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Virgilia D'Andrea Torce nella notte Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
3001 2| abituato alle franche e rudi discussioni fra emigrati... 3002 2| ripetizione; boati simili a ruggiti di leoni ciclopici, che 3003 7| parve pian piano diventare ruggito, passò dall'uno all'altro 3004 15| Perchè tutto fresco di rugiada e di germogli, tutto fremente 3005 2| l'umana gente!~ ~ ~ ~Il rumore degli zoccoli pesanti si 3006 9| attraverso le vie delle città rumorose, senza affetti per voi; 3007 10| che diè "col sangue a la ruota il movimento". Danton, Robespierre, 3008 9| profughi venenti dalla Russia, dalla Polonia, dall'Ungheria; 3009 2| analfabeti contadini; forti, ruvidi, austeri; sagomati, allorchè 3010 4| muta adorazione davanti al sacramento già esposto nella piccola 3011 12| Ferrucci raccoglie questo voto sacrato, e si getta nel folto della 3012 12| del confessionale e della sacrestia negli affetti, nell'amore, 3013 2| Che verità... che verità sacrosante!... come don... don... – 3014 16| imminente sembra la notte, saettano, il soffocato dolore, in 3015 7| accesi. E avventò le sue saette e disperse i nemici; lanciò 3016 8| strappargli il segreto di quella saggezza, di quell'aspetto così rassegnato: 3017 2| forti, ruvidi, austeri; sagomati, allorchè curvi sul lavoro, 3018 2| maestrina, che ancora tutto non sai, e avanzi verso il mistero, 3019 10| giovanile il Boulevard di Saint Michel si snoda nel cuore 3020 10| ogivali di Notre Dame e de la Sainte Chapelle – rifugio di bellezze – 3021 16| gli sostengono intatta la saldezza del cuore?~ ~Un altro... 3022 10| calle~ ~Lo scendere e il salir per l'altrui scale.~ ~ ~ ~ 3023 9| più misura tanto in alto è salito lo spirito che li accende.~ ~ ~ ~ 3024 11| un corridoio all'altro; saliva accigliata e brontolante 3025 8| sapore e dal profumo di salmastro: dimenticare le nebbie e 3026 5| perde quando il suo nome salpa tutti i mari.~ ~"No, non 3027 13| delle necessità estreme, fa saltare le stesse fortezze che egli 3028 2| Che mostro il vostro dio, saltò su Angelantonio, abituato 3029 3| sottili che mi andavano salutando l'un dopo l'altra.~ ~"Buona 3030 2| Filippa, veniva su, a ondate salutari, l'odore del pane da poco 3031 13| Ma il chirurgo che vuol salvare il malato non esita a immergere 3032 7| rinuncia, che avrebbe potuto salvarli; senza che mai le loro ginocchia, 3033 2| incominciato la pietosa opera di salvataggio.~ ~Lontani, così lontani 3034 13| grondare: ammonitrice e salvatrice nello stesso tempo.~ ~Le 3035 4| obbligate a restare, per la salvezza dell'anima sua, lunghe ore 3036 | salvo 3037 13| notizie che venivano da San Vittore, il vecchio carcere 3038 5| giornate di bellezza, che sanano ogni male ed ammalano di 3039 12| del più abbietto e crudele sanfedismo, ha dettato l'epigrafe per 3040 16| e si dissolve in vapori sanguigni.~ ~ ~ ~Vivere un'ora, un 3041 10| violenza alla sua violenza sanguinaria: ha opposto a quel feroce 3042 16| sulla fronte serena, una sanità d'agile sorriso nell'arco 3043 6| piena maturità della vita, sanno guardare freddamente la 3044 2| di disperazione, invocare sant'Emidio: e poi, su di me, 3045 2| giovani non perdevano il santo timor di Dio e si toglievano, 3046 12| e di colore.~ ~Raffaello Sanzio, il divino, con la sua breve 3047 13| respingere un nemico che ben sapendo di quanto sangue grondino 3048 14| Chè vivere significa saper morire.~ ~E morire vuol 3049 1| bella. Certe parole, voi lo sapete, fanno male al ... signore 3050 12| Vinci, con la potenza dei sapienti chiaroscuri, col sorriso 3051 16| generoso; di qualcuno che sappia affrontare la morte.~ ~Io 3052 8| condizioni fisiche normali, sappiate apprezzare il bene inestimabile 3053 Pre| avvilire lo spirito di rivolta, saprà dare – ora che Hitler lo 3054 6| Se dovremo morire, noi sapremo morire guardando il nemico 3055 11| emozione e di lacrime, io non saprò sprigionare che una parola 3056 | saranno 3057 12| e scettico e profondo e sarcastico e spensierato cinquecento 3058 16| Michele Schirru.~ ~– Sardo, forse?~ ~Mi rispose un 3059 | saremo 3060 12| Giove Olimpico.~ ~Andrea del Sarto ne rappresenta le tremende 3061 12| Leonida delle Termopoli di Sarzana, osano affermarsi gli ammiratori 3062 2| carestia, la guerra...~ ~– Satanasso!... urlarono le donne, avvicinando 3063 7| diaboliche sospensioni, di sataniche torture fra illusioni date 3064 16| centinaia di armati, volti di satrapi e cuori di iene, Egli avanzerà 3065 11| uragano si faceva nell'aula satura di fermenti, di pensieri 3066 4| silenziose, tutte linde, tutte savie.~ ~Ad un tratto, da un edificio 3067 12| scudisciate amare e roventi del Savonarola. Il tripudio della licenza 3068 12| del nostro tempo, noi mai sazi di critica storica e sociale, 3069 2| porta, la donna domandò sbalordita: Ma dove vuoi che io possa 3070 10| Pollastro che porta alla sbarra la sua parola breve e indomabile.~ ~ 3071 15| soffermarsi a raccogliere, dalle sbarrate pupille dei morti, l'angoscia 3072 8| cielo e della vita avevano sbiadite le tinte, raffreddati gli 3073 7| amici, miei cari amici, sbiancati da quella notte senza quiete, 3074 2| ardenti i cuori ed ogni volto sbiancato...~ ~ ~O amore, che la vita 3075 16| che di tratto in tratto sbocciano da quel manipolo di anticipatori 3076 7| fra la vita e la tomba, di scadenze crudeli e di diaboliche 3077 2| per dare uno sguardo allo scaldaletto: scoprì la brocca ricolma 3078 11| brontolante le fredde e disadorne scalinate di marmo; sgusciava ombra 3079 3| forma di lumi accesi, sugli scalini delle case, sulle porte 3080 7| erano stati plasmati, con lo scalpello di quale possente scultore 3081 2| braccia tese, e i miei alunni scalzi e laceri sul poggiolo, e 3082 9| flagellazione sofferta, la morte scampata, il dramma bevuto col pianto, 3083 2| i feriti, i caduti e gli scampati d'una più feroce tragedia;~ ~ 3084 2| vecchia, e parlava adagio, scandendo quasi le sillabe, per dare 3085 7| l'orribile macchina aveva scaricato la mortale corrente?~ ~Qualcuno 3086 12| qualcosa dell'ombra lunga e scarna del Medio Evo, e vi si avverte 3087 16| avvinto al suo cuore e l'aveva scarnato, così come lava bollente 3088 9| deserti per voi!~ ~Visi scarni, severi e nervosi che dicono, 3089 Pre| ma nei rari intervalli di scarso sollievo ha lavorato a curare 3090 16| tortuosi e dalle punte omicide: scatenate sopra di me la vostra rabbia, 3091 8| proscenio, tutti gli astanti scattarono improvvisamente in piedi, 3092 4| senza la mobilità, gli scatti, gli ostinati capricci e 3093 11| lontano da quel dibattito scaturente da dissimili e contradittorie 3094 7| di questo mistero da cui scaturiamo per turbare, e spesse volte 3095 4| musica divina cominciò a scaturire dal mio cuore; che limpido 3096 11| caduti della libertà, un urlo scaturisse, implacabile e straziante: 3097 9| passionale sensualità era scaturito d'improvviso un magnifico 3098 13| uno dei nostri esplode e scava, sia pure una ecatombe insanguinata, 3099 12| universo.~ ~Per questo hanno scavalcato i secoli, e risventolato 3100 2| mi guardi dalle stelle,~ ~Scendi tra i monti e lasciati baciare...~ ~ ~ 3101 10| mondo.~ ~Contro i giurati scettici e freddi, contro le proteste 3102 10| È la requisitoria nuda, scheletrica, schiacciante contro un 3103 10| requisitoria nuda, scheletrica, schiacciante contro un sistema abbietto 3104 12| due terribili poteri che schiacciarono il mondo – torchi giganteschi 3105 11| lombrosiano; e il pubblico che schiacciato nell'angusto recinto e tenuto 3106 13| qualsivoglia gesto vendicatore schianta qualcosa di questo vecchio 3107 11| folgore che si avventa a schiantare l'oscurità delittuosa.~ ~ 3108 15| attaccare sul vostro petto di schifosissimi mostri, o eroi, dell'ultima 3109 1| carrozza, il vecchio vetturino schioccò la frusta cantando il suo 3110 16| in un fulgor di gloria~ ~Schiudendo all'avvenir novella via.~ ~ ~– 3111 14| fiera.~ ~Tutti gli adunchi sciacalli circospetti e volpini che, 3112 16| sconfinata e mutevole, che sciama, che vocia, che ti urta, 3113 12| pensiero, nell'arte e nella scienza?~ ~Di certo, noi ben sappiamo 3114 2| ardevano fuochi vividi e scintillanti dall'odore acuto di ginepro, 3115 3| ruppe in una raggiera di scintille: si snodò libera e fiorente 3116 1| corredino umile e povero sciupato dall'uso e dagli anni!~ ~ ~ ~ 3117 2| che mi spiacque, perchè sciupava la sua bella e altera fierezza.