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Alfabetica [« »] eppur 1 eppure 3 equilibrio 1 era 93 eran 1 erano 34 eravamo 6 | Frequenza [« »] 105 delle 100 come 98 nel 93 era 93 nella 89 al 88 quel | Virgilia D'Andrea Torce nella notte Concordanze era |
Parte
1 1| lievemente nelle spalle.~ ~Non era colpa mia, pensai, se mi 2 1| irriducibile.~ ~Nel mio animo v'era un tumulto; ma su quel tumulto 3 1| nel cuore.~ ~Il direttore era già uscito. Io mi avvicinai 4 1| così strana e bizzarra, si era posata, piena di sogni, 5 1| Aprii la finestra. Il cielo era fitto di stelle.~ ~Sembravano 6 2| Il villaggio si era tutto raccolto e nascosto 7 2| Maestra. Ma quel "buona notte" era un pretesto: la donna voleva 8 2| andava.~ ~La sua voce si era fatta leggermente commossa. 9 2| commossa. Forse, d'un tratto, era passata, davanti al suo 10 2| torrenti e di boschi.~ ~Adesso era al declivio quel bel viso 11 2| cessato di cadere. Il cielo era pieno di piccole pallide 12 2| Maestra!~ ~ ~ ~Tutto, tutto era stato, nel palpito di pochi 13 2| amori...~ ~Tutto, tutto era stato, in un soffio di tempo, 14 2| in germoglio...~ ~Tutto era adesso un ammasso di rovine 15 2| disperazione dei primi giorni si era andata man mano mitigando.~ ~ 16 2| sangue che già tanto amaro era diventato in quei giorni, 17 2| Angelantonio: un giovane che era tornato dalla Germania dove 18 2| di lacrime tanto cocente era dentro l'angoscia; tutto 19 2| campestre, che all'occasione era l'autorità poliziesca del 20 2| Adesso tutto il mio dovere era compiuto, ed io potevo partire.~ ~ 21 3| tenero e tremante cuore era rimasto ad aspettare e si 22 3| trasparenza nelle mani.~ ~Si era fatto quasi freddo.~ ~Io 23 3| aveva chiesto di vivere ed era costretta a vivere.~ ~E 24 3| aveva chiesto di morire ed era obbligata a camminare verso 25 3| il martirio dell'amore ed era dannata ad amare.~ ~E non 26 3| chiesto il veleno dell'odio ed era condannata ad odiare.~ ~ 27 4| MIEI RICORDI~ ~ ~ ~ ~Si era alle vacanze estive. Noi, 28 4| dissanguato.~ ~Ma il re... chi era il re? Io ne sapevo vagamente 29 4| strane riflessioni.~ ~Ma chi era colui che aveva ucciso? 30 4| aveva ucciso? Ed in che modo era riuscito a penetrare fin 31 4| collo, e scomparve così come era entrata, ombra muta e leggera.~ ~– 32 4| adolescente sana e forte, e la mia era una di quelle adolescenze 33 4| che non hanno affetti. Si era levato, gigante luminoso, 34 4| morti per vendicare chi era stato mitragliato sulle 35 4| ucciso per vendicare chi era stato trucidato.~ ~La direttrice 36 5| spirito; nessuna speranza si era in esse velata. Pareva che 37 5| fronte arsa dal delirio.~ ~Si era verso la metà del 1922. 38 5| dell'ora.~ ~Oramai una cosa era ben certa. Una rivoltellata 39 5| senza nube.~ ~L'Adriatico era in una di quelle sue meravigliose 40 5| lotte d'un tempo.~ ~Non vi era ancora nel palpito delle 41 5| vie dell'esilio.~ ~Non vi era ancora nel tepore dei loro 42 5| senza ritorno.~ ~Non vi era ancora, nel sorriso luminoso 43 5| che modo se l'animo mi si era avvinghiato alla carne per 44 5| la voce nella gola. Essa era stretta in un nodo di lacrime. 45 5| la imprigionava.