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Gli stessi, meno Maddalena.
Luigi T. - Non vivrà per tutta la notte... Ed io mi ero addormentato là, come una bestia! Non avrei mai creduto che sarebbe giunto questo momento... Che cosa mai sto per divenire ora, senza di lei!... (Giovanni cammina per la stanza grave e pensieroso; chiude la porta e viene a sedersi vicino al fornello. Luigi Thieux guarda i bambini). E che cosa ne sarà di costoro, mio Dio!
Giov. - Sarà un po' più di miseria e di dolore.
Luigi T. - Ah! non è giusto, questo!
Giov. E se ne andranno, come se ne sono andati i tuoi due più grandi!
Luigi T. - Ah! non è giusto... non è giusto!
Giov. - Che cosa non è giusto?
Luigi T. - Non ho mai fatto male a nessuno... sono sempre stato un buon operaio.
Giov. - Ebbene?
Luigi T. - Ebbene, io dico che ciò non è giusto!...
Giov. - Ma sì, che è giusto! Poichè tu lo vuoi... poichè tu ti ostini a volerlo!
Luigi T. - No... no... taci... non mi parlar di ciò in questo momento... Son troppo disgraziato!..
Giov. - Allora, aspetterò!... aspetterò che sii felice... aspetterò che tu sii morto... che Maddalena sia morta... che tutti qui sieno morti!... Non tarderà molto ciò!... Ma dunque non vedi nulla attorno a te? Non hai mai osservato le guancie scolorite di tua figlia, ed il suo passo di vecchia stanca, a diciotto anni... e le gote infossate... le labbra pallide... le povere piccole mani magre di questi tuoi bambini...?
Luigi T. - Non me ne parlare!... (toglie dall'armadio un tozzo di pane che si sforza di mangiare) Non ho fame... eppure non ho mangiato da ieri... non ne ho avuto il tempo... E questa sera non me ne va... par che mi resti in gola! (ripone il pane nell'armadio, beve un sorso di acqua, e poi siede in un angolo... Lungo silenzio) E tu non vai all'officina questa sera?
Giov. - No davvero! non ne ho voglia! (si accosta a Luigi Thieux, e gli batte una mano sulla spalla) Devi in questi giorni aver avute molte spese, e forse non ti è restato più danaro... Prendi... (gli dà qualche moneta d'argento).
Luigi T. - Te ne debbo tanti, già!
Giov. - È danaro guadagnato assieme... t'appartiene... (Luigi ringrazia silenziosamente, e ripiglia il suo atteggiamento abbattuto... Giovanni va e viene per la stanza... Si batte alla porta) Han bussato alla porta... Non senti?.. (si bussa di nuovo).
Luigi T. - Entrate!... (entrano Roberto Hargand e Genoveffa... Genoveffa porta un paniere... Abbigliamento semplice).