da coloro che stangli attorno.~ ~Io ebbi occasione 1928 | star 1929 Rel| lungo digiuno, consiste in starsi seduti in circolo in grandi 1930 Rel| frammento dal petto in su della statua colossale di quella Dea 1931 Rel| successore di Mustafà III, è di statura piuttosto grande che piccola, 1932 Rel| dalle muraglie della città stavasi a riguardar quel tristo 1933 Rel| provincia e d’un arcivescovo, stazione d’una parte delle galere 1934 Rel| aurea qualità tanto più stimabile quanto più rara fra noi. 1935 Rel| imbevuti i Mussulmani, onde stimano inutile, e irreligioso ogni 1936 Rel| ignorante governo [20] senza stimoli di gloria, senza amore di 1937 Rel| sulle cinture, e sugli stocchi, che ne sono appesi, rendono 1938 Rel| flotta ottomana di ricca ma strana e curiosa costruzione; i 1939 Rel| e accompagnando queste strane contorsioni con urli affannosi 1940 Rel| ottomana il barbaro costume di strangolare immediatamente tutti i figli 1941 Rel| trovai l’antico mio amico Stratico, che a molta erudizione, 1942 Rel| di vita. A tal segno gli stravaganti riti di una mal intesa religione 1943 Rel| dettaglio della bizzaria e della stravaganza della moda volubile, capricciosa 1944 Rel| possibile, e perfino le stravaganze dei loro dervis, e dei loro 1945 Rel| esteriore. Le strade sono strette, malissimamente lastricate, 1946 Rel| casse e senza i necessarj stromenti, sicchè moltissimo tempo 1947 Rel| torricella di elegantissima struttura, e di bellissimi bassi rilievi 1948 Rel| ricoprono il superbissimo studio tutto di bianchissimo marmo 1949 Rel| spettacolo più superbo e più stupendo si [5] cercherebbe invano 1950 Rel| menti elevate, e ingegni sublimi in ogni genere, oppressa 1951 Rel| magnanimità, di grandezza, di sublimità di pensare? Io non sono 1952 Rel| militare, la disciplina e la subordinazione. Quindi è che sono costretti 1953 Rel| regnante è l’erede e il successor presuntivo: e perciò il 1954 Rel| specialmente gli urti della succida incivil plebe, che è la 1955 | sui 1956 Rel| baratro di ricchezze. La sultana sua favorita è una Giorgiana 1957 Rel| posteriormente dai gran sultani. All’estremità della città, 1958 Rel| colonne del tempio di Minerva Suniade, che da lungi accennano 1959 Rel| delle colonne (anticamente Sunium, ove si vedono ancora in 1960 Rel| si compra dal giudice e suol darsi a chi più la paga. 1961 Rel| ricchi finimenti ricoperti, e superbamente bardati. La sola guardarobba 1962 Rel| lusso; ma ricchi tapeti, superbe porcellane, preziose pelli, 1963 Rel| preghiera. La bellezza dei superbi cavalli su quali era montata 1964 Rel| lungi gli sguardi. Questa superbissima opera, che ai nostri tempi 1965 Rel| le macerie ricoprono il superbissimo studio tutto di bianchissimo 1966 Rel| più sicuro, spettacolo più superbo e più stupendo si [5] cercherebbe 1967 Rel| maravigliosa, e sorprendente, superiore a qualunque idea si avesse 1968 Rel| disdegnosi di riconoscere la superiorità delle più illuminate [22] 1969 Rel| abili e destri. Sono essi sì superstiziosi osservatori delle loro pratiche 1970 Rel| suppliscono, o si lusingano di supplire col numero, col coraggio, 1971 Rel| sovrano come talvolta avviene, supplirebbe del suo privato tesoro: 1972 Rel| pel loro alimento. Ella supplisce ancora alla negligenza del 1973 Rel| sottoporsi. Vero è che essi suppliscono, o si lusingano di supplire 1974 Rel| punito, acciocchè un pubblico supplizio non propali lo scandalo 1975 Rel| questo articolo che è meno suscettibile dell’esame del forestiero.~ ~ 1976 Rel| non d’altro tirano la loro sussistenza che dal prodotto de’ loro 1977 Rel| loro di che vivere, e [16] sussistere, e ciò ordinariamente senza 1978 Rel| Sento però presentemente svanita colà la sicurezza, e la 1979 Rel| dall’appalto del caffè, del tabacco, e d’altri. Queste [26] 1980 Rel| vestito alla franca, fa tacere, e fuggire a un suo sguardo, 1981 Rel| società de’ Turchi è seria, taciturna, monotona. Ordinariamente 1982 Rel| grandi stanzoni illuminati taciturnamente pipando. All’occasione de’ 1983 Rel| trincian le carni con lame taglienti, o si immergono acuti ferri 1984 Rel| una tal qual venerazione talchè (mi si perdoni l’impertinente 1985 Rel| Selim si dice giovine di talento, ed inclinato all’armi, 1986 Rel| esercizio che suole smoverli talora dalla vita sedentaria e 1987 Rel| e della saviezza: e di tant’altre celebratissime parti 1988 | tanta 1989 Rel| il loro lusso; ma ricchi tapeti, superbe porcellane, preziose 1990 Rel| del loro impero, come la tattica, e le altre parti della 1991 Rel| d’un interminabile fondo teatrale.~ ~Per quanto interessante 1992 Rel| Turchi non hanno spettacoli, teatri, ridotti, passeggi, divertimenti 1993 Rel| il danno non fu qual si temea: fu però tale che bisognò 1994 Rel| quali pare che avrian dovuto temere niente meno che la distruzione 1995 Rel| come fra noi assediare i tempii, le piazze, e le strade 1996 Rel| strada di portici, statue, tempj, ed altri monumenti adorna. 1997 Rel| colonne d’acqua, annunzio di temporali e bufere. Fu fortuna che 1998 Rel| dalla Dalmazia in Istria temuto dai marinari per le già 1999 Rel| resto della città, i Turchi tenaci de’ loro usi e costumanze, 2000 Rel| navigammo felicemente sino al Tenedo, e li 16 agosto si diè fondo