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Virgilia D'Andrea Torce nella notte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
1001 5| giornali.~ ~Ancora delle devastazioni, delle distruzioni, dei 1002 16| radice?~ ~Perchè se più non devo esser felice,~ ~Pietoso 1003 2| strappava da affetti umili e devoti; mi toglieva da una scuola 1004 14| tutta ravvolta nella sua devozione, tutta rapita nella sua 1005 1| io ebbi, ad un tratto, la diabolica tentazione di ridere davanti 1006 7| di scadenze crudeli e di diaboliche sospensioni, di sataniche 1007 14| abbandonati dal loro primo e diabolico mandante;~ ~Allorchè si 1008 16| stormi di rondini fuggenti il diaccio respiro di Novembre.~ ~Esilio! 1009 13| aristocratico e ricco teatro del Diana ne era rimasto tutto insanguinato.~ ~ 1010 11| estraneo, così lontano da quel dibattito scaturente da dissimili 1011 5| la bocca, ed evitare che dicesse una sillaba, una sillaba 1012 14| disperse e commosse gli dicessero una parola unica, una parola 1013 3| di arsura.~ ~Ogni sguardo diceva di soffrire.~ ~Ogni mano 1014 16| il resto, perchè non lo dici il resto?~ ~La folla, la 1015 9| scarni, severi e nervosi che dicono, senza parole, la flagellazione 1016 | dieci 1017 12| le virtù che agli eroi diedero l'immortalità". E poi... 1018 4| sostare, poi comanda il dietro-front.~ ~Che cosa è? Che cosa 1019 2| d'improvviso a galla, a difenderci ed a sostenerci in quell' 1020 15| Affidatevi ai bambini: diffidate degli uomini".~ ~ ~ ~Che 1021 15| grano biondo.~ ~Quasi a diffondere nello spirito e nella carne 1022 7| diventato perfezione si è diffuso in trasparente pallore sui 1023 12| conosce ombra di decenza, di dignità e di pudore; colui che corroso 1024 1| e fedeli. Amici che non dimenticano mai. Amici di tutte le ore, 1025 2| esistenza; ma di cui nessuno si dimenticherà fra breve, quando saranno 1026 15| ama il proprio fratello dimora nella luce"..~ ~"Non so 1027 10| voluto vedere una delle dimore di Dante, e dove un busto 1028 1| che avete conseguito il diploma, ed ecco... le scuole si 1029 10| arcigno, quasi volesse ancora dirci, rilegato come è, in quell' 1030 Pre| dolore;~ ~Quante volte noi ci diremo, con lo sguardo carico di 1031 4| svelassi un mistero. A me può dirlo. Perchè lo ha ucciso?~ ~– 1032 2| delle montagne, e i paesi diroccati, e il cimitero, e la neve, 1033 2| tutto il raccolto senza dirti nemmeno: muori.~ ~– Ma io 1034 11| brontolante le fredde e disadorne scalinate di marmo; sgusciava 1035 2| contrade, ed i pericoli, i disagi, le incognite delle strade 1036 16| soggiunse, tu devi sentirti a disagio in una terra nuova. E poi... 1037 2| Gennaio 1915, risvegliate dal disastro in Basilicata nel 1930).~ ~ ~ ~ 1038 4| spaventate con quei "cinque" disastrosi tutte le volte che non avevamo 1039 2| prigione in prigione;~ ~Discacciata dalla patria, attraverso 1040 2| allorquando i potenti e i coronati discendono dal fasto dei loro castelli, 1041 13| per i seminati, e i suoi discepoli ebbero fame e presero a 1042 3| fiori bianchi fra i capelli disciolti".~ ~"Ed io ti darò un fiore 1043 16| Esilio! La povertà più discoperta e più flagrante tra un ridondare 1044 1| ebbero un lamento di suoni discordanti e dolorosi.~ ~E parve, quello, 1045 14| assurde, fortunati nelle discordie, emuli tra loro per mestiere, 1046 7| qualcuno; ma un vivente dolce e discreto; ma una piccola anima fedele; 1047 2| abituato alle franche e rudi discussioni fra emigrati... un mostro 1048 1| quell'uomo che si ostinava a discutere ed a gesticolare con un 1049 16| divisi in piccoli gruppi, discutevano animatamente, riempiendo 1050 11| getta sguardi di sovrano disdegno ai passanti ed ai curiosi 1051 4| Aveva colpito in nome dei diseredati, dei calpestati. Aveva voluto 1052 2| olio, grano e acqua fanno e disfanno le "fatture"; quelle che 1053 2| incrociate; e impalcature disfatte, a rifascio; e intrecci 1054 8| supplizio di quel tronco d'uomo disfatto e martoriato, volle dirgli 1055 2| sgangherato, dall'odore acuto e disgustevole di grasso e di benzina, 1056 14| oggi, la turpe commedia del disgusto e del ribrezzo davanti a 1057 11| con tanto amaro e tanti disinganni qui dentro, mentre di tratto 1058 11| attraverso le avventurose vie del disinganno e della povertà;~ ~Soli 1059 13| rivolta, dobbiamo invece disinteressarci dell'opinione dell'altra. 1060 10| fresco visetto, con la più disinvolta e veloce e noncurante volubilità 1061 Pre| Hitler lo insanguina e lo disonora – una sola delle figure 1062 3| fra le mie e dal bel volto disparve ogni luce.~ ~"Anna"...~ ~" 1063 13| che egli ha edificato con dispendio di tanto lavoro e di tante 1064 2| domanda perdono, tenendosi disperatamente il volto fra le mani.~ ~ 1065 5| ostinava ancora in quelle disperate "tournèes" senza riposo.~ ~ 1066 12| forza e la debolezza; le disperazioni e le speranze; le audacie 1067 13| nell'aria della elettricità dispersa. Vagava inafferrabile il 1068 8| abbaino della vecchia Parigi, disperso fra comignoli neri, così 1069 16| mattina,~ ~Il boia avea disposto l'orrenda ghigliottina~ ~ ~ ~ 1070 13| categorie. Quella che noi non disprezziamo ed a cui rivolgiamo preferibilmente 1071 4| occhi spenti e con il petto dissanguato.~ ~Ma il re... chi era il 1072 9| ridato acqua e sole alle disseccate vostre radici bruciandovi 1073 4| qualcosa per i ritratti disseminati su tutte le pareti del collegio, 1074 8| delle vette, e che si era dissetata, per poter resistere e vivere, 1075 11| dibattito scaturente da dissimili e contradittorie passioni!~ ~ 1076 12| tripudio della licenza e della dissolutezza, e il mistico desiderio " 1077 12| attorno a Pietro Aretino, che dissoluto, cinico e sfacciato, si 1078 16| trafitto si trasforma e si dissolve in vapori sanguigni.~ ~ ~ ~ 1079 16| i ricordi del passato si distaccano dalla riva e gli assediano 1080 6| rose.~ ~Quelle che sembrano distaccate da una roccia di perle.~ ~ ~ ~ 1081 3| creaturine fossero piccole stelle distaccatesi da essa lungo quel meraviglioso 1082 2| feriti ed i fuggiaschi, mi distaccavo con pena da quel passato 1083 6| Perchè mentre essi si distendono ogni notte su l'orlo della 1084 3| braccia d'argento e vi si distese in un desiderio di cantilene 1085 13| potete sofisticare sui "distinguo" d'un inqualificabile tolstoismo, 1086 5| adorato.~ ~Io non potevo distogliere lo sguardo dal bel nome 1087 16| Pietoso Iddio, non mi distruggi tutto?~ ~ ~ ~La lunga, acerba 1088 14| importa a lui se gli hanno distrutta la casa, la dolce casa quieta 1089 12| si appaga nell'abbraccio distruttore del rogo.~ ~Perciò mentre 1090 10| gli altri è la morte la distruzione della loro tirannia: ma 1091 5| delle devastazioni, delle distruzioni, dei morti.~ ~"E la gita 1092 4| vede, che ti segue, che ti disturba, che entra, con le prime 1093 4| leggermente: nessuno deve essere disturbato in quest'ora di grave dolore".~ ~ 1094 16| folla, la fattrice, voi dite, degli eroici eventi, cane 1095 13| d'un tratto schiantato, ditemi, potremmo noi fare il processo 1096 16| pulsa, freme, s'accende, divampa, si trasforma, s'immortala.~ ~ ~ ~ 1097 16| presto, inaspettato, avrebbe divampato il più alto, il più ardente, 1098 10| proscritti.~ ~Poi il silenzio diventa profondo: poi gli uomini 1099 15| il loro colore.~ ~Perchè diventasse un adolescente spensierato, 1100 10| Assisi della Senna sono diventate la possente e poderosa tribuna 1101 7| scritta col sangue, che diventava più grande, sempre più grande, 1102 4| giornali.~ ~E la mia preghiera diventò allora più dolce e più quieta.~ ~– 1103 1| non altri!"~ ~Magnifica, divertente posizione la mia!~ ~"E per 1104 13| pubblica opinione? Essa può dividersi in due categorie. Quella 1105 8| cose profonde, sublimi e divinatrici; ai quali egli non aveva 1106 9| ma sono le miracolose e divine animatrici della vita.~ ~ ~ ~ 1107 14| affetti dispersi, famiglie divise, esistenze ferite, pupille 1108 16| pronunciavano parola.~ ~Gli amici, divisi in piccoli gruppi, discutevano 1109 4| cinta del collegio: li avevo divorati senza una guida, senza un 1110 1| ALBORI Dl VITA~ ~ ~ ~ ~Il direttore 1111 4| vacanze estive. Noi, dieci o dodici educande rimaste in collegio, 1112 12| camicie con la soavità, con le dolcezze e con gli affetti manzoniani.~ ~ 1113 10| e dirgli, con quel suo dolcissimo filo di voce, la sua sofferenza 1114 9| lasciato su quella carne dolorante le impronte delle sue larghe 1115 4| la mia piccola anima, che dolorava da tutte le parti, e che 1116 13| insanguinato.~ ~Ora triste e dolorosa per noi: pensosa ora di 1117 13| riflettere; mi ha fatto dolorosamente notare come siamo ancora 1118 1| lamento di suoni discordanti e dolorosi.