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Virgilia D'Andrea Tormento Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
1001 15| fugaci lampi.~ ~E farne, palpitante, una canzone,~ Che sotto 1002 14| radura~ Verranno, i buoni, a palpitar con noi.~ ~Dalle Carceri 1003 20| fame.~ ~Febbre, passione, palpiti e pensieri,~ Notti d'insonnia 1004 19| figli...~ E gli assoldati ai paltonieri, ai ladri,~ Scrivono bandi 1005 19| schiera – a chiedere del pane.~ Hanno la bocca amara e 1006 Int| dal V al VIII migliaio~ ~PARIS~ ~«La Fraternelle»~ ~– 1929 –~ ~ 1007 Int| ad un semplice suono; che parlano nelle voci della notte e 1008 Int| affascinante nell'aspetto e nel parlare. Attraeva, conquistava, 1009 Int| nelle mure del collegio. Parlava di Bresci. Allora capì che 1010 19| uniti.~ ~II.~ ~E da Bologna parte un grido: A noi!~ Per soffocare 1011 8| FANTE PIEMONTESE~ ~Triste particolare: per l'esecuzione furono 1012 4| di singhiozzi folli,~ e parve franta al peso della croce.~ ~ 1013 16| pur triste... e fragile parvenza~ Inchioda, il mondo, ad 1014 8| occhi e sopra il petto nudo~ Parvero rose le ferite aperte,~ 1015 18| fate, questa donna, alfin, passare!~ Il viso è scarno e gli 1016 3| ribelle,~ note raccolte di passati maggi,~ ~Quando calpesti 1017 18| piegai~ Muta la fronte ove il passato langue~ E nel silenzio del 1018 19| Ed il valore e l'epiche passioni!~ Stridon, sinistri, i ferri 1019 19| fulgidi ideali...~ Ad ogni passo si discopre un morto~ ~Dal 1020 21| Sulmona l'11 febbraio 1890.~ ~Passò l'infanzia tra tragedie 1021 Int| Parigi.~ ~Non indietreggiò. Patì. Sofferse. Lottò.~ ~Era 1022 7| Raccontino gli abitanti di S. Pelagio di Treviso l'episodio di 1023 9| militari e punirli con la pena di morte.~ ~Il Tenente Generale~ ~ 1024 14| Freddo e irridente il codice penale;~ Ma sopra il mare minaccioso 1025 Int| continua e feroce richiesta di pene maggiori per gli anarchici. 1026 5| disserra al sole...~ S'agita e pensa e si rinnova il mondo,~ 1027 8| canzone.~ ~Non certo egli pensava atroce sorte~ Quando, fra 1028 13| popolo più triste e più pensoso~ Batte i sentieri oscuri,~ 1029 | perciò 1030 Int| fascismo la costrinse a percorrere le vie dell'esilio. Raminga 1031 3| una fiamma d'amore vinti e percossi,~ e col pio sangue di fratelli 1032 19| valore.~ Ma il condottiere lo percuote in faccia~ Ed urla vile 1033 15| risuona e lento, alfin, perde~ Il canto che vien su da 1034 10| stanca~ Scende dall'alto e perdesi nell'onde.~ ~Egli ritorna. 1035 Int| movimento anarchico. Fu una perdita dolorosa per il movimento 1036 19| insorti~ Scolora il sogno di perdute alture.~ ~E sulle vie ricanta 1037 Int| suoi libri sono una fonte perenne ed inestinguibile. Ella 1038 11| maledisse,~ È purezza di sol perfetta e vera.~ ~È fiamma, è vita, 1039 18| dorati,~ I biechi, i vili, i perfidi venduti~ E rende schiavi 1040 19| mondo~ Il truce vecchio, perfido, sorride~ Per la grandezza 1041 9| In trepida tensione,~ ~Il periglio in agguato... e lo vedete~ 1042 Int| tempo in cui l'anarchismo, perseguitato con feroce accanimento e 1043 1| lettore; non è spasso di persona ristucca, non è virtuosità 1044 Int| all'azione e al pensiero, pervasi da un lirismo di valore.~ ~ 1045 12| DELLE FABBRICHE~ ~Dalle pesanti è fùmide gualchiere,~ Dalle 1046 13| respinti...~ Cedono i fiori, e petali e colori~ Da quell'angoscia 1047 2| sibilo di vento~ E fonde piaghe di martirî oscuri,~ ~E gemme, 1048 13| cèrulo e radioso,~ Ridente ai piani fiammeggianti e puri.~ ~ 1049 19| ghignano i pugnali~ Che vi piantan, passando, armate bande.~ ~ 1050 12| gente de l'azzurro mare.~ ~E piantate, sui campi, l'orifiamma,~ 1051 2| riscossa»~ Gettò dal mare, a la pianura, al monte~ La sfida calda 1052 15| canto che vien su da le pianure.~ ~Aprite, dunque! È per 1053 19| la mitraglia,~ Sgombra le piazze e le agguerrite arene,~ 1054 2| contro cuore:~ «Per amare, piccina.~ Non senti attorno attorno 1055 6| imploro.~ ~Alla tua voce, o piccola, non cedo...~ Freme e singhiozza, 1056 10| vindice e possente.~ ~E in piedi, avvinti e liberi, cantate~ 1057 7| Del truce e de l'infame.~ Piega la fronte e, con le braccia 1058 18| triste, fu l'urto!... Allor piegai~ Muta la fronte ove il passato 1059 8| IL FANTE PIEMONTESE~ ~Triste particolare: per 1060 3| gesta,~ voi, derideste, voi, pingue nemiche!~ ~Razze vigliacche 1061 9| morti, sagomati~ Cogli alti pini del gran monte austero,~ 1062 6| languore...~ Sopra le bocche pinte~ Vaga un desio nostalgico 1063 Int| arrivò a Parigi in una notte piovosa nella grande metropoli francese. 1064 20| cui giammai~ Un'alba fulse placida e sicura.~ ~Aprite, il varco, 1065 10| ribelle coro.~ ~E le pupille placide e severe~ Ripensano quel 1066 17| oro gli baciò la fronte~ E placido sorrise...~ ~E verso l'arco 1067 3| e conculcati...~ ~E voi plaudiste la gioconda festa,~ con 1068 14| sorgeranno eroi...~ Dal suol plebeo, da l'umile radura~ Verranno, 1069 | pochi 1070 1| appresso condensata in pochi poemetti, la storia di un'anima gentile 1071 4| cullano fra il ganzo ed il poeta,~ che sfiora rime su le 1072 Int| descrive meglio di me la poeticità dell'animo della D'Andrea, 1073 4| abbracciava.~ ~E tra il verde dei poggi, a la frescura,~ al canto 1074 Int| nobile delle concezioni politiche ed umane.~ ~L'11 maggio 1075 19| ritrova una più grande vita!~ Porgi la bocca cupa e insanguinata,~ 1076 Int| Berlino, New York dovunque porta la sua parola calda d'affetto 1077 21| 11 maggio 1933 dopo aver portato nel mondo la sua testimonianza 1078 19| ogni donna il suo dolore porti~ E ridistenda il suo funesto 1079 13| Poter mutare il mondo!~ Or posan quiete l'iridi celesti~ 1080 | possiamo 1081 | posso 1082 Int| di Virgilia, d'un amore postumo che io le porto.~ ~I suoi 1083 3| nemiche!~ ~Razze vigliacche di potenti astuti,~ che vi cullate 1084 | potrà 1085 | potrete 1086 1| poter premettere queste mie povere parole ai versi di Virgilia 1087 9| morti non vi afferra.