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Alfredo Panzini Che cosa è l'amore? Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Novella
2001 9| distese sul velluto un gran lino bianco; vi si adagiò con 2002 5| brodo, soverchiata da un liquido giallastro purulento. Dentro 2003 10| dal droghiere, marsala e liquori. Con queste liete disposizioni 2004 4| romanticismo, nè positivismo, nè lirica, nè epopea, e tutto questo 2005 1| cara fanciulla si lasciava lisciare molto dilettosamente.~ ~« 2006 12| la libertà? — e feci per lisciarlo.~ ~Fu, come prima, un istante: 2007 6| osservato il volto imbiutato e lisciato di cosmetici della signora 2008 12| Piccolino era infatti, liscio, grigio, con due zampe aduste 2009 10| aumentava in modo anormale la lista del calzolaio e del sarto. 2010 9| Terrapieno, siepe, tutto era livellato in una desolazione bianca: 2011 9| piccole case, disperse, livide, sepolte: un paesaggio immobile, 2012 4| istrumenti poco usati nelle locande campestri, anche oggi che 2013 9| partiti: poi aspettare la locomotiva liberatrice. Altra prospettiva 2014 5| seguiva questa linea di logica: «Voi — parliamoci chiaro — 2015 8| revulsivo che cura sciatiche, lombaggini, raffreddori e, dopo usato 2016 5| È orribile: queste donne lombarde hanno tutte i piedi lunghi.»~ ~ 2017 5| questo terribile dialetto lombardo con quelle desinenze cupe, 2018 12| nell’orto a trovare dei lombrichi i quali strisciavano i loro 2019 6| da un laghetto sull’Alpe lontana faceva venir giù certe trotelle, 2020 7| fossero cose estranee e lontane: la piccina aveva reclinata 2021 9| vincere, con cui non può lottare, si abbatte avvilita, muta. 2022 3| aspetto era esilarante, luccicante: saltellava sulle piccole 2023 9| telegrafo, e dietro corrono le lucerne di due carabinieri. Ma tornano 2024 12| insetti, bachi, piccole lucertole, che godevano sul muricciuolo 2025 5| abituale di saturazione lucida di assenzio.~ ~— Niente 2026 3| per le vie lucide dei tram lucidi! uomini col colletto pulito, 2027 7| paesaggio era immobile nella lucidità del mattino di giugno: il 2028 12| avevano indicati.~ ~Nel cielo lucido del mattino aveva visto 2029 8| giornali alle proiezioni luminose sui tetti; e con noi c’era 2030 8| fari devono essere i più luminosi. La luce ed il suono tengono 2031 10| tramonto, un tramonto di una luminosità trasparente e grande come 2032 9| volta e due il suo contenuto luminoso giù per la gola dell’amabile 2033 1| camminare su e giù per i luoghi solitari; o, a tavola, negli 2034 7| di gioia. I denti erano lupigni. Un braccio pallido, terminava 2035 4| esaltavate poco fa. Quel lurido e petulante animale mi ha 2036 12| superba imbandigione, mi lusingavo di ottenere almeno un cenno 2037 11| averla curata o, almeno, mi lusingo. Basta, tu me ne scriverai...~ ~ 2038 11| omarino si levò la manica di lustrino e andò ad infilare il vecchio 2039 | m’ 2040 5| Ne concepii un terrore macabro.~ ~Guardai il cameriere: 2041 10| ordina un bel piatto di maccheroni: chi ha freddo va presso 2042 11| resa impossibile, genera macchie, acni, rossori.~ ~— Orribile! 2043 3| ricompensa quell’egregio macchinista che alimentava così vigorosamente 2044 9| Niente, vecchio satiro, madam. Ho dato addio da tempo 2045 7| gambe per delle settimane; madonna Isotta con le unghie non 2046 12| bensì nel mio desiderio. Sua maestà di cartone era un principe 2047 8| grande sparato bianco, dare maestosamente il braccio alla giunonica 2048 7| seccamente.~ ~— In tutti i magazzini.~ ~— Falso!~ ~— Giuro.~ ~— 2049 2| del cielo.~ ~Era il dolce maggio.~ ~Ma quale misfatto avevo 2050 6| avverte che è bene usare le maggiori cautele in quest’opera di 2051 2| mio padre, parlando con un magistrato di quel libro, aveva detto: « 2052 2| veste rosea. Mi parve più magnifica. Stupii come sotto quelle 2053 7| come sua moglie, ma di una magrezza diversa e provocata da ben 2054 11| tettoia, era un grigio che mal si vedeva d’intorno: le 2055 3| sconciamente lontano.~ ~Per sua mala sorte lì presso c’era un 2056 8| ricino, il chinino per la malaria, il bicarbonato pel bruciore 2057 7| che, per colpa di quella malaugurata pupa, dimenticata lì in 2058 8| Perchè osa esporre, contro la maldicenza, uno scollato autentico 2059 10| anche con teatro, andate maledettamente a male per colpa del direttore; 2060 2| mai avevo commesso? Quale malefizio avevo mai perpetrato contro 2061 2| magari potessi rimediare al malfatto!~ ~— Semplice — disse. — 2062 10| infine, come un volgare malfattore, è preso da quell’uomo e 2063 9| alzò lentamente e come a malincuore il cristallo.~ ~Intanto 2064 6| celesti, senza ombre e senza malizie.~ ~— Pare un grosso bambino, 2065 2| letto? — chiese socchiudendo maliziosamente le sue grandi pupille.~ ~— 2066 3| e il giovane vi urtò in malo modo, cadendo.~ ~Sanguinava.~ ~ 2067 12| forse più che atavici erano malvagi istinti naturali, che troviamo 2068 12| fierezza, a quella sua forte malvagità.~ ~— Ti faccio grazia della 2069 2| colei mi avesse detto: «manda i padrini al tuo professore, 2070 9| rappresentata da grossi mandarini dalla buccia ben sciolta.~ ~ 2071 6| abbondanti, e i sospiri che mandava su la zampogna silvestre 2072 12| cibi. — Quando avrai fame mangerai e quando avrai sete berrai, — 2073 12| morire, bestiola mia, se non mangi, — gli dissi, ma ogni mia 2074 5| domandato: Signorina, lei mangia la busecca?~ ~Mi guardò 2075 1| coboldi incappucciati non mangiano le bambine, nè buone nè 2076 9| telegrafo, al telegrafo! Mangiapani a tradimento. Vi concio 2077 11| sento come svenire; non mangio più, non dormo più, non 2078 12| offersi al mio falco. Non mangiò nemmeno allora.~ ~ ~ ~Al 2079 11| L’omarino si levò la manica di lustrino e andò ad infilare 2080 5| busecca fosse una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato, 2081 1| spesso impicciato in una maniera troppo vergognosa per un 2082 11| medici; e nulla nemmeno di manierato, di dolcificato come altri 2083 2| specialmente quando gli manifestai la intenzione di darmi a 2084 3| costituiscono la più visibile manifestazione della giustizia umana. Essi 2085 11| modifichiamo semplicemente le manifestazioni. Per esempio, invece di 2086 7| lui alla bimba — dammi le manine. Con tutte le cose che hai 2087 6| fresche, e, se v’erano operai, manovali, carrettieri, villani, parlava 2088 6| cenere e il biondo.~ ~Parlava mansuetamente e assicurava tutti che stava 2089 4| ome (uomo) promette, deve mantenire» (mantenere). E diceva ciò 2090 8| sera la signora aveva un manto di ermellino arrivato da 2091 4| Si comperava la pulpa di manzo per fare il buglione (brodo); 2092 6| su dal mare e gli faceva, maramao! e poi con le compagne vezzosamente 2093 8| sconosciuta.~ ~Ed ecco che un Marcantonio di montanaro, grosso e alto 2094 3| riaccese la disputa lì sul marciapiede, con l’intervento giuridico 2095 8| il mio uovo, il mio pomo marcio. Sentii, come farti capire? 2096 1| via, tagliata netta, ai margini, dal verde dei campi. Il 2097 7| fanno più ordinazioni di Marie Vergini in questi tempi 2098 7| umore ed altre cose, come i marinai fanno col cielo quando temono 2099 10| i problemi, alle lezioni marinate con superba disinvoltura; 2100 5| cioè lei; lei ed io in marital nodo congiunti. Tu ne dubiti? 2101 7| A me non piacere uomini maritati: uomini senza dedizione 2102 11| brutale, mio marito!~ ~— I mariti sono quasi sempre brutali — 2103 10| di uova, dal droghiere, marsala e liquori. Con queste liete 2104 2| greco: le tempie che mi martellavano, il pensiero che non si 2105 3| di essere gentiluomini o mascalzoni».~ ~— Be’ — disse il capo-stazione 2106 7| aitante, esuberante, forte maschio. Pareva che la sua giovinezza 2107 12| violento, un rapace, un masnadiero dell’aria, voi avete, signor 2108 5| volto: dietro turgeva la massa bionda dei capelli. Mi vide. 2109 6| molto tè, molto digiuno, massaggio, cura elettrica ad alta 2110 8| categorico imperativo di Massimiliano Kant. Chi non crede al dogma, 2111 12| bardati scalpitavano e i mastini odoravano la caccia.~ ~Il 2112 11| voce, stanno producendo le matasse del collo; il quinto paio 2113 11| paurosamente nello stato di materia inerte nelle mani del prof. 2114 2| una voce pietosa e quasi materna che mi rivolse queste parole:~ ~— 2115 7| pargoletta, dalle braccia materne: una visione secolare: la 2116 6| intellettualità e di quell’istinto materno che fu depositato dalla 2117 7| Da due mesi erano brutte mattine per lei: non si destava 2118 5| intento alla disinfezione mattutina del detto naso. Questa non 2119 6| in quale gorgo di fiume matura la trota, in quale selva 2120 6| tonno cosparso di pepe e un mazzo di cipolline fresche, e, 2121 10| congenite del giovanetto alla meccanica.