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Virgilia D'Andrea Torce nella notte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
1 2| terremoto di Abruzzo del Gennaio 1915, risvegliate dal disastro 2 5| Si era verso la metà del 1922. Ancora qualche mese e poi 3 2| disastro in Basilicata nel 1930).~ ~ ~ ~Il villaggio si 4 16| rifulgenti d'ogni più vistosa e abbacinante ricchezza; la povertà più 5 16| potuto inebriarsi tra gli abbaglianti vortici del piacere e dell' 6 12| per ingannare e stordire e abbagliare il pubblico grosso e facilone, 7 2| a lunghi intervalli, l'abbaiare lontano di qualche cane, 8 8| isolamento e dell'esilio, in un abbaino della vecchia Parigi, disperso 9 7| questa mano infedele che ci abbandona soli, a brancolare da ciechi 10 13| superare, chè, altrimenti, abbandonando il nostro spirito a delle 11 15| ma fu ucciso".~ ~ ~ ~E si abbandonerà, folle di speranze, di singhiozzi, 12 1| bambina!"~ ~Ah! ah ! ah! e si abbandonò sulla sedia preso da una 13 11| ginocchio un istante solo per abbassare le palpebre ad un famigliare 14 14| nulla, avessero, finalmente, abbassato le palpebre e trovato riposo.~ ~ 15 2| soffio di tempo, sradicato e abbattuto.~ ~Anni di lavoro: anni 16 15| ricurve schiene di servi abbietti e tremanti;~ ~ ~ ~E l'avrete 17 1| forcelle, insegnatele voi ad abbigliarsi in modo da sembrare un poco... 18 1| Presto, la carrozza è pronta. Abbracciate le vostre compagne".~ ~E 19 5| apparve semplice, sorridente, abbronzato.~ ~Qualcuno pronunciò il 20 11| gorgheggio d'usignuolo è abbrunato d'un tratto dall'ala d'un 21 2| i pioppi, i faggi e gli abeti!~ ~ ~ ~Non l'ombra d'un 22 14| truce difensore del più abietto dei sicari – Amerigo Dumini – 23 1| spaurita, tutta tremante in un abitino nero, doveva di certo pensare, 24 2| bellezze, le sue virtù, le sue abitudini, e le sue promesse.~ ~E 25 11| passanti ed ai curiosi che si accalcano e si pigiano attorno alle 26 2| singhiozzare...~ ~ ~Tutto l'accampamento pendeva da quella magnetica, 27 13| ora, o la tempesta che si accanisce contro la nave poderosa, 28 6| era stato l'eroismo e più accanita la lotta pareva che le pietre 29 12| che sfolgora nelle lotte accanite contro i due terribili poteri 30 12| resiste all'assedio feroce e accanito delle truppe imperiali e 31 1| al pianoforte aperto e mi accasciai di botto sulla sua tastiera.~ ~ 32 6| prigione.~ ~Io avrei voluto accasciarmi a terra e dire, a nome di 33 2| fra le mani.~ ~E v'è chi, accasciato sulle rovine della piccola 34 13| anarchici colpiscono per accendere una fiamma in questa notte 35 15| trafitte, mentre egli vi accennava il volo sublime;~ ~ ~ ~O 36 8| aperto e profondo.~ ~Non un accenno alle sue infermità; non 37 12| condurre la battaglia a Roma e accerchiare e far prigioniero il papa; 38 2| ribellione.~ ~Io mi ero accesa in uno slancio di avvampante 39 3| ferite tutte le vivide luci accese per lui dai viventi:~ ~" 40 2| umanità, che ci lasciano accettare, ad animo tranquillo, come 41 13| giornate curvo sul lavoro.~ ~Accettate questo mio richiamo con 42 3| Quando nessun uomo accetterà il suo destino dalle mani 43 11| corridoio all'altro; saliva accigliata e brontolante le fredde 44 10| da essi, guarda attorno accigliato ed arcigno, quasi volesse 45 11| bisogno di lavoro; che ti acciuffa e ti trascina in catene, 46 5| ritratto di Pietro Gori ci accolse con quel suo caratteristico 47 1| studio le mie compagne mi accolsero con un festoso oh! di meraviglia.~ ~ 48 8| indimenticabili eroi, le stesse accorate parole, e nell'attesa ansiosa 49 10| di eleganti parigine che, accorse a tremare davanti al "terribile 50 4| pochi mesi. Il mio tutore, accorso dopo la terribile sventura 51 14| bisogno, per credergli, di accostare la bocca alle sue labbra 52 7| chiuso i libri e si erano accostati alla finestra.~ ~Io non 53 14| e di idiotismo, si sono accovacciati ai piedi del delinquente 54 16| degli eroici eventi, cane accovacciato, invece, che lecca la mano 55 11| delle attese snervanti; si accovacciava sul cuore di tutti, perchè 56 10| tribuna di rivelazioni, di accusa, di biasimo, di denuncia, 57 13| mangiarne". Ai farisei che accusarono costoro perchè avevano fatto 58 13| dal momento che è essa l'accusata e noi gli accusatori?~ ~ 59 10| Severine è là, accanto all'accusato, per stringergli la mano 60 13| essa l'accusata e noi gli accusatori?~ ~L'ideale d'amore e di 61 10| loro: "Io ho ucciso; ma io accuso".~ ~Ecco là, Mario Castagna, 62 16| distruggi tutto?~ ~ ~ ~La lunga, acerba sofferenza, lo stillicidio 63 16| fatto sentire dentro più acerbo il male che s'allargava 64 12| indifferenza e lo scetticismo, e acquieta quel baccanale buffone, 65 16| quando il mare sembra s'acquieti: di notte, quando ogni cosa 66 16| un sì tagliente come lama acuta e sottile.~ ~Una fugace 67 2| la più vecchia, e parlava adagio, scandendo quasi le sillabe, 68 8| dura sedia, pazientemente adattata alle deformità del suo corpo: 69 14| la vita del carcerato si adatti in un certo modo alle sue 70 16| brontola, s'accalca, si addensa, s'allarga, e scroscerà 71 11| passioni; e mentre fuori si addensava tra i fantasmi una triste 72 2| improvviso destati, e avessero addentato il ventre di quella smisurata 73 16| ingranare la tua esistenza nell'addentellato di questa formidabile macchina: 74 12| generale di Firenze può essere additata come modello di quell'italiano 75 1| per ora", soggiunse egli, addolcendo la voce e posandomi una 76 6| magnifici sogni...~ ~"Non vi addolorate, non vi scoraggiate per 77 1| Rete d'amore...~ ~E mi addormentai quella sera fra le braccia 78 13| lontani da una mentalità adeguata alle esigenze sempre più 79 12| sepolcro, o Esperio, sdegnoso e adirato!~ ~ ~ ~Mirali, e se la nausea 80 5| e poi il più puro degli adolescenti nostri avrebbe agonizzato, 81 15| ADOLESCENZA LUMINOSA~ ~(Anteo Zamboni)~ ~ ~" 82 4| la mia era una di quelle adolescenze precoci, turbinose e tempestose, 83 12| chiude nel silenzio, per adorare una sola cosa, l'arte sublime, 84 8| via la sua mamma buona e adorata; prima di ritrovarsi più 85 6| nuova.~ ~ ~ ~Qua e là gli adunati cantavano: qua e là fiorivano, 86 10| consegnato alle loro mani adunche e rapaci la testa di Sergio 87 14| ciarlatani da fiera.~ ~Tutti gli adunchi sciacalli circospetti e 88 12| originali in una armonia fresca, aerea e vaporosa di eleganza e 89 9| vostre radici bruciandovi all'afa dei porti;~ ~E in voi, che 90 1| folletto comico, che si affacciava, impertinente ed importuno, 91 11| passate; e Lui, su quell'affannosa ondata di uomini, di pensieri, 92 1| deputato ci venne incontro affannosamente, frettolosamente.~ ~Di lui 93 9| i vivi uccidendovi negli affannosi cantieri;~ ~E in voi, che 94 14| della notte egli sente l'affannoso respiro e la sorda minaccia 95 4| almanaccare cose su cose, ad affastellare pensieri su pensieri, a 96 12| Termopoli di Sarzana, osano affermarsi gli ammiratori e gli interpreti 97 16| infinita che lo scuote, lo afferra, lo trafigge, lo trasfigura, 98 16| Ed invano tu cerchi di afferrarti a questo scoglio; di ingranare 99 16| Nella sala il coro aveva afferrato il crescendo del ritornello:~ ~ ~ ~ 100 8| voluto baciare pietosamente, affettuosamente quel troncone deforme di 101 15| tono orgoglioso, a chi gli affida una missione segreta:~ ~ ~ ~" 102 14| cercato la mano più cara, per affidarle l'aspirazione suprema dello 103 15| sentenze infantili:~ ~ ~ ~"Affidatevi ai bambini: diffidate degli 104 3| mia penna dalle burrasche affilata, mi par di sentire ancora, 105 8| asceta. Il dolore aveva affinato i tratti del suo volto, 106 7| della tua vita e della tua afflizione.~ ~Quella stanzetta del 107 7| palpitare qua e là nei centri affollati del lavoro.~ ~I miei amici 108 11| attesa febbrile... palpiti affrettati... ansia penosa, ora che 109 13| le riposanti ombre negli afosi meriggi: non concepisce, 110 11| recinto e tenuto a bada dagli agenti, mormora e mugola; pochi, 111 14| persona amica arrivano nell'agghiacciante silenzio della sua cella 112 5| nello spirito come nube agghiacciata, si andava pian piano fondendo, 113 5| preparato ad ascoltare un agghindato discorso di circostanza?~ ~ 114 12| sepolcro profanato.~ ~Perciò si aggirarono fra i sentieri calmi e serafici 115 6| la quale voi, uomini, vi aggirate barcollando, con l'anima 116 10| della Senna, dove par si aggirino ancora, rimontanti dalle 117 1| direttrice che si affannava ad aggiustare, attorno al suo bel viso 118 4| piegò in croce sul petto, mi aggiustò ben bene la coperta attorno 119 11| la voce del presidente: aggressive e velenose le interruzioni 120 16| lacrime, che a fiotti mi si aggrovigliavano alla gola.