~ ~. ~ ~Poveri, cari morti, sagomati~ Cogli 1088 Int| qualcosa che esula dalla prassi del mio comportamento. È 1089 Int| eccezionale.~ ~Ma vorrei precisare che questi elogi non sono 1090 Int| una di quelle adolescenze precoci, turbinose e tempestose, 1091 9| figli...~ ~Come carne da preda li avvinghiaste~ Con lunghi, 1092 Int| Errico Malatesta, che prefasse la prima edizione uscita 1093 Int| rimproverò per averla fatta pregare per l'anima di un assassino, 1094 Int| anarchici. Nei collegi si pregava esacrando Bresci.~ ~Virgilia 1095 Int| sanguinarie.~ ~Non fu paga della preghiera. Era orfana... aveva capito 1096 Int| in un collegio. Anche lei pregò per l'anima del re macellatore 1097 19| Rovescia il forte che ti preme il cuore,~ Mentre il tuo 1098 1| lotta.~ ~Io, fiero di poter premettere queste mie povere parole 1099 1| dell'anarchia, degna di prendere il posto che lasciò vuoto 1100 4| le bianche mani.~ ~E ci prendono e sogno e amore e vita...~ 1101 1| versi come una sfida ai prepotenti, uno sprone agli ignavi, 1102 4| sole, di faville pieno.~ ~E prese, triste, il solito sentiero~ 1103 7| egli è caduto...~ L'han preso, l'han calpesto e pugnalato~ 1104 | presto 1105 21| crescere in uno stato di prigionia.~ ~Fu per alcuni anni maestra 1106 | prima 1107 21| In quell'ambiente arido, privo d'affetti, sviluppò un grande 1108 16| scoperto i solai... e ho profanato~ L'aria col tanfo de l'occulta 1109 21| Libertà e gl'impeti d'una profonda ed intima ribellione contro 1110 1| benessere, di pace e di progresso per tutti. Vi troverai rievocata, 1111 10| prorompenti canti.~ ~A le salde promesse aprite il core,~ Agli erti 1112 20| canti de le genti~ Curve e pronate ad orride fatiche.~ Dalle 1113 1| si realizzi un giorno; e, pronta a tutti i sacrifizii, continua 1114 11| impeto di piena,~ Batti la prora e vola a conquistare~ L' 1115 9| popolo è qui tutto, oggi, prostrato,~ E bacia e asperge e conta 1116 19| Palpita Roma e bella si protende~ Come gran vela d'una azzurra 1117 Int| spiegò la simpatia che stava provando per Bresci, e la rimproverò 1118 8| essendo, il fucilato, della provincia di Novara.~ ~(Da l'Avanti 1119 4| nostra vita opprime~ ~e pruni e sterpi abbiamo sul cammino~ 1120 Int| inestinguibile. Ella rinasce con la pubblicazione delle sue opere, ritorna 1121 12| campi, l'orifiamma,~ O della Puglia, indomiti fratelli,~ E date 1122 12| campo dei ribelli.~ ~Arde la pugna e fremono gli eventi~ O 1123 11| Spartaco, su, nelle pugnaci lotte~ Di rosso incidi la 1124 7| preso, l'han calpesto e pugnalato~ Le leggi d'un venduto.~ ~ 1125 19| sopra il teschio ghignano i pugnali~ Che vi piantan, passando, 1126 12| Fremono i morti de le pugne amare~ Ne l'urlo de le macchine 1127 5| e si rinnova il mondo,~ Pulsano ai venti magiche parole.~ ~ 1128 10| core,~ Agli erti voli la pulsante mente,~ E del pensiero alle 1129 19| dai raccolti steli,~ E pulsi, fiera, libera e fremente,~ ~ 1130 9| indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte.~ ~ 1131 2| vita e noi si vive~ Per puntellare i troni e poi morire.~ ~ 1132 13| fiacco e codardo, arma e puntello~ Del putrido armamento:~ 1133 | può 1134 6| verso l'ampio mare...~ Ma la pupilla nera~ Fosca narrava de le 1135 Int| della sua vita e della sua purissima, superba, meravigliosa passione 1136 13| codardo, arma e puntello~ Del putrido armamento:~ E a tratti addenta 1137 | Qua 1138 | qualsiasi 1139 | quasi 1140 | quelli 1141 | quello 1142 15| Le zampillanti, al sol, querule onde,~ Turchesi ed oro, 1143 | questo 1144 17| sogni avvinse.~ ~E pura e quieta, in trepida armonia,~ Vagò 1145 13| la canzone umana~ Da le quinte a la scena~ E si svolge 1146 Int| testimonianza viva e sofferta quotidianamente e ad ogni rigo d'un'anima 1147 16| de le grandi arene...~ Le raccoglie la teppa e le immortala.~ ~ 1148 3| rose d'anima ribelle,~ note raccolte di passati maggi,~ ~Quando 1149 19| Il suo gran canto, dai raccolti steli,~ E pulsi, fiera, 1150 7| VANA ATTESA~ ~Raccontino gli abitanti di S. Pelagio 1151 14| li carezzo, i sogni miei radiosi~ E con la strofa ai vostri 1152 13| scorda il maggio, cèrulo e radioso,~ Ridente ai piani fiammeggianti 1153 20| guizzanti fiamme in luci e raggi,~ Dai fianchi delle mobili 1154 11| novella storia,~ L'alba raggiante, da l'eterna notte,~ Svela, 1155 15| di splendore~ E ne voglio raggiar tutta la via.~ ~E risentirmi 1156 18| trama dolce, che nel sol raggiava...~ ~E quando bianca risplendea 1157 Int| percorrere le vie dell'esilio. Raminga per il mondo; Parigi, Berlino, 1158 14| conquistare.~ ~Chè il seme va ramingo, alla ventura;~ Ma dove 1159 1| ritroverai, dipinta in tratti rapidi e vivi, la riscossa operaia 1160 Int| cavaliere errante, anche lui rapito al nostro affetto nel pieno 1161 Int| speranze.~ ~Le sue opere sono rare introvabili. Abbiamo bisogno 1162 11| trasognata crede~ E in te ravvisa il travolgente duolo.~ ~ 1163 19| aspettante gente~ E i cuor ravvolga di pietosi veli.~ ~Rimini, 1164 6| canto d'ideali~ Sfiora e ravvolge la tranquilla sera.~ ~«Sento, 1165 4| condannato amore.~ ~Esse, ravvolte nell'azzurra seta~ dei soffici 1166 19| nei silenzi arcani.~ ~E ravvolto di alloro e di bandiere,~ 1167 3| voi, pingue nemiche!~ ~Razze vigliacche di potenti astuti,~ 1168 1| lotta perchè il sogno si realizzi un giorno; e, pronta a tutti 1169 Int| piene di libri. La bufera reazionaria l'aveva sospinta, l'aveva 1170 12| I ferri appronta per la rëazione.~ ~Fremono i morti de le 1171 13| quiete l'iridi celesti~ E reclinato è il triste capo biondo.~ ~ 1172 11| fulgi e colora,~ Alza e redimi la perduta gente.~ ~Spartaco 1173 Int| anarchici dell'«Adunata dei Refrattari». M'innamorai del lirismo, 1174 4| le duchesse~ del palazzo regale:~ ~fiori di vita, che il 1175 2| anima affannata,~ ~E vide reggie mäestose, altere,~ Nei tramonti 1176 4| gli oliveti~ il castello regnava,~ ~e il bosco, fitto d'ombra 1177 19| tal sangue si ringemma il regno.~ ~VIII.