Cap.

 1    1|         del saluto romano, che la gente non consuma il cappello;
 2    1|          formata di «transpadani, gente sana, forte e non degenerata,
 3    1|          Ferrara che è  sul Po, gente in gamba e di buon’aria.
 4    6|        innocenti bambine: e se la gente non se ne ricorda più, è
 5    7|       arrivare il tempo quando la gente si domanderà: Come si faceva
 6    8|          fu e sempre sarà di ogni gente.~ ~Il primo posto in Francia
 7    8|         stipavano di uomini vivi, gente nefaria; e in mancanza di
 8    8|         terra lieta, e lieta è la gente, e beve il vino d’Ampuis,
 9    8|         in loro lingua vuol dire «gente di guerra», e «guerra» è
10    9|          dire gli svizzeri: brava gente che in tutti i tempi di
11   10|     vedeva venir giù tutta quella gente germanica dalle cerule pupille,
12   10|          cerule pupille, e quella gente gialla dalle pupille storte,
13   13|         indorava le foreste, e la gente degli Edui salutava Cesare
14   16|         Dei; e le donne della sua gente, traendo le sorti magiche,
15   18| frombolieri, e balestrieri, tutta gente gallica, e li aveva allargati
16   21|          con tante porte, e tanta gente che saliva, che scendeva,
17   21|           affacciava e annunciava gente, il volto di colui ritornava
18   21|     faccia di prima, e disse alla gente che aspettava: – Avanti
19   21|    Ambrogino vedeva passare tutta gente ordinata, tutta bella società,
20   22|          che arriva.~ ~«Con tanta gente? Allora non più volentieri»
21   22|     Cesare per mare, tutta quella gente lo seguiva per terra lassù.~ ~
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