~ ~ 3118 1| bacio affettuoso e mi fece scivolare nelle mani qualcosa.~ ~Una 3119 16| cerchi di afferrarti a questo scoglio; di ingranare la tua esistenza 3120 8| emozione, e la sua bocca scolorata, ed il suo sguardo divorato 3121 14| Lucetti ha dovuto, di certo, scolpire sul suo petto in una di 3122 16| rassegnato gregge umano, per scolpirlo nell'eternità del tempo 3123 13| un breve istante... tutto scompariva con le bolle di sapone!~ ~ 3124 12| pensa nel furore e nello scompiglio della mischia, di condurre 3125 13| contribuire con le nostre scomuniche a rendere la prima più paurosa 3126 12| di pugnali luccicanti, e sconce e stomachevoli cariatidi, 3127 4| La direttrice rimase sconcertata... mi prese le mani... cominciò 3128 14| riposo del giusto questo, o sconci funamboli della politica 3129 12| Gavinana.~ ~E lo stuolo sconcio e spregevole dei gazzettieri – 3130 8| del cielo, alle profondità sconfinate del dolore.~ ~"O giovani", 3131 12| col suo genio multiforme e sconfinato, bene incarna e riflette 3132 13| avremmo che affrettato la sconfitta irreparabile.~ ~ ~ ~No, 3133 2| deve tenersi celata una sconosciuta energia, che viene d'improvviso 3134 2| incassature alla fine dello sconquasso tremendo.~ ~Quanto tempo 3135 2| da lontano, ci turba e ci sconvolge...~ ~ ~Raggomitolata sotto 3136 2| che si erano smarrite e sconvolte.~ ~Viva? sì, viva, dal momento 3137 11| Il giovane sdegnoso e sconvolto, che in ginocchio un istante 3138 4| erano state dette solo a scopo di conforto, avevano, invece, 3139 1| improvvisamente caduta sul cuore, e scoppiai in un pianto carico di laceranti 3140 2| sguardo allo scaldaletto: scoprì la brocca ricolma di acqua: 3141 6| Non vi addolorate, non vi scoraggiate per il nostro destino" essi 3142 15| girandole, di parate, di scorrazzamenti regali, di concioni plateali, 3143 2| e infernali, seguìti da scosse a ripetizione; boati simili 3144 15| fuoco".~ ~ ~ ~Ma egli ha scosso lentamente la bionda testa 3145 13| tardi, allorchè qualcuno mi scrisse in nome della sua giovane 3146 13| di cause provocatrici, io scrissi a più riprese:~ ~"I bombardieri 3147 Pre| la penna trema mentre lo scrive – il nostro indimenticabile 3148 2| commettere il peccataccio di scrivere una lettera all'innamorato. 3149 14| penna, che canagliescamente scrivete:~ ~ ~ ~Sembra quasi che 3150 1| Buona fortuna, sorella". "Scrivi spesso, piccola sorella".~ ~ ~ ~ 3151 7| suoi monti furono smossi e scrollati. E il cielo diè fuori la 3152 16| si addensa, s'allarga, e scroscerà in turbini di venti, in 3153 5| Oggi, dopo tanto scrosciar di tempesta; oggi che ognuno 3154 12| rievocare, tra i lampi e lo scroscio delle sue implacabili folgori, 3155 12| moschetti, le alabarde e gli scudi, resiste all'assedio feroce 3156 12| dello spirito, uscito dalle scudisciate amare e roventi del Savonarola. 3157 7| scalpello di quale possente scultore erano stati scolpiti, col 3158 5| l'elica si mise a fremere scuotendo tutte le acque, io provai 3159 4| sogni, e di fantasie che si scuotono in singhiozzi ed in canti 3160 8| stringerti le mani: tu mi devi scusare".~ ~Io mi sentii assai male 3161 1| quelle trecce, per dio... Scusate, suora, se pronuncio il 3162 1| siete la maestra".~ ~"Ma no, scusi," interruppe la direttrice 3163 9| rifiuti sociali gettati sdegnosamente a riva, avevano gli stessi 3164 7| di pianto sulla bisaccia sdrucita, ricolma di poveri cenci.~ ~ 3165 10| e ricca, e dalle tasche sdrucite, povere e vuote: a destra 3166 11| spalle sotto il peso del secchio colmo di calcina, che pare 3167 13| cielo e dalla terra: è legno secco e isolato che si lascia 3168 16| garrula e operosa, ed il secolare convento dei domenicani, 3169 7| comignoli, di tetti, di cupole secolari e solenni, di guglie capricciose 3170 2| stato, nel palpito di pochi secondi, schiantato e travolto.~ ~ 3171 16| pietoso ed ignoto.~ ~ ~ ~Ai sedici d'Agosto, sul far de la 3172 14| Dimentica e vivi".~ ~E il seducente sorriso di Francia dove 3173 3| veniva dal cuore.~ ~"E non seguirai la processione?"~ ~"No... 3174 2| spaventosi e infernali, seguìti da scosse a ripetizione; 3175 3| piedi davanti alla porta e seguivo con lo sguardo la nidiata 3176 16| suoi amici più cari.~ ~Io seguo l'intimo pensiero che si 3177 5| un cerchio di luce, sui selci della piccola città immersa 3178 4| un consiglio, senza una selezione; ma nessuno di essi aveva 3179 1| ad abbigliarsi in modo da sembrare un poco... la maestra".~ ~ 3180 16| cuore, ed ogni parola deve sembrargli vana.~ ~Mi faceva bene, 3181 2| succinto vestitino nero, sembri l'anima del dolore fra le 3182 14| la vita là dove non v'è semenza di morte.~ ~ ~ ~Egli porta 3183 13| un giorno di sabato per i seminati, e i suoi discepoli ebbero 3184 5| bene.~ ~ ~ ~Cantavano fra i seni dell'Adriatico tutte le 3185 16| sguardo, con l'accento e la sensibilità della tua poesia.~ ~ ~ ~ 3186 12| carne gaudente, amante e sensuale; ma dallo spirito severo 3187 11| ansia penosa, ora che la sentenza doveva essere pronunciata.~ ~ 3188 15| sommosse, le sue profonde sentenze infantili:~ ~ ~ ~"Affidatevi 3189 3| vicino torrente: l'anima si sentì ravvolta e chiusa fra le 3190 11| uomini, di pensieri, di sentimenti e di cose: lui, Sante Pollastro, 3191 13| oggi ha agito; noi dobbiamo sentirci in qualche modo responsabili 3192 3| desiderio di cantilene a sentirne il mistero delle acque suonanti.~ ~ ~ ~ 3193 16| degli amici laggiù, deve sentirsi bruciare il cuore, ed ogni 3194 16| egli soggiunse, tu devi sentirti a disagio in una terra nuova. 3195 4| Questa parola io l'avevo sentita ripetere tante volte a casa 3196 2| all'estero non vi siete sentiti più in patria fra i tessitori, 3197 3| macchia.~ ~Nell'aria si sentiva un tepore misto di sole 3198 3| gli occhi amari che già sentivano e vedevano la vita, con 3199 13| dell'esplosione; io che pur sento, e come profondamente, la 3200 4| tutte le morte cose; che sentono venir parole e bisbigli 3201 2| Gli alunni, in gruppo separato, erano là, sul poggiòlo, 3202 2| le rovine... la vita sui sepolcri... gli odii... gli amori... 3203 16| fortune; sotto i quali, sepolte nella sicurezza del granito, 3204 9| movimento al ritmo della vita seppellendovi nelle più profonde miniere;~ ~ 3205 15| esibizioni, non arriva a seppellire.~ ~E mano mano che egli 3206 8| aveva fatto tremare, e non seppi che guardarlo e rispondergli 3207 14| lui se gli hanno perfino sequestrata la madre, la madre vigile 3208 12| aggirarono fra i sentieri calmi e serafici di Assisi, dove par che 3209 3| focolari per le dolci e quiete serate di pace.~ ~Serene e pallide 3210 6| rinnegare.~ ~Hanno saputo invece serbare per i viventi, dopo i colloqui 3211 16| piccoli trilli di gioia, per serbarle sul tavolino, accanto al 3212 3| corvine.~ ~Malinconiche serenate di purissimo amore, arpeggiate 3213 1| delle circostanze gravi e serie.~ ~"Dunque, signorina, sono 3214 7| il ricordo del giovanetto serio e taciturno, che curvo ogni 3215 16| questo linguaggio biblico da sermone della montagna, non cambia 3216 12| e vi si avverte un sordo serpeggiare di fiamma, che avvamperà 3217 11| implacata da uscio ad uscio; serpeggiava, fiamma lenta ed occulta 3218 9| ha composta, con la gola serrata, dentro una piccola fossa.~ ~ 3219 16| amarezza segreta, le labbra serrate non pronunciavano parola.~ ~ 3220 15| O voi, che lo avete serrato alla gola, mentre egli nella 3221 5| liberare da quella mano che la serrava e la imprigionava.~ ~Mi 3222 15| ciarpa, ricurve schiene di servi abbietti e tremanti;~ ~ ~ ~ 3223 16| si prostra, sempre più servile, ad osannare un pazzo tiranno, 3224 14| umiliante e spregevole ondata di servilismo e di idiotismo, si sono 3225 8| degna di voi e soprattutto servitevene per ispargere all'intorno 3226 2| una buona volta, io dissi severamente, fermandomi d'improvviso 3227 9| per voi!~ ~Visi scarni, severi e nervosi che dicono, senza 3228 10| ultima, purtroppo, Madame Severine è là, accanto all'accusato, 3229 2| con quell'aria di dolente severità che aveva il dono di paralizzarle 3230 12| che dissoluto, cinico e sfacciato, si impone con la sua ingordigia, 3231 13| ignobile fortezza crolla e si sfascia?