~ ~Alcuni amici 121 13| dalla parte d'un nemico agguerrito, armato e protetto da tutte 122 15| avvampa l'incendio, con l'agilità e con la snellezza d'un 123 14| Nessun tormentoso sogno lo agita di notte; come nessuna invocazione, 124 6| moltitudine e le bandiere si agitarono in una oscura minaccia.~ ~ 125 7| lungo le rive pensose e agitate della Senna; palpitava d' 126 11| malinconicamente sul tumulto e sulle agitazioni delle memorie e degli uomini...~ ~ ~ 127 13| giovane mente che oggi ha agito; noi dobbiamo sentirci in 128 12| cuore della libertà che agonizza, una gloria di sole illumina 129 5| adolescenti nostri avrebbe agonizzato, entro un cerchio di luce, 130 3| sulle porte e sui davanzali agonizzavano negli ultimi guizzi, mentre 131 16| ignoto.~ ~ ~ ~Ai sedici d'Agosto, sul far de la mattina,~ ~ 132 2| stanza il profumo sano ed agreste dello spiganardo dava un 133 13| bella anima infantile. Ma ahimè! i variopinti, minuscoli 134 15| dovuto farsi la voce delle aiuole fiorite.~ ~ ~ ~Perchè non 135 2| svolta.~ ~In parecchi mi aiutarono a prendere posto nell'autocarro 136 13| quell'ora travolgente, ci aiutasse a poterla affrontare, a 137 12| gonfaloni, i moschetti, le alabarde e gli scudi, resiste all' 138 7| del duro opificio.~ ~ ~ ~Albeggiava lentamente.~ ~La bella città 139 3| i nidi dovunque".~ ~"Gli alberi son tutti in germoglio".~ ~" 140 | alcuno 141 12| placido sonno della notte; gli alfieri ed i campioni di tutte le 142 11| sua esistenza conturbata, aliava malinconicamente sul tumulto 143 12| generazioni custodiscono e alimentano in sè, come pura fiamma, 144 2| mezzo litro di petrolio per alimentare il lume.~ ~– Insomma, Maria 145 5| risorgessero più salde, alimentate dal sangue dei morti.~ ~ 146 14| nessuna voce cara, e se nessun alito di affetto e se nessun palpito 147 Pre| la luce proprio quando – allargandosi il terrorismo reazionario – 148 13| questo giovane valoroso, ed allargare le braccia, perchè fra tante 149 14| suoi compagni di idea hanno allargato le braccia e lo hanno stretto 150 16| più acerbo il male che s'allargava in cupa malinconia.~ ~Verso 151 5| pensi, dunque?" aggiunse allegramente un altro.~ ~Io continuavo 152 14| responsabilità, e fecero tremare e allibire di viltà e di livore il 153 12| superba in sua tristizia alligna,~ ~Ed or tra il fango placida 154 11| fantocci di carne e d'ossa, allineati dietro alcune file di banchi, 155 16| mormorò qualcuno.~ ~ ~ ~S'allontana lentamente davanti al suo 156 11| vita.~ ~E quando, prima di allontanarsi, circondato dai gendarmi, 157 10| che mentre sogna gloria ed alloro, tàcita i crampi dello stomaco 158 Pre| eludono facilmente... e quest'allusione ad una avversa realtà è 159 4| mia fantasia continuava ad almanaccare cose su cose, ad affastellare 160 2| di certo, la porterà all'altare.~ ~– E la Menica e compare 161 2| sciupava la sua bella e altera fierezza.~ ~Una biondinetta 162 10| patibolo, muti, pallidi, alteri, quasi incedessero ancora 163 4| di due ore, noi dovevamo alternarci, per la durata di quaranta 164 16| raffinatezze, di lusso; tra un alternarsi di piazze e di strade rifulgenti 165 7| interminabili anni di estenuanti alternative fra la vita e la tomba, 166 1| allora un carattere chiuso ed altero, incapace, davanti ad uno 167 | altrimenti 168 | altrove 169 6| annegati nel silenzio delle alture.~ ~Le loro bocche rinchiuse 170 16| le manine dei figliuoli, alucce che fremono d'ogni stretta, 171 3| Un mormorio passò fra le alunne. Qualcuna ebbe un improvviso 172 2| insieme la veglia.~ ~Si alzarono tutti per cedermi il posto: 173 2| delitto" risposi... E a fronte alzata, aspettai la tempesta.~ ~– 174 16| cosa c'è?~ ~È giunta l'ora, alzatevi in piè.~ ~ ~ ~Fuori... fiamme, 175 13| inetti: per dire alla folla: "alzati e cammina". Gli uni sono 176 3| un giunco, con gli occhi amari che già sentivano e vedevano 177 5| trepida e ansiosa, ansante amata e sicura che distende all' 178 16| questo uomo amante ed amato; questo padre sano e vigoroso; 179 9| della donna nostra a cui l'ambascia della sventura vissuta ha 180 10| delle cose.~ ~A sinistra le ambulanti esposizioni di pittori dalla 181 14| più abietto dei sicari – Amerigo Dumini – giuocano, oggi, 182 14| nessun palpito di persona amica arrivano nell'agghiacciante 183 11| tratto in tratto qualche amico, il più forte, il più generoso, 184 5| che sanano ogni male ed ammalano di dolcezza ogni pensiero.~ ~ 185 13| settimana. Erano esauriti e ammalati: il loro cuore avrebbe potuto 186 16| di Parigi, che voluttuosa ammaliatrice ridente, sfolgorerà, davanti 187 16| sicurezza del granito, si ammassano montagne d'oro puro, tra 188 7| cielo...~ ~E sul mondo che ammirato era caduto in ginocchio, 189 12| Sarzana, osano affermarsi gli ammiratori e gli interpreti grandi 190 15| fumanti!~ ~Commovente e ammirevole quel monello intrepido e 191 14| sdegno e una amara ironia, l'ammonimento di Pietro Colletta:~ ~"Sono 192 13| minacciava di grondare: ammonitrice e salvatrice nello stesso 193 2| fatto trabalzare le donne e ammutolire gli uomini.~ ~– Un delitto 194 16| a me, nascosta dietro le ampie cortine della finestra, 195 8| nascondeva le terribili amputazioni sofferte; era là, inchiodato 196 2| Migliaia e migliaia di rozzi e analfabeti contadini; forti, ruvidi, 197 8| magnetici, quelli dell'ideale anarchico, le miracolose risorse della 198 | ancor 199 11| Nubi, nebbia e navigli ancorati sulle acque buie e pigre 200 2| continuai ad alta voce, andando su e giù per la stanza:~ ~ ~ ~ 201 1| trovata da sola la via per andarmene nel mondo.~ ~ ~ ~"E allora 202 9| vivi.~ ~E in voi, che ve ne andate tutti soli per le immensità 203 5| morti?~ ~Perchè eravamo andati verso di lui con anima leggera, 204 5| allorchè ognuno di noi se n'è andato spezzato per i sentieri 205 14| questa razza di filistei, si andrà ripetendo, tra un sorriso 206 3| perchè so che tu non vi andrai".~ ~ ~ ~Incominciava a discendere 207 5| di uno di essi.~ ~"Noi vi andremo e tu porterai questi fiori 208 Pre| nostra bandiera;~ ~Nelle ore anelanti ed incerte della ripresa;~ ~ 209 12| Un'ibrida, deforme, anfibia razza~ ~Quivi superba in 210 10| nostri generosi ribelli, l'angelo divino e vendicatore dell' 211 11| fiamma lenta ed occulta negli angoli oscuri e remoti; si avvinghiava 212 11| cementate di lacrime e di angoscie, un'ondata possente della 213 14| suo ha gridato un richiamo angoscioso: "Ritrovate la via".~ ~E 214 11| giornalisti flessibili, anguilleschi e mutevoli che cercheranno 215 3| Attraverso le vie strette, anguste, tortuose; attraverso i 216 11| pubblico che schiacciato nell'angusto recinto e tenuto a bada 217 5| Pietro Gori.~ ~Pareva si animasse, e si ricomponesse, in quel 218 16| piccoli gruppi, discutevano animatamente, riempiendo la stanza di 219 7| mare divino erano stati animati, se dopo sette anni di veglie 220 9| sono le miracolose e divine animatrici della vita.~ ~ ~ ~Il violino 221 5| intonarono un canto delle animose lotte d'un tempo.~ ~Non 222 11| leggeri; brontolio di sdegni e animosità di rancori; audaci rivolte 223 6| dell'immenso.~ ~I loro volti annegati nel silenzio delle alture.~ ~ 224 5| che vi ho veduto qualche anno appresso, allorchè nelle 225 11| povero; che ti sgretola ed annulla fra i suoi ingranaggi poderosi 226 12| Italia fatta nazione, l'annullamento di ogni individualità nell' 227 12| ritardare il naufragio che si annuncia nelle collere dell'orizzonte, 228 15| trepidante istante che precede l'annunciato miracolo.~ ~Perchè è di 229 5| nave trepida e ansiosa, ansante amata e sicura che distende 230 10| attorno a cui già palpita ed ansima un destino insidioso, che 231 10| rigurgitante di pubblico commosso, ansioso e febbrile; quel banco dirimpetto 232 1| e via sul selciato dell'antica, sonnolente città dei Piceni... 233 16| perchè" rapisardiano, può anticipare, senza rimpianto forse, 234 16| sbocciano da quel manipolo di anticipatori e di temerarii, accusati 235 12| questi contrasti, su queste antitesi di uomini, di cose e di 236 10| Carlotta Corday, Chenier, Maria Antonietta... ed altri, ed altri ancora... 237 2| E la Menica e compare Antonio, rimasti adesso così soli... 238 2| bellezza...~ ~Ma quella bocca aperta, quello sguardo spalancato, 239 13| cui forse qualche frase apocalittica si sarà incisa nella giovane 240 12| alto e sonoro di trombe apocalittiche, colui che non conosce ombra 241 Pre| propaganda della rivolta e l'apologia dei rivoltosi non sostituisce 242 10| Per gli uni è la morte l'apoteosi della loro idea; e incedono 243 12| libertà che si soddisfa e si appaga nell'abbraccio distruttore 244 12| repubblica fiorentina, non può appagare noi, avanguardie del nostro 245 1| da collegiale io dovevo apparire, di certo, del tutto trasformata. 246 8| di quell'ardente lirica appassionata:~ ~ .. Due tu spegnesti; 247 16| per Lui.