1912-dia | diabe-limou | lino-ripos | risca-zuppi
     Novella

2001    9|            distese sul velluto un gran lino bianco; vi si adagiò con
2002    5|               brodo, soverchiata da un liquido giallastro purulento. Dentro
2003   10|               dal droghiere, marsala e liquori. Con queste liete disposizioni
2004    4|       romanticismo,  positivismo,  lirica,  epopea, e tutto questo
2005    1|             cara fanciulla si lasciava lisciare molto dilettosamente.~ ~«
2006   12|               la libertà? — e feci per lisciarlo.~ ~Fu, come prima, un istante:
2007    6|         osservato il volto imbiutato e lisciato di cosmetici della signora
2008   12|                 Piccolino era infatti, liscio, grigio, con due zampe aduste
2009   10|          aumentava in modo anormale la lista del calzolaio e del sarto.
2010    9|           Terrapieno, siepe, tutto era livellato in una desolazione bianca:
2011    9|                piccole case, disperse, livide, sepolte: un paesaggio immobile,
2012    4|            istrumenti poco usati nelle locande campestri, anche oggi che
2013    9|              partiti: poi aspettare la locomotiva liberatrice. Altra prospettiva
2014    5|                seguiva questa linea di logica: «Voi — parliamoci chiaro —
2015    8|          revulsivo che cura sciatiche, lombaggini, raffreddori e, dopo usato
2016    5|               È orribile: queste donne lombarde hanno tutte i piedi lunghi.»~ ~
2017    5|              questo terribile dialetto lombardo con quelle desinenze cupe,
2018   12|                nell’orto a trovare dei lombrichi i quali strisciavano i loro
2019    6|               da un laghetto sull’Alpe lontana faceva venir giù certe trotelle,
2020    7|                fossero cose estranee e lontane: la piccina aveva reclinata
2021    9|               vincere, con cui non può lottare, si abbatte avvilita, muta.
2022    3|                aspetto era esilarante, luccicante: saltellava sulle piccole
2023    9|         telegrafo, e dietro corrono le lucerne di due carabinieri. Ma tornano
2024   12|                insetti, bachi, piccole lucertole, che godevano sul muricciuolo
2025    5|                abituale di saturazione lucida di assenzio.~ ~— Niente
2026    3|             per le vie lucide dei tram lucidi! uomini col colletto pulito,
2027    7|           paesaggio era immobile nella lucidità del mattino di giugno: il
2028   12|          avevano indicati.~ ~Nel cielo lucido del mattino aveva visto
2029    8|               giornali alle proiezioni luminose sui tetti; e con noi c’era
2030    8|               fari devono essere i più luminosi. La luce ed il suono tengono
2031   10|           tramonto, un tramonto di una luminosità trasparente e grande come
2032    9|           volta e due il suo contenuto luminoso giù per la gola dell’amabile
2033    1|               camminare su e giù per i luoghi solitari; o, a tavola, negli
2034    7|                di gioia. I denti erano lupigni. Un braccio pallido, terminava
2035    4|               esaltavate poco fa. Quel lurido e petulante animale mi ha
2036   12|               superba imbandigione, mi lusingavo di ottenere almeno un cenno
2037   11|            averla curata o, almeno, mi lusingo. Basta, tu me ne scriverai...~ ~
2038   11|           omarino si levò la manica di lustrino e andò ad infilare il vecchio
2039     | m’
2040    5|                 Ne concepii un terrore macabro.~ ~Guardai il cameriere:
2041   10|                ordina un bel piatto di maccheroni: chi ha freddo va presso
2042   11|               resa impossibile, genera macchie, acni, rossori.~ ~— Orribile!
2043    3|               ricompensa quell’egregio macchinista che alimentava così vigorosamente
2044    9|                Niente, vecchio satiro, madam. Ho dato addio da tempo
2045    7|             gambe per delle settimane; madonna Isotta con le unghie non
2046   12|           bensì nel mio desiderio. Sua maestà di cartone era un principe
2047    8|            grande sparato bianco, dare maestosamente il braccio alla giunonica
2048    7|             seccamente.~ ~— In tutti i magazzini.~ ~— Falso!~ ~— Giuro.~ ~—
2049    2|              del cielo.~ ~Era il dolce maggio.~ ~Ma quale misfatto avevo
2050    6|            avverte che è bene usare le maggiori cautele in quest’opera di
2051    2|             mio padre, parlando con un magistrato di quel libro, aveva detto: «
2052    2|              veste rosea. Mi parve più magnifica. Stupii come sotto quelle
2053    7|             come sua moglie, ma di una magrezza diversa e provocata da ben
2054   11|             tettoia, era un grigio che mal si vedeva d’intorno: le
2055    3|        sconciamente lontano.~ ~Per sua mala sorte  presso c’era un
2056    8|              ricino, il chinino per la malaria, il bicarbonato pel bruciore
2057    7|               che, per colpa di quella malaugurata pupa, dimenticata  in
2058    8|          Perchè osa esporre, contro la maldicenza, uno scollato autentico
2059   10|               anche con teatro, andate maledettamente a male per colpa del direttore;
2060    2|              mai avevo commesso? Quale malefizio avevo mai perpetrato contro
2061    2|            magari potessi rimediare al malfatto!~ ~— Semplicedisse. —
2062   10|                infine, come un volgare malfattore, è preso da quell’uomo e
2063    9|               alzò lentamente e come a malincuore il cristallo.~ ~Intanto
2064    6|           celesti, senza ombre e senza malizie.~ ~— Pare un grosso bambino,
2065    2|           letto? — chiese socchiudendo maliziosamente le sue grandi pupille.~ ~—
2066    3|                e il giovane vi urtò in malo modo, cadendo.~ ~Sanguinava.~ ~
2067   12|            forse più che atavici erano malvagi istinti naturali, che troviamo
2068   12|           fierezza, a quella sua forte malvagità.~ ~— Ti faccio grazia della
2069    2|                colei mi avesse detto: «manda i padrini al tuo professore,
2070    9|                rappresentata da grossi mandarini dalla buccia ben sciolta.~ ~
2071    6|            abbondanti, e i sospiri che mandava su la zampogna silvestre
2072   12|              cibi. — Quando avrai fame mangerai e quando avrai sete berrai, —
2073   12|           morire, bestiola mia, se non mangi, — gli dissi, ma ogni mia
2074    5|              domandato: Signorina, lei mangia la busecca?~ ~Mi guardò
2075    1|              coboldi incappucciati non mangiano le bambine,  buone 
2076    9|               telegrafo, al telegrafo! Mangiapani a tradimento. Vi concio
2077   11|                sento come svenire; non mangio più, non dormo più, non
2078   12|              offersi al mio falco. Non mangiò nemmeno allora.~ ~ ~ ~Al
2079   11|                   L’omarino si levò la manica di lustrino e andò ad infilare
2080    5|             busecca fosse una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato,
2081    1|               spesso impicciato in una maniera troppo vergognosa per un
2082   11|             medici; e nulla nemmeno di manierato, di dolcificato come altri
2083    2|                specialmente quando gli manifestai la intenzione di darmi a
2084    3|          costituiscono la più visibile manifestazione della giustizia umana. Essi
2085   11|          modifichiamo semplicemente le manifestazioni. Per esempio, invece di
2086    7|              lui alla bimba — dammi le manine. Con tutte le cose che hai
2087    6|         fresche, e, se v’erano operai, manovali, carrettieri, villani, parlava
2088    6|          cenere e il biondo.~ ~Parlava mansuetamente e assicurava tutti che stava
2089    4|              ome (uomo) promette, deve mantenire» (mantenere). E diceva ciò
2090    8|               sera la signora aveva un manto di ermellino arrivato da
2091    4|               Si comperava la pulpa di manzo per fare il buglione (brodo);
2092    6|              su dal mare e gli faceva, maramao! e poi con le compagne vezzosamente
2093    8|          sconosciuta.~ ~Ed ecco che un Marcantonio di montanaro, grosso e alto
2094    3|             riaccese la disputa  sul marciapiede, con l’intervento giuridico
2095    8|               il mio uovo, il mio pomo marcio. Sentii, come farti capire?
2096    1|                via, tagliata netta, ai margini, dal verde dei campi. Il
2097    7|               fanno più ordinazioni di Marie Vergini in questi tempi
2098    7|            umore ed altre cose, come i marinai fanno col cielo quando temono
2099   10|               i problemi, alle lezioni marinate con superba disinvoltura;
2100    5|                 cioè lei; lei ed io in marital nodo congiunti. Tu ne dubiti?
2101    7|                A me non piacere uomini maritati: uomini senza dedizione
2102   11|             brutale, mio marito!~ ~— I mariti sono quasi sempre brutali —
2103   10|                di uova, dal droghiere, marsala e liquori. Con queste liete
2104    2|                greco: le tempie che mi martellavano, il pensiero che non si
2105    3|               di essere gentiluomini o mascalzoni».~ ~— Be’ — disse il capo-stazione
2106    7|             aitante, esuberante, forte maschio. Pareva che la sua giovinezza
2107   12|                violento, un rapace, un masnadiero dell’aria, voi avete, signor
2108    5|               volto: dietro turgeva la massa bionda dei capelli. Mi vide.
2109    6|               molto , molto digiuno, massaggio, cura elettrica ad alta
2110    8|               categorico imperativo di Massimiliano Kant. Chi non crede al dogma,
2111   12|               bardati scalpitavano e i mastini odoravano la caccia.~ ~Il
2112   11|             voce, stanno producendo le matasse del collo; il quinto paio
2113   11|            paurosamente nello stato di materia inerte nelle mani del prof.