~ ~Ma quel triste vespero 2122 10| e ad automobile: il lume meccanicamente contorto per costituire 2123 10| fuggì: negli esperimenti meccanici di Giacomino, o nelle rappresentazioni 2124 | medesimi 2125 | mediante 2126 8| stomaco, tu non hai che dei medicamenti illusori: bastoncini di 2127 6| un suo libro di memorie mediche, accanto al nome del defunto, 2128 5| odore di droghe, caucciù, medicinali che mi pareva l’odore di 2129 1| alquanto filosofiche, e perciò mediocre accumulatore di denaro, 2130 5| Allora io, cretino, meditai come avrei dovuto fare per 2131 9| proprio a lui. Lui parve meditare: dopo tutto la signora di 2132 2| faccia era diventata una mela o una pesca di luglio: una 2133 12| del terzo giorno cantava melanconicamente nel vespero dall’alto di 2134 12| risonò a vuoto nello stanzone melanconico, ma era una voce dolce la 2135 5| allontanai con un gesto melodrammatico. «Ah! Ah, io sono straordinariamente 2136 6| scrisse in un suo libro di memorie mediche, accanto al nome 2137 4| che siete ben goffi, ben menci coi vostri abiti razionali? 2138 2| padre di Agamennone e di Menelao.~ ~— Oh, guarda — disse 2139 2| momento di vera aberrazione mentale ho osato formulare contro 2140 1| Aurelio, uomo di abitudini mentali alquanto filosofiche, e 2141 7| tutto Taliedo non aveva mentito a sua moglie che nel genere: 2142 2| adorabile Olimpia.~ ~È vero: la menzogna è nella vita. E allora perchè 2143 12| non dava alcun segno, e meravigliandomi come potesse vivere senza 2144 1| allora la Pina? Non dobbiamo meravigliarci di questi dubbi, considerando 2145 12| bambini.~ ~I miei di casa si meravigliavano come io potessi stare per 2146 7| tela o con la creta il tema meraviglioso della Donna vergine e madre; 2147 7| monumento a Mister George Paddy, mercante defunto di petrolio, e anche — 2148 5| come un odore dell’anima mercantile della città. Il dialetto, 2149 11| sufficienti.~ ~— Le figure grette, meschine, esose, le lascio tutte 2150 1| che si divertono; ma due meschinelli, due inconsapevoli lavoratori 2151 4| diceva in un suo gergo, mescolato di polacco, di francese 2152 3| luce elettrica, vetrine messe con gusto: lavorare sì anche, 2153 12| venne il falco, i re furono messi in riposo, anzi furono dimenticati. 2154 5| piattino, o tegamino di bel metallo.~ ~Mi vidi portare davanti 2155 5| di fronte a me, a venti metri di distanza, una figura 2156 3| Pretende forse che mi metta a piangere?~ ~— Pretendo 2157 10| passò in breve.~ ~Giacomino mette fuori la punta di un occhio: 2158 2| ad una poltroncina.~ ~— Mettetevi lì, e buono. Già bisognerà 2159 10| il fatto che era lui che metteva fuori i denari, era lui 2160 6| ovverosia prima di morire, mettono fuori certi loro sentimenti 2161 3| fu propriamente così.~ ~Mezz’ora dopo, il signor Capo 2162 9| convoglio.~ ~ ~ ~Però era oramai mezzogiorno e il signore si preparò 2163 6| quante quaglie furono dal micidiale piombo del conte sottratti 2164 9| transatlantico; come un microbio invisibile di uccidere un 2165 2| dire la verità fosse il miglior modo di mettere in pratica 2166 8| adesso come si fa a diventare milionari?~ ~— Ma tu hai fede nei 2167 4| dovranno creare, forse, un militarismo pacifico ed artificiale 2168 | mille 2169 2| respingeva con parole di minaccia, coi gesti, con la persona, 2170 3| era evidente, chè pareva minacciato da una congestione.~ ~— 2171 3| barba, dove il grigio già minacciava una invasione generale: 2172 6| predilezione di lui per la minestra di fagiuoli col lardo; o 2173 6| stare l’abitudine delle minestre col cece e delle colazioni 2174 9| io, ora! Un dispaccio al ministro.~ ~Chi poteva essere quell’ 2175 1| fornelli e le casseruole, e due minuscoli garzoncelli, in berrettino 2176 8| Sarà ridicolo questo minuscolo uomo, in grande sparato 2177 1| intanto, una minestrina minuta, e ben cotta per la mimma.~ ~— 2178 7| vicino ai suoi grandi occhi miopi.~ ~— Date qui — disse Taliedo 2179 6| causas nuptiarum, idem, miser comes Guidobaldus, mortis 2180 4| Polonia? Guardai per la misera stanza d’albergo: non c’ 2181 6| di cosmetici, da cui il misero conte Guidobaldo tolse la 2182 4| stanza era rimasto aperto. Misi in tasca il coltello, stavo 2183 6| conte: compiere come una missione di bene.~ ~Senza cominciare 2184 7| somma facendo il monumento a Mister George Paddy, mercante defunto 2185 4| connaturata nell’uomo, sui misteri della Creazione.~ ~Essi 2186 2| dove mi introdusse, era misteriosamente elegante, con un lettuccio 2187 10| Oimè! cos’è quest’aria di mistero? Perchè tutti si rimpiattano? 2188 11| conduci a spasso in campagna, misura il tuo passo col suo e qualche 2189 5| da quelle convenzionali, misurate, calme, positive, concludenti: 2190 2| latino. Ero ossequiente alla mitologia greca, credevo alle virtù 2191 1| idea peregrina: «tutto è mobile in questo mondo.» Ma poi 2192 6| riformare.~ ~Riformare la mobilia, se non in tutto almeno 2193 7| artisti!~ ~Però l’idea di modellare sua moglie con Irma in braccio 2194 12| gatto — un onestissimo e moderatissimo gatto — che mi guardava 2195 10| una famiglia di abitudini modeste, diveniva inadatto a sopperire 2196 8| rispose Ballesio — un modesto milionario... Il milione, 2197 10| un’altra senza chiodi: i modi con cui Giacomino comandava 2198 11| Sì, signora. Ma noi ne modifichiamo semplicemente le manifestazioni. 2199 3| fumo, o, comunque, riuscire molesta od incomoda ai viaggiatori, 2200 9| manina vorticosa faceva un molinello che buttava via tutta la 2201 4| inoltre così squisitamente monda e detersa che dalle sue 2202 10| come incerto delle sue monellerie, da qualche condiscepolo, 2203 10| chi vuol fare un viaggio monta in treno: chi vuol vivere 2204 8| ecco che un Marcantonio di montanaro, grosso e alto come la bottega, 2205 6| fra i ginepri e le forre montane, quante gallinelle, quante 2206 11| dottore, in piedi, presso il montatoio di una vettura a letto, 2207 6| frequenza, idroterapia, cura di Montecatini, di Carlsbad, tabloidi di 2208 10| affitto una villetta sui monti nel tempo dell’estate, ecc. 2209 7| con l’apparire delle virtù morali, siano scomparse le virtù 2210 8| igiene, l’aria, il sole e, moralmente, essere un poco bestia. 2211 2| soltanto ricordo che un brivido morboso si veniva impadronendo di 2212 2| sugosa e fresca che ben si morde.~ ~ ~— Ora, ragazzo, s’il 2213 9| sibilo flebile, lugubre, morente: il treno si fermò. Un silenzio 2214 6| Quando anche il conte morì, fu osservato che la sua 2215 8| Mariuccia — esclamai — o io morirò, o tu avrai un camino grande 2216 5| pareva che le sue labbra mormorassero: «Cattivo, non vi accorgete 2217 1| stelle!~ ~— Quella lì — mormorò il signor Aurelio — è destinata 2218 3| a certe infami fette di mortadella e fissava il suo interlocutore. 2219 11| cosa terribilmente piena di mortificazione per la signora: quell’uomo, 2220 6| miser comes Guidobaldus, mortis emit causam.» (Dal medesimo 2221 9| Ma la signora con una mossa sdegnosa, appena detto « 2222 7| trasparenti: le orecchie, il naso mostravano le cartilagini. Lui, sì, 2223 6| sanno quasi tutti — era un mostro della specie oggi scomparsa 2224 9| grondanti da una impellicciatura mostruosa di neve: dentro si vedeva 2225 7| della vita!~ ~È il grande motivo dell’arte che fu. E Taliedo 2226 10| rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio: cogito ergo 2227 9| senza muoversi punto, appena movendo le labbra: — Sì — disse — 2228 12| muover delle pupille si moveva un becco breve ma uncinato, 2229 1| davanti al finestrino, e quel movimento di tutte le cose suggeriva 2230 6| pareva opera degna della sua muliebre intellettualità e di quell’ 2231 3| e non come la vacca da mungere...! Ma che cosa posso fare 2232 12| chi vi si affaccia, e col muover delle pupille si moveva 2233 9| un po’ ironica, e senza muoversi punto, appena movendo le 2234 10| fiato. Giacomino non si muoveva perchè aspettava che quell’ 2235 6| quello che c’era, come un muratore: quattro soldi di tonno 2236 7| balocchi.~ ~Al di là dei muriccioli di pietra che costeggiavano 2237 12| lucertole, che godevano sul muricciuolo il dolce sole, e fatto di 2238 4| assaettati, stretti sì che i muscoli delle cosce guizzavano: 2239 2| Tonante, nei Titani, nelle Muse, nelle regole di grammatica 2240 5| faresti se fossi un maestro di musica e udissi delle stonature.~ ~— 2241 11| con una voce soavissima, musicale, con un bellissimo accento 2242 5| scandere di parole cadenzale, musicali, come su di un’antica spinetta. 2243 6| antiestetica abitudine di legare le mutande su le calze, per modo che 2244 1| dispendioso proseguire, mutando la terza in una seconda 2245 7| consiste anche nel sapere mutare, nel cinematografo del cervello, 2246 12| la mia piccola anima si mutasse, io non so. Ma ricordo che, 2247 10| grossi che Giacomino avrebbe mutato così volentieri in tanti 2248 6| mensa non girava nessun muto e impassibile cameriere, 2249 8| più: non è più la solita mutria: parla, ha dello spirito. 