~ ~È questo dramma appassionato, violento, che gli inietta 248 Pre| dottrinarismo autoritario fu applicato ad avvilire lo spirito di 249 5| pensavo alle ultime notizie apprese dai giornali.~ ~Ancora delle 250 | appresso 251 8| fisiche normali, sappiate apprezzare il bene inestimabile della 252 2| proprio come dicevo io, approvò battendo le mani, Angelantonio: 253 15| di rondini nel tripudio d'aprile.~ ~ ~ ~Un volteggiare d' 254 15| baionette, di pugnali, egli si aprirà un varco sottile, per affrontare, 255 13| riconquistare la sua libertà ed aprirsi una vita di pace e di affetti, 256 1| ennesima discussione? Che mi aprisse alfine la porta. Avrei ben 257 2| magnifica terra d'Abruzzo apriva le vene turgide e sane a 258 1| Quasi rifugiata fra le aquile.~ ~Il mio bianco lettuccio 259 15| Un volteggiare d'aquilotto sicuro sulle cime superbe.~ ~ ~ ~ 260 8| paranzelle rosse, turchine e arancioni, disperse, veli di sogno, 261 7| preparava la difesa fra gli archi ed i rifugi, ed i recinti 262 12| angoscia, che in piedi fra gli archibugi, le picche, i gonfaloni, 263 12| fermo ed intrepido fra le archibugiate, sui bastioni di Empoli, 264 12| sterpi armeggia acre ed arcigna~ ~ ~ ~si è unito a questo 265 10| guarda attorno accigliato ed arcigno, quasi volesse ancora dirci, 266 2| attraverso le vie della notte, ardevano fuochi vividi e scintillanti 267 7| suggestivi, qualcuna di quelle ardimentose invocazioni, che si lanciano 268 12| grandi e intemerati?~ ~Dell'ardimentoso e vasto sogno di Francesco 269 15| forza, dal coraggio, dall'ardire, dalla gloria, dalla possanza, 270 11| guardandolo, all'aquila ardita e selvaggia, che tolta dalla 271 16| fantastico si lanciava con una arditezza prodigiosa di reti, di torri, 272 7| labbra, eppure noi non si ardiva pronunciare i due nomi, 273 7| loro sguardo, ed essi non ardivano parlare, tanto erano spezzati 274 12| stringono attorno a Pietro Aretino, che dissoluto, cinico e 275 16| un colosso coi piedi d'argilla: dovrà crollare per lo stesso 276 3| feste, maestra".~ ~"Gli argini dei fiumi sono ricolmi di 277 13| nostre file. Pensavo che l'argomento sarebbe stato ormai superato 278 4| E queste parole così aride e così fredde, che erano 279 1| davanti ad uno spirito arido o freddo, d'un qualsiasi 280 12| del rogo.~ ~Perciò mentre Ariosto volge le spalle a quella 281 2| carità dalle mani bianche e aristocratiche, come avrebbe potuto sfidare 282 13| d'un nemico agguerrito, armato e protetto da tutte le leggi 283 12| gavazza~ ~Or fra gli sterpi armeggia acre ed arcigna~ ~ ~ ~si 284 15| ricerca nell'infinito le armonie più dolorose.~ ~ ~"E il 285 15| boschi.~ ~ ~ ~Una tastiera armoniosa e fatata di canti rinfusi 286 3| serenate di purissimo amore, arpeggiate sotto le stelle, che mettevano 287 13| senza fondo?~ ~Ci saremmo arrestati lungo la discesa per riconquistare 288 2| degli zoccoli pesanti si arrestò d'un tratto, e dal vano 289 15| carnevalesche esibizioni, non arriva a seppellire.~ ~E mano mano 290 7| ritolte, erano riusciti ad arrivare in tutto l'equilibrio perfetto 291 4| rimaste in collegio, eravamo arrivate, solamente da qualche giorno, 292 16| L'un dopo l'altro erano arrivati tutti gli amici, ed avevano 293 2| vanagloria, di pubblicità, di arrivismo e di potere.~ ~ ~ ~La disperazione 294 11| imperturbabile il volto, si arrogano il diritto di giudicare, 295 12| mondo – torchi giganteschi arrossati di sangue e invischiati 296 2| fitte e profonde pieghe le arrotondava i fianchi, e sopra al corpetto 297 16| insanguinate; mentre lo spirito si arrovella tra le catene: un solo pensiero, 298 16| ribollire d'odio e di sdegni, un arroventare di memorie, di promesse 299 2| abisso occulto ed ignoto, arrovesciando quel lembo di terra, mi 300 12| ira di quel grande non li arrovesciò, fulminandoli, sul sepolcro 301 1| massiccio che cigolò sui cardini arrugginiti. La direttrice, l'assistente 302 5| affettuosa, sopra la fronte arsa dal delirio.~ ~Si era verso 303 3| Ogni bocca illividiva di arsura.~ ~Ogni sguardo diceva di 304 13| violenza. –~ ~Ma il vostro articolo, compagno De Santillan, 305 7| ardente dei suoi poeti ed artisti;~ ~Parigi, quella regina 306 16| le sue stesse creazioni artistiche, che non trovano riscontro 307 8| testa di pensatore e di asceta. Il dolore aveva affinato 308 2| lavata nel torrente ed asciugata al sole.~ ~– Vedete, io 309 9| i fanciulli e gli amanti ascoltano trasalendo e che, misteriosi 310 2| l'uomo più vecchio e più ascoltato della montagna.~ ~– Che 311 7| erranti nella notte, io ascoltavo e raccoglievo, senza nulla 312 12| COMMEMORA FERRUCCI~ ~ ~ ~ ~ASINELLA~ ~Dante vid'io levar la 313 12| e piviali e parrucche e aspersori, si sono avvicendati, per 314 2| risposi... E a fronte alzata, aspettai la tempesta.~ ~– Ecco... 315 13| del paziente; non esita ad asportargli una parte del corpo affinchè 316 16| Una fugace visione di cime aspre e brulle, superbe di contro 317 6| viventi, dopo i colloqui aspri e freddi con la morte, le 318 | assai 319 13| nemico che è vile quando assale: per respingere un nemico 320 11| dell'assassino, mentre l'assassinato sei tu, tu solamente, nel 321 11| nella casa; e ti grida dell'assassino, mentre l'assassinato sei 322 16| distaccano dalla riva e gli assediano lo spirito, mentre la statua 323 12| e gli scudi, resiste all'assedio feroce e accanito delle 324 1| di matricola è già stato assegnato ad una nuova educanda. Eccezionale 325 1| ed a gesticolare con un assente. Ma poi un acuto senso di 326 9| giorno per voi.~ ~Occhi assenti e lontani, nei quali si 327 6| spirito puro" mentre siete gli assertori di un'idea fatta dei più 328 13| imbavagliare, per dominare, per asservire, per incatenare tutto un 329 16| dell'immensa baia luminosa, assetata di purezza, avventava le 330 6| I viandanti profondi, assetati di sorgenti;~ ~I cercatori 331 2| avevo cominciato a dare un assetto alle idee, che si erano 332 2| suo color d'oro alle cure assidue di Maria Filippa, veniva 333 3| mantelli montani.~ ~Battere assiduo e operoso di telai e tintinnio 334 14| luce dall'angoscia, dall'assillo, dal martirio, dalla tortura 335 4| vegliato noi: di notte le assistenti.~ ~Oh! il dolore delle mie 336 2| imponendomi l'immobilità più assoluta, trattenendo perfino il 337 14| per circondarlo del più assoluto e perfetto isolamento.~ ~ ~ ~ 338 11| diritto di giudicare, cioè di assolvere o di condannare questo mistero 339 16| gioia, di amore, che non assomigliano in nessun modo alle tue. 340 7| La bella città che si era assopita per qualche ora, riapriva 341 4| chiusa in me stessa; tutta assorta in quelle strane riflessioni.~ ~ 342 2| ciglio e movimento di labbro, assorte le pupille nel nulla, pare 343 16| lontano, e di pastori lenti ed assorti tra quella solennità di 344 16| passerà Egli, muto ed assorto, tra il fascino, le bellezze, 345 10| piegate per il male che le assottiglia; ma lo sguardo grigio, fermo 346 2| le ingrandiva il petto e assottigliava la vita.~ ~– Si andava a 347 14| della legge vorrà domani assumere la difesa della sua giovinezza 348 14| difendere le opinioni più assurde, fortunati nelle discordie, 349 8| sul proscenio, tutti gli astanti scattarono improvvisamente 350 4| breve e sonoro a quello astratto di dio:~ ~"Io ti amo, io 351 14| potere, fiduciosi delle astuzie del proprio ingegno, usati 352 12| e ignote illustrazioni d'atenèo intarlate d'ozio e di boria, 353 13| per respingere un nemico attaccandolo con le stesse sue armi.~ ~ 354 13| giustiziere a chi volesse attaccarlo all'aperto.~ ~V'è qualcosa 355 12| che inconsapevoli dell'attacco, sono ravvolti nel quieto, 356 13| con leggi vi stringe e vi attanaglia.~ ~ ~ ~No, non cantate, 357 9| dell'essere.~ ~Qualcuno si attarda a guardare, con occhi fissi 358 8| come felice di potermi attardare da sola, da tutta sola a 359 3| di gioia. Qualche altra atteggiò le labbra a rammarico e 360 16| pensiero dell'al di là, che lo attende in un risveglio di gloria.~ ~ 361 4| ed aprii la porta, senza attendere il rituale: entrate.~ ~La 362 12| sera, al lume della luna, attendono nella casa ansiosa e palpitante, 363 16| sopraggiunto mi guardava attentamente.~ ~– Perchè così sola, Virgilia?~ ~ 364 13| solamente l'estetico e classico attentato dalla purezza plutarchiana! 365 16| menzogna vestita di luci, attenua sempre più il suo splendore 366 8| raffreddati gli slanci, attenuati gli entusiasmi e le bellezze.~ ~ 367 10| intero ha potuto ascoltare atterrito gli orrendi misfatti e gli 368 16| pavidi schiavi, da dove attinge tanta sovrumana energia, 369 4| hai detto a me.~ ~Poi mi attirò lentamente verso il crocifisso 370 Pre| Appelli al lavoro; all'attività per la nostra Idea.~ ~Ma 371 13| ricorre necessariamente ad un atto di violenza per ritrovare 372 4| inalza la vita.