~ ~È in nome del sentimento 3232 2| Emidio: e poi, su di me, lo sfasciarsi ed il crollare della vòlta 3233 12| maniera terribile e forte, che sfida attraverso i secoli il genio 3234 2| aristocratiche, come avrebbe potuto sfidare il rigido inverno di quelle 3235 2| una madonnina di cera... e sfido io... dopo tanti anni d' 3236 10| che ha avuto la mascella sfigurata da una randellata. È una 3237 2| placido volto dei morti è uno sfinimento d'essere in pace e in riposo, 3238 3| quegli uomini stanchi e sfiniti, diventati oramai un blocco 3239 11| di dolore, e poi esausto, sfinito, privo di sensi, fra una 3240 16| rabbiose: una montagna di spuma sfioccantesi in pioggia di fiori bianchi 3241 2| venente da lontano, si sfioccò in languidi sogni attorno 3242 5| Del mare, che in umiltà le sfiorava e le baciava i piedi.~ ~ 3243 4| nei primi libri che tu sfogli, nella scuola che tu frequenti, 3244 7| Parigi, quella regina di sfolgorante bellezza, che aveva d'improvviso 3245 16| voluttuosa ammaliatrice ridente, sfolgorerà, davanti a lui, i turbini 3246 12| stendardi.~ ~E sopra uno sfondo coreografico da pellirosse 3247 2| l'odore del pane da poco sfornato, l'odore buono del pane 3248 3| che ha dovuto essa stessa sfrondare... tutto il martirio di 3249 1| Tanto che qualcuna si lasciò sfuggire una piccola frase compiacente: " 3250 2| dormire. Poi gettando alla sfuggita uno sguardo diffidente al 3251 14| vendetta e della giustizia è sfuggito, alfine, dal crogiuolo del 3252 2| autocarro scoperto, pesante, sgangherato, dall'odore acuto e disgustevole 3253 11| insulti, e dai pugnali degli sgherri, coperto il bel corpo di 3254 12| di questi due mostri, che sghignazzando reclamano dalla tomba i 3255 12| gazzarra volgare di voci, di sghignazzi, di sproloqui, di canti, 3256 2| indicandole il lume: è agli sgoccioli. Volete versarvi del petrolio?~ ~– 3257 14| celle che sono state fatte sgombrare per circondarlo del più 3258 11| calpesta se sei povero; che ti sgretola ed annulla fra i suoi ingranaggi 3259 9| beffe più atroci, il riso sguaiato delle maschere più oscene, 3260 11| disadorne scalinate di marmo; sgusciava ombra livida e implacata 3261 14| non è il vile e tremante sicario che inorridisce tra i ferri.~ ~ 3262 14| notte dorme profondamente, sicchè vi è da pensare che il detto 3263 13| massacri della Lunigiana, della Sicilia e della Lombardia. E chi 3264 3| occhi che avevano tracce sicure di pianto.~ ~"Senti", mi 3265 | sieno 3266 8| ma le mie labbra rimasero sigillate sulla commozione che mi 3267 4| ancora comprendere l'alto significato morale, ne aveva tirato, 3268 13| tempio. E se sapeste che cosa significhi: Voglio misericordia e non 3269 1| di uomo quel vostro ... signor ... tutore. Pretende lasciarvi 3270 1| gravi e serie.~ ~"Dunque, signorina, sono già quattro mesi che 3271 1| silenzio. "Buona si dice, signorine, non bella. Certe parole, 3272 2| della Germania, che fra i signorotti rapaci, superbi e insolenti 3273 4| Adesso noi si rifaceva silenziosamente la via percorsa, e come 3274 15| male ai suoi nemici come Silla; ma fu ucciso".~ ~ ~ ~E 3275 4| appena avevamo incominciato a sillabare, perchè ci avevano spaventate 3276 16| che non è nè uguale, nè simile alla tua. Per le sue manifestazioni 3277 2| scosse a ripetizione; boati simili a ruggiti di leoni ciclopici, 3278 2| mi dettero un momento di sincera ilarità... e risi davvero 3279 2| da piccole anime buone e sincere, per rigettarmi verso l' 3280 16| Il credente cieco e sincero in un Dio immortale che 3281 10| farle singhiozzare come singhiozzano di dentro questi infelici 3282 9| accende.~ ~ ~ ~Il violino singhiozzava fra quei pallidi visi che 3283 Pre| pensiero che si muta talora in singulto.~ ~Quando torneremo laggiù 3284 7| Allora un brontolio sordo e sinistro che parve pian piano diventare 3285 | sino 3286 14| ribrezzo davanti a quel sintomatico tatuaggio, che Gino Lucetti 3287 8| le tinte, raffreddati gli slanci, attenuati gli entusiasmi 3288 2| Io mi ero accesa in uno slancio di avvampante passione e 3289 2| alle idee, che si erano smarrite e sconvolte.~ ~Viva? sì, 3290 1| radiosa come una sirena fra lo smeraldo delle rocce.~ ~Quando la 3291 1| festoso oh! di meraviglia.~ ~Smesso per la prima volta l'abito 3292 11| dall'altezza dei vertici smisurati, si rifugia nell'angolo 3293 2| sventura, per inconfessabili e smoderati fini di vanagloria, di pubblicità, 3294 7| fondamenti dei suoi monti furono smossi e scrollati. E il cielo 3295 10| cupola della Sorbonne: le snelle, alte ogivali di Notre Dame 3296 15| con l'agilità e con la snellezza d'un clown.~ ~ ~ ~Che cammina, 3297 4| ore in quell'incomoda e snervante posizione.~ ~La sera ci 3298 11| commozione delle attese snervanti; si accovacciava sul cuore 3299 10| Boulevard di Saint Michel si snoda nel cuore del vecchio quartiere 3300 12| forca e rogo, si è andata snodando e sviluppando attraverso 3301 3| raggiera di scintille: si snodò libera e fiorente per l' 3302 5| la tempesta e mi sentii soavemente materna.~ ~Nulla ancora 3303 12| martirio e della libertà che si soddisfa e si appaga nell'abbraccio 3304 8| suoi compagni, l'infinita sodisfazione di poter essere anche lui 3305 3| disfatta di lui quell'umanità sofferente, battuta dalle delusioni, 3306 15| tombe e le croci.~ ~Senza soffermarsi a raccogliere, dalle sbarrate 3307 4| sovrapporre visi su figure, e si soffermava sulla conclusione che quel 3308 9| parole, la flagellazione sofferta, la morte scampata, il dramma 3309 8| le terribili amputazioni sofferte; era là, inchiodato nella 3310 8| tanti spasimi ed incubi sofferti?~ ~Dove era quella sensazione 3311 11| passato, andava e veniva con soffi ed impeti di minaccia da 3312 13| quanto entusiasmo noi si soffiava nella cannuccia di legno. 3313 4| per oggi, addio bagno, mi soffiò all'orecchio, con voce contrariata, 3314 2| lavorare per liberarmi da quel soffitto a rifascio?~ ~Non so... 3315 11| sofferenza che a tratti pareva soffocarle la voce, tanto essa era 3316 1| nel mio tutore e mi vidi soffocata, per mesi e mesi, sotto 3317 13| sottilizzare, voi potete sofisticare sui "distinguo" d'un inqualificabile 3318 13| illusi, è ormai distrutto",~ ~sogghigna lieto il vecchio di Dronero.~ ~ ~ ~ 3319 16| ed un trovar sempre il sogghigno crudele dell'agguato e dell' 3320 12| della patria nostra". Ed ha soggiunto ancora, questa turba ignobile 3321 1| bel viso aristocratico, il soggolo impeccabilmente inamidato.~ ~" 3322 5| nave che avrebbe ripreso a solcare tutti i mari.~ ~Era lui, 3323 3| essere noi;~ ~"Solo allora solcherà l'azzurro ridente la Pasqua 3324 16| cadete su di me, fulmini dai solchi tortuosi e dalle punte omicide: 3325 12| della sua fiera rampogna al soldataccio del papa: Vile, tu uccidi 3326 13| soli, e spesso senza un soldo; soli, e spesso senza un 3327 15| animo suo, alle magnifiche soleggiate dei primi sogni giovanili.~ ~ ~ ~ 3328 16| lenti ed assorti tra quella solennità di sole e di silenzio.~ ~ 3329 15| al quieto rifugio dove soleva passare le ore di riposo, 3330 16| un masso bianco e brullo, solevi cantare alla piccola lumaca, 3331 10| sua sofferenza e la sua solidarietà.~ ~Più tardi è Sante Pollastro 3332 2| si erano ritrovate nelle solide incassature alla fine dello 3333 16| godere il tepore del suo nido solido e tranquillo, e guardare 3334 16| bella, che si era curvata, sollecita e gentile, sul mio affanno 3335 16| piena di conforto e di sollecitudine.~ ~Nella sala s'era intanto 3336 2| ombra del fazzoletto – si sollevarono verso di me con meraviglia.~ ~– 3337 2| strana, calda ed afosa, sollevatasi nel cuore di quella rigida 3338 15| un ammasso di sangue;~ ~Sollevate, dunque,~ ~Inalzate, dunque,~ ~ 3339 3| genti, ovunque disperse, sollevavano in alto, a guisa di saluto, 3340 16| minorato; questo tragico sommerso tra i flutti della vita, 3341 15| getta, fra il turbine delle sommosse, le sue profonde sentenze 3342 1| sul selciato dell'antica, sonnolente città dei Piceni... poi 3343 3| e tutta sua.~ ~Limpida e sonora parlò la voce del vicino 3344 12| e facilone, giù... colpi sonori sulle grancasse ben falsate 3345 14| vita.~ ~Non quella che la sopprime.~ ~La morte che risveglia 3346 10| destino insidioso, che dovrà sopprimerlo un giorno nella stretta 3347 16| giovanili, l'improvviso sopraggiunto mi guardava attentamente.~ ~– 3348 | soprattutto 3349 15| guardare il pallore dei sopravvissuti, che hanno perduto la resistenza 3350 7| irreparabile misfatto, mise a soqquadro le piazze e le vie e parve 3351 5| rideva ravvolta nell'oro, sorbendo, dell'infinito, l'acre e 3352 8| sublime pensiero. Aveva sorbito da due occhi immensi e magnetici, 3353 10| l'azzurra cupola della Sorbonne: le snelle, alte ogivali 3354 12| costoro, per quietare le sorde tempeste che a tratti mugghiano 3355 15| gridare ai morti implacati: Sorgete;~ ~ ~ ~O voi, che lo avete 3356 9| limpida e tersa d'acqua sorgiva, che risana e riprofuma 3357 6| per la tomba.