~ ~E parve, quello, il trabocco 1119 9| nell'ora del vespro, per domandare alle selve il ritorno di 1120 4| spiegazione: io ero nel diritto di domandarle per quale ragione essa aveva 1121 8| porterete, non è vero?" aveva domandato sottovoce ad alcuni suoi 1122 2| vano della porta, la donna domandò sbalordita: Ma dove vuoi 1123 16| il secolare convento dei domenicani, riattato a istituto normale, 1124 13| colpiscono per imbavagliare, per dominare, per asservire, per incatenare 1125 13| Oggi un'intera nazione è dominata dai pugnali e dai randelli. 1126 5| nella più grande umiltà: Donaci la luce?~ ~ ~ ~Il capitano 1127 14| quale dona a chi le si sa donare i misteriosi segreti della 1128 2| dolente severità che aveva il dono di paralizzarle di colpo 1129 13| sapone della nostra infanzia dorata e lontana.~ ~Con quanta 1130 1| nel mare.~ ~Le lucciole doravano ovunque le siepi.~ ~Fra 1131 14| sue aspirazioni. La notte dorme profondamente, sicchè vi 1132 14| questo puro e tranquillo dormiente.~ ~Bel giovane dolce e sereno 1133 2| mezzanotte, ed è ora di dormire. Poi gettando alla sfuggita 1134 5| palpiti, e che nel silenzio dormisse.~ ~Anche gli occhi dei miei 1135 4| rimase acceso, nel mezzo del dormitorio, il lumicino di cera che 1136 15| tronco della vita.~ ~ ~ ~"Io dormivo e il mio sogno divenne di 1137 Pre| dove per decenni tutto il dottrinarismo autoritario fu applicato 1138 6| la certezza che qualcosa dovesse tremare oltre il mare... 1139 2| tremendo.~ ~Quanto tempo dovetti lavorare per liberarmi da 1140 4| quindi, di due ore, noi dovevamo alternarci, per la durata 1141 2| non fosse così l'umanità dovrebbe morire mordendosi le mani. 1142 6| pesanti umiliazioni.~ ~ ~ ~"Se dovremo morire, noi sapremo morire 1143 2| Un delitto che voi non dovreste permettere. Guardate... 1144 10| stomaco rosicchiando una mezza dozzina di croissants e dà pace 1145 2| finalmente il cielo...~ ~E dritta, come una risorta, su quelle 1146 8| oppressione; quel tanfo di droghe e di chiuso che si avverte 1147 13| sogghigna lieto il vecchio di Dronero.~ ~ ~ ~Oh, in quel tempo, 1148 9| la via agli incerti e ai dubbiosi".~ ~E li lasciai proseguire.~ ~ ~ ~ 1149 2| Non l'ombra d'un re, d'un duca, o d'una principessa reale, 1150 15| arrovesciato da una scarica di duecento fucili, roventi bocche di 1151 14| abietto dei sicari – Amerigo Dumini – giuocano, oggi, la turpe 1152 16| tormento, mentre la carne gli duole; mentre la testa si spezza 1153 12| contrasta, col guizzo del suo duplice sguardo e con la bocca dalla 1154 4| dovevamo alternarci, per la durata di quaranta ore, in una 1155 | Ebbene 1156 16| di frivole ed effimere ebrezze: per Lui... altra cosa è 1157 15| adolescente spensierato, ebro di canti e di sole.~ ~Perchè 1158 10| le più eteree, le più eccelse espressioni d'una arte che 1159 1| assegnato ad una nuova educanda. Eccezionale tipo di uomo quel vostro ... 1160 | Eccolo 1161 13| stesse fortezze che egli ha edificato con dispendio di tanto lavoro 1162 1| stato assegnato ad una nuova educanda. Eccezionale tipo di uomo 1163 4| estive. Noi, dieci o dodici educande rimaste in collegio, eravamo 1164 8| ma migliorandovi con l'educazione e l'istruzione, cercate 1165 13| parabola aveva cominciato ad effettuarsi con velocità progressiva.~ ~ 1166 16| delle parole; più caldo ed efficace di esse, incombeva su di 1167 16| sensualità, di frivole ed effimere ebrezze: per Lui... altra 1168 1| solenne come una regina fra l'effluvio delle selve.~ ~Ridente e 1169 16| lento e triste: nostalgia ed effusione d'un romantico cuore pietoso 1170 | ei 1171 12| fresca, aerea e vaporosa di eleganza e di colore.~ ~Raffaello 1172 16| ridondare di colori, di eleganze, di raffinatezze, di lusso; 1173 13| V'era nell'aria della elettricità dispersa. Vagava inafferrabile 1174 10| banco degli accusati si eleva accusatore implacabile e 1175 16| materialismo funesto alla elevazione dello spirito umano.~ ~ ~– 1176 5| sguardo di poeta.~ ~Quando l'elica si mise a fremere scuotendo 1177 16| di acque e pulsazioni di eliche e immobilità di cielo.~ ~ 1178 Pre| cattura" del male non si eludono facilmente... e quest'allusione 1179 14| blusa di ogni adolescente l'emblema della morte;~ ~ ~ ~E coloro 1180 2| disperazione, invocare sant'Emidio: e poi, su di me, lo sfasciarsi 1181 10| beaute'.. piccoli nei che emigrano deliziosamente da una parte 1182 2| franche e rudi discussioni fra emigrati... un mostro che vuole il 1183 10| di attese, di ansie e di emozioni; brulicanti di avvocati 1184 4| forte, che esce di casa empiendo l'aria di canti, e che alla 1185 6| forte a cui i venti anni empivano d'avvenire le pupille radiose.~ ~" 1186 12| archibugiate, sui bastioni di Empoli, sul forte di Volterra, 1187 1| Perchè la volgarità di quell'ennesima discussione? Che mi aprisse 1188 16| un susseguirsi di edifici enormi e poderosi, dentro i quali 1189 1| bene a posto. La settimana entrante partirete per la nuova destinazione".~ ~ ~ ~ 1190 16| alla gola.~ ~Alcuni amici entrarono concitati.~ ~– Hai visto 1191 4| senza attendere il rituale: entrate.~ ~La donna sollevò sorpresa 1192 3| misto di sole e di boschi.~ ~Entrava a ondate di biancospino 1193 4| ricordato.~ ~La direttrice entrò come un'ombra per l'ultima 1194 13| quanta attenzione, con quanto entusiasmo noi si soffiava nella cannuccia 1195 12| sanfedismo, ha dettato l'epigrafe per l'eroe di Gavinana.~ ~ 1196 13| valutazione del tragico episodio.~ ~Ma sia nei primi momenti, 1197 | eppur 1198 7| riusciti ad arrivare in tutto l'equilibrio perfetto del cuore e della 1199 | eran 1200 2| quelle che con l'infuso d'erbe misteriose tolgono o ridanno 1201 2| quasi io le avessi detto una eresia.~ ~– Io leggere? Ma che 1202 4| Tu non dirai più queste eresie... tu non dirai a nessuno 1203 10| busto dell'esule immortale eretto da essi, guarda attorno 1204 13| neghiamo ogni diritto di erigersi a giudice, dal momento che 1205 16| fattrice, voi dite, degli eroici eventi, cane accovacciato, 1206 12| della Quartarella; essi, gli eroissimi dei massacri di Torino e 1207 16| delle sue pupille azzurre, eromperà nel grido della sua grande 1208 7| ardite, e di tremule luci erranti nella notte, io ascoltavo 1209 14| pensare che il detto più errato sia proprio quello del sonno 1210 Pre| il nostro indimenticabile Errico è scomparso a poca distanza 1211 Pre| figure eroiche ricordate ed esaltate in queste pagine.~ ~Possa 1212 13| oltre una settimana. Erano esauriti e ammalati: il loro cuore 1213 11| sdegno che di dolore, e poi esausto, sfinito, privo di sensi, 1214 4| padre giovane e forte, che esce di casa empiendo l'aria 1215 8| Sono diciotto anni che non esco più di casa; ma domani non 1216 10| delitti d'un pugno di felloni esecrabili e criminali.~ ~È da lontano, 1217 9| piccola orchestra andava eseguendo una strana rapsodia ungherese 1218 13| plutarchiana! Bresci, per esempio, che sorge, pallido e impassibile 1219 15| mano mano che egli andava esercitando l'occhio ed i nervi al bersaglio, 1220 14| E coloro che hanno esibito il loro figlio all'obbiettivo 1221 15| plateali, di carnevalesche esibizioni, non arriva a seppellire.~ ~ 1222 5| quando i morti, i caduti, gli esiliati, i randagi hanno una fiamma 1223 14| dispersi, famiglie divise, esistenze ferite, pupille senza luce, 1224 3| Senti", mi disse, e pareva esitasse a parlare.~ ~Poi, d'improvviso, 1225 6| Non una lacrima, non una esitazione, non una sillaba mal certa.~ ~ 1226 13| terribili.~ ~Hanno veduto l'espandersi del fascismo con quanto 1227 1| d'un qualsiasi gesto d'espansione. All'ostilità che già sentivo 1228 13| finalmente oggi, dopo tanta amara esperienza, dopo lo spettacolo di tanta 1229 12| immobilità del sepolcro, o Esperio, sdegnoso e adirato!~ ~ ~ ~ 1230 13| angoscia d'uno dei nostri esplode e scava, sia pure una ecatombe 1231 13| dei gesti di rivolta che esplodono di tratto in tratto fra 1232 10| A sinistra le ambulanti esposizioni di pittori dalla fantasia 1233 4| davanti al sacramento già esposto nella piccola cappella fiorita 1234 10| più eteree, le più eccelse espressioni d'una arte che si è inabissata 1235 6| acciaro che l'anarchia ha espresso nell'attimo travolgente 1236 9| diventata l'anima che li esprime.~ ~Occhi che non hanno più 1237 12| secoli di distanza, gli espugnatori valorosi e invincibili di 1238 | esser 1239 6| freddamente la morte;~ ~Sono due esseri di azzurro e di acciaro 1240 15| suggestivi gli occhi radiosi ed estasiati di Marius, invitto ed ardito 1241 14| carico di risveglio.~ ~L'estate meravigliosa che allarga 1242 14| fanciullo meravigliosamente estatico che sente, che avverte, 1243 14| Allorchè più lungo ed estenuante era stato sulla sua bocca 1244 7| sette, interminabili anni di estenuanti alternative fra la vita 1245 2| dovuto cercare lavoro all'estero non vi siete sentiti più 1246 13| voi vorreste solamente l'estetico e classico attentato dalla 1247 4| Si era alle vacanze estive. Noi, dieci o dodici educande 1248 13| lotte e delle necessità estreme, fa saltare le stesse fortezze 1249 13| desolazione che segue questi gesti estremi, gesti che sono inevitabili 1250 10| benevolo i loro primi canti esuberanti e battaglieri: più in là, 1251 16| interdetta, e tacqui davanti all'esuberanza di quel giovane di cui non 1252 10| Dante, e dove un busto dell'esule immortale eretto da essi, 1253 10| rifugio di bellezze – le più eteree, le più eccelse espressioni 1254 16| spiegare, in questo naufrago eterno, il grandioso gesto di Bruto; 1255 16| voi dite, degli eroici eventi, cane accovacciato, invece, 1256 5| per chiuderle la bocca, ed evitare che dicesse una sillaba, 1257 12| lunga e scarna del Medio Evo, e vi si avverte un sordo 1258 7| parola raccolta dal telefono: Exècutès!