Cap.

 1    2|    Ambrogino sentì gli occhi del vecchio, come una luce non usata,
 2    2|  percorrergli sopra. La voce del vecchio mutò intonazione, un’intonazione
 3    2|      sentiva ancora l’occhio del vecchio, chiaro sotto le ispide
 4    2|          che basti? – domandò il vecchio.~ ~– A me mi pare tanto –
 5    2|          Non vede che è un libro vecchio? tutto mitragliato.~ ~–
 6    2|            che un libro perché è vecchio sia pari a un vestito vecchio?
 7    2|    vecchio sia pari a un vestito vecchio? Un libro nuovo di fabbrica
 8    2|          nasetto di falco; ma il vecchio prese uno di quei fogli
 9    2|         in agiografia – disse il vecchio –. Questa è l’insegna dello
10    2|          i cocci sono miei.~ ~Il vecchio guardò quel ragazzo con
11    2| portinaia:~ ~– Con chi vive quel vecchio?~ ~– Solo, e non parla con
12    3|        lo sa lui, con quel libro vecchio, di chi era composta la
13    3|          suo scettro.~ ~Disse il vecchio:~ ~– Vieni, vieni pure,
14    4|        Ambrogino.~ ~La testa del vecchio cadde giù. La rialzò lentamente
15    5|           Marcello –, insisté il vecchio –. Senti che nome! È uno
16    6|          inteso nominare? Era un vecchio giusto e rispettabile che
17    6|          decima legione».~ ~E il vecchio continuava:~ ~– Ma io ti
18    7|     vedeva soltanto la testa del vecchio che girava; e diceva fra
19   11|        Al loro apparire, dice il vecchio Omero, «si sciolgono, si
20   13|        usava Omero. Ma dove quel vecchio cieco si è portato il suo
21   19|    calice lo troveraidisse il vecchio – ma non così il vino.~ ~–
22   19|   pròpere novae –, così disse il vecchio; e guardava il fremere rosso
23   19|          Vercingetorix.~ ~ ~ ~Il vecchio guardava contro il cielo
24   20|          novant’anni come il mio vecchio genitore. Perché vuoi parlare
25   20|       furono quei due uomini, il vecchio cominciò a paventare non
26   21|         anche lui così.~ ~Era un vecchio signore magro, lungo, lungo,
27   21|       lui era in compagnia di un vecchio: in compagnia di fole e
28   23|        sente più. Ma stolto è il vecchio che perché lui più non sente,
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