~ ~Fremono i rivi 1178 Int| ribelli anarchici sol perchè rei di amare profondamente e 1179 14| a difesa...~ Riafferro i remi e canto: o vita avanti...~ 1180 2| ella sentiva~ Nel collegio remoto,~ Mentre dal Tronto un alito 1181 18| vili, i perfidi venduti~ E rende schiavi e fa disonorati~ 1182 20| Notti d'insonnia e di repressi pianti,~ Carne per leve 1183 12| Forza non v'è che all'impeto resista.~ ~Salute! o nel fulgor, 1184 16| sventura,~ ~E passa e lotta e resistente avanza,~ Senza sgomento, 1185 13| triste implori~ I baci che ha respinti...~ Cedono i fiori, e petali 1186 18| altra folla, o figlio mio, respinto,~ E aver d'angoscia le pupille 1187 Int| mentre esalava l'ultimo respiro, mentre il suo nobile e 1188 11| ~ ~RESURREZIONE~ ~Ai ribelli della «Ruhr».~ ~ 1189 16| avreste sparse sul cammino,~ Rete di sogno mèmore e profondo...~ 1190 Int| ancora hanno la forza di riaccendere nuove speranze.~ ~Le sue 1191 14| palleggiando il codice a difesa...~ Riafferro i remi e canto: o vita avanti...~ 1192 9| e, rotte le ritorte,~ Al ribaldo uccisore,~ ~Dal Carso uscenti 1193 2| viole».~ ~Ma quando alla ribalta ella si fece~ Della scena 1194 1| suo sogno infranto, e si ribella e lotta perchè il sogno 1195 19| sangue, dai corruschi cieli,~ Ricada, in fior, su l'aspettante 1196 20| brucia, in impeto tenace,~ E ricade, in amor, sopra, la terra!~ ~ 1197 6| assorte~ Passan, le stelle, ricamando in oro...~ Per le pupille 1198 19| perdute alture.~ ~E sulle vie ricanta la mitraglia,~ Sgombra le 1199 15| PER RICANTARE AMORE~ ~Aprite la prigione, 1200 18| bianca risplendea la luna~ Io ricercavo il trèmulo giardino~ E le 1201 Int| implorazioni, una continua e feroce richiesta di pene maggiori per gli 1202 Int| È la verità, dunque, il riconoscere quella sincerità della D' 1203 1| versi di Virgilia d'Andrea, riconosco e saluto in lei una sorella.~ ~ 1204 9| istante, inginocchiati~ Vi ricopriamo col pio drappo nero.~ ~Quanto 1205 Int| anarchia» viene spontaneo il ricordo d'una frase di Victor Hugo: « 1206 Int| ribellione. Un compagno mi ricordò che le andò incontro appena 1207 10| in faccia all'infinito~ Ride a un'intensa azzurrità di 1208 8| dolci occhi di sogno il ciel rideva~ Ed intrecciava limpidi 1209 19| donna il suo dolore porti~ E ridistenda il suo funesto lutto.~ Poi, 1210 7| sogno e gemme di radura~ Ridono, al vento, cèspiti fioriti.~ ~ 1211 1| sente e vuole, e perciò riesce più vera e più efficace 1212 1| progresso per tutti. Vi troverai rievocata, in episodi truci e pietosi, 1213 19| risollevi i morti~ Per rifare l'ordito ampio distrutto.~ ~ 1214 Int| ma nelle sue liriche v'è riflessa la rivolta contro un mondo 1215 1| cella di prigione, o da un rifugio amico che alla prigione 1216 19| muore...~ Ed il suo canto rigermogli al sole.~ ~X.~ ~Ed ogni 1217 10| Mentre si squarcia il sogno rigiurate,~ A questa fede, un palpito 1218 Int| quotidianamente e ad ogni rigo d'un'anima gentile e fiera 1219 3| in coro...~ ali di sogno rilanciamo noi,~ verso l'azzurro circonfuso 1220 20| Dalle motrici urlanti e rilucenti,~ Dalle miniere torbide 1221 1| si compiace di mettere in rima una tesi o una situazione 1222 9| DECIMAZIONE~ ~...Rimane al Comandante il diritto 1223 21| collegio di suore, dove rimase fino al conseguimento del 1224 4| ed il poeta,~ che sfiora rime su le bianche mani.~ ~E 1225 19| ravvolga di pietosi veli.~ ~Rimini, Gennaio 1922.~ ~ 1226 4| alzarsi, verso il cielo, in un rimpianto~ d'anime stanche per un 1227 Int| provando per Bresci, e la rimproverò per averla fatta pregare 1228 Int| ed inestinguibile. Ella rinasce con la pubblicazione delle 1229 17| tenace,~ Fulse di luce al rinascente amore.~ ~Bologna, Giugno 1230 5| S'agita e pensa e si rinnova il mondo,~ Pulsano ai venti 1231 10| cantate~ L'inno d'un vasto e rinnovato mondo...~ Mentre si squarcia 1232 4| mura~ e attorno ai faggi rinverditi e snelli,~ ~Sognavano, cantando, 1233 19| agguerrite arene,~ E sospinta, ripassa la canaglia,~ Ove già vinse, 1234 15| turchese tinti,~ Passi e ripassi, spola di passione~ E i 1235 10| pupille placide e severe~ Ripensano quel sogno di passione,~ 1236 20| tumulto di tempeste,~ E ripetere i nostri sogni folli~ Al 1237 7| padre,~ Che sopra il monte ripido e lontano~ Lotta... e disperde 1238 4| più amara voce,~ ~d'ansie ripiena, di singhiozzi folli,~ e 1239 Int| alla sera gli amici te lo riportano sulle braccia, con gli occhi 1240 6| tranquilla sera.~ ~«Sento, riprende, che in un sogno assorte~ 1241 19| E ne l'angoscia, tacito riprova,~ Senza riposo, l'àncora 1242 Int| ch'è pure mia intenzione ripubblicare, descrive alcuni momenti 1243 4| noi... l'egro lavor de la risaia,~ Che ne insidia i polmoni...~ ~ 1244 Int| camminano davanti a tutti, rischiarando la via agl'incerti e ai 1245 19| màcero guardiamo...~ ~E riscuoti la folla al tuo richiamo,~ 1246 20| E vuoti cuori cui non rise mai~ Un raggio di riposo 1247 19| levi la fronte~ E la febbre risenta del cammino...~ Chè su l' 1248 15| raggiar tutta la via.~ ~E risentirmi tra il falciato fieno,~ 1249 7| ribelli».~ ~Ma gli risponde il riso alto e squillante~ Del truce 1250 11| mentre si ringemma la natura~ Risolca i cieli, un canto di passione,~ 1251 18| raggiava...~ ~E quando bianca risplendea la luna~ Io ricercavo il 1252 2| sempre più profondo?».~ ~Ella rispose, cuore contro cuore:~ «Per 1253 11| gran getto d'amor terge e ristora~ L'arida vita il popolo 1254 8| una calma di quiete e di ristoro~ Nel cor saliva, per occulte 1255 1| non è spasso di persona ristucca, non è virtuosità di verseggiatore 1256 15| su le rupi oscure,~ Dove risuona e lento, alfin, perde~ Il 1257 19| vivo le prigioni.~ ~Ed or ritenta l'emigrante il mare...~ 1258 7| lo sposo attende.~ ~E un ritornello di frementi cuori~ Allaccia 1259 1| infamia della guerra; vi ritroverai, dipinta in tratti rapidi 1260 Int| lessi due sue conferenze riunite in opuscolo dagli anarchici 1261 15| Aprite, dunque! Ch'io riveda ancora,~ Sopra uno sfondo 1262 19| regno.~ ~VIII.