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Madd. - Andiamo!... (si accorge del paniere e si volge verso Giovanni, sempre seduto sulla cassa).
Giov. - Sì, l'ha portato lei.. (un po' amaro). V'è un busto per voi.... confetti per essi... vino per vostra madre!... È una persona caritatevole!
Madd. - (prende il paniere e lo va a posare sull'armadio) Fa quello che può!... (silenzio, Maddalena siede di nuovo al tavolino e ripiglia il lavoro).
Giovanni - (va verso Maddalena ed appoggia il braccio sulla spalliera della sedia, ove essa è seduta.) Maddalena!
Giovanni - La notte sarà lunga per voi... ed io non potrei ora, mi sembra, ritornare a casa... Permettete che resti un poco qui… con voi?
Maddalena - Sì, Giovanni... Perchè non dovrei volerlo?... È bontà vostra non lasciare mio padre... Se la disgrazia succede questa notte.... voi lo consolerete!...
Giovanni - E poi... vorrei dirvi qualche cosa che ancora non vi ho detto mai...
Maddalena - Parlate, Giovanni... Quando vi sento parlare sono meno afflitta.
Maddalena - Oh! sì!... Da che siete nostro amico... e venite qui quasi tutti i giorni... è vero... credo di esser meno disgraziata...
Maddalena - Almeno, mi sembra... Dimentico per qualche istante le mie sventure... e per qualche minuto, è come se non ci fossero più... Anche i piccini!... Quando siete qui non piangono mai... Sapete così bene parlare coi bimbi... li fate saltare sulle vostre ginocchia... dite loro tante belle cose!...
Giovanni - (commosso). Ma ciò che voglio dirvi ora, Maddalena, non sono parole di gioia... son cose gravi... poichè si tratta d'amore.... (movimento di Maddalena). Ed il momento di parlarvene... è grave anch'esso... (indica la porta della camera) poichè di là c'è la morte!... (Maddalena freme) Maddalena, io vi do la mia vita... volete voi, darmi la vostra?... (Maddalena interrompe il lavoro, e guarda Giovanni con uno sguardo di adorazione e di tristezza.) Maddalena, rispondetemi!
Maddalena - (con voce commossa e tremante.) Ma... io non posso abbandonare mio padre... nè posso lasciare questi fanciulli che ormai non hanno altri, che me...
Giovanni - Io non vi domando di disertare il vostro dovere... vi chieggo soltanto di potervi aiutare a compirlo, fino a quando mi sarà possibile... Non saremo troppi in due, per questo!
Maddalena - Mio padre vi ama, o Giovanni... ma ha paura di ciò che siete... perchè costituite un mistero per lui! Ed egli, è un uomo così timido! Sa che siete qui di passaggio... e che presto ve ne andrete... Ieri pure, diceva: «Giovanni ha in capo idee poco buone... gli succederà qualche disgrazia!» Mio padre perciò non vorrà che io sia vostra...
Giovanni - Voi non appartenete che a voi stessa, tutta;... non siete di nessun altro che vostra... E niuno ha il diritto di decidere del vostro destino...
Maddalena - Il mio destino!... Esso è in questa casa... con coloro che restano ed hanno bisogno di me!
Maddalena - Dal giorno in cui siete entrato qui per la prima volta...
Giovanni - E dunque.
Maddalena - Eppure bisogna che non pensi neppure a ciò che mi dite... poichè se doveste partire... io non potrei... non dovrei seguirvi...
Giovanni - Non posso promettervi infatti, di non andarmene mai da questi luoghi... Possono da un momento all'altro scoppiare avvenimenti... che non son padrone di dirigere... (Energico.) Può arrivare il momento in cui tutti siano obbligati a partire da qui... (breve pausa). Ma, finchè potrò, resterò!
Maddalena - Bisogna che non restiate per causa mia, o Giovanni… Non sono nulla, io, in confronto a ciò che voi avete deciso di compiere...
Giovanni - Che intendete dire con ciò?
Maddalena - Non so nulla... poichè non mi avete mai confidato nulla... ma, da gran tempo vi ho letto negli occhi ciò che avete nell'anima... Eppoi, l'avete detto voi stesso or ora: «Potrebbe arrivare il momento in cui tutti siano obbligati a partire da qui!....» (Pausa.)
Giovanni - (pensoso) Non ho deciso nulla, Maddalena... Ho sognato... sì, ho sognato... qualche cosa, può darsi… qualche cosa di grande, forse.... Ma se la febbre dell'azione, il desiderio della lotta mi riprendessero... è per voi… per voi... con voi!...
Maddalena - Per me!... Con me!... Ma io sono una povera ragazza, triste e malata... e... non sono bella!...