~ ~A tastoni, brancolando, 1259 13| andava? Con la resa delle fabbriche la discesa della parabola 1260 12| vendette la libertà di Firenze. Fabrizio Maramaldo – spada vile e 1261 4| sillabe solamente e così facile ad essere ricordato.~ ~La 1262 Pre| del male non si eludono facilmente... e quest'allusione ad 1263 12| abbagliare il pubblico grosso e facilone, giù... colpi sonori sulle 1264 2| minaccioso tra i pioppi, i faggi e gli abeti!~ ~ ~ ~Non l' 1265 2| fàscino strano e maliardo di falchetto ardito e selvaggio.~ ~Il 1266 10| sua rivoltella, che non fallisce colpo. Può essere, dunque, 1267 4| scuotere e rovesciare la base falsa ed ingiusta su cui si inalza 1268 12| sonori sulle grancasse ben falsate da un'alta lega di metalli 1269 12| o insuperabili eroi del falso, dell'agguato, del grimaldello 1270 13| i suoi discepoli ebbero fame e presero a svellere delle 1271 11| abbassare le palpebre ad un famigliare adorato, ucciso da gendarmi 1272 8| pace e calma nei cari volti famigliari chini premurosi e vigili 1273 | fammi 1274 7| carne; ma sarà il saluto del fanciulletto leggiadro, che solo, in 1275 14| quale le memorie della sua fanciullezza giuocavano a rimpiattino 1276 7| della madre, inchiodata come fantasma senza tregua, fra le memorie 1277 16| città dell'enorme e del fantastico si lanciava con una arditezza 1278 11| e mugola; pochi, rigidi fantocci di carne e d'ossa, allineati 1279 2| così soli... via... non farebbero ancora una bella coppia 1280 2| se fossi pazza sì che lo farei, rispose la donna mettendosi 1281 2| calamità naturali, è la mano farisea che cerca far dimenticare 1282 13| spighe ed a mangiarne". Ai farisei che accusarono costoro perchè 1283 | farle 1284 | farmi 1285 | farsi 1286 | farvi 1287 2| corona del rosario e con le fasce dei neonati uccidono lo 1288 16| fiamme, lampi, intrecci di fasci rilucenti nella città dell' 1289 14| carezze delle morte cose, fasciate di luna, gli hanno detto, 1290 14| e vivi".~ ~ ~ ~Ma egli, fasciato di gelo per tutte le fatue 1291 7| nostro affanno segreto, e fasciava di tenerezza la nostra fragilità, 1292 3| gettai sul fuoco qualche fascina.~ ~La fiamma crepitò d'improvviso: 1293 9| animi dolci e splendidi, fascinati d'ombra e d'azzurro, che 1294 13| anarchica e la violenza fascista?~ ~Ma i fascisti colpiscono 1295 13| violenza fascista?~ ~Ma i fascisti colpiscono per imbavagliare, 1296 2| coronati discendono dal fasto dei loro castelli, pretestando 1297 10| ed i piumini leggeri di fata, ed i graines de beaute'.. 1298 12| Gavinana, due ombre si levano fatalmente dal sepolcro, e prendono 1299 15| Una tastiera armoniosa e fatata di canti rinfusi ed informi.~ ~ ~ ~ 1300 2| quieto lago tranquillo, fatatosi di incanto, davanti al sole, 1301 12| e getta al tempo ed ai fati, due sole parole: Libertà 1302 2| autocarro avanzava a passo ed a fatica sotto una bufera di neve. 1303 3| curvi.~ ~Gli animi si son fatti più vili.~ ~E nel silenzio 1304 16| la miracolosa folla, la fattrice, voi dite, degli eroici 1305 2| passo, quelle linguacciute fattucchiere avevano in poche battute 1306 2| muoia le voglio fare una fattura senza nodo... le voglio 1307 2| acqua fanno e disfanno le "fatture"; quelle che con la corona 1308 14| fasciato di gelo per tutte le fatue chimere e le vacue illusioni 1309 2| occhi di sangue e dalle fauci di fuoco.~ ~ ~– Arrivederci... 1310 5| così magnifica cascata di faville azzurre.~ ~La bella nave 1311 16| e miraggi, fantastiche e favolose fortune; sotto i quali, 1312 15| pavesata con lo sfarzo più favoloso; perchè anche domani, fra 1313 1| invase la via e agitò i fazzoletti...~ ~"Buona fortuna, buona 1314 9| desiderio tutti gli accenti più febbrili e spasimanti del sangue. 1315 2| colloquio con la terra sana e feconda, che cosa sono esse, che 1316 6| disperdersi davanti al "Muro dei Federati".~ ~Io mi sentivo piena 1317 10| atroci delitti d'un pugno di felloni esecrabili e criminali.~ ~ 1318 13| scuote, e la squassa, e la fende, e la inabissa nei suoi 1319 4| qualcuno parla... qualcuno si ferma.~ ~L'assistente si turba, 1320 2| volta, io dissi severamente, fermandomi d'improvviso davanti a quel 1321 2| io, avendo gran fretta di fermarli sulla carta, ero un poco 1322 11| faceva nell'aula satura di fermenti, di pensieri e di passioni; 1323 16| sacrificio supremo trovare fermezza ed esaltazione al pensiero 1324 8| reso impassibile. Le grandi fermezze derivano dal pianto".~ ~ 1325 6| torce.~ ~ ~ ~Il corteo si fermò davanti al cancello del 1326 2| ombra, protetta da mostri feroci, l'immensa fornace della 1327 12| storia, il simbolo della ferocia e della vigliaccheria!...~ ~ 1328 11| appare e scompare tra i ferrami, le corde, le carrucole, 1329 16| vacilla, nè si turba la ferrea volontà che lo trasporta 1330 10| memoria, quella cancellata di ferro battuto, quell'edificio 1331 10| di pittori dalla fantasia fervida e ricca, e dalle tasche 1332 3| meraviglioso cammino.~ ~"Buone feste, maestra".~ ~"Gli argini 1333 7| lontana, mentre la città festosa di danze passa, fra nuvole 1334 7| verso l'alto, fantastiche fiammate di volti umani, imploranti 1335 7| anni di veglie accanto al fiato grosso della morte; se dopo 1336 7| hanno saputo scuotere le fibre inerti d'una generazione 1337 2| vederselo ridotto così il suo fidanzato... il giovane più bello 1338 14| plaudenti ad ogni potere, fiduciosi delle astuzie del proprio 1339 13| dolori, con l'anima piena di fiele per tante ingiustizie patite 1340 16| col suo contegno forte e fiero: un altro, fissi i grandi 1341 15| labbra appena in fiore, per figgere gli occhi nel volto delle 1342 2| di cose? Avete fatto dei figli dunque, per mandarli infine 1343 4| contrariata, la mia compagna di fila.~ ~Io non le risposi; io, 1344 16| d'acque e di colori, la filanda garrula e operosa, ed il 1345 16| trovavi le magiche stelline filanti; ma piccoli, informi insetti, 1346 2| ti dico: si imparava a filare, a tessere, a fare il punto 1347 6| cieli, io voglio tessere con fili di giorni e d'armonia una 1348 14| pensando a questa razza di filistei, si andrà ripetendo, tra 1349 15| ogni colonna, e che una film a ripetizione di luminarie, 1350 6| più alto idealismo, voi filosofi senza coscienza e senza 1351 12| accorata, la grazia e la finezza di quelle donne d'amore, 1352 2| inconfessabili e smoderati fini di vanagloria, di pubblicità, 1353 16| sono i nostri, ed i Lucetti finiscono in galera... quando non 1354 2| due semplici parole: "È finita" così... come se avessi 1355 5| lui, come lui precocemente finiti da una vita di lotte, di 1356 12| maschere, giù le coccarde, i fiocchi, le medaglie ed i paludamenti – 1357 3| scintille: si snodò libera e fiorente per l'ampia gola del camino 1358 12| difensore della repubblica fiorentina, non può appagare noi, avanguardie 1359 15| farsi la voce delle aiuole fiorite.~ ~ ~ ~Perchè non si ostinasse 1360 6| adunati cantavano: qua e là fiorivano, gigantesche rose, le bandiere, 1361 16| inutili lacrime, che a fiotti mi si aggrovigliavano alla 1362 7| senza più rimedio, l'armonia fisica e spirituale di questo essere 1363 8| vi trovate in condizioni fisiche normali, sappiate apprezzare 1364 2| Filippa, le dissi, guardandola fissa negli occhi, con quell'aria 1365 6| della bandiera guardando fissamente in alto...~ ~...Non so se 1366 14| di morto, sbarrati nella fissità del nulla, avessero, finalmente, 1367 5| è proiettato lo sguardo fisso d'un morto; allorchè l'animo 1368 4| registro dei conti, e mi fissò bruscamente.~ ~– Lei?~ ~– 1369 2| corta e ripresa in alto in fitte e profonde pieghe le arrotondava 1370 15| basso, dal fondo, e che fitti strati di drappi, di gagliardetti, 1371 1| la finestra. Il cielo era fitto di stelle.~ ~Sembravano 1372 3| maestra".~ ~"Gli argini dei fiumi sono ricolmi di fiori".~ ~" 1373 13| debolezza vostra oggi ben fiuta~ ~chi con leggi vi stringe 1374 2| pace e d'amore;~ ~Sotto le flagellanti burrasche della vita;~ ~ 1375 9| macabra sopra la sua esistenza flagellata, il carnasciale orgiastico 1376 9| dicono, senza parole, la flagellazione sofferta, la morte scampata, 1377 16| povertà più discoperta e più flagrante tra un ridondare di colori, 1378 8| un poco: deliziosamente flaner fra quella quietudine dolce: 1379 11| carmini; fra i giornalisti flessibili, anguilleschi e mutevoli 1380 16| ventre della nave, le coppie flessuose ed eleganti tra uno sfarzo 1381 9| Santuzza che piega il suo florido corpo sotto il suo amore 1382 2| interruppe una barba bianca e fluente: l'uomo più vecchio e più 1383 2| stessa, forse riafferrata dal flutto delle memorie.