~ ~Fremono i rivi e gemono le fonti~ Attorno 1263 19| trafitti cadono le madri~ Rivoltellate sopra il cor dei figli...~ 1264 19| abbandonata~ Da chi la volle rivoltosa e ardita,~ Da chi la trasse, 1265 19| oscure.~ Or de l'autunno i rivoltosi insorti~ Scolora il sogno 1266 Int| meditati nella loro sfida rivoluzionaria.~ ~Errico Malatesta, che 1267 20| mare,~ Inni di salde e di robuste gole,~ Fremiti ansanti di 1268 19| Siena~ Città dolce e gentil romba il cannone.~ Sessanta petti 1269 8| vento,~ Di sogni freschi rorida e abbellita~ E carezzata 1270 13| UN SOGNO?~ ~In memoria di Rosa Luxemburg.~ ~Dormi, povera 1271 12| Dai drappeggiati suoi rosati veli~ Scendono gemme di 1272 3| straziano il viso con dei solchi rossi.~ ~E spezzano, esultanti, 1273 9| passione,~ ~Chè non balzaste e, rotte le ritorte,~ Al ribaldo 1274 15| Pur se tenaci aventino i rovai.~ ~Pur se implacata addensi 1275 6| schianta la gola?~ Essa è rovente di maledizione.~ ~Ma va, 1276 19| e sfolgorante al sole,~ Rovescia il forte che ti preme il 1277 19| Guizza, scintilla, crèpita, rovina.~ ~Cadon le mura e crollano 1278 19| ~ ~ROVINE~ ~I.~ ~Ad uno, ad uno, macerati, 1279 13| non insorge, no, forte e ruggente,~ Indomito lëone,~ Nè spassa, 1280 11| RESURREZIONE~ ~Ai ribelli della «Ruhr».~ ~Spartaco, su, nelle 1281 4| frescura,~ al canto dei ruscelli,~ ~fra l'edera salente per 1282 20| nemiche,~ ~Dalle fornaci, rutilanti d'oro,~ Dalle colate tragiche 1283 | S. 1284 Int| notte».~ ~Casalvelino Scalo (Sa) 30 marzo 1975~ ~GIUSEPPE 1285 9| martoriaste,~ I dolci e sacri figli...~ ~Come carne da 1286 13| hanno intrecciato...~ Col sacrificio de la dolce vita~ … Anche 1287 1| giorno; e, pronta a tutti i sacrifizii, continua a lottare e lotterà 1288 9| Poveri, cari morti, sagomati~ Cogli alti pini del gran 1289 19| ribelli~ Passan, cantando, i salariati eroi~ Fra i gagliardetti 1290 4| ruscelli,~ ~fra l'edera salente per le mura~ e attorno ai 1291 4| insultano passando.~ ~Allor salì per monti e su pei colli~ 1292 15| l'onda ancor minacci di salire,~ Tra i foschi lampi insormontato 1293 1| Virgilia d'Andrea, riconosco e saluto in lei una sorella.~ ~Roma - 1294 19| sperde e doma.~ ~Fugge la sana gioventù latina~ Dai polsi 1295 | sane 1296 19| Passano stanchi... ed i sanguigni sputi~ Marciti fiori infestano 1297 12| Più nulla ne sostiene,~ Sanguina il cielo sopra i grigi monti,~ 1298 12| Par di veder le cinghie sanguinare~ Strette ed attorte al cuore 1299 Int| descritti come mostri, belve sanguinarie.~ ~Non fu paga della preghiera. 1300 9| D'ombre fasciate cupe e sanguinose,~ Non irrompeste in acque, 1301 14| Magistrati venduti e sanguinosi,~ Fulgido vero nel pensiero 1302 6| nessun raggio vedo...~ Se tu sapessi come, il cor, mi serra~ ~ 1303 9| madri, voi, che divinar sapete,~ In trepida tensione,~ ~ 1304 Int| dolore e nella sofferenza. Sapeva che chi uccide, uccide sempre 1305 | sarà 1306 | saranno 1307 | sarebbe 1308 6| Ed il velato schianto~ Sbianca e martella quel suo triste 1309 13| Fioriscono le rose...~ Forse sbocciate dal notturno pianto~ Degli 1310 Int| nella notte».~ ~Casalvelino Scalo (Sa) 30 marzo 1975~ ~GIUSEPPE 1311 12| gli eventi~ O di Liguria, scamiciati eroi...~ Figli del ferro, 1312 9| uccisore,~ ~Dal Carso uscenti scapigliate e smorte,~ Non mordeste 1313 3| sofferenti e zingari mordaci~ da' scarni fianchi e da' consunti visi,~ ~ 1314 18| alfin, passare!~ Il viso è scarno e gli occhi sono assorti~ 1315 19| montani.~ Un morto hanno scavato, oggi, fra i monti~ Gracchiando, 1316 Int| Errico Malatesta, la morte sceglieva ancora nel movimento anarchico. 1317 10| attorno una dolcezza stanca~ Scende dall'alto e perdesi nell' 1318 12| drappeggiati suoi rosati veli~ Scendono gemme di color turchino.~ ~. ~ ~ 1319 2| argento e seriche vestaglie~ E schiamazzi di feste,~ E cenci, angoscie 1320 6| l'intima canzone~ Che mi schianta la gola?~ Essa è rovente 1321 9| non possiamo infrangere e schiantare~ Questa catena che ne arresta 1322 13| folla~ Resta tra i ferri, schiava,~ Ed infeconda la sua fede 1323 Int| sprone a chi giace nella schiavitù.~ ~L'edizione che offro 1324 12| Curvano, stanche, le domate schiene.~ ~Oh! resistete, su... 1325 19| vanno i moribondi~ – Lugubre schiera – a chiedere del pane.~ 1326 12| intrepidi titani,~ Limpide schiere innumeri d'insorti,~ Lampo 1327 19| o un orifiamma,~ Guizza, scintilla, crèpita, rovina.~ ~Cadon 1328 5| amore.~ ~O sole, o luce, o scintillante aurora,~ Impeto ardito di 1329 12| gualchiere,~ Dalle officine scintillanti al sole~ Ondeggian le bandiere 1330 19| autunno i rivoltosi insorti~ Scolora il sogno di perdute alture.~ ~ 1331 19| turbine trascina,~ I ribaldi sconfigge e sperde e doma.~ ~Fugge 1332 12| sogguarda e sorride, or che sconvolta~ È, finalmente, l'orrida 1333 16| le languenti dame;~ Ma ho scoperto i solai... e ho profanato~ 1334 Int| nostra Virgilia non ha altro scopo se non quello d'illuminare 1335 19| di ribaldi lo minaccia:~ Scopriti il capo, passa il tricolore...~ … 1336 13| Batte i sentieri oscuri,~ E scorda il maggio, cèrulo e radioso,~ 1337 15| rupi e le profonde~ Gole scoscese fra silvestri incanti,~ 1338 12| non vedervi franti.~ ~Ma scossa ha la parola, ormai, la 1339 9| non ha urlato e non si è scosso,~ E lo strazio dei morti 1340 Int| manifestò in conferenze, in scritti e in liriche in Italia e 1341 Int| maestrina. Di sè stessa ha scritto a proposito della sua adolescenza: « 1342 1| vuoto il nostro Pietro Gori, scrive e canta perchè sente e vuole, 1343 13| Verso l'aperto mare!~ Scrivi, col sangue la più bella 1344 19| ai paltonieri, ai ladri,~ Scrivono bandi e impongono gli esigli.~ ~ 1345 21| alcuni anni maestra nella scuola elementare, poi si diede 1346 Int| sogni e di fantasie che si scuotono in singhiozzi e in canti 1347 19| chi la trasse, dal dolor, sdegnata.~ ~IV.~ ~Udite, udite, o 1348 19| Cadon le mura e crollano le Sedi~ E inceneriti son drappi 1349 14| con la strofa ai vostri seggi attento.