~ ~Quelle che sorgono nel cuore allorchè recisa 3358 4| entrate.~ ~La donna sollevò sorpresa la testa dal registro dei 3359 2| basso e greve, quasi torce sorrette da mani invisibili attraverso 3360 6| di gente qualche vecchio sorrideva coi dolci occhi sereni.~ ~ 3361 16| dell'animo: ali di gabbiani sorvolanti il mare, stormi di rondini 3362 11| radiosa.~ ~ ~ ~Silenzio... sospensione di respiro... attesa febbrile... 3363 7| crudeli e di diaboliche sospensioni, di sataniche torture fra 3364 2| sopra una fronte regale sospettosa e tremebonda?~ ~Maestrina, 3365 16| che vocia, che ti urta, ti sospinge, ti ignora, ti travolge.~ ~ ~ ~ 3366 8| compagni avevano pian piano sospinta sul proscenio, tutti gli 3367 6| Oh! miei compagni, che sospinti e dispersi dal vento come 3368 2| galla, a difenderci ed a sostenerci in quell'ora suprema. Se 3369 16| fulgore di luce, che gli sostengono intatta la saldezza del 3370 16| mistero che lo incoraggia e lo sostiene davanti al supremo olocausto 3371 4| una mistica adorazione, sostituendo quel suo bel nome breve 3372 Pre| apologia dei rivoltosi non sostituisce l'azione; ma sappiamo che 3373 13| rivolta e della cospirazione sotterranea, per respingere un nemico 3374 7| giardini; fra i misteri dei sotterranei muti e paurosi; fra le mura 3375 10| nascosto nell'intrigo d'un sotterraneo umido e nero.~ ~Piccolo 3376 8| come da lontano veniva quel sottilissimo filo di voce – "o voi tutti, 3377 13| sopra ecatombe, e voi potete sottilizzare, voi potete sofisticare 3378 8| è vero?" aveva domandato sottovoce ad alcuni suoi intimi amici. " 3379 6| più mattino, la sorgente sovrana che rinnova lo spirito.~ ~ 3380 11| rinchiusa, e getta sguardi di sovrano disdegno ai passanti ed 3381 4| pensieri su pensieri, a sovrapporre visi su figure, e si soffermava 3382 4| il viso del Cristo, vidi sovrapporsi il viso di Bresci... quel 3383 16| schiavi, da dove attinge tanta sovrumana energia, e tanto fulgore 3384 6| faccia con la morte si sono sovrumanati si sono sublimati.~ ~Avrebbero 3385 16| Impassibile resta, questo vinto sovrumano, fra l'angoscia, l'insulto 3386 12| Firenze. Fabrizio Maramaldo – spada vile e mercenaria – rimasto 3387 2| bocca aperta, quello sguardo spalancato, quel suo viso pieno di 3388 13| faticosamente, risalire sugli spalti insanguinati?~ ~Io debbo 3389 7| inghirlandata di stelle, sparse le chiome odorose ai baci 3390 9| gli accenti più febbrili e spasimanti del sangue. Poi da quel 3391 8| febbre e di delirio, di tanti spasimi ed incubi sofferti?~ ~Dove 3392 1| collegio, piccola bimba spaurita, tutta tremante in un abitino 3393 4| sillabare, perchè ci avevano spaventate con quei "cinque" disastrosi 3394 12| suo sfarzo e con la sua spaventevole e impudente incoscienza.~ ~ 3395 14| Chigi minacciando le più spaventevoli rivelazioni se non li avesse 3396 11| La profonda, insanabile e spaventosa tragedia nostra, che aveva 3397 16| di vendette, la sirena a specchio dell'immensa baia luminosa, 3398 | specialmente 3399 12| ma dallo spirito severo e speculativo, sogna in una Italia fatta 3400 12| voltairiana;~ ~Istrioni, buffoni e speculatori si stringono attorno a Pietro 3401 4| posizione.~ ~La sera ci spedirono a letto più presto del solito. 3402 8| appassionata:~ ~ .. Due tu spegnesti; e a la chiamata pronti~ ~ 3403 14| degli infamissimi sicari che spensero Giacomo Matteotti!~ ~Allorchè 3404 10| miseria di quella esuberante e spensierata giovinezza.~ ~Giovinezza 3405 16| Eppure non è più l'ora della spensieratezza e dei canti: è quella dell' 3406 9| sul selciato con l'anima spenta e con la carne ammalata, 3407 4| sulle braccia, con gli occhi spenti e con il petto dissanguato.~ ~ 3408 7| lassù, così dimenticata e sperduta fra quella distesa fantastica 3409 13| amara esperienza, dopo lo spettacolo di tanta ignobile violenza 3410 15| nubi, fra la polve, fra gli spettri, fra i tuoni di ogni barricata.~ ~ 3411 7| grave delusione d'amore per spezzare l'esistenza d'una donna, 3412 13| loro cuore avrebbe potuto spezzarsi da un momento all'altro.~ ~ 3413 5| limpide e serene. Le imaginai spezzate sotto la tempesta e mi sentii 3414 2| poco d'impertinenza che mi spiacque, perchè sciupava la sua 3415 4| come al solito, verso la spiaggia: due per due: tutte silenziose, 3416 16| giorno, d'ogni ora, valgono a spiegare, in questo naufrago eterno, 3417 1| rumorosa ilarità che non sapevo spiegarmi.~ ~ ~ ~"Ma mettetele su 3418 2| vita;~ ~E sempre a bandiera spiegata.~ ~ 3419 4| chiedere alla direttrice una spiegazione: io ero nel diritto di domandarle 3420 16| violenza irresistibile e spietata, nel fondo del baratro nero; 3421 10| feroce dei suoi tentacoli spietati e crudeli. Eccolo là: le 3422 15| proteggere quell'esile, fragile spiga di grano biondo.~ ~Quasi 3423 2| profumo sano ed agreste dello spiganardo dava un senso di benessere, 3424 13| presero a svellere delle spighe ed a mangiarne". Ai farisei 3425 1| maestra è questa..." e mi spinse avanti arrossendo, quasi 3426 6| Oh! miei compagni, che spinti e travolti dalla tempesta, 3427 3| questo amore tuo~ ~Di sete spira.~ ~ ~ ~Le piccole mani dolorose 3428 7| rimedio, l'armonia fisica e spirituale di questo essere nostro 3429 13| perduta,~ ~forse, per sempre, splendida battaglia!~ ~la debolezza 3430 9| Hugo: "Poeti, animi dolci e splendidi, fascinati d'ombra e d'azzurro, 3431 8| mille.~ ~I nostri padiglion splendon su i monti,~ ~Ne' piani 3432 3| di telai e tintinnio di spole svelte e leggere.~ ~Lunghi 3433 9| dolce fanciulla seduta sulla sponda della fontana, nell'ora 3434 12| libertà.~ ~Perciò furono sulle sponde tranquille e incantevoli 3435 16| amarezze, quella voce fraterna, spontanea, piena di conforto e di 3436 8| tributarono il più ardente, il più spontaneo, il più entusiastico omaggio 3437 13| in nome della sua giovane sposa rimasta vittima dell'esplosione; 3438 8| inestimabile della vita, e non sprecatela nell'ozio, e non l'avvilite 3439 15| senza macchia e senza paura, spremuti dalla forza, dal coraggio, 3440 6| pareva che le pietre avessero spremuto, per l'ora della rievocazione, 3441 11| Pollastro, tranquillo, sereno, sprezzante e un poco beffardo.~ ~Io 3442 16| Sì, bisogna avere lo sprezzo, per la vita, ripeteva egli 3443 11| di lacrime, io non saprò sprigionare che una parola sola; quella 3444 2| tra muri pericolanti e lo sprofondarsi, a tratti, di tutto quel 3445 12| voci, di sghignazzi, di sproloqui, di canti, di lance e di 3446 16| rabbiose: una montagna di spuma sfioccantesi in pioggia 3447 16| castagneti poderosi... i torrenti spumeggianti fra le rocce e i dirupi, 3448 2| larghi, orribili e profondi squarci della terra.~ ~Di quella 3449 2| spaventoso della casa: lo squarciarsi ed il rinchiudersi delle 3450 13| poderosa, e la scuote, e la squassa, e la fende, e la inabissa 3451 4| gli ostinati capricci e le squillanti risate dell'infanzia felice.~ ~ 3452 12| schiene vili e prone, e lo squillo alto e sonoro di trombe 3453 12| si trasfonde sulle tele squisite ed originali in una armonia 3454 16| tuoni e venti furiosi; sradicate la terra e confondetela 3455 2| in un soffio di tempo, sradicato e abbattuto.~ ~Anni di lavoro: 3456 | sta 3457 9| l'onta dell'oltraggio, lo staffile delle beffe più atroci, 3458 2| la risonanza della grande stampa che ne esalta e ne conclama 3459 2| lontano da noi i caratteri stampati... e così i giovani non 3460 11| animo ferito, con le braccia stanche, con tanto amaro e tanti 3461 3| lui erano quegli uomini stanchi e sfiniti, diventati oramai 3462 | stanno 3463 10| danno convegno nelle piccole stanze del sesto piano, negli storici 3464 16| assediano lo spirito, mentre la statua della Libertà, menzogna 3465 4| da qualche giorno, alla stazione balneare.~ ~Io ero allora 3466 2| Giovanna Maria brilla una stella più rilucente delle altre? 3467 3| immensità, i loro petali stellanti.~ ~Tutte le donne avevano 3468 16| più non trovavi le magiche stelline filanti; ma piccoli, informi 3469 12| di canti, di lance e di stendardi.~ ~E sopra uno sfondo coreografico 3470 6| uomini, vi trascinate a stento sotto un carico di pesanti 3471 13| non è figlio dell'odio è sterile palo, non è albero fecondo. 