Giovanni - Non bella!.. Oh! Maddalena... non avete, è vero, la bellezza insolente dei ricchi, fatta delle nostre spoglie e della nostra fame… ma voi avete la bellezza che io amo... la bellezza santa del dolore… ed io m'inginocchio davanti a voi!... (s'inginocchia davanti a Maddalena, e le prende le mani.) Il vostro povero viso già scarno... le vostre spalle già curve… le vostre mani, queste piccole mani pallide... le cui dita sono consumate dal lavoro…. e gli occhi vostri... ah! gli occhi vostri già rossi per tanta tristezza e tante lacrime… se sapeste di qual potente e sacrosanto amore mi han rigonfio il cuore!.... E come hanno anche rianimato e ravvivato l'odio mio!... Non bella!... Ma questo è perchè non ancora avete avuta una gioventù….. perchè avete sofferta troppa miseria, sempre!... Siete come una povera pianticina che non ha visto mai luce!... Ma la luce, io ve la porto!… ma la gioventù, io ve la restituisco!.. ma la miseria, sì, io la cancellerò, con tutta la mia tenerezza, dal vostro viso e dal vostro cuore!..
Maddalena - Ah! non dite queste cose.. non mi parlate così... Voi mi fate piangere!
Giovanni. - È l'anima vostra!... Credete che non l'abbia indovinata, in mezzo a tutte le altre, la vostra anima di purità, di sacrificio, di eroismo tranquillo e dolce!!.. (si rialza) Ebbene, sì, è vero: io ho un'opera di vendetta e di giustizia da compiere!.... Ma per questo mi abbisogna una compagna come voi... una donna dall'anima coraggiosa come la vostra!....
Maddalena - Giovanni... non dite così... ve ne prego! Non ho affatto coraggio, io... Lo vedete... non faccio che piangere!..
Giovanni - Perchè siete sola… sempre sola... Di fronte a cose troppo terribili... In due, invece, uniti dall'amore, non si ha paura di nulla... neppur della morte.
Maddalena - (con entusiasmo) Non ho paura della morte... no, non temo di morire... Temo soltanto di non aver la forza di fare quello che ho il dovere di fare lo stesso...
Giovanni - Voi dovete essere felice!... E tocca a me di assicurarvi il benessere... di conquistarvelo... Me ne sento la forza, ora!... (viene a sedersi vicino a Maddalena) Ah! bisogna che vi apra tutta l'anima mia!.. Sentitemi... Quando, un anno addietro son giunto qui, io ero stanco.... oh! molto stanco, ve lo giuro!... scoraggiato della lotta.. senza più fede, ormai, negli uomini ed in me stesso... La vita mia l'aveva data agli altri... l'aveva consacrata per gli altri... Ed essi non mi hanno compreso... non mi han voluto comprendere in nessun luogo!... Eppure, povera ragazza mia, ho girato, girato Dio sa quanto e dove!... nel Brasile, a New-York, in Spagna, nel Belgio, in Inghilterra, dal nord al sud della Francia, dappertutto son passato attraverso gli inferni del lavoro... i bagni dello sfruttamento umano... Quale pietà!... E dappertutto ho urtato contro l'ignoranza selvaggia, la malvagità incosciente, contro questo muro insuperabile che è il cervello del proletario!... Ed ogni volta che ho tentato di svegliare la coscienza nel cuore degli individui... ogni volta che ho parlato alle folle di giustizia e di ribellione… di solidarietà e di bellezza... Ah! sì! Gli uni mi han riso in faccia... gli altri mi han denunciato... ed alcuni han detto che ero agente di polizia!... Schiavi e bruti!...
Maddalena - Disgraziati, o Giovanni!.. ed altrettanto più degni di esser compatiti, in quanto che non possono comprendere!... Non è colpa loro!
Giovanni - (pensoso) È vero... Se essi comprendessero... (fa un gesto) l'opera sarebbe compita... (pausa) Tutti sarebbero felici!.. (silenzio durante il quale Giovanni resta come perduto in un sogno).
Maddalena - Non dite più nulla?
Giovanni - (riprendendo il racconto) Ed era, ogni volta, una caduta più profonda dall'alto dei sogni miei!.. Ed era anche, ogni volta, più miseria, maggiori dolori per me.... Fui espulso da Rio Janeiro, in seguito ad uno sciopero.. Rifugiato in Spagna, vi fui subito denunciato... Avvolto in una cospirazione anarchica, arrestato senza ragione, condannato senza prove.… per due lunghi anni – ah! come mai non ho lasciato nelle mani dei torturatori ciò che mi restava d'intelligenza e di vita? – marcii nelle orride prigioni di Barcellona... e non ne sono uscito che per veder garrottare in mezzo ad una folla ebbra di sangue, l'amico mio Bernal Diaz... quel giovane dal cuore di eroe, di cui spesso vi ho parlato!…
Maddalena - Sì! .. ah! sì!... È una cosa orribile!...
Giovanni - Aveva giurato di vendicarlo... ma si è vili, qualche volta... Quando non si ha più nulla nel ventre, vedete... non si ha più nulla neppure nel cuore!.... (pausa).