~ ~Voi non potrete, 1350 4| dirmi perchè del triste segno~ ci màrcano nascendo~ ~e 1351 | sei 1352 19| Marciti fiori infestano il selciato.~ Sui tetri volti lividi 1353 1| allargava i nostri cuori quando sembrava che l'ora della vittoria 1354 14| ceppi, conquistare.~ ~Chè il seme va ramingo, alla ventura;~ 1355 Int| singhiozzi e in canti ad un semplice suono; che parlano nelle 1356 1| Gori, scrive e canta perchè sente e vuole, e perciò riesce 1357 2| Per amare, piccina.~ Non senti attorno attorno quanto amore~ 1358 15| Le bianche vette ed i sentier montani,~ I castagneti e 1359 4| prese, triste, il solito sentiero~ che tra i colli spariva...~ ~ 1360 Int| lirismo, della parola, dei sentimenti della Virgilia che così 1361 4| PERCHÈ?~ ~Ella discese per sentir, fra i campi,~ il profumo 1362 Int| nostri morti, che ce li fa sentire ancora vivi e palpitanti 1363 6| spasimante e sola...~ Vuoi tu sentirla l'intima canzone~ Che mi 1364 18| madre, o figlio, un giorno~ Sentito avresti l'impeto dei venti~ 1365 2| tardi, adolescente, ella sentiva~ Nel collegio remoto,~ Mentre 1366 Int| tutte le cose morte; che sentono venir parole e bisbigli 1367 8| povera vittima ed anche a seppellirlo vennero impiegati tutti 1368 2| s'angoscia e s'impaura~ E serba aperte tutte le ferite?».~ ~« 1369 2| oscuri,~ ~E gemme, argento e seriche vestaglie~ E schiamazzi 1370 1| poeti maggiori. Ella si serve della letteratura come di 1371 19| Eccomi fango e cencio, ombra servile,~ E frale carne pallida 1372 19| gentil romba il cannone.~ Sessanta petti han fatto una catena~ 1373 4| Esse, ravvolte nell'azzurra seta~ dei soffici divani,~ ~si 1374 6| CIECO DI GUERRA~ ~Alto e severo, da la fronte austera,~ 1375 21| dell'ideale anarchico.~ ~Sfidò più volte le manette dei 1376 4| triste~ passi, sussulti e sfiori...~ ~niuno risponde alla 1377 4| per sostegno~ e la vita si sfoglia impallidendo?~ ~Sai tu dirmi 1378 18| il trèmulo giardino~ E le sfogliavo tutte, ad una, ad una~ Le 1379 19| nuova.~ ~Alzati, Fante, e sfolgorante al sole,~ Rovescia il forte 1380 15| riveda ancora,~ Sopra uno sfondo di bizzarre rose,~ Che il 1381 Int| dedizione alla causa degli sfruttati di tutto il mondo, che Virgilia 1382 13| tratti addenta i troni e lo sgabello;~ Ma poi si acquieta, pallido 1383 19| vie ricanta la mitraglia,~ Sgombra le piazze e le agguerrite 1384 9| le ferite.~ ~Che volete, siam soli, ancora soli,~ E non 1385 2| impuri,~ Miseria, fame e sibilo di vento~ E fonde piaghe 1386 12| Liberi canti e le sirene,~ Sìculi ardenti de le zolfatare~ 1387 19| udite, o miei compagni, a Siena~ Città dolce e gentil romba 1388 2| sera vegliava...~ E tra le siepi il raggio della luna~ Un 1389 | siete 1390 Int| lotta continuò.~ ~Mi sembra significativo ricordare che mentre esalava 1391 4| le dorate sale.~ ~E del signore, i sonnolenti schiavi~ falciavano 1392 19| Gracchiando, i corvi, nei silenzi arcani.~ ~E ravvolto di 1393 8| Dal sol baciata e dal silvestre vento,~ Di sogni freschi 1394 15| profonde~ Gole scoscese fra silvestri incanti,~ Le zampillanti, 1395 11| d'arsura,~ Spartaco fulge simbolo d'azione.~ ~Milano, Aprile 1396 Int| direttrice e le spiegò la simpatia che stava provando per Bresci, 1397 Int| di amare profondamente e sinceramente la libertà per tutti.~ ~ 1398 Int| dunque, il riconoscere quella sincerità della D'Andrea, quell'amore 1399 6| piccola, non cedo...~ Freme e singhiozza, il mar, stretto a la terra...~ 1400 4| triste~ passi, sussulti... e singhiozzando, muori.~ ~Milano, Luglio 1401 9| Quanto sofferto avete e singhiozzato,~ Membra disperse e bocche 1402 18| odiare.~ E senza pace, il mio singhiozzo invita~ Gli stanchi ed i 1403 19| epiche passioni!~ Stridon, sinistri, i ferri e le ritorte~ E 1404 19| spruzza e si colora,~ Fulge sinistro ne le fosche sere~ E i cuori 1405 1| mettere in rima una tesi o una situazione qualsiasi.~ ~Virgilia d' 1406 12| e nere~ Fioriti steli di smaglianti aiuole.~ ~Salute! o del 1407 13| Osare.~ ~Ma triste e muta la smarrita folla~ Resta tra i ferri, 1408 7| sventura,~ Tra i sentieri smarriti...~ Stelle di sogno e gemme 1409 6| Egli ha un singulto di smarrito pianto,~ Che si tramuta 1410 9| Carso uscenti scapigliate e smorte,~ Non mordeste dementi, 1411 19| cadon, muti, su la terra smossa.~ ~E mentre il sangue bùlica 1412 4| attorno ai faggi rinverditi e snelli,~ ~Sognavano, cantando, 1413 13| scena~ E si svolge e si snoda ne l'insana~ Luce de l'orgia 1414 19| coltelli.~ ~Ed improvvisa snodasi una fiamma:~ S'alza, si 1415 16| bellezza vera.~ ~Oh! ben lo so... che se cantato avessi~ 1416 19| Il sol d'autunno tepido e soave...~ Palpita Roma e bella 1417 21| istituzioni d'un ordine sociale che l'aveva condannata – 1418 Int| Non indietreggiò. Patì. Sofferse. Lottò.~ ~Era una donna 1419 Int| la testimonianza viva e sofferta quotidianamente e ad ogni 1420 9| pio drappo nero.~ ~Quanto sofferto avete e singhiozzato,~ Membra 1421 4| ravvolte nell'azzurra seta~ dei soffici divani,~ ~si cullano fra 1422 2| vasti e imbalsamati,~ ~E soffitte poi vide ed il tormento~ 1423 19| parte un grido: A noi!~ Per soffocare i pallidi ribelli~ Passan, 1424 12| illusi, è ormai distrutto,~ Sogghigna, lieto, il vecchio di Dronero.~ ~ 1425 12| vecchio di Dronero.~ ~E sogguarda e sorride, or che sconvolta~ 1426 2| Nei tramonti dorati,~ Sognanti baci delle pure sere~ Sopra 1427 15| vedo il cielo...~ Voglio sognar che spenda primavera~ Fresca 1428 2| ella si fece~ Della scena sognata,~ E della gioia e dell'amore 1429 8| Quando, fra i monti, trepido sognava,~ Ed apriva, trillando, 1430 4| faggi rinverditi e snelli,~ ~Sognavano, cantando, le duchesse~ 1431 16| dame;~ Ma ho scoperto i solai... e ho profanato~ L'aria 1432 4| e l'umido giaciglio del solaio,~ dove abbrutire il condannato 1433 3| straziano il viso con dei solchi rossi.~ ~E spezzano, esultanti, 1434 20| appestati màceri del piano,~ Dal solco, d'ossa e di sudor, nutrito,~ ~ 1435 10| da lontano~ Di pensiero solenne un arco d'oro,~ E nel silenzio 1436 4| pieno.