2114    2|               una voce pietosa e quasi materna che mi rivolse queste parole:~ ~—
2115    7|              pargoletta, dalle braccia materne: una visione secolare: la
2116    6|     intellettualità e di quell’istinto materno che fu depositato dalla
2117    7|               Da due mesi erano brutte mattine per lei: non si destava
2118    5|              intento alla disinfezione mattutina del detto naso. Questa non
2119    6|                in quale gorgo di fiume matura la trota, in quale selva
2120    6|            tonno cosparso di pepe e un mazzo di cipolline fresche, e,
2121   10|          congenite del giovanetto alla meccanica.~ ~Ma quel triste vespero
2122   10|               e ad automobile: il lume meccanicamente contorto per costituire
2123   10|               fuggì: negli esperimenti meccanici di Giacomino, o nelle rappresentazioni
2124     | medesimi
2125     | mediante
2126    8|            stomaco, tu non hai che dei medicamenti illusori: bastoncini di
2127    6|                un suo libro di memorie mediche, accanto al nome del defunto,
2128    5|              odore di droghe, caucciù, medicinali che mi pareva l’odore di
2129    1|         alquanto filosofiche, e perciò mediocre accumulatore di denaro,
2130    5|                    Allora io, cretino, meditai come avrei dovuto fare per
2131    9|               proprio a lui. Lui parve meditare: dopo tutto la signora di
2132    2|               faccia era diventata una mela o una pesca di luglio: una
2133   12|               del terzo giorno cantava melanconicamente nel vespero dall’alto di
2134   12|          risonò a vuoto nello stanzone melanconico, ma era una voce dolce la
2135    5|                allontanai con un gesto melodrammatico. «Ah! Ah, io sono straordinariamente
2136    6|             scrisse in un suo libro di memorie mediche, accanto al nome
2137    4|               che siete ben goffi, ben menci coi vostri abiti razionali?
2138    2|               padre di Agamennone e di Menelao.~ ~— Oh, guardadisse
2139    2|            momento di vera aberrazione mentale ho osato formulare contro
2140    1|             Aurelio, uomo di abitudini mentali alquanto filosofiche, e
2141    7|                tutto Taliedo non aveva mentito a sua moglie che nel genere:
2142    2|        adorabile Olimpia.~ ~È vero: la menzogna è nella vita. E allora perchè
2143   12|                non dava alcun segno, e meravigliandomi come potesse vivere senza
2144    1|           allora la Pina? Non dobbiamo meravigliarci di questi dubbi, considerando
2145   12|           bambini.~ ~I miei di casa si meravigliavano come io potessi stare per
2146    7|            tela o con la creta il tema meraviglioso della Donna vergine e madre;
2147    7|       monumento a Mister George Paddy, mercante defunto di petrolio, e anche —
2148    5|               come un odore dell’anima mercantile della città. Il dialetto,
2149   11|     sufficienti.~ ~— Le figure grette, meschine, esose, le lascio tutte
2150    1|               che si divertono; ma due meschinelli, due inconsapevoli lavoratori
2151    4|                diceva in un suo gergo, mescolato di polacco, di francese
2152    3|                luce elettrica, vetrine messe con gusto: lavorare sì anche,
2153   12|            venne il falco, i re furono messi in riposo, anzi furono dimenticati.
2154    5|            piattino, o tegamino di bel metallo.~ ~Mi vidi portare davanti
2155    5|                di fronte a me, a venti metri di distanza, una figura
2156    3|                  Pretende forse che mi metta a piangere?~ ~— Pretendo
2157   10|            passò in breve.~ ~Giacomino mette fuori la punta di un occhio:
2158    2|                ad una poltroncina.~ ~— Mettetevi , e buono. Già bisognerà
2159   10|               il fatto che era lui che metteva fuori i denari, era lui
2160    6|             ovverosia prima di morire, mettono fuori certi loro sentimenti
2161    3|                fu propriamente così.~ ~Mezz’ora dopo, il signor Capo
2162    9|       convoglio.~ ~ ~ ~Però era oramai mezzogiorno e il signore si preparò
2163    6|              quante quaglie furono dal micidiale piombo del conte sottratti
2164    9|                transatlantico; come un microbio invisibile di uccidere un
2165    2|                dire la verità fosse il miglior modo di mettere in pratica
2166    8|          adesso come si fa a diventare milionari?~ ~— Ma tu hai fede nei
2167    4|             dovranno creare, forse, un militarismo pacifico ed artificiale
2168     | mille
2169    2|               respingeva con parole di minaccia, coi gesti, con la persona,
2170    3|               era evidente, chè pareva minacciato da una congestione.~ ~—
2171    3|              barba, dove il grigio già minacciava una invasione generale:
2172    6|             predilezione di lui per la minestra di fagiuoli col lardo; o
2173    6|                stare l’abitudine delle minestre col cece e delle colazioni
2174    9|               io, ora! Un dispaccio al ministro.~ ~Chi poteva essere quell’
2175    1|        fornelli e le casseruole, e due minuscoli garzoncelli, in berrettino
2176    8|                   Sarà ridicolo questo minuscolo uomo, in grande sparato
2177    1|                intanto, una minestrina minuta, e ben cotta per la mimma.~ ~—
2178    7|            vicino ai suoi grandi occhi miopi.~ ~— Date qui — disse Taliedo
2179    6|                causas nuptiarum, idem, miser comes Guidobaldus, mortis
2180    4|                Polonia? Guardai per la misera stanza d’albergo: non c’
2181    6|                di cosmetici, da cui il misero conte Guidobaldo tolse la
2182    4|             stanza era rimasto aperto. Misi in tasca il coltello, stavo
2183    6|               conte: compiere come una missione di bene.~ ~Senza cominciare
2184    7|           somma facendo il monumento a Mister George Paddy, mercante defunto
2185    4|             connaturata nell’uomo, sui misteri della Creazione.~ ~Essi
2186    2|                dove mi introdusse, era misteriosamente elegante, con un lettuccio
2187   10|              Oimè! cos’è quest’aria di mistero? Perchè tutti si rimpiattano?
2188   11|          conduci a spasso in campagna, misura il tuo passo col suo e qualche
2189    5|               da quelle convenzionali, misurate, calme, positive, concludenti:
2190    2|           latino. Ero ossequiente alla mitologia greca, credevo alle virtù
2191    1|               idea peregrina: «tutto è mobile in questo mondo.» Ma poi
2192    6|              riformare.~ ~Riformare la mobilia, se non in tutto almeno
2193    7|              artisti!~ ~Però l’idea di modellare sua moglie con Irma in braccio
2194   12|               gatto — un onestissimo e moderatissimo gatto — che mi guardava
2195   10|              una famiglia di abitudini modeste, diveniva inadatto a sopperire
2196    8|                  rispose Ballesio — un modesto milionario... Il milione,
2197   10|               un’altra senza chiodi: i modi con cui Giacomino comandava
2198   11|                 Sì, signora. Ma noi ne modifichiamo semplicemente le manifestazioni.
2199    3|            fumo, o, comunque, riuscire molesta od incomoda ai viaggiatori,
2200    9|             manina vorticosa faceva un molinello che buttava via tutta la
2201    4|             inoltre così squisitamente monda e detersa che dalle sue
2202   10|                 come incerto delle sue monellerie, da qualche condiscepolo,
2203   10|               chi vuol fare un viaggio monta in treno: chi vuol vivere
2204    8|             ecco che un Marcantonio di montanaro, grosso e alto come la bottega,
2205    6|               fra i ginepri e le forre montane, quante gallinelle, quante
2206   11|           dottore, in piedi, presso il montatoio di una vettura a letto,
2207    6|        frequenza, idroterapia, cura di Montecatini, di Carlsbad, tabloidi di
2208   10|               affitto una villetta sui monti nel tempo dell’estate, ecc.
2209    7|             con l’apparire delle virtù morali, siano scomparse le virtù
2210    8|             igiene, l’aria, il sole e, moralmente, essere un poco bestia.
2211    2|        soltanto ricordo che un brivido morboso si veniva impadronendo di
2212    2|             sugosa e fresca che ben si morde.~ ~ ~— Ora, ragazzo, s’il
2213    9|               sibilo flebile, lugubre, morente: il treno si fermò. Un silenzio
2214    6|                  Quando anche il conte morì, fu osservato che la sua
2215    8|            Mariucciaesclamai — o io morirò, o tu avrai un camino grande
2216    5|               pareva che le sue labbra mormorassero: «Cattivo, non vi accorgete
2217    1|                stelle!~ ~— Quella mormorò il signor Aurelio — è destinata
2218    3|                a certe infami fette di mortadella e fissava il suo interlocutore.
2219   11|            cosa terribilmente piena di mortificazione per la signora: quell’uomo,
2220    6|               miser comes Guidobaldus, mortis emit causam.» (Dal medesimo
2221    9|                  Ma la signora con una mossa sdegnosa, appena detto «
2222    7|      trasparenti: le orecchie, il naso mostravano le cartilagini. Lui, sì,
2223    6|             sanno quasi tutti — era un mostro della specie oggi scomparsa
2224    9|       grondanti da una impellicciatura mostruosa di neve: dentro si vedeva
2225    7|              della vita!~ ~È il grande motivo dell’arte che fu. E Taliedo
2226   10|             rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio: cogito ergo
2227    9|           senza muoversi punto, appena movendo le labbra: — Sì — disse —
2228   12|                muover delle pupille si moveva un becco breve ma uncinato,
2229    1|          davanti al finestrino, e quel movimento di tutte le cose suggeriva
2230    6|           pareva opera degna della sua muliebre intellettualità e di quell’
2231    3|                 e non come la vacca da mungere...! Ma che cosa posso fare
2232   12|              chi vi si affaccia, e col muover delle pupille si moveva
2233    9|                un po’ ironica, e senza muoversi punto, appena movendo le
2234   10|                fiato. Giacomino non si muoveva perchè aspettava che quell’
2235    6|              quello che c’era, come un muratore: quattro soldi di tonno
2236    7|               balocchi.~ ~Al di  dei muriccioli di pietra che costeggiavano
2237   12|            lucertole, che godevano sul muricciuolo il dolce sole, e fatto di
2238    4|           assaettati, stretti sì che i muscoli delle cosce guizzavano:
2239    2|             Tonante, nei Titani, nelle Muse, nelle regole di grammatica
2240    5|         faresti se fossi un maestro di musica e udissi delle stonature.~ ~—
2241   11|               con una voce soavissima, musicale, con un bellissimo accento
2242    5|          scandere di parole cadenzale, musicali, come su di un’antica spinetta.
2243    6|    antiestetica abitudine di legare le mutande su le calze, per modo che
2244    1|                dispendioso proseguire, mutando la terza in una seconda
2245    7|              consiste anche nel sapere mutare, nel cinematografo del cervello,
2246   12|                la mia piccola anima si mutasse, io non so. Ma ricordo che,
2247   10|           grossi che Giacomino avrebbe mutato così volentieri in tanti
2248    6|                mensa non girava nessun muto e impassibile cameriere,
2249    8|               più: non è più la solita mutria: parla, ha dello spirito.