~ ~Ma io non 1384 2| d'un lume o la fiamma del focolare.~ ~Maria Filippa venne a 1385 3| verbena.~ ~Ampi e fulgenti focolari per le dolci e quiete serate 1386 12| tremende mischie di uomini foderati di acciaro, con quella sua 1387 2| permette la guerra... non muove foglia senza che Dio non voglia... 1388 11| ala d'un gufo celato nel fogliame.~ ~ ~ ~Il giovanetto taciturno 1389 6| vento come una caduta di foglie in autunno, ritornate, quale 1390 14| Dimentica e vivi".~ ~E una folata di fresche e giovanili memorie 1391 16| della liberazione.~ ~Passa, folgora e rivive, negli occhi dilatati 1392 11| mare che si sommuove, e la folgore che si avventa a schiantare 1393 1| fortuna la bocca a quel folletto comico, che si affacciava, 1394 3| per il peso delle lunghe e folte trecce corvine.~ ~Malinconiche 1395 12| sacrato, e si getta nel folto della mischia perchè vuole 1396 7| terra fu scossa e tremò. I fondamenti dei suoi monti furono smossi 1397 2| Verità amara: il fondamento forse della vita; ma una 1398 5| agghiacciata, si andava pian piano fondendo, e grosse lacrime mi velarono 1399 12| oscurità, prigioni, martirio, forca e rogo, si è andata snodando 1400 1| invano... Mamma, datele delle forcelle, insegnatele voi ad abbigliarsi 1401 12| italiano nuovo, che il Duce sta forgiando per le maggiori fortune 1402 3| sua e l'avesse deposta, in forma di lumi accesi, sugli scalini 1403 13| persuasione e di propaganda per formare le coscienze del domani; 1404 4| profondamente scossa la mia mente in formazione.~ ~Un giorno mi capitarono 1405 12| Osserva come tutti in varie forme~ ~Hanno per capo una vescica 1406 4| grigi, e con quei suoi baffi formidabili; sempre là, nei primi libri 1407 2| mostri feroci, l'immensa fornace della guerra, dagli occhi 1408 13| all'aria, o una ignobile fortezza crolla e si sfascia?~ ~È 1409 13| estreme, fa saltare le stesse fortezze che egli ha edificato con 1410 14| le opinioni più assurde, fortunati nelle discordie, emuli tra 1411 16| Esilio! L'inerzia forzata, lima sorda e penetrante, 1412 11| aveva di nuovo quel giorno forzate le porte dell'aula carica 1413 10| inumano che lo manda ai lavori forzati.~ ~In ultimo è la volta 1414 Pre| lacuna del mio penoso e forzato silenzio.~ ~L'AUTRICE~ ~ 1415 | foste 1416 2| tic-tac degli obiettivi fotografici che la ritrae ad ogni gesto 1417 14| loro figlio all'obbiettivo fotografico, ponendogli un pugnale fra 1418 2| esse, in confronto d'un frack e d'una tuba uscenti traballando 1419 2| cari, terrei di spavento e fradici di pioggia – adesso il cielo 1420 12| avvicendare volta a volta sul fradicio grugno, tra il rosseggiare 1421 7| fasciava di tenerezza la nostra fragilità, sospesa fra due infiniti 1422 16| Egli è solo tra quel fragore di acque e pulsazioni di 1423 1| tutta immersa in una gloria fragrante di pampini, di boscaglie 1424 11| smisurata, fra le signore fragranti di carne e di piacere, che 1425 16| segreti e tortuosi tra la fragranza delle rupi e delle siepi, 1426 2| gli ricorda in una nènia, frammista di pianto, le sue bellezze, 1427 10| rimotivante la vecchia canzone francese, che ieri sera ha mandato 1428 2| Angelantonio, abituato alle franche e rudi discussioni fra emigrati... 1429 14| il seducente sorriso di Francia dove guizza l'amore e dove 1430 2| rinfusa, bloccate dalle frane che avevano coperto le strade 1431 12| mercato, a questo orribile frantoio d'ogni verità, ed ha conclamato 1432 2| e barricate di mobili in frantumi; tra muri pericolanti e 1433 2| dei monti, capricciose e frastagliate fra le balze, le rocce, 1434 16| e amarezze, quella voce fraterna, spontanea, piena di conforto 1435 8| rispondergli con un solo e fraterno sorriso.~ ~Egli era là, 1436 16| guglie, di tentacoli, di frecce. Stanca delle angustie, 1437 16| soffocato dolore, in una freccia omicida.~ ~Sono le primavere 1438 6| della vita, sanno guardare freddamente la morte;~ ~Sono due esseri 1439 16| pensiero e del lavoro pulsa, freme, s'accende, divampa, si 1440 15| rugiada e di germogli, tutto fremente di nidiate e di bocciòli 1441 5| Quando l'elica si mise a fremere scuotendo tutte le acque, 1442 7| trasparente pallore sui fremiti della carne; ma sarà il 1443 16| dei figliuoli, alucce che fremono d'ogni stretta, d'ogni bacio, 1444 4| sfogli, nella scuola che tu frequenti, nel collegio nel quale 1445 8| piccoli rifugi di ombre e di frescure: respirare quella brezza 1446 2| insistenza ed io, avendo gran fretta di fermarli sulla carta, 1447 1| incontro affannosamente, frettolosamente.~ ~Di lui non ricordo che 1448 2| leggere!~ ~La donna si fece un frettoloso segno di croce, quasi io 1449 11| accusatore: stupida e inumana la frivola curiosità di chi si accalca 1450 16| bagordi, di sensualità, di frivole ed effimere ebrezze: per 1451 16| accusati dagli idealisti della frode, del mercato, dell'usura, 1452 16| ha radici nella terra; ma fronde che respirano nell'immensità 1453 16| Silenzio... passavano a frotte i ricordi sotto il cielo 1454 4| punta dei piedi, pasto più frugale e più desolante del solito: 1455 2| Io leggere? Ma che ti frulla per la mente? Ai nostri 1456 1| vecchio vetturino schioccò la frusta cantando il suo stornello 1457 16| rigurgito di onde in burrasca, frusto rottame da gettarsi tra 1458 15| una scarica di duecento fucili, roventi bocche di fuoco 1459 12| spalle a quella assordante fucina, e stringe con scetticismo 1460 16| mare, stormi di rondini fuggenti il diaccio respiro di Novembre.~ ~ 1461 | fui 1462 14| meravigliosa che allarga i suoi fulgidi occhi di cielo.~ ~O l'annunciatore 1463 5| risplendere d'un nitore così fulgido, e che dal cielo possa discendere 1464 16| E noi cadremo in un fulgor di gloria~ ~Schiudendo all' 1465 12| grande non li arrovesciò, fulminandoli, sul sepolcro profanato.~ ~ 1466 2| pupille nel nulla, pare un fulminato sulla soglia del passato.~ ~ ~ ~ 1467 13| noi fare il processo al fulmine? Cercate altrove, cercate 1468 16| nemiche: cadete su di me, fulmini dai solchi tortuosi e dalle 1469 14| giusto questo, o sconci funamboli della politica e della morale, 1470 16| battistero, di materialismo funesto alla elevazione dello spirito 1471 2| vie della notte, ardevano fuochi vividi e scintillanti dall' 1472 16| vostra rabbia, tuoni e venti furiosi; sradicate la terra e confondetela 1473 12| torre incantata dell'Orlando Furioso;~ ~Perciò mentre Machiavelli, 1474 16| cielo dell'animo: ali di gabbiani sorvolanti il mare, stormi 1475 15| fitti strati di drappi, di gagliardetti, di coriandoli, di fiori, 1476 16| della mente,~ ~Ecco il desio gagliardo di chi medita e sente.~ ~ ~ ~ 1477 16| ed i Lucetti finiscono in galera... quando non sono condannati 1478 2| che viene d'improvviso a galla, a difenderci ed a sostenerci 1479 Pre| distanza del nostro valoroso Galleani,~ ~Erano stati i primi, 1480 12| davanti alla tirannia "di re gallo o re latino, tutti barbari 1481 9| spirito fino all'ultimo gancio, il rantolo dell'agonia, 1482 12| che precorrendo Giuseppe Garibaldi, pensa nel furore e nello 1483 16| e di colori, la filanda garrula e operosa, ed il secolare 1484 10| Festoso, chiaro, garrulo e giovanile il Boulevard 1485 12| Machiavelli, dalla carne gaudente, amante e sensuale; ma dallo 1486 12| or tra il fango placida gavazza~ ~Or fra gli sterpi armeggia 1487 15| proprio lui, Anteo, il piccolo Gavroche sorridente e leggero, il 1488 2| pane da poco benedetto, e gelosamente rinchiuso nella madia.~ ~ ~ ~ 1489 2| del torrente. Da sotto il gemito straziante dei sepolti e 1490 12| Francesco Ferrucci è una gemma di quella gloria universale, 1491 3| nascosto le corolle, ora che le gemme del cielo avevano aperto, 1492 7| paurosi; fra le mura delle gendarmerie risuonanti di armi e di 1493 12| La figura del commissario generale di Firenze può essere additata 1494 7| scuotere le fibre inerti d'una generazione vivente del più codardo 1495 12| necessaria quando le nuove generazioni custodiscono e alimentano 1496 2| terremoto di Abruzzo del Gennaio 1915, risvegliate dal disastro 1497 4| ginocchia obbligate a restar genuflesse per così lungo tempo davanti 1498 8| occhieggiante qua e là coi suoi gerani trepidi e odorosi. E su 1499 4| un sussulto d'anima che germina e rinverdisce.~ ~E quando 1500 15| tutto fresco di rugiada e di germogli, tutto fremente di nidiate 1501 13| meriggi: non concepisce, nè germoglia nei mesi di nevoso silenzio. 1502 12| di tutte le più eroiche gesta contro donne fanciulli e 1503 1| ostinava a discutere ed a gesticolare con un assente. Ma poi un 1504 13| permeata l'idea.~ ~"Un tempo Gesù passò in un giorno di sabato 1505 3| fatto quasi freddo.~ ~Io gettai sul fuoco qualche fascina.