~ ~E prese, triste, il solito sentiero~ che tra i colli 1437 | solo 1438 19| tronche braccia~ Giaccion nel sonno... dal gran sogno uniti.~ ~ 1439 4| sale.~ ~E del signore, i sonnolenti schiavi~ falciavano nel 1440 | soprattutto 1441 1| le speranze crollarono e sopravvenne la bieca e feroce reazione. 1442 1| riconosco e saluto in lei una sorella.~ ~Roma - Aprile 1922.~ ~ 1443 3| bische e i troni,~ oggi sorgiamo noi, che abbietti e muti,~ 1444 3| fianchi e da' consunti visi,~ ~Sorgono a turbe, lividi e frementi,~ 1445 17| baciò la fronte~ E placido sorrise...~ ~E verso l'arco d'azzurrato 1446 6| Che si tramuta in ombra di sorriso...~ Ed il velato schianto~ 1447 8| le mani tremanti e i cor sospesi~ Ne l'ansia del terrore, 1448 4| non abbiamo un cuore, per sostegno~ e la vita si sfoglia impallidendo?~ ~ 1449 12| oscure fronti,~ Più nulla ne sostiene,~ Sanguina il cielo sopra 1450 6| cavaliere~ Una biondina debole e sottile.~ «Queste son gioie vere~ 1451 1| amico che alla prigione la sottrae, lancia i suoi versi come 1452 Int| York, la morte feroce le sottraeva la vita. A meno di un anno 1453 19| balconi dei palazzi aviti~ Si spara, si ferisce e si minaccia.~ ~ 1454 Int| che i magistrati d'Italia spargevano a piene mani ai ribelli 1455 4| sentiero~ che tra i colli spariva...~ ~odor di biancospino 1456 16| il mondo,~ Rose m'avreste sparse sul cammino,~ Rete di sogno 1457 3| Lucrezie antiche...~ gli Spartachi veggenti ne la gesta,~ voi, 1458 5| ~ ~SPARTACUS~ ~Carlo Liebknecht.~ ~Amate, 1459 19| E frale carne pallida e sparuta!...~ Oh! patria, essi ti 1460 11| il travolgente duolo.~ ~E spasimando genuflessa attende~ Col 1461 13| ruggente,~ Indomito lëone,~ Nè spassa, alfin, la chioma sua fluente~ 1462 1| troverai, o lettore; non è spasso di persona ristucca, non 1463 19| artificiali~ Contro l'insulto di spavaldi... eroi...~ Son questi i 1464 15| cielo...~ Voglio sognar che spenda primavera~ Fresca ed aulente 1465 21| costrinse all'esilio. Si spense in un ospedale di New York 1466 6| vittoria?~ Per le pupille spente~ Vi dà, l'Italia... tutta 1467 16| avessi~ Anch'io venduto o spento l'ideale,~ ~Certo mi avreste 1468 19| I ribaldi sconfigge e sperde e doma.~ ~Fugge la sana 1469 Int| dei suoi anni interamente spesi per la causa dell'Anarchia.~ ~ 1470 11| tristi e del codardo Noske~ Spezza, insorgendo, l'ultime catene,~ 1471 3| con dei solchi rossi.~ ~E spezzano, esultanti, le catene~ con 1472 11| che più nulla infrena.~ ~Spiega la vela... Di fiammante 1473 Int| Corse dalla direttrice e le spiegò la simpatia che stava provando 1474 19| Lieto sui colli imbalsamati splende~ Il sol d'autunno tepido 1475 12| perduta,~ Forse, per sempre, splendida battaglia!~ L'avvilimento 1476 Int| Hugo: «Poeti, animi dolci e splendidi, fascinanti d'ombra e d' 1477 7| La muta donna, che lo sposo attende.~ ~E un ritornello 1478 14| Guardatemi così... freddi e sprezzanti~ E palleggiando il codice 1479 Int| ribellione, versi che dovrebbero spronare all'azione e al pensiero, 1480 19| divora,~ ~E di sangue si spruzza e si colora,~ Fulge sinistro 1481 19| e insulta, e addenta e sputa.~ ~Ma generosa si rivolta 1482 19| pianto e sangue misti,~ Sputan le bocche, contro chi ferisce...~ 1483 19| stanchi... ed i sanguigni sputi~ Marciti fiori infestano 1484 7| e disperde le nemiche squadre.~ ~E avvinti vanno, ignari 1485 10| rinnovato mondo...~ Mentre si squarcia il sogno rigiurate,~ A questa 1486 7| risponde il riso alto e squillante~ Del truce e de l'infame.~ 1487 | stata 1488 Int| anarchici, che le erano stati descritti come mostri, belve 1489 | stava 1490 | stavano 1491 14| carceriera, su, la fida penna!~ Stendo, felice, del mio cor, la 1492 4| vita opprime~ ~e pruni e sterpi abbiamo sul cammino~ e una 1493 | stessa 1494 Int| tributo ed un omaggio di stima nei confronti di Virgilia, 1495 20| dispersi a l'urto dei marosi,~ Stimmate, siamo, di tristezza e fame.~ ~ 1496 9| qui, dentro, nel petto,~ A stìmmate profonde,~ ~Le memorie esecrande 1497 7| Per pietà, non fate~ La strage dei fratelli.~ Han queste 1498 2| assecondiamo~ D'essere cenci e strame,~ Bruti ammansati noi, che 1499 7| salde oggi arginate~ De lo straniero ribelli».~ ~Ma gli risponde 1500 2| intatta giovinezza,~ Da' campi strappa fasci di viole».~ ~Ma quando 1501 19| discopre un morto~ ~Dal cor strappato e livido e contorto,~ E 1502 3| sangue di fratelli spenti~ straziano il viso con dei solchi rossi.~ ~ 1503 20| ansanti,~ ~Dalle cinghie stridenti agli ingranaggi,~ E al fischio 1504 19| valore e l'epiche passioni!~ Stridon, sinistri, i ferri e le 1505 14| no, come i miei polsi,~ Stringermi il cor, con leggi e con 1506 16| gogna... e le prigioni.~ ~Stringete, dunque, ancor... ferri 1507 14| sogni miei radiosi~ E con la strofa ai vostri seggi attento.~ ~ 1508 16| ferri e catene!~ Le azzurre strofe mie battono l'ala~ Verso 1509 Int| la famiglia. Fu messa a studiare in un collegio di suore.~ ~ 1510 21| sviluppò un grande amore allo studio, la passione della poesia, 1511 16| più le sembra il sogno suo sublime;~ ~Quando... pur triste... 1512 Int| lasciandoci delle pagine sublimi di pensiero, di filosofia 1513 20| Dal solco, d'ossa e di sudor, nutrito,~ ~Sale un gran 1514 14| sorgeranno eroi...~ Dal suol plebeo, da l'umile radura~ 1515 Int| in canti ad un semplice suono; che parlano nelle voci 1516 Int| vita e della sua purissima, superba, meravigliosa passione per 1517 3| giovanette belle,~ così superbe tra monili e paggi...~ queste... 1518 Int| anarchia», lo trovai un libro superbo, di valore eccezionale.~ ~ 1519 7| luce il Carso si colora,~ Supplice ei chiede, per pietà, la 1520 11| accendi e le manovre losche~ Sventa e conquidi le fumanti arene.~ ~ 1521 21| arido, privo d'affetti, sviluppò un grande amore allo studio, 1522 13| quinte a la scena~ E si svolge e si snoda ne l'insana~ 1523 12| orrida visione...~ E mentre tace, vinta la rivolta,~ I ferri 1524 19| mare...