Cap.

 1    2| grande città, frequentando la gente intellettuale, avrebbe trovato
 2    5|       poi scusate; mo' che la gente soffre la fame e muore in
 3    7| soffitto, dal pavimento.~ ~La gente atterrita diceva: «Ma da
 4    7|    poi c'erano scorribande di gente. Beatus si rifugiò nella
 5    7|     quella bugia e placava la gente era degno di ammirazione.
 6    7|   così? si è fatta morire più gente che non fosse necessario?»,
 7    8|  altri napoletani, bravissima gente, del resto, siete di una
 8    8|      lampadine azzurre: ma la gente lo stesso camminava la notte,
 9    8|      servono pel tabacco alla gente di mare.~ ~Beatus Renatus
10    9|     sobborgo della città, era gente che lavorava. Facevano gabbioni
11    9| pazzerello, bizzarro.~ ~Buona gente in Romagna a dare ascolto,
12    9|       potuto parlare a quella gente del mistero del cuore e
13   10|    mandavano di buon grado la gente al paradiso, Voltaire faceva
14   11|  soldati passavano muti, e la gente del popolo che si veniva
15   11|       che quelle parole della gente dovessero essere intese,
16   15|     con l'alito, così si vide gente girare con la maschera di
17   15|      più e lei piangeva.~ ~La gente si fermava e diceva: «Cos'
18   17|   partita l'umanità; e quella gente così splendente rappresentava
19   17|    con dolcezza.~ ~Tra quella gente seduta, e la folla che passava
20   20|     fu e come dimentico della gente e del tempo, si inginocchiò
21   20|      entrato, ma passò tra la gente con bella maestà senza fare
22   22| cantilene delle preghiere, la gente pareva si vergognasse dell'
23   24|    tutto illuminato: tutta la gente.~ ~Entrò in un caffè per
24   24|   grandi sale, tutte piene di gente: i lampadari elettrici rovesciavano
25   24|      da emiplegia. Ebbene: la gente non dice più: «Sua Eccellenza
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