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Alfredo Panzini Legione decima Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Cap.
4004 15| cavalli, cavalcano urlando: Urrah! Sono in due per ogni cavallo; 4005 19| erano nemici mortali e si usarono cortesia; generalmente parlando, 4006 2| vecchio, come una luce non usata, percorrergli sopra. La 4007 21| chi tocca.~ ~ ~ ~Ambrogino uscì da quelli uffici con passo 4008 21| grande palazzo con tanti uscieri, e tutti quei corridoi con 4009 15| li ha scontrati, ma ne è uscita con grave danno.~ ~A tratti, 4010 19| È ammirabile! Appena uscito dal vitreo suo carcere, 4011 11| i popoli della Provenza! Usi, costumi, leggi, religione 4012 16| passeggiavano le chimere; un usignolo canta. E una canzone di 4013 | usque 4014 | V 4015 18| Cesare ora osserva quel vacillamento. È formidabile, e lento. 4016 18| maggiore. Questo comincia a vacillare.~ ~Sanguinante è Ariovisto: 4017 9| balzare a cavallo.~ ~«Quo vadis, Caesar?», domandarono.~ ~« 4018 15| volanti e li portano nel Valalla.~ ~Così Cesare può vedere 4019 8| spostavano col fragore delle valanghe. Ora puoi accendere la tua 4020 13| et frater tuus hodie bene valemus, cras manet alta mente repostum. 4021 15| ammazzò tutti.~ ~E il duca Valentino, benché fosse figlio di 4022 15| fiducia che si chiamava Valerio Procillo «col quale i germani 4023 13| Marce Tulli, amice mi, si vales bene est; «io e il fratel 4024 20| libre d’argento, che allora valeva assai. Oh, non per sé e 4025 20| assegnati che in Francia non valevano una cicca, nella ricchezza 4026 23| è una consacrazione che valicò il tempo e le terre. Chi 4027 21| anche tu! Tutti! Come nella valle di Giosafatte.~ ~ E cominciò 4028 24| perché ami le cose belle e valorose. Superstizioni, fole, chimere 4029 4| tal conio che sono state valutate, svalutate, tosate, falsate, 4030 1| Già che gli affari van da maledetto, se ti metti 4031 6| del mondo intero. Non fu vana etichetta senatus populusque 4032 20| professore si riscosse dal suo vaneggiamento.~ ~– Oh, anime di gelo –, 4033 13| di grano, una sega, una vanga, una scure, una pentola, 4034 11| quale sa non soltanto arare, vangare, ma potare, fare innesti, 4035 15| domato il demonio della vanità. Cesare sta fuori del panteon 4036 5| statura, rossicci, mobili, vanitosi, con tante collane e braccialetti 4037 6| Figli della libertà, essi si vantano con Armodio ed Aristogitone, 4038 19| Tu, come traspadano, puoi vantare il lambrusco, vino allegro 4039 24| vedeva il mare. Battelli a vapore non c’erano a turbare il 4040 11| dei Germani che avevano varcato il Reno come Ariovisto; 4041 9| monti del Giura uno stretto varco, e per tal modo entravano 4042 4| dei tiranni ha avuto poche variazioni dal tempo di Pisistrato 4043 18| siccome quei palvesi erano variopinti, così parevano un embricato 4044 21| chimere, or giganti, or vascelli che vanno di conserto. Un 4045 4| quel quarto piano erano vasetti di erbe odorose, come maggiorana 4046 6| mangiavan loro semplici cibi in vasi di coccio, stavano al sole, 4047 14| e la sua patria era più vasta della grande Roma. Spesso 4048 7| grande amministrazione, con vasti affari, con molti interessi, 4049 20| veder portar via il tesoro, vàttene di qua». E poi disse ancora: « 4050 21| bianche come tentacoli.