~ ~Un lampo mi attraversò la mente. Io dovevo chiedere 373 11| sdegni e cova pensieri di audacia, allorchè la terribile sciagura 374 12| disperazioni e le speranze; le audacie e le paure; l'umano e il 375 10| quella misteriosa fuga di aule severe, tutto quell'edificio 376 8| nero~ ~Antro niun salvo a l'aure pure uscì;~ ~Polifemo cristian, 377 15| alba carica il grembo di aurora.~ ~ ~ ~Una fresca risata 378 13| vita nelle galere.~ ~Noi auspichiamo una società basata sul mutuo 379 2| trasportati, con pesanti autocarri, nella città più vicina; 380 2| Maestra, rispose allora la più autorevole e la più vecchia, e parlava 381 2| che all'occasione era l'autorità poliziesca del paese, io 382 Pre| decenni tutto il dottrinarismo autoritario fu applicato ad avvilire 383 6| una caduta di foglie in autunno, ritornate, quale stormo 384 12| fiorentina, non può appagare noi, avanguardie del nostro tempo, noi mai 385 16| è una figura di sole che avanza fra le tenebre.~ ~Non è 386 2| l'avvenire, l'autocarro avanzava a passo ed a fatica sotto 387 16| satrapi e cuori di iene, Egli avanzerà saldo e maestoso verso il 388 | avea 389 | avendo 390 14| bel sole e col bel cielo d'Avenza?~ ~Che importa a lui se 391 | averlo 392 | avrai 393 | avranno 394 | avreste 395 16| splendore fra le nebbie che s'avvallano sulle acque cupe.~ ~Batte, 396 15| salta d'improvviso, dove più avvampa l'incendio, con l'agilità 397 12| serpeggiare di fiamma, che avvamperà d'ardimento e di passione 398 13| amici nostri, col cuore avvelenato da tanti dolori, con l'anima 399 16| gloria~ ~Schiudendo all'avvenir novella via.~ ~ ~– Parole, 400 14| contro la loro prigione, si avventarono, senza ritegno alcuno, l' 401 16| luminosa, assetata di purezza, avventava le sue chiome fulgenti al 402 16| altri quella vita fatua di avventure, di mollezze, di vizio; 403 12| acciaro, con quella sua vita avventurosa e tragica, che tesa verso 404 11| Dispersi come lui attraverso le avventurose vie del disinganno e della 405 7| credere che stessero per avverarsi le parole di David:~ ~"Allora 406 Pre| e quest'allusione ad una avversa realtà è già di troppo.~ ~ 407 6| i suoi rintocchi avevano avvertito prossima l'ora d'una crocifissione 408 15| cosparsi di atomi d'oro, si avviano, con occhi di cielo, e con 409 10| altri, ed altri ancora... avviantisi verso la ghigliottina a 410 14| Lucetti)~ ~ ~ ~Egli si è avviato solo verso la sua fine, 411 6| perle.~ ~ ~ ~Il corteo si avviava faticosamente verso il Père 412 12| misfatti e del loro potere, di avvicendare volta a volta sul fradicio 413 16| sguardo senza pupille, tra un avvicendarsi di ponti, di strade, di 414 12| parrucche e aspersori, si sono avvicendati, per mesi e mesi, da Volterra 415 2| Satanasso!... urlarono le donne, avvicinando alle labbra il rosario. 416 4| ispezione.~ ~Io le feci cenno di avvicinarsi.~ ~Ella si chinò sul mio 417 14| senza fede.~ ~Tutti gli avvilenti e ripugnanti ciarlatani 418 Pre| autoritario fu applicato ad avvilire lo spirito di rivolta, saprà 419 16| inquietudini della terra; avvilita di sentire le radici irretate 420 8| sprecatela nell'ozio, e non l'avvilite nel vizio; ma migliorandovi 421 16| e di strazi, umiliati e avviliti dalla incapacità che ci 422 11| angoli oscuri e remoti; si avvinghiava alle spalle di ognuno, perchè 423 16| trasporta lontano.~ ~Danzano, avvinte di palpiti e di desiderio, 424 16| martirio d'un popolo, che s'era avvinto al suo cuore e l'aveva scarnato, 425 10| emozioni; brulicanti di avvocati e di clienti; quell'aula 426 6| immensa tela d'amore per avvolgere in essa tutti i cuori degli 427 10| colonne del Pantheon: l'azzurra cupola della Sorbonne: le 428 12| scetticismo, e acquieta quel baccanale buffone, spensierato e licenzioso.~ ~ 429 5| perde quando il suo nome bacia tutti i mari.~ ~"Non si 430 6| Perdono!~ ~Perchè mentre essi baciano il volto della luna;~ ~Perchè 431 6| trasparente delle amanti le aveva baciato la bocca nell'istante del 432 5| umiltà le sfiorava e le baciava i piedi.~ ~Del cielo, che 433 11| angusto recinto e tenuto a bada dagli agenti, mormora e 434 4| e grigi, e con quei suoi baffi formidabili; sempre là, 435 12| accanto a lui.~ ~Malatesta Baglione, dal sangue e dal viso marci 436 7| sembravano in alto, circonfusi di bagliore; tanto essi sembravano al 437 12| sacrificio supremo, tra bagliori di fiamme e fantasmi di 438 16| ad altri quella vita di bagordi, di sensualità, di frivole 439 15| una selva di uniformi, di baionette, di pugnali, egli si aprirà 440 8| isolate e raccolte; qualche balcone occhieggiante qua e là coi 441 4| qualche giorno, alla stazione balneare.~ ~Io ero allora una piccola 442 5| L'un dopo l'altro balzammo nelle piccole barche che 443 2| capricciose e frastagliate fra le balze, le rocce, le boscaglie 444 4| permettervi i capricci delle altre bambine. Pensate a farvi da sola 445 13| riprendono ai capitalisti ed ai banchieri, a questi corrottissimi 446 16| a richiamo dei gonzi sui baracconi da fiera.~ ~ ~ ~Adesso un 447 16| spietata, nel fondo del baratro nero; Io sono, io sono oggi, 448 2| voglia... interruppe una barba bianca e fluente: l'uomo 449 12| gallo o re latino, tutti barbari e tutti tristi" e si libera 450 16| losco abisso di crimini, di barbarie, di vendette, la sirena 451 13| di più selvaggio, di più barbaro, di più crudele può avere 452 6| voi, uomini, vi aggirate barcollando, con l'anima ingombra di 453 10| tanti spiriti tesi, la voce baritonale di "Maitre" Torres, pallido, 454 16| in clamori di tuoni, in barriti d'abissi.~ ~Domani, allorquando 455 13| auspichiamo una società basata sul mutuo accordo, sull' 456 10| condanna d'un ignobile regime basato sui moschetti, sui teschi 457 4| scuotere e rovesciare la base falsa ed ingiusta su cui 458 2| risvegliate dal disastro in Basilicata nel 1930).~ ~ ~ ~Il villaggio 459 16| la vita, ripeteva egli a bassa voce, quasi avesse voluto 460 6| di un'idea fatta dei più bassi, dei più loschi, dei più 461 7| irruente sulle rovine della bastiglia, miracolosa e invincibile 462 7| nell'angolo più remoto del bastimento, col visetto gonfio di pianto 463 12| fra le archibugiate, sui bastioni di Empoli, sul forte di 464 15| rischiara le crepitanti notti battagliere.~ ~ ~ ~Sì... è lui... proprio 465 10| primi canti esuberanti e battaglieri: più in là, nella sua pittoresca 466 2| come dicevo io, approvò battendo le mani, Angelantonio: un 467 16| dell'usura, del truogolo nel battistero, di materialismo funesto 468 3| quell'umanità sofferente, battuta dalle delusioni, dalle inutili 469 2| fattucchiere avevano in poche battute annodato altri affetti, 470 16| belve umane, impastate di bava, di sangue e di fango, vògano 471 10| di fata, ed i graines de beaute'.. piccoli nei che emigrano 472 2| leggermente obliqui e un poco beffardi avevano dovuto dargli un 473 15| giunchi, fra gli insorti di Belleville.~ ~Che getta, fra il turbine 474 3| coperte ed i drappi più belli, ora che un divino corpo 475 11| ancora, e mi farà con la mano bellissima e bianca un cenno di addio, 476 2| in rivolta, che curva a bendare i feriti e a dare riposo 477 16| la testa si spezza tra le bende insanguinate; mentre lo 478 2| odore buono del pane da poco benedetto, e gelosamente rinchiuso 479 2| spiganardo dava un senso di benessere, d'intimità e di mistero. 480 10| compiacente, indulgente e benevolo i loro primi canti esuberanti 481 4| triste. Ecco... io sapevo benissimo che cosa significasse la 482 2| disgustevole di grasso e di benzina, che portava verso la città 483 5| sopravvivere, non resta che bere l'assenzio d'un tormento 484 13| Santillan, io vi ho conosciuto a Berlino, nei primi tempi del mio 485 15| esercitando l'occhio ed i nervi al bersaglio, più dolce e più tenera 486 2| l'urlìo interminabile del bestiame. Giù, nella valle, il frastuono 487 13| radici nella terra; non ne beve i vividi succhi: non si 488 2| per riporvi ancora della biancheria odorosa, lavata nel torrente 489 3| boschi.~ ~Entrava a ondate di biancospino attraverso le finestre spalancate 490 16| intanto questo linguaggio biblico da sermone della montagna, 491 16| tuo lettuccio, sotto un bicchiere arrovesciato. E che piangere, 492 14| sono i riposi del fosco, e bieco tiranno di Roma perchè il 493 8| io avrei potuto perciò bighellonare un poco: deliziosamente 494 13| mandato un cavalleresco biglietto da visita, un riparo salta 495 2| spirito maligno nel corpo dei bimbi irrequieti; quelle che con 496 16| leggero casco di capelli biondi e ondulati sulla fronte 497 2| e altera fierezza.~ ~Una biondinetta piegò la testa, e sotto 498 10| del desiderio nel sorriso birichino d'una bionda, piccola poupèe, 499 7| visetto gonfio di pianto sulla bisaccia sdrucita, ricolma di poveri 500 4| che sentono venir parole e bisbigli da i cespiti di fiori.