~ ~ 1506 2| ed è ora di dormire. Poi gettando alla sfuggita uno sguardo 1507 16| burrasca, frusto rottame da gettarsi tra i rifiuti, mentre pur 1508 6| ostinatamente la vita;~ ~Noi gettiamo più salde e più profonde 1509 15| sieno usciti d'improvviso, getto di fiori, per riportare 1510 3| sapeva di beffarda ironia gettò nel nitore di quel cristallo 1511 16| le lucciole d'oro, e ne ghermivi alcune, con piccoli trilli 1512 3| darò un fiore della mia ghirlanda e quel fiore ti porterà 1513 5| furtivamente a tirargli la giacca perchè si tacesse.~ ~ ~ ~ 1514 6| nascondetevi nel nulla.~ ~Giacchè la notte che avete con i 1515 2| rovine fumanti, di macerie giacenti alla rinfusa, bloccate dalle 1516 14| infamissimi sicari che spensero Giacomo Matteotti!~ ~Allorchè essi, 1517 9| nel leggiadro: "Fior di Giaggiolo".~ ~ ~ ~Cascata di rose...~ ~ 1518 | giammai 1519 7| rifugi, ed i recinti dei giardini; fra i misteri dei sotterranei 1520 4| affetti. Si era levato, gigante luminoso, sopra un popolo 1521 6| cantavano: qua e là fiorivano, gigantesche rose, le bandiere, e dalle 1522 2| scintillanti dall'odore acuto di ginepro, di timo e di ginestra.~ ~ 1523 3| cammini fra i ciclamini e le ginestre".~ ~Io ero rimasta in piedi 1524 12| dolcemente beffardo della Gioconda, col suo genio multiforme 1525 16| Schirru!~ ~Raccolsi il giornale che m'era caduto all'improvvisa, 1526 11| sapiente dei carmini; fra i giornalisti flessibili, anguilleschi 1527 12| uccidi un uomo morto!~ ~Giosuè Carducci, pensoso e corrusco, 1528 2| altra, che sopra la tenda di Giovanna Maria brilla una stella 1529 14| da anni fanno crescere la gioventù nostra fra i canti selvaggi 1530 12| Dante vid'io levar la giovine fronte a guardarci,~ ~e, 1531 15| ripetizione di luminarie, di girandole, di parate, di scorrazzamenti 1532 5| distruzioni, dei morti.~ ~"E la gita sarà piena di poesia. Parlare 1533 9| fanciullo nostro che è stato gittato, come lurido ingombro, al 1534 10| là, nella sua pittoresca giubba medioevale, il trovatore 1535 11| si arrogano il diritto di giudicare, cioè di assolvere o di 1536 13| ogni diritto di erigersi a giudice, dal momento che è essa 1537 15| onorificenza, domani, pusillanimi giullari venali;~ ~ ~ ~E l'avrete 1538 15| che passa, con un ramo di giunchi, fra gli insorti di Belleville.~ ~ 1539 3| alta e sottile come un giunco, con gli occhi amari che 1540 16| cortine della finestra, giungevano a tratti, frasi concitate 1541 16| Caserio: Che cosa c'è?~ ~È giunta l'ora, alzatevi in piè.~ ~ ~ ~ 1542 14| sicari – Amerigo Dumini – giuocano, oggi, la turpe commedia 1543 14| memorie della sua fanciullezza giuocavano a rimpiattino col bel sole 1544 14| giusto questo, o ibridi giuocolieri della penna, che canagliescamente 1545 10| quel banco dirimpetto alla giuria, dove dei grandi fanciulli 1546 12| Ferrucci, che precorrendo Giuseppe Garibaldi, pensa nel furore 1547 1| pieno di rose, la cascata di glicine attorno al muro di cinta, 1548 7| le ombre dei suoi morti gloriosi, dritte sulla cima delle 1549 8| giovani", egli disse, "che godete buona salute", – come da 1550 16| a danza, imbiaccato come goffo pagliaccio a richiamo dei 1551 10| dove la fantasia di questi goliardi ha voluto vedere una delle 1552 15| labbra delle perle.~ ~ ~ ~Una gondola d'oro fra le braccia delle 1553 1| ventre enorme e due occhi gonfi e malati.~ ~Strinse subito 1554 7| bastimento, col visetto gonfio di pianto sulla bisaccia 1555 2| qualche filo d'argento. La gonna corta e ripresa in alto 1556 16| pagliaccio a richiamo dei gonzi sui baracconi da fiera.~ ~ ~ ~ 1557 11| impalcature, mentre il suo gorgheggio d'usignuolo è abbrunato 1558 16| turbini dei suoi piaceri, i gorghi dei suoi folli ed obliosi 1559 10| incedessero ancora verso i gradini del trono.~ ~ ~ ~Ed oggi, 1560 7| diè fuori la sua voce con gragnuoli e con carboni accesi. E 1561 10| piumini leggeri di fata, ed i graines de beaute'.. piccoli nei 1562 12| giù... colpi sonori sulle grancasse ben falsate da un'alta lega 1563 16| sepolte nella sicurezza del granito, si ammassano montagne d' 1564 16| sublime, in giganteschi grappoli d'oro, la città dell'enorme 1565 2| acuto e disgustevole di grasso e di benzina, che portava 1566 16| sguardo l'enorme mole dei grattacieli a picco sulla baia sconfinata: 1567 16| sente, giorno per giorno, gravare più forte quella enorme 1568 1| sorridente nel semplice e grazioso abito grigio, entrai nella 1569 16| mente più tragica dell'arte greca.~ ~Incatenato sulle alte 1570 16| strappa alfine dal rassegnato gregge umano, per scolpirlo nell' 1571 6| bandiere, e dalle finestre gremite di gente qualche vecchio 1572 2| sotto il cielo basso e greve, quasi torce sorrette da 1573 13| era caduti. E di certo la gridai, affinchè la comprensione 1574 7| sulla cima delle barricate gridassero vendetta!~ ~Ed io, risollevata 1575 6| Perchè i due nomi venivano gridati da sopra un cumulo di morti, 1576 4| quei suoi occhi freddi e grigi, e con quei suoi baffi formidabili; 1577 12| falso, dell'agguato, del grimaldello e del pugnale!~ ~ 1578 10| pallido, enorme, tuona e gronda e tempesta.~ ~È la requisitoria 1579 13| Qualcosa minacciava di grondare: ammonitrice e salvatrice 1580 13| sapendo di quanto sangue grondino le sue mani, si corazza 1581 2| ignorante, l'avrai detta grossa; ma benedetta sia la tua 1582 12| volta a volta sul fradicio grugno, tra il rosseggiare d'un 1583 16| amici, divisi in piccoli gruppi, discutevano animatamente, 1584 2| Maria Filippa, le dissi, guardandola fissa negli occhi, con quell' 1585 11| beffardo.~ ~Io ripensai, guardandolo, all'aquila ardita e selvaggia, 1586 1| come?" disse l'onorevole guardandomi dall'alto in basso e poi 1587 10| modesti e silenziosi che si guardano attorno tristi e smarriti. 1588 12| levar la giovine fronte a guardarci,~ ~e, come su noi passano 1589 1| pronunciare una parola.~ ~Restò a guardarmi alcuni istanti con una espressione 1590 11| di ognuno, perchè le si guardassero quei suoi grandi occhi dilatati 1591 16| improvviso sopraggiunto mi guardava attentamente.~ ~– Perchè 1592 16| grandi occhi azzurri che mi guardavano con dolcezza, e nella testa 1593 8| braccia... non è vero?"~ ~Io guardavo meravigliata quella mesta 1594 14| circospetti e volpini che, guazzanti in una umiliante e spregevole 1595 12| palpitante, il ritorno del guerriero.~ ~E Leonardo da Vinci, 1596 11| d'un tratto dall'ala d'un gufo celato nel fogliame.~ ~ ~ ~ 1597 4| avevo divorati senza una guida, senza un consiglio, senza 1598 4| pomeriggio di quel giorno, guidate dall'assistente, ci eravamo 1599 3| sollevavano in alto, a guisa di saluto, le torce fumanti, 1600 3| agonizzavano negli ultimi guizzi, mentre la processione continuava 1601 12| irrida, chi lo contrasta, col guizzo del suo duplice sguardo 1602 16| invita a mettere fuori dal guscio, la testolina timida e nera.~ ~ 1603 | han 1604 Pre| rivolta, saprà dare – ora che Hitler lo insanguina e lo disonora – 1605 12| sdegno di Rapisardi! –~ ~ ~Un'ibrida, deforme, anfibia razza~ ~ 1606 14| sonno del giusto questo, o ibridi giuocolieri della penna, 1607 6| espressione vivente del più alto idealismo, voi filosofi senza coscienza 1608 16| temerarii, accusati dagli idealisti della frode, del mercato, 1609 14| ondata di servilismo e di idiotismo, si sono accovacciati ai 1610 16| volti di satrapi e cuori di iene, Egli avanzerà saldo e maestoso 1611 13| prigione immensa: una di quelle ignobili galere romane nelle cui 1612 10| ripugnante di violenza e di ignominia. Non parole: non imagini 1613 12| tutte le paure, di tutte le ignominie; essi, gli immortali Leonida 1614 16| ti urta, ti sospinge, ti ignora, ti travolge.~ ~ ~ ~Esilio! 1615 2| montagna; dei quali tutti ignorano l'esistenza; ma di cui nessuno 1616 2| Perchè tu, povera donna ignorante, l'avrai detta grossa; ma 1617 12| stomachevoli cariatidi, e ignote illustrazioni d'atenèo intarlate 1618 3| ad odiare.~ ~Ogni bocca illividiva di arsura.~ ~Ogni sguardo 1619 12| agonizza, una gloria di sole illumina quel suo volto sdegnoso, 1620 6| Perchè mentre essi si illuminano nel solo amplesso delle 1621 16| petto scoperto e fronte illuminata, verso la tragica morte.~ ~ 1622 8| rassegnato: raggio di sole che illuminava tante rovine e tanta desolazione.~ ~ 1623 13| nero.~ ~"Il folle sogno, illusi, è ormai distrutto",~ ~sogghigna 1624 12| stomachevoli cariatidi, e ignote illustrazioni d'atenèo intarlate d'ozio 1625 5| giovinezze limpide e serene. Le imaginai spezzate sotto la tempesta 1626 1| qualcosa.~ ~Una medaglia, un'imagine, un merletto, un ricamo, 1627 10| ignominia. Non parole: non imagini non volate oratorie, ma 1628 11| limpidi e sereni della Liguria imbalsamata, curve le spalle sotto il 1629 3| leggere.~ ~Lunghi ritornelli imbalsamati d'anima e di sogni.~ ~Greggi 1630 13| fascisti colpiscono per imbavagliare, per dominare, per asservire, 1631 16| come pellirosse a danza, imbiaccato come goffo pagliaccio a 1632 7| piegano e la nostra testa si imbianca;~ ~Essi, i due purissimi 1633 2| respirata sul cratere d'una immane ecatombe!