3472 12| placida gavazza~ ~Or fra gli sterpi armeggia acre ed arcigna~ ~ ~ ~ 3473 7| illusione di credere che stessero per avverarsi le parole 3474 | stetti 3475 12| Orazio, per cercare uno stile tutto suo; e si chiude nel 3476 12| di una vittoria, cadono – stille roventi di fuoco – gli accenti 3477 16| lunga, acerba sofferenza, lo stillicidio acre d'ogni giorno, d'ogni 3478 8| affetto, di simpatia e di stima. Senigallia generosa e gentile, 3479 12| esaltazione degli eroi d'una stirpe appare infatti necessaria 3480 13| galere romane nelle cui stive gli schiavi lavoravano di 3481 8| ammirazione per quello strazio stoicamente vissuto, e volle sentire 3482 7| ginocchia, e sentire la stolta fatuità della tua vita e 3483 14| palleggiarono in una indecente e stomachevole gazzarra da trivio tutte 3484 12| pugnali luccicanti, e sconce e stomachevoli cariatidi, e ignote illustrazioni 3485 10| alloro, tàcita i crampi dello stomaco rosicchiando una mezza dozzina 3486 12| giù... per ingannare e stordire e abbagliare il pubblico 3487 12| attraverso il tempo e la storia, il simbolo della ferocia 3488 12| noi mai sazi di critica storica e sociale, pur dobbiamo 3489 10| stanze del sesto piano, negli storici caffè carichi di nomi, di 3490 10| rimontanti dalle acque dello storico fiume, le ombre d'un passato 3491 16| gabbiani sorvolanti il mare, stormi di rondini fuggenti il diaccio 3492 3| incantesimo, uno di quegli stornelli che sono, per le anime innamorate, 3493 1| la frusta cantando il suo stornello d'occasione...~ ~"S'apre 3494 10| memorie e di sogni, nelle straducce silenziose piene di ombre 3495 4| l'altra scritta dopo la strage di Milano, e quel...~ ~" 3496 14| fra i canti selvaggi delle stragi più infami;~ ~ ~ ~E coloro 3497 4| tutta assorta in quelle strane riflessioni.~ ~Ma chi era 3498 13| martoriati, dei mutilati, degli strangolati, dei crivellati. Tutto il 3499 2| dargli un giorno, un fàscino strano e maliardo di falchetto 3500 16| trasfigura, lo esalta, e lo strappa alfine dal rassegnato gregge 3501 13| questa notte profonda: per strappare le orribili catene che ci 3502 8| fondo di quell'animo per strappargli il segreto di quella saggezza, 3503 4| mi aveva improvvisamente strappata dalla bianca, bella casa 3504 1| sua tastiera.~ ~Le note strappate così tutte insieme ebbero 3505 10| È un uomo a cui è stato strappato un occhio. È un giovane 3506 2| paesi ed altre genti; mi strappava da affetti umili e devoti; 3507 4| improvvisamente con uno strappo violento, che lacerò i pochi 3508 15| dal fondo, e che fitti strati di drappi, di gagliardetti, 3509 4| il mio viso doveva essere stravolto.~ ~– Lei... proprio lei?~ ~– 3510 16| carichi di miseria e di strazi, umiliati e avviliti dalla 3511 11| di pietosi naufragi che straziano l'animo.~ ~ ~ ~Uguale e 3512 8| dovuto confidare le più strazianti intimità del suo essere; 3513 7| volto macero della umanità straziata, fiera e irruente sulle 3514 3| sulla spalla.~ ~ ~ ~Come più straziati di lui erano quegli uomini 3515 12| libertà ebbe quel forte e strenuo difensore della repubblica 3516 14| allargato le braccia e lo hanno stretto sul cuore.~ ~Non è Tommaso, 3517 12| tagliola della più feroce e stridente ironia; ma sono caduti, 3518 16| la roccia di Nettuno: lo strido dell'aquila sulla vetta 3519 15| di fiori si eran dovuto stringere più volte attorno a lui, 3520 10| accanto all'accusato, per stringergli la mano e dargli sollievo 3521 8| ma non posso, purtroppo, stringerti le mani: tu mi devi scusare".~ ~ 3522 6| unita agli amici che si stringevano attorno ad essa.~ ~Parigi 3523 12| buffoni e speculatori si stringono attorno a Pietro Aretino, 3524 1| occhi gonfi e malati.~ ~Strinse subito la mano alla direttrice 3525 1| impercettibile moto di sdegno e mi strinsi lievemente nelle spalle.~ ~ 3526 11| ondeggianti di oliveti, la striscia opale del mare in estasi 3527 15| croce, lombrici obliqui e striscianti;~ ~ ~ ~E lo avrete un ciondolo 3528 10| dai ferri, e con la gola strozzata dal dolore, detto con voce 3529 16| penetrante, che ti rode e ti strugge, mentre attorno l'ala del 3530 10| poeti, pittori, musicisti, studenti e bohèmiens si danno convegno 3531 2| ragione... ha "studiato agli studi" essa... e vuol bene alla 3532 2| maestra ha ragione... ha "studiato agli studi" essa... e vuol 3533 1| grigio, entrai nella sala da studio le mie compagne mi accolsero 3534 12| eroe di Gavinana.~ ~E lo stuolo sconcio e spregevole dei 3535 11| del pubblico accusatore: stupida e inumana la frivola curiosità 3536 16| proprio in quei giorni aveva stupito il mondo intero col suo 3537 2| quel suo viso pieno di stupore, di ammirazione, di compassione 3538 7| La vita, questa canzone suadente che ci lascia nel buio più 3539 6| sono sovrumanati si sono sublimati.~ ~Avrebbero potuto impazzire.~ ~ 3540 13| terra; non ne beve i vividi succhi: non si nutre di vigorosa 3541 2| che pallida e fragile nel succinto vestitino nero, sembri l' 3542 7| ringhiava di sdegno nei vicoli sudici e tetri; implorava col canto 3543 16| ritornava, piena di fascino e di suggestione fra di noi, ed io trascinata 3544 9| compagni il paese montano tutto suonante d'acque e di canti, tutto 3545 3| sentirne il mistero delle acque suonanti.~ ~ ~ ~Tralci di mortella 3546 6| aveva, ancora una volta, suonato a stormo, e i suoi rintocchi 3547 9| sera.~ ~Ma certo il violino suonava quella sera con la tastiera 3548 1| insieme ebbero un lamento di suoni discordanti e dolorosi.~ ~ 3549 4| in canti ad un semplice suono; che parlano con le voci 3550 13| poterla affrontare, a poterla superare, chè, altrimenti, abbandonando 3551 13| argomento sarebbe stato ormai superato e che nessuno di noi avrebbe 3552 6| vermiglia, aveva saputo superbamente morire.~ ~Allorchè la più 3553 2| fra i signorotti rapaci, superbi e insolenti del vostro paese?~ ~– 3554 12| gran luce: una fiamma di superbo, immortale eroismo, che 3555 2| malferme e insicure, ogni superstite andava riunendo i suoi affetti, 3556 16| folle, e irriderle nella supina rassegnazione di pavidi 3557 4| ma tu proteggimi.~ ~E mai supplice implorazione d'amore fu 3558 16| inasprita e provocata tra un susseguirsi di edifici enormi e poderosi, 3559 4| martello erano per me come un sussulto d'anima che germina e rinverdisce.~ ~ 3560 2| voglio fare... Così dovrà svegliarsi un bel mattino senza più 3561 4| incominciai pian, piano quasi svelassi un mistero. A me può dirlo. 3562 3| segreti dolori.~ ~Ogni fronte svelava un'angoscia che dentro viveva.~ ~ ~ ~ 3563 13| ebbero fame e presero a svellere delle spighe ed a mangiarne". 3564 3| telai e tintinnio di spole svelte e leggere.~ ~Lunghi ritornelli 3565 8| accanto alla bandiera nera che sventolava al nostro fianco, fra lo 3566 12| intarlate d'ozio e di boria, e sventolìo di gonfaloni, e una mandraccia 3567 12| si è andata snodando e sviluppando attraverso i secoli ed il 3568 16| pensiero che si desta e si svolge ad ogni sguardo, ad ogni 3569 | t' 3570 5| Io continuavo a guardare, tacendo, quelle giovinezze limpide 3571 5| Pareva avesse messo a tacere i palpiti, e che nel silenzio 3572 5| tirargli la giacca perchè si tacesse.~ ~ ~ ~Adesso si ritornava 3573 10| sogna gloria ed alloro, tàcita i crampi dello stomaco rosicchiando 3574 3| pastori scolpiti nel bronzo, taciturni come monti e sereni come 3575 2| e qui il nome veniva taciuto – che ci prende tutto il 3576 16| rimasta un poco interdetta, e tacqui davanti all'esuberanza di 3577 2| così lontani da tutti; tagliati dal mondo intero; senza 3578 | talvolta 3579 8| lutto e di oppressione; quel tanfo di droghe e di chiuso che 3580 11| ~ ~TAPPE IN CATENE~ ~(Sante Pollastro)~ ~ ~( 3581 1| Negri, Rapisardi, Carducci, Targhetti...~ ~Cari, cari, cari! Dolci 3582 13| lascia rodere dal tempo e dal tarlo.~ ~È in nome delle nostre 3583 10| fervida e ricca, e dalle tasche sdrucite, povere e vuote: 3584 7| telefono: Exècutès!~ ~A tastoni, brancolando, avanzando 3585 14| davanti a quel sintomatico tatuaggio, che Gino Lucetti ha dovuto, 3586 8| là, davanti ad un modesto tavolo ingombro di carte, di note 3587 2| qualcuno, offrendomi una tazza di caffè odoroso e bollente, 3588 6| e d'armonia una immensa tela d'amore per avvolgere in 3589 3| Battere assiduo e operoso di telai e tintinnio di spole svelte 3590 12| riposo, si trasfonde sulle tele squisite ed originali in 3591 7| tremenda parola raccolta dal telefono: Exècutès!~ ~A tastoni, 3592 16| manipolo di anticipatori e di temerarii, accusati dagli idealisti 3593 13| corrottissimi ladri legali, oh! non temete, un poco, solo un poco delle 3594 8| ricordo che ne tremai, perchè temetti che egli fosse venuto a 3595 16| tua vita! Un andare, un tenace andare verso le luci ed 3596 1| tumulto le labbra restavano tenacemente chiuse.