2250 2| E da queste nozze poi nacque Atreo, che fu padre di Agamennone 2251 4| stata parecchio tempo. A Naple semper trovate tante buone 2252 4| cantare e cantare canzoni napoletane. — Canta, bell’italiano! — 2253 9| di pura lavanda. Ma le narici del suo nasetto impertinente 2254 1| signore: non abbiamo mica noi, nascendo, approvato, firmato e sottoscritto 2255 1| gialla e grande come luna nascente.~ ~— Buona sera, signore — 2256 2| senso di nuovo piacere, che nasceva dal mio dolore.~ ~Diceva 2257 11| nostro orgoglio maschile ci nasconde questa verità. Ma se tale 2258 1| Era una grisette graziosa, nascosta dalla figura del giovane 2259 2| abito nero ci fossero state nascoste due braccia così bianche! 2260 4| rivolto in su, ma vi dirò: i nasi aquilini e forti delle nostre 2261 5| fermata con uno spillo e un nastrino all’angolo superiore sinistro. 2262 5| di fioriture letterarie, nate non da lei, ma appiccicatele 2263 1| Dio, che disgrazia essere nati da un padre di abitudini 2264 6| convinzione.~ ~Anche l’aria nativa non gli giovò: e come molti 2265 2| avrei trovato il consiglio naturalissimo.~ ~Invece il suo consiglio 2266 11| Poi segue un abbattimento, nausee, palpiti, cefalee...~ ~— 2267 4| bruno ardente delle bellezze nazionali, ma lo stesso color falbo 2268 | neanche 2269 6| è la prima quella che è necessaria, il porro unum della carriera.~ ~ 2270 10| rappresentate dalle rare e necessarie vacanze, e fra queste la 2271 11| di vedere nel giornale un necrologio e allora diciamo: Io l’ho 2272 8| Capace poi, domani, di negare villanamente tutto quello 2273 5| voi non ci credereste: non negate. È una disgrazia; ma mi 2274 7| e si fanno comperare nei negozi; ma era rigorosamente e 2275 4| campagna. Le mosche erano a nembi per la cucina in quella 2276 4| eravamo belli. Alto io ero, nerboruto, con due calzoni assaettati, 2277 1| dormire. Oltre che gracilina, nervosa, eccitabile! Dio, che disgrazia 2278 11| del collo; il quinto paio nervoso stira le labbra fuori della 2279 1| bianchezza della via, tagliata netta, ai margini, dal verde dei 2280 2| non conservo percezioni nette; soltanto ricordo che un 2281 7| va oltre il decoro e la nettezza.~ ~Dunque la sollevò, la 2282 7| vede? Mah! È ammalato, è neurastenico, è etico, non può più lavorare. 2283 2| generi, maschile, femminile e neutro; ma ignoravo che cosa fosse 2284 9| era quasi tutta immersa. Nevicava ancora.~ ~La signora si 2285 8| spese personali. A Parigi, a New York sarebbe un’inezia; 2286 8| Galileo, del pomo fradicio di Newton! Ebbene, quell’uomo è stato 2287 12| signor falco, spogliato tanti nidi, lacerato e ucciso tanti 2288 4| bello» vi diceva?~ ~Era nient’altro che un epiteto ornativo: 2289 6| la quale era una bella ninfa del mare, bella e bianca 2290 6| concordavano niente con la sua nobiltà. Per esempio, fra le otto 2291 5| lei; lei ed io in marital nodo congiunti. Tu ne dubiti? 2292 11| avete la specialità dei nomi, ve ne ricordate?~ ~— Sì, 2293 11| morti. A proposito, cos’ha nominato? il prof. Marchi? Grande 2294 4| dirò che quella bellezza nordica aveva così conquistato il 2295 11| labbra fuori della linea normale e produce le così dette 2296 9| cosa così orribile. Russia, Norway, Svizzera, paesi avanzati 2297 5| bambù si allungavano nella nostalgia dell’azzurro. Io le guardai 2298 6| nome del defunto, questa nota in latino, come soleva:~ ~ 2299 8| mio specifico. Devi poi notare che nelle nostre campagne 2300 4| sogno.~ ~— È un’espressione notevole. I Nibelunghi terminano 2301 4| amore ella doveva avere notizia certa e memoria perpetua.~ ~ 2302 6| su. Le donne — come è ben noto — hanno l’istinto della 2303 4| preparava in abito molto notturno a seguirli, dolce, placida, 2304 | nove 2305 12| tristezza.~ ~ ~ ~Fine delle Novelle.~ ~ ~ ~Estate 1912. — Laus 2306 3| di quella signora? Bella novità che lo Stato paga! Non paga 2307 1| lo sa? È una delle prime nozioni di fisiologia: alla natura 2308 11| il collo, le orecchie, la nuca nella fascia di lana.~ ~— 2309 4| quand est en toilette de nuit ne peut absolumment se défendre.~ ~ 2310 10| cartafaccio con colonne di numeri lunghe lunghe da sommare, 2311 5| giallastro purulento. Dentro vi nuotavano delle anse intestinali lardacee. 2312 2| in basso come una cosa nuova.~ ~Dissi io allora:~ ~— 2313 1| dritto e guardava i due nuovi venuti, mentre con una mano 2314 6| unguentario unde causas nuptiarum, idem, miser comes Guidobaldus, 2315 12| richiesi quale fosse il nutrimento dei falchi.~ ~— Cuore e 2316 4| detto di alcune gelosie che nutrivo in segreto per la bellissima 2317 1| oro che vi si posano: le nuvole. Vedi come si rompono, come 2318 10| Tuttavia anche lui aveva le sue oasi, rappresentate dalle rare 2319 10| presenza del padre.~ ~— Ma... — obbiettò la signora Palmira.~ ~— 2320 11| visita in extremis, ma era d’obbligo.~ ~— Allora — disse il signore — 2321 11| intendi? fai il sordo? l’oca? lo stupido? il superuomo? 2322 5| momento, riapparve: diede una occhiata rapida per osservare se 2323 7| e dai dirupi erbosi, si occhieggiavano nella rivista del sole: 2324 2| impressione di una energia occulta e deliziosa in quelle braccia 2325 7| costeggiavano il sentieruolo, si occultavano le villette; e qua e là 2326 8| un fondamento psicologico occulto. Senti il mio: ma prima 2327 1| sportivo» cominciavano ad occupare rumorosamente qua e là i 2328 11| complesso, che noi altri uomini, occupati negli studi o negli affari, 2329 1| Proseguano pure le loro occupazioni, come se noi non ci fossimo: 2330 11| per esempio, non me ne occupo affatto.~ ~— Allora tutta 2331 | od 2332 3| di quei regolamenti che odiava di un odio così profondo.~ ~ 2333 12| soffitta, diroccata, con un odor di topi. Là i miei re conducevano 2334 4| appena la sua pallida mano, odorante di giunchiglia, fresca della 2335 9| Tutta la leggiadra creatura odorava di viva viola, di fresco 2336 12| scalpitavano e i mastini odoravano la caccia.~ ~Il senso di 2337 5| quelle desinenze cupe, in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva 2338 10| sino a certe parole che offendevano la dignità del sesso. Ella 2339 2| volubilità che quasi mi offese, mi pregò che le spiegassi 2340 2| avevo inconsapevolmente offeso il mio professore di greco 2341 6| quaglie e le starne, ad offrir se stesso non ci riusciva: 2342 2| guisa di bastione. — Posso offrirvi?~ ~Mi porse una sigaretta: 2343 10| volto del cav. Antonio si offusca: insolitamente balena e 2344 1| poi considerando che gli oggetti si movevano soltanto nell’ 2345 1| era lacu, cioè, lago. Ogni oggetto, fuori del finestrino, destava 2346 | ognuno 2347 7| vedremo di rimediare. Di’? tu, oilà, vuoi andare più in alto, 2348 | Oimè 2349 9| grosso naso.~ ~— Ah!... Fy, old satyr!~ ~— Niente, vecchio 2350 3| signore sorrideva con aria olimpica; volle nelle sue piccole 2351 2| tutta la storia dei giuochi Olimpici: cominciando da quel re 2352 8| campo terapeutico, tranne l’olio di ricino, il chinino per 2353 5| io, uomo inconcludente, oltrechè cretino, non sapevo decidermi. 2354 2| era impresso in azzurro, «Olympie».~ ~Oh, Olimpia, dolce pingue 2355 6| suoi occhi celesti, senza ombre e senza malizie.~ ~— Pare 2356 4| enfants! Kante (quando) un ome (uomo) promette, deve mantenire» ( 2357 6| ad un celebre specialista omeopatico, il quale mi consigliò come 2358 | omnes 2359 10| signor Antonio arrotondava onestamente, cioè lavorando di più col 2360 12| sorpresa del gatto — un onestissimo e moderatissimo gatto — 2361 10| rappresentazioni dei burattini, egli — onesto micio — era forzato a fare 2362 8| dalle origini, e senza l’onor del mento. Ma devi aggiungere 2363 8| per tutto, il cui ritratto onora persino le scatole dei cerini, 2364 7| defunto marito, da collocare onoratamente nel cimitero di***. A Genova, 2365 7| ferro, o del grano; ma un onorevole vassallo al servizio di 2366 6| cipolline fresche, e, se v’erano operai, manovali, carrettieri, 2367 10| scena dei burattini. Così operando, tutto facilmente obliava.~ ~ 2368 3| devono astenersi da qualsiasi operazione che possa produrre fumo, 2369 4| della vita.~ ~Io ero di opinione contraria.~ ~Sventuratamente 2370 3| fuoco, che usava con tanta opportunità il soffiante... Ma lei, 2371 9| era rifugiata nell’angolo opposto, e d’altra parte, quell’ 2372 11| Allora i più grandi oratori — disse il signor Giraldi — 2373 3| odio così profondo.~ ~Un orco! La più docile ed umile 2374 9| di filetto, disposto in ordinate fette. Esitò: finalmente 2375 10| passando dal pasticcere ha ordinato un dolce di vaste proporzioni: 2376 7| Ma non se ne fanno più ordinazioni di Marie Vergini in questi 2377 10| tuttavia come giunse a casa, ordinò con un cenno al rampollo 2378 8| solitari che le adornano gli orecchi sono calcolati a lire diecimila 2379 4| Certo io ero guarito dell’orgasmo della mia passione. Avevo 2380 11| bisogno supremo. Il nostro orgoglio maschile ci nasconde questa 2381 9| giù, il bavero in su, l’orgoglioso berretto color granata, 2382 4| o se vi pare, un nuovo orientamento.