~ ~Una piccola 1634 13| salvare il malato non esita a immergere il suo bisturi nella carne 1635 6| vedevo io.~ ~I loro occhi immersi nella luce intatta dell' 1636 16| più l'aria è grigia, ed imminente sembra la notte, saettano, 1637 16| piccoli, informi insetti, immobili e neri.~ ~Così... così... 1638 16| divampa, si trasforma, s'immortala.~ ~ ~ ~Esilio! L'impossibilità 1639 12| che agli eroi diedero l'immortalità". E poi... giù... per ingannare 1640 8| vivere, della loro purezza immota ed intatta.~ ~Pace, calma 1641 5| attorno e vedi un altro viso impallidire: quando un'altra bocca si 1642 8| quel sereno un pulviscolo impalpabile d'oro; e attorno a quel 1643 2| cose oneste, ti dico: si imparava a filare, a tessere, a fare 1644 16| anime, su cui belve umane, impastate di bava, di sangue e di 1645 2| sulla carta, ero un poco impaziente ed altro non vedevo e non 1646 6| sublimati.~ ~Avrebbero potuto impazzire.~ ~Hanno invece saputo trovare 1647 4| io fossi improvvisamente impazzita.~ ~–... Sì... Bresci ha 1648 1| aristocratico, il soggolo impeccabilmente inamidato.~ ~"Presto, la 1649 13| possibili cautele, sì da impedire il gesto giustiziere a chi 1650 13| tanta oppressione che ne impedisce perfino il respiro, quando 1651 16| si sommuove negli abissi impenetrabili.~ ~Silenzio... passavano 1652 16| osannare un pazzo tiranno, impennacchiato come pellirosse a danza, 1653 1| Io lo guardai, ebbi un impercettibile moto di sdegno e mi strinsi 1654 12| e accanito delle truppe imperiali e papali, e getta al tempo 1655 5| acque, io provai un bisogno imperioso di salutare con un bacio. 1656 12| carne umana – papato ed impero.~ ~Ed oggi, dello spirito 1657 6| proteggere le vostre persone.~ ~Imperocchè essa è tutta rischiarata 1658 1| comico, che si affacciava, impertinente ed importuno, nel mio spirito.~ ~ 1659 2| il giovane con un poco d'impertinenza che mi spiacque, perchè 1660 11| file di banchi, chiuso e imperturbabile il volto, si arrogano il 1661 11| andava e veniva con soffi ed impeti di minaccia da un corridoio 1662 9| sentire tutta la vibrazione impetuosa ed umana dell'amore.~ ~Aveva 1663 4| perchè un pianto largo, impetuoso, violento, mi ruppe la voce 1664 11| sgusciava ombra livida e implacata da uscio ad uscio; serpeggiava, 1665 15| era per gridare ai morti implacati: Sorgete;~ ~ ~ ~O voi, che 1666 14| delinea, davanti a lui, implacato e implacabile il viso d' 1667 7| fiammate di volti umani, imploranti la libera vastità dell'infinito.~ ~ ~ ~" 1668 7| nei vicoli sudici e tetri; implorava col canto dei suoi trovatori, 1669 12| cinico e sfacciato, si impone con la sua ingordigia, col 1670 2| mattoni e i calcinacci, imponendomi l'immobilità più assoluta, 1671 3| Quando più nessuno potrà imporci di soffrire e di morire;~ ~" 1672 Pre| che le circostanze hanno imposto vedesse la luce proprio 1673 12| ardimento, essi, oggi, gli impresari di tutte le viltà, di tutte 1674 4| momento, essere sotto l'impressione che io fossi improvvisamente 1675 4| anni prima avevo veduto impresso su tanti giornali.~ ~E la 1676 5| mano che la serrava e la imprigionava.~ ~Mi si era cristallizzato 1677 9| quella carne dolorante le impronte delle sue larghe ferite.~ ~ 1678 12| con la sua spaventevole e impudente incoscienza.~ ~E su questi 1679 13| tutte le leggi e da tutte le impunità.~ ~Oh, i loro occhi ardenti 1680 11| cercheranno fra gli occhi dell'imputato il marchio lombrosiano; 1681 13| squassa, e la fende, e la inabissa nei suoi vortici senza fondo?~ ~ 1682 10| espressioni d'una arte che si è inabissata nell'oblio dopo aver plasmato 1683 1| superba torre del collegio s'inabissò, attraverso la distanza, 1684 5| tristezza delle lontananze inafferrabili.~ ~Ecco... non era più la 1685 4| falsa ed ingiusta su cui si inalza la vita.~ ~Un lampo mi attraversò 1686 15| Sollevate, dunque,~ ~Inalzate, dunque,~ ~Roteate, dunque,~ ~ 1687 15| Perchè non si ostinasse a inamarire le belle labbra appena in 1688 1| soggolo impeccabilmente inamidato.~ ~"Presto, la carrozza 1689 7| qualcosa di inerte e di inanimato; ma qualcuno; ma un vivente 1690 13| minuscoli castelli e i lumicini inargentati e le vele e le piccole barche, 1691 10| plasmato queste creature di inarrivabile perfezione: e in fondo, 1692 16| ricchezza; la povertà più inasprita e provocata tra un susseguirsi 1693 16| era caduto all'improvvisa, inattesa notizia, e stetti immobile 1694 4| dall'assistente, ci eravamo incamminate, come al solito, verso la 1695 12| arte sublime, nella torre incantata dell'Orlando Furioso;~ ~ 1696 4| le voci della notte nelle incantate sere lunari; che danno vita 1697 12| sulle sponde tranquille e incantevoli del lago di Como, a coprire 1698 2| tranquillo, fatatosi di incanto, davanti al sole, nella 1699 1| carattere chiuso ed altero, incapace, davanti ad uno spirito 1700 16| umiliati e avviliti dalla incapacità che ci rode, siamo ancora 1701 12| multiforme e sconfinato, bene incarna e riflette lo spirito universalista 1702 2| erano ritrovate nelle solide incassature alla fine dello sconquasso 1703 13| dominare, per asservire, per incatenare tutto un popolo dentro una 1704 10| pallidi, alteri, quasi incedessero ancora verso i gradini del 1705 10| apoteosi della loro idea; e incedono verso di essa cantando.~ ~ 1706 16| spegnevano in cielo, aveva inceduto, sdegnoso e solenne, petto 1707 15| improvviso, dove più avvampa l'incendio, con l'agilità e con la 1708 3| morbidi lini odoranti di incenso e di mirra.~ ~Silenzio ed 1709 Pre| Nelle ore anelanti ed incerte della ripresa;~ ~Nelle ore 1710 7| visione d'una notte fosca, la incertezza d'un ignoto domani, l'indagine 1711 13| angoscia, smarrimento e incertezze in quel tempo in Italia. 1712 9| rischiarando la via agli incerti e ai dubbiosi".~ ~E li lasciai 1713 16| tiranno.~ ~È questa procella incessante, infinita che lo scuote, 1714 1| mano alla direttrice ed inchinandosi davanti all'assistente disse: " 1715 16| voluto ben compenetrare e inchiodare nell'animo, tutte le sillabe 1716 7| ottenebrare la mente della madre, inchiodata come fantasma senza tregua, 1717 9| in voi, che siete rimasti inchiodati alla colonna dove foste 1718 13| frase apocalittica si sarà incisa nella giovane mente che 1719 14| il nostro compagno, aveva inciso sulla sua carne, di certo 1720 16| caldo ed efficace di esse, incombeva su di noi come minaccia 1721 4| dormi, bambina?~ ~– Mi dica, incominciai pian, piano quasi svelassi 1722 10| individuale, si è potuto incominciare il processo al fascismo, 1723 4| sua, lunghe ore in quell'incomoda e snervante posizione.~ ~ 1724 15| suoi libri prescelti: amici incomparabili, amici silenziosi, amici 1725 11| vili e rinuncia di deboli; incomprensione di ciechi e fatuità di spiriti 1726 2| tesa alla sventura, per inconfessabili e smoderati fini di vanagloria, 1727 12| di città e di paesi, che inconsapevoli dell'attacco, sono ravvolti 1728 2| malìe.~ ~– Donna Luigia è inconsolabile e sembra davvero una madonnina 1729 8| era chiuso sull'altezza incontaminata d'un sublime pensiero. Aveva 1730 6| calore.~ ~Gli sguardi che si incontrarono col mio ebbero lo stesso 1731 2| tutte le volte che poi l'ho incontrata lungo il mio cammino, non 1732 16| illuminare il mistero che lo incoraggia e lo sostiene davanti al 1733 2| carte e di libri, riprese, incoraggiata dal mio silenzio.~ ~– Vuoi 1734 12| spaventevole e impudente incoscienza.~ ~E su questi contrasti, 1735 12| mare mutevole, vasto e incostante coi suoi capricci, con le 1736 2| sbarre contorte, di travi incrociate; e impalcature disfatte, 1737 7| accanto alla finestra ed avevo incrociato le braccia sul davanzale.~ ~ ~ ~ 1738 8| delirio, di tanti spasimi ed incubi sofferti?~ ~Dove era quella 1739 7| incertezza d'un ignoto domani, l'indagine stessa di questo mistero 1740 14| si palleggiarono in una indecente e stomachevole gazzarra 1741 2| Vedete, io le dissi, indicandole il lume: è agli sgoccioli. 1742 7| nostro così fragile e così indifeso fra le burrasche e le tempeste 1743 12| che scuote il sarcasmo, l'indifferenza e lo scetticismo, e acquieta 1744 11| lama.~ ~Che strazio, che indignazione, che rivolta nell'apprendere, 1745 Pre| mentre lo scrive – il nostro indimenticabile Errico è scomparso a poca 1746 8| in nome di due nostri indimenticabili eroi, le stesse accorate 1747 4| quel lembo di terra così indimenticabilmente canoro di boschi e di acque, 1748 2| odoroso e bollente, continuò, indirizzandosi a me, la discussione:~ ~–– 1749 8| città lombarda: chiudere indisturbata gli occhi: rifarmi un volto, 1750 10| magnifici gesti di rivolta individuale, si è potuto incominciare 1751 12| l'annullamento di ogni individualità nell'ingranaggio d'uno Stato 1752 16| azzurro.~ ~Sono le occulte, indocili forze degli oppressi, dei 1753 10| sbarra la sua parola breve e indomabile.