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La madre Cathiard - Avreste da prestarmi un po' di brodo, Maddalena?
Madd. - Sì, madre Cathiard; ce n'è stato mandato questa mattina dal castello.
La madre Cathiard - È per il mio ragazzo... È tornato adesso a casa con una febbre… una febbre!... Purchè non s'ammali anche lui, mio Dio!
Madd. - Ma no, madre Cathiard... Lo sapete, qui si ha sempre la febbre... e non si può mangiare (si alza, prende alla Cathiard la pentola e la riempie a metà). Ecco, quanto posso darvi...
La madre Cathiard - Grazie, Maddalena... (Accennando alla porta sinistra). E vostra madre?...
Madd. - Sta male!... Oh! molto più male!
La madre C. - Ecco!... lo vedete?... Una donna così robusta! Le ho detto spesso, io, che si sarebbe uccisa a furia di vegliar le notti intere per cucire…
Madd. - Certo!... Ma intanto? Bisognava pure che facesse così.
La madre C. - Ed anche voi, Maddalena, siete molto pallida, da qualche tempo.. Badate! avete una fisonomia niente affatto buona... Non è una bella cosa alla vostra età.... credetelo, non è una bella cosa.
Madd. - Ma bisogna ben lavorare, madre Cathiard... bisogna guadagnarsi da vivere... Ed io sono molto più robusta che non si creda...
La madre C. - (siede vicino a Maddalena colla pentola del brodo sulle ginocchia). Sapete nulla?… anche Renaud, Thorel e Lourdier sono stati cacciati, questa mattina! Un'altra infamia di quella canaglia di Maigret, senza dubbio!
Madd. - Ma, erano pure buoni operai!
La madre C. - Si ma... (guardandosi attorno con circospezione e parlando a voce più bassa) sembra che domenica si siano vantati di aver votato contro il padrone... Capirete... avevano bevuto un bicchiere di più! Qui si dovrebbe sempre pensare a come si parla.... Non si sa mai…. Si dice qualche cosa senza nessuna cattiva intenzione, e dopo un'ora Maigret sa tutto... e allora si può esser sicuri della propria disgrazia. E la Renaud che è incinta un'altra volta? il settimo figlio ragazza mia!... Sarà nella disperazione!... Ma vedete, io credo che il padrone non ne sappia nulla di tutto ciò che succede qui... È un uomo duro il signor Hargand, è vero.... ma è anche un uomo giusto. E Maigret invece non lo fa niente affatto amare dalla sua gente.
Madd. - No, no! è certo.
La madre C. - Dopo la morte della povera padrona tutto va di male in peggio, per tutti, qui.... Ah! perdendola noi abbiamo perduto molto... Già!... e questa piccola impertinente di Genoveffa non le rassomiglia davvero!... A proposito, sapete Maddalena? io sono stata al castello quest'oggi a mezzogiorno.
Madd. - Ah!
La madre C. - Sì... sono io adesso che poso per la signorina Genoveffa... come faceva vostra madre. Ella mi pone in testa qualche cosa rossa... un grembiale turchino ai fianchi... un fazzoletto giallo attorno al collo..., un paniere di aranci vicino ai piedi, ed ecco che l'invenzione è fatta! Se voi lo vedeste quel grande studio! Ah! davvero, che là dentro ci sono molte cose... cristalli... armadi... tappeti... insomma qualunque cosa!... E sapete che cosa mi ha detto? Mi ha detto che sono più bella di vostra madre... che io ho – come ha detto? – che ho... una carnagione eburnea!... Credete pure... proprio così!... E poi mi ha dato due lire... Dava lo stesso a vostra madre?
La madre C. - Non è una brutta cosa! Aiuta un po' anche questo... (si alza) Ah!... e non sapete nulla? Il signor Roberto è arrivato da Parigi, questa mattina!... vuol dire che si sarà rappacificato con suo padre... Era un pezzo che non tornava più qui!...
Madd. - Da più di quattro anni.
La madre C. - Dal tempo della morte della signora Hargand... Un bel giovane, ragazza mia!... e dolce, amabile... tutto il ritratto di sua madre... Si dice pure che stia cogli anarchici, e che se possedesse lui la ferriera... la regalerebbe agli operai!... È vero, questo?
Madd. - Ma... si dice qualche cosa di simile.
La madre C. - Sicuro! Il signor Roberto è un uomo molto giusto... non si dà affatto aria d'importanza ed ama molto l'operaio! Ma... bisogna che me ne vada... (mostrando la pentola del brodo). Ve lo restituirò domani.... Buona sera, Maddalena e maggior salute a tutt'i vostri....
Madd. - Grazie, madre Cathiard...
La madre C. - E se avrete bisogno di me, questa notte... voi lo sapete... approfittate pure...
Madd. - Sì... sì... Buona sera!..
La madre C. - Buona sera!... (la madre Cathiard esce. Fuori si va facendo sempre più notte... Alcuni operai, ombre rapide, passano per la via... La ferriera avvampa nel cielo sempre più oscuro… se ne ode distintamente il sordo rumore... Maddalena sta chinata sul suo lavoro... Entra Giovanni Roule).