2250    2|                  E da queste nozze poi nacque Atreo, che fu padre di Agamennone
2251    4|               stata parecchio tempo. A Naple semper trovate tante buone
2252    4|              cantare e cantare canzoni napoletane. — Canta, bell’italiano! —
2253    9|                 di pura lavanda. Ma le narici del suo nasetto impertinente
2254    1|         signore: non abbiamo mica noi, nascendo, approvato, firmato e sottoscritto
2255    1|              gialla e grande come luna nascente.~ ~— Buona sera, signore —
2256    2|            senso di nuovo piacere, che nasceva dal mio dolore.~ ~Diceva
2257   11|            nostro orgoglio maschile ci nasconde questa verità. Ma se tale
2258    1|             Era una grisette graziosa, nascosta dalla figura del giovane
2259    2|            abito nero ci fossero state nascoste due braccia così bianche!
2260    4|           rivolto in su, ma vi dirò: i nasi aquilini e forti delle nostre
2261    5|            fermata con uno spillo e un nastrino all’angolo superiore sinistro.
2262    5|               di fioriture letterarie, nate non da lei, ma appiccicatele
2263    1|              Dio, che disgrazia essere nati da un padre di abitudini
2264    6|            convinzione.~ ~Anche l’aria nativa non gli giovò: e come molti
2265    2|             avrei trovato il consiglio naturalissimo.~ ~Invece il suo consiglio
2266   11|             Poi segue un abbattimento, nausee, palpiti, cefalee...~ ~—
2267    4|           bruno ardente delle bellezze nazionali, ma lo stesso color falbo
2268     | neanche
2269    6|                è la prima quella che è necessaria, il porro unum della carriera.~ ~
2270   10|             rappresentate dalle rare e necessarie vacanze, e fra queste la
2271   11|              di vedere nel giornale un necrologio e allora diciamo: Io l’ho
2272    8|                 Capace poi, domani, di negare villanamente tutto quello
2273    5|             voi non ci credereste: non negate. È una disgrazia; ma mi
2274    7|               e si fanno comperare nei negozi; ma era rigorosamente e
2275    4|            campagna. Le mosche erano a nembi per la cucina in quella
2276    4|            eravamo belli. Alto io ero, nerboruto, con due calzoni assaettati,
2277    1|          dormire. Oltre che gracilina, nervosa, eccitabile! Dio, che disgrazia
2278   11|              del collo; il quinto paio nervoso stira le labbra fuori della
2279    1|         bianchezza della via, tagliata netta, ai margini, dal verde dei
2280    2|                non conservo percezioni nette; soltanto ricordo che un
2281    7|                va oltre il decoro e la nettezza.~ ~Dunque la sollevò, la
2282    7|               vede? Mah! È ammalato, è neurastenico, è etico, non può più lavorare.
2283    2|          generi, maschile, femminile e neutro; ma ignoravo che cosa fosse
2284    9|               era quasi tutta immersa. Nevicava ancora.~ ~La signora si
2285    8|           spese personali. A Parigi, a New York sarebbe un’inezia;
2286    8|          Galileo, del pomo fradicio di Newton! Ebbene, quell’uomo è stato
2287   12|          signor falco, spogliato tanti nidi, lacerato e ucciso tanti
2288    4|                bello» vi diceva?~ ~Era nient’altro che un epiteto ornativo:
2289    6|                 la quale era una bella ninfa del mare, bella e bianca
2290    6|         concordavano niente con la sua nobiltà. Per esempio, fra le otto
2291    5|              lei; lei ed io in marital nodo congiunti. Tu ne dubiti?
2292   11|                avete la specialità dei nomi, ve ne ricordate?~ ~— Sì,
2293   11|             morti. A proposito, cos’ha nominato? il prof. Marchi? Grande
2294    4|               dirò che quella bellezza nordica aveva così conquistato il
2295   11|               labbra fuori della linea normale e produce le così dette
2296    9|            cosa così orribile. Russia, Norway, Svizzera, paesi avanzati
2297    5|             bambù si allungavano nella nostalgia dell’azzurro. Io le guardai
2298    6|               nome del defunto, questa nota in latino, come soleva:~ ~
2299    8|                mio specifico. Devi poi notare che nelle nostre campagne
2300    4|            sogno.~ ~— È un’espressione notevole. I Nibelunghi terminano
2301    4|                amore ella doveva avere notizia certa e memoria perpetua.~ ~
2302    6|              su. Le donne — come è ben noto — hanno l’istinto della
2303    4|               preparava in abito molto notturno a seguirli, dolce, placida,
2304     | nove
2305   12|            tristezza.~ ~ ~ ~Fine delle Novelle.~ ~ ~ ~Estate 1912. — Laus
2306    3|               di quella signora? Bella novità che lo Stato paga! Non paga
2307    1|               lo sa? È una delle prime nozioni di fisiologia: alla natura
2308   11|              il collo, le orecchie, la nuca nella fascia di lana.~ ~—
2309    4|               quand est en toilette de nuit ne peut absolumment se défendre.~ ~
2310   10|             cartafaccio con colonne di numeri lunghe lunghe da sommare,
2311    5|        giallastro purulento. Dentro vi nuotavano delle anse intestinali lardacee.
2312    2|                 in basso come una cosa nuova.~ ~Dissi io allora:~ ~—
2313    1|                dritto e guardava i due nuovi venuti, mentre con una mano
2314    6|                unguentario unde causas nuptiarum, idem, miser comes Guidobaldus,
2315   12|                richiesi quale fosse il nutrimento dei falchi.~ ~— Cuore e
2316    4|            detto di alcune gelosie che nutrivo in segreto per la bellissima
2317    1|               oro che vi si posano: le nuvole. Vedi come si rompono, come
2318   10|        Tuttavia anche lui aveva le sue oasi, rappresentate dalle rare
2319   10|        presenza del padre.~ ~— Ma... — obbiettò la signora Palmira.~ ~—
2320   11|           visita in extremis, ma era d’obbligo.~ ~— Allora — disse il signore —
2321   11|               intendi? fai il sordo? l’oca? lo stupido? il superuomo?
2322    5|          momento, riapparve: diede una occhiata rapida per osservare se
2323    7|                e dai dirupi erbosi, si occhieggiavano nella rivista del sole:
2324    2|             impressione di una energia occulta e deliziosa in quelle braccia
2325    7|       costeggiavano il sentieruolo, si occultavano le villette; e qua e 
2326    8|              un fondamento psicologico occulto. Senti il mio: ma prima
2327    1|              sportivo» cominciavano ad occupare rumorosamente qua e  i
2328   11|       complesso, che noi altri uomini, occupati negli studi o negli affari,
2329    1|                Proseguano pure le loro occupazioni, come se noi non ci fossimo:
2330   11|                 per esempio, non me ne occupo affatto.~ ~— Allora tutta
2331     | od
2332    3|                di quei regolamenti che odiava di un odio così profondo.~ ~
2333   12|            soffitta, diroccata, con un odor di topi.  i miei re conducevano
2334    4|            appena la sua pallida mano, odorante di giunchiglia, fresca della
2335    9|            Tutta la leggiadra creatura odorava di viva viola, di fresco
2336   12|               scalpitavano e i mastini odoravano la caccia.~ ~Il senso di
2337    5|              quelle desinenze cupe, in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva
2338   10|                sino a certe parole che offendevano la dignità del sesso. Ella
2339    2|                volubilità che quasi mi offese, mi pregò che le spiegassi
2340    2|                avevo inconsapevolmente offeso il mio professore di greco
2341    6|                quaglie e le starne, ad offrir se stesso non ci riusciva:
2342    2|             guisa di bastione. — Posso offrirvi?~ ~Mi porse una sigaretta:
2343   10|              volto del cav. Antonio si offusca: insolitamente balena e
2344    1|               poi considerando che gli oggetti si movevano soltanto nell’
2345    1|             era lacu, cioè, lago. Ogni oggetto, fuori del finestrino, destava
2346     | ognuno
2347    7|         vedremo di rimediare. Di’? tu, oilà, vuoi andare più in alto,
2348     | Oimè
2349    9|            grosso naso.~ ~— Ah!... Fy, old satyr!~ ~— Niente, vecchio
2350    3|             signore sorrideva con aria olimpica; volle nelle sue piccole
2351    2|            tutta la storia dei giuochi Olimpici: cominciando da quel re
2352    8|            campo terapeutico, tranne l’olio di ricino, il chinino per
2353    5|                io, uomo inconcludente, oltrechè cretino, non sapevo decidermi.