~ ~Questa volta i pavidi 1754 4| personale pareva avesse indossato la stessa uniforme di severo 1755 10| un pubblico compiacente, indulgente e benevolo i loro primi 1756 1| le ore, sempre pronti all'indulgenza e al perdono.~ ~Quante volte 1757 13| sulla palpitante città dell'industria e del lavoro.~ ~Amarezza 1758 16| sorridente, che avrebbe potuto inebriarsi tra gli abbaglianti vortici 1759 2| rassegnazione serena, questa realtà ineluttabile – la morte – invero io, 1760 12| contro l'uno ferito ed inerme, hanno osato risventolare 1761 14| Non quella che li distende inermi ed inetti dentro una tomba 1762 2| gentile, come avrebbe potuto inerpicarsi fin lassù, senza il codazzo 1763 7| saputo scuotere le fibre inerti d'una generazione vivente 1764 16| caverne.~ ~ ~ ~Esilio! L'inerzia forzata, lima sorda e penetrante, 1765 2| troppo giovane e ancora tanto inesperta della vita. Ma io ti dico, 1766 11| folli smarrimenti, di drammi inesplicabili, di pietosi naufragi che 1767 8| sappiate apprezzare il bene inestimabile della vita, e non sprecatela 1768 2| Forse è la grandezza dell'inevitabile... forse è l'eterna caduta 1769 13| estremi, gesti che sono inevitabili perchè conseguenza logica 1770 12| bisogno, per la vita di questo infame castello dei loro misfatti 1771 14| selvaggi delle stragi più infami;~ ~ ~ ~E coloro che hanno 1772 14| le notti carcerarie degli infamissimi sicari che spensero Giacomo 1773 15| le sue profonde sentenze infantili:~ ~ ~ ~"Affidatevi ai bambini: 1774 7| La vita, questa mano infedele che ci abbandona soli, a 1775 10| singhiozzano di dentro questi infelici proscritti.~ ~Poi il silenzio 1776 4| considerarmi in uno stato di inferiorità di contro alle mie compagne: 1777 8| Non un accenno alle sue infermità; non un ricordo su tutto 1778 8| nella stanza desolata d'un infermo?~ ~Calma e pace attorno 1779 2| avrà dei boati spaventosi e infernali, seguìti da scosse a ripetizione; 1780 7| nuvole d'oro, al di là delle inferriate del duro opificio.~ ~ ~ ~ 1781 7| fragilità, sospesa fra due infiniti misteri: la terra con le 1782 10| giunti l'un dopo l'altro infino al cielo.~ ~"Rendetele il 1783 11| dei suoi occhi ci resta infitto nello spirito e nella carne 1784 10| Bonomini, bruno, ardente, inflessibile, che rivendica con orgoglio 1785 11| pensieri.~ ~E fra quelle mura inflessibili e mute, pur cementate di 1786 1| parlato con un deputato molto influente e voi siete a posto... e 1787 2| irrequieti; quelle che con l'infuso d'erbe misteriose tolgono 1788 12| immortalità". E poi... giù... per ingannare e stordire e abbagliare 1789 4| ragione essa aveva cercato di ingannarmi in quella sera lontana della 1790 4| un giorno anche lei mi ha ingannata... io... perchè debbo dirle 1791 7| universale, ebbi ancora l'ingannevole illusione di credere che 1792 16| crudele dell'agguato e dell'inganno.~ ~E quei boschi canori... 1793 14| delle astuzie del proprio ingegno, usati a difendere le opinioni 1794 14| plaudito alle belle signore ingemmate, recanti la toga di seta 1795 2| amare. Aveva ella, mite ed ingenua, tessuto già qualche sogno?~ ~– 1796 10| dove fiori, edera e sole inghirlandano le speranze, le illusioni 1797 7| Parigi, quella sirena inghirlandata di stelle, sparse le chiome 1798 3| lui dai viventi:~ ~"Debbo inginocchiarmi, maestra?" mi disse Anna 1799 13| braccia, perchè fra tante ingiurie, calunnie e maledizioni, 1800 4| rovesciare la base falsa ed ingiusta su cui si inalza la vita.~ ~ 1801 12| sfacciato, si impone con la sua ingordigia, col suo ventre, coi suoi 1802 11| sgretola ed annulla fra i suoi ingranaggi poderosi se hai bisogno 1803 12| ogni individualità nell'ingranaggio d'uno Stato onnipotente, 1804 16| afferrarti a questo scoglio; di ingranare la tua esistenza nell'addentellato 1805 2| d'argento e di seta, le ingrandiva il petto e assottigliava 1806 16| appassionato, violento, che gli inietta nel sangue il martirio, 1807 14| Allorchè essi, delinquenti iniqui, e assassini selvaggi, si 1808 3| stornelli che sono, per le anime innamorate, la più profonda e insanabile 1809 14| morire.~ ~E morire vuol dire innestare la vita là dove non v'è 1810 13| non avreste condannato gli innocenti".~ ~ ~ ~Oggi un'intera nazione 1811 14| semplici parole hanno fatto inorridire di ribrezzo e di spavento 1812 14| vile e tremante sicario che inorridisce tra i ferri.~ ~Non è il 1813 13| sofisticare sui "distinguo" d'un inqualificabile tolstoismo, voi potete fare 1814 11| della vasta ed eterna ed inquieta tempesta sociale.~ ~Rassegnazione 1815 16| angustie, dei travagli, delle inquietudini della terra; avvilita di 1816 12| sue rivolte; la materia insana e irrequieta col grido e 1817 3| inutili attese, dalle amarezze insanabili, dalla fuga di tutti i sogni, 1818 Pre| dare – ora che Hitler lo insanguina e lo disonora – una sola 1819 13| scava, sia pure una ecatombe insanguinata, noi dobbiamo sentire un 1820 13| Diana ne era rimasto tutto insanguinato.~ ~Ora triste e dolorosa 1821 13| lo stesso militarismo ci insegna qualche cosa, allorchè nelle 1822 1| datele delle forcelle, insegnatele voi ad abbigliarsi in modo 1823 16| delle siepi, dove di notte inseguivi le lucciole d'oro, e ne 1824 16| filanti; ma piccoli, informi insetti, immobili e neri.~ ~Così... 1825 2| provvisorie tende malferme e insicure, ogni superstite andava 1826 14| dentro una tomba insidiosa e insidiata.~ ~Che importa a lui se 1827 15| bocche di fuoco celate fra le insidie, e fra le pieghe della notte!~ ~ 1828 12| chiaroscuri, col sorriso vago, insinuante e dolcemente beffardo della 1829 11| essa era sorda, insidiosa e insistente.~ ~ ~ ~Nubi, nebbia e navigli 1830 2| signorotti rapaci, superbi e insolenti del vostro paese?~ ~– Che 1831 | Insomma 1832 2| di offendere qualcuno, di insultare qualcosa?~ ~– Maestra, rispose 1833 11| circondato dall'odio, dagli insulti, e dai pugnali degli sgherri, 1834 12| custodi; proprio voi, o insuperabili eroi del falso, dell'agguato, 1835 12| ignote illustrazioni d'atenèo intarlate d'ozio e di boria, e sventolìo 1836 2| di vimini, di calce; e intelaiature di porte, di finestre, di 1837 12| gli interpreti grandi e intemerati?~ ~Dell'ardimentoso e vasto 1838 10| non teme condanna e che si intenerisce solo quando qualcuno ricorda 1839 16| infinito.~ ~Ecco la vera, intensa voluttà della mente,~ ~Ecco 1840 16| Io ero rimasta un poco interdetta, e tacqui davanti all'esuberanza 1841 13| stanza nella quale passavate intere giornate curvo sul lavoro.~ ~ 1842 2| vicini a me, con attenzione e interesse.~ ~– E quelli che avete 1843 6| più loschi, dei più turpi interessi umani.~ ~E sentite il peso 1844 8| miracolose risorse della sua vita interiore.~ ~ ~ ~Quando nel gran teatro 1845 2| del passato.~ ~– Vedete, interloquì un'altra, che sopra la tenda 1846 7| della morte; se dopo sette, interminabili anni di estenuanti alternative 1847 2| guardai meravigliata e la interrogai con lo sguardo.~ ~– Perchè 1848 11| aggressive e velenose le interruzioni del pubblico accusatore: 1849 2| a vossignoria, maestra, intervenne la guardia campestre, che 1850 16| tristezza, quella malattia intima e dolce, lenta e sottile, 1851 2| tenda dove più persone, intimamente riunite, avevano ripreso 1852 1| suonò il campanello per intimare il silenzio. "Buona si dice, 1853 8| sottovoce ad alcuni suoi intimi amici. "Sono diciotto anni 1854 16| amici più cari.~ ~Io seguo l'intimo pensiero che si desta e 1855 5| presi dal fascino dell'ora intonarono un canto delle animose lotte 1856 2| sinistra sulla testa, lasciava intravedere una chioma corvina, maculata 1857 1| boschi e fra le selve si intravedevano piccole finestre illuminate.~ ~ 1858 8| Appena Ottorino Manni m'intravide fra il gruppo dei compagni, 1859 11| sguardo: lo sguardo di chi ha intravisto la luce.~ ~Ed avrà un altro 1860 10| Ad uno, ad uno vengono introdotti operai modesti e silenziosi 1861 13| Io debbo aver di certo intuito l'oscuro nostro domani, 1862 11| pubblico accusatore: stupida e inumana la frivola curiosità di 1863 10| muta colore, al verdetto inumano che lo manda ai lavori forzati.~ ~ 1864 3| fanno vedere la fatuità, la inutilità della vita; e ti fanno risentire 1865 3| voce di quella fanciulla, inutilmente, precocemente ammalata d' 1866 1| una nidiata di fanciulle invase la via e agitò i fazzoletti...~ ~" 1867 16| pel mondo... ed ecco... invecchiamo qui... nell'esilio. La voce 1868 13| che salgono dalle tombe invendicate; se l'angoscia d'uno dei 1869 16| realtà. I morti dormono invendicati: le isole e le galere sono 1870 2| potuto sfidare il rigido inverno di quelle contrade, ed i 1871 12| giganteschi arrossati di sangue e invischiati di carne umana – papato 1872 16| ritornello popolare che l'invita a mettere fuori dal guscio, 1873 15| ed estasiati di Marius, invitto ed ardito sulle barricate 1874 2| sopra un mucchio di rottami, invoca, ad alte grida, un nome, 1875 2| rauche di disperazione, invocare sant'Emidio: e poi, su di 1876 7| qualcuna di quelle ardimentose invocazioni, che si lanciano verso l' 1877 12| Caprera, ed io non so come l'ira di quel grande non li arrovesciò, 1878 14| uguale; l'altezza che resta irraggiungibile.