~ ~— Avete rifatta la lettera 2383 1| pallida di luna nel cielo d’oriente.~ ~— Già, anche la luna: 2384 9| americano anch’io, cioè molto originale — e così dicendo fece atto 2385 1| sono così in vista sull’orizzonte umano, e per le quali egli 2386 3| svolazzi di un giacchetto di orléans nero; un poco era colpa 2387 10| tappezzeria stracciata per ornare il palazzo della regina 2388 4| nient’altro che un epiteto ornativo: tutto ciò che era in Italia 2389 1| gnomi di terracotta che ornavano la terrazza, in figura di 2390 8| carbonella. Sai tu quali orrendi pensieri devono passare 2391 6| non soltanto fumava degli orribili mezzi toscani, ma, quel 2392 11| con un istrice, con un orso, un villanaccio di quella 2393 12| non giocai.~ ~Andai nell’orto a trovare dei lombrichi 2394 5| superiore sinistro. La sua ortografia era precisa, la sua prosa 2395 8| immortale Ballesio? Perchè osa esporre, contro la maldicenza, 2396 2| vera aberrazione mentale ho osato formulare contro di lei 2397 2| di greco e di latino. Ero ossequiente alla mitologia greca, credevo 2398 1| comunemente il pubblico, quando osserva due amanti camminare su 2399 5| una occhiata rapida per osservare se dalle altre finestre 2400 11| un uomo d’affari però — osservava-è grave questo modo di sfogarsi 2401 6| così i capelli; e così si osservò che il suo volume e il suo 2402 6| li faceva suonare sì gli ossicini dei pollastri, e un fiasco 2403 8| Con la fede. La fede è l’ossigeno della vita. La fede genera 2404 1| si può affermare che le osterie suburbane sono una succursale 2405 6| inverno, nelle più umili osteriuzze di campagna in cui s’imbatteva, 2406 3| amico, che fece causa ed ottenne un risarcimento dignitoso 2407 8| un atomo di genio tuo, si ottiene il protoplasma intorno a 2408 7| Non era stato un re dell’ottone, o del ferro, o del grano; 2409 4| Il suo mento era di un ovale perfetto e la sua piccola 2410 6| ammalarsi di incurabili mali, ovverosia prima di morire, mettono 2411 4| creare, forse, un militarismo pacifico ed artificiale in omaggio 2412 7| monumento a Mister George Paddy, mercante defunto di petrolio, 2413 2| mi avesse detto: «manda i padrini al tuo professore, e battiti 2414 10| sei la serva e lui è il padroncino, tu sei una donna fatta 2415 5| tu...! Via, via, amico, pagami l’assenzio.~ ~ ~ ~ 2416 9| labbra: — Sì — disse — ma pagare!~ ~«No, no denaro — disse 2417 3| però, chi dovrebbe essere pagato! Oh, vada a farsi benedire 2418 11| Sommessamente intanto il paggetto dell’hôtel aveva avvertito 2419 8| scintilla dalle quarte pagine dei giornali alle proiezioni 2420 12| nera foresta sonora; e i palafreni bardati scalpitavano e i 2421 8| MILIONE?~ ~ ~ ~Eravamo nel palco: io, Ballesio, l’universale 2422 4| questo amore? Come farò io a palesarle il mio affetto? E palesato 2423 4| palesarle il mio affetto? E palesato pur anche il mio amore, 2424 4| dicevo. Ah, morire con una palla in fronte e il sole polacco 2425 8| la critica, hai individui pallidi, stitici, dolorosi, senza 2426 2| Ella parve godere del mio pallore. Non parlava più.~ ~Probabilmente 2427 5| testolina appoggiata sulle palme della mano, e mi pareva 2428 5| esisteva un piccolo cuore che palpitava per me; fosse pure un cuore 2429 11| un abbattimento, nausee, palpiti, cefalee...~ ~— Ah, sì, 2430 10| Povero figlio mio — palpitò la signora Palmira come 2431 9| si potè avere un poco di pane: ma era una disputa feroce: 2432 12| con l’archibugio e con le panie, e gli richiesi quale fosse 2433 4| fanciullina, quando vedeva nei panieri: Keste pikkel cose fini 2434 6| giù certe trotelle, certi panierini di fragole selvatiche, certi 2435 9| tranquillamente, alcuni panini scricchiolarono, una bottiglia 2436 10| serate con dolci, castagne, panna levata e cialdoni, forse 2437 3| aveva sino oltre al berretto paonazzo. Tempo di villeggiatura 2438 11| ora, fate la mummia, il papa di gesso, l’indifferente. 2439 1| specialmente che fa gonfiare i papaveri, ella è una benemerita del 2440 1| sono una succursale del paradiso; ed un’ostessa che tiene 2441 12| dimestichezza con gente di gran paraggio. Li avea fatti io stesso 2442 3| Capo — articolo decimo, paragrafo sesto delle Istruzioni pel 2443 10| mai visto così adirato, paralizza la velocità delle sue gambe.~ ~ 2444 4| Ricordo che rimase immobile, paralizzata. Io ero ben gagliardo allora, 2445 8| immortale Ballesio sedeva al parapetto con la guardia d’onore del 2446 11| Allora, dietro una specie di paravento, venne fuori un omarino 2447 5| allontanava per il viale del Parco.~ ~L’amico pittore continuò:~ ~— 2448 | parecchi 2449 | parecchie 2450 | parecchio 2451 4| tutto questo, benchè mi paresse cosa disonesta ed audace 2452 7| visione soave. Irma che ride, pargoletta, dalle braccia materne: 2453 11| tutto abolisci il silenzio; parlale molto, molto, di molte cose 2454 2| che un giorno mio padre, parlando con un magistrato di quel 2455 3| rossore alla fronte, un parlar secco allo sportello dei 2456 3| bene non avvicinarlo, non parlargli.~ ~Ma io avevo trovato un 2457 6| comuni amici, i quali ne parlarono alla signora Fanny.~ ~— 2458 11| Eppure quell’uomo aveva parlato sempre con una voce soavissima, 2459 4| ciglia dei bachi da seta.~ ~— Parlavate della Polonia?~ ~— Mai più: 2460 5| linea di logica: «Voi — parliamoci chiaro — non mi amate se 2461 9| diretto, forse, stava per partire: uscì dalla tettoia, infatti. 2462 6| celebrate le nozze.~ ~Gli sposi partirono, e si racconta che, nei 2463 9| alla stazione da cui erano partiti: poi aspettare la locomotiva 2464 7| Così avvenne: così egli era partito.~ ~Dopo tutto Taliedo non 2465 3| sull’avversario.~ ~— Io parto — disse il giovane, arrampicandosi, 2466 12| che la finzione aveva una parvenza di realtà.~ ~ ~ ~Li avea 2467 9| impertinente si dilatarono e parvero aspirare in quello scompartimento 2468 10| signor Antonio rincasando — e passando dal pasticcere ha ordinato 2469 11| Invece di ricordare i torti passati di suo marito, lei ricorda 2470 5| affetto fraterno.~ ~ ~ ~Passavo lunghe ore alla finestra 2471 11| cura, moto, aria aperta, passeggiate in campagna, alla buona. 2472 10| rincasando — e passando dal pasticcere ha ordinato un dolce di 2473 6| certi formaggi che fanno i pastori, certi funghi...! Tutta 2474 10| casa.~ ~L’abitudine nei paterfamilias è così forte che essi ricasano 2475 5| libro mastro. Era il negozio paterno. Esso era immenso, pieno 2476 7| la mamma, da quella sposa patita. Eleganti erano l’uno e 2477 6| nome storico, che il suo patrimonio era cospicuo, e il castello 2478 11| congelò la voce e si trovò paurosamente nello stato di materia inerte 2479 4| scomparso!~ ~V’erano bensì sul pavimento due o tre fogli del mio 2480 12| un tacchino almeno o un pavone. Era un piccolo re, grosso 2481 9| fatto reale; aspettare, pazientare, tacere.~ ~Passava, interminabile, 2482 7| della pupa era stata opera paziente di sua moglie, sotto le 2483 9| da viaggio. La sua testa pelata era difesa da un cupolino 2484 8| brutto, piccolo, rincagnato, pelato fino dalle origini, e senza 2485 10| vuole, con la prudenza di un pellirosso: esce di stanza, fiuta e, 2486 1| aitante giovane di primo pelo. Pareva solo: ma anche uno 2487 12| fermato il proposito della pena, dopo essermi assicurato 2488 6| spesso si scorgevano giù pendere i legacci: ignorava — almeno 2489 12| mani e, alla luce che ancor pendeva nell’aria, a lungo cercai 2490 10| vergogna!» gli stava davanti: penosamente davanti.~ ~Oh, bella! anche 2491 8| villano si sente bruciare e pensa: «ecco, io guarisco!» Pensare 2492 8| l’avemaria, stavo al buio pensando al mio avvenire di marito 2493 6| ben la posso sposare.~ ~Pensar questo fu cosa facile.~ ~ 2494 10| Giacomino pensò.~ ~Che cosa pensasse, non è facile a dire: ma 2495 6| quel dover rinunciare alla pensione che quel povero colonnello 2496 2| correggendo. Ma poi parve pentita delle sue parole.~ ~Domandò 2497 11| un fungo...; e non me ne pento ormai più — sorrise fra 2498 8| di Francia voleva nella pentola dei più poveri fra i suoi 2499 2| trine.~ ~Ma non conservo percezioni nette; soltanto ricordo 2500 3| fanno!»; era capace di dire, percorrendo il treno con le braccia 2501 9| permettere alle guardie di percorrere i venti chilometri lungo 2502 10| rimprovero, obliava la lieve percossa ricevuta, e levati alcuni 2503 12| Vile!~ ~Ed io non lo percossi.~ ~ ~ ~Come la mia piccola 2504 4| positivismo hanno fatto perdere a voialtri, giovani moderni. 2505 6| signor conte cominciò a perderlo.