2354    2|              era impresso in azzurro, «Olympie».~ ~Oh, Olimpia, dolce pingue
2355    6|              suoi occhi celesti, senza ombre e senza malizie.~ ~— Pare
2356    4|             enfants! Kante (quando) un ome (uomo) promette, deve mantenire» (
2357    6|              ad un celebre specialista omeopatico, il quale mi consigliò come
2358     | omnes
2359   10|             signor Antonio arrotondava onestamente, cioè lavorando di più col
2360   12|                sorpresa del gatto — un onestissimo e moderatissimo gatto —
2361   10| rappresentazioni dei burattini, egli — onesto micioera forzato a fare
2362    8|               dalle origini, e senza l’onor del mento. Ma devi aggiungere
2363    8|             per tutto, il cui ritratto onora persino le scatole dei cerini,
2364    7|           defunto marito, da collocare onoratamente nel cimitero di***. A Genova,
2365    7|              ferro, o del grano; ma un onorevole vassallo al servizio di
2366    6|       cipolline fresche, e, se v’erano operai, manovali, carrettieri,
2367   10|              scena dei burattini. Così operando, tutto facilmente obliava.~ ~
2368    3|          devono astenersi da qualsiasi operazione che possa produrre fumo,
2369    4|                della vita.~ ~Io ero di opinione contraria.~ ~Sventuratamente
2370    3|             fuoco, che usava con tanta opportunità il soffiante... Ma lei,
2371    9|              era rifugiata nell’angolo opposto, e d’altra parte, quell’
2372   11|                    Allora i più grandi oratoridisse il signor Giraldi —
2373    3|               odio così profondo.~ ~Un orco! La più docile ed umile
2374    9|                di filetto, disposto in ordinate fette. Esitò: finalmente
2375   10|             passando dal pasticcere ha ordinato un dolce di vaste proporzioni:
2376    7|                 Ma non se ne fanno più ordinazioni di Marie Vergini in questi
2377   10|           tuttavia come giunse a casa, ordinò con un cenno al rampollo
2378    8|           solitari che le adornano gli orecchi sono calcolati a lire diecimila
2379    4|              Certo io ero guarito dell’orgasmo della mia passione. Avevo
2380   11|             bisogno supremo. Il nostro orgoglio maschile ci nasconde questa
2381    9|                giù, il bavero in su, l’orgoglioso berretto color granata,
2382    4|                 o se vi pare, un nuovo orientamento.~ ~— Avete rifatta la lettera
2383    1|            pallida di luna nel cielo d’oriente.~ ~— Già, anche la luna:
2384    9|          americano anch’io, cioè molto originale — e così dicendo fece atto
2385    1|                sono così in vista sull’orizzonte umano, e per le quali egli
2386    3|           svolazzi di un giacchetto di orléans nero; un poco era colpa
2387   10|             tappezzeria stracciata per ornare il palazzo della regina
2388    4|             nient’altro che un epiteto ornativo: tutto ciò che era in Italia
2389    1|                gnomi di terracotta che ornavano la terrazza, in figura di
2390    8|               carbonella. Sai tu quali orrendi pensieri devono passare
2391    6|              non soltanto fumava degli orribili mezzi toscani, ma, quel
2392   11|                 con un istrice, con un orso, un villanaccio di quella
2393   12|               non giocai.~ ~Andai nell’orto a trovare dei lombrichi
2394    5|             superiore sinistro. La sua ortografia era precisa, la sua prosa
2395    8|             immortale Ballesio? Perchè osa esporre, contro la maldicenza,
2396    2|            vera aberrazione mentale ho osato formulare contro di lei
2397    2|              di greco e di latino. Ero ossequiente alla mitologia greca, credevo
2398    1|        comunemente il pubblico, quando osserva due amanti camminare su
2399    5|                una occhiata rapida per osservare se dalle altre finestre
2400   11|                un uomo d’affari però — osservava-è grave questo modo di sfogarsi
2401    6|              così i capelli; e così si osservò che il suo volume e il suo
2402    6|               li faceva suonare sì gli ossicini dei pollastri, e un fiasco
2403    8|               Con la fede. La fede è l’ossigeno della vita. La fede genera
2404    1|                si può affermare che le osterie suburbane sono una succursale
2405    6|               inverno, nelle più umili osteriuzze di campagna in cui s’imbatteva,
2406    3|               amico, che fece causa ed ottenne un risarcimento dignitoso
2407    8|              un atomo di genio tuo, si ottiene il protoplasma intorno a
2408    7|               Non era stato un re dell’ottone, o del ferro, o del grano;
2409    4|                 Il suo mento era di un ovale perfetto e la sua piccola
2410    6|          ammalarsi di incurabili mali, ovverosia prima di morire, mettono
2411    4|          creare, forse, un militarismo pacifico ed artificiale in omaggio
2412    7|              monumento a Mister George Paddy, mercante defunto di petrolio,
2413    2|              mi avesse detto: «manda i padrini al tuo professore, e battiti
2414   10|                sei la serva e lui è il padroncino, tu sei una donna fatta
2415    5|                tu...! Via, via, amico, pagami l’assenzio.~ ~ ~ ~
2416    9|              labbra: — Sì — disse — ma pagare!~ ~«No, no denarodisse
2417    3|              però, chi dovrebbe essere pagato! Oh, vada a farsi benedire
2418   11|               Sommessamente intanto il paggetto dell’hôtel aveva avvertito
2419    8|                 scintilla dalle quarte pagine dei giornali alle proiezioni
2420   12|               nera foresta sonora; e i palafreni bardati scalpitavano e i
2421    8|             MILIONE?~ ~ ~ ~Eravamo nel palco: io, Ballesio, l’universale
2422    4|           questo amore? Come farò io a palesarle il mio affetto? E palesato
2423    4|            palesarle il mio affetto? E palesato pur anche il mio amore,
2424    4|             dicevo. Ah, morire con una palla in fronte e il sole polacco
2425    8|              la critica, hai individui pallidi, stitici, dolorosi, senza
2426    2|              Ella parve godere del mio pallore. Non parlava più.~ ~Probabilmente
2427    5|             testolina appoggiata sulle palme della mano, e mi pareva
2428    5|          esisteva un piccolo cuore che palpitava per me; fosse pure un cuore
2429   11|               un abbattimento, nausee, palpiti, cefalee...~ ~— Ah, sì,
2430   10|                    Povero figlio mio — palpitò la signora Palmira come
2431    9|               si potè avere un poco di pane: ma era una disputa feroce:
2432   12|              con l’archibugio e con le panie, e gli richiesi quale fosse
2433    4|         fanciullina, quando vedeva nei panieri: Keste pikkel cose fini
2434    6|              giù certe trotelle, certi panierini di fragole selvatiche, certi
2435    9|                tranquillamente, alcuni panini scricchiolarono, una bottiglia
2436   10|            serate con dolci, castagne, panna levata e cialdoni, forse
2437    3|           aveva sino oltre al berretto paonazzo. Tempo di villeggiatura
2438   11|                ora, fate la mummia, il papa di gesso, l’indifferente.
2439    1|         specialmente che fa gonfiare i papaveri, ella è una benemerita del
2440    1|                sono una succursale del paradiso; ed un’ostessa che tiene
2441   12|        dimestichezza con gente di gran paraggio. Li avea fatti io stesso
2442    3|                Capoarticolo decimo, paragrafo sesto delle Istruzioni pel
2443   10|                mai visto così adirato, paralizza la velocità delle sue gambe.~ ~
2444    4|           Ricordo che rimase immobile, paralizzata. Io ero ben gagliardo allora,
2445    8|           immortale Ballesio sedeva al parapetto con la guardia d’onore del
2446   11|           Allora, dietro una specie di paravento, venne fuori un omarino
2447    5|           allontanava per il viale del Parco.~ ~L’amico pittore continuò:~ ~—
2448     | parecchi
2449     | parecchie
2450     | parecchio
2451    4|                tutto questo, benchè mi paresse cosa disonesta ed audace
2452    7|          visione soave. Irma che ride, pargoletta, dalle braccia materne:
2453   11|            tutto abolisci il silenzio; parlale molto, molto, di molte cose
2454    2|               che un giorno mio padre, parlando con un magistrato di quel
2455    3|                rossore alla fronte, un parlar secco allo sportello dei
2456    3|              bene non avvicinarlo, non parlargli.~ ~Ma io avevo trovato un
2457    6|               comuni amici, i quali ne parlarono alla signora Fanny.~ ~—
2458   11|                Eppure quell’uomo aveva parlato sempre con una voce soavissima,
2459    4|          ciglia dei bachi da seta.~ ~— Parlavate della Polonia?~ ~— Mai più:
2460    5|                linea di logica: «Voi — parliamoci chiaro — non mi amate se
2461    9|              diretto, forse, stava per partire: uscì dalla tettoia, infatti.
2462    6|        celebrate le nozze.~ ~Gli sposi partirono, e si racconta che, nei
2463    9|             alla stazione da cui erano partiti: poi aspettare la locomotiva
2464    7|            Così avvenne: così egli era partito.~ ~Dopo tutto Taliedo non
2465    3|                sull’avversario.~ ~— Io partodisse il giovane, arrampicandosi,
2466   12|              che la finzione aveva una parvenza di realtà.~ ~ ~ ~Li avea
2467    9|           impertinente si dilatarono e parvero aspirare in quello scompartimento
2468   10|          signor Antonio rincasando — e passando dal pasticcere ha ordinato
2469   11|            Invece di ricordare i torti passati di suo marito, lei ricorda
2470    5|                affetto fraterno.~ ~ ~ ~Passavo lunghe ore alla finestra
2471   11|               cura, moto, aria aperta, passeggiate in campagna, alla buona.
2472   10|            rincasando — e passando dal pasticcere ha ordinato un dolce di
2473    6|             certi formaggi che fanno i pastori, certi funghi...! Tutta
2474   10|                casa.~ ~L’abitudine nei paterfamilias è così forte che essi ricasano
2475    5|           libro mastro. Era il negozio paterno. Esso era immenso, pieno
2476    7|              la mamma, da quella sposa patita. Eleganti erano l’uno e
2477    6|               nome storico, che il suo patrimonio era cospicuo, e il castello
2478   11|             congelò la voce e si trovò paurosamente nello stato di materia inerte
2479    4|         scomparso!~ ~V’erano bensì sul pavimento due o tre fogli del mio
2480   12|                un tacchino almeno o un pavone. Era un piccolo re, grosso
2481    9|                fatto reale; aspettare, pazientare, tacere.~ ~Passava, interminabile,
2482    7|             della pupa era stata opera paziente di sua moglie, sotto le
2483    9|               da viaggio. La sua testa pelata era difesa da un cupolino
2484    8|           brutto, piccolo, rincagnato, pelato fino dalle origini, e senza
2485   10|           vuole, con la prudenza di un pellirosso: esce di stanza, fiuta e,
2486    1|               aitante giovane di primo pelo. Pareva solo: ma anche uno
2487   12|             fermato il proposito della pena, dopo essermi assicurato
2488    6|               spesso si scorgevano giù pendere i legacci: ignorava — almeno
2489   12|            mani e, alla luce che ancor pendeva nell’aria, a lungo cercai
2490   10|          vergogna!» gli stava davanti: penosamente davanti.~ ~Oh, bella! anche
2491    8|            villano si sente bruciare e pensa: «ecco, io guarisco!» Pensare
2492    8|              l’avemaria, stavo al buio pensando al mio avvenire di marito
2493    6|                ben la posso sposare.~ ~Pensar questo fu cosa facile.~ ~
2494   10|            Giacomino pensò.~ ~Che cosa pensasse, non è facile a dire: ma
2495    6|             quel dover rinunciare alla pensione che quel povero colonnello
2496    2|              correggendo. Ma poi parve pentita delle sue parole.~ ~Domandò
2497   11|               un fungo...; e non me ne pento ormai più — sorrise fra
2498    8|                di Francia voleva nella pentola dei più poveri fra i suoi
2499    2|               trine.~ ~Ma non conservo percezioni nette; soltanto ricordo
2500    3|           fanno!»; era capace di dire, percorrendo il treno con le braccia
2501    9|             permettere alle guardie di percorrere i venti chilometri lungo
2502   10|           rimprovero, obliava la lieve percossa ricevuta, e levati alcuni
2503   12|                   Vile!~ ~Ed io non lo percossi.~ ~ ~ ~Come la mia piccola
2504    4|                positivismo hanno fatto perdere a voialtri, giovani moderni.