~ ~Il direttore continuava 3597 2| comune, e sotto provvisorie tende malferme e insicure, ogni 3598 2| singhiozza e domanda perdono, tenendosi disperatamente il volto 3599 1| veli, erano tutte piccole, tenere cose che mi facevano dentro 3600 10| Questa volta i pavidi e tenerelli cuori han preso il largo: 3601 15| richiami e alle lusinghe dei teneri, ridenti rami di fiori, 3602 2| dell'essere nostro, deve tenersi celata una sconosciuta energia, 3603 3| rimasto ad aspettare e si teneva, con timidezza, in silenzio.~ ~ 3604 1| un tratto, la diabolica tentazione di ridere davanti a quell' 3605 13| nessuno di noi avrebbe più tentennato davanti al vim vi repellere – 3606 5| tepore dei loro accenti quel tenue velo di pianto che vi ho 3607 2| mente? Ai nostri tempi erano tenuti ben lontano da noi i caratteri 3608 11| schiacciato nell'angusto recinto e tenuto a bada dagli agenti, mormora 3609 12| immortali Leonida delle Termopoli di Sarzana, osano affermarsi 3610 10| randagia attraverso nuove terre, attraverso nuove sofferenze, 3611 2| i miei alunni più cari, terrei di spavento e fradici di 3612 9| palude; ma è vena limpida e tersa d'acqua sorgiva, che risana 3613 7| raggiungere uno splendore così terso da mandare luce su tutta 3614 14| Regina Coeli è posta nel terzo braccio ed ha ai fianchi 3615 10| basato sui moschetti, sui teschi e sui pugnali.~ ~È da lontano, 3616 14| italiano hanno elevato il fosco teschio spaventoso;~ ~ ~ ~E coloro 3617 2| Tutte quelle braccia tese, e i miei alunni scalzi 3618 16| giorno lontano il pallido tessitore di Prato – passerà Egli, 3619 2| sentiti più in patria fra i tessitori, i contadini, i minatori 3620 2| Aveva ella, mite ed ingenua, tessuto già qualche sogno?~ ~– Eppure... 3621 8| sul biancore del marmo due teste insanguinate: Monti e Tognetti.~ ~ ~ ~ 3622 7| sdegno nei vicoli sudici e tetri; implorava col canto dei 3623 7| fantastica di comignoli, di tetti, di cupole secolari e solenni, 3624 2| che la magnifica; senza il tic-tac degli obiettivi fotografici 3625 16| dal guscio, la testolina timida e nera.~ ~Quelli verdi, 3626 3| aspettare e si teneva, con timidezza, in silenzio.~ ~Anna, la 3627 2| giovani non perdevano il santo timor di Dio e si toglievano, 3628 5| Non le dissi.~ ~Ebbi timore di non essere compresa.~ ~ 3629 16| notte, quando ogni cosa si tinge del pallor della luna, egli 3630 3| assiduo e operoso di telai e tintinnio di spole svelte e leggere.~ ~ 3631 16| quella sera, più del solito, tinto di buio l'animo mio, e sopra 3632 1| nuova educanda. Eccezionale tipo di uomo quel vostro ... 3633 5| cominciò furtivamente a tirargli la giacca perchè si tacesse.~ ~ ~ ~ 3634 2| ribattuto sillaba a quella sua tirata bonaria e petulante.~ ~Dentro 3635 4| significato morale, ne aveva tirato, con la semplice e terribile 3636 14| e lo scettico, che vuol toccare le piaghe di Cristo prima 3637 14| signore ingemmate, recanti la toga di seta e le rose di ammirazione 3638 2| affetti umili e devoti; mi toglieva da una scuola semplice e 3639 2| santo timor di Dio e si toglievano, con riverenza, il cappello 3640 8| teste insanguinate: Monti e Tognetti.~ ~ ~ ~Deh prete, non sia 3641 2| infuso d'erbe misteriose tolgono o ridanno l'amore – si erano, 3642 13| distinguo" d'un inqualificabile tolstoismo, voi potete fare del cerebralismo, 3643 11| ardita e selvaggia, che tolta dalla solitudine delle rupi 3644 9| giovanetto nostro a cui hanno tolto la madre e la casa e che 3645 15| Che risponde, con tono orgoglioso, a chi gli affida 3646 2| il frastuono del fiume torbido, grosso e minaccioso tra 3647 12| schiacciarono il mondo – torchi giganteschi arrossati di 3648 12| eroissimi dei massacri di Torino e di Firenze, osano proclamarsi 3649 4| una ragione.~ ~– Non ti tormentare; chiudi gli occhi e dormi.~ ~– 3650 7| voce della sua passione tormentosa.~ ~Noi trasalimmo in silenzio 3651 14| sonno del giusto. Nessun tormentoso sogno lo agita di notte; 3652 Pre| talora in singulto.~ ~Quando torneremo laggiù a risventolare la 3653 10| voce baritonale di "Maitre" Torres, pallido, enorme, tuona 3654 16| arditezza prodigiosa di reti, di torri, di guglie, di tentacoli, 3655 3| le vie strette, anguste, tortuose; attraverso i sentieri e 3656 8| in un'altra, – oh quanto torturante giornata! – in nome di due 3657 Pre| incognite del domani;~ ~Fra le torturanti voci del dolore;~ ~Quante 3658 7| domanda ci tremava dentro, ci torturava le labbra, eppure noi non 3659 2| O amore, che la vita mi torturi,~ ~Fra le tue braccia fammi 3660 5| ancora in quelle disperate "tournèes" senza riposo.~ ~Forse per 3661 2| frack e d'una tuba uscenti traballando da un'orgia notturna? Che 3662 2| scannatoio" aveva fatto trabalzare le donne e ammutolire gli 3663 2| turgide e sane a quella traboccante passione.~ ~Il passato... 3664 16| corridoi, di segrete, di trabocchetti, di caverne.~ ~ ~ ~Esilio! 3665 12| sono caduti, alfine, nel trabocchetto della più atroce e mordace 3666 1| dolorosi.~ ~E parve, quello, il trabocco dell'animo mio.~ ~ ~ ~Quando, 3667 8| quelle di cui non trovo traccia alcuna nel suo libro: "La 3668 6| quale due nomi erano stati tracciati, e mi ero unita agli amici 3669 8| occulta disperazione, che tradisse l'angoscia di tante ferite 3670 12| questa turba ignobile di trafficanti del biasimo e della lode 3671 16| lo scuote, lo afferra, lo trafigge, lo trasfigura, lo esalta, 3672 15| voi, che gli avete le ali trafitte, mentre egli vi accennava 3673 13| migliori compagni cadere trafitti nella terribile mischia: 3674 16| che sorge, il bel corpo trafitto si trasforma e si dissolve 3675 3| delle acque suonanti.~ ~ ~ ~Tralci di mortella e d'olivo.~ ~ 3676 9| uscita col volto misticamente tramutato.~ ~Non è più lei.~ ~È il 3677 16| notizia, e stetti immobile a trangugiare le vili, inutili lacrime, 3678 14| Dormono, adesso, sereni e tranquilli i suoi radiosi venti anni, 3679 8| meravigliata quella mesta tranquillità: quel miracolo di coraggio 3680 9| fanciulli e gli amanti ascoltano trasalendo e che, misteriosi cantori, 3681 7| passione tormentosa.~ ~Noi trasalimmo in silenzio con la stessa 3682 16| suggestione fra di noi, ed io trascinata da quell'onda di memorie 3683 6| la quale voi, uomini, vi trascinate a stento sotto un carico 3684 16| precipita, o Giove, il mio corpo trascinato da una violenza irresistibile 3685 16| afferra, lo trafigge, lo trasfigura, lo esalta, e lo strappa 3686 12| verso un sogno di riposo, si trasfonde sulle tele squisite ed originali 3687 1| apparire, di certo, del tutto trasformata. Tanto che qualcuna si lasciò 3688 15| passasse fra le vie d'un paese, trasformato in cimitero, senza vederne 3689 7| e impassibile a guardare trasognata l'angoscia insanabile del 3690 12| gentili, dalle mani pure e trasparenti, pare immortali la soavità 3691 3| rimetta un poco di luce e di trasparenza nelle mani.~ ~Si era fatto 3692 16| la ferrea volontà che lo trasporta lontano.~ ~Danzano, avvinte 3693 7| alle volte d'essere stata trasportata fra limpide fantasie di 3694 2| tutti i feriti erano stati trasportati, con pesanti autocarri, 3695 7| passioni e quei due volti trasumanati, a rilievo sulla immensità, 3696 2| immobilità più assoluta, trattenendo perfino il respiro, io avevo 3697 16| Stanca delle angustie, dei travagli, delle inquietudini della 3698 7| nulla perdere di esso, quel travaglioso palpito di terrore, che 3699 16| sospinge, ti ignora, ti travolge.~ ~ ~ ~Esilio! La povertà 3700 6| miei compagni, che spinti e travolti dalla tempesta, alla stessa 3701 2| pochi secondi, schiantato e travolto.~ ~Case, affetti, amori...~ ~ 3702 7| inchiodata come fantasma senza tregua, fra le memorie dello scomparso.~ ~ ~ ~ 3703 8| lacrime, io ricordo che ne tremai, perchè temetti che egli 3704 3| Le piccole mani dolorose tremarono fra le mie e dal bel volto 3705 1| mani sulle spalle. Pareva tremasse.~ ~Quella donna che mi aveva 3706 3| amarezza.~ ~Le sue labbra tremavano.~ ~"Maestra".~ ~Io le presi 3707 2| fronte regale sospettosa e tremebonda?~ ~Maestrina, giovane maestrina, 3708 12| Sarto ne rappresenta le tremende mischie di uomini foderati 3709 13| di qualunque discorso: il trèmito delle loro labbra che non 3710 7| Allora la terra fu scossa e tremò. I fondamenti dei suoi monti 3711 6| del supplizio, non hanno tremore di labbra sopra lo strazio 3712 7| capricciose ed ardite, e di tremule luci erranti nella notte, 3713 8| Che tu nudri la morte in trenta dì!