~ ~Ed è proprio il sonno 1879 7| A me sembrava alle volte irrealtà di leggenda quell'atroce 1880 12| rivolte; la materia insana e irrequieta col grido e con l'orgia 1881 2| maligno nel corpo dei bimbi irrequieti; quelle che con l'infuso 1882 16| trascinato da una violenza irresistibile e spietata, nel fondo del 1883 16| avvilita di sentire le radici irretate in un losco abisso di crimini, 1884 12| Stato onnipotente, e pare irrida, chi lo contrasta, col guizzo 1885 16| la miseria delle folle, e irriderle nella supina rassegnazione 1886 1| col silenzio d'un orgoglio irriducibile.~ ~Nel mio animo v'era un 1887 7| umanità straziata, fiera e irruente sulle rovine della bastiglia, 1888 8| riposanti vie solitarie; case isolate e raccolte; qualche balcone 1889 13| dalla terra: è legno secco e isolato che si lascia rodere dal 1890 16| dormono invendicati: le isole e le galere sono piene di 1891 8| soprattutto servitevene per ispargere all'intorno il bene e la 1892 4| come un'ombra per l'ultima ispezione.~ ~Io le feci cenno di avvicinarsi.~ ~ 1893 2| presa nell'impeto della ispirazione poetica – come giovane ero 1894 1| Restò a guardarmi alcuni istanti con una espressione di umiltà 1895 16| dei domenicani, riattato a istituto normale, dove quel tuo visetto 1896 13| È in nome delle nostre istituzioni che ci sono così care, e 1897 12| dalla linea voltairiana;~ ~Istrioni, buffoni e speculatori si 1898 8| migliorandovi con l'educazione e l'istruzione, cercate di renderla sempre 1899 16| un selvaggio frastuono di jazz; ma Egli, il bel giovane 1900 16| montagne d'oro puro, tra un labirinto blindato di corridoi, di 1901 9| dolcemente rallentato i lacci del suo spasimo per prepararsi 1902 9| passionale creatura di Mascagni lacera d'un tratto lo spirito di 1903 1| scoppiai in un pianto carico di laceranti singhiozzi ...~ ~Finito, 1904 9| risana e riprofuma i margini lacerati dell'essere.~ ~Qualcuno 1905 5| animo di ogni fanciullo si è lacerato attraverso i confini, e 1906 14| qualcosa, che da anni dentro lo lacerava – affetti dispersi, famiglie 1907 1| povera figliuola" mi fece una lacerazione nel cuore.~ ~Il direttore 1908 11| Il fanciullo esile e lacero che va e viene fra i colli 1909 4| uno strappo violento, che lacerò i pochi punti dati alla 1910 6| faticosamente verso il Père Lachaise per sostare e disperdersi 1911 Pre| illusione di colmare in parte la lacuna del mio penoso e forzato 1912 13| a questi corrottissimi ladri legali, oh! non temete, 1913 11| della viltà; e ti grida del ladro, mentre il derubato sei 1914 12| sproloqui, di canti, di lance e di stendardi.~ ~E sopra 1915 16| i flutti della vita, che lancia ad un'occulta volontà crudele, 1916 7| ardimentose invocazioni, che si lanciano verso l'alto, fantastiche 1917 7| saette e disperse i nemici; lanciò folgori in gran numero, 1918 2| da lontano, si sfioccò in languidi sogni attorno e sopra di 1919 9| dolorante le impronte delle sue larghe ferite.~ ~È l'appello disperato 1920 14| distesa in tutta la sua larghezza, sotto questa gloria nuova 1921 2| silenzio.~ ~– Vuoi che io ti lasci perdere gli occhi su quei 1922 9| incerti e ai dubbiosi".~ ~E li lasciai proseguire.~ ~ ~ ~Una Rivista 1923 Pre| ringiovaniti sempre dall'Idea – a lasciarci.~ ~Ora ci martella questo 1924 1| uscendo di collegio, dovevano lasciarsi cadere fra le braccia della 1925 1| signor ... tutore. Pretende lasciarvi in collegio fino a quando 1926 4| boschi e di acque, e mi aveva lasciata sulla soglia del collegio 1927 2| a sinistra sulla testa, lasciava intravedere una chioma corvina, 1928 1| trasformata. Tanto che qualcuna si lasciò sfuggire una piccola frase 1929 16| aveva scarnato, così come lava bollente allorchè discende 1930 15| mentre egli voleva la terra lavare da un ammasso di sangue;~ ~ 1931 2| della biancheria odorosa, lavata nel torrente ed asciugata 1932 6| memorie le belle membra lavate dalla pioggia odorosa di 1933 5| compagni pareva si fossero lavati nella serenità dell'azzurro.~ ~ 1934 3| grande e di puro che ti lavi lo spirito e ti rimetta 1935 4| limpido torrente sonoro lavò tutta l'anima mia! Io uscii 1936 13| nelle cui stive gli schiavi lavoravano di remi, incatenati l'uno 1937 10| inumano che lo manda ai lavori forzati.~ ~In ultimo è la 1938 12| pudore; colui che corroso da lebbra morale ha raccolto attorno 1939 16| accovacciato, invece, che lecca la mano di chi lo percuote, 1940 13| avevano fatto ciò che non era lecito fare in giorno di sabato, 1941 12| grancasse ben falsate da un'alta lega di metalli preziosi.~ ~Sferza, 1942 13| questi corrottissimi ladri legali, oh! non temete, un poco, 1943 14| delle belle e suggestive leggende d'altri tempi luminosi.~ ~ 1944 10| le minuscole matite, ed i leggiadri colori, ed i piumini leggeri 1945 2| vita. Ma io ti dico, io che leggo nelle stelle, nel grano 1946 16| da lontano, e di pastori lenti ed assorti tra quella solennità 1947 16| intanto levato un canto lento e triste: nostalgia ed effusione 1948 2| mancassi di nulla.~ ~Sollevò le lenzuola per dare uno sguardo allo 1949 12| ritorno del guerriero.~ ~E Leonardo da Vinci, con la potenza 1950 2| boati simili a ruggiti di leoni ciclopici, che racchiusi 1951 12| ignominie; essi, gli immortali Leonida delle Termopoli di Sarzana, 1952 1| rifugiai fra i miei libri.~ ~Leopardi, Ada Negri, Rapisardi, Carducci, 1953 10| medioevale, il trovatore de les oubliettes rouges, rimotivante 1954 4| lirica: Il regicida, quando lessi l'altra scritta dopo la 1955 1| mesi, sotto una valanga di lettere... "Dovevate restare, non 1956 4| potuto apprendere dalle prime letture di scuola.~ ~Un uomo? no. 1957 14| l'una cade, un'altra si leva più forte, più perfetta, 1958 12| di Gavinana, due ombre si levano fatalmente dal sepolcro, 1959 12| ASINELLA~ ~Dante vid'io levar la giovine fronte a guardarci,~ ~ 1960 7| finestra.~ ~Io non osavo levare gli occhi verso di essi, 1961 6| primo richiamo di morte;~ ~Levate, oggi, più orgogliosi la 1962 3| stessi;~ ~"Quando potremo liberamente volere, ed essere qualcuno, 1963 5| lacrime. Impossibile poterla liberare da quella mano che la serrava 1964 2| tempo dovetti lavorare per liberarmi da quel soffitto a rifascio?~ ~ 1965 9| distaccato da noi, si è liberato dalla materia; si è rifugiato 1966 Pre| mai la necessità di Bruto liberatore.~ ~La propaganda della rivolta 1967 13| violenza per ritrovare un libero cammino.~ ~Ma il chirurgo 1968 2| perdere gli occhi su quei libracci? I quali ti fanno diventare 1969 12| Savonarola. Il tripudio della licenza e della dissolutezza, e 1970 12| baccanale buffone, spensierato e licenzioso.~ ~Firenze... Firenze avvampante 1971 1| moto di sdegno e mi strinsi lievemente nelle spalle.~ ~Non era 1972 11| colli limpidi e sereni della Liguria imbalsamata, curve le spalle 1973 16| Esilio! L'inerzia forzata, lima sorda e penetrante, che 1974 2| ti faremo "mangiare il limone"... ti faremo!~ ~– Prendermi 1975 11| che va e viene fra i colli limpidi e sereni della Liguria imbalsamata, 1976 4| tutte silenziose, tutte linde, tutte savie.~ ~Ad un tratto, 1977 12| sguardo e con la bocca dalla linea voltairiana;~ ~Istrioni, 1978 13| non si nutre di vigorosa linfa: non respira e non vive 1979 2| di questo passo, quelle linguacciute fattucchiere avevano in 1980 16| parole... e intanto questo linguaggio biblico da sermone della 1981 3| le sue piaghe nei morbidi lini odoranti di incenso e di 1982 2| quel momento, che mezzo litro di petrolio per alimentare 1983 11| di marmo; sgusciava ombra livida e implacata da uscio ad 1984 14| e allibire di viltà e di livore il rinchiuso di palazzo 1985 6| Piena di rinunce, piena di livori, carica di passioni...~ ~ 1986 12| trafficanti del biasimo e della lode che: "L'esaltazione degli 1987 9| quassù!...~ ~Dove l'uomo logorato e vinto dalle asperità del 1988 8| assordante e soffocante città lombarda: chiudere indisturbata gli 1989 13| Lunigiana, della Sicilia e della Lombardia. E chi non lo vorrebbe questo? 1990 15| una commenda o una croce, lombrici obliqui e striscianti;~ ~ ~ ~ 1991 11| dell'imputato il marchio lombrosiano; e il pubblico che schiacciato 1992 6| fatta dei più bassi, dei più loschi, dei più turpi interessi 1993 16| le radici irretate in un losco abisso di crimini, di barbarie, 1994 12| delirio; tra file di pugnali luccicanti, e sconce e stomachevoli 1995 1| anche e specialmente fra il luccichio delle lacrime.~ ~ ~ ~Allorchè 1996 13| di noi e fece scempio e ludibrio delle nostre idee; sia più 1997 2| delle loro malìe.~ ~– Donna Luigia è inconsolabile e sembra 1998 7| tragico e solenne volto di Luisa Michel, vegliava adesso 1999 16| solevi cantare alla piccola lumaca, raccolta lungo la via, 2000 2| di vento e di pioggia e lumeggiare di lampi. Dall'alto lo scrosciare