2505    6|                signor conte cominciò a perderlo.~ ~Un giorno gli caddero
2506   11|              Noi nella vita moderna ci perdiamo spesso di vista, di nome,
2507   10|            sentimento «che fa l’uom di perdon talvolta degno»: indi dirotto
2508    2|               supplicandola di volermi perdonare?»~ ~— È tutta una bugia —
2509   10|                molto buono con lui: lo perdonò subito subito e diceva: —
2510    2|               idea: la licenza liceale perduta, il mio avvenire distrutto,
2511    7|                americano tallone della perfetta sua scarpa.~ ~— Ah, no! —
2512    4|              sotto due archi di ciglia perfetti ed evanescenti, mi immergevano
2513    2|               quell’essere delizioso e perfidamente saggio che è la femmina.~ ~
2514   12|            vitto ai loro piccini! Gran perfidia fu la vostra, signor falco,
2515   12|             stemmi dei re e le pupille perforanti saettarono un senso: — Vile!~ ~
2516    3|               uno stato di ebollizione pericolosa.~ ~Il treno si era appena
2517   10|               quali il più domestico e perito era, a tutto dire, Giacominus
2518    3|                valorosa mano! Lei è la perla dei funzionari dello Stato!~ ~—
2519    9|                di prima classe.~ ~— Se permette, ci sono io — disse al conduttore
2520    9|               almeno, cioè il tempo da permettere alle guardie di percorrere
2521    8|               prendere un altro caffè? Permetti, cara? — chiese alla signora.~ ~—
2522    1|               in una seconda classe, o pernottare in un albergo molto pulito,
2523    2|              Quale malefizio avevo mai perpetrato contro quell’uomo? Quale
2524    4|                notizia certa e memoria perpetua.~ ~Per tutto questo, benchè
2525    4|           lattee io sentivo esalare un perpetuo profumo di pervinca e di
2526    3|             dispiace, ma che vuole? Ho perso il lume degli occhi. Mi
2527    8|       trentamila lire per le sue spese personali. A Parigi, a New York sarebbe
2528    1|                La presenza delle terze personecontinuò il signor Aurelio —
2529    8|              le mie pillole, eh? Ma di persuadere l’umanità che con le mie
2530    7|               artistica ed ella si era persuasa che lui solo aveva le qualità
2531   12|              suono.~ ~Gli enumerai con persuasione tutti i suoi torti: — Voi
2532    9|           arrosto era così buono, così persuasivo che pareva dire: «Perchè
2533    4|         esalare un perpetuo profumo di pervinca e di mughetto; e gli occhi
2534    9|               grassoccia, adorna di un pesante anello, fumava un vile toscano:
2535   11|                  Un chilo e mezzo deve pesare!~ ~Era il cappello della
2536    7|                così poco, pesa: magari pesasse di più — disse la madre.~ ~
2537    7|                pallida; era magra, non pesava più nulla. La pelle le cadeva
2538    9|                berretto color granata, pesto, avvilito anche lui. Quel
2539    7|               e duchesse della specie, pettinate dal giardiniere, fiori aristocratici,
2540    5|            ferita la avesse offesa nel petto.~ ~Le sue finestre non si
2541    4|      esaltavate poco fa. Quel lurido e petulante animale mi ha inoculato
2542    4|             est en toilette de nuit ne peut absolumment se défendre.~ ~
2543    4|          guerre sarebbero finite da un pezzo! Ma io non voglio tediarvi
2544    5|             sono, così: guardatemi. Vi piaccio?~ ~Dio, che caro volto,
2545   12|             era il più grande de’ miei piaceri.~ ~Allora non era convinto
2546    6|              quel tonno con la cipolla piaceva tanto a lui come a quegli
2547    1|       piacevole, e noi certo non siamo piacevoli e bene accetti a quei due
2548    8|              schiena che era tutta una piaga; ma lui era esultante: era
2549   11|               l’automobile era pronta. Pian piano, garbatamente, giù
2550    2|              queste parole:~ ~— Perchè piange, se è lecito domandare?~ ~
2551    7|            gorgheggiando, ma tediata e piangente. Perchè prima il riso ed
2552    7|            baciò.~ ~— To’! e tu perchè piangi? — domandò alla moglie.~ ~—
2553    6|            allora pensò:~ ~— Ma perchè piango io, sciocco che sono mai?
2554    5|              innalzavano per altri tre piani e sprofondavano per altri
2555   12|                 immobile, con la testa piatta ritirata fra le penne. Immobile
2556    5|        finamente rosato, servito in un piattino, o tegamino di bel metallo.~ ~
2557   10|             ristorante e ordina un bel piatto di maccheroni: chi ha freddo
2558    3|              grigi che sono le vie, le piazze di una grande città.~ ~«
2559   12|              piccolo re!» gli dissi.~ ~Piccolino era infatti, liscio, grigio,
2560    9|             non fosse stato un piccolo piede a dichiarare che ella era
2561    9|               la sua alterezza dovette piegarsi da una banda perchè il cappello
2562    7|                Lo scultore Taliedo era pienamente giustificato davanti ai
2563   11|            sono sempre belle, allegre, piene di vitalità.~ ~— E invecchiare,
2564    9|            mente certi carri-bestiame, pieni di corpi immoti, attoniti.~ ~
2565    7|                di  dei muriccioli di pietra che costeggiavano il sentieruolo,
2566    8|                mi vesto — di seta e di pietre preziose», e poi di’ quale
2567    9|              sesso maschile si stavano pigiati.~ ~— Viaggiamo in condizioni
2568    4|                dove ella aveva preso a pigione una villetta solinga presso
2569    1|              di uomini civili è di non pigliarlo sul serio il codice semi-barbaro
2570   10|              indolitura.~ ~I pugni che pigliava talvolta, come incerto delle
2571    4|              vedeva nei panieri: Keste pikkel cose fini fini (queste piccole
2572   11|               con l’altra, come in una pila elettrica, finchè avviene
2573    2|         Olympie».~ ~Oh, Olimpia, dolce pingue nome! Tutto azzurro, tutto
2574    1|             questo mondo. Dormi, Pina, Pinuccia bella! sì, il lacu...»~ ~
2575    3|               finestrini laterali sono piombati. Esiste solo il finestrino
2576    1|               le case diradavano, ed i pioppi sorgevano verdi con un fremito
2577    6|            Polifemo, ma le lagrime che pioveva per la passione di Galatea
2578    6|               toscano, ne imbottiva la pipa e fumava come un plebeo.~ ~
2579   11|         infilare il vecchio pastrano a pipistrello e ad avvolgere il collo,
2580    4|          razzanti, erano una deliziosa pìpita (bibita). Sospirava Napoli
2581    1|        minestrina di pasta battuta coi piselli che è una bontà, e dei maccheroncini
2582    1|               la aiutavano a sbucciare pisellini e tagliare una gran spoglia
2583    8|               così. La donna è come la pituitaria, la tiroide, la surrenale,
2584    4|               tante buone gente. Ma le pizze di Napoli la turbavano,
2585    4|            dissi, e si parlava di cose placide: delle mie cacce, dei bagni,
2586   12|               e quelli, sospendendo il placido lavoro della vanga: — Son
2587    2|                  Ora, ragazzo, s’il te plait, torniamo alle Olimpiadi
2588   10|                folklore delle ingiurie plebee ad una umile fantesca: da
2589    6|               la pipa e fumava come un plebeo.~ ~Aveva altre abitudini
2590    9|          candore, tutto era ugualmente plumbeo: le fiumane, le piccole
2591    5|       Esposizione?~ ~Avevo una fame da poeta; e proprio in quell’ora
2592    4|              la Polonia, conferenziere polacche, come oggi vi sono le suffragette.
2593    6|            suonare sì gli ossicini dei pollastri, e un fiasco di vino della
2594    1|         costolette. Oh, vuole un mezzo pollastrino alla diavola? E da bere
2595    8|                avvenire come quel tale pollastro che quel Re di Francia voleva
2596   12|               ebbe, e ben lo seppero i polli della cucina che in quel
2597   10|              di vaste proporzioni: dal pollivendolo un tacchino, due capponi
2598    1|              vegliano le bronchiti, le polmoniti, ed altre cose feroci che
2599   10|                 la mamma, seduta su la poltrona, legge il giornale.~ ~E
2600    2|           rannicchiata in fondo ad una poltroncina.~ ~— Mettetevi , e buono.