Giovanni - Eppoi... Perseguitato incessantemente dalla polizia, senza lavoro, senza dimora, errante di città in città, un giorno a Bordeaux, fui cacciato in prigione, perchè avevo rubato un pane...
Maddalena - Come avete sofferto!...
Giovanni - Ho sofferto, sì... Ma più che dei giorni di carestia, più che delle notti senza tetto, più che per l'angoscia che strazia i vagabondi per le strade ove non passa anima viva e nelle città ove tutti li respingono, ho sofferto sopratutto per l'indifferenza degli uomini, e per l'inutilità dei miei sforzi ad insegnar loro la via della felicità... Ho sofferto, più che per altro, per me stesso... della mia debolezza intellettuale, della mia ignoranza… per tutto il vuoto... per tutto questo ardore confuso in cui si perdevano i miei slanci... E, spesso, mi son dimandato se aveva il diritto, io, di strappare i miserabili alle loro tenebre, per ricacciarli poi, forse più profondamente, meco, nella notte che mi avvolge!... Roberto Hargand aveva ragione, or ora!... Oh! non saper nulla!... Dover indietreggiare ad ogni istante, negli slanci di entusiasmo, di fronte alla propria impotenza!… E questo sconfortante pensiero, che non c'è, forse, in nessun luogo, una giustizia!...
Maddalena - (con slancio) Voi, Giovanni!... Voi!... Voi sapete cose sì grandi!... Dite cose tanto belle come ve ne sono soltanto nei libri!...
Giovanni - Ma se non v'è niente nei libri, mia povera Maddalena!... (si alza) Ma è finito!.. Per esser qui venuto, dopo tante fatiche, tanti disinganni... per aver amato questa povera casa che è stata come una famiglia, per me, che non ebbi famiglia... per avervi adorata, Maddalena, più che come donna, come una fede rinvenuta... tutta la mia debolezza morale, tutti i miei dubbi si sono dissipati... Non li ricordo più... Con forze nuove... con fede più violenta nell'avvenire, ho riacquistato tutto il mio orgoglio... E debbo a te l'essere ritornato un uomo... Poichè amo in te non solo la tua persona, ma eziandio tutta l'umanità, tutto l'avvenire, tutto il mio sogno... (la prende tra le braccia).
Maddalena - (abbandonandosi) Tacete!.. Oh! tacete!... Non potete dirmi tali parole... È troppo bello!... Ed io non ho il diritto di essere così felice!...
Giovanni - Possono rubarci tutto, Maddalena... ma non potranno mai toglierci quella felicità che avremo creata da noi stessi... Tutti e due, ormai, saremo forti, contro la vita... tu con me... io con te...
Maddalena - (in una specie di estasi) Non è possibile!.. non è possibile!...
Giovanni - E quando ritornerò a casa, dal lavoro o dalla lotta, affaticato, forse, scoraggiato anche,... ma certo di trovare in te questa gioia, questa luce... i tuoi occhi, Maddalena, la tua voce, Maddalena, il tuo cuore, Maddalena, il tuo coraggio, Maddalena, Maddalena, Maddalena!...
Maddalena - (quasi mancante) Oh! Giovanni! È questo mai possibile? I poveri come noi, debbono diffidare di tanta felicità!... E non bisogna sopratutto stimarmi per più di ciò che sono...
Giovanni - Tu sei quella, in grazia di cui credo ancora in ciò che deve avvenire!...
Maddalena - È troppo!... è troppo!... Tu mi bruci... E se ciò non fosse possibile?.. Per aver soltanto intraveduta questa felicità... ah; ne son sicura, ne morirei!... (Giovanni la stringe castamente. Maddalena si abbandona del tutto). Da dove sei venuto, o mio Giovanni, per fare un tal miracolo?... Sono forte e leggera nelle tue braccia... non sento più il peso del corpo.. nè il peso del cuore... io sono felice... felice... felice!... (ella piange) Ah! il tuo cuore batte come un martello!...
Giovanni - Non dir più nulla!..
Maddalena - Sì!... sì!...
Giovanni - Resta appoggiata a me...
Maddalena - Sì... sì... (silenzio. Con voce debole) E mio padre?... E i bambini?..
Giovanni - (carezzandola) Noi li custodiremo!... Noi li proteggeremo (Silenzio).
Maddalena - (come sognando) Mio Dio! Mio Dio!... È mai possibile? (ad un tratto si scioglie dall'abbraccio, si alza, guarda verso la camera. Con voce anelante) È mamma?... è mamma?.... Di là!...
Giovanni - (anch'egli s'è alzato e guarda verso la camera) Maddalena!...
Maddalena - Ho sentito un grido... Mi chiama!... (si sente come un rumore soffocato: «Maddalena!... Maddalena!...») Ah!...
Giovanni - La disgrazia è successa!.. (la porta si apre. Luigi Thieux compare, stravolto, pallidissimo, barcollante).