~ E ne l'angoscia, tacito riprova,~ Senza riposo, 1525 | tal 1526 | tanti 1527 2| l'anima trascina?»~ ~Più tardi, adolescente, ella sentiva~ 1528 18| sogni io ricamava~ Una gran tela... coloria la mente~ La 1529 4| la spola, il filo ed il telaio~ per tessere dolore,~ ~e 1530 15| se implacata addensi la tempesta~ E l'onda ancor minacci 1531 Int| adolescenze precoci, turbinose e tempestose, piene di sogni e di fantasie 1532 18| caduti...~ ~ ~Oh! quieti tempi!... quando adolescente,~ 1533 21| la lasciarono orfana in tenera età. A sei anni fu collocata 1534 16| cenci... e ho calpestato~ Tenero, il fior, de le languenti 1535 19| splende~ Il sol d'autunno tepido e soave...~ Palpita Roma 1536 4| mistero,~ attorno attorno, tèpido, saliva.~ ~In alto, tra 1537 16| arene...~ Le raccoglie la teppa e le immortala.~ ~Carceri 1538 11| E al gran getto d'amor terge e ristora~ L'arida vita 1539 8| sospesi~ Ne l'ansia del terrore, avvinti e muti~ Ed assillati, 1540 19| e contorto,~ E sopra il teschio ghignano i pugnali~ Che 1541 9| ci desta,~ Battendo l'ali tese,~ ~E che ci dice sulla bocca: « 1542 1| compiace di mettere in rima una tesi o una situazione qualsiasi.~ ~ 1543 14| Che, fra l'azzurro, i suoi tesori svela.~ ~E sogno e canto! 1544 3| del canto audace che si tesse in coro...~ ali di sogno 1545 4| il filo ed il telaio~ per tessere dolore,~ ~e l'umido giaciglio 1546 2| serti d'oro su le bionde teste,~ ~Questa, disse, è la vita 1547 2| ROSSA~ ~Era bambina e la testina bruna~ Quella sera vegliava...~ 1548 1| faccia al nemico, o da una tetra cella di prigione, o da 1549 19| infestano il selciato.~ Sui tetri volti lividi e sparuti~ 1550 12| Cupa la turba ondeggia.~ Un tetro giorno triste di tortura~ 1551 15| sotto i cieli di turchese tinti,~ Passi e ripassi, spola 1552 14| Che m'importa di codici e tiranni,~ Falsa morale come giallo 1553 12| Belli tra i marmi, intrepidi titani,~ Limpide schiere innumeri 1554 11| la vendetta,~ Che nelle tombe si trasforma in vita,~ E 1555 20| d'ingranaggi neri,~ Per torbidi cantieri fumiganti,~ ~E 1556 4| castagneti,~ il cupo monte, torbido, abbracciava.~ ~E tra il 1557 19| che la vita sferza e lo tormenta~ E non v'è sole a lumeggiar 1558 6| Ma va, fanciulla, va, torna tra i fiori...~ E questa 1559 7| Allaccia i monti al sole:~ «Tornino presto a questi dolci amori~ 1560 12| Un tetro giorno triste di tortura~ Sul pallido orizzonte amaro 1561 11| dispera,~ È singulto che torvo maledisse,~ È purezza di 1562 Int| immutata la sfida di allora ai tracotanti della terra, ma anche versi 1563 19| i giustiziati.~ ~E sui trafitti cadono le madri~ Rivoltellate 1564 7| Carso fosco e insanguinato~ trafitto egli è caduto...~ L'han 1565 21| Passò l'infanzia tra tragedie familiari che la lasciarono 1566 20| rutilanti d'oro,~ Dalle colate tragiche e scroscianti,~ Dai vasti 1567 18| coloria la mente~ La trama dolce, che nel sol raggiava...~ ~ 1568 2| reggie mäestose, altere,~ Nei tramonti dorati,~ Sognanti baci delle 1569 17| accanto al mare, che il tramonto indora,~ Il dolce canto 1570 6| smarrito pianto,~ Che si tramuta in ombra di sorriso...~ 1571 5| L'essere grande alfin si tramutava~ In sole, in luce, in palpito 1572 6| ideali~ Sfiora e ravvolge la tranquilla sera.~ ~«Sento, riprende, 1573 3| finale~ e nel suo volo vi trapassa il cuore.~ ~Firenze, Febbraio 1574 Int| fanciulli, gli amanti ascoltano trasalendo e che, camminano davanti 1575 11| vendetta,~ Che nelle tombe si trasforma in vita,~ E della folla 1576 11| immenso volo,~ Mentre la folla trasognata crede~ E in te ravvisa il 1577 19| rivoltosa e ardita,~ Da chi la trasse, dal dolor, sdegnata.~ ~ 1578 3| catene~ con cui legaste travagliose vite~ e cantano, bruciandovi 1579 11| crede~ E in te ravvisa il travolgente duolo.~ ~E spasimando genuflessa 1580 12| officina cede~ E un canto trema nel silenzio bruno.~ ~No, 1581 6| mai...»~ E la sua voce è tremula e mordace.~ ~Passa, per 1582 18| la luna~ Io ricercavo il trèmulo giardino~ E le sfogliavo 1583 20| ingranaggi,~ E al fischio delle trepide sirene,~ Dalle guizzanti 1584 8| sorte~ Quando, fra i monti, trepido sognava,~ Ed apriva, trillando, 1585 7| abitanti di S. Pelagio di Treviso l'episodio di quel padre 1586 Int| mio vuole anche essere un tributo ed un omaggio di stima nei 1587 14| mare minaccioso e nero~ Trilla ed albeggia un fulgido ideale.~ ~ 1588 8| trepido sognava,~ Ed apriva, trillando, ampie le porte~ Del cor 1589 1| lottare e lotterà fino al trionfo auspicato, o fino alla morte.~ ~ 1590 9| in gorghi, in frane~ ~Per troncare la vita ed arrestare~ Il 1591 19| Col petto rosso e con le tronche braccia~ Giaccion nel sonno... 1592 2| collegio remoto,~ Mentre dal Tronto un alito saliva~ E della 1593 Int| Richiamo all'anarchia», lo trovai un libro superbo, di valore 1594 1| troverai rievocata, in episodi truci e pietosi, tutta l'infamia 1595 16| alati~ Getta la penna, nei tumulti, i versi,~ Ed essi vanno, 1596 13| l'insana~ Luce de l'orgia tumultuosa e oscena,~ ~E passa e guizza 1597 12| ala di sventura:~ Cupa la turba ondeggia.~ Un tetro giorno 1598 3| consunti visi,~ ~Sorgono a turbe, lividi e frementi,~ da 1599 19| fiamma:~ S'alza, si avvolge, turbina, trascina.~ Là... dove un 1600 13| Forza incalzante ed ala di turbìna,~ Anime e sogni verso ignoto 1601 16| voce,~ Che dalla cupa e turbinosa essenza~ Urla il martirio 1602 15| canzone,~ Che sotto i cieli di turchese tinti,~ Passi e ripassi, 1603 15| al sol, querule onde,~ Turchesi ed oro, ad atomi al verde,~ ~ 1604 12| Scendono gemme di color turchino.~ ~. ~ ~Ma batte, a un tratto, 1605 18| arresta,~ ~E incensa, con turiboli dorati,~ I biechi, i vili, 1606 9| le ritorte,~ Al ribaldo uccisore,~ ~Dal Carso uscenti scapigliate 1607 Int| altri compagni le stavano ultimando il suo volume «Torce nella 1608 11| Noske~ Spezza, insorgendo, l'ultime catene,~ L'impeto accendi 1609 1| lettore, la storia di questi ultimi anni quale fu sentita e 1610 Int| ricordare che mentre esalava l'ultimo respiro, mentre il suo nobile 1611 Int| concezioni politiche ed umane.