~ ~– Veda un po’ se me la può accomodare, – 4051 17| quando si alza la luna, e si «vedea per l’ampia oscurità scintille 4052 2| o era distratto perché vedendo Ambrogino calar giù con 4053 19| Muse, che diresti tu se vedessi qui, fra noi, agitare il 4054 22| scogliera non era deserta. Si vedevan trascorrere criniere di 4055 24| ricordo del rito che io vedevo quando mia madre mi conduceva 4056 23| leggi e senza spada; ma vèdilo là che piega la testa sotto 4057 22| vento si movièno». E una vedovella si fa davanti all’imperatore 4058 12| disse Cesare.~ ~«Noi non vedremo più le nostre case, i nostri 4059 11| francesi, che li avevan veduti da presso, dichiaravano 4060 17| Og e Magog. Ne parlano i veggenti della Bibbia. Non ti fidare 4061 15| possono la notte riposare. Vegliano su gli spalti il giorno 4062 11| è «fortemente commosso», vehementer commotus. Sente per prima 4063 7| corpo appariva lucido perché velato soltanto da una trasparente 4064 22| origine mediterranea. Erano vele triangolari che si allacciavano 4065 22| aristocratiche?~ ~ ~ ~Cesare veleggiava avanti con le belle triremi 4066 24| il cardellino che dà il veleno ai figliuoli ingabbiati: 4067 18| esercito con gli ausiliari, coi vèliti in lieve armatura; e frombolieri, 4068 3| aveva sofferto di qualche velleità di scrittore e aveva stampato 4069 17| lì in mezzo: sventola un vello di seta, un bioccolo di 4070 21| scolorite viole erano dietro il velo del ritratto), le abbiamo 4071 3| che lei non mi ha voluto vendere.~ ~Il vecchietto stralunò 4072 15| quella guerra: forse non lo vendicherà nemmeno come vendicò Attilio 4073 15| vendicherà nemmeno come vendicò Attilio Règolo.~ ~Quante 4074 3| merita occuparsi: io te li vendo per quello che li ho comprati 4075 19| spada», oppure: « taglia le vene, e fa andar libera la mia 4076 11| bandiere, perché nulla è più venerabile che la maestà delle bandiere: 4077 11| delle bandiere: nihil est venerabilius signorum maiestate militibus.~ ~ 4078 7| nascondeva il Nilo il suo capo venerando? Dopo i viaggi di Burton 4079 6| quasi odiarli per troppa venerazione.~ ~Sai quanti Dei c’erano, 4080 5| le bandiere delle navi di Venezia.~ ~Ci poteva essere qualche 4081 20| disse:~ ~– È una spinetta veneziana che fa: ci, ci. Guarda che 4082 | Venga 4083 9| bollettino delle tre parole: «veni, vidi, vici», non era stato 4084 | venir 4085 | venisse 4086 | venissi 4087 | venivano 4088 21| ragazzo come lei –, diceva «Vent’anni! Il suo professore d’ 4089 13| cavallerie si stendevano a ventaglio, e le avanguardie e le retroguardie 4090 22| che aveva una gran flotta. Ventinove corazzate andarono in fondo 4091 15| ha con sé? Sei legioni. Ventiquattro mila fanti; che dovevano 4092 24| mostrò a Vercingetorix le ventitré pugnalate che aveva ricevuto 4093 7| penisole, dicendo: «Salve, o venusta Sirmio».~ ~Babilonia che 4094 | venuti 4095 20| Sequestrum? Antica parola del verbo sequi, che vuol dire «seguire», 4096 4| mediterranei condiscono con la verde oliva, mentre gli uomini 4097 22| Mani, faccia, sono tutti verde-celeste.~ ~Che dirai tu, Ambrogino, 4098 21| dire cose che sono mica vere?~ ~Prese un tono allegro 4099 19| Vercingetorix si arrende, Vereingetorix deditur. Voi, X legio, eravate 4100 1| nome di tubi di stufa, e si vergognano dei loro splendori. Insomma, 4101 17| credere i nobili fantasmi più veri del vero.~ ~Qui noi non 4102 2| fortes et boni. Ciò non si verifica sempre, ma come regola generale, 4103 2| di ferro dei ballatoi, la vernice delle finestre attraverso 4104 | verrò 4105 19| conservazione del vino.~ ~– Versa, o ragazzo, in onore della 4106 24| ritornello:~ ~ ~ ~Coupo santo e versanto.~ ~ ~ ~Allora compresi che 4107 18| battaglie romane: hostes terga verterunt: «i nemici voltarono le 4108 11| città che allora si chiamava Vesontio, oggi si chiama Besançon. 