~ ~Mi si era cristallizzato dentro, d' 46 5| e rude che, di certo, si era preparato ad ascoltare un 47 5| penso che forse no.~ ~Egli era abituato a parlare col mare, 48 5| ritornava a riva ed il mare si era fatto più chiaro e più quieto.~ ~ 49 5| inafferrabili.~ ~Ecco... non era più la nave che avrebbe 50 5| solcare tutti i mari.~ ~Era lui, lui che riviveva, che 51 6| TORCE NELLA NOTTE~ ~ ~ ~ ~V'era nell'aria, quel giorno, 52 6| cinguettio di ricordi. V'era nei cuori, quel giorno, 53 6| Maggio, e là dove più alto era stato l'eroismo e più accanita 54 7| dalle pupille degli uomini era misteriosamente passato 55 7| fantasie di cristallo, tanto era al di sopra della possibilità 56 7| mostruosa della morte, che si era proiettata da anni sul volto 57 7| solo?~ ~ ~ ~La notte si era fatta più cupa e raccolta, 58 7| E sul mondo che ammirato era caduto in ginocchio, pareva 59 7| La bella città che si era assopita per qualche ora, 60 8| fraterno sorriso.~ ~Egli era là, ravvolto in una coperta 61 8| terribili amputazioni sofferte; era là, inchiodato nella dura 62 8| deformità del suo corpo: era là, davanti ad un modesto 63 8| fedele cuore materno.~ ~Era là, e di lui non vi colpiva 64 8| vigili su di lui.~ ~Dove era il ricordo, dove erano le 65 8| incubi sofferti?~ ~Dove era quella sensazione di peso 66 8| tortura della sua anima che si era rifugiata, per dimenticare 67 8| limpido delle vette, e che si era dissetata, per poter resistere 68 8| serenità attorno a lui. Egli si era chiuso sull'altezza incontaminata 69 8| proseguire, tanto la sua voce era rotta dall'emozione, e la 70 9| inquieto tramonto.~ ~ ~ ~V'era della commozione nella voce 71 9| e pace...~ ~L'orchestra era discesa, lieve come un'ombra, 72 9| di passionale sensualità era scaturito d'improvviso un 73 10| sicura, in una lingua che non era la loro: "Io ho ucciso; 74 11| soffocarle la voce, tanto essa era sorda, insidiosa e insistente.~ ~ ~ ~ 75 11| distaccato da tutto ciò che era il suo passato, la sua vita, 76 13| velocità progressiva.~ ~Era un momento di sosta per 77 13| raccogliere le forze, o era il principio d'una tremenda 78 13| d'una tremenda disfatta? Era la raffica di un'ora, o 79 13| terribile realtà nella quale si era caduti. E di certo la gridai, 80 13| non avevano riposo!~ ~V'era nell'aria della elettricità 81 13| La voce della dinamite era stata possente: l'aristocratico 82 13| ricco teatro del Diana ne era rimasto tutto insanguinato.~ ~ 83 13| avevano fatto ciò che non era lecito fare in giorno di 84 13| nella cannuccia di legno. Era in quel lavoro tutta la 85 14| più lungo ed estenuante era stato sulla sua bocca il 86 14| morti.~ ~Allorchè soffocante era stata la stretta di tutte 87 15| nelle tenebre, mentre egli era per gridare ai morti implacati: 88 16| nell'esilio. La voce s'era spezzata nella stretta dell' 89 16| sollecitudine.~ ~Nella sala s'era intanto levato un canto 90 16| testa bionda e bella, che si era curvata, sollecita e gentile, 91 16| sdegno, protesta, rivolta – era passata, rapido lampo, ad 92 16| Raccolsi il giornale che m'era caduto all'improvvisa, inattesa 93 16| martirio d'un popolo, che s'era avvinto al suo cuore e l'