~ ~ ~ ~Più tardi, durante 3714 2| Ma i nostri fratelli di Trento e di Trieste? Ma la patria? 3715 5| azzurre.~ ~La bella nave trepida e ansiosa, ansante amata 3716 15| raccolga attorno ad essi, nel trepidante istante che precede l'annunciato 3717 8| qua e là coi suoi gerani trepidi e odorosi. E su tutto quel 3718 8| improvvisamente in piedi, e gli tributarono il più ardente, il più spontaneo, 3719 2| fratelli di Trento e di Trieste? Ma la patria? obiettò timidamente 3720 3| con lo sguardo la nidiata trillante che già sulla via, obliosa 3721 16| ghermivi alcune, con piccoli trilli di gioia, per serbarle sul 3722 1| che cosa fare.~ ~Triste, tristissima, orribile cosa, pensavo, 3723 14| stomachevole gazzarra da trivio tutte le responsabilità, 3724 12| squillo alto e sonoro di trombe apocalittiche, colui che 3725 2| meglio fra quell'intrico di tronchi, di sbarre contorte, di 3726 8| pietosamente, affettuosamente quel troncone deforme di mano – la sola 3727 10| ancora verso i gradini del trono.~ ~ ~ ~Ed oggi, mentre vilissimi 3728 4| nascita?~ ~ ~ ~Al ritorno trovammo il collegio più cupo e più 3729 3| rinnovato impeto d'amore, trovandola tutta sola, e tutta sua.~ ~ 3730 16| creazioni artistiche, che non trovano riscontro ed eco alcuna 3731 14| giornata. La cella in cui trovasi a Regina Coeli è posta nel 3732 1| alfine la porta. Avrei ben trovata da sola la via per andarmene 3733 8| voce – "o voi tutti, che vi trovate in condizioni fisiche normali, 3734 13| anarchici ci saremmo alfine trovati d'accordo sulla valutazione 3735 10| pittoresca giubba medioevale, il trovatore de les oubliettes rouges, 3736 16| giorno dopo, allorchè più non trovavi le magiche stelline filanti; 3737 8| essere; quelle di cui non trovo traccia alcuna nel suo libro: " 3738 13| angoscia infinita che non ci trovò, purtroppo, tutti concordi 3739 14| le rose di ammirazione al truce difensore del più abietto 3740 16| mercato, dell'usura, del truogolo nel battistero, di materialismo 3741 12| feroce e accanito delle truppe imperiali e papali, e getta 3742 2| confronto d'un frack e d'una tuba uscenti traballando da un' 3743 16| un palpito ardito,~ ~Poi tuffarsi nell'onda dell'azzurro infinito.~ ~ 3744 4| tutto l'essere mio si fosse tuffato in un bagno di azzurro purificatore.~ ~ 3745 3| e deserta: il sole vi si tuffò con rinnovato impeto d'amore, 3746 2| corpi mutilati, lividi e tumefatti, riposavano in una profonda 3747 7| misteri: la terra con le sue tumultuose passioni e quei due volti 3748 | tuoi 3749 10| Torres, pallido, enorme, tuona e gronda e tempesta.~ ~È 3750 5| Comprese la ragione del mio turbamento quel giovane semplice e 3751 5| materna.~ ~Nulla ancora aveva turbato il loro spirito; nessuna 3752 10| immenso spasimo che cigola e turbina fra le mura di marmo e par 3753 16| poderosi, dentro i quali turbinano, tra sogni, avvenire e miraggi, 3754 4| quelle adolescenze precoci, turbinose e tempestose, piene di sogni, 3755 8| pescherecce, paranzelle rosse, turchine e arancioni, disperse, veli 3756 2| d'Abruzzo apriva le vene turgide e sane a quella traboccante 3757 9| Ecco l'invocazione a Turiddu, la suprema invocazione 3758 4| molto per l'anima del re. A turno, quindi, di due ore, noi 3759 14| Dumini – giuocano, oggi, la turpe commedia del disgusto e 3760 12| raccolto attorno a sè tutte le turpitudini del più abbietto e crudele 3761 3| ricolmi di fiori".~ ~"Gli uccelli hanno deposto i nidi dovunque".~ ~" 3762 1| S'apre la gabbia e un uccellino vola!"~ ~Allora una nidiata 3763 9| siete rientrati tra i vivi uccidendovi negli affannosi cantieri;~ ~ 3764 12| soldataccio del papa: Vile, tu uccidi un uomo morto!~ ~Giosuè 3765 2| con le fasce dei neonati uccidono lo spirito maligno nel corpo 3766 2| quattro volti... quasi tutti uguali – un capriccio di rughe 3767 2| tutto il mondo non sono ugualmente essi dei nostri fratelli? 3768 11| rifatta una bocca piccola, umida e corallina, col più sapiente 3769 10| intrigo d'un sotterraneo umido e nero.~ ~Piccolo caffè 3770 1| di libri e del corredino umile e povero sciupato dall'uso 3771 11| sarcasmo d'una vita che ti umilia e ti calpesta se sei povero; 3772 14| volpini che, guazzanti in una umiliante e spregevole ondata di servilismo 3773 7| avevano saputo vincere e umiliare, preferendole, senza ombra 3774 10| tirannia: ma non vogliono umiliarsi: nè dire motto di ravvedimento 3775 16| di miseria e di strazi, umiliati e avviliti dalla incapacità 3776 6| sotto un carico di pesanti umiliazioni.~ ~ ~ ~"Se dovremo morire, 3777 | une 3778 9| eseguendo una strana rapsodia ungherese raccolta dal tormento dei 3779 9| Russia, dalla Polonia, dall'Ungheria; uomini senza nome, uomini 3780 8| avevano fino allora parlato unicamente alle oscurità delle notti, 3781 4| avesse indossato la stessa uniforme di severo dolore.~ ~Poi 3782 6| O mia sorella luce, che unisci con i tuoi raggi la terra, 3783 6| stati tracciati, e mi ero unita agli amici che si stringevano 3784 14| sa che vicini o lontani, uniti o dispersi, i suoi compagni 3785 12| acre ed arcigna~ ~ ~ ~si è unito a questo insulto, a questa 3786 12| incarna e riflette lo spirito universalista di quei tempi: l'uomo cittadino 3787 11| tratti un silenzio carico d'uragano si faceva nell'aula satura 3788 Pre| reazionario – appare più urgente che mai la necessità di 3789 2| guerra...~ ~– Satanasso!... urlarono le donne, avvicinando alle 3790 2| straziante dei sepolti e l'urlìo interminabile del bestiame. 3791 16| sciama, che vocia, che ti urta, ti sospinge, ti ignora, 3792 14| astuzie del proprio ingegno, usati a difendere le opinioni 3793 2| d'un frack e d'una tuba uscenti traballando da un'orgia 3794 8| niun salvo a l'aure pure uscì;~ ~Polifemo cristian, deh 3795 4| lavò tutta l'anima mia! Io uscii da quella lettura rinnovellata 3796 9| di martello, ed essa ne è uscita col volto misticamente tramutato.~ ~ 3797 15| dei caduti, che pare sieno usciti d'improvviso, getto di fiori, 3798 11| mentre il suo gorgheggio d'usignuolo è abbrunato d'un tratto 3799 1| umile e povero sciupato dall'uso e dagli anni!~ ~ ~ ~Il deputato 3800 16| frode, del mercato, dell'usura, del truogolo nel battistero, 3801 2| calamità sociali; è la mano usuraia tesa alla sventura, per 3802 4| RICORDI~ ~ ~ ~ ~Si era alle vacanze estive. Noi, dieci o dodici 3803 16| di ogni carezza; ma non vacilla, nè si turba la ferrea volontà 3804 7| virtù del dolore, avessero vacillato, o li avessero traditi, 3805 14| tutte le fatue chimere e le vacue illusioni che non danno 3806 12| l'immenso ed il nulla; il vacuo ed il grandioso; l'eroico 3807 14| dove guizza l'amore e dove vaga il piacere gli ha gettato 3808 4| era il re? Io ne sapevo vagamente qualcosa per i ritratti 3809 5| quella giornata di sogno: vagando essa stessa come sogno lungo 3810 10| davanti all'ombra della morte vagante a tratti sui banchi dei 3811 11| sospeso d'una moltitudine: un vagare di fantasmi e di memorie: 3812 13| della elettricità dispersa. Vagava inafferrabile il volto della 3813 12| di Assisi, dove par che vaghi ancora, nelle notti di pace, 3814 1| per mesi e mesi, sotto una valanga di lettere... "Dovevate 3815 16| intimità dell'essere, che vali ancora qualcosa; che sei 3816 7| dolore per curvare un uomo valido e sano, e plasmargli, in 3817 1| sola, con quella piccola valigia a fianco...~ ~Piena di libri 3818 9| prima di disperdersi nelle vallate profonde.~ ~Che sia il volto 3819 2| rocce, le boscaglie e le valli?~ ~Questa carità dalla maschera 3820 5| allora?~ ~Ed infatti che valore ha essa quando tutto si 3821 12| distanza, gli espugnatori valorosi e invincibili di città e 3822 16| fossero pieni di lacrime e di vampe.~ ~– Necessita l'eroismo, 3823 16| ogni parola deve sembrargli vana.~ ~Mi faceva bene, fra tante 3824 2| inconfessabili e smoderati fini di vanagloria, di pubblicità, di arrivismo 3825 12| di questo grande, essi, i vandali briachi del Lungotevere 3826 3| solo con la terra e con la vanga!~ ~Come più disfatta di 3827 2| arrestò d'un tratto, e dal vano della porta, la donna domandò 3828 12| grandioso, essi, oggi, osano vantarsi i realizzatori; essi, che 3829 16| trasforma e si dissolve in vapori sanguigni.