2601   12|            anzi furono dimenticati. La polvere cadde su di loro; lo scudiero
2602    1|              maccheroncini fumanti nel pomidoro nuovo e nel burro: venne
2603    8|              psicologia della medicina popolare che un farmaco è creduto
2604    1|         stendeva come un pulviscolo di porpora fra la gente, ed anche di
2605    6|            quella che è necessaria, il porro unum della carriera.~ ~Così
2606   10|           certe spese tirava fuori dal portafogli certi biglietti grossi che
2607    2|                l’orologio.~ ~— Presto, pòrtala subito al tuo professore.~ ~ ~ ~
2608    8|          superflue in apparenza. Ma tu portale via, e l’uomo diventa l’
2609    4|              affidava il suo portmonè (portamonete), e andavamo coi bimbi a
2610    8|         scappato via per disperazione, portando con  quel po’ di chinino
2611    1|            Aspettando che il cameriere portasse in tavola, la ragazza fece
2612    5|                 Per quante prove io vi portassi che sono una signorina per
2613    4|             cosce guizzavano: voi oggi portate le gonnelle, non i calzoni,
2614    4|           vogliono adottare i calzoni? Portavo io, allora, coturni da cacciatore,
2615   11|             scatto, spalancò due o tre porte a vetri, e si precipitò,
2616   12|               della vita per ora, e ti porterò da mangiare, — gli dissi.~ ~
2617    5|               Ella scomparve dietro la portiera della chiesa.~ ~Io entrai.~ ~
2618    6|           Senza cominciare da Beatrice Portinari, che gettò nella mente del
2619    4|                Ella mi affidava il suo portmonè (portamonete), e andavamo
2620    7|                 al terzo piano, che ti porto meglio?~ ~— ! — rispose
2621    8|             dote!...~ ~— Ti sbagli: mi portò il padre, la madre e quattro
2622    5|      straordinariamente stupìto».~ ~Mi posai la mano sulla fronte, e
2623    2|            vedere: e sigillò il libro, posando sulla busta di cuoio la
2624    1|        serpenti grandi d’oro che vi si posano: le nuvole. Vedi come si
2625    6|               in quelle condizioni, al posar le sue grosse e arse labbra
2626   11|                 barbuto, con la fronte posata in calma sulla mano: il
2627   10|             dei due l’ha toccata.~ ~Le posate sono al loro posto: sul
2628    9|              lontra, nel cui mezzo era posato un cespuglio di violette
2629    2|        scostando da un fine libro e si posavano, quasi avvolgendomi, sulla
2630    7|                mani di giglio, e se le pose in tasca; poi strinse l’
2631    5|        convenzionali, misurate, calme, positive, concludenti: tutto il contrario
2632    7|               tempi sacrileghi; e quei positivisti di parroci le comprano già
2633    5|                compresi già della loro posizione privilegiata? Vedi quella
2634   11|                 e proseguì: — Lei deve possedere una memoria di ferro e quindi
2635    3|               viene un’idea splendida, possederebbe per caso una qualche laurea
2636   10|               sempre per ultima.~ ~Chi possedeva l’analisi e la sintesi sul
2637   12|                da questo: cioè che ora possedevo un re autentico, non di
2638     | possiamo
2639    1|               quest’amabile fanciulla, possiede anche lei un’intelligenza
2640    1|             bionda come l’oro. L’aveva posta a giacere sopra un cuscino:
2641   12|              istinti atavici parlavano potentemente in me: ma forse più che
2642     | poterono
2643     | Potete
2644     | potrebbe
2645     | potremo
2646     | potuti
2647     | potuto
2648    7|               Dove vendono in Italy le poupées così vestite? — domandò,
2649    1|                di proprietà per queste povere creaturine, non è mica un
2650    4|            belle mani i suoi piccini: «Povres enfants! Kante (quando)
2651    3|              respira nel fondo di quei pozzi grigi che sono le vie, le
2652    3|               stento.~ ~Fu condotto al pozzo: rimase  un po’, fra un
2653   10|                il babbo e la mamma non pranzano, come credeva. La tavola
2654   12|         belligere in grandi e sontuosi pranzi, i quali corrispondevano
2655    2|             miglior modo di mettere in pratica quelle illustri virtù?~ ~
2656   10|             dalle lezioni. Questo come preavviso: il resto verrà poi!~ ~Il
2657   11|               dalle origini, dai tempi precedenti il matrimonio, quando prende
2658    9|                 disse il conduttore, e precedette la dama attraverso un ingombro
2659    1|                no! Nella stanzetta che precedeva la terrazza, c’era un giovane:
2660    4|                un sobbalzo e poi fila, precipita verso nord invece che verso
2661    5|        sinistro. La sua ortografia era precisa, la sua prosa non priva
2662    8|                per le tue pillole.~ ~— Precisamentedisse con gravità Ballesio. —
2663    7|               sua moglie, sotto le più precise ed esigenti indicazioni
2664    8|        colonnello.~ ~Io non conosco di preciso l’età della signora Ballesio,
2665    8|           cinque lire di banco. Il mio predecessore era scappato via per disperazione,
2666    3|                riuscivano a toccare il predellino. — Dove sono i carabinieri?
2667    6|             sospetto, come ignorava la predilezione di lui per la minestra di
2668    8|                i medici ed i preti che preferiscono la percentuale sui miei
2669    6|            anzi credo che quanto al  preferisse una buona tazza di camomilla;
2670    9|            tono che non era affatto di preghiera.~ ~Allora il signore alzò
2671    2|                che quasi mi offese, mi pregò che le spiegassi quella
2672   11|          soggiogava.~ ~La signora, nei preliminari della visita, aveva cercato,
2673   10|             sedere sul suo seggiolone: preme il bottone elettrico: compare
2674    4|                lama. Più profondamente premetti che non fosse necessario;
2675    3|              il suo vestito bianco gli premeva più della mia soffocazione!
2676    3|            bene come parla, sa! Non si prenda mica giuoco di me!...~ ~—
2677    2|            volesse fare il professore, prenderebbe lo stesso?~ ~— Così credo —
2678    2|                   Perfettamente. Ma tu prendi dal «secrétaire» carta e
2679   11|                col suo e qualche volta prendila per la vita; e se di notte
2680    1|            anche di microbi.~ ~«Oh, io prendo la mia Pina in braccio,
2681    2|       emicrania.~ ~Domandò:~ ~— E cosa prendono di paga i vostri professori,
2682   11|               alla politica, non se ne preoccupi. Io, per esempio, non me
2683    1|              Pina vide le belle tavole preparate, e fece un «oh» di felicità.~ ~—
2684    7|               tutte le salse che aveva preparato, compresa la deliziosa mano
2685    4|              letto i suoi piccini e si preparava in abito molto notturno
2686    9|               Ah — fece il signore — e presa la cestina, ne trasse ancora
2687    4|          placida, indifesa e per nulla presaga dell’avvenire di quella
2688    4|             giovani la Morte spesso si presenta come una forma eroica di
2689    3|             era il giovane signore più presentabile alla prossima stazione balnearia,
2690   12|          rubare!~ ~Corsi in soffitta e presentando quella superba imbandigione,
2691    3|                 dicendo:~ ~— Favorisca presentarmi il libro dei Reclami.~ ~—
2692    6|            alla libertà ed alla vita e presentati come omaggio alla inappetenza
2693    3|                 E il signor Foresti mi presentava sul dorso della mano, dall’
2694    6|           naturale, donna Fanny faceva presente l’ombra di Sicheo, voglio
2695   10|                come uno scoiattolo, ha presentito la caccia e la tempesta.
2696    3|             calda e serena mattina, io presenziavo l’arrivo di un piccolo treno,
2697    3|               dice in questo tono?~ ~— Pretende forse che mi metta a piangere?~ ~—
2698    2|               corsa dei cocchi tutti i pretendenti alla mano della bella sua
2699   10|               si credeva in diritto di pretendere per  l’ultima parola.~ ~
2700    3|               mi metta a piangere?~ ~— Pretendo che lei faccia il suo dovere.
2701    4|              trovata assente, sotto il pretesto delle danze campestri al
2702    9|             viaggio, ho l’abitudine di prevedere tutto. Ecco qui, oltre al
2703    9|                fece atto di riporre la preziosa anca superstite.~ ~Allora
2704    5|        riscaldarmi e sfamarmi con poco prezzo. Allora penso: Cretino,
2705   12|            sentii nascere in me per il prigioniero una grande pietà e una viva
2706    4|          giunchiglia, fresca della sua primavera. Avevo mangiato un boccone
2707    1|             Chi non lo sa? È una delle prime nozioni di fisiologia: alla
2708    6|        bizzarro contrasto con il color primitivo del rame, era stata trasformata
2709    6|             ridurlo magro era stato il principale pensiero di donna Fanny.
2710   12|               maestà di cartone era un principe molto vendicativo, ma era
2711    8|       sbalorditivo...~ ~— E tu intanto principi...~ ~— Bisogna ben dare
2712    4|           spirito di cui vi parlavo in principio; o se vi pare, un nuovo
2713   10|               sola e perchè ci dovremo privare di qualche piccolo benessere?»
2714    8|                chiesi io — la tua casa privata ti porta ad una spesa equivalente
2715    8|            onore di quel seno e perciò prive della venerazione degli
2716   12|            quel giorno vennero trovati privi delle interiora, con gran
2717    5|               già della loro posizione privilegiata? Vedi quella governante
2718   11|               poteva concedersi questo privilegio. «Non so, come chiedere:
2719    4|              signora una conferenziera Pro-Polonia?~ ~— Mai più. In che lingua
2720    1|            quei cipressi neri come una processione? Oh, ma quelli non li guardare!~ ~—
2721   11|             che esistevano prima della proclamazione dei diritti della donna?~ ~—
2722    4|         moltissimo, e se ne parlava. I pròcoli (broccoli) fritti le piacevano
2723   10|         egregio suo Giacomino tutte le prodezze: dalla vendita della grammatica
2724    4|                indovinare uno sviluppo prodigioso: un po’ bruttino, sia espresso
2725   11|            fuori della linea normale e produce le così dette rughe; la
2726   11|             abnorme della voce, stanno producendo le matasse del collo; il
2727    3|         qualsiasi operazione che possa produrre fumo, o, comunque, riuscire
2728    3|             neanche per ridere!... — e proferendo queste parole, distese quella
2729   11|                Domani altra visita. Il professor Marchi non visita per meno.
2730   12|              disparivano nella superba profondità dell’azzurro. Ne avea chiesto
2731    9|              signore sentì cose molli, profumate, deliziose appressarsi a
2732    9|           bellissimo, brunito, rosato, profumato arrosto di filetto, disposto
2733    6|           deliziose e rare; e un po’ i profumi, un po’ la pelle, un po’
2734    5|        regolari, e contenevano un loro profumino delicato, e la loro immancabile
2735    8|       Cristianesimo? Con la fede. Come progredisce il Socialismo? Con la fede.
2736    8|             basato sulla fede! Come ha progredito il Cristianesimo? Con la
2737   10|          servizio: ella sapeva tutti i progressi fatti da lui nel folklore
2738    9|             enorme e nera, simbolo del progresso; come la pudica acqua di
2739    3|                di stantuffo; quindi lo proiettò sconciamente lontano.~ ~
2740    8|               pagine dei giornali alle proiezioni luminose sui tetti; e con
2741   10|          Giacomino, una così spontanea prolissità.~ ~Scritta la lettera, Giacomino
2742    4|           Kante (quando) un ome (uomo) promette, deve mantenire» (mantenere).