~ ~ 501 | bisogna 502 13| esita a immergere il suo bisturi nella carne del paziente; 503 1| d'allora, così strana e bizzarra, si era posata, piena di 504 16| oro puro, tra un labirinto blindato di corridoi, di segrete, 505 2| macerie giacenti alla rinfusa, bloccate dalle frane che avevano 506 14| che hanno annodato sulla blusa di ogni adolescente l'emblema 507 9| mattinale, tutto carico di bocci di rose?~ ~Forse perchè 508 15| fremente di nidiate e di bocciòli si riattaccasse, alfine, 509 2| promesse.~ ~E v'è chi, disteso bocconi sopra un mucchio di rottami, 510 10| pittori, musicisti, studenti e bohèmiens si danno convegno nelle 511 16| far de la mattina,~ ~Il boia avea disposto l'orrenda 512 10| frequentatori della sua boite, piccolo caffè nascosto 513 13| scrissi a più riprese:~ ~"I bombardieri sono stati dei proiettili 514 2| sillaba a quella sua tirata bonaria e petulante.~ ~Dentro di 515 10| del terrore.~ ~Ecco là, Bonomini, bruno, ardente, inflessibile, 516 5| una inflessione nuova di bontà e di dedizione: quell'inflessione 517 16| incatenato; tra una ciurma di bordellieri briachi, come e quanto Egli 518 5| A BORDO DELLA "PIETRO GORI"~ ~ ~" 519 13| erano gravi. Malatesta, Borghi e Quaglino rifiutavano di 520 12| atenèo intarlate d'ozio e di boria, e sventolìo di gonfaloni, 521 1| aperto e mi accasciai di botto sulla sua tastiera.~ ~Le 522 10| garrulo e giovanile il Boulevard di Saint Michel si snoda 523 7| ansia e di desiderio sui boulevards larghi e luminosi; brontolava 524 4| non rispose. Mi prese le braccine, me le piegò in croce sul 525 7| Exècutès!~ ~A tastoni, brancolando, avanzando come fanno i 526 7| che ci abbandona soli, a brancolare da ciechi fra le onde minacciose;~ ~ 527 15| segreti ed austeri della sua brevissima giornata.~ ~E turpi, e tragiche, 528 8| frescure: respirare quella brezza dal sapore e dal profumo 529 12| ribollimenti e di tempeste, è il brillante e scettico e profondo e 530 12| superstiti invitti delle brillanti e audaci pugne dei cento 531 2| lunghe e sottili io vidi brillare alcune lacrime amare. Aveva 532 7| pupille che già avevano brillato di sole, e mettere lo smarrimento 533 2| allo scaldaletto: scoprì la brocca ricolma di acqua: aprì il 534 2| e sopra al corpetto di broccato, il busto di velluto, in 535 11| altro; saliva accigliata e brontolante le fredde e disadorne scalinate 536 7| boulevards larghi e luminosi; brontolava e ringhiava di sdegno nei 537 3| Vecchi pastori scolpiti nel bronzo, taciturni come monti e 538 3| per i colli ed i prati a brucare, nel tepore, il timo e la 539 4| Ed una palla di piombo brucia dunque anche la carne d' 540 9| disseccate vostre radici bruciandovi all'afa dei porti;~ ~E in 541 16| amici laggiù, deve sentirsi bruciare il cuore, ed ogni parola 542 16| solo, lontano da tutti: bruciato, consunto da un ostinato 543 9| l'animo dei miei compagni bruciava quella sera.~ ~Ma certo 544 10| di ansie e di emozioni; brulicanti di avvocati e di clienti; 545 16| visione di cime aspre e brulle, superbe di contro l'infinito: 546 16| sopra un masso bianco e brullo, solevi cantare alla piccola 547 11| passato da allora. Altre bufere, altri delitti, altre ribellioni. 548 12| acquieta quel baccanale buffone, spensierato e licenzioso.~ ~ 549 12| voltairiana;~ ~Istrioni, buffoni e speculatori si stringono 550 11| navigli ancorati sulle acque buie e pigre della Senna, grave 551 2| cappello davanti al parroco buon'anima... e le donne... e 552 16| miserabile rigurgito di onde in burrasca, frusto rottame da gettarsi 553 4| pianerottolo della sua camera. Bussai ed aprii la porta, senza 554 13| Oggi non vi sono che cadaveri mutilati e insanguinati 555 16| tutte le forze nemiche: cadete su di me, fulmini dai solchi 556 2| nascosto sotto la neve, che cadeva con insistenza dal mattino.~ ~ 557 12| immortale di una vittoria, cadono – stille roventi di fuoco – 558 16| pian, piano:~ ~ ~ ~E noi cadremo in un fulgor di gloria~ ~ 559 2| di canne, di vimini, di calce; e intelaiature di porte, 560 11| peso del secchio colmo di calcina, che pare opprimergli perfino 561 2| Raggomitolata sotto i mattoni e i calcinacci, imponendomi l'immobilità 562 10| volta gli ha fatto sentire calde parole di rivolta contro 563 2| mentre i morti sono ancora caldi... non vi sembra dunque 564 16| eloquente delle parole; più caldo ed efficace di esse, incombeva 565 11| audaci rivolte miracolose e caligine densa; minaccia di mare 566 10| pane altrui~ ~E come è duro calle~ ~Lo scendere e il salir 567 12| suoi capricci, con le sue calme, con le sue bellezze, con 568 10| perplesse, tanto egli è calmo, forte e sereno.~ ~Ha combattuto 569 6| le mie ebbero lo stesso calore.~ ~Gli sguardi che si incontrarono 570 11| vita che ti umilia e ti calpesta se sei povero; che ti sgretola 571 3| Quando più nessuno potrà calpestarci il cuore e la vita;~ ~"Quando 572 4| nome dei diseredati, dei calpestati. Aveva voluto scuotere e 573 13| perchè fra tante ingiurie, calunnie e maledizioni, egli ritrovi 574 16| sermone della montagna, non cambia in nessun modo la dura e 575 12| Como, a coprire le nere camicie con la soavità, con le dolcezze 576 3| fiorente per l'ampia gola del camino e ci fece la fronte luminosa. 577 9| che, misteriosi cantori, camminano davanti a tutti, rischiarando 578 4| sulla dura terra, noi si camminasse sul corpo del re morto, 579 3| finestre spalancate sulla campagna, e metteva sapore di siepi 580 9| attraverso lo squallore delle campagne piene di nebbia, senza voci 581 12| Bruno e sul viso mobile di Campanella.~ ~È una età di trapasso 582 1| Suor Giulia suonò il campanello per intimare il silenzio. " 583 2| maestra, intervenne la guardia campestre, che all'occasione era l' 584 6| sole, i fiori, le acque, i campi, i cieli, io voglio tessere 585 12| notte; gli alfieri ed i campioni di tutte le più eroiche 586 14| giuocolieri della penna, che canagliescamente scrivete:~ ~ ~ ~Sembra quasi 587 10| attraverso la memoria, quella cancellata di ferro battuto, quell' 588 6| corteo si fermò davanti al cancello del cimitero.~ ~"Viva Sacco 589 8| fianco, fra lo scintillio dei candelabri ed il saluto entusiastico 590 2| selvaggio.~ ~Il fazzoletto candido, orlato di pizzo, ripiegato 591 13| primi momenti, allorchè la canèa reazionaria si avventò su 592 2| e intrecci di paglia, di canne, di vimini, di calce; e 593 2| l'acqua delle novantanove cannelle.~ ~E così, di questo passo, 594 13| entusiasmo noi si soffiava nella cannuccia di legno. Era in quel lavoro 595 16| inganno.~ ~E quei boschi canori... quei castagneti poderosi... 596 4| così indimenticabilmente canoro di boschi e di acque, e 597 2| giù per la stanza:~ ~ ~ ~Canta, frate mio grillo, in mezzo 598 5| nelle piccole barche che cantarellavano a riva.~ ~Un battere improvviso 599 1| Divino, magnifico poeta che cantava fra le chiome della terra.~ ~ 600 9| uccidendovi negli affannosi cantieri;~ ~E in voi, che avete ridato 601 3| distese in un desiderio di cantilene a sentirne il mistero delle 602 9| trasalendo e che, misteriosi cantori, camminano davanti a tutti, 603 10| dell'uomo venerando e canuto che per la prima volta gli 604 1| sola nel mondo.~ ~E non fu capace di pronunciare una parola.~ ~ 605 6| saputo trovare nella sapiente capacità dello spirito loro, tutto 606 13| vedute patire, riprendono ai capitalisti ed ai banchieri, a questi 607 4| formazione.~ ~Un giorno mi capitarono fra le mani i volumi di 608 1| anni... Ma impossibile, capite? Impossibile. Il regolamento 609 5| immersa nel lutto.~ ~Si capiva di essere alla fine purtroppo; 610 12| e pennacchi e cordoni e cappe e piviali e parrucche e 611 4| già esposto nella piccola cappella fiorita e profumata. Di 612 12| mestizia ed il fàscino di Caprera, ed io non so come l'ira 613 2| quasi tutti uguali – un capriccio di rughe e due occhietti 614 1| Io ero allora un carattere chiuso ed altero, incapace, 615 2| tenuti ben lontano da noi i caratteri stampati... e così i giovani 616 7| voce con gragnuoli e con carboni accesi. E avventò le sue 617 14| Sembra quasi che la vita del carcerato si adatti in un certo modo 618 13| San Vittore, il vecchio carcere di Milano, erano gravi. 619 1| massiccio che cigolò sui cardini arrugginiti. La direttrice, 620 13| istituzioni che ci sono così care, e che tanto sacrificio 621 2| terremoto, la peste, la carestia, la guerra...~ ~– Satanasso!... 622 16| stretta, d'ogni bacio, di ogni carezza; ma non vacilla, nè si turba 623 16| libri e sul lavoro, non carezzato da mano materna, si prepara 624 14| E le illusioni e le carezze delle morte cose, fasciate 625 12| e sconce e stomachevoli cariatidi, e ignote illustrazioni 626 13| sono stati dei proiettili caricati dalla ingiustizia della 627 5| vergogna per avere le braccia cariche di quei garofani rossi.