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ATTO V. SCENA SESTA. | «» |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Maddalena, Hargand, Maigret, la Madre Cathiard, e gli altri, più i portatori delle barelle.
(Al comparire delle barelle, avviene un movimento repentino fra gli astanti; Hargand si slancia verso di esse, e la folla delle donne, che non han trovato ancora nessuno dei loro, si precipitano anch'esse, ed attorniano le barelle. Maigret ed i suoi compagni cercano di tenere indietro la folla, e proteggono Hargand... Maddalena è tutta fremente. Ella cammina, lenta, a stento, sostenuta da alcune donne, in direzione delle barelle, da cui non sa staccare lo sguardo).
Hargand (ha sollevata d'un tratto la tela grigia, che copriva la prima delle due barelle. Mette un gran grido.) Ah!... Roberto!... figlio mio!... (si accascia tutto sul cadavere del figlio...) Roberto!... Roberto!...
Maddalena (avanzandosi sempre) - Povero ragazzo!... (ad un tratto, con uno sforzo violento, sfugge alle donne, e, barcollante, stravolta, corre verso l'altra barella, di cui, anch'essa, alza la tela.) Giovanni!... Tu!... tu!... (cade affranta sulla barella, prende la testa di Giovanni Roule, la solleva fra le sue mani, e l'abbraccia e la bacia furiosamente. Le donne vedendo che non ci sono morti, dei loro, si ritirano, si allontanano, alcune sempre piangendo, e ritornano sotto la tettoia. I gridi ed i pianti di Maddalena e Hargand si confondono tristemente. Hargand è attorniato da Maigret, altri impiegati superiori della ferriera. Maddalena è circondata invece dalla madre Cathiard, e da alcune altre donne che sono rimaste con lei).
Maddalena (alzandosi tutto ad un tratto, e portandosi la mano al ventre, rivolta alla folla, ed accennando alle donne che stanno nel cortile e sotto la tettoia) - Non piangete... non piangete più, voi altre, laggiù!... Ascoltatemi... Non bisogna piangere!... Il figlio mio non è morto!... L'ho sentito muovermisi nel ventre... Egli vive!... vive!... Ed anch'io voglio vivere!... Voglio vivere per lui!.... non piangete più!.... Vedove... madri desolate... voi, cui tutto hanno rubato... cui tutto hanno ucciso... mi capite?... (nessuno si muove). Vi dico che il figlio mio non è morto!... che non è morto il figlio di Giovanni Roule!... (nessuna donna si muove, quasi non comprendessero.) Mi sentite?... (silenzio continuo delle donne.) Vi dico che voglio vivere... che voglio allevarlo per la vendetta!... (tutti restano immobili.) Mi avete compreso?... (silenzio delle donne.)
Maigret - Signore!... bisogna far riportare il signor Roberto al castello!...
Hargand - (singhiozzando, e lasciandosi condurre come un bambino) Figlio mio!... Figlio mio!...
Maigret (rialza Hargand, ripone la tela sulla barella, ricoprendo il cadavere di Roberto. Volto quindi ai facchini) - Al Castello!...
Maddalena (si slancia su Maigret, e lo respinge) - Non lo toccate!... Questo giovane non è più suo... È nostro!... (rivolta ai facchini) Al mucchio!... Al mucchio!... Al mucchio!... (poi ritorna vicina alla barella di Giovanni. Si sforza di parlare ancora.) Io vivrò!... Io... (un flotto di sangue le soffoca la voce. Barcolla, e cade sul cadavere del suo amante.)
Luigi Thieux (sempre sulla panca. Guarda tutto ciò con uno sguardo da ebete, e poi:)
È la paga!...
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