~ ~ ~ ~Vivere 3830 4| libri che erano riusciti a varcare furtivamente la cinta del 3831 15| pugnali, egli si aprirà un varco sottile, per affrontare, 3832 12| Osserva come tutti in varie forme~ ~Hanno per capo una 3833 16| circonda, così estraneo, così vario, così mutevole. Mondo tanto 3834 13| anima infantile. Ma ahimè! i variopinti, minuscoli castelli e i 3835 | ve 3836 2| e di ginestra.~ ~Alcune vecchie comari – quelle che con 3837 1| E allora ho fatto io le veci del vostro tutore. Ho parlato 3838 12| nausea ed il ribrezzo~ ~Al veder non ti fa troppo ritegno,~ ~ 3839 16| memorie eroiche credetti di vederla rivivere nei grandi occhi 3840 2| erano là, sul poggiòlo, per vedermi ancora fino all'ultima svolta.~ ~ 3841 15| trasformato in cimitero, senza vederne le tombe e le croci.~ ~Senza 3842 2| vigilia del matrimonio... vederselo ridotto così il suo fidanzato... 3843 Pre| circostanze hanno imposto vedesse la luce proprio quando – 3844 6| Avrei voluto che tutti vedessero quello che vedevo io.~ ~ 3845 3| amari che già sentivano e vedevano la vita, con la bocca senza 3846 4| da un edificio pubblico, vediamo sventolare una bandiera 3847 3| alla processione stasera mi vedrai con tanti fiori bianchi 3848 Pre| che essa la propizia.~ ~Vedremo ora se il paese dove per 3849 15| barricata.~ ~È lui. E voi lo vedrete.~ ~Perchè anche domani, 3850 9| attorno a questo improvviso e veemente rovescio di ricordi.~ ~Bene... 3851 9| vedere, quella sera, dei Veglianti fedeli e sublimi in attesa 3852 15| Magnifico e sublime, quel bianco vegliardo, arrovesciato da una scarica 3853 4| profumata. Di giorno avremmo vegliato noi: di notte le assistenti.~ ~ 3854 7| solenne volto di Luisa Michel, vegliava adesso lungo le rive pensose 3855 7| animati, se dopo sette anni di veglie accanto al fiato grosso 3856 5| fondendo, e grosse lacrime mi velarono gli occhi.~ ~Comprese la 3857 11| presidente: aggressive e velenose le interruzioni del pubblico 3858 2| di broccato, il busto di velluto, in rabeschi d'oro, d'argento 3859 10| con la più disinvolta e veloce e noncurante volubilità 3860 13| cominciato ad effettuarsi con velocità progressiva.~ ~Era un momento 3861 9| ristagno o palude; ma è vena limpida e tersa d'acqua 3862 15| domani, pusillanimi giullari venali;~ ~ ~ ~E l'avrete un cordone 3863 10| giovani e laceri poeti che vendono ad un pubblico compiacente, 3864 2| terra d'Abruzzo apriva le vene turgide e sane a quella 3865 2| voce calda e melodiosa, venente da lontano, si sfioccò in 3866 10| voce gli trema – dell'uomo venerando e canuto che per la prima 3867 | venisse 3868 1| quando non avrete compiuto i ventuno anni... Ma impossibile, 3869 8| Deh prete, non sia ver che dal tuo nero~ ~Antro 3870 3| piccole case profumate di verbena.~ ~Ampi e fulgenti focolari 3871 16| altro, fissi i grandi occhi verdemare alle stelle che si spegnevano 3872 2| cose belle e tante cose vere, Maria Filippa ... Se voi 3873 5| strana, un sentimento di vergogna per avere le braccia cariche 3874 13| amore e sulla giustizia? Verissimo. Ma se compagni, se amici 3875 6| tutta ravvolta in una nube vermiglia, aveva saputo superbamente 3876 | verrai 3877 | verrò 3878 2| è agli sgoccioli. Volete versarvi del petrolio?~ ~– Se fossi 3879 12| forme~ ~Hanno per capo una vescica enorme.~ ~ ~ ~Se la visione 3880 9| della fontana, nell'ora del vespro, per domandare alle selve 3881 16| della Libertà, menzogna vestita di luci, attenua sempre 3882 16| strido dell'aquila sulla vetta possente: il mugolio dei 3883 1| nella carrozza, il vecchio vetturino schioccò la frusta cantando 3884 6| curvi di stanchezza;~ ~I viandanti profondi, assetati di sorgenti;~ ~ 3885 9| Aveva fatto sentire tutta la vibrazione impetuosa ed umana dell' 3886 7| ringhiava di sdegno nei vicoli sudici e tetri; implorava 3887 12| ASINELLA~ ~Dante vid'io levar la giovine fronte 3888 14| mandante;~ ~Allorchè si videro rinchiusi in una cella nuda, 3889 | Vieni 3890 1| il primo, la maestrina di Vieri".~ ~Quel "povera figliuola" 3891 8| famigliari chini premurosi e vigili su di lui.~ ~Dove era il 3892 2| tanti anni d'amore... alla vigilia del matrimonio... vederselo 3893 12| simbolo della ferocia e della vigliaccheria!...~ ~E di questi due nomi, 3894 2| giovinezza di salute e di vigore, carica di sogni e di promesse, 3895 13| succhi: non si nutre di vigorosa linfa: non respira e non 3896 16| amato; questo padre sano e vigoroso; questo giovane bello e 3897 10| trono.~ ~ ~ ~Ed oggi, mentre vilissimi gazzettieri protestano contro 3898 2| Basilicata nel 1930).~ ~ ~ ~Il villaggio si era tutto raccolto e 3899 8| monti,~ ~Ne' piani e per le ville...~ ~ ~Appena Ottorino Manni 3900 13| più tentennato davanti al vim vi repellere – respingere 3901 2| di paglia, di canne, di vimini, di calce; e intelaiature 3902 5| forza misteriosa, che ti vince e ti fa piegare la fronte?~ ~ 3903 7| purissimi eroi avevano saputo vincere e umiliare, preferendole, 3904 12| guerriero.~ ~E Leonardo da Vinci, con la potenza dei sapienti 3905 16| giustizia non è il vinto; ma il vincitore.~ ~– Bene, bene... plaudirono 3906 16| del monte; tutta questa violenta, oppressa passione di anime, 3907 16| uno scrosciare d'acque violenti e rabbiose: una montagna 3908 16| sole e di silenzio.~ ~Quei viottoli segreti e tortuosi tra la 3909 10| ieri sera ha mandato in visibilio i frequentatori della sua 3910 13| cavalleresco biglietto da visita, un riparo salta all'aria, 3911 12| generoso; di questo eroe che visse in modestia, in umiltà, 3912 9| l'ambascia della sventura vissuta ha dato un'altra voce, ha 3913 14| terribili cose vedute e vissute all'alba della sua giovinezza.~ ~" 3914 16| strade rifulgenti d'ogni più vistosa e abbacinante ricchezza; 3915 9| ognuno ascolta, con occhi vitrei, l'altra persona che dentro 3916 14| a faccia con lo sguardo vitreo del povero morto deturpato;~ ~ 3917 13| sua giovane sposa rimasta vittima dell'esplosione; io che 3918 13| notizie che venivano da San Vittore, il vecchio carcere di Milano, 3919 4| nella tua vita, e che pur vivendo così lontano da te è sempre 3920 2| intero; senza mezzi, senza viveri, senza risorse; incatenati 3921 9| fra quei pallidi visi che vivevano adesso nel grembo delle 3922 7| fra le nubi, dove da anni vivevo in solitudine rotto il cuore 3923 6| tutta rischiarata oggi dalla vivida luce di queste due fulgide 3924 3| nelle sue ferite tutte le vivide luci accese per lui dai 3925 16| mutevole, che sciama, che vocia, che ti urta, ti sospinge, 3926 16| bava, di sangue e di fango, vògano e rèmano da anni, credendosi 3927 | Vogliamo 3928 1| la gabbia e un uccellino vola!"~ ~Allora una nidiata di 3929 10| parole: non imagini non volate oratorie, ma prove: ma date: 3930 3| Quando potremo liberamente volere, ed essere qualcuno, ed 3931 | Volete 3932 1| quelle parole? Perchè la volgarità di quell'ennesima discussione? 3933 12| Perciò mentre Ariosto volge le spalle a quella assordante 3934 5| un agonizzante: quando ti volgi indietro e conti un altro 3935 3| si lanciava in piccoli voli fra l'azzurro senza confine.~ ~ 3936 14| sciacalli circospetti e volpini che, guazzanti in una umiliante 3937 2| sfasciarsi ed il crollare della vòlta a crociera: infine il silenzio 3938 12| con la bocca dalla linea voltairiana;~ ~Istrioni, buffoni e speculatori 3939 15| tripudio d'aprile.~ ~ ~ ~Un volteggiare d'aquilotto sicuro sulle 3940 10| disinvolta e veloce e noncurante volubilità delle cose.~ ~A sinistra 3941 4| capitarono fra le mani i volumi di Ada Negri.~ ~Oh! l'orizzonte 3942 16| Ecco la vera, intensa voluttà della mente,~ ~Ecco il desio 3943 16| lusinghe di Parigi, che voluttuosa ammaliatrice ridente, sfolgorerà, 3944 7| avevano preso e dato il sapore voluttuoso della vita.~ ~ ~ ~Chè basta 3945 11| inutile o dannoso, nella voragine dei turbini nuovi.~ ~Via... 3946 11| sventure, di mortali cadute, di voragini spaventose, di folli smarrimenti, 3947 | vorrà 3948 | vorrebbe 3949 | vorrei 3950 13| vendicatore!~ ~Dunque voi vorreste solamente l'estetico e classico 3951 2| Eppure... con rispetto a vossignoria, maestra, intervenne la 3952 12| Ferrucci raccoglie questo voto sacrato, e si getta nel 3953 4| figliuoli dispersi: una casa vuota: una bambina rinchiusa in 3954 3| intero paese pareva si fosse vuotato di tutta l'anima sua e l' 3955 10| tasche sdrucite, povere e vuote: a destra giovani e laceri 3956 15| ADOLESCENZA LUMINOSA~ ~(Anteo Zamboni)~ ~ ~"Chi ama il proprio 3957 9| nomadi, dal mistero degli zingari?~ ~Forse perchè i frequentatori 3958 2| gente!~ ~ ~ ~Il rumore degli zoccoli pesanti si arrestò d'un 3959 3| fanno risentire d'essere una zolla della terra, perchè tu possa,