~ ~ 628 10| Demouslin, Madame Rolland, Carlotta Corday, Chenier, Maria Antonietta... 629 11| corallina, col più sapiente dei carmini; fra i giornalisti flessibili, 630 9| esistenza flagellata, il carnasciale orgiastico e ributtante 631 15| di concioni plateali, di carnevalesche esibizioni, non arriva a 632 8| avrei voluto dire a quel caro infelice, a quel dolce mutilato, 633 8| egli apparve disteso nella carrozzina che i compagni avevano pian 634 11| i ferrami, le corde, le carrucole, le scale, i ponti e le 635 2| fretta di fermarli sulla carta, ero un poco impaziente 636 16| Alto e sottile, un leggero casco di capelli biondi e ondulati 637 13| vita di più grande della casistica posta a guardia del "Tempio": 638 2| ricolma di acqua: aprì il cassettone per riporvi ancora della 639 10| accuso".~ ~Ecco là, Mario Castagna, esile, biondo, emaciato, 640 16| quei boschi canori... quei castagneti poderosi... i torrenti spumeggianti 641 12| la vita di questo infame castello dei loro misfatti e del 642 2| maledice "Iddio" per quel castigo tremendo... poi singhiozza 643 13| Essa può dividersi in due categorie. Quella che noi non disprezziamo 644 Pre| Idea.~ ~Ma i "mandati di cattura" del male non si eludono 645 13| perchè conseguenza logica di cause provocatrici, io scrissi 646 13| circonda di tutte le possibili cautele, sì da impedire il gesto 647 12| fulgida figura di quell'ardito cavaliere, fermo ed intrepido fra 648 13| file sia stato mandato un cavalleresco biglietto da visita, un 649 16| segrete, di trabocchetti, di caverne.~ ~ ~ ~Esilio! L'inerzia 650 7| debole della umanità che cede in virtù dell'amore o in 651 1| Dovevate restare, non dovevate cedere; il tutore sono io e non 652 2| Si alzarono tutti per cedermi il posto: poi qualcuno, 653 2| essere nostro, deve tenersi celata una sconosciuta energia, 654 15| roventi bocche di fuoco celate fra le insidie, e fra le 655 11| tratto dall'ala d'un gufo celato nel fogliame.~ ~ ~ ~Il giovanetto 656 15| mentre egli nella gola celava il vostro canto più nuovo;~ ~ ~ ~ 657 14| ha ai fianchi altre due celle che sono state fatte sgombrare 658 11| inflessibili e mute, pur cementate di lacrime e di angoscie, 659 11| bianco il vestitino di cemento, che sale e discende, appare 660 16| risveglio di gloria.~ ~Il cencioso, il mendico, che deve cercare 661 7| ~ ~CENERI AL VENTO~ ~ ~ ~ ~L'orologio 662 | cento 663 7| a palpitare qua e là nei centri affollati del lavoro.~ ~ 664 14| altri quando la sua è nei ceppi.~ ~Ma è il giovane muto 665 5| gran fascio di fiori. Poi cercai la voce nella gola. Essa 666 6| assetati di sorgenti;~ ~I cercatori tenaci di palme e di oblio;~ ~ 667 11| circondato dai gendarmi, mi cercherà ancora, e mi farà con la 668 11| anguilleschi e mutevoli che cercheranno fra gli occhi dell'imputato 669 16| Esilio! Ed invano tu cerchi di afferrarti a questo scoglio; 670 6| un mare d'azzurro;~ ~Noi cerchiamo ostinatamente la vita;~ ~ 671 11| occhi dilatati dal terrore, cerchiati dalla commozione delle attese 672 5| avrebbe agonizzato, entro un cerchio di luce, sui selci della 673 13| tolstoismo, voi potete fare del cerebralismo, voi potete commuovervi, 674 | Certe 675 6| Vanzetti!"~ ~Io ebbi la certezza che qualcosa dovesse tremare 676 13| affinchè il cuore ed il cervello non cessino di vivere.~ ~ 677 15| Roteate, dunque,~ ~davanti al Cesarissimo duce, il provvido pugnale 678 9| figliuolo fresco e ridente, cespite meraviglioso di sogni.~ ~ 679 4| venir parole e bisbigli da i cespiti di fiori.~ ~Avevo divorato 680 15| suo penoso segreto.~ ~Ed i cespugli ed i rami di fiori si eran 681 2| chimere...~ ~La neve aveva cessato di cadere. Il cielo era 682 13| cuore ed il cervello non cessino di vivere.~ ~Noi dobbiamo 683 10| Notre Dame e de la Sainte Chapelle – rifugio di bellezze – 684 10| Rolland, Carlotta Corday, Chenier, Maria Antonietta... ed 685 9| voci.~ ~Tristi voci che si chiamano da sentiero a sentiero, 686 2| fra breve, quando saranno chiamati alla cruenta difesa della 687 16| gravi parole.~ ~– Come ti chiami? allora gli chiesi.~ ~– 688 8| di gioia improvvisa, e mi chiamò con una inflessione così 689 8| sofferenze della materia, fra il chiarore limpido delle vette, e che 690 12| la potenza dei sapienti chiaroscuri, col sorriso vago, insinuante 691 2| lassù, senza il codazzo chiassoso dei cortigiani che la magnifica; 692 4| attraversò la mente. Io dovevo chiedere alla direttrice una spiegazione: 693 1| di dolore quasi volesse chiedermi perdono se per colpa d'un 694 16| Come ti chiami? allora gli chiesi.~ ~– Michele Schirru.~ ~– 695 14| il rinchiuso di palazzo Chigi minacciando le più spaventevoli 696 7| questa fatua e vaporosa chimera che ci ferisce col suo atroce 697 13| spirito a delle perniciose e chimeriche illusioni, noi non avremmo 698 4| quei morti e quei vivi si chinarono sul mio viso... e lentamente, 699 8| nei cari volti famigliari chini premurosi e vigili su di 700 4| di avvicinarsi.~ ~Ella si chinò sul mio lettuccio, buona 701 15| ricolma di azzurro.~ ~ ~ ~Un chioccolìo d'acque limpide fra le asperità 702 16| gli configge nell'animo, chiodi roventi, i nomi, i volti, 703 2| lasciava intravedere una chioma corvina, maculata qua e 704 13| libero cammino.~ ~Ma il chirurgo che vuol salvare il malato 705 5| avvinghiato alla carne per chiuderle la bocca, ed evitare che 706 7| labbra di Sacco prima di chiudersi per sempre, non sarà solo 707 4| Non ti tormentare; chiudi gli occhi e dormi.~ ~– Io 708 15| uomini la vita.~ ~Mentre Chopin, assiso fra coltri di nubi, 709 6| mistificatori della verità, che cianciate di "spirito puro" mentre 710 14| gli avvilenti e ripugnanti ciarlatani da fiera.~ ~Tutti gli adunchi 711 15| l'avrete un cordone o una ciarpa, ricurve schiene di servi 712 13| oggi, chè non si vogliono cicatrizzare.~ ~Abbiamo più volte conversato 713 3| selva, tu cammini fra i ciclamini e le ginestre".~ ~Io ero 714 2| simili a ruggiti di leoni ciclopici, che racchiusi nelle profondità 715 2| sbarrati, resa orfana dalla cieca passione d'un uomo, io avevo 716 2| piegò la testa, e sotto le ciglia lunghe e sottili io vidi 717 10| ondate l'immenso spasimo che cigola e turbina fra le mura di 718 1| il portone massiccio che cigolò sui cardini arrugginiti. 719 6| nell'aria, quel giorno, cinguettio di ricordi. V'era nei cuori, 720 7| amici in delirio?~ ~Oppure, cinicamente sorda all'implorazione di 721 13| ingiustizia della società e dal cinismo e dalla viltà della reazione. 722 | cinque 723 12| sarcastico e spensierato cinquecento in Italia.~ ~Vi si proietta 724 | cioè 725 15| ogni, sentiero, da ogni ciottolo, da ogni casa, da ogni colonna, 726 14| state fatte sgombrare per circondarlo del più assoluto e perfetto 727 13| ingiustizie, di cui siamo circondati; noi che più volte, e con 728 7| essi sembravano in alto, circonfusi di bagliore; tanto essi 729 14| Tutti gli adunchi sciacalli circospetti e volpini che, guazzanti 730 5| un agghindato discorso di circostanza?~ ~Io penso che forse no.~ ~ 731 12| universalista di quei tempi: l'uomo cittadino del mondo: l'uomo che trova 732 16| ferito, incatenato; tra una ciurma di bordellieri briachi, 733 16| in fracasso di onde, in clamori di tuoni, in barriti d'abissi.~ ~ 734 13| vorreste solamente l'estetico e classico attentato dalla purezza 735 10| brulicanti di avvocati e di clienti; quell'aula alta e solenne, 736 15| e con la snellezza d'un clown.~ ~ ~ ~Che cammina, cantando, 737 12| giù le maschere, giù le coccarde, i fiocchi, le medaglie 738 2| sentii miste di lacrime tanto cocente era dentro l'angoscia; tutto 739 7| generazione vivente del più codardo e volgare e ignobile materialismo, 740 2| inerpicarsi fin lassù, senza il codazzo chiassoso dei cortigiani 741 14| in cui trovasi a Regina Coeli è posta nel terzo braccio 742 8| resistenza; e cercavo di cogliere; ma invano, nel mistero 743 11| e di sangue: un silenzio colante dal palpito sospeso d'una 744 1| la prima volta l'abito da collegiale io dovevo apparire, di certo, 745 12| naufragio che si annuncia nelle collere dell'orizzonte, di mostrarsi, 746 14| l'ammonimento di Pietro Colletta:~ ~"Sono i curiali timidi 747 6| serbare per i viventi, dopo i colloqui aspri e freddi con la morte, 748 2| paese – in muto amore e colloquio con la terra sana e feconda, 749 Pre| lavoro darmi l'illusione di colmare in parte la lacuna del mio 750 11| sotto il peso del secchio colmo di calcina, che pare opprimergli 751 10| lotte segrete, le massicce colonne del Pantheon: l'azzurra 752 16| fascismo? proprio così... un colosso coi piedi d'argilla: dovrà 753 1| arrossendo, quasi presentasse una colpevole.