~ ~Un giorno gli caddero 2506 11| Noi nella vita moderna ci perdiamo spesso di vista, di nome, 2507 10| sentimento «che fa l’uom di perdon talvolta degno»: indi dirotto 2508 2| supplicandola di volermi perdonare?»~ ~— È tutta una bugia — 2509 10| molto buono con lui: lo perdonò subito subito e diceva: — 2510 2| idea: la licenza liceale perduta, il mio avvenire distrutto, 2511 7| americano tallone della perfetta sua scarpa.~ ~— Ah, no! — 2512 4| sotto due archi di ciglia perfetti ed evanescenti, mi immergevano 2513 2| quell’essere delizioso e perfidamente saggio che è la femmina.~ ~ 2514 12| vitto ai loro piccini! Gran perfidia fu la vostra, signor falco, 2515 12| stemmi dei re e le pupille perforanti saettarono un senso: — Vile!~ ~ 2516 3| uno stato di ebollizione pericolosa.~ ~Il treno si era appena 2517 10| quali il più domestico e perito era, a tutto dire, Giacominus 2518 3| valorosa mano! Lei è la perla dei funzionari dello Stato!~ ~— 2519 9| di prima classe.~ ~— Se permette, ci sono io — disse al conduttore 2520 9| almeno, cioè il tempo da permettere alle guardie di percorrere 2521 8| prendere un altro caffè? Permetti, cara? — chiese alla signora.~ ~— 2522 1| in una seconda classe, o pernottare in un albergo molto pulito, 2523 2| Quale malefizio avevo mai perpetrato contro quell’uomo? Quale 2524 4| notizia certa e memoria perpetua.~ ~Per tutto questo, benchè 2525 4| lattee io sentivo esalare un perpetuo profumo di pervinca e di 2526 3| dispiace, ma che vuole? Ho perso il lume degli occhi. Mi 2527 8| trentamila lire per le sue spese personali. A Parigi, a New York sarebbe 2528 1| La presenza delle terze persone — continuò il signor Aurelio — 2529 8| le mie pillole, eh? Ma di persuadere l’umanità che con le mie 2530 7| artistica ed ella si era persuasa che lui solo aveva le qualità 2531 12| suono.~ ~Gli enumerai con persuasione tutti i suoi torti: — Voi 2532 9| arrosto era così buono, così persuasivo che pareva dire: «Perchè 2533 4| esalare un perpetuo profumo di pervinca e di mughetto; e gli occhi 2534 9| grassoccia, adorna di un pesante anello, fumava un vile toscano: 2535 11| Un chilo e mezzo deve pesare!~ ~Era il cappello della 2536 7| così poco, pesa: magari pesasse di più — disse la madre.~ ~ 2537 7| pallida; era magra, non pesava più nulla. La pelle le cadeva 2538 9| berretto color granata, pesto, avvilito anche lui. Quel 2539 7| e duchesse della specie, pettinate dal giardiniere, fiori aristocratici, 2540 5| ferita la avesse offesa nel petto.~ ~Le sue finestre non si 2541 4| esaltavate poco fa. Quel lurido e petulante animale mi ha inoculato 2542 4| est en toilette de nuit ne peut absolumment se défendre.~ ~ 2543 4| guerre sarebbero finite da un pezzo! Ma io non voglio tediarvi 2544 5| sono, così: guardatemi. Vi piaccio?~ ~Dio, che caro volto, 2545 12| era il più grande de’ miei piaceri.~ ~Allora non era convinto 2546 6| quel tonno con la cipolla piaceva tanto a lui come a quegli 2547 1| piacevole, e noi certo non siamo piacevoli e bene accetti a quei due 2548 8| schiena che era tutta una piaga; ma lui era esultante: era 2549 11| l’automobile era pronta. Pian piano, garbatamente, giù 2550 2| queste parole:~ ~— Perchè piange, se è lecito domandare?~ ~ 2551 7| gorgheggiando, ma tediata e piangente. Perchè prima il riso ed 2552 7| baciò.~ ~— To’! e tu perchè piangi? — domandò alla moglie.~ ~— 2553 6| allora pensò:~ ~— Ma perchè piango io, sciocco che sono mai? 2554 5| innalzavano per altri tre piani e sprofondavano per altri 2555 12| immobile, con la testa piatta ritirata fra le penne. Immobile 2556 5| finamente rosato, servito in un piattino, o tegamino di bel metallo.~ ~ 2557 10| ristorante e ordina un bel piatto di maccheroni: chi ha freddo 2558 3| grigi che sono le vie, le piazze di una grande città.~ ~« 2559 12| piccolo re!» gli dissi.~ ~Piccolino era infatti, liscio, grigio, 2560 9| non fosse stato un piccolo piede a dichiarare che ella era 2561 9| la sua alterezza dovette piegarsi da una banda perchè il cappello 2562 7| Lo scultore Taliedo era pienamente giustificato davanti ai 2563 11| sono sempre belle, allegre, piene di vitalità.~ ~— E invecchiare, 2564 9| mente certi carri-bestiame, pieni di corpi immoti, attoniti.~ ~ 2565 7| di là dei muriccioli di pietra che costeggiavano il sentieruolo, 2566 8| mi vesto — di seta e di pietre preziose», e poi di’ quale 2567 9| sesso maschile si stavano pigiati.~ ~— Viaggiamo in condizioni 2568 4| dove ella aveva preso a pigione una villetta solinga presso 2569 1| di uomini civili è di non pigliarlo sul serio il codice semi-barbaro 2570 10| indolitura.~ ~I pugni che pigliava talvolta, come incerto delle 2571 4| vedeva nei panieri: Keste pikkel cose fini fini (queste piccole 2572 11| con l’altra, come in una pila elettrica, finchè avviene 2573 2| Olympie».~ ~Oh, Olimpia, dolce pingue nome! Tutto azzurro, tutto 2574 1| questo mondo. Dormi, Pina, Pinuccia bella! sì, il lacu...»~ ~ 2575 3| finestrini laterali sono piombati. Esiste solo il finestrino 2576 1| le case diradavano, ed i pioppi sorgevano verdi con un fremito 2577 6| Polifemo, ma le lagrime che pioveva per la passione di Galatea 2578 6| toscano, ne imbottiva la pipa e fumava come un plebeo.~ ~ 2579 11| infilare il vecchio pastrano a pipistrello e ad avvolgere il collo, 2580 4| razzanti, erano una deliziosa pìpita (bibita). Sospirava Napoli 2581 1| minestrina di pasta battuta coi piselli che è una bontà, e dei maccheroncini 2582 1| la aiutavano a sbucciare pisellini e tagliare una gran spoglia 2583 8| così. La donna è come la pituitaria, la tiroide, la surrenale, 2584 4| tante buone gente. Ma le pizze di Napoli la turbavano, 2585 4| dissi, e si parlava di cose placide: delle mie cacce, dei bagni, 2586 12| e quelli, sospendendo il placido lavoro della vanga: — Son 2587 2| Ora, ragazzo, s’il te plait, torniamo alle Olimpiadi 2588 10| folklore delle ingiurie plebee ad una umile fantesca: da 2589 6| la pipa e fumava come un plebeo.~ ~Aveva altre abitudini 2590 9| candore, tutto era ugualmente plumbeo: le fiumane, le piccole 2591 5| Esposizione?~ ~Avevo una fame da poeta; e proprio in quell’ora 2592 4| la Polonia, conferenziere polacche, come oggi vi sono le suffragette. 2593 6| suonare sì gli ossicini dei pollastri, e un fiasco di vino della 2594 1| costolette. Oh, vuole un mezzo pollastrino alla diavola? E da bere 2595 8| avvenire come quel tale pollastro che quel Re di Francia voleva 2596 12| ebbe, e ben lo seppero i polli della cucina che in quel 2597 10| di vaste proporzioni: dal pollivendolo un tacchino, due capponi 2598 1| vegliano le bronchiti, le polmoniti, ed altre cose feroci che 2599 10| la mamma, seduta su la poltrona, legge il giornale.~ ~E 2600 2| rannicchiata in fondo ad una poltroncina.~ ~— Mettetevi lì, e buono. 2601 12| anzi furono dimenticati. La polvere cadde su di loro; lo scudiero 2602 1| maccheroncini fumanti nel pomidoro nuovo e nel burro: venne 2603 8| psicologia della medicina popolare che un farmaco è creduto 2604 1| stendeva come un pulviscolo di porpora fra la gente, ed anche di 2605 6| quella che è necessaria, il porro unum della carriera.~ ~Così 2606 10| certe spese tirava fuori dal portafogli certi biglietti grossi che 2607 2| l’orologio.~ ~— Presto, pòrtala subito al tuo professore.~ ~ ~ ~ 2608 8| superflue in apparenza. Ma tu portale via, e l’uomo diventa l’ 2609 4| affidava il suo portmonè (portamonete), e andavamo coi bimbi a 2610 8| scappato via per disperazione, portando con sè quel po’ di chinino 2611 1| Aspettando che il cameriere portasse in tavola, la ragazza fece 2612 5| Per quante prove io vi portassi che sono una signorina per 2613 4| cosce guizzavano: voi oggi portate le gonnelle, non i calzoni, 2614 4| vogliono adottare i calzoni? Portavo io, allora, coturni da cacciatore, 2615 11| scatto, spalancò due o tre porte a vetri, e si precipitò, 2616 12| della vita per ora, e ti porterò da mangiare, — gli dissi.~ ~ 2617 5| Ella scomparve dietro la portiera della chiesa.~ ~Io entrai.~ ~ 2618 6| Senza cominciare da Beatrice Portinari, che gettò nella mente del 2619 4| Ella mi affidava il suo portmonè (portamonete), e andavamo 2620 7| al terzo piano, che ti porto meglio?~ ~— Tì! — rispose 2621 8| dote!...~ ~— Ti sbagli: mi portò il padre, la madre e quattro 2622 5| straordinariamente stupìto».~ ~Mi posai la mano sulla fronte, e 2623 2| vedere: e sigillò il libro, posando sulla busta di cuoio la 2624 1| serpenti grandi d’oro che vi si posano: le nuvole. Vedi come si 2625 6| in quelle condizioni, al posar le sue grosse e arse labbra 2626 11| barbuto, con la fronte posata in calma sulla mano: il 2627 10| dei due l’ha toccata.