4109 21| Carlo Magno, le aquile, i vessilliferi e anche la sua decima legione 4110 22| aquila d’oro non era soltanto vessillo di conquista.~ ~Le vuoi 4111 19| depone la corazza di ferro e veste la clamide romana; calzò 4112 12| pianse, e si strappò le vesti. Aveva intorno in quella 4113 22| cavalli e ai suoi guerrieri di vestirsi di turchino.~ ~Cesare attese 4114 17| fidare se oggi Og e Magog vestono alla europea!~ ~Come fosse 4115 12| accampamenti, e vede ufficiali veterani che stanno taciturni sotto 4116 3| della verità e non nelle vetrine della vanagloria.~ ~ ~ ~ 4117 15| convogli sono assaliti, le vettovaglie disperse, gli Edui uccisi: 4118 17| Il genio della guerra viaggia il mondo più dell’ebreo 4119 Pre| noi non abbiamo bisogno di viaggiare il mondo per tutto vedere.~ ~ 4120 7| fatto questo Cesare? Aveva viaggiato in oriente, aveva studiato 4121 9| per via la pietà, e quel viandante ferito che la incontrò, 4122 7| metteremo in disordine, cioè, viceversa: prima in disordine, poi 4123 9| tre parole: «veni, vidi, vici», non era stato scritto 4124 11| epigrafe suona così: invictis victi victuris: «i vinti agli 4125 11| suona così: invictis victi victuris: «i vinti agli invincibili 4126 23| mi soffermo spesso su le vie del Rubicone, un fiume irrisorio, 4127 23| voglia di raccontare, mi vien malinconia e non ti so dire 4128 4| Parigi, Londra, Berlino, Vienna.~ ~– E Milano! – aggiunse 4129 4| quel re non fu un’operetta viennese! Ma non stiamo qui dentro 4130 7| Giapeto? perché vai dove ti fu vietato dagli Dei?»~ ~E quando gli 4131 20| ritornerai e nessuno ti vieterà la libertà di parlare come 4132 6| guerra, stato necessario e vigilante.~ ~Non c’è bisogno di ricorrere 4133 6| in pace e in guerra erano vigilanti; l’uno aiutava l’altro; 4134 22| in latino: sit adulescens vigilantibus oculis, recta cervice, lato 4135 24| emblema antico di Francia, la vigile allodola che è molto gentile, 4136 12| quegli ufficiali del loro vil cuore in cui erano caduti: 4137 20| ti gioverebbe? Dentro c’è vile materia. Ma non leggerli 4138 11| genti. Sono cento pagi, o villaggi svevi che si sono mossi, 4139 11| civili si prende il nome di «villano!».~ ~Cesare sta nella tenda. 4140 24| coppa~ ~Che trabocca~ ~Di vin puro~ ~E di speranza,~ ~ 4141 11| invincibili i quali, un dì, vinceranno».~ ~Qui il professore chinò 4142 8| così che sarà più facile vincerli con l’insegnare a loro i 4143 19| tardi col nome di Arminio, vindex germani nominis Arminius; 4144 2| in volgare, stampato in Vinegia all’insegna dell’Anzolo 4145 2| di attenti, e per questo vinsero la battaglia delle Termopili.~ ~ 4146 6| Popolo fine, profumato di viola, dolce nelle parole come 4147 19| della vittoria fu alquanto violenta. Ma poi nei secoli di poi, 4148 24| abbassando la mano con violenza come desse una mazzata. 4149 19| ottimo vino, che odora di violette, agli Dei Mani di Ariovisto. 4150 23| georgico, come Orazio e Virgilio; e questa cosa molto mi 4151 8| per infettare la nemica e virtuosa Germania?~ ~Io non credo 4152 8| lui è denso di sentenze virtuose. Mi piacevano tanto quelle 4153 6| patriarchi erano terribilmente «virtuosi», cioè forti sino alla prepotenza; 4154 15| discreto e saggio, summa virtute. Oltre a ciò, costui si 4155 19| catarsi, di purificazione, di visioni trasfigurate, fuori dell’ 4156 22| sarebbe venuto a fargli una visita.~ ~Quel re si chiamava Cassiovelauno, 4157 19| il demonio veniva a far visite.