2743    1|                ed un’ostessa che tiene pronte le tagliatelle e delle uova
2744    5|            apriva.~ ~— Avete niente di pronto?~ ~— La busecca.~ ~— Ah
2745    2|         scolaresca; la lesse anzi; poi pronunciò un discorso di elogio alla
2746    4|               che oggi sono così fiere propagandiste dell’antimilitarismo, dovranno
2747    4|                Archimede, come sapete, propone come giusto fulcro delle
2748    6|                la signora Fanny non si proponeva certo di far comporre al
2749    3|              legge? No? Peccato! Io la proponevo subito all’Ufficio centrale
2750   12|                gli dissi.~ ~E con tale proponimento mi recai da un certo tale,
2751    3|                soffocazione! Io voglio proporre per una ricompensa quell’
2752    3|         incognito autorevole signoreproporrò per prima cosa tutto un
2753    5|           foglio con un I della stessa proporzione.~ ~Seguì un breve cenno
2754   11|                solitario ed altri mali proposti dalla signora.~ ~— Isterismo
2755    5|         ortografia era precisa, la sua prosa non priva di fioriture letterarie,
2756    1|              esitò a parlare così:~ ~— Proseguano pure le loro occupazioni,
2757    8|               nemmeno la pelle. — Ora, prosegue l’ineffabile Ballesio, tu
2758    7|              diretto.~ ~— Mia moglieproseguiva dal delizioso angolo ove
2759    3|          signore più presentabile alla prossima stazione balnearia, dove
2760    2|                e sopra di me i tronchi protesi e neri di un’antica pianta
2761    8|              di esosità, spendi, senza protestare, ventimila lire e più per
2762    9|                 La signora, dopo avere protestato, si dovette anche lei adattare
2763    9|                il treno era un coro di proteste. La signora aggiunse la
2764    9|              lei come tutti nel treno: protestò: il treno era un coro di
2765    8|           immagine nelle stalle per la protezione delle bestie.~ ~— Dopo il
2766    8|               genio tuo, si ottiene il protoplasma intorno a cui si verrà poi
2767    1|           sentimento che lei, signore, prova quando vede due giovani
2768    5|              su di un’antica spinetta. Provai un bisogno di fuggire ancora,
2769    8|           crede. Bisogna provarle.~ ~— Provare per crederedissi io —
2770    8|               non ci si crede. Bisogna provarle.~ ~— Provare per credere —
2771   10|              disordinatissimo aspetto, provavano le disposizioni congenite
2772    5|              ho dichiarato. Per quante prove io vi portassi che sono
2773   12|         possesso, evidentemente doveva provenire da questo: cioè che ora
2774   11|             della donna?~ ~— Ecco, lei provi: e pensi che lo fa per suo
2775    5|             vedo che non c’intendiamo. Proviamo ad intenderci a voce: mi
2776    1|              accarezzava una rotondità provocante che terminava in due scarpette
2777    7|              di una magrezza diversa e provocata da ben altro genere di sofferenze.~ ~
2778   12|                la gloria del Signore e provvedevano il vitto ai loro piccini!
2779    8|                le classi sociali io ho provveduto: ai neurastenici, agli stitici,
2780   10|                loro pace, e il micioprudente — non c’era. In vece Giacomino
2781    8|          dimenticato questa elementare psicologia della medicina popolare
2782    8|           imbecille mi chiamano anche! pucinella politico, perchè, ora —
2783    9|         simbolo del progresso; come la pudica acqua di affondare un transatlantico;
2784    2|              antica pianta si aprivano pudicamente, meravigliosamente con le
2785    9|         Svizzera, paesi avanzati avere puf, uf (soffiava). Avere, come
2786    5|               di trovare una cameretta pulita, in una via relativamente
2787    4|              la spesa. Si comperava la pulpa di manzo per fare il buglione (
2788    1|         tramonto, che stendeva come un pulviscolo di porpora fra la gente,
2789   12|              nel mio cervello. — Io ti punirò di morte, — dissi con voce
2790    2|    impossibilità in cui l’hai messo di punirti...~ ~— To’, è vero! Ma può
2791    9|        sollevandosi ritmicamente sulle punte dei piedi, poi ricadendo
2792    1|              di gerani in gran fiore e punteggiata di campanelle che già chiudevano
2793    7|                come sogliono essere le pupe che si espongono e si fanno
2794    9|                 di fresco mughetto, di pura lavanda. Ma le narici del
2795    1|               che le piacevano: latte, purée, pappa, e le fragole rosse,
2796    1|          specie certi vecchi barbogi e puritani, che in una sala di albergo
2797    5|               da un liquido giallastro purulento. Dentro vi nuotavano delle
2798    9|          ventre, di quel naso, di quel puzzo di vile toscano. Ma per
2799    5|             dava in un cortile grigio, quadrato. Quattro pareti grige, ma
2800    6|                lardo; o di ceci, con i quadrettoni di cruschello ben grossi,
2801    8|             vedi nelle fotografie, nei quadri, nei tablò; ma quale sono
2802     | qual
2803     | qualsiasi
2804    4|       véritabile brigante et une femme quand est en toilette de nuit
2805     | quaranta
2806    8|               splende, scintilla dalle quarte pagine dei giornali alle
2807    1|             mio mondo è qui, in questi quattordici chili di carne! Qui stanno
2808    6|                rasentava il peso di un quintale: ora appariva da molti segni
2809   11|               le matasse del collo; il quinto paio nervoso stira le labbra
2810    1|              alberghetto o ristorante, quivi le rotaie finivano ed il
2811    1|              per le piccole operazioni quotidiane era spesso impicciato in
2812   12|               un istante: si voltò, si rabbuffò, le ali si spiegarono, le
2813    4|              rapidamente le cose mie e raccogliendo quei fogli sparsi, m’avvidi
2814    6|            alcun dimagramento, mi sono raccomandata ad un celebre specialista
2815    1|               leggero, quasi acqua, mi raccomando!~ ~— Per questo non dubiti,
2816    2|           cominciammo a parlare, ed io raccontai tutta la mia disavventura,
2817    5|            Bene, paga un assenzio e ti racconto la storia inverosimile.
2818   10|          quell’uomo che vedeva così di rado; quell’uomo che per aver
2819    7|      specialità delle salse più rare e raffinate. Non le aveva ancora assaggiate,
2820    8|            cura sciatiche, lombaggini, raffreddori e, dopo usato per l’uomo,
2821   10|               lunga che nessun compito raggiunse mai, a memoria di Giacomino,
2822    5|             naturalmente la sua, ed il ragionamento, così della prima come delle
2823    4|               d’estate; e quella gente ragionava, per effetto di quella disposizione
2824    7|                     Ma, amica mia, sii ragionevole; gli affari in prima linea,
2825    7|            uomo pieno di capacità e di ragionevolezza, come dimostravano i suoi
2826    1|             difese.~ ~Per tutte queste ragioni il signor Aurelio instituì
2827   10|             sapesse il latino, come si rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio:
2828    9|           treno, che già andava lento, rallentò: la macchina mandò un gran
2829    6|             con il color primitivo del rame, era stata trasformata in
2830    3|                di attaccarsi a tutti i rampini di quei regolamenti che
2831   10|                 ordinò con un cenno al rampollo di seguirla. La signora
2832    1|                di similepensò senza rancore il barbuto signore — e certamente
2833    2|            ampia vestaglia ella si era rannicchiata in fondo ad una poltroncina.~ ~—
2834    7|                passare con vertiginosa rapidità le ultime imagini di sua
2835   12|              il becco degli uccelli di rapina e gli altri suoi pennuti
2836    4|            durante il mio sonno, fatto rapire il foglio, mi si presentò
2837    4|                concludere quell’amore? Rapirla, e poi? E dove andare? Come
2838    4|                Il foglio non era stato rapito; era stato succhiato dalle
2839    6|        famiglia, la quale era in buoni rapporti di vicinato e confinante
2840   12|              sospettate.~ ~Pensieri di rappresaglia si agitavano nel mio cervello. —
2841   10|      arrotondare degli stipendi spesso rappresenta uno sgonfiamento del denaro
2842    1|         mangiare in due, fra il verde, rappresentano come degli zeri aggiunti
2843    9|                la frutta, e questa era rappresentata da grossi mandarini dalla
2844   10|           anche lui aveva le sue oasi, rappresentate dalle rare e necessarie
2845    7|           infrangibile del matrimonio, rappresentato da quella mimma esile come
2846   10|        meccanici di Giacomino, o nelle rappresentazioni dei burattini, egli — onesto
2847    2|             libri, le vostre leggi non rappresenteranno che un’ipocrisia sociale
2848    5|               una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato, aristocratico,
2849    7|                quelli dalle aiuole ben rasate delle villette, quanto quelli
2850    2|               sempre più vicino, quasi rasente — tormentare col greco e
2851    9|          storsero: poi si sedette come rassegnata. Lentamente, con due sottili
2852   11|             curiosa? — e pareva un po’ rasserenato. — Noi nella vita moderna
2853    4|                lanciarmi fuori, quando rassettando rapidamente le cose mie
2854    9|               borsetta uno zendado, vi ravvolse in un attimo il capo nella
2855    4|             ben menci coi vostri abiti razionali? Noi, romantici, eravamo
2856    4|                 I nostri vini leggeri, razzanti, erano una deliziosa pìpita (
2857    7|         insolazione. Era il momento di reagire: egli lo intuì.~ ~Mosse
2858   12|         finzione aveva una parvenza di realtà.~ ~ ~ ~Li avea visti spesso
2859    4|             virus del positivismo. Una reazione, quasi fulminea, è sopravvenuta,
2860   12|               con tale proponimento mi recai da un certo tale, esperto
2861    1|             non rise.~ ~Ma il giovane, recingendo alla sua bella amica il
2862    3|               presentarmi il libro dei Reclami.~ ~— Cosa vuol reclamare? —
2863    7|              lontane: la piccina aveva reclinata la testa bionda sull’esile
2864    3|              verità, in verità, era un reclusorio quella piccola stazione:
2865    6|                  hanno l’istinto della redenzione, e fu appunto per questo
2866    6|             propriamente, ma l’idea di redimere quel povero conte: compiere
2867    6|              un fattore?~ ~«Ma salva e redimi quell’infelice nostro discendente»,
2868    5|           avete e che amo tanto, buone referenze di voi? Se sì, ditelo presto
2869   12|               da chi  come, mi venne regalato un piccolo falco; un falchetto.~ ~
2870   12|                prudenza, e lo vidi con regale solennità immobile come
2871    7|               di scatto — è un piccolo regalo, un piccolo modello...~ ~—
2872    8|           seguitò:~ ~— A quei tempi io reggevo una farmacia a Montefalco.
2873   10|                ornare il palazzo della regina nel teatrino dei burattini:
2874    6|        Commedia, quante donne potrebbe registrare la storia che furono cagione
2875    3|         carabinieri? i due carabinieri regolamentari?~ ~Le guardie del treno,
2876    5|            caratteri in punta; esatte, regolari, e contenevano un loro profumino
2877    2|              Titani, nelle Muse, nelle regole di grammatica e di retorica.