~ ~Le posate sono al loro posto: sul 2628 9| lontra, nel cui mezzo era posato un cespuglio di violette 2629 2| scostando da un fine libro e si posavano, quasi avvolgendomi, sulla 2630 7| mani di giglio, e se le pose in tasca; poi strinse l’ 2631 5| convenzionali, misurate, calme, positive, concludenti: tutto il contrario 2632 7| tempi sacrileghi; e quei positivisti di parroci le comprano già 2633 5| compresi già della loro posizione privilegiata? Vedi quella 2634 11| e proseguì: — Lei deve possedere una memoria di ferro e quindi 2635 3| viene un’idea splendida, possederebbe per caso una qualche laurea 2636 10| sempre per ultima.~ ~Chi possedeva l’analisi e la sintesi sul 2637 12| da questo: cioè che ora possedevo un re autentico, non di 2638 | possiamo 2639 1| quest’amabile fanciulla, possiede anche lei un’intelligenza 2640 1| bionda come l’oro. L’aveva posta a giacere sopra un cuscino: 2641 12| istinti atavici parlavano potentemente in me: ma forse più che 2642 | poterono 2643 | Potete 2644 | potrebbe 2645 | potremo 2646 | potuti 2647 | potuto 2648 7| Dove vendono in Italy le poupées così vestite? — domandò, 2649 1| di proprietà per queste povere creaturine, non è mica un 2650 4| belle mani i suoi piccini: «Povres enfants! Kante (quando) 2651 3| respira nel fondo di quei pozzi grigi che sono le vie, le 2652 3| stento.~ ~Fu condotto al pozzo: rimase lì un po’, fra un 2653 10| il babbo e la mamma non pranzano, come credeva. La tavola 2654 12| belligere in grandi e sontuosi pranzi, i quali corrispondevano 2655 2| miglior modo di mettere in pratica quelle illustri virtù?~ ~ 2656 10| dalle lezioni. Questo come preavviso: il resto verrà poi!~ ~Il 2657 11| dalle origini, dai tempi precedenti il matrimonio, quando prende 2658 9| disse il conduttore, e precedette la dama attraverso un ingombro 2659 1| no! Nella stanzetta che precedeva la terrazza, c’era un giovane: 2660 4| un sobbalzo e poi fila, precipita verso nord invece che verso 2661 5| sinistro. La sua ortografia era precisa, la sua prosa non priva 2662 8| per le tue pillole.~ ~— Precisamente — disse con gravità Ballesio. — 2663 7| sua moglie, sotto le più precise ed esigenti indicazioni 2664 8| colonnello.~ ~Io non conosco di preciso l’età della signora Ballesio, 2665 8| cinque lire di banco. Il mio predecessore era scappato via per disperazione, 2666 3| riuscivano a toccare il predellino. — Dove sono i carabinieri? 2667 6| sospetto, come ignorava la predilezione di lui per la minestra di 2668 8| i medici ed i preti che preferiscono la percentuale sui miei 2669 6| anzi credo che quanto al tè preferisse una buona tazza di camomilla; 2670 9| tono che non era affatto di preghiera.~ ~Allora il signore alzò 2671 2| che quasi mi offese, mi pregò che le spiegassi quella 2672 11| soggiogava.~ ~La signora, nei preliminari della visita, aveva cercato, 2673 10| sedere sul suo seggiolone: preme il bottone elettrico: compare 2674 4| lama. Più profondamente premetti che non fosse necessario; 2675 3| il suo vestito bianco gli premeva più della mia soffocazione! 2676 3| bene come parla, sa! Non si prenda mica giuoco di me!...~ ~— 2677 2| volesse fare il professore, prenderebbe lo stesso?~ ~— Così credo — 2678 2| Perfettamente. Ma tu prendi dal «secrétaire» carta e 2679 11| col suo e qualche volta prendila per la vita; e se di notte 2680 1| anche di microbi.~ ~«Oh, io prendo la mia Pina in braccio, 2681 2| emicrania.~ ~Domandò:~ ~— E cosa prendono di paga i vostri professori, 2682 11| alla politica, non se ne preoccupi. Io, per esempio, non me 2683 1| Pina vide le belle tavole preparate, e fece un «oh» di felicità.~ ~— 2684 7| tutte le salse che aveva preparato, compresa la deliziosa mano 2685 4| letto i suoi piccini e si preparava in abito molto notturno 2686 9| Ah — fece il signore — e presa la cestina, ne trasse ancora 2687 4| placida, indifesa e per nulla presaga dell’avvenire di quella 2688 4| giovani la Morte spesso si presenta come una forma eroica di 2689 3| era il giovane signore più presentabile alla prossima stazione balnearia, 2690 12| rubare!~ ~Corsi in soffitta e presentando quella superba imbandigione, 2691 3| dicendo:~ ~— Favorisca presentarmi il libro dei Reclami.~ ~— 2692 6| alla libertà ed alla vita e presentati come omaggio alla inappetenza 2693 3| E il signor Foresti mi presentava sul dorso della mano, dall’ 2694 6| naturale, donna Fanny faceva presente l’ombra di Sicheo, voglio 2695 10| come uno scoiattolo, ha presentito la caccia e la tempesta. 2696 3| calda e serena mattina, io presenziavo l’arrivo di un piccolo treno, 2697 3| dice in questo tono?~ ~— Pretende forse che mi metta a piangere?~ ~— 2698 2| corsa dei cocchi tutti i pretendenti alla mano della bella sua 2699 10| si credeva in diritto di pretendere per sè l’ultima parola.~ ~ 2700 3| mi metta a piangere?~ ~— Pretendo che lei faccia il suo dovere. 2701 4| trovata assente, sotto il pretesto delle danze campestri al 2702 9| viaggio, ho l’abitudine di prevedere tutto. Ecco qui, oltre al 2703 9| fece atto di riporre la preziosa anca superstite.~ ~Allora 2704 5| riscaldarmi e sfamarmi con poco prezzo. Allora penso: Cretino, 2705 12| sentii nascere in me per il prigioniero una grande pietà e una viva 2706 4| giunchiglia, fresca della sua primavera. Avevo mangiato un boccone 2707 1| Chi non lo sa? È una delle prime nozioni di fisiologia: alla 2708 6| bizzarro contrasto con il color primitivo del rame, era stata trasformata 2709 6| ridurlo magro era stato il principale pensiero di donna Fanny. 2710 12| maestà di cartone era un principe molto vendicativo, ma era 2711 8| sbalorditivo...~ ~— E tu intanto principi...~ ~— Bisogna ben dare 2712 4| spirito di cui vi parlavo in principio; o se vi pare, un nuovo 2713 10| sola e perchè ci dovremo privare di qualche piccolo benessere?» 2714 8| chiesi io — la tua casa privata ti porta ad una spesa equivalente 2715 8| onore di quel seno e perciò prive della venerazione degli 2716 12| quel giorno vennero trovati privi delle interiora, con gran 2717 5| già della loro posizione privilegiata? Vedi quella governante 2718 11| poteva concedersi questo privilegio. «Non so, come chiedere: 2719 4| signora una conferenziera Pro-Polonia?~ ~— Mai più. In che lingua 2720 1| quei cipressi neri come una processione? Oh, ma quelli non li guardare!~ ~— 2721 11| che esistevano prima della proclamazione dei diritti della donna?~ ~— 2722 4| moltissimo, e se ne parlava. I pròcoli (broccoli) fritti le piacevano 2723 10| egregio suo Giacomino tutte le prodezze: dalla vendita della grammatica 2724 4| indovinare uno sviluppo prodigioso: un po’ bruttino, sia espresso 2725 11| fuori della linea normale e produce le così dette rughe; la 2726 11| abnorme della voce, stanno producendo le matasse del collo; il 2727 3| qualsiasi operazione che possa produrre fumo, o, comunque, riuscire 2728 3| neanche per ridere!... — e proferendo queste parole, distese quella 2729 11| Domani altra visita. Il professor Marchi non visita per meno. 2730 12| disparivano nella superba profondità dell’azzurro. Ne avea chiesto 2731 9| signore sentì cose molli, profumate, deliziose appressarsi a 2732 9| bellissimo, brunito, rosato, profumato arrosto di filetto, disposto 2733 6| deliziose e rare; e un po’ i profumi, un po’ la pelle, un po’ 2734 5| regolari, e contenevano un loro profumino delicato, e la loro immancabile 2735 8| Cristianesimo? Con la fede. Come progredisce il Socialismo? Con la fede. 2736 8| basato sulla fede! Come ha progredito il Cristianesimo? Con la 2737 10| servizio: ella sapeva tutti i progressi fatti da lui nel folklore 2738 9| enorme e nera, simbolo del progresso; come la pudica acqua di 2739 3| di stantuffo; quindi lo proiettò sconciamente lontano.~ ~ 2740 8| pagine dei giornali alle proiezioni luminose sui tetti; e con 2741 10| Giacomino, una così spontanea prolissità.~ ~Scritta la lettera, Giacomino 2742 4| Kante (quando) un ome (uomo) promette, deve mantenire» (mantenere). 2743 1| ed un’ostessa che tiene pronte le tagliatelle e delle uova 2744 5| apriva.~ ~— Avete niente di pronto?~ ~— La busecca.~ ~— Ah 2745 2| scolaresca; la lesse anzi; poi pronunciò un discorso di elogio alla 2746 4| che oggi sono così fiere propagandiste dell’antimilitarismo, dovranno 2747 4| Archimede, come sapete, propone come giusto fulcro delle 2748 6| la signora Fanny non si proponeva certo di far comporre al 2749 3| legge? No? Peccato! Io la proponevo subito all’Ufficio centrale 2750 12| gli dissi.~ ~E con tale proponimento mi recai da un certo tale, 2751 3| soffocazione! Io voglio proporre per una ricompensa quell’ 2752 3| incognito autorevole signore — proporrò per prima cosa tutto un 2753 5| foglio con un I della stessa proporzione.~ ~Seguì un breve cenno 2754 11| solitario ed altri mali proposti dalla signora.