~ ~Ti prego: eleviamo il 4158 1| ha fatte mai: è anche un viso gentile per un cappellaio; 4159 19| Roland.~ ~Invano dopo Cesare visse Germanico: la Selva Nera 4160 17| nobili quercie per secoli vissero sovrane, stormendo ai venti 4161 22| bellissimo vedere.~ ~– Le ha viste lei? – domandò Ambrogino.~ ~– 4162 11| fare innesti, estrae i vitelli dalle giovenche se occorre: 4163 3| aperto.~ ~Quando si vede un vitellino, un puledrino, anche un 4164 19| ammirabile! Appena uscito dal vitreo suo carcere, canta l’inno 4165 9| alcuna di quelle strepitose vittorie che stupirono il mondo, 4166 17| nome di Cesare corse, ombra vittoriosa, tutta la Francia.~ ~E a 4167 11| l’anima.~ ~Alessandro, il vittorioso, non tornò indietro dall’ 4168 16| gli fosse interclusa la vittuaglia».~ ~Cesare dunque assalì, 4169 17| nastro era una volta di vivaci colori; ma dopo il 1870 4170 13| impedimenta, i carri, i vivandieri, i portatori. Naturalmente 4171 24| manto e dicono in latino: vivat rex magnae Britanniae et 4172 6| stavano al sole, e così vivendo, generavano con letizia: 4173 11| odio agli Dei; e l’orme dei viventi fuggiva. Guardati bene, 4174 15| impauriti, non porteranno più viveri al campo romano.~ ~Questa 4175 3| scarso rendimento», ed ora viveva, come Dio voleva, con qualche 4176 19| imperiale dell’aquila: «libertà vo cercando che è sì cara, 4177 15| cupo tramestio, grida e voci si levano dal campo di Ariovisto. 4178 22| infelici, incitava alla gran voga, dentro bordo doveva parere 4179 | vogliano 4180 | Volevi 4181 2| Julio Cesare tradotti in volgare, stampato in Vinegia all’ 4182 20| ovvero con penna di cigno, volgarmente detta di oca. Spezzato è 4183 18| sasso, cioè stupefatto. Si volge ai suoi fedeli e domanda: « 4184 23| erano attorno a lui, a lui volgevano gli occhi luminosi e dicevano: « 4185 7| esclamò: «Si dice che Cesare voli!»~ ~Per conquistare la Gallia, 4186 | vollero 4187 2| disse, ma ho mica tempo. – E voltandosi appena, gli parve che il 4188 18| più che nelle moderne non voltare le spalle. Chi non voltava 4189 18| terga verterunt: «i nemici voltarono le spalle».~ ~Cesare ordinò 4190 18| voltare le spalle. Chi non voltava le spalle, aveva molte probabilità 4191 10| Ariovisto: dice che sono volubili, facili all’entusiasmo, 4192 | voluto 4193 19| attorno a Roma. Altri barbari vomita la Selva Nera, e la landa 4194 6| alla schiuma del latte che vomitava dal pentolino.~ ~– Ma chiuda 4195 | vorrebbe 4196 | vos 4197 | vostra 4198 9| fortificare i passi più vulnerabili di quella gola. E la legione, 4199 1| di andare in giro a testa vuota; oppure sia il cupolino 4200 16| è la nuova fede che è il vuoto della fede.~ ~Ma invincibili 4201 14| Svevi non temono che il dio Wotan. E tu chi sei? cosa sei 4202 | XIV 4203 | XIX 4204 | XV 4205 | XVI 4206 | XVII 4207 | XVIII 4208 20| ~ ~XX SEQUESTRO~ ~IN quel punto 4209 21| ~ ~XXI LE BUGIE DI AMBROGINO~ ~ 4210 22| ~ ~XXII LA CONQUISTA DELL’INGHILTERRA 4211 23| ~ ~XXIII LA STELLA DI CESARE~ ~Io 4212 24| ~ ~XXIV LA CANZONE DELLA COPPA~ ~ 4213 17| dare un nome come Arbella! Zama! Termopili! C’è un riflettore 4214 4| sino in fondo, e sopra una zampa di lepre per levare la polvere.~ ~– 4215 22| fondo al mare il trono degli zar. Ebbene! Quell’ammiraglio 4216 7| fanno sette. Ci vuole l’anno zero.~ ~– Si prende gioco ancora 4217 4| posa sopra i pilastri degli zigomi; dopo, le guancie rientrano 4218 2| tarli. Ma guarda che bel zigrino nero impresso nell’oro! 4219 5| spinetta:~ ~ ~ ~A chi la zolla avita~ ~ara coi propri armenti,~ ~