~ ~"Come? come? come?" disse 754 11| confine delle due Nazioni colpevoli e delinquenti, m'è sembrato 755 4| della sventura che mi aveva colpita, nulla sarebbe stato perdonato.~ ~ ~ ~ 756 8| Era là, e di lui non vi colpiva che il sorriso tenero e 757 15| Mentre Chopin, assiso fra coltri di nubi, ricerca nell'infinito 758 4| turba, ci fa sostare, poi comanda il dietro-front.~ ~Che cosa 759 2| avessero...~ ~– Ma pura, comare benedetta, pura come l'acqua 760 2| ginestra.~ ~Alcune vecchie comari – quelle che con olio, grano 761 10| calmo, forte e sereno.~ ~Ha combattuto faccia a faccia col nemico 762 1| la bocca a quel folletto comico, che si affacciava, impertinente 763 4| figura di amore".~ ~Poi cominciai a ricontare sulla punta 764 7| occhi pieni di visioni, e cominciava a palpitare qua e là nei 765 5| mi faceva il cuore.~ ~E cominciavo a provare una sensazione 766 5| tristezze e di lontananze.~ ~La comitiva si fece d'un tratto silenziosa.~ ~ 767 14| giuocano, oggi, la turpe commedia del disgusto e del ribrezzo 768 12| MARAMALDO~ COMMEMORA FERRUCCI~ ~ ~ ~ ~ASINELLA~ ~ 769 15| tremanti;~ ~ ~ ~E l'avrete una commenda o una croce, lombrici obliqui 770 2| e le donne non potevano commettere il peccataccio di scrivere 771 12| conclamato che: "La figura del commissario generale di Firenze può 772 14| voci martoriate, disperse e commosse gli dicessero una parola 773 15| sulle barricate fumanti!~ ~Commovente e ammirevole quel monello 774 13| cerebralismo, voi potete commuovervi, allorchè dall'altra parte 775 12| incantevoli del lago di Como, a coprire le nere camicie 776 4| voce contrariata, la mia compagna di fila.~ ~Io non le risposi; 777 2| altare.~ ~– E la Menica e compare Antonio, rimasti adesso 778 2| stupore, di ammirazione, di compassione nello stesso tempo, mi dettero 779 16| quasi avesse voluto ben compenetrare e inchiodare nell'animo, 780 16| dell'amore, gli dà, per compenso, un qualche sguardo di fredda, 781 9| sua prima esistenza e l'ha composta, con la gola serrata, dentro 782 12| le aspirazioni severe e composte dello spirito, uscito dalle 783 11| cuore di tutti, perchè si comprendesse quella sua sofferenza che 784 5| Ebbi timore di non essere compresa.~ ~Ma dal bel nome rilevato 785 5| mi velarono gli occhi.~ ~Comprese la ragione del mio turbamento 786 5| semplice del cuore umano. Compresero i miei compagni?~ ~Non so. 787 4| maledisse"~ ~ ~ ~allora compresi perchè Bresci aveva ucciso.~ ~ 788 1| guardarlo quasi non avessi ben compreso le sue parole, e vidi in 789 9| pianto, il maglio che ha compresso lo spirito fino all'ultimo 790 2| profonda e larga fossa in comune, e sotto provvisorie tende 791 13| negli afosi meriggi: non concepisce, nè germoglia nei mesi di 792 10| accanto alle ombre della "Conciergerie" fra le suggestive memorie 793 15| scorrazzamenti regali, di concioni plateali, di carnevalesche 794 16| giungevano a tratti, frasi concitate e roventi.~ ~– Il fascismo? 795 16| Alcuni amici entrarono concitati.~ ~– Hai visto i giornali?~ ~ 796 2| stampa che ne esalta e ne conclama l'offerta e il sacrificio?~ ~ 797 12| frantoio d'ogni verità, ed ha conclamato che: "La figura del commissario 798 4| figure, e si soffermava sulla conclusione che quel re doveva aver 799 13| trovò, purtroppo, tutti concordi nella valutazione del tragico 800 11| cioè di assolvere o di condannare questo mistero grande e 801 13| diritto di respingerli e di condannarli in nome della pubblica opinione, 802 3| veleno dell'odio ed era condannata ad odiare.~ ~Ogni bocca 803 16| galera... quando non sono condannati a morte.~ ~– Chi muore per 804 13| sacrificio, voi non avreste condannato gli innocenti".~ ~ ~ ~Oggi 805 8| tutti, che vi trovate in condizioni fisiche normali, sappiate 806 12| scompiglio della mischia, di condurre la battaglia a Roma e accerchiare 807 6| uomini, che davanti alla conferma del supplizio, non hanno 808 12| l'ombra della mitra del confessionale e della sacrestia negli 809 16| fondo delle galere; che gli configge nell'animo, chiodi roventi, 810 5| è lacerato attraverso i confini, e si è sperduto nella immensa 811 6| mentre il loro pensiero conflagra con un mare d'azzurro;~ ~ 812 12| immortale e lo spregevole, conflagrano insieme nel mistero, e restano 813 16| furiosi; sradicate la terra e confondetela con gli spaventosi turbini 814 1| interruppe la direttrice un po' confusa e contrariata, "la maestra 815 4| di vago, di lontano, di confuso, di inafferrabile, che vive 816 12| apocalittiche, colui che non conosce ombra di decenza, di dignità 817 8| tanto, tanto desiderio di conoscerti; ma non posso, purtroppo, 818 16| quel giovane di cui non conoscevo neppure il nome.~ ~– Sì, 819 5| d'un tormento che tu non conosci?~ ~ ~ ~L'un dopo l'altro 820 13| Compagno De Santillan, io vi ho conosciuto a Berlino, nei primi tempi 821 13| dispersi in paesi dei quali non conoscono nè le genti, nè la lingua; 822 10| contro il verdetto che non ha consegnato alle loro mani adunche e 823 13| sono inevitabili perchè conseguenza logica di cause provocatrici, 824 1| già quattro mesi che avete conseguito il diploma, ed ecco... le 825 4| deduzione: che io dovevo considerarmi in uno stato di inferiorità 826 4| senza una guida, senza un consiglio, senza una selezione; ma 827 16| pietà; il malato che si consuma e si spegne pian piano, 828 16| lontano da tutti: bruciato, consunto da un ostinato pensiero: 829 4| colui che aveva ucciso, e ne contavo le sillabe sulla punta delle 830 16| il mondo intero col suo contegno forte e fiero: un altro, 831 2| giovinezza; noi eravamo là, a contendere palmo a palmo, minuto per 832 2| giovane ero e come ardente! – continuai ad alta voce, andando su 833 2| caffè odoroso e bollente, continuò, indirizzandosi a me, la 834 2| intrico di tronchi, di sbarre contorte, di travi incrociate; e 835 11| scaturente da dissimili e contradittorie passioni!~ ~Forse ei ripensa 836 14| loro per mestiere, spesso contrari, sempre amici".~ ~Che importa 837 12| onnipotente, e pare irrida, chi lo contrasta, col guizzo del suo duplice 838 16| supplizio, tutto questo oscuro, contrastante martirio d'un popolo, che 839 12| incoscienza.~ ~E su questi contrasti, su queste antitesi di uomini, 840 13| mentre noi non dobbiamo contribuire con le nostre scomuniche 841 11| accento di sconforto o di contrizione, è lui, proprio lui, Sante 842 Pre| prefazione~ ~ ~ ~L'autrice è contumace a molti appelli che le vengono 843 11| passato, della sua esistenza conturbata, aliava malinconicamente 844 16| come sopra acqua inerte, convellerà in fulgida fiamma nell'ardore 845 16| operosa, ed il secolare convento dei domenicani, riattato 846 12| agguato fra le ombre di Conversano – giù le maschere, giù le 847 13| cicatrizzare.~ ~Abbiamo più volte conversato delle nostre idee nella 848 2| lavorare ancora.~ ~Ella si convinse e si mosse.~ ~Allora presa 849 3| donne avevano disteso le coperte ed i drappi più belli, ora 850 10| opere al doppio:~ ~"Nella coppa nella quale ella ha mesciuto 851 2| farebbero ancora una bella coppia così forti come sono?~ ~– 852 16| nel ventre della nave, le coppie flessuose ed eleganti tra 853 12| incantevoli del lago di Como, a coprire le nere camicie con la soavità, 854 5| fiori mentre la terra si copriva di morti?~ ~Perchè eravamo 855 11| una bocca piccola, umida e corallina, col più sapiente dei carmini; 856 13| grondino le sue mani, si corazza e si nasconde e si circonda 857 14| mandatario pagato che vede corda, fantasmi e sapone nelle 858 10| Madame Rolland, Carlotta Corday, Chenier, Maria Antonietta... 859 11| scompare tra i ferrami, le corde, le carrucole, le scale, 860 15| venali;~ ~ ~ ~E l'avrete un cordone o una ciarpa, ricurve schiene 861 12| E uniformi e pennacchi e cordoni e cappe e piviali e parrucche 862 12| stendardi.~ ~E sopra uno sfondo coreografico da pellirosse in delirio; 863 15| drappi, di gagliardetti, di coriandoli, di fiori, di nastri, di 864 16| profonda.~ ~Nella sala il coro aveva afferrato il crescendo 865 3| fiori avevano nascosto le corolle, ora che le gemme del cielo 866 2| allorquando i potenti e i coronati discendono dal fasto dei 867 2| arrotondava i fianchi, e sopra al corpetto di broccato, il busto di 868 2| vicina; tutti i morti, poveri corpi mutilati, lividi e tumefatti, 869 1| Piena di libri e del corredino umile e povero sciupato 870 7| aveva scaricato la mortale corrente?~ ~Qualcuno mi poggiò le 871 11| impeti di minaccia da un corridoio all'altro; saliva accigliata 872 12| dignità e di pudore; colui che corroso da lebbra morale ha raccolto 873 13| ed ai banchieri, a questi corrottissimi ladri legali, oh! non temete, 874 12| Giosuè Carducci, pensoso e corrusco, doveva più tardi, sotto 875 2| filo d'argento. La gonna corta e ripresa in alto in fitte 876 2| il codazzo chiassoso dei cortigiani che la magnifica; senza 877 16| nascosta dietro le ampie cortine della finestra, giungevano 878 2| lasciava intravedere una chioma corvina, maculata qua e là da qualche 879 3| delle lunghe e folte trecce corvine.