~ ~— Isterismo 2755 5| ortografia era precisa, la sua prosa non priva di fioriture letterarie, 2756 1| esitò a parlare così:~ ~— Proseguano pure le loro occupazioni, 2757 8| nemmeno la pelle. — Ora, prosegue l’ineffabile Ballesio, tu 2758 7| diretto.~ ~— Mia moglie — proseguiva dal delizioso angolo ove 2759 3| signore più presentabile alla prossima stazione balnearia, dove 2760 2| e sopra di me i tronchi protesi e neri di un’antica pianta 2761 8| di esosità, spendi, senza protestare, ventimila lire e più per 2762 9| La signora, dopo avere protestato, si dovette anche lei adattare 2763 9| il treno era un coro di proteste. La signora aggiunse la 2764 9| lei come tutti nel treno: protestò: il treno era un coro di 2765 8| immagine nelle stalle per la protezione delle bestie.~ ~— Dopo il 2766 8| genio tuo, si ottiene il protoplasma intorno a cui si verrà poi 2767 1| sentimento che lei, signore, prova quando vede due giovani 2768 5| su di un’antica spinetta. Provai un bisogno di fuggire ancora, 2769 8| crede. Bisogna provarle.~ ~— Provare per credere — dissi io — 2770 8| non ci si crede. Bisogna provarle.~ ~— Provare per credere — 2771 10| disordinatissimo aspetto, provavano le disposizioni congenite 2772 5| ho dichiarato. Per quante prove io vi portassi che sono 2773 12| possesso, evidentemente doveva provenire da questo: cioè che ora 2774 11| della donna?~ ~— Ecco, lei provi: e pensi che lo fa per suo 2775 5| vedo che non c’intendiamo. Proviamo ad intenderci a voce: mi 2776 1| accarezzava una rotondità provocante che terminava in due scarpette 2777 7| di una magrezza diversa e provocata da ben altro genere di sofferenze.~ ~ 2778 12| la gloria del Signore e provvedevano il vitto ai loro piccini! 2779 8| le classi sociali io ho provveduto: ai neurastenici, agli stitici, 2780 10| loro pace, e il micio — prudente — non c’era. In vece Giacomino 2781 8| dimenticato questa elementare psicologia della medicina popolare 2782 8| imbecille mi chiamano anche! pucinella politico, perchè, ora — 2783 9| simbolo del progresso; come la pudica acqua di affondare un transatlantico; 2784 2| antica pianta si aprivano pudicamente, meravigliosamente con le 2785 9| Svizzera, paesi avanzati avere puf, uf (soffiava). Avere, come 2786 5| di trovare una cameretta pulita, in una via relativamente 2787 4| la spesa. Si comperava la pulpa di manzo per fare il buglione ( 2788 1| tramonto, che stendeva come un pulviscolo di porpora fra la gente, 2789 12| nel mio cervello. — Io ti punirò di morte, — dissi con voce 2790 2| impossibilità in cui l’hai messo di punirti...~ ~— To’, è vero! Ma può 2791 9| sollevandosi ritmicamente sulle punte dei piedi, poi ricadendo 2792 1| di gerani in gran fiore e punteggiata di campanelle che già chiudevano 2793 7| come sogliono essere le pupe che si espongono e si fanno 2794 9| di fresco mughetto, di pura lavanda. Ma le narici del 2795 1| che le piacevano: latte, purée, pappa, e le fragole rosse, 2796 1| specie certi vecchi barbogi e puritani, che in una sala di albergo 2797 5| da un liquido giallastro purulento. Dentro vi nuotavano delle 2798 9| ventre, di quel naso, di quel puzzo di vile toscano. Ma per 2799 5| dava in un cortile grigio, quadrato. Quattro pareti grige, ma 2800 6| lardo; o di ceci, con i quadrettoni di cruschello ben grossi, 2801 8| vedi nelle fotografie, nei quadri, nei tablò; ma quale sono 2802 | qual 2803 | qualsiasi 2804 4| véritabile brigante et une femme quand est en toilette de nuit 2805 | quaranta 2806 8| splende, scintilla dalle quarte pagine dei giornali alle 2807 1| mio mondo è qui, in questi quattordici chili di carne! Qui stanno 2808 6| rasentava il peso di un quintale: ora appariva da molti segni 2809 11| le matasse del collo; il quinto paio nervoso stira le labbra 2810 1| alberghetto o ristorante, quivi le rotaie finivano ed il 2811 1| per le piccole operazioni quotidiane era spesso impicciato in 2812 12| un istante: si voltò, si rabbuffò, le ali si spiegarono, le 2813 4| rapidamente le cose mie e raccogliendo quei fogli sparsi, m’avvidi 2814 6| alcun dimagramento, mi sono raccomandata ad un celebre specialista 2815 1| leggero, quasi acqua, mi raccomando!~ ~— Per questo non dubiti, 2816 2| cominciammo a parlare, ed io raccontai tutta la mia disavventura, 2817 5| Bene, paga un assenzio e ti racconto la storia inverosimile. 2818 10| quell’uomo che vedeva così di rado; quell’uomo che per aver 2819 7| specialità delle salse più rare e raffinate. Non le aveva ancora assaggiate, 2820 8| cura sciatiche, lombaggini, raffreddori e, dopo usato per l’uomo, 2821 10| lunga che nessun compito raggiunse mai, a memoria di Giacomino, 2822 5| naturalmente la sua, ed il ragionamento, così della prima come delle 2823 4| d’estate; e quella gente ragionava, per effetto di quella disposizione 2824 7| Ma, amica mia, sii ragionevole; gli affari in prima linea, 2825 7| uomo pieno di capacità e di ragionevolezza, come dimostravano i suoi 2826 1| difese.~ ~Per tutte queste ragioni il signor Aurelio instituì 2827 10| sapesse il latino, come si rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio: 2828 9| treno, che già andava lento, rallentò: la macchina mandò un gran 2829 6| con il color primitivo del rame, era stata trasformata in 2830 3| di attaccarsi a tutti i rampini di quei regolamenti che 2831 10| ordinò con un cenno al rampollo di seguirla. La signora 2832 1| di simile — pensò senza rancore il barbuto signore — e certamente 2833 2| ampia vestaglia ella si era rannicchiata in fondo ad una poltroncina.~ ~— 2834 7| passare con vertiginosa rapidità le ultime imagini di sua 2835 12| il becco degli uccelli di rapina e gli altri suoi pennuti 2836 4| durante il mio sonno, fatto rapire il foglio, mi si presentò 2837 4| concludere quell’amore? Rapirla, e poi? E dove andare? Come 2838 4| Il foglio non era stato rapito; era stato succhiato dalle 2839 6| famiglia, la quale era in buoni rapporti di vicinato e confinante 2840 12| sospettate.~ ~Pensieri di rappresaglia si agitavano nel mio cervello. — 2841 10| arrotondare degli stipendi spesso rappresenta uno sgonfiamento del denaro 2842 1| mangiare in due, fra il verde, rappresentano come degli zeri aggiunti 2843 9| la frutta, e questa era rappresentata da grossi mandarini dalla 2844 10| anche lui aveva le sue oasi, rappresentate dalle rare e necessarie 2845 7| infrangibile del matrimonio, rappresentato da quella mimma esile come 2846 10| meccanici di Giacomino, o nelle rappresentazioni dei burattini, egli — onesto 2847 2| libri, le vostre leggi non rappresenteranno che un’ipocrisia sociale 2848 5| una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato, aristocratico, 2849 7| quelli dalle aiuole ben rasate delle villette, quanto quelli 2850 2| sempre più vicino, quasi rasente — tormentare col greco e 2851 9| storsero: poi si sedette come rassegnata. Lentamente, con due sottili 2852 11| curiosa? — e pareva un po’ rasserenato. — Noi nella vita moderna 2853 4| lanciarmi fuori, quando rassettando rapidamente le cose mie 2854 9| borsetta uno zendado, vi ravvolse in un attimo il capo nella 2855 4| ben menci coi vostri abiti razionali? Noi, romantici, eravamo 2856 4| I nostri vini leggeri, razzanti, erano una deliziosa pìpita ( 2857 7| insolazione. Era il momento di reagire: egli lo intuì.~ ~Mosse 2858 12| finzione aveva una parvenza di realtà.~ ~ ~ ~Li avea visti spesso 2859 4| virus del positivismo. Una reazione, quasi fulminea, è sopravvenuta, 2860 12| con tale proponimento mi recai da un certo tale, esperto 2861 1| non rise.~ ~Ma il giovane, recingendo alla sua bella amica il 2862 3| presentarmi il libro dei Reclami.~ ~— Cosa vuol reclamare? — 2863 7| lontane: la piccina aveva reclinata la testa bionda sull’esile 2864 3| verità, in verità, era un reclusorio quella piccola stazione: 2865 6| hanno l’istinto della redenzione, e fu appunto per questo 2866 6| propriamente, ma l’idea di redimere quel povero conte: compiere 2867 6| un fattore?~ ~«Ma salva e redimi quell’infelice nostro discendente», 2868 5| avete e che amo tanto, buone referenze di voi? Se sì, ditelo presto 2869 12| da chi nè come, mi venne regalato un piccolo falco; un falchetto.~ ~ 2870 12| prudenza, e lo vidi con regale solennità immobile come 2871 7| di scatto — è un piccolo regalo, un piccolo modello...~ ~— 2872 8| seguitò:~ ~— A quei tempi io reggevo una farmacia a Montefalco. 2873 10| ornare il palazzo della regina nel teatrino dei burattini: 2874 6| Commedia, quante donne potrebbe registrare la storia che furono cagione 2875 3| carabinieri? i due carabinieri regolamentari?~ ~Le guardie del treno, 2876 5| caratteri in punta; esatte, regolari, e contenevano un loro profumino 2877 2| Titani, nelle Muse, nelle regole di grammatica e di retorica. 2878 5| cameretta pulita, in una via relativamente silenziosa. La mia finestra 2879 4| era volgare!