2878    5|           cameretta pulita, in una via relativamente silenziosa. La mia finestra
2879    4|               era volgare!~ ~— Tutto è relativo; e poi a quel tempo non
2880    8|          campagne c’è ancora un po’ di religione e i parroci, con una piccola
2881   12|             bene la colpa senza alcuna remissione o pietà.~ ~Così fermato
2882    6|            Tutta roba che si trova sul remoto Appennino, e non è facile
2883    5|              di quel profumo mi pareva rendere l’atmosfera priva di un
2884    7|                  Si era dimenticato di renderla alla mimma: gli era rimasta
2885    3|             poco d’aria igienica», che rendeva il signor Foresti piuttosto
2886    7|              intensa aveva fatto quasi repentinamente sfiorire la sua giovinezza;
2887   11|                gesto che non ammetteva replica.~ ~ ~ ~Alla stazione, sotto
2888   10|             forzato a fare delle parti repugnanti alla sua indole tranquilla.~ ~ ~ ~
2889    6|             antiche storie. Con questi requisiti, un uomo si doveva seppellire
2890   11|            dette rughe; la digestione, resa impossibile, genera macchie,
2891    2|        congestionato in faccia, che mi respingeva con parole di minaccia,
2892   11|               ripassare fra un mese; e respinse la busta con gesto che non
2893    3|          signor capo era quella che si respira nel fondo di quei pozzi
2894    5|               elemento necessario alla respirazione. Vi sentivo invece un indistinto
2895    3|              dello Stato sentissero la responsabilità del proprio ufficio; considerassero
2896    3|                di villeggiatura per la restante umanità! Un piccolo rossore
2897    1|           incontro agli ospiti. — Vuol restare servito qua? o vuole invece
2898    1|               io e te. Troviamo un bel restaurant, e facciamo un bel pranzo.~ ~
2899    7|              dama levandosi in piedi e restituendo la pupa con disprezzo.~ ~ ~ ~
2900    2|              regole di grammatica e di retorica. Ero, insomma, un bravo
2901    7|              asperges, un po’ col vade retro, Satana, l’avevano spaventata,
2902    9|            aperta campagna: avanzare e retrocedere impossibile: segnalazioni
2903   10|          scolaro — habemus confitentem reum! — Per tutto questo ed altro
2904    8|                è insensibile ai comuni revulsivi. Avevano dimenticato questa
2905    8|            réclame strepitosa a questo revulsivo che cura sciatiche, lombaggini,
2906    3|            signor Capo, intanto, aveva riaccesa la sigaretta: andava fra
2907    3|               alla sua asma!~ ~Così si riaccese la disputa  sul marciapiede,
2908    9|        allontanandosi nel corridoio, e riacceso un toscano per lasciare
2909   12|          contemplata la mia ferita, mi riaccostai al falco, ma con molta prudenza,
2910    9|            pupille grige sotto il velo rialzato, e che scendeva giù da una
2911    4|         vespero quando i miei occhi si riapersero. I bagliori sanguigni del
2912    5|                  Scomparve un momento, riapparve: diede una occhiata rapida
2913    6|               a cuore a donna Fanny di riaprire e rimodernare il palazzo
2914    6|              conte, bruciato dal sole, riarso dalla vita faticosa dei
2915    2|                l’uscio della scuola fu ribattuto contro di me.~ ~E ancora
2916    8|             fede, che cosa hai? Hai la ribellione, hai la critica, hai individui
2917    1|               persona intelligente, mi ribello ai decreti imperiali della
2918    9|             sulle punte dei piedi, poi ricadendo sui talloni. Ad un tratto
2919   10|    paterfamilias è così forte che essi ricasano anche quando la dimora non
2920    1|             diretti, così che poveri e ricchi hanno la soddisfazione fraterna
2921   10|            disponeva di un vocabolario ricchissimo. In questi casi Giacomino,
2922   10|           mosse in punta di piedi alla ricerca del babbo. Giacomino sa
2923    6|              era adattato benissimo ai ricevimenti del venerdì, a coricarsi
2924   10|              alle amiche nel giorno di ricevimento, aveva per lui un sapore
2925   10|              obliava la lieve percossa ricevuta, e levati alcuni ferri dal
2926    4|                sedia, una sigaretta e, richiamando alla memoria cose antiche,
2927    1|            facciamo un bel pranzo.~ ~E richiamò alla Pina tutto le cose
2928   10|         accorga?~ ~— E anche in ciò si richiede ingegnorispondeva la
2929    1|                     E se non si può? — richiese il signore.~ ~— Se non si
2930   12|       archibugio e con le panie, e gli richiesi quale fosse il nutrimento
2931    7|              lui solo aveva le qualità richieste per eseguire il busto del
2932    8|          terapeutico, tranne l’olio di ricino, il chinino per la malaria,
2933    3|                voglio proporre per una ricompensa quell’egregio macchinista
2934    6|             offrire la scomposizione e ricomposizione di un orologio alle dita
2935    1|             Per lui si chiudeva.~ ~ ~ ~Ricondusse la Pina all’albergo, voltò
2936   10|            scorse, la aprì, la lesse e riconobbe che il suo Giacomino ha
2937    8|            magnifico desinare — non si riconosce più: non è più la solita
2938    1|                signor Aurelio fu molto riconoscente alla graziosa grisette.~ ~
2939    5|        impotenza morale, che ho alfine riconosciuta come mia proprietà inalienabile:
2940    2|         tormenta di rimorso quanto più riconosco la sua dottrina e il suo
2941    5|                    Cosa vuoi che possa ricordarmi io che vivevo dentro un’
2942   11|              del male: il male esiste, ricordatene!~ ~— Allora i più grandi
2943    6|             diventato di un colore che ricordava il grano che è cresciuto
2944    9|              essere fra i più saporiti ricordi della vita!~ ~Un mezzo toscano
2945    6|              suo viso, che donna Fanny ridea di gusto, e da allora cominciò
2946    1|              sua gran faccia di satiro ridente.~ ~« — La presenza delle
2947    1|                in figura di vecchietti ridenti, barbuti ed incappucciati;
2948    8|           pillole fu un attimo. Ah, tu ridi? saresti buono anche tu
2949    7|          Venere! Ah, l’evo medio aveva ridotto Venere in uno stato ben
2950    6|            dimagrare. Perchè quello di ridurlo magro era stato il principale
2951   11|            calpestare; voi mi vorreste ridurre alla moglie che bada al
2952   11|               che si chiama marito, si riempie l’epa, beve come un facchino,
2953   12|        immobile come prima: solo l’ala rientrava come da per  quasi serpe
2954    2|       Permettete?~ ~Uscì. Rimasi solo. Rientrò poco dopo. Era uscita dalla
2955    4|                orientamento.~ ~— Avete rifatta la lettera con l’inchiostro?~ ~—
2956   10|         Giacomino, leso nel suo onore, riferiva alla mamma.~ ~La mamma allora
2957    5|               cime delle piante allora rifiorenti nei giardini pubblici per
2958    3|            esuberante della salute che rifioriva nel suo corpo.~ ~Da anni
2959   10|              inverno talvolta, con dei riflessi azzurrini.~ ~Le altre volte
2960    9|               parlare con voi», si era rifugiata nell’angolo opposto, e d’
2961   10|               domandava di meglio e si rifugiò nella sua stanza dove tutto
2962   10|            stato messo agli arresti di rigore nella sua stanza, come si
2963    7|           comperare nei negozi; ma era rigorosamente e virtuosamente vestita
2964    7|          contrario dell’infagottamento rigoroso e sudicio in cui erano imprigionate
2965    7|             valore. Si trattava di far rilevare, nel monumento funebre,
2966   10|            signor Direttore, anzitutto rilevata questa sostituzione, accolse
2967    3|                dia la partenza.~ ~— Io rimangodisse il vecchio, immobile,
2968    5|               affatto «andiamo oltre», rimaniamo qui. Contempla soprattutto
2969    6|                alla signora Fanny.~ ~— Rimaritarmi, io?~ ~La signora Fanny
2970    6|                semplicemente del verbo rimaritarsi. Come è naturale, donna
2971    9|         individuo o due saltarono giù. Rimasero confitti come cialdoni nel
2972    7|           renderla alla mimma: gli era rimasta in tasca.~ ~— Oh, a little
2973   12|              da per  quasi serpe che rimbuca, e quattro lunghi e sottili
2974    2|            serietà. — Anzi è un affare rimediabile. Dunque il greco, voi dite,
2975   11|                  Orribile! Ma quale il rimedio?~ ~— La calma assoluta e
2976    7|             niente. Ora però si veniva rimettendo in meglio, ed i suoi genitori
2977    7|          infine come ritraendosi, come rimettendosi nella credenza tutte le
2978    4|          Povera e buona signora! Me ne rimorde un po’ ancora il cuore:
2979    2|               tanto più mi tormenta di rimorso quanto più riconosco la
2980   10|               mistero? Perchè tutti si rimpiattano? dove è Giacomino?~ ~ ~ ~
2981   10|               il suo fallo, obliava il rimprovero, obliava la lieve percossa
2982    8|              Di’ pure brutto, piccolo, rincagnato, pelato fino dalle origini,
2983   10|              pensava il signor Antonio rincasando — e passando dal pasticcere
2984   10|              una talvolta — ora in cui rincasava — non compariva nel domestico
2985   12|             impossibile dovessero star rinchiuse in quel piccolo corpo, e
2986   12|            ottenere almeno un cenno di ringraziamento. Non fu così.~ ~Non si degnò
2987    1|            Allora sorrise anche lui, e ringraziò.~ ~Poi si stabilì un certo
2988    6|         necessario.~ ~E poi quel dover rinunciare alla pensione che quel povero
2989    3|                Del resto, sa, se vuole riparazione...~ ~Squillò la cornetta;
2990   11|              Grande Hôtel, se pure non riparte stasera.~ ~Qui si fermò,
2991    7|             alcuni ritratti del morto: ripassando per Genova avrebbe telegrafato
2992   11|                tutto un conto. Io devo ripassare fra un mese; e respinse
2993    5|          figura di giovinetta passava, ripassava, era intenta a fissarmi.
2994    9|            prima.~ ~— Prego chiudereripetè la signora in tono che non
2995    5|                guardò trasognata.~ ~Io ripetei imperterrito la domanda.~ ~—
2996   10|          latino, come si rallegrerebbe ripetendo il motto di Cartesio: cogito
2997    9|              così dicendo fece atto di riporre la preziosa anca superstite.~ ~
2998   12|           nemici e farne strage, e poi riportarne il trionfo era il più grande
2999   12|             ancora, cioè che i miei re riposavano delle fatiche belligere
3000   12|            falco, i re furono messi in riposo, anzi furono dimenticati.


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