~ ~Malinconiche serenate 880 13| propaganda per formare le coscienze del domani; questo è vero.~ ~ 881 15| magnifici quindici anni cosparsi di atomi d'oro, si avviano, 882 13| esigenze della rivolta e della cospirazione sotterranea, per respingere 883 13| tanto sacrificio ci sono costate, è in nome di esse che voi 884 13| prigioniero che vuole ad ogni costo riconquistare la sua libertà 885 3| chiesto di vivere ed era costretta a vivere.~ ~E non aveva 886 10| gloria ed alloro, tàcita i crampi dello stomaco rosicchiando 887 2| anche se respirata sul cratere d'una immane ecatombe!~ ~ 888 6| che avete con i predoni creata, non ha più ombre per proteggere 889 9| vasta, la più passionale creatura di Mascagni lacera d'un 890 3| pareva che tutte quelle creaturine fossero piccole stelle distaccatesi 891 7| magnifica sorgente di superba creazione qualcuno dei loro versi 892 16| alle tue. Per le sue stesse creazioni artistiche, che non trovano 893 16| vògano e rèmano da anni, credendosi al sicuro come sopra acqua 894 16| espressione degli altri.~ ~ ~ ~Il credente cieco e sincero in un Dio 895 14| senza aver bisogno, per credergli, di accostare la bocca alle 896 16| quell'onda di memorie eroiche credetti di vederla rivivere nei 897 1| viltà d'una risata, io ho creduto di risentire sempre la voce 898 15| fiamma che rischiara le crepitanti notti battagliere.~ ~ ~ ~ 899 3| qualche fascina.~ ~La fiamma crepitò d'improvviso: si ruppe in 900 16| coro aveva afferrato il crescendo del ritornello:~ ~ ~ ~Disse 901 13| alle esigenze sempre più crescenti di "guerra sociale" nella 902 14| coloro che da anni fanno crescere la gioventù nostra fra i 903 15| monello intrepido e generoso cresciuto fra la miseria e l'abbandono 904 4| Bresci è un pazzo ed un criminale, figliuola.~ ~– Ma si uccide 905 16| irretate in un losco abisso di crimini, di barbarie, di vendette, 906 13| scritto, abbiamo denunciato le criminose ingiustizie, di cui siamo 907 5| imprigionava.~ ~Mi si era cristallizzato dentro, d'improvviso, l' 908 8| aure pure uscì;~ ~Polifemo cristian, deh non sia vero~ ~Che 909 12| nostro tempo, noi mai sazi di critica storica e sociale, pur dobbiamo 910 13| degli strangolati, dei crivellati. Tutto il mondo sa che l' 911 9| di lei.~ ~È il figliuolo crivellato davanti al suo sguardo, 912 15| senza vederne le tombe e le croci.~ ~Senza soffermarsi a raccogliere, 913 2| il crollare della vòlta a crociera: infine il silenzio e l' 914 12| all'appello della libertà crocifissa, marcia sicuro verso il 915 6| avvertito prossima l'ora d'una crocifissione nuova.~ ~ ~ ~Qua e là gli 916 4| attirò lentamente verso il crocifisso che pendeva sul suo letto.~ ~– 917 14| è sfuggito, alfine, dal crogiuolo del suo inquieto e incontenuto 918 10| rosicchiando una mezza dozzina di croissants e dà pace ai palpiti del 919 13| o una ignobile fortezza crolla e si sfascia?~ ~È in nome 920 5| tornava nell'ora in cui tutto crollava, che faceva rifiorire le 921 16| mendico, che deve cercare una crosta di pane alla svolta delle 922 16| in nessun modo la dura e cruda realtà. I morti dormono 923 2| quando saranno chiamati alla cruenta difesa della patria in pericolo;~ ~ 924 2| intimità e di mistero. E dalla cucina, carica di rame scintillante, 925 6| venivano gridati da sopra un cumulo di morti, morti caduti fra 926 16| s'avvallano sulle acque cupe.~ ~Batte, contro i fianchi 927 10| del Pantheon: l'azzurra cupola della Sorbonne: le snelle, 928 7| comignoli, di tetti, di cupole secolari e solenni, di guglie 929 4| alla rinfusa, senza dolce cura di mano materna, alla larga 930 Pre| scarso sollievo ha lavorato a curare questa raccolta che le circostanze 931 2| il suo color d'oro alle cure assidue di Maria Filippa, 932 14| Pietro Colletta:~ ~"Sono i curiali timidi nei pericoli, vili 933 11| disdegno ai passanti ed ai curiosi che si accalcano e si pigiano 934 11| stupida e inumana la frivola curiosità di chi si accalca a vedere 935 10| poi gli uomini della legge curvano la testa per rispetto e 936 7| d'un segreto dolore per curvare un uomo valido e sano, e 937 16| bionda e bella, che si era curvata, sollecita e gentile, sul 938 11| della Liguria imbalsamata, curve le spalle sotto il peso 939 12| quando le nuove generazioni custodiscono e alimentano in sè, come 940 10| snelle, alte ogivali di Notre Dame e de la Sainte Chapelle – 941 3| martirio dell'amore ed era dannata ad amare.~ ~E non aveva 942 2| anime di Cristo, vicino alla dannazione, vi dico che è Dio che permette 943 11| rinfusa, ingombro inutile o dannoso, nella voragine dei turbini 944 10| la ruota il movimento". Danton, Robespierre, Demouslin, 945 16| lo trasporta lontano.~ ~Danzano, avvinte di palpiti e di 946 7| mentre la città festosa di danze passa, fra nuvole d'oro, 947 2| Filippa ti vuol bene, e non ti darà più neppure una goccia di 948 15| figure di tempi remoti si daranno ogni sera convegno, a quelle 949 3| disciolti".~ ~"Ed io ti darò un fiore della mia ghirlanda 950 1| di dio invano... Mamma, datele delle forcelle, insegnatele 951 4| che lacerò i pochi punti dati alla rinfusa, senza dolce 952 2| agreste dello spiganardo dava un senso di benessere, d' 953 7| incrociato le braccia sul davanzale.~ ~ ~ ~Parigi, la città 954 7| per avverarsi le parole di David:~ ~"Allora la terra fu scossa 955 13| di questi ultimi anni ci debbono far sentire le necessità, 956 7| ginocchia, questo punto debole della umanità che cede in 957 11| Rassegnazione di vili e rinuncia di deboli; incomprensione di ciechi 958 Pre| ora se il paese dove per decenni tutto il dottrinarismo autoritario 959 12| che non conosce ombra di decenza, di dignità e di pudore; 960 2| ben presto l'Italia dovrà decidersi di entrare in guerra?~ ~ 961 1| sdegno smisurato che tale decisione avrebbe acceso nel mio tutore 962 15| di fiori, e tornerà più deciso, e tornerà più sicuro a 963 2| boschi.~ ~Adesso era al declivio quel bel viso dal profilo 964 16| rosei tramonti di Maggio, si decoravano di greggi venenti da lontano, 965 5| inflessione nuova di bontà e di dedizione: quell'inflessione di chi 966 4| infantile, questa amara deduzione: che io dovevo considerarmi 967 8| pazientemente adattata alle deformità del suo corpo: era là, davanti 968 8| cercate di renderla sempre più degna di voi e soprattutto servitevene 969 14| di ogni ombra notturna si delinea, davanti a lui, implacato 970 8| busto di Pio nono, e vedere delinearsi sul biancore del marmo due 971 14| accovacciati ai piedi del delinquente vero, ed hanno colpito l' 972 11| a schiantare l'oscurità delittuosa.~ ~E su tutta quella lotta 973 10| bandito italiano", restano deluse e perplesse, tanto egli 974 16| degli abbandonati, dei delusi, che di improvviso, quando 975 10| movimento". Danton, Robespierre, Demouslin, Madame Rolland, Carlotta 976 4| uccide per una ragione. Per denaro, per odio, per amore. Vero... – 977 16| come promessa: orizzonte denso di nubi: fondo occulto d' 978 14| ponendogli un pugnale fra i denti;~ ~ ~ ~E coloro che a nuovo 979 6| pure dello spirito che si denuda per la tomba.~ ~Quelle che 980 10| di accusa, di biasimo, di denuncia, di condanna d'un ignobile 981 13| con lo scritto, abbiamo denunciato le criminose ingiustizie, 982 3| tutta l'anima sua e l'avesse deposta, in forma di lumi accesi, 983 3| dopo l'altra.~ ~E i lumi deposti sulle porte e sui davanzali 984 8| impassibile. Le grandi fermezze derivano dal pianto".~ ~Ma poi nel 985 11| grida del ladro, mentre il derubato sei tu, tu solamente, negli 986 3| strada divenne silenziosa e deserta: il sole vi si tuffò con 987 2| ed altro non vedevo e non desideravo, in quel momento, che mezzo 988 16| voluttà della mente,~ ~Ecco il desio gagliardo di chi medita 989 11| così lontano, le ultime, desolanti notizie di lui.~ ~Ed allorchè 990 8| nascondere le sue lacrime desolate, ai quali egli aveva dovuto 991 7| muti sopra quello strazio desolato, io non so, io non ricordo 992 16| l'intimo pensiero che si desta e si svolge ad ogni sguardo, 993 2| si fossero d'improvviso destati, e avessero addentato il 994 9| notte più buia.~ ~Per essere desti alla prima alba domani.~ ~ 995 1| entrante partirete per la nuova destinazione".~ ~ ~ ~Io restai a guardarlo 996 13| opinione di gente che noi detestiamo in virtù della nostra morale, 997 2| donna ignorante, l'avrai detta grossa; ma benedetta sia 998 12| e crudele sanfedismo, ha dettato l'epigrafe per l'eroe di 999 2| compassione nello stesso tempo, mi dettero un momento di sincera ilarità... 1000 14| vitreo del povero morto deturpato;~ ~Allorchè sentirono l'