~ ~— Tutto è relativo; e poi a quel tempo non 2880 8| campagne c’è ancora un po’ di religione e i parroci, con una piccola 2881 12| bene la colpa senza alcuna remissione o pietà.~ ~Così fermato 2882 6| Tutta roba che si trova sul remoto Appennino, e non è facile 2883 5| di quel profumo mi pareva rendere l’atmosfera priva di un 2884 7| Si era dimenticato di renderla alla mimma: gli era rimasta 2885 3| poco d’aria igienica», che rendeva il signor Foresti piuttosto 2886 7| intensa aveva fatto quasi repentinamente sfiorire la sua giovinezza; 2887 11| gesto che non ammetteva replica.~ ~ ~ ~Alla stazione, sotto 2888 10| forzato a fare delle parti repugnanti alla sua indole tranquilla.~ ~ ~ ~ 2889 6| antiche storie. Con questi requisiti, un uomo si doveva seppellire 2890 11| dette rughe; la digestione, resa impossibile, genera macchie, 2891 2| congestionato in faccia, che mi respingeva con parole di minaccia, 2892 11| ripassare fra un mese; e respinse la busta con gesto che non 2893 3| signor capo era quella che si respira nel fondo di quei pozzi 2894 5| elemento necessario alla respirazione. Vi sentivo invece un indistinto 2895 3| dello Stato sentissero la responsabilità del proprio ufficio; considerassero 2896 3| di villeggiatura per la restante umanità! Un piccolo rossore 2897 1| incontro agli ospiti. — Vuol restare servito qua? o vuole invece 2898 1| io e te. Troviamo un bel restaurant, e facciamo un bel pranzo.~ ~ 2899 7| dama levandosi in piedi e restituendo la pupa con disprezzo.~ ~ ~ ~ 2900 2| regole di grammatica e di retorica. Ero, insomma, un bravo 2901 7| asperges, un po’ col vade retro, Satana, l’avevano spaventata, 2902 9| aperta campagna: avanzare e retrocedere impossibile: segnalazioni 2903 10| scolaro — habemus confitentem reum! — Per tutto questo ed altro 2904 8| è insensibile ai comuni revulsivi. Avevano dimenticato questa 2905 8| réclame strepitosa a questo revulsivo che cura sciatiche, lombaggini, 2906 3| signor Capo, intanto, aveva riaccesa la sigaretta: andava fra 2907 3| alla sua asma!~ ~Così si riaccese la disputa lì sul marciapiede, 2908 9| allontanandosi nel corridoio, e riacceso un toscano per lasciare 2909 12| contemplata la mia ferita, mi riaccostai al falco, ma con molta prudenza, 2910 9| pupille grige sotto il velo rialzato, e che scendeva giù da una 2911 4| vespero quando i miei occhi si riapersero. I bagliori sanguigni del 2912 5| Scomparve un momento, riapparve: diede una occhiata rapida 2913 6| a cuore a donna Fanny di riaprire e rimodernare il palazzo 2914 6| conte, bruciato dal sole, riarso dalla vita faticosa dei 2915 2| l’uscio della scuola fu ribattuto contro di me.~ ~E ancora 2916 8| fede, che cosa hai? Hai la ribellione, hai la critica, hai individui 2917 1| persona intelligente, mi ribello ai decreti imperiali della 2918 9| sulle punte dei piedi, poi ricadendo sui talloni. Ad un tratto 2919 10| paterfamilias è così forte che essi ricasano anche quando la dimora non 2920 1| diretti, così che poveri e ricchi hanno la soddisfazione fraterna 2921 10| disponeva di un vocabolario ricchissimo. In questi casi Giacomino, 2922 10| mosse in punta di piedi alla ricerca del babbo. Giacomino sa 2923 6| era adattato benissimo ai ricevimenti del venerdì, a coricarsi 2924 10| alle amiche nel giorno di ricevimento, aveva per lui un sapore 2925 10| obliava la lieve percossa ricevuta, e levati alcuni ferri dal 2926 4| sedia, una sigaretta e, richiamando alla memoria cose antiche, 2927 1| facciamo un bel pranzo.~ ~E richiamò alla Pina tutto le cose 2928 10| accorga?~ ~— E anche in ciò si richiede ingegno — rispondeva la 2929 1| E se non si può? — richiese il signore.~ ~— Se non si 2930 12| archibugio e con le panie, e gli richiesi quale fosse il nutrimento 2931 7| lui solo aveva le qualità richieste per eseguire il busto del 2932 8| terapeutico, tranne l’olio di ricino, il chinino per la malaria, 2933 3| voglio proporre per una ricompensa quell’egregio macchinista 2934 6| offrire la scomposizione e ricomposizione di un orologio alle dita 2935 1| Per lui si chiudeva.~ ~ ~ ~Ricondusse la Pina all’albergo, voltò 2936 10| scorse, la aprì, la lesse e riconobbe che il suo Giacomino ha 2937 8| magnifico desinare — non si riconosce più: non è più la solita 2938 1| signor Aurelio fu molto riconoscente alla graziosa grisette.~ ~ 2939 5| impotenza morale, che ho alfine riconosciuta come mia proprietà inalienabile: 2940 2| tormenta di rimorso quanto più riconosco la sua dottrina e il suo 2941 5| Cosa vuoi che possa ricordarmi io che vivevo dentro un’ 2942 11| del male: il male esiste, ricordatene!~ ~— Allora i più grandi 2943 6| diventato di un colore che ricordava il grano che è cresciuto 2944 9| essere fra i più saporiti ricordi della vita!~ ~Un mezzo toscano 2945 6| suo viso, che donna Fanny ridea di gusto, e da allora cominciò 2946 1| sua gran faccia di satiro ridente.~ ~« — La presenza delle 2947 1| in figura di vecchietti ridenti, barbuti ed incappucciati; 2948 8| pillole fu un attimo. Ah, tu ridi? saresti buono anche tu 2949 7| Venere! Ah, l’evo medio aveva ridotto Venere in uno stato ben 2950 6| dimagrare. Perchè quello di ridurlo magro era stato il principale 2951 11| calpestare; voi mi vorreste ridurre alla moglie che bada al 2952 11| che si chiama marito, si riempie l’epa, beve come un facchino, 2953 12| immobile come prima: solo l’ala rientrava come da per sè quasi serpe 2954 2| Permettete?~ ~Uscì. Rimasi solo. Rientrò poco dopo. Era uscita dalla 2955 4| orientamento.~ ~— Avete rifatta la lettera con l’inchiostro?~ ~— 2956 10| Giacomino, leso nel suo onore, riferiva alla mamma.~ ~La mamma allora 2957 5| cime delle piante allora rifiorenti nei giardini pubblici per 2958 3| esuberante della salute che rifioriva nel suo corpo.~ ~Da anni 2959 10| inverno talvolta, con dei riflessi azzurrini.~ ~Le altre volte 2960 9| parlare con voi», si era rifugiata nell’angolo opposto, e d’ 2961 10| domandava di meglio e si rifugiò nella sua stanza dove tutto 2962 10| stato messo agli arresti di rigore nella sua stanza, come si 2963 7| comperare nei negozi; ma era rigorosamente e virtuosamente vestita 2964 7| contrario dell’infagottamento rigoroso e sudicio in cui erano imprigionate 2965 7| valore. Si trattava di far rilevare, nel monumento funebre, 2966 10| signor Direttore, anzitutto rilevata questa sostituzione, accolse 2967 3| dia la partenza.~ ~— Io rimango — disse il vecchio, immobile, 2968 5| affatto «andiamo oltre», rimaniamo qui. Contempla soprattutto 2969 6| alla signora Fanny.~ ~— Rimaritarmi, io?~ ~La signora Fanny 2970 6| semplicemente del verbo rimaritarsi. Come è naturale, donna 2971 9| individuo o due saltarono giù. Rimasero confitti come cialdoni nel 2972 7| renderla alla mimma: gli era rimasta in tasca.~ ~— Oh, a little 2973 12| da per sè quasi serpe che rimbuca, e quattro lunghi e sottili 2974 2| serietà. — Anzi è un affare rimediabile. Dunque il greco, voi dite, 2975 11| Orribile! Ma quale il rimedio?~ ~— La calma assoluta e 2976 7| niente. Ora però si veniva rimettendo in meglio, ed i suoi genitori 2977 7| infine come ritraendosi, come rimettendosi nella credenza tutte le 2978 4| Povera e buona signora! Me ne rimorde un po’ ancora il cuore: 2979 2| tanto più mi tormenta di rimorso quanto più riconosco la 2980 10| mistero? Perchè tutti si rimpiattano? dove è Giacomino?~ ~ ~ ~ 2981 10| il suo fallo, obliava il rimprovero, obliava la lieve percossa 2982 8| Di’ pure brutto, piccolo, rincagnato, pelato fino dalle origini, 2983 10| pensava il signor Antonio rincasando — e passando dal pasticcere 2984 10| una talvolta — ora in cui rincasava — non compariva nel domestico 2985 12| impossibile dovessero star rinchiuse in quel piccolo corpo, e 2986 12| ottenere almeno un cenno di ringraziamento. Non fu così.~ ~Non si degnò 2987 1| Allora sorrise anche lui, e ringraziò.~ ~Poi si stabilì un certo 2988 6| necessario.~ ~E poi quel dover rinunciare alla pensione che quel povero 2989 3| Del resto, sa, se vuole riparazione...~ ~Squillò la cornetta; 2990 11| Grande Hôtel, se pure non riparte stasera.~ ~Qui si fermò, 2991 7| alcuni ritratti del morto: ripassando per Genova avrebbe telegrafato 2992 11| tutto un conto. Io devo ripassare fra un mese; e respinse 2993 5| figura di giovinetta passava, ripassava, era intenta a fissarmi. 2994 9| prima.~ ~— Prego chiudere — ripetè la signora in tono che non 2995 5| guardò trasognata.~ ~Io ripetei imperterrito la domanda.~ ~— 2996 10| latino, come si rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio: cogito 2997 9| così dicendo fece atto di riporre la preziosa anca superstite.~ ~ 2998 12| nemici e farne strage, e poi riportarne il trionfo era il più grande 2999 12| ancora, cioè che i miei re riposavano delle fatiche belligere 3000 12| falco, i re furono messi in riposo, anzi furono dimenticati.