~ ~L'11 maggio 1933, a New 1612 15| di passione~ E i tristi umani risollevi avvinti.~ ~Carceri 1613 Int| anarchico, giustiziò re Umberto I responsabile d'aver fatto 1614 4| per tessere dolore,~ ~e l'umido giaciglio del solaio,~ dove 1615 14| Dal suol plebeo, da l'umile radura~ Verranno, i buoni, 1616 19| sonno... dal gran sogno uniti.~ ~II.~ ~E da Bologna parte 1617 12| Lampo di genio e schianto d'uragani.~ ~Ponete al sole le bandiere 1618 11| in vita,~ E della folla l'uragano affretta~ E passa e brucia 1619 19| guata... e li colpisce.~ Urlano i petti affaticati e tristi,~ ~ 1620 20| fatiche.~ Dalle motrici urlanti e rilucenti,~ Dalle miniere 1621 9| terra...~ ~E il mondo non ha urlato e non si è scosso,~ E lo 1622 12| de le pugne amare~ Ne l'urlo de le macchine scroscianti...~ 1623 9| ribaldo uccisore,~ ~Dal Carso uscenti scapigliate e smorte,~ Non 1624 Int| assassino, quale era il re.~ ~Uscì dal collegio, con un diploma 1625 19| minaccioso e immondo!~ ~V.~ ~Lieto sui colli imbalsamati 1626 1| speranza sicura.~ ~Non è vacua letteratura quella che qui 1627 6| Sopra le bocche pinte~ Vaga un desio nostalgico d'amore.~ ~ 1628 17| quieta, in trepida armonia,~ Vagò la sua canzone~ ~Forte di 1629 12| bandiere e al vento,~ O del Valdarno, bronzei minatori,~ E date 1630 Int| davanti aveva con sè delle valigie piene di libri. La bufera 1631 20| delle mobili carene,~ ~Dalle vallate fulgide di grano,~ Dalle 1632 14| gli affetti miei liberi vanni~ E di freschezza palpita 1633 10| liberi, cantate~ L'inno d'un vasto e rinnovato mondo...~ Mentre 1634 12| macchine scroscianti...~ Par di veder le cinghie sanguinare~ Strette 1635 2| vita e noi si vive~ Per vederci soffrire:~ Questa è, dunque, 1636 12| affratellati,~ Per darvi vita e non vedervi franti.~ ~Ma scossa ha la 1637 9| periglio in agguato... e lo vedete~ Ne l'ansia de le notti 1638 3| antiche...~ gli Spartachi veggenti ne la gesta,~ voi, derideste, 1639 2| testina bruna~ Quella sera vegliava...~ E tra le siepi il raggio 1640 6| ombra di sorriso...~ Ed il velato schianto~ Sbianca e martella 1641 3| l'odio dei forti e le vendette ardite.~ ~O non temete, 1642 | vengono 1643 | venir 1644 | venne 1645 | vennero 1646 14| il seme va ramingo, alla ventura;~ Ma dove cade sorgeranno 1647 6| sottile.~ «Queste son gioie vere~ Che la patria vi dà... 1648 Int| mio comportamento. È la verità, dunque, il riconoscere 1649 12| Salite i colli fulgidi e vermigli,~ Forza non v'è che all' 1650 14| venduti e sanguinosi,~ Fulgido vero nel pensiero io sento,~ 1651 | Verranno 1652 1| ristucca, non è virtuosità di verseggiatore che si compiace di mettere 1653 2| gemme, argento e seriche vestaglie~ E schiamazzi di feste,~ 1654 19| labbro insanguinato.~ ~Ma dal vetusto luogo del convegno~ L'arma 1655 16| VINTA!~ ~No, non son vinta. Vibra, in me, più forte,~ L'ardente 1656 10| silenzio appassionato e arcano~ Vibrano note d'un ribelle coro.~ ~ 1657 17| d'anarchia,~ Di pensiero vibrante e di passione.~ ~E attorno 1658 19| ordito ampio distrutto.~ ~Vibri la folla e al ciel levi 1659 1| vissuta da chi nelle alterne vicende di vittorie e di sconfitte, 1660 Int| il ricordo d'una frase di Victor Hugo: «Poeti, animi dolci 1661 15| alfin, perde~ Il canto che vien su da le pianure.~ ~Aprite, 1662 | viene 1663 12| Salute! o nel fulgor, vigili e forti,~ Belli tra i marmi, 1664 3| pingue nemiche!~ ~Razze vigliacche di potenti astuti,~ che 1665 2| poi morire.~ ~Schiavi e vigliacchi noi, che assecondiamo~ D' 1666 Int| nostro affetto nel pieno vigore dei suoi anni interamente 1667 | VII 1668 18| turiboli dorati,~ I biechi, i vili, i perfidi venduti~ E rende 1669 15| resta:~ «Per questa idea o vincere o morire».~ ~Aprite, dunque! 1670 6| grata e gentile.~ ~Il vincitore siete... e perchè assente~ 1671 10| avvenire,~ Di strette intense e vincoli tenaci~ E attesa folle e 1672 17| La franta folla, al vincolo tenace,~ Fulse di luce al 1673 10| aurore~ Aprite il varco, vindice e possente.~ ~E in piedi, 1674 19| monte~ S'impenna, ancora, il vìndice destino.~ ~E voli, e voli, 1675 12| Salute! o del lavor, vindici figli,~ Oggi marcianti all' 1676 19| ripassa la canaglia,~ Ove già vinse, in ferri ed in catene.~ ~ 1677 18| Vederti inetto avrei dovuto e vinto,~ E nella lotta torbida 1678 2| Da' campi strappa fasci di viole».~ ~Ma quando alla ribalta 1679 18| Levarti puro e cinto di vïole~ Con quella gioia che ogni 1680 6| questa festa, o pallido virgulto,~ Fra il tanfo dei liquori,~ 1681 1| persona ristucca, non è virtuosità di verseggiatore che si 1682 3| scarni fianchi e da' consunti visi,~ ~Sorgono a turbe, lividi 1683 12| È, finalmente, l'orrida visione...~ E mentre tace, vinta 1684 1| anni quale fu sentita e vissuta da chi nelle alterne vicende 1685 8| e compagni della povera vittima ed anche a seppellirlo vennero 1686 1| nelle alterne vicende di vittorie e di sconfitte, di fulgide 1687 Int| TORMENTO è la testimonianza viva e sofferta quotidianamente 1688 Int| il fascismo costrinse a vivere questa fiera ed orgogliosa 1689 19| ritorte~ E grondan sangue vivo le prigioni.~ ~Ed or ritenta 1690 Int| suono; che parlano nelle voci della notte e nelle incantate 1691 12| ed attorte al cuore dei volanti.~ ~Milano, Ottobre 1920.~ ~ 1692 | volete 1693 6| da la fronte austera,~ Volgeva il viso, verso l'ampio mare...~ 1694 21| gendarmi e i pregiudizi del volgo, finchè la reazione fascista 1695 21| ideale anarchico.~ ~Sfidò più volte le manette dei gendarmi 1696 Int| stavano ultimando il suo volume «Torce nella notte». Morì, 1697 | vorrei 1698 20| su pei verdi colli,~ In vortici e tumulto di tempeste,~ 1699 | vostre 1700 | vostri 1701 | vostro 1702 | Vuoi 1703 | X 1704 | XII 1705 15| fra silvestri incanti,~ Le zampillanti, al sol, querule onde,~ 1706 3| derisi,~ i sofferenti e zingari mordaci~ da' scarni fianchi 1707 